        Wunderlich ha messo a punto un set di protezioni serbatoio, progettato per adattarsi al design della Ducati Multistrada V4 e V4 S. I tre pad proteggono da graffi, danni e abrasioni in tutti i punti in cui si viene normalmente in contatto con il serbatoio. Le protezioni ottimizzano la postura e la posizione del ginocchio e garantiscono una migliore aderenza con la moto. I &ldquo;pad&rdquo; sono autoadesivi e realizzati in plastica di alta qualit&agrave;, antiurto, leggermente abrasiva (antiscivolo) di colore nero. Il prezzo del set &egrave; di 51,16 euro (IVA inclusa). Caratteristiche in breve   Abbinabile alla Ducati Multistrada V4e V4 S; I nuovi Pad garantiscono una protezione efficace contro graffie piccoli urti; Offronouna presa eccellenteaumentando il feeling con la moto; Stabilianche quando sonoespostia temperature estreme; Resistentia quasi tutti i prodotti chimici; Resistentiai raggi UV.  Specifiche  Materiale: schiuma poliuretanica integrale semirigida; Spessore: 4 mm; Made in Germany.  DUCATI, IN ARRIVO LA SUPERSPORT 950 T E LA SUPERSPORT 950 ST       

Il set dedicato alla crossover bolognese &egrave; disponibile nella colorazione nera a 51,16 euro

Wunderlich: tamponi protezione serbatoio per Ducati Multistrada V4 e V4 S

        In tutte le famiglie ci sono le pecore nere, superfluo fare esempi, e gli enduristi sono visti spesso come fastidiosi e, peggio, dannosi. Fanno rumore, inquinano, scavano il terreno proprio durante il fine settimana, mentre si cerca un po&rsquo; di relax nella casetta in campagna/montagna. Allevatori e contadini non li vedono quasi sempre con occhio pi&ugrave; benevolo. Certo ci sono quelli che transitano nelle aie come se fossero in prova speciale, che spazzolano nella ghiaia appena riportata sulla strada bianca, che passano dove non dovrebbero con il terreno bagnato lasciando dei solchi che poi incanalano la pioggia, creano fessure e spaccheranno il sentiero quando sar&agrave; secco. Ma ci sono anche quelli che invece non fanno nulla di tutto questo ed essendo delle persone educate, civili e responsabili sono di conseguenza enduristi educati, civili e responsabili. E negli ultimi anni hanno partecipato attivamente ai soccorsi di calamit&agrave; come i terremoti (Amatrice e zone limitrofe) mentre a maggio nell&rsquo;alluvione e conseguenti frane che hanno colpito l&rsquo;Emilia Romagna.&nbsp; L'utilit&agrave; di moto fuoristrada  Di cittadini che danno una mano in queste situazioni e che sono anche enduristi ce ne sono da sempre tanti, la notizia &egrave; che si sta iniziando a capire quanto possa essere importante la capacit&agrave; di una moto fuoristrada per arrivare in zone impervie rimaste isolate, e quindi chiederne l&rsquo;aiuto. Di enduristi proprio in quanto tali. Si inizi&ograve; spontaneamente ad Amatrice, stavolta &egrave; stata la volta di Marradi su iniziativa del Sindaco, sempre attraverso la Protezione Civile. Nello zaino o sopra la moto non ci pu&ograve; stare molto, ma medicine, qualche bottiglia d&rsquo;acqua, un po&rsquo; di cibo s&igrave;. Oltre alla capacit&agrave; di monitorare sul posto la situazione della viabilit&agrave; anche dove i droni hanno difficolt&agrave;. Quello che &egrave; sempre pi&ugrave; chiaro &egrave; che i fuoristradisti meglio siano della zona, per poter essere utili e non, al contrario, ficcarsi nei guai creando altro lavoro ai soccorritori, e che la loro attivit&agrave; deve essere coordinata dalla Protezione Civile. Questo &egrave; importante perch&eacute; un coordinamento ci vuole sempre, perch&eacute; gli aiuti devono seguire dei piani precisi e perch&eacute; il soccorritore deve operare il pi&ugrave; possibile in sicurezza. Ma non siamo ancora al punto in cui il fuoristradista in moto &egrave; riconosciuto come una delle &ldquo;specializzazioni&rdquo; a disposizione della Protezione Civile, il nostro apporto &egrave; ancora come minimo &ldquo;sotto osservazione&rdquo; e tutt&rsquo;altro che istituzionalizzato. Sar&agrave; il sospetto che poi possiamo approfittare della nuova qualifica di operatori di Protezione Civile per andare a spasso ovunque, anche dove non si pu&ograve;? Non c&rsquo;&egrave; dubbio che Amatrice prima ed Emilia-Romagna poi siano stati passi importanti verso un coinvolgimento istituzionale. Protocolli di intesa sono stati stilati negli ultimi anni tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Federazione Motociclistica, il processo non &egrave; ancora finito ma ci auguriamo sia almeno in cammino. I primi passi furono mossi undici anni fa, per iniziative personali e coincidenze fortunate, Comandanti dei Vigili di Cerveteri e Amatrice che si conoscevano e facendo parte della Protezione Civile trovarono utile sfruttare le loro amicizie tra i fuoristradisti. Pi&ugrave; di recente si sono tenuti corsi per enduristi aspiranti operatori di P.C., ma ancora non c&rsquo;&egrave; nulla di operativo in modo fisso e continuativo. Pi&ugrave; complicato ancora sar&agrave; per l&rsquo;endurista diventare una figura che fa &ldquo;manutenzione&rdquo; nella natura, tenendo aperti quei sentieri che progressivamente si vanno chiudendo per disuso. Appena si &egrave; capito che certe frane dei rilievi emiliano romagnoli hanno distrutto strade e sentieri in modo quasi permanente, allevatori e contadini hanno messo mano a trattori e ruspe ed hanno riaperto vecchi sentieri o ne hanno creato di nuovi. E dire che ci sono organizzazioni di volontari che gi&agrave; operano in tal senso da anni, ad esempio nella zone dell&rsquo;imolese, tra Santerno e Senio, come Enduro Motor Valley. Quando i muscoli sono spinti dal cuore ed organizzati dalla mente esperta e responsabile, sembra un po&rsquo; una favola di Esopo, si possono ottenere grandi risultati. ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA, DAL GRUPPO PIAGGIO 200 MILA EURO ALLA PROTEZIONE CIVILE       

Coordinati dalla Protezione Civile, gruppi di motociclisti hanno dato un importante supporto per raggiungere zone rimaste isolate&nbsp;

Dove può arrivare un endurista: l'aiuto all'Emilia-Romagna

        Fino a qualche anno fa si poteva circolare in moto senza casco. Chi non c&rsquo;&egrave; passato lo trover&agrave; assurdo, ma fino al 1986 (anno della normativa) il casco non era obbligatorio. Da allora le cose sono molto cambiate, lo sappiamo. Fortunatamente, i motociclisti sono diventati negli anni sempre pi&ugrave; sensibili al tema della sicurezza (anche se a oggi, &egrave; bene ricordarlo, l&rsquo;unico dispositivo di sicurezza obbligatorio rimane il casco) e, per esempio, oggi l&rsquo;utilizzo del paraschiena &egrave; piuttosto diffuso. O delle giacche con protezioni. Merito di una consapevolezza aumentata, senza dubbio, ma anche delle aziende che &ldquo;fanno sicurezza&rdquo;, che negli anni sono riuscite a creare capi sempre pi&ugrave; protettivi ma anche confortevoli e non per forza simili a tute spaziali. Oggi, per esempio, ci sono scarpe da moto praticamente identiche a delle classiche sneaker.&nbsp; Arrivano gli airbag Nelle ultime due decadi poi abbiamo visto arrivare gli airbag da moto. Due decadi possono sembrare molto, ma prima che la tecnologia si sviluppi del tutto, che il pubblico la accetti e soprattutto la apprezzi&hellip;ci vuole tempo. A oggi, molti motociclisti sono passati alla protezione con airbag da moto, ma per qualcuno non sono ancora abbastanza. Motoairbag, azienda dell&rsquo;hinterland milanese, &egrave; attiva da sempre su questo fronte. Nata nel 1996, ha sempre avuto come mission la produzione di airbag da moto, ritenendoli pi&ugrave; efficaci dei classici protettori rigidi. I loro prodotti sono gli unici nel mercato a essere omologati secondo la normativa EN 1621-4 (e quindi a poter sostituire le protezioni rigide come il paraschiena).  L&rsquo;attivazione meccanica, quindi con il cavo, non &egrave; una casualit&agrave; ma una scelta progettuale: secondo Motoaribag, oggi la massima affidabilit&agrave; &egrave; garantita dalla meccanica di precisione, non dall&rsquo;elettronica, e su un sistema d&rsquo;emergenza come l&rsquo;airbag da moto, l&rsquo;affidabilit&agrave; del sistema di gonfiaggio dev&rsquo;essere pi&ugrave; alta possibile. A sostegno della tesi portano alcuni esempi: i sistemi frenanti sono meccanici, i portelloni antincendio sono meccanici, i sistemi di chiusura degli aerei e delle sonde aerospaziali sono meccanici. Anche le armi di difesa basano il loro funzionamento sulla meccanica. Dal primo gilet, negli anni Motoairbag &egrave; cresciuta e ha sviluppato diversi prodotti e tecnologie. Eccovi in ordine le principali novit&agrave;. Sistema di attivazione Fast Lock L&rsquo;ultima evoluzione del sistema di attivazione Motoairbag si chiama Fast Lock. La prima cosa da dire, la pi&ugrave; importante, &egrave; che si tratta di un sistema retro-fittabile: si pu&ograve; cio&egrave; installare su qualunque gilet Motoairbag, anche i primi, sostituendo il &ldquo;vecchio&rdquo; sistema a cavo. &Egrave; un sistema dotato di un accelerometro analogico e in sostanza funziona come la cintura di sicurezza della macchina. Riconosce ogni tipo di incidente ad una velocit&agrave; superiore a 5 km/h indipendentemente dalla direzione, bloccando lo scorrimento del cavo e attivando cos&igrave; l&rsquo;airbag in meno di 5 millisecondi. Permette anche la guida in piedi. Una volta attivato l&rsquo;airbag, il Fast Lock si slaccia dal gilet e rimane attaccato alla sella della moto. Se quindi siete gi&agrave; possessori di un gilet Motoairbag, potete fare l&rsquo;aggiornamento al sistema Fast Lock mandando in azienda il gilet. Il tempo di installazione &egrave; di 24/48 h dal ricevimento dell&rsquo;airbag.  City Airbag Una delle novit&agrave; pi&ugrave; interessanti firmate Motoairbag &egrave; sicuramente il City Airbag. &Egrave; un vero e proprio zaino per portare con s&eacute; pc, tablet e documenti, ma che all&rsquo;interno nasconde il sistema airbag da moto. Grazie ai 15 litri d&rsquo;aria infatti protegge tutta la schiena, dalla zona basso-lombare fino a parte della nuca. &Egrave; ovviamente dotato di tecnologia Fast Lock ed &egrave; studiato apposta per l&rsquo;utilizzo urbano quotidiano. S&rsquo;indossa, si aggancia alla fettuccia con anello (da agganciare a sua volta sotto la sella) e l&rsquo;airbag &egrave; funzionante. Come tutti gli altri, una volta attivato &egrave; ricaricabile e riutilizzabile. Costa 429 euro.&nbsp;  V3 Il prodotto di punta di Motoairbag per&ograve; &egrave; sempre stato il gilet airbag, che grazie ai due &ldquo;cuscini&rdquo; d&rsquo;aria, uno davanti (10 litri) e uno dietro (15 litri) protegge il torace e la schiena. L&rsquo;ultima evoluzione si chiama V3 (la precedente versione si chiama V2, ed &egrave; ancora a catalogo: costa 489 euro) e grazie all&rsquo;utilizzo di un nuovo materiale tessile &egrave; pi&ugrave; traspirante e risulta pi&ugrave; aderente al corpo grazie all&rsquo;ampia possibilit&agrave; di regolazione. Come in passato si indossa rigorosamente sopra la giacca (le sacche d&rsquo;aria devono avere lo spazio per gonfiarsi: sotto a una giacca aderente non potrebbero farlo&hellip;). &Egrave; disponibile in diverse colorazioni: nero e fluo, grigio e fluo, nero e arancione fluo oppure nero con inserti reflex. Costa 639 euro. Volendo &egrave; disponibile anche in versione giacca: si chiama V4 e di fatto &egrave; un V3 con un ulteriore giubbino interno removibile per le stagioni estive con protezioni rigide su spalle e gomiti. Costa 749 euro.         

L&rsquo;azienda milanese che produce airbag da moto oggi ha un catalogo molto fornito e adatto a qualunque esigenza. Ecco le principali novit&agrave;

Motoairbag, sicurezza nella guida in città: ecco City Airbag

Quando si vuol essere particolarmente protettivi verso qualcosa, si dice che lo si mette &ldquo;sotto una campana di vetro&rdquo;. Beh, in questo caso non &egrave; una campana, ma una &ldquo;bolla&rdquo; e non &egrave; di vetro, ma in PVC, ma l&rsquo;obiettivo &egrave; lo stesso: quello di proteggere, nella fattispecie la protezione &egrave; rivolta alla moto.   La capsula gonfiabile  Tra le invenzioni curiose, abbiamo scovato la Bike Capsule, progettata dall&rsquo;azienda americana CarCapsule, situata nell&#39;Indiana, che per evitare urti o graffi alla propria due ruote, ha inventato una capsula gonfiabile.  L&rsquo;invenzione risulta utile soprattutto se si custodisce la moto in un garage vicino ad altri oggetti, oppure se lo spazio &egrave; poco e si rischia di graffiare la propria due ruote anche solo passandole vicino, magari se si hanno in mano altri attrezzi.  Per mantenere sempre intatta e priva di polvere la moto, dunque, basta metterla sotto la Bike Capsule. E&rsquo; vero, per&ograve;, che per mantenerla come tale, ha bisogno di essere alimentata a corrente, quindi serve una presa elettrica nelle vicinanze.  La bolla non &egrave; a chiusura ermetica, ma ha il vantaggio di far ricircolare l&rsquo;aria. In questo modo &egrave; possibile bilanciare la temperatura all&#39;interno della capsula con quella dell&#39;ambiente e l&#39;aria si rinnova, evitando l&#39;umidit&agrave; e non facendo entrare sporco o polvere grazie all&#39;apposito filtro posto sulla ventola.   Sotto la campana  Il modello pi&ugrave; semplice &egrave; quello che vedete in foto, e costa circa &euro; 260 ma ne esistono altri pi&ugrave; costosi progettati per l&#39;esterno o anche con una struttura pi&ugrave; avanzata e che non &egrave; necessario gonfiare ogni volta che si vuol proteggere la propria moto o il proprio scooter. Questa versione, comunque, si appronta in soli due minuti Insomma, per chi volesse mettere la propria moto sotto la campana di vetro, pardon, la bolla di plastica, ce n&rsquo;&egrave; davvero per tutti i gusti!  Comparativa: la sfida delle maxi crossover VIDEO 

Tra le invenzioni pi&ugrave; insolite, la CarCapsule: una &lsquo;bolla&rsquo; in PVC che si gonfia in pochi secondi e tiene la moto al riparo da polvere e graffi

Bike Capsule... e metti la moto sotto la campana

        I motociclisti in aiuto della Protezione Civile. In un periodo delicato come quello attuale, vista la situazione legata al Coronavirus, e considerato che i motociclisti poco possono fare di pratico per intervenire se non stare a casa ed invitare tutti a farlo, comunque la FMI vuole supportare le istituzioni. E' stato aperto un conto corrente della FMI su cui i Moto Club, i Tesserati e tutti gli appassionati possono effettuare delle donazioni. I fondi raccolti verranno interamente devoluti al Dipartimento della Protezione Civile, che da settimane &egrave; in prima linea nella lotta contro la diffusione del Covid-19. "TUTTI POSSIAMO ESSERE UTILI" Giovanni Copioli, Presidente FMI: &ldquo;Abbiamo voluto dare un supporto concreto al Dipartimento della Protezione Civile aprendo un Conto Corrente grazie al quale &egrave; possibile fornire un aiuto importante. Con questa iniziativa tutti potranno rendersi protagonisti di un atto utile ad una istituzione come la Protezione Civile che si impegna ogni giorno per il bene del Paese. In queste occasioni il nostro mondo ha sempre risposto ottimamente e sono certo che accadr&agrave; anche questa volta: unire le forze &egrave; fondamentale affinch&eacute; questo periodo possa essere messo alle spalle. Concludo rivolgendo un plauso alla Nazionale di Enduro per l&rsquo;iniziativa in favore della Croce Rossa Italiana&rdquo;.  Grazie a questa iniziativa, la Protezione Civile avr&agrave; la possibilit&agrave; di mettere ulteriori forze in campo in una sfida da vincere anche grazie al senso di responsabilit&agrave; e l&rsquo;unione di intenti da parte di tutti. Queste le coordinate del Conto Corrente su cui poter effettuare le donazioni: &nbsp;Intestato a: FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA IBAN: IT89E0100503309000000000822 BIC / Swift: BNL II TRR Causale: Donazioni Covid-19 &nbsp;Nei giorni scorsi, inoltre, la Nazionale di Enduro si &egrave; resa protagonista di un gesto significativo: staff tecnico e piloti hanno effettuato una donazione in favore della Croce Rossa Italiana, dimostrando vicinanza all&rsquo;Organizzazione. Coronavirus, quando i motociclisti portano la spesa a casa       

La Federazione Motociclistica Italiana ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi che verranno devoluti alla Protezione Civile

Coronavirus: la FMI lancia una raccolta fondi

        L'evoluzione delle tute da moto. Dalle protezioni in robusta pelle su spalle e gomiti, agli slider in titanio e carbonio, fino agli ultimi ipertecnologici airbag. E' il "cammino della sicurezza" in pista, spiegato da Valentino Rossi. Il 9 volte campione del mondo ripercorre, nel terzo dei quattro video realizzati all'interno del suo museo privato, come &egrave; cambiato il livello di protezione nei confronti dei piloti (e non solo loro) dal 1993, anno del suo debutto assoluto in Sport Production, ad oggi. DALLO STIVALE ALLO STIVALETTO Un percorso interessante che riguarda anche lo stivale che, con Dainese, &egrave; passato dall'essere esterno alla tuta, ad interno. Il tutto per migliorare la sicurezza in caso di cadute: stivale pi&ugrave; leggero e meno peso (quindi inerzia) applicata alle gambe, con maggior possibilit&agrave; di controllo in fase di cadute, oltre che scongiurare fortuiti agganci alla moto.  Dainese: "L'airbag moto? Sar&agrave; presto facile e scontato utilizzarlo"       

Il Dottore mostra le sue tute, dagli esordi ad oggi, sottolineando l'evoluzione delle protezioni delle tute, dagli slider in semplice pelle ai pi&ugrave; moderni in titanio fino agli ultimi airbag: "Miglioramento delle sicurezza incredibile"

Valentino spiega l'evoluzione delle protezioni: dalla pelle all'airbag

Costruita dall'azienda sita in Valle del Chiampo, zona rinomata per la qualità della lavorazione delle pelli, la nuova giacca fornisce la protezione adeguata ai motociclisti più sportivi, coprendo spalle, gomiti, schiena e torace. Quattro, i colori disponibili

Spidi Bolide, la nuova giacca protettiva - LE FOTO

Dopo Alpentrophy H2Out, arriva sul mercato Spidi Bolide, la nuova giacca dedicata ai motociclisti pi&ugrave; sportivi, che per proteggersi adeguatamente non dovranno pi&ugrave; ricorrere alla tuta intera.    SPIDI RAPPRESENTA UN MARCHIO di qualit&agrave; riguardo la lavorazione delle pelli. Uno status che deriva probabilmente dal fatto di trovarsi nella Valle del Chiampo. La zona tra Vicenza e Verona &egrave; rinomata non solo per i suoi paesaggi, ma anche perch&eacute; la lavorazione delle pelli animali &egrave; stata introdotta sin dal Quattrocento, divenendo presto tradizione.  STANDARD ELEVATI - In quella zona, la concia divenne processo industriale gi&agrave; dall&rsquo;Ottocento, per poi diffondersi grazie all&rsquo;arrivo dell&rsquo;elettromeccanica. Spidi, una delle 700 imprese che oggi lavorano sulle pelli in Valchiampo, utilizza tutti gli anni di ricerca e innovazione andando a scovare i migliori pellami in tutto il mondo e lavorarli per diversi settori, dalle calzature fino appunto all&rsquo;universo motociclistico.  LA NUOVA GIACCA prevede un telaio principale costituito da pelle bovina da 1,1 a 1,2 mm di spessore, con sezioni elasticizzate in Flex Tenax e Nylon 6.6. Presenti scudi Warrior esterni su spalle e gomiti, con protezioni interne Warrior Lite (spalle) e Force-Tech (gomiti).  Le protezioni disponibili sono anche il paraschiena Warrior, livello 1 o 2, e Warrior Chest, per il torace, entrambe vendibili separatamente. Il prezzo al pubblico &egrave; di 499,90 euro, per quattro diverse colorazioni: nero, rossonero, bianconero e nero/giallo fluo. 

Sul mercato il nuovo indumento protettivo prodotto dall&rsquo;impresa della Valle del Chiampo, una delle zone pi&ugrave; rinomate al mondo per la qualit&agrave; della lavorazione delle pelli

Spidi Bolide, la giacca per i riders sportivi

        La moto non &egrave; solo compagna di avventura su pista e su strada, ma &egrave; anche un oggetto di cui prendersi cura. Tra i nuovi prodotti presenti sul mercato c'&egrave; anche Prodream, lo spray protettivo per moto creato non solo per chi ha profondamente a cuore il proprio mezzo, ma anche per i professionisti. Versatile, semplice da utilizzare e di lunga durata, Prodream ha una triplice funzione: protegge le superfici creando una pellicola trasparente, pulisce e sgrassa senza lasciare aloni e ravviva i colori, creando un effetto lente. Prodream &egrave; un&rsquo;azienda ancora giovanissima: &egrave; stata, infatti, creata nel 2018 da un team di 8 persone, tutte con lo sguardo rivolto al futuro e con un approccio al mercato differente. I prodotti Prodream sono ecologici e altamente biodegradabili, con presenti tensioattivi di origine vegetale per incidere il meno possibile sull&rsquo;ambiente.       

I prodotti della giovane azienda proteggono le superfici della due ruote, puliscono, sgrassano e ravvivano anche i colori, il tutto a zero impatto per l&rsquo;ambiente

Prodream e i prodotti ecologici per la protezione della moto

Da Alpinestars arriva una protezione studiata per prevenire gli infortuni nel fuoristrada: si chiama Bionic Neck Support Tech 2 &egrave; stato realizzata con un&rsquo;avanzata mescola in polimeri di carbonio ad alte prestazioni.  Il BNS funziona quando il casco del pilota entra in contatto con il suo telaio al momento dell&rsquo;impatto, offrendo una superficie pulita e solida che incanala istantaneamente l&rsquo;energia compressiva dell&rsquo;impatto lontano dal collo scaricandola sul BNS.  COM&rsquo;E&rsquo; FATTO &ndash; E&rsquo; stato studiato per avere un peso ridotto senza compromessi su robustezza e rigidit&agrave; e per offrire resistenza a temperature sotto 0&deg;C.  Imbottitura in mescola di schiuma EVA compressa per distribuire le forze&nbsp; d&rsquo;impatto su un&rsquo;area pi&ugrave; ampia mantenendo leggerezza. Innovativo sgancio rapido per velocizzare calzata e rimozione con una chiusura sicura e comoda. Calzata stabile e personalizzata grazie al SAS (Size Adapter System) per una vestibilit&agrave; versatile nelle taglie XS-M ed L-XL.&nbsp;&nbsp;  Lo stabilizzatore posteriore favorisce una dispersione progressiva della forza (PFR) dissipando i carichi energetici attraverso la trasmissione sulla schiena e sulle spalle, lontano dalla colonna vertebrale (vertebre toraciche) ed &egrave; collegato al telaio attraverso un perno.  La costruzione del telaio con un miglior contatto con il casco durante l&rsquo;impatto ha il bordo di supporto posteriore che calza pi&ugrave; vicino al corpo, a larghezza maggiorata per adattarsi a diverse taglie di casco e petto rialzato per ridurre l&rsquo;iperflessione.  Category 2 PPE - CE Certified Under EU Regulation 2016/425  Taglie: XS/M, L/XL  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Realizzato per il fuoristrada, il Bionic Neck Support Tech 2, allontana le forze dell&#39;impatto da collo e spina dorsale e funziona quando il casco del pilota entra in contatto con il telaio

Alpinestars lancia il collo &quot;bionico&quot;

RDMoto &egrave; un&#39;azienda fondata nel 2001 nella Repubblica Ceca e che inizia la sua produzione con i tamponi paratelaio. Oggi produce una vasta gamma di protezioni e accessori per la moto, &egrave; sponsor di racing teams in Europa con i quali sviluppa i propri prodotti.  PER PROTEGGERE L&rsquo;X-ADV - A EICMA RDmoto ha presentato una gamma di protezioni tubolari specifiche per Honda X-ADV 750. Realizzate in acciaio di alta qualit&agrave;, e testate a lungo, sono disponibili in nero e grigio.  Le protezioni paramotore sono state progettate per proteggere la moto da urti accidentali o semplici cadute che potrebbero altrimenti causare danni onerosi. Il fissaggio avviene al telaio. Il design &egrave; stato studiato per adattarsi al profilo dell&rsquo;X-ADV.  Prezzo: &euro; 104,00. Si possono acquistare anche online sul sito di www.faster96.com, che distribuisce il marchio RDMoto in Italia. 

L&#39;azienda distribuita da Faster96 ha realizzato una gamma di protezioni tubolari in acciaio dedicata a chi affronta con&nbsp;X-ADV non solo la jungla quotidiana ma anche&nbsp;percorsi pi&ugrave; impegnativi

RDmoto &#39;protegge&#39; la Honda&nbsp;X-ADV 750

Acerbis presenta la gamma protezioni off-road 2018, rivista e personalizzata con l&rsquo;innovativo yellow/blue fluo color. Un tocco di vivacit&agrave; in pi&ugrave; che valorizza ci&ograve; che normalmente rimane nascosto.  COSMO 2.0 BODY ARMOUR &nbsp;- Protezioni incorporate omologate, ergonomiche, la maggior parte delle quali removibili insieme all&rsquo;imbottitura. Studiata per aver la possibilit&agrave; di impiego del Neck-Brace, Cosmo 2.0 &egrave; la body armour idonea per chi cerca una completa sicurezza nel mondo off-road. Prezzo: &euro; 229,95  IMPACT EVO 3.0 KNEE-GUARDS - La protezione del ginocchio non &egrave; da sottovalutare: lo stress a cui &egrave; sottoposto in off-road raggiunge livelli elevati. La ginocchiera Impact Evo 3.0 &egrave; stata studiata per offrire comodit&agrave;, praticit&agrave; e sicurezza. Viene realizzata con un doppio snodo per offrire la protezione tibia-femore e non ostacolarne i normali movimenti. &Egrave; imbottita internamente con materiale removibile e lavabile ed omologata all&rsquo;impatto secondo la normativa EN 1621-1/2012. Prezzo: &euro; 89,95  STABILIZING COLLAR 2.0 - Protezione soft, ergonomica, con imbottitura sfoderabile e lavabile. Regolabile tramite due ganci anteriori ed uno posteriore, si adatta perfettamente alla parte alta del corpo, senza scomode oscillazioni. Semplice, ma allo stesso tempo fondamentale per la protezione del collo quando si usa il casco off-road. Prezzo: &euro; 39,95 

La nuova gamma di protezioni per l&#39;off-road ha un tocco di vivacit&agrave; in pi&ugrave;: dal body armour alla ginocchiera, in yellow/blue

Acerbis: le protezioni diventano fluo

        Held &egrave; un&rsquo;azienda che negli ultimi anni si &egrave; impegnata molto nella ricerca e nella progettazione di prodotti capaci di garantire ai motociclisti un elevato livello di sicurezza cercando di mantenere sempre un rapporto qualit&agrave;/prezzo di convenienza, per rendere cos&igrave; la protezione di qualit&agrave; la pi&ugrave; diffusa possibile. Kendo, Keltor e Sakari sono tre prodotti dalle diverse caratteristiche anatomico/strutturali ma che hanno in comune un livello di protezione 2 per la schiena: il pi&ugrave; alto nello standard CE EN 1621-2. Kendo -&nbsp; &egrave; una maglietta dotata di protezioni. Realizzata con inserti traforati in lycra, ha una fodera traspirante con 3D Air-mesh sulla schiena e un rivestimento in tessuto anatomico, ipoallergenico e antisudore.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Kendo ha uno scudo a forma di &ldquo;V&rdquo; per una protezione aggiuntiva delle spalle, una protezione dorsale flessibile e dalla forma anatomica che lo rende facile da indossare mentre quella del coccige &egrave; estraibile. L&rsquo;intera protezione &egrave; removibile e lavabile. Le maniche sono regolabili e dotate di tirante per il pollice. Kendo &egrave; in materiale elastico aderente dotato di ampia chiusura a velcro ed &egrave; certificato DIN 1621-2 Sicurezza - protezioni soft 4t SAS-Tec certificati EN 1621-1 su spalle e gomiti - protettore coste con espanso speciale - protettore petto SAS-TEC con espanso morbido ed elastico - paraschiena SAS-TEC certificati EN 1621-2 &ndash; Level 2 - protettore coccige SAS-TEC - Zone sensibili con rinforzo speciale ripstop kN: 7,50 Colori: nero-verde Taglie: dalla S alla XXL &nbsp; Taglie donna: dalla DS alla DXL Prezzo: &euro; 249,95 (IVA compresa) KELTOR - &egrave; un giubbotto di sicurezza realizzato con inserti traforati in lycra. La fodera &egrave; traspirante con 3D Air-mesh sulla schiena e un rivestimento in tessuto anatomico, ipoallergenico e antisudore. Keltor ha uno scudo a forma di &ldquo;V&rdquo; per una protezione aggiuntiva delle spalle, una protezione dorsale flessibile e dalla forma anatomica mentre quella del coccige &egrave; estraibile. L&rsquo;intera protezione &egrave; removibile e lavabile. Keltor &egrave; in materiale elastico aderente dotato di ampia chiusura a velcro ed &egrave; certificato DIN 1621-2 Sicurezza - protettore coste con espanso speciale - protettore petto SAS-TEC con espanso morbido ed elastico - paraschiena SAS-TEC certificati EN 1621-2 &ndash; Level 2 - protettore coccige SAS-TEC kN: 7,50 Colore: nero-verde Taglie: dalla S alla XXL Taglie Donna: dalla DXS alla DXL Prezzo: &euro; 184,95 (IVA compresa) SAKARI - &egrave; un paraschiena realizzato con inserti traforati in lycra traspirante e dotato di una fodera in materiale espanso tridimensionale. Dotato di uno scudo a forma di &ldquo;V&rdquo; per una protezione aggiuntiva delle spalle, ha una protezione dorsale flessibile e dalla forma anatomica. L&rsquo;intera protezione &egrave; removibile e lavabile. Sakari ha le bretelle regolabili, &egrave; realizzato in materiale elastico aderente con ampia chiusura a velcro ed &egrave; certificato DIN 1621-2. L&rsquo;intero sistema di fissaggio (bretelle) &egrave; smontabile cos&igrave; da inserire il paraschiena all&rsquo;interno di tutte le giacche Held con membrana in Gore-Tex. Lo stesso vale anche per la protezione &ldquo;coccyx&rdquo; che pu&ograve; essere separata e inserita nell&rsquo;apposita &ldquo;tasca&rdquo; presente nei pantaloni della stessa linea. Anche quando Sakari &egrave; utilizzato all&rsquo;interno delle giacche resta dotato dell&rsquo;ampia chiusura a velcro presente all&rsquo;altezza dell&rsquo;addome cos&igrave; che il paraschiena sia sempre totalmente vincolato al motociclista e in grado di dare massima sicurezza in caso di incidente. Sicurezza - paraschiena SAS-TEC certificati EN 1621-2 &ndash; Level 2 kN: 7,50 Colore: nero-verde Taglie: dalla S alla XXL Prezzo: &euro; 109,95 (IVA compresa)       

Kendo, Keltor e Sakari sono tre prodotti dalle diverse caratteristiche ma in comune hanno un livello di protezione 2 per la schiena

Held: in viaggio con sicurezza

        Il 27 e il 28 aprile 60 motociclisti hanno preso parte al 1&deg; Corso&nbsp; di formazione per Motociclisti Volontari di Protezione Civile, organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana tra i Comuni di Cerveteri e Roma. La FMI infatti, essendo stata riconosciuta&nbsp; dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile come Organizzazione Nazionale di Volontariato, sta procedendo alla selezione e formazione dei motociclisti che, a seguito del superamento dei corsi formativi, saranno inseriti nell&rsquo;Elenco Centrale dei Motociclisti Volontari e quindi operativi sin da subito a livello nazionale. Tale riconoscimento prevede che, in caso di emergenze di carattere nazionale, possa essere richiesto il supporto dei motociclisti per diversi impieghi operativi, come gi&agrave; accaduto in occasione dei tragici avvenimenti che hanno colpito il Centro Italia nei mesi scorsi. Per la FMI sono stati presenti Tony Mori, Coordinatore del Dipartimento per le Politiche Istituzionali, sociali e Attivit&agrave; di Protezione Civile, Raffaele Prisco, Consigliere Federale, Coordinatore Direzione Tecnica e Responsabile Formazione FMI, e Alberto Pricoco, Istruttore Guida Fuoristrada e IGAST. Sono inoltre intervenuti il Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, il Col. Marco Scarpellini, Responsabile Ripartizione Sicurezza del Comune di Cerveteri, il Capo Nucleo Enduristi della Protezione Civile Comunale - Mario Menicocci ed il Funzionario del Dipartimento della Protezione Civile &ndash; Dott. Massimo La Pietra, ai quali va un ringraziamento particolare per l&rsquo;ospitalit&agrave; e il fondamentale supporto nell&rsquo;organizzazione.  I 60 iscritti durante la prima giornata sono stati impegnati nel modulo formativo FMI, tenuto da Tecnici Federali presso la &ldquo;Sala del Granarone&rdquo; del Comune di Cerveteri (RM), messa a disposizione dall&rsquo;Amministrazione Comunale. Durante la parte teorica, Raffaele Prisco ha trattato le tematiche legate all&rsquo;applicazione dell&rsquo;attivit&agrave; motociclista in ambiti operativi di Protezione Civile; la parte pratica ha invece impegnato gli aspiranti volontari in esercitazioni motociclistiche all&rsquo;interno di aree boschive, durante le quali sono stati affrontati diversi ostacoli in cui potrebbe incorrere il Motociclista Volontario impegnato in contesti operativi anche estremi. Venerd&igrave; 28 aprile, nella Sede della Protezione Civile a Roma si &egrave; svolto invece il modulo formativo tenuto dai relatori del Dipartimento, che hanno descritto i fondamenti normativi e amministrativi che regolamentano il Volontariato, il ruolo ed i compiti del Volontario all&rsquo;interno del Servizio Nazionale di Protezione Civile e le iniziative &ldquo;Io non rischio&rdquo; e &ldquo;Anche io sono la Protezione Civile&rdquo;. Durante la stessa giornata - alla presenza del Presidente FMI, Giovanni Copioli &ndash; i corsisti hanno visitato aree di particolare rilievo strategico/operativo presenti all&rsquo; interno del Dipartimento, come la &ldquo;Sala Situazione Italia&rdquo;, il COAU - Centro operativo aereo unificato ed il COEMM - Centro operativo per le emergenze marittime. Tra gli idonei dei primi Corsi di Formazione, la Federazione cercher&agrave; inoltre di individuare delle figure che, oltre ad avere la volont&agrave; di svolgere attivit&agrave; di carattere sociale ed un adeguato livello tecnico, siano anche adatte a sviluppare l&rsquo;attivit&agrave; sul territorio, che prevede il riconoscimento da parte delle Regioni e la conseguente operativit&agrave; per interventi di livello locale. In considerazione di questi aspetti ma anche del numero limitato di posti disponibili, l&rsquo;informativa di questo primo Corso &egrave; stata indirizzata a coloro che nei mesi scorsi, in maniera spontanea, si sono interessati a tale attivit&agrave; prendendo contatti con l&rsquo;Ufficio del Dipartimento Politiche Istituzionali FMI. Sono gi&agrave; in fase di programmazione ulteriori corsi formativi, per i quali prossimamente saranno divulgate tutte le informazioni utili per le richieste di partecipazione. &ldquo;Questo primo corso ha avuto un ottimo successo in termini di partecipazione&rdquo;, ha evidenziato Copioli. &ldquo;Ci&ograve; non pu&ograve; che rendermi orgoglioso dei tesserati FMI e dei motociclisti in generale. L&rsquo;ingresso della FMI tra le organizzazioni di volontariato riconosciute dalla Protezione Civile dimostra chiaramente come il motociclismo sia una risorsa per tutti e per tutto il territorio, una risorsa da mettere a disposizione della Protezione Civile con cui la collaborazione &egrave; costante e molto proficua&rdquo;.       

Sessanta i partecipanti al primo corso di formazione organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana, tra i Comuni di Cerveteri e Roma.

Corso per Motociclisti Volontari di Protezione Civile

        Marted&igrave; 29 novembre, il Coordinatore del Dipartimento Politiche Istituzionali FMI Tony Mori, il Presidente FMI Paolo Sesti e la Protezione Civile Nazionale hanno concluso l&rsquo;iter con il quale la FMI &egrave; stata riconosciuta ed iscritta ufficialmente nell&rsquo;Elenco Centrale delle Organizzazioni di Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile &ndash; Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tale riconoscimento &egrave; parte di un progetto ambizioso, voluto dal Presidente FMI Paolo Sesti e iniziato a maggio 2015 con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra la FMI, il Corpo Forestale dello Stato e le Misericordie della Toscana. La FMI ha lavorato per la creazione di una struttura di volontariato motociclistico nazionale, che consentisse, in casi di emergenza, di mettere a disposizione dei soccorritori e della comunit&agrave; una risorsa importante come l&rsquo;attivit&agrave; motociclistica. Il terremoto che recentemente ha interessato il Centro Italia ha evidenziato ancor di pi&ugrave; tale utilit&agrave;. A seguito al sisma del 24 agosto e a quello del 30 ottobre infatti &egrave; stato richiesto alla FMI, da parte delle Istituzioni, l&rsquo;intervento di unit&agrave; motociclistiche per poter raggiungere zone impervie per la consegna di beni di prima necessit&agrave; e per le ricognizioni di verifica sullo stato dei luoghi. (Nella foto: A Rapolano Terme (SI), il 1&deg; Corso Sperimentale per Motociclisti Volontari di Protezione Civile, organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana, dal Corpo Forestale dello Stato e dalle Misericordie della Toscana, in attuazione del protocollo di intesa siglato il 30/05/2015).       

Ufficialmente riconosciuto l'intervento di unit&agrave; motociclistiche per portare soccorsi nelle zone impervie e necessit&agrave;.

Federmoto nel volontariato della Protezione Civile

        Nel corso del weekend del Mugello si &egrave; svolta la 2&deg; parte del 1&deg; Corso Sperimentale per Motociclisti Volontari della Protezione Civile. Il corso, organizzato dalla FMI, dal Corpo Forestale dello Stato e dalle Misericordie della Toscana in attuazione del protocollo di intesa siglato il 30 maggio 2015, ha visto la prima parte andare in scena a Rapolano (nel senese) lo scorso 25 settembre e si &egrave; concluso domenica 9 ottobre sul circuito toscano. La finalit&agrave; del corso &egrave; quella di formare i motociclisti che, in casi di emergenza come accaduto recentemente con il terremoto di Amatrice, saranno in grado di affiancare la Protezione Civile nelle operazioni di soccorso, utilizzando la moto per arrivare in zone altrimenti difficili da raggiungere con i normali mezzi di soccorso. Non &egrave; mancata una conferenza dell&rsquo;evento, svoltasi in sala stampa al Mugello nella giornata di venerd&igrave; 7 ottobre, aperta dai saluti del Presidente FMI Paolo Sesti e proseguita dal Coordinatore del Dip.to Politiche Istituzionali FMI Tony Mori, che si &egrave; soffermato sull&rsquo;evoluzione del progetto: dalla firma del protocollo di intesa fino ad arrivare al 1&deg; Corso Sperimentale. Il Comandante Regionale del CFS Toscana, Giuseppe Vadal&agrave;, ha parlato poi del proficuo rapporto tra CFS e FMI mentre Gianluca Staderini, Direttore Misericordie della Toscana, si &egrave; pronunciato sull&rsquo;utilizzo della moto e nell&rsquo;attivit&agrave; di P.C. A chiudere &egrave; stato il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Senatore Riccardo Nencini.       

Concluso al Mugello il 1&deg; Corso Sperimentale per Motociclisti Volontari della Protezione Civile

La moto come mezzo di soccorso

Arrivano protezioni e attacchi per&nbsp;due popolari modelli Piaggio: da Fehling ecco i nuovi accessori per Vespa GT e MP3 LT Il marchio tedesco Fehling ha voluto occuparsi di due eccellenze del made in Italy. Debutta la gamma di componenti specifici per Vespa GT e MP3&nbsp;500 LT di Piaggio, accessori pensati per proteggere e rendere ancora pi&ugrave; pratici i due apprezzati&nbsp;commuter.  Si tratta delle protezioni laterali e frontali realizzate in tubo di acciaio cromato e&nbsp;degli utili portapacchi posteriori e portavaligie laterali compatibili con molte marche di valige rigide&nbsp;(come Givi e Kappa Monokey).  &nbsp;  Entrambe le proposte della linea sono disponibili sia per il MP3 LT (prezzi a partire da 133,22 Euro) che per la Vespa GT (da 201,00 Euro).  I prodotti Fehling si possono trovare sul sito&nbsp;HotNRare.com.  Giulia Cassinelli  [gallery ids="23453,23447,23448,23451,23450,23449"]  &nbsp;

Arrivano gli attacchi e le protezioni specifiche per i due modelli Piaggio

Fehling: una linea di accessori per Piaggio Vespa GT e MP3 LT

Alpinestars: il paraschiena per l'adventure-touring si chiama Nucleon KR-2 Protezione e sicurezza in tutte le&nbsp;occasioni:&nbsp;queste dovrebbero essere le parole d'ordine per ogni motociclista.&nbsp;Accortezze che&nbsp;non valgono solo per la pista o le situazioni pi&ugrave; racing ma anche, e soprattutto, per strada. Spesso durante i viaggi per&ograve; si sacrificano questi due importantissimi punti in nome della&nbsp;praticit&agrave;: Alpinestars offre prodotti&nbsp;che sanno unire la comodit&agrave; e la tecnicit&agrave;, senza compromessi.  Parliamo in questo caso di paraschiena, un capo non sempre utilizzato ma fondamentale. Il Nucleon KR-2 &egrave; la proposta di Alpinestars a chi cerca un paraschiena specifico per i mototuristi:&nbsp;soluzioni innovative e alti standard qualitativi che garantiscono protettivit&agrave; e comfort.  Un paraschiena che non impedisce i movimenti e non infastidisce alla guida in qualsiasi situazione&nbsp;garantendo&nbsp;leggerezza e traspirabilit&agrave;. Caratteristiche che rendono il Nucleon KR-2 performante sono le protezioni rinforzate e&nbsp;&nbsp;l'innovativa sintesi di schiuma viscoelastica memory ad assorbimento d&rsquo;energia e protezione articolata per le vertebre (che assicura flessibilit&agrave; e ergonomia). Ottima vestibilit&agrave; grazie alle regolazioni in vita.  Il paraschiena di Alpinestars &egrave; certificato CE ed &egrave; integrabile alla tuta o al giubbotto e alla cintura renale ventilata tramite un sistema ad automatici. Le taglie vanno dalla XS alla XL e il prezzo suggerito &egrave; di 179,95 Euro.  Giulia Cassinelli  &nbsp;

Leggero, traspirante e ergonomico. Il paraschiena di Alpinestars &egrave; pensato per chi macina chilometri

Nucleon KR-2 &egrave; il paraschiena per il turismo di Alpinestars

Due sneakers tecniche ideate per essere indossate in sella: Stylmartin fa del casual la sua bandiera con Panama e Melbourne Un look informale&nbsp;ma anche tecnico &egrave; la risposta alle esigenze di chi ha bisogno di capi comodi e consoni sia alla quotidianit&agrave; che&nbsp;alla guida di una due ruote. Tra le proposte di Stylmartin un'intera gamma &egrave; dedicata alle calzature sportive e tecniche: ben otto differenti modelli, Chester,Kansas, Miami, Philadelphia, Raptor, Seattle, Sunrise, Sunset, &nbsp;dal design stiloso ma con caratteristiche&nbsp;di protettivit&agrave; e qualit&agrave; adatte&nbsp;all'utilizzo in moto.  Una linea che si arricchisce con l'arrivo di Panama e Melbourne, perfetti per la bella stagione.  Panama -&nbsp;In pelle bianca&nbsp;con una rifinitura a effetto spazzolato dirty&nbsp;per renderla ancora pi&ugrave; unica e accattivante;&nbsp;&nbsp;un gioco di contrasti tra il bianco della tomaia e i dettagli neri di fodera, lacci, logo e protezione cambio, cos&igrave; come bicolore &egrave; anche la suola dotata di grip antiscivolo.&nbsp;Un'eccellente&nbsp;traspirabilit&agrave;&nbsp;&egrave; assicurata dall'interno in mesh e dal sottopiede removibile. Entrambi i&nbsp;malleoli sono protetti da protezioni PU. Stylmartin propone Panama al prezzo di 149,00 Euro.  Caratteristiche Panama Stylmartin tomaia pelle bovina mano morbida con grana dollaro fodera Air mesh traspirante protezioni malleoli interne in Pu su entrambi i lati protezione cambio in Gomma WR chiusura lacci inserto posteriore reflex silver fusbet anatomico removibile traspirante microforato suola gomma bicolore muffata con grip antiscivolo nero taglie 36/47 varianti colore bianco spazzolato dirty  &nbsp;  Melbourne -&nbsp;Una sneaker contraddistinta da un look denim molto attuale: la tomaia infatti riprende lo stile dei jeans e&nbsp;le loro classiche cuciture. Dettagli molto vintage grazie all'uso della pelle anticata. La fodera &egrave; traspirante a nido d'ape e il sottopiede microforato si pu&ograve; estrarre, per garantire sempre il massimo comfort. Le protezioni sui malleoli sono in PU e un robusto strato in pelle caratterizza la protezione cambio. La suola in gomma ambrata &egrave; antiscivolo. Il prezzo per la Melbourne &egrave; di 137,00 Euro.  Caratteristiche  tomaia tessuto traspirante + riporti pelle cerata anticata  fodera Air mesh traspirante  protezioni malleoli interne in Pu su entrambi i lati  protezione cambio in pelle in tono  chiusura lacci  inserto posteriore reflex silver  fusbet anatomico removibile traspirante microforato  suola gomma Ambra bicolore con grip antiscivolo nero  taglie 36/47  varianti colore Jeans    Per provare e vedere da vicino tutta la gamma Stylmartin basta cercare i rivenditori autorizzati (cliccate sul link per trovare il pi&ugrave; vicino).  Giulia Cassinelli

Sportive, pratiche, stilose, sicure, made in Italy: Stylmartin presenta Melbourne e Panama

Un look casual per le nuove sneakers di Stylmartin

Monty &egrave; la giacca in pelle di Alpinestars creata per chi ama uno stile casual dal gusto un po' vintage La giacca di pelle &egrave; un po' un must per tutti i motociclisti come si deve. Quelli che la passione si vede subito e hanno lo stile da centauro nel DNA. La nuova collezione Oscar by&nbsp;Alpinestars (che si ispira alla prestigiosa storia del Marchio)&nbsp;presenta&nbsp;la&nbsp;Monty Leather Jacket, un capo in pelle dal look vintage ma dalle prestazioni assolutamente all'avanguardia. La pelle pieno fiore &egrave; di prima qualit&agrave; ed finita a mano, lavata e cerata e regala alla giacca una precisa personalit&agrave; sottolineata da dettagli, cuciture,&nbsp;rivetti e bottoni dal sapore retr&ograve;.  L'attenzione all'estetica e alla cura dei particolari non toglie per&ograve; nulla alla tecnicit&agrave; della Monty Jacket che garantisce un ottimo comfort, perfetta vestibilit&agrave; ed una eccellente protettivit&agrave;: le zone in pelle traforata su maniche e dorso migliorano comodit&agrave; e ventilazione, la regolazione in vita con cerniera garantisce il comfort alla guida, l'interno in flanella &egrave; removibile e consente di utilizzare la giacca in differenti condizioni, le protezioni staccabili su spalle e gomiti sono certificate CE e sono integrate dalla possibilit&agrave; di inserire il paraschiena nella tasca posteriore.  La Oscar Monty Leather Jacket di Alpinestars &egrave; disponibile nelle taglie dalla S alla 3XL ad un prezzo consigliato di 489,95 Euro.  Giulia Cassinelli  &nbsp;

La giacca in pelle di Alpinestars ha personalit&agrave; e ottime prestazioni

40 risultati per 'protezione'