        Dopo la pandemia il mondo del lavoro &egrave; stato rivoluzionato. Lo smart working &egrave; entrato a far parte delle nostre vite, anche adesso che con il Covid-19 cerchiamo di conviverci e la maggior parte delle restrizioni sono cadute. A ottobre 2022, quindi, era arrivato un annuncio del CEO di Harley-Davidson Jochen Zeitz che andava proprio in questa direzione: incoraggiare e rafforzare le politiche del lavoro da casa. Contemporaneamente, per&ograve;, Zeitz e la propriet&agrave; stavano lavorando su come riutilizzare in maniera produttiva parte della sede HD di Juneau Avenue, a Milwaukee. Ecco com&rsquo;&egrave; andata finire. Come sar&agrave; il nuovo parco Facciamo un passo indietro di qualche settimana. A dicembre 2022, Harley-Davidson si &egrave; rivolta al Milwaukee Common Council per l&rsquo;approvazione di una piantina di rilevamento certificata, commissionata poco prima. Cosa comprende questa piantina? Due parcheggi appena a sud del quartier generale Harley, in precedenza utilizzati come parcheggi per i dipendenti.&nbsp;La deduzione con quanto scritto in precedenza &egrave; scontata: se tutti lavorano da casa, c&rsquo;&egrave; effettivamente bisogno di questo ampio spazio per il parcheggio? Da quest&rsquo;area nascer&agrave; un enorme parco comune, il cui progetto &egrave; nato grazie alla consulenza dello studio di design britannico Heatherwick: la zona sar&agrave; a disposizione sia dei dipendenti che di tutta la comunit&agrave; di Milwaukee. Il team di Heatherwick supervisioner&agrave; il tutto, ma saranno gli enti locali e le piccole azione di Milwaukee a essere effettivamente coinvolte nella realizzazione. Il cuore del parco sar&agrave; un anfiteatro interrato e multifunzionale&nbsp;con posti a sedere disposti su gradinate, e sar&agrave; chiamato "The Hub".&nbsp;Non solo. In questo spazio sono previsti anche raduni, in grado di ospitare fino a 700 moto. In generale, si tratta di un grande progetto che coinvolge sia le realt&agrave; locali ma anche le materie prime, se cos&igrave; vogliamo definirle: per la costruzione verranno utilizzati 10 diversi tipi di mattoni di provenienza locale, oltre a 120 specie di piante autoctone.&nbsp;Di queste ultime, 20 saranno alberi e 100 piante perenni.&nbsp;Sono previsti anche un parco giochi, un giardino e una strada per il mercato.&nbsp;L&rsquo;obiettivo &egrave; di rendere disponibile il parco al pubblico entro l&rsquo;estate 2024. HARLEY-DAVIDSON, IN ARRIVO LA NIGHTSTER S PER IL 2023       

Dove un tempo c&rsquo;erano due parcheggi per i dipendenti, l&rsquo;azienda ha deciso di realizzare un importante progetto che coinvolge le realt&agrave; locali

Harley-Davidson costruirà un grande parco per la comunità di Milwaukee

        Il parco archeologico delle rovine di Pompei vale la pena di essere visitato almeno una volta nella vita. Questo turista &egrave; addirittura partito dall'Australia per ammirare le storiche rovine ma il viaggio gli &egrave; anche costato una denuncia. L'accusa? Essere entrato con lo scooter tra reperti e antichi sentieri. FURTI MOTO E SCOOTER IN AUMENTO: I MODELLI PI&Ugrave; RUBATI IN ITALIA Turista d'eccezione Non &egrave; ancora chiaro come il 33enne sia riuscito ad aggirare, seppur involontariamente, ogni sistema di sicurezza all'ingresso, eppure una volta riuscito ad entrare all'interno del parco ha percorso circa un chilometro e mezzo prima di essere fermato. L'uomo &egrave; stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza mentre entrava nel parco per Porta Vesuvio oltrepassando una via esterna solitamente utilizzata dalle ditte di manutenzione. Immediatamente l'intruso &egrave; stato visto dalla squadra di vigilanza che, grazie all'aiuto dei Carabinieri, &egrave; riuscita a bloccare il folle. Alle forze dell'ordine l'australiano si &egrave; giustificando ammettendo di non essere al corrente del divieto d'ingresso per i mezzi non autorizzati. Nonostante le scuse, si &egrave; beccati una denuncia per accesso abusivo all'interno del parco archeologico. IN VESPA A VENEZIA, DOVE SI CIRCOLA SOLO A PIEDI: DASPO PER UN 19ENNE       

Il 33enne ha ammesso di non essere al corrente del divieto d'accesso per i mezzi non autorizzati

Con lo scooter per le rovine di Pompei: denunciato turista australiano

        La quinta edizione del Salone dell&rsquo;Auto all&rsquo;aperto si prepara a sbarcare a Torino dal 19 al 23 giugno, con ingresso gratuito dalle 10 fino alle 24. Qui &nbsp;debutter&agrave; Oxygen, il nuovo veicolo elettrico di&nbsp;Quadro Vehicles Advanced Mobily Solutions, ora disponibile in Europa. Oxygen parteciper&agrave; al Salone dell&rsquo;auto di Torino insieme a&nbsp;Qooder,&nbsp;il 4 ruote che punta a coniugare il meglio del mondo delle auto con quello delle moto. Il Qooder&nbsp; sfiler&agrave; nella parata inaugurale del mercoled&igrave; sera.&nbsp; Quadro Vehicles avr&agrave; uno stand espositivo all&rsquo;interno del Parco Valentino in cui sar&agrave; possibile vedere Oxygen in diversi colori ed il nuovo eQooder e inoltre sar&agrave; possibile prenotare ed effettuare il test di Oxygen per la citt&agrave; di Torino.&nbsp; &nbsp;&ldquo;Si tratta di un mezzo di alta qualit&agrave;, divertente da guidare e particolarmente adatto per muoversi nel traffico cittadino e nelle aree a ZTL&rdquo;, ha spiegato Paolo Gagliardo, CEO dell&rsquo;azienda elvetica. &ldquo;Il veicolo silenzioso coniuga perfettamente la sicurezza e la tecnologia, tipica dei prodotti firmati Quadro Vehicles, al piacere di una guida leggera e rispettosa dell&rsquo;ambiente.&rdquo; LE CARATTERISTICHE - Oxygen &egrave; leggero (solo 93 kg), colorato, ha 80 km di autonomia ed &egrave; dotato di due batterie &ldquo;swap&rdquo; rimovibili con ricarica veloce in meno di 6 ore collegabile da&nbsp;garage, casa o lavoro.&nbsp; Oxygen si connette alla mission di Quadro Vehicles&nbsp;&ldquo;Advanced Mobility Solutions&rdquo; ed &egrave; dotato di una App dedicata&nbsp;con informazioni sul prodotto e sulle batterie, che permette di configurare lo schermo del veicolo in tre diverse modalit&agrave;. Oxygen&nbsp;&egrave; prodotto in Europa ed &egrave; disponibile in due versioni: con motore equivalente a un 125cc&nbsp;e con motore equivalente a un 50cc. COME UN 125 - &nbsp;ZEV (Zero Emission Vehicle), potenza&nbsp;3 kW, omologazione per&nbsp;2 persone,&nbsp;velocit&agrave; massima&nbsp;70 Km/h, ruote da&nbsp;16&rdquo;,&nbsp;peso totale con batterie&nbsp;93 kg, Si guida anche con&nbsp;patente B. Le batterie si caricano in meno di 6 ore con il carica batterie standard da 5A, ma esiste in gamma accessori anche il carica batterie da 10A per una carica al di sotto delle 3h. Prezzo: &euro; 4.799,00. Motore equivalente a un 50 cc - &nbsp;ZEV (Zero Emission Vehicle), potenza&nbsp;2.65 kW, omologazione per&nbsp;2 persone, autonomia&nbsp;84 km, velocit&agrave; massima&nbsp;45 km/h. &nbsp;Ruote da&nbsp;16&rsquo;, peso totale con batterie&nbsp;93 kg, Si guida anche con&nbsp;patente B. Le batterie si caricano come il 125 cc. Prezzo: &euro; 4.799 ECOBONUS - Per l&rsquo;acquisto si pu&ograve; richiedere di accedere all&rsquo;Ecobonus&nbsp;promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che offre agevolazioni per l&rsquo;acquisto di&nbsp;veicoli&nbsp;a&nbsp;ridotte emissioni.&nbsp; &nbsp; &nbsp;       

Al Salone dell&rsquo;Auto, dal 19 al 23 giugno, l&rsquo;anteprima in tanti colori del due ruote elettrico, da provare per le vie di Torino. Ci sar&agrave; anche il nuovo eQooder

Quadro Oxygen debutta al Parco Valentino

        La quinta edizione del Salone dell&rsquo;Auto all&rsquo;aperto si prepara a sbarcare a Torino dal 19 al 23 giugno, con ingresso gratuito dalle 10 fino alle 24. E per la prima volta al Parco Valentino ci sar&agrave; anche una Casa motociclistica: Yamaha, che presenter&agrave; al pubblico l'evoluzione e l'applicazione dell'esclusiva LMW technology, attraverso l'iconico Tricity, il prototipo 3CT e la futuristica Niken. Sandro Cortese, pilota Superbike Yamaha team GRT, celebrer&agrave; la presenza di Yamaha a Parco Valentino aprendo la President Parade del 19 giugno in sella a una R1 con livrea Superbike. Yamaha Motor &egrave; infatti la prima casa motociclistica a partecipare in veste ufficiale al Parco Valentino e presenta progetti a tre ruote che rappresentano la volont&agrave; e la capacit&agrave; di Yamaha di proporre soluzioni innovative di mobilit&agrave; urbana. Prodotti che vogliono coniugare la funzionalit&agrave; e l'abilit&agrave; di creare emozioni. ESPERIENZE IMMERSIVE - "Yamaha &egrave; un'azienda fortemente pioneristica, in cui i pi&ugrave; grandi successi provengono dall'attitudine di osare con coraggio, di innovare per cercare soluzioni di mobilit&agrave; sempre nuove anche con l'obiettivo di emozionare&rdquo;, ha spiegato Andrea Colombi, Country manager Yamaha Motor Italia. &ldquo;Indipendentemente dal numero di ruote e dalla superficie, l'obiettivo rimane migliorare la vita delle persone e offrire esperienze immersive attraverso il prodotto". LA SFIDA&nbsp;URBAN MOBILITY - &nbsp;La sfida di creare un mezzo dal design accattivante, dal peso contenuto e che assicuri un controllo superiore in diverse condizioni meteo e stradali &egrave; stata affrontata presentando al mercato Tricity, che da subito &egrave; diventato il mezzo di elezione anche dello sharing nelle grandi citt&agrave; metropolitane. Yamaha, ha risposto con 3CT, il prototipo 300 cc a tre ruote presentato in occasione dell'ultima Esposizione Internazionale Ciclo e Motociclo, che mantiene la facilit&agrave; di guida del Tricity, ma acquista in potenza e confort, con l&rsquo;obiettivo di renderlo adatto all&rsquo;ambiente urbano ma anche a viaggi su lunghe distanze. La rivoluzione tecnologica del costruttore nipponico ha voluto sfidare anche il mondo delle moto approdando sul mercato con Niken, la prima moto a tre ruote. Unica nel suo genere, ha convinto anche i pi&ugrave; scettici dimostrando che la maggiore aderenza non &egrave; a discapito del divertimento, che anzi viene esaltato nelle pieghe estreme grazie agli elementi combinati del Sistema LMW. Una moto dal design aggressivo che permette di rendere pi&ugrave; forti e accessibili a tutti le sensazioni tipiche della guida sportiva. Niken, Tricity, e 3CT, insomma, rappresentano tre esempi di come una stessa tecnologia possa essere applicata a prodotti diversi per necessit&agrave; di mobilit&agrave; differenti, senza sacrificare n&eacute; il divertimento di guida n&eacute; la stabilit&agrave; e la sicurezza.       

E&rsquo; il primo produttore di sole moto al Salone dell&rsquo;Auto di Torino. Sotto i riflettori il Tricity, il prototio 3CT e la futuristica Niken. Ci sar&agrave; anche Sandro Cortese

Yamaha porta le moto al Parco Valentino

&nbsp;&quot;Con una platea di fan che cresce rapidamente, tra gli amanti delle due ruote cinesi, siamo lieti di portare il nostro marchio ancora pi&ugrave; vicino a chi condivide una passione per lo stile, l&#39;eleganza e la performance&rdquo;,&nbsp; annuncia l&#39;amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali in una dichiarazione diffusa dall&rsquo;agenzia ANSA.  Il progetto &egrave; quello di un Ducati Center in Cina, con apertura prevista tra la fine del 2021 e l&#39;inizio del 2022. Un&#39;esperienza parallela, di carattere pi&ugrave; ludico, &egrave; gi&agrave; partita a Mirabilandia, dove la prima pietra di un&rsquo;area tematica dedicata &egrave; stata posata nel luglio scorso e l&#39;apertura ufficiale dovrebbe avvenire in primavera (leggi qui).  IL PARCO IN CINA - L&rsquo;accordo di Ducati per un parco tematico in Cina &egrave; stato annunciato dal gruppo di Hong Kong Lai Fung, che sta sviluppando una grande area di turismo e divertimento a Hengqin, vicino a Macao, nel Sud del paese.  Il centro dovrebbe coprire un&#39;area di almeno 4.500 mq, spiega la societ&agrave; Lai Fung, e offrire esperienze di guida e gara, esibizioni esclusive targate Ducati e negozi ufficiali a marchio.  Ducati conta infatti di espandere la conoscenza del proprio marchio sul mercato cinese, che vale gi&agrave; oggi circa il 6% delle 55mila moto prodotte ogni anno dall&#39;azienda bolognese. 

Dopo l&#39;iniziativa dell&#39;area tematica a Mirabilandia, che partir&agrave; il prossimo anno, &egrave; al via il progetto per un Ducati Center nella terra del Sol Levante

Ducati: un parco tematico in Cina

Una tecnologia innovativa, con l&rsquo;utilizzo di eco magnesio, per la produzione di componenti per moto e auto che consentirebbe una riduzione del 97% delle emissioni di CO2 provenienti dalla lavorazione dell&rsquo;alluminio primario: &egrave; questo il progetto coordinato da Brembo.  Il progetto si chiama Life Cral (CRadle-to-grave Approach to Light alloys) e consiste nella realizzazione di un nuovo impianto pilota per la fabbricazione su larga scala di componenti leggeri e di alta qualit&agrave; per auto e motoveicoli. Cofinanziato dal Programma europeo Life 2014-2020 (Programma per l&#39;ambiente e l&#39;azione per il clima) e coordinato da Brembo, si svolge in collaborazione con Cannon Ergos, azienda del gruppo Cannon specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni industriali personalizzate.  Il Parco Scientifico - Il progetto sar&agrave; sviluppato all&rsquo;interno del Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso, che si trova lungo l&#39;autostrada A4 alle porte di Bergamo, e che sar&agrave; la sede di ricerca e sperimentazione dell&rsquo;innovativo sistema. Il budget totale per la realizzazione dell&rsquo;impianto pilota &egrave; pari a 3.227.340 euro, dei quali &euro; 1.850.700 sono messi a disposizione dalla Commissione europea, mentre la parte restante &egrave; garantita dai due partner del progetto. Il Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso &egrave; nato nel 2003 ed ospita al suo interno 1.600 ricercatori che operano in 50 diverse realt&agrave; tra imprese, centri di ricerca, laboratori, servizi professionali e di alta formazione.  Il progetto - Obiettivo di CRAL &egrave; sperimentare un processo in scala pre-industriale che consenta diprodurre parti ad alte prestazioni per l&rsquo;automotive attraverso l&rsquo;utilizzo di alluminio secondario o il cosiddetto eco-magnesio (Eco-Mg). Questo consentirebbe: una riduzione del 97% delle emissioni di CO2 provenienti dalla lavorazione dell&rsquo;alluminio primario e l&rsquo;annullamento dell&rsquo;impiego di SF6 (esafluoruro di zolfo), gas altamente inquinante (una tonnellata di SF6 corrisponde a 22 tonnellate di CO2) utilizzato per la produzione di magnesio.  Il progetto CRAL terminer&agrave; a dicembre 2019. 

Il Parco Scientifico e Tecnologico Kilometro Rosso sar&agrave; la sede di ricerca e sperimentazione dell&#39;innovativo sistema che utilizzer&agrave; leghe metalliche allo stato semisolido.

Brembo e la tecnologia a basso impatto

Il Golfo di Salerno che prelude alla Costiera Amalfitana &egrave; stupendo visto dall&rsquo;antica Rocca longobarda di Arechi. Poi si va su, piegando tra monti delimitati dal mare

Castello Di Arechi e Parco Lattari: foto

Un tempo i castelli servivano a difendere il territorio, a proteggere i centri del potere dagli eserciti nemici. Oggi quella mole, militarmente imbelle, s&rsquo;erge solo a pittoresco monumento dei tempi che furono, obiettivo turistico per un weekend diverso. E se intorno ci sono curve e panorami, allora la &ldquo;m&egrave;ta-da-moto&rdquo; diventa davvero perfetta. Tra le tante rocche che affollano l&rsquo;Italia, ne abbiamo scelta una non troppo inflazionata ma posizionata d&rsquo;incanto: Il Castello medievale di Arechi (localit&agrave; Croce, 84125 Salerno, tel. 089 2753602 &ndash; www.ilcastellodiarechi.it).&nbsp;  SIMBOLO CAMPANO - Un&rsquo;antica stampa del diciottesimo secolo lo raffigura incombente dall&rsquo;alto del suo poggio a dominare la citt&agrave; e lo splendido golfo di Salerno. Il Castello di Arechi &egrave; infatti da sempre simbolo e custode degli spazi geografici del capoluogo campano. Eppure, dopo i Borboni e fino al 1970 &egrave; stato solo un rudere pericolante, vago fantasma di pietra di ci&ograve; che rappresentava nel periodo del massimo fulgore: l&rsquo;epoca longobarda, prima, angioina e aragonese, poi. I restauri compiuti dalla Provincia a partire dagli anni &rsquo;70, oltre a consolidarne la struttura, hanno riportato alla luce notevoli quantit&agrave; di ceramica medievale, monete e armi. Materiale che, dopo un lungo lavoro di recupero, costituisce la base di una mostra museale permanente.&nbsp;    COME RAGGIUNGERLO - Arechi si raggiunge facile dall&rsquo;A3, uscita Salerno, quindi si gira per Amalfi; 50 mt dopo il bivio seguire le indicazioni per il Castello (Via Croce). Dall&rsquo;alto del sito archeologico, circa 300 mt slm, la vista &egrave; mozzafiato su tutto il Golfo; l&rsquo;occhio spazia dalla costiera Amalfitana a quella in lontananza del Cilento e naturalmente abbraccia l&rsquo;intero lungomare di Salerno. Una visita meritevole anche solo per questo (tutti i giorni tranne il luned&igrave;, dalle 9 alle 17, biglietto 4&euro;).&nbsp;    IN COSTIERA - Dopo la visita, s&rsquo;imbocca la SS18 per Vietri e di qui la mitica Costiera SS163, stretta e tutta curve, da seguire fino ad Amalfi, infilando una dopo l&rsquo;altra vere perle: Raito, Cetara, Maiori, Minori, Atrani. Poco prima di giungere alla piazzetta di Atrani si distacca la strada, anche questa tutta curve (SS373 e SP1) che sale verso il Parco Regionale dei Monti Lattari (www.parcoregionaledeimontilattari.it), fino al Valico di Chiulzi da dove si gode un altro eccezionale panorama, questa volta sulla piana di Napoli, col Vesuvio sullo sfondo.   

Il Golfo di Salerno che prelude alla Costiera Amalfitana &egrave; stupendo visto dall&rsquo;antica Rocca longobarda di Arechi. Poi si va su, piegando tra monti delimitati dal mare &nbsp; &nbsp;

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