        Spesso, a chi &egrave; appassionato delle due ruote, piace fare la collezione di modelli in miniatura di diverse moto. A volte &egrave; anche una questione economica, perch&eacute; non tutti posso permettersi di acquistarne una, magari non subito, e nel frattempo si soddisfano con questo tipo di oggettistica. Eppure, non &egrave; sempre detto che costino di meno rispetto alla loro controparte originale. Come nel caso di questa Honda Monkey in scala 1/12, realizzata dagli artigiani giapponesi della gioielleria U-Treasure, che costa molto di pi&ugrave; della Monkey vera e propria. La Monkey in miniatura  Il modellino non &egrave; solo dipinto d'oro, &egrave; proprio placcato in vero oro giallo. Ma attenzione: ci&ograve; non significa che &egrave; tutta realizzata con il materiale. Infatti, la maggior parte del pezzo &egrave; in argento 925, poi rifinito in oro per abbinarsi perfettamente alla Monkey Z50J Monkey Z50J Gold Limited Edition del 1984 che riproduce in miniatura. Quell'anno, del modello, ne furono prodotti solo 5.000 esemplari. Tornando alla Honda Monkey in scala 1/12, essa &egrave; alta 86,4 millimetri, lunga 112 mm, e il manubrio &egrave; largo circa 52,6 mm. E ora arriviamo al prezzo. Intanto, il modellino potr&agrave; essere prenotato fino al 25 marzo 2024: dopo aver raccolto gli ordini, ci sar&agrave; la fase di produzione &ndash; a mano &ndash; con spedizione a luglio. Il suo costo &egrave; di 3.458 euro, mentre la vera Monkey 125 cc in Giappone ha un prezzo di listino di circa 2,767 euro. Non si pu&ograve; applicare lo stesso discorso qui in Italia da noi, in quanto la moto costa 4.390 euro, quindi molto pi&ugrave; della versione in miniatura. HONDA, PI&Ugrave; FACILE ACQUISTARE UNA MOTO USATA CON APPROVED SELECTION        

Il modellino &egrave; stato realizzato dagli artigiani giapponesi della gioielleria U-Treasure

Una Honda tutta d'oro: una Monkey in miniatura che costa più di quella vera

In occasione dell&#39;anniversario dell&#39;Oro Olimpico conquistato dalla Canottieri Moto Guzzi nel 1948 a Londra dai piloti Giuseppe Moioli, Elio Morille, Giovanni Invernizzi e Franco Faggi, l&#39;azienda di Mandello del Lario ha deciso di dare vita ad un&#39;asta benefica originalissima.    Un pezzo unico all&#39;asta  L&#39;iniziativa &egrave; volta a sostenere le attivit&agrave; sportive del sodalizio, mirate a promuovere il canottaggio tra giovani e adulti diversamente abili. In palio, un premio da sogno: la possibilit&agrave; di aggiudicarsi la speciale edizione limitata della Moto Guzzi V7 Stone 75&deg; Oro Olimpico, un&#39;opera d&#39;arte su due ruote creata su misura e donata da Moto Guzzi all&#39;associazione sportiva per questa causa.  La Moto Guzzi V7 Stone 75&deg; Oro Olimpico &egrave; stata presentata ufficialmente a Mandello del Lario il 9 settembre scorso, in concomitanza con l&#39;Open House Moto Guzzi. Questa straordinaria moto &egrave; stata personalizzata con una livrea unica proprio per celebrare la vittoria dell&#39;Oro Olimpico nel 1948 da parte dell&#39;A.S.D. Canottieri Moto Guzzi.  L&#39;asta benefica, aperta a chiunque, proseguir&agrave; fino al 2 ottobre 2023.  MOTO GUZZI, LA STELVIO STA PER ARRIVARE: ECCOLA IN VERSIONE DEFINITIVA 

L&#39;iniziativa benefica avr&agrave; inizio il prossimo 2 ottobre: si tratta di un esemplare nato per celebrare l&#39;Oro Olimpico vinto a Londra nel 1948

Moto Guzzi, all&#39;asta una one-off V7 Stone 75&deg; Oro Olimpico

I monopattini elettrici dividono l&#39;opinione comune. C&#39;&egrave; chi li ama, chi li odia, chi li ritiene relativamente utili e chi ormai li utilizza per fare anche solo pochi metri nella sua citt&agrave;. Di questi mezzi ormai ne esistono di tutti i tipi, ma ce n&#39;&egrave; uno che non pu&ograve; circolare: &egrave; veloce, &egrave; fatto in oro e ha un prezzo folle.  SVIZZERA, SEQUESTRATO UN MONOPATTINO ELETTRICO DA 120 KM/H  Bello ma inutilizzabile  A produrre questo preziosissimo monopattino &egrave; l&#39;azienda Caviar, specializzata nel rendere estremamente eccentrico e costoso ogni oggetto esistente. Il prezzo? Ben 49mila dollari, circa 47.812 euro, una cifra folle che viene &quot;smorzata&quot; da un gadget regalato al momento dell&#39;acquisto del&nbsp;mezzo green: un iPhone 14. Il monopattino si basa sul modello Dualtron X2 della societ&agrave; coreana Minimotors al quale sono stati aggiunte due ruote motrici che permettono di esprimere una potenza di 8,3 kW. Ha un&#39;autonomia di ben 150 km ma questo dato &egrave; praticamente inutile. Perche? Il mezzo non &egrave; omologato ed eccede i limiti massimi previsti dal Codice Stradale. L&#39;uscita sul mercato &egrave; prevista per ottobre 2022 ma &egrave; gi&agrave; possibile ordinarlo.  MONOPATTINI, A ROMA SONO UN FLOP 

Il mezzo green &egrave; per&ograve; inutilizzabile perch&egrave; la velocit&agrave; massima raggiungibile sfora i limiti permessi dal Codice Stradale

Oltre 47mila euro per il monopattino elettrico fatto d&#39;oro

        Il primo monopattino elettrico di MV Agusta &egrave; realt&agrave;. Si chiama Rapido, e arriva dopo la bici a zero emissioni AMO a rimpolpare la gamma e-mobility del marchio di Schiranna. Rapido, essendo un prodotto MV Agusta, oltre a essere elettrico sa per&ograve; essere anche prestazionale, seppur con due ruote pi&ugrave; piccole rispetto a una moto.  Monopattino tecnologico e avanzato Ispirato ai modelli Serie Oro del marchio, Rapido mostra una livrea nero-oro-rossa e impiega materiali avanzati e tecnologie di ultima generazione, come il telaio in lega di magnesio, le ruote "fat" tubeless da 10", i freni a disco idraulici e il motore 48 volt e 500 watt per una coppia fino a 24 Nm. Senza dimenticare i 50 km d'autonomia e una velocit&agrave; massima da 40 km/h, anche se in Europa &egrave; limitata per legge a 25 km/h. Rapido inoltre pu&ograve; affrontare salite fino a 14&deg;, e offre la scelta tra 4 modalit&agrave; di guida: Pedestrian, Eco, Comfort e Sport+. Come pannello di controllo e tachimetro, ecco il cruscotto LCD 4", collegabile allo smartphone attraverso l'app dedicata. Quanto costa MV Agusta Rapido Serie Oro &egrave; gi&agrave; disponibile alla vendita online, e successivamente si potr&agrave; acquistare anche nelle concessionarie del marchio. Il prezzo &egrave; di 999 euro, mentre fino a Natale, o fino ad esaurimento scorte, si potr&agrave; acquistare al prezzo promozionale di 849 euro. BONUS BICI E MONOPATTINI, CI RISIAMO: ECCO COME OTTENERLO       

Tecnologico e prestazionale, si ispira agli storici modelli Serie Oro del marchio varesino: vanta 50 km d'autonomia e costa 999 euro

MV Agusta, il primo monopattino elettrico si chiama Rapido

        Gli appassionati di moto storiche saranno contenti di scoprire che la Federazione Motociclistica Italiana ha da poco annunciato una grande e importante novit&agrave; sul Registro Storico FMI. La prestigiosa Targa Metallica - nota anche come Targa Oro - verr&agrave; ora inviata ai tesserati contestualmente ai documenti d&rsquo;iscrizione di una moto al Registro Storico e non pi&ugrave; a posteriori, un&rsquo;innovazione essenziale, fanno sapere da FMI, che mira a soddisfare le esigenze degli amanti del vintage. EICMA e FMI ancora insieme: &ldquo;Valorizziamo la passione&rdquo; Rinnovato anche il layout Insieme alle novit&agrave; legate alla consegna della Targa, nuovo sar&agrave; anche il suo aspetto grafico, che presenta un prezioso conio con, in rilievo, il logo FMI e i dati del veicolo. Tutto studiato per dare ancora pi&ugrave; risalto e prestigio alla Targa e, soprattutto, alla moto a cui la stessa viene conferita. &ldquo;Con questa iniziativa - ha spiegato il presidente FMI, Giovanni Copioli - abbiamo voluto dare un importante segnale a tutti gli appassionati di moto d&rsquo;epoca, permettendo loro di esibire immediatamente sulle loro moto la Targa Metallica FMI. Riteniamo sia un passo importante per il continuo rinnovamento del Registro storico, uno dei pilastri della FMI, che guarda ai motociclisti di tutte le et&agrave; e che &egrave; espressione di massima qualit&agrave;&rdquo;. L&rsquo;assegnazione della Targa La Targa Oro, come fa sapere la stessa FMI, viene assegnata, a discrezione della Commissione Registro Storico, ai ciclomotori, motocicli, motocarri, motofurgoni, in assetto stradale, che abbiano compiuto il 30&deg; anno di et&agrave; dalla data di costruzione e che dalla documentazione inviata risultino in ottime condizioni di conservazione o restaurati nel rispetto dell&rsquo;originalit&agrave;. Alle moto di specialit&agrave; invece (Cross, Regolarit&agrave; e Trial) la stessa non viene assegnata d&rsquo;ufficio al momento dell&rsquo;iscrizione, ma &egrave; possibile richiederla successivamente e solo per moto costruite entro il 1975. FMI compie 110 anni: un docufilm per celebrare oltre un secolo di storia        

Con l&rsquo;arrivo della nuova Targa Metallica &ndash; rivisitata anche nella grafica per evidenziarne il prestigio - la consegna sar&agrave; contestuale all&rsquo;invio dei documenti della moto

FMI, arriva la nuova Targa Oro del Registro Storico

Due nuovi prodotti da Brembo pensati per i motociclisti: si tratta della nuova pompa RCS Corsa Corta e i dischi Serie Oro.  Brembo, inizio 2021 da record in tutto il mondo  POMPA RCS CORSA CORTA    La pompa RCS Corsa Corta &egrave; pensata per i motociclisti che desiderano scegliere la corsa a vuoto preferita proprio come fanno i piloti della MotoGP. E lo possono fare attraverso tre setting differenti.    Posizione R &quot;Race&quot;: la corsa a vuoto &egrave; minimizzata, la leva risulter&agrave; pi&ugrave; reattiva  Posizione S &quot;Sport&quot;: la corsa a vuoto &egrave; in posizione intermedia, cos&igrave; pure il feeling alla leva  Posizione N &quot;Normal&quot;: la corsa a vuoto &egrave; maggiore, si avr&agrave; quindi un attacco della frenata pi&ugrave; dolce   L&#39;impostazione della corsa a vuoto si aggiunge alle due possibilit&agrave; di settaggio gi&agrave; esistenti: la regolazione della distanza della leva dal manubrio e il sistema RCS, che permette di variare l&#39;interasse leva. Con la RCS Corsa Corta &egrave; possibile quindi personalizzare completamente la frenata, mappando la pompa in maniera estremamente precisa.  I DISCHI SERIE ORO    I dischi freno Serie Oro, invece, intercambiabili ai dischi di serie, sono realizzati con materiali e cicli produttivi superiori e di elevata qualit&agrave;. Possono essere flottanti e fissi. I flottanti hanno la fascia frenante in acciaio inox collegata da dei nottolini di trascinamento alla campana realizzata in lega di alluminio, lavorata CNC e successivamente anodizzata; i fissi, invece, sono ricavati in acciaio inox in un unico pezzo, secondo una linea progettuale e costruttiva che assicura un&#39;esecuzione perfetta. Il prezzo varia in base al&nbsp;modello.  Brembo New G Sessanta, la pinza freno del futuro 

La nuova RCS offre tre possibili setting di regolazione della corsa a vuoto. Inediti i dischi realizzati in opzione fissa o flottante

Brembo, nuova pompa RCS &quot;Corsa Corta&quot; e i dischi Serie Oro

        La Vespa elettrica oltre a piacere agli appassionati ha conquistato anche la giuria internazionale della ventiseiesima edizione del Premio Compasso d&rsquo;Oro, tanto da ricevere la Menzione d&rsquo;Onore per il suo design. Si tratta di un riconoscimento davvero importante, assegnato alle eccellenze del design mondiale.  Un brand &ldquo;unico e inconfondibile&rdquo; La commissione giudicante del Compasso d&rsquo;Oro, premio istituito nel 1954, &egrave; composta da&nbsp; esperti, designer, critici, storici, giornalisti specializzati, soci dell'ADI (Associazione per il Disegno Industriale) o esterni a essa, il cui scopo &egrave; valutare e selezionare i migliori prodotti, poi pubblicati negli annuari ADI Design Index. &ldquo;Vespa Elettrica - si legge nelle motivazioni del riconoscimento - conferma lo spirito pionieristico ed innovatore di un brand, Vespa, unico e inconfondibile nel mercato globale della mobilit&agrave;&rdquo;. Non &egrave; la prima volta che il Gruppo Piaggio riceve il prestigioso riconoscimento: premiato col Compasso d'Oro negli anni &rsquo;90 e poi, grazie a Vespa 946, con una Menzione d'Onore nel 2016.&nbsp; NES, lo scooter elettrico di NITO in corsa per il Premio Compasso d'Oro       

L&rsquo;iconico scooter a zero emissioni riceve il prestigioso riconoscimento, confermando &ldquo;lo spirito pionieristico ed innovatore di un brand unico e inconfondibile&rdquo;

Vespa elettrica, Menzione d’Onore per il design al Compasso d’Oro

        Italiano ed ecologico. NES &egrave; lo scooter elettrico di NITO ed &egrave; da poco stato candidato a un riconoscimento prestigioso che in poche occasioni ha coinvolto il mondo dei motori e quello delle due ruote. Si tratta del Premio Compasso d'Oro dell'Associazione per il Disegno Industriale, arrivato quest'anno alla XXVI edizione, il pi&ugrave; antico e autorevole riconoscimento del disegno industriale che ha l'obiettivo di valorizzare i progetti di design italiani. La premiazione &egrave; prevista per il 9 settembre presso la sede dell&rsquo;ADI Design Museum in via Ceresio 7 a Milano. NIU, arrivano in Italia gli scooter elettrici NQi GTS e UQi GT Lo scooter torinese Due gli scooter proposti da Nito, il NES 5 e il NES 10. Simili nella struttura e nel design, differiscono per autonomia e velocit&agrave; massima. Il NES 5 raggiunge un massimo di 45 km/h con un'autonomia totale in modalit&agrave; eco di 100 km. Il NES 10, invece, va al doppio della velocit&agrave; ma ha un'autonomia leggermente minore, 80 km.L'azienda italiana ha puntato molto sulla personalizzazione, con ben 72 possibili combinazioni di colore tra cui scegliere. Anche la scelta dei materiali &egrave; singolare (ed ecologica), specialmente per la pedana realizzata con legno compensato marino curvato che rende tutto un po' pi&ugrave; chic, ma anche solido e leggero. Gli pneumatici con spalla alta rendono NES adatto per molte superfici e il motore da 4 Kw completa l'offerta di questo due ruote green e 100% made in Italy. KTM, rispunta l'ipotesi dello scooter elettrico La candidatura  Quello che ha portato NES alla candidatura &egrave; ovviamente il suo design. Le linee sono molto particolari: lo spazio sotto la sella &egrave; aperto, le ruote sono piccole ma gli pneumatici molto grandi, tutto questo restituisce un buon impatto visivo. Anche la scelta dei materiali non &egrave; passata indifferente come il legno compensato marino utilizzato nel pianale, la pelle e il cuoio. Il premio&nbsp;Compasso d&rsquo;Oro Il Compasso d&rsquo;Oro &egrave; stato istituito nel 1954 da un'idea di Gio Ponti e per molti anni fu organizzato dai grandi magazzini la Rinascente per mettere in evidenza il valore e la qualit&agrave; dei prodotti del design italiano. Solo nel 1958 il Premio pass&ograve; nelle mani dell'Associazione per il Disegno Industriale. In oltre 50 anni il Compasso d'Oro ha premiato circa trecento progetti, il riconoscimento viene assegnato dopo un'accurata selezione effettuata dall'Osservatorio permanente del Design dell&rsquo;ADI (designer, critici, storici, giornalisti&nbsp; specializzati, soci dell'ADI o anche esterni). Honda, Motocompo sta per tornare in versione elettrica?         

Il modello ecologico della casa torinese &egrave; candidato per il prestigioso riconoscimento dall&rsquo;ADI, l&rsquo;Associazione di Disegno Industriale, dedicato a valorizzare il design italiano

NES, lo scooter elettrico di NITO in corsa per il Premio Compasso d'Oro

Nel 1950 Moto Guzzi presenta il suo Galletto, un ibrido tra scooter e moto con ruote da 17&rdquo; che nei suoi 16 anni di vita &egrave; stato venduto in pi&ugrave; di 70mila unit&agrave;. Adesso quel Galletto compie 70 anni e per l&rsquo;occasione Samuele Dell&rsquo;Oro, giovane laureto in Design del Prodotto Industriale con tanto di master in Transportation &amp; Automobile Design e appassionato da sempre di moto (&egrave; anche endurista), ha realizzato un progetto molto speciale: Moto Guzzi Galletto 2020.  Prova Moto Guzzi V85 TT Travel: #SottoEsame  Un progetto complesso  Il giovane designer ha un debole per il marchio di Mandello del Lario. Il progetto del Galletto 2020 nasce proprio da questa sua passione: il risultato &egrave; la rivisitazione in chiave moderna di un veicolo storico (in foto in basso) che, per adesso, possiamo ammirare solo dai rendering (tuttavia molto realistici). Anche il Galletto di Dell&rsquo;Oro &egrave; un ibrido, questa volta nel senso pi&ugrave; moderno del termine: ha come propulsore, infatti, l&rsquo;unit&agrave; ibrida della Vespa Elettrica X. Due posti, color sabbia del Ticino, linee classiche ma aspetto giovanile. Ah, non dimentichiamo il fanale rotondo con il logo LED dell&rsquo;aquila di Moto Guzzi.    Unendo la passione per le moto e per il design, Samuele Dell&rsquo;Oro ha arricchito il suo Galletto di dettagli degni di nota come la tecnologia dei fanali full led e la pedana con il disegno degli antiscivolo del modello del 1950. Ma ci sono anche lo scudo frontale con il logo, il telaietto di supporto del fanale anteriore e il portapacchi posteriore. Le manopole, di colore grigio, sono state ridisegnate, aggiungendo intagli verticali.  Dettagli moderni  Dicevamo che &egrave; a due posti, aggiungiamo che sono separati. Quello del passeggero, infatti, pu&ograve; essere tolto per far spazio a eventuali borse o al portapacchi. Nel cruscotto, proprio al centro del manubrio, troviamo un display TFT a colori da 4,3&rdquo; (proprio come la Vespa elettrica). E poi c&rsquo;&egrave; il tocco in pi&ugrave;: nel display, Dell&rsquo;Oro ha inserito il disegno del tachimetro originale del Galletto del 1950, un dettaglio vintage in una cornice moderna. Ma non finisce qui: a uno sguardo attento, si pu&ograve; notare che la velocit&agrave; &egrave; di 70 km/h, come gli anni che festeggia il Galletto, e il contachilometri ne segna 1950, come il primo anno di commercializzazione.  Il mezzo alla pedana troviamo il serbatoio della benzina da 4 litri che serve ad alimentare il generatore delle batterie. La potenza dovrebbe essere intorno ai 5-6 CV. Non mancano un sistema frenante con freni a disco e ABS, le sospensioni anteriori idrauliche e, dietro, il mono ammortizzatore. I cerchi in lega si ispirano ai vecchi cerchi a raggi.  Il progetto c&rsquo;&egrave;, ma Moto Guzzi decider&agrave; di trasformarlo in realt&agrave;?  Moto Guzzi V90 TTR concept: artigli affilati 

Il progetto del giovane designer Samuele Dell&rsquo;Oro celebra lo storico veicolo della Casa di Mandello del Lario presentato per la prima volta nel 1950

Moto Guzzi Galletto 2020, omaggio speciale per i 70 anni

La Fase 2 ha consentito ad alcuni Marchi a due ruote la ripresa delle attivit&agrave; operative, seppur con le dovute precauzioni di sicurezza per i dipendenti. Anche il team MV Agusta &egrave; tornato a lavoro, e la ripartenza ha fatto s&igrave; che a Schiranna si cominciasse finalmente la produzione di Superveloce 800 Serie Oro.    Serie Oro &egrave; la versione esclusiva di Superveloce 800, la sportiva che nel suo stile vintage vuole ricordare i successi racing della storia del Marchio. La tre cilindri 798 cc sprigiona 153 CV e una velocit&agrave; massima di 240 km/h, e vanta una carenatura in fibra di carbonio e gruppi ottici a LED.    La Casa di Schiranna ha celebrato il via libera della produzione condividendo la propria emozione con i fan attraverso i canali social, descrivendo Superveloce 800 Serie Oro come un prestigioso lavoro artigianale, affermando come non ci sia modo migliore per ricominciare dopo la quarantena.  Fase 2, cosa (non) cambia per i motociclisti 

Nello stabilimento di Schiranna&nbsp;costruite le prime cinque unit&agrave; della esclusiva &quot;serie Oro &quot;, sportiva raffinata dallo stile vintage. La ripresa delle attivit&agrave; celebrata sui social

MV Agusta e il bello della Fase 2: via alla produzione della Superveloce

Game Over Cycles &egrave; un elaboratore polacco molto particolare. L&#39;officina infatti personalizza qualsiasi modello di motocicletta secondo temi che vanno dallo steampunk al distopico, proponendo esemplari che di certo attirano l&#39;attenzione. Tuttavia capita che ogni tanto realizzino modelli un po&#39; pi&ugrave; &quot;normali&quot; rispetto alla politica aziendale. Come questa Harley-Davidson Street Bob ricoperta d&#39;oro.  IL TRIBUTO ALLA GRANDE MELA    Il nome della moto, per la cui lavorazione sono state necessarie 260 ore, &egrave; &quot;New York - Rzeszow Motorcycle&quot;, e rimanda a due luoghi amati dal titolare dell&#39;officina, ovvero la metropoli statunitense e la cittadina polacca dove ha sede la stessa Game Over Cycles. E in effetti la composizione della moto non &egrave; altro che un continuo omaggio alla Grande Mela. A cominciare dalle ruote, dove sono raffigurate la skyline di Manhattan e una delle Torri Gemelle. O il coperchio del collettore di scarico, interamente placcato in oro 24 carati e raffigurante l&#39;edificio Chrysler.  Harley-Davidson: cos&igrave; diventa unica  Il logo dei New York Yankees &egrave; invece presente sulla fasatura della frizione, mentre il ponte di Brooklyn &egrave; dipinto sul serbatoio carburante. La tragedia dell&#39;11 Settembre &egrave; protagonista nel frontale, dove trova spazio la scritta &quot;9/11 Never Forget&quot;.    Il richiamo alla patria Polonia &egrave; sulle ruote: situato tra gli edifici di Manhattan, c&#39;&egrave; il monumento all&#39;insurrezione di Varsavia, che va poi a integrarsi con la sella.  Harley-Davidson: scontro di potere al vertice 

Il preparatore Game Over Cycles ha voluto omaggiare la metropoli statunitense con una realizzazione su base Harley-Davidson Street Bob con componenti placcati in oro

H-D Street Bob by Game Over, tributo prezioso a New York

Il sogno di tutti i tecnici &egrave; da sempre quello di poter progettare una moto senza subire condizionamenti di sorta. Gli uomini che affiancarono Massimo Tamburini alla CRC hanno potuto realizzare il loro sogno, che aveva le linee della sontuosa MV Agusta F4 Serie Oro. Partendo dal foglio bianco si sono scatenati alla ricerca di una perfezione che, da quanto poi visto, pare siano proprio riusciti a coronare.&nbsp;    La 4 cilindri, che vide la luce nel 1998, derivava dal progetto Cagiva Ferrari F4, e rappresent&ograve; (e lo &egrave; ancora oggi) un autentico sogno su due ruote. Al motore 750 da 126 CV all&rsquo;albero, abbinava una raffinatezza - di linee e soluzioni tecniche - vista raramente su una moto di serie. Spicca lo scarico, con configurazione del silenziatore a &quot;canne d&#39;organo&quot;, esempio magistrale di design e funzionalit&agrave; o il forcellone monobraccio, il cui design venne brevettato. A tutto questo la F4 aggiungeva inoltre caratteristiche di guida da vera fuoriclasse.  Prima di trovare il coraggio di guidare una moto cos&igrave; rafinata, si possono passare ore ore a farsi incantare dalle sue forme e dei suoi contenuti tecnici: tutte le parti che si vedono in &quot;oro antico&quot; sono in magnesio, dal monobraccio posteriore, ai cerchi con razze dallo sviluppo pentagonale, di disegno esclusivo, alle due piastre laterali che integrano il telaio a traliccio in tubi di acciaio. La F4 Serie Oro rappresentava un vero trionfo di raffinatezza.  Ecco cosa scrivevamo sulle pagine di Motosprint nel 1998:  Le MV stradali del passato non hanno mai lasciato tracce indelebili nel firmamento motociclistico. Perch&eacute; la F4 &egrave; viva e regala emozioni uniche al solo contatto fisico, cos&igrave; come con l&#39;inconfondibile suono del suo scarico a canne d&#39;organo.    In sella ci si inserisce come una sportiva moderna. Provate ad immaginare una Ducati 996, ma ancora pi&ugrave; compatta, e con il manubrio un po&#39; meno distante dal piano di seduta sulla quale ci si muove con maggiore libert&agrave;. Il busto e naturalmente caricato in avanti, ma l&#39;assetto base delle sospensioni e la perfetta adattabilit&agrave; alle esigenze del pilota dei suoi favolosi comandi ne rendono quasi confortevole l&#39;uso non esasperato.&nbsp;  MV Agusta F4: traiettorie al primo colpo  La F4 si guida con una estrema naturalezza e senza soffrire della minima limitazione, visto che le mille sfaccettature del serbatoio permettono anche una vasta gamma di movimenti pure quando la si abbraccia nelle pieghe pi&ugrave; impegnative. Pieghe che riescono, fulminee e sicure, al primo colpo. Se non ci fosse bisogno di sostenerla con l&rsquo;azione del gas, la F4 potrebbe andare da sola.  Nel suo codice genetico sono inseriti i migliori cromosomi della dinamica delle due ruote. Tanto per rendere comprensibile ci&ograve; che ci risulta comunque difficile spiegare, potreste immaginarla come una evoluzione della efficacia di guida di una Ducati 996 ed a cui sia stata innestata la facilit&agrave; e la naturalezza in qualsiasi condizione d&#39;uso di una Honda CBR 600 F. Paragone che forse &egrave; addirittura riduttivo delle qualit&agrave; dinamiche della MV.  MV Agusta F4: motore al top  Per la quale l&#39;uso dell&rsquo;aggettivo &ldquo;eccellente&rdquo; pu&ograve; essere riferito a quasi tutti i componenti che ne caratterizzano la guida. Le sospensioni lavorano con una sensibilit&agrave; unica, la frenata e mostruosamente efficace oltre che gestibile in base alle diverse esigenze di guida. Il motore a quattro cilindri in linea, poi, garantisce una potenza che a naso ci sembra pi&ugrave; o meno al top della categoria 750, e la distribuisce con una linearit&agrave; tale da ingannare sulla sua effettiva forza. Dai 3000 giri in poi si hanno dolci e progressivi incrementi di coppia.    Ogni 1.000 giri si avverte solo un cambiamento di tono &quot;musicale&quot; allo scarico, ma l&#39;erogazione &egrave; cos&igrave; lineare da non mettere mai in crisi la ciclistica anche quando si spalanca il gas inavvertitamente in curva. Una grande motricit&agrave; che accompagna fino all&#39;intervento del limitatore (poco oltre i 13.000 giri indicati) l&#39;azione superba di questa moto, peraltro servita da un cambio che &egrave; un burro oltrech&eacute; preciso negli inserimenti. Di cavalli ce ne sono abbastanza da spuntare, secondo il costruttore, una velocit&agrave; massima di oltre 280 km/h effettivi. Noi in fondo al rettilineo di Monza abbiamo &quot;letto&quot; 270 km/h a circa 12.500 giri.  Un giorno da leoni: a Imola con gli scooter 50 anni &#39;90 

Le MV stradali del passato non hanno lasciato tracce indelebili nella storia. La F4 di Tamburini invece lasci&ograve; un&#39;impronta&nbsp;forte tra le moto sportive, un progetto che rasentava la perfezione

Rewind, MV Agusta F4 Serie Oro: arte in movimento

Era il 19 gennaio 1945 quando, a pochi passi dall&rsquo;attuale aeroporto di Malpensa, la famiglia Agusta &ndash; gi&agrave; protagonista nell&rsquo;industria aeronautica &ndash; passava alla costruzione di motociclette. Nasceva la Meccanica Verghera S.r.l., producendo una 98 cc che avrebbe voluto chiamare &ldquo;Vespa&rdquo;. Il nome era gi&agrave; stato preso, per cui la moto si chiam&ograve; semplicemente MV98.    UNA STORIA VINCENTE  Inizia 75 anni fa la storia di un importante Marchio del nostro paese, nell&rsquo;industria e nelle competizioni: 37 titoli mondiali conquistati per MV Agusta, record tuttora imbattuto. La filosofia vincente &egrave; stata trasmessa sin dall&rsquo;inizio, quando fu lanciato il modello di lusso della MV98 che fece scalpore alla fiera di Milano nel 1947. Sotto la guida del Conte Domenico Agusta, sono sempre stati scelti piloti talentuosi che sono diventati leggende delle competizioni: Franco Bertoni, Arcisio Artesiani, Carlo Ubbiali, Leslie Graham, Cecil Sandford, Fortunato Libanori, John Surtees, Mike Hailwood, Gianfranco Bonera, Giacomo Agostini e Phil Read. Agostini, forse il pi&ugrave; grande di tutti, ha vinto 13 titoli mondiali, 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy in sella alla MV Agusta.  NAKED E LA PRIMA SUPERBIKE  Dopo la fine dell&rsquo;era Agostini, insieme alla scomparsa del Conte, nel 1992 MV Agusta fu acquisita da Cagiva che ne trasfer&igrave; la produzione a Schiranna, sul lago di Varese, che &egrave; rimasta la sua casa fino ad oggi. La guida di Castiglioni ha portato ulteriore prestigio al Marchio: l&rsquo;intero comparto industriale &egrave; stato rivoluzionato, con investimenti nella ricerca e nella produzione. La F4, la prima superbike, &egrave; ancora oggi considerata la &ldquo;moto pi&ugrave; bella di sempre&rdquo;. Lo stesso Castiglioni ha ideato il concetto di naked, mai pensato prima da altri. Dopo la sua morte, nel 2011, il figlio Giovanni ha proseguito sulla stessa strada dell&rsquo;innovazione, stringendo legami con eccellenze mondiali come Pirelli o Lewis Hamilton, per allargare gli orizzonti dell&rsquo;azienda. Con Giovanni sono nate la Brutale e la F3, la prima a montare un albero contro-rotante.    SARDAROV AL 100%  Dal 2017 il Marchio &egrave; passato &ndash; attraverso vari passaggi conclusi nel 2019 &ndash; nelle mani della famiglia Sardarov, che ha acquisito il 100% di MV Agusta. Con i Sardarov al comando sono stati introdotti i concetti di connettivit&agrave; e digitalizzazione, passi necessari verso il futuro, e sono stati prodotti modelli come la serie Oro della Brutale 1000 RR della Superveloce 800. Quest&rsquo;ultima si &egrave; fregiata del titolo di Eccellenza del Design Lombardo.  NUOVI MERCATI  Sardarov ha rinforzato la squadra manageriale con una strategia che punta ad aumentare i volumi di vendita nei prossimi cinque anni e a produrre 20 nuovi modelli. Come farlo? Attraverso l&rsquo;estensione della gamma attuale &ldquo;verso il basso&rdquo;: nuove moto entry-level, il ritorno a cilindrate pi&ugrave; piccole come la 350 cc, la conquista di nuovi mercati in Asia tramite l&rsquo;affidamento al cinese Loncin per la produzione dei nuovi modelli di gamma media. &nbsp;    SARDAROV, CONTINUARE A CRESCERE  Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato: &ldquo;Essere a capo di MV Agusta in questo momento storico mi d&agrave; grande emozione ma al tempo stesso rappresenta una sfida. Lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilit&agrave;. Guardando alla storia dell&rsquo;azienda, so di sedere sulle spalle di un gigante: ci&ograve; mi conforta e mi ispira nel continuare a far crescere l&rsquo;azienda, a esplorare nuove frontiere e proporre inediti, incredibili modelli, lanciando al tempo stesso tecnologie innovative, alla conquista di mercati dove non siamo mai stati prima&rdquo;.  Tra un po&rsquo; sar&agrave; tempo di festeggiare: l&rsquo;appuntamento &egrave;, ovviamente, a Varese il 20 e 21 giugno.  Inaugurata la casa-museo di Giacomo Agostini 

La Casa fondata nel 1945 dalla famiglia Agusta compie un quarto di secolo:&nbsp;vanta 37 titoli mondiali e la &quot;moto pi&ugrave; bella di sempre&quot;. Il futuro si chiama Sardarov

MV Agusta compie 75 anni: una storia di successi

Sono bastati davvero pochi giorni dalle pre-ordinazioni online sui social dell'azienda per far andare sold out i 300 esemplari, di entrambi i modelli. Consegne previste a partire da novembre per la Brutale e da marzo 2020, invece, per la Superveloce     

MV Agusta Serie Oro Brutale 1000 e Superveloce 800 - LE FOTO

MV Agusta: le Serie Oro Brutale 1000 e Superveloce 800 - LE FOTO

La Brutale 1000 Serie Oro e la Superveloce 800 Serie Oro sono le due moto della MV Agusta prodotte in serie limitata che hanno catturato l&#39;attenzione di tutti all&#39;ultimo EICMA. La Casa di Schiranna, sulle piattaforme social dell&#39;azienda, ha dato il via alle pre-ordinazioni e in poche ore &egrave; stato fatto registrare il sold-out per i 300 esemplari di entrambi i modelli. Per quanto riguarda la Brutale, le consegne inizieranno il prossimo novembre. Per la Superveloce, bisogner&agrave; aspettare fino a marzo 2020.    SUCCESSO - Dopo l&#39;appuntamento con il Salone di Milano dello scorso novembre, la Superveloce 800 Serie Oro &egrave; stata incoronata come &ldquo;la moto pi&ugrave; desiderabile e attesa del 2020&rdquo;, mentre la Brutale 1000 Serie Oro &egrave; stata definita &ldquo;la moto pi&ugrave; bella&rdquo; del salone. La MV Agusta ha iniziato a ricevere molte richieste per una produzione in serie. Detto, fatto: la decisione di produrre questi due modelli in serie limitata &egrave; stato accolto. La Casa di Schiranna ha optato per 300 per ciascun modello e dopo poche ore dall&#39;apertura delle pre-ordinazioni, &egrave; arrivato il sold-out. La conferma assoluta di un successo garantito.  BRUTALE&nbsp;- La Brutale 1000 Serie Oro &egrave; la naked pi&ugrave; potente in gama: 1000 CC, con un motore da 4 cilindri imparentato con la F4 RC da Superbike che permette a questa &quot;nuda&quot;, definita la pi&ugrave; cattiva e aggressiva di sempre, di raggiungere a velocit&agrave; proibitive.  SUPERVELOCE - Affascinante, di una bellezza senza tempo: la Superveloce 800 Serie Oro esalta il passato glorioso della MV Agusta. Le caratteristiche della moto, per&ograve;, non sono solo nel vestito e nell&#39;eleganza esteriore. Sotto al telaio in acciaio, si trova il motore 3 cilindri in linea da 148 CV per 799 CC di cilindrata. Il cambio a sei marce &egrave; accoppiato all&#39;albero contro-rotante accoppiato. Lo scarico triplo, invece, &egrave; collocato in posizione asimmetrica.&nbsp;  L&#39;INNOVAZIONE CONTINUA - &ldquo;Siamo felici di questo successo - ha dichiarato Timur Sardarov, CEO di MV Agusta - che ci conforta nella scelta di proseguire sulla strada dell&rsquo;innovazione continua, della ricerca della performance assoluta e del design, che da sempre ci contraddistingue. 600 appassionati hanno dimostrato la loro fede incrollabile nel brand MV Agusta, e di sicuro non li deluderemo, rendendoli orgogliosi di possedere un&rsquo;opera unica ed autentica di arte motociclistica.&rdquo; 

La Casa di Schiranna ha ottenuto uno straordinario successo: poche ore dopo aver aperto le pre-ordinazioni dei due modelli, i 300 esemplari di una e dell&#39;altra moto sono stati immediatamente acquistati sulle piattaforme social dell&#39;azienda

MV Agusta: sold-out le Serie Oro Superveloce 800 e Brutale 1000

E&#39; oramai considerata una delle moto pi&ugrave; desiderate e attese del 2020. E la MV Agusta non ha intenzione di tradire i suoi spasimanti. La casa di Schiranna, infatti, ha annunciato l&#39;inizio della produzione della concept Superveloce 800 Serie Oro presentata all&rsquo;ultimo salone di Milano. Le consegne dei 300 esemplari della prima serie limitata sono previste a partire da marzo 2020.    ANNI &#39;70 - La Serie Oro sar&agrave; esattamente come quella che abbiamo ammirato a Eicma 2018: una combinazione neo-retr&ograve; di linee anni &#39;70 con tecnologie ed elettronica di ultima generazione. Molto interessante, oltre alla linea, anche la dotazione tecnica: il motore &egrave; il 3 cilindri in linea da 148 cavalli, montato su un telaio in acciaio e accoppiato a un albero controrotante e un cambio elettronico a 6 marce. Inconfondibili e iconici gli scarichi a canne d&rsquo;organo. Il cruscotto &egrave; con tecnologia TFT.  ORDINI - Ecco il commento del CEO Timur Sardarov: &laquo;Questa &egrave; una delle moto pi&ugrave; cattive ed eleganti che abbiamo mai prodotto. E&rsquo; senz&rsquo;altro degna della grande tradizione MV Agusta di artigianato, design e tecnologia. Dal momento in cui &egrave; stata presentata per la prima volta ad EICMA, sapevamo di avere tra le mani una moto destinata a diventare un instant classic&raquo;. Per la prima volta sar&agrave; possibile effettuare una pre-ordinazione online nella sezione dedicata del portale ufficiale. Non mancher&agrave;, con il lancio, una linea esclusiva di abbigliamento. 

I primi esemplari in vendita usciranno dagli hangar di Schiranna nel 2020

MV Agusta Superveloce 800 Serie Oro: al via la produzione

        L&rsquo;Associazione per il Disegno Industriale ha assegnato il Compasso d&rsquo;Oro al sistema Pro-Armor, per la qualit&agrave; delle soluzioni tecnico-stilistiche e la struttura ispirata alla geometria frattale della famiglia di protettori che Dainese ha sviluppato per la sicurezza di schiena, gomiti e ginocchia. Nell&rsquo;edizione 2017 del Premio dal titolo Sport &ndash; Performance and Innovation, una commissione di esperti, designer, critici e giornalisti specializzati ha consegnato alla designer Fanny Boria e a Cristiano Silei, CEO di Dainese Group, il Compasso d&rsquo;Oro che, dal 1954, premia l&rsquo;eccellenza dei prodotti di design valutando il valore tecnologico e di ricerca. LA MOTIVAZIONE &ndash; Il parere della giuria punta sui concetti di qualit&agrave; e innovazione rappresentati da Pro-Armor. &ldquo;Idee che possono salvare gomiti, ginocchia, schiena e quindi la vita, grazie all&rsquo;attenzione alla sicurezza delle persone, e in particolar modo dei motociclisti&rdquo;, dice la motivazione. &ldquo;Il sistema di protezioni Pro-Armor si caratterizza per un disegno tecnico ed espressivo ispirato alla geometria frattale. La struttura reticolare a disegno variabile distribuisce flessibilit&agrave; o rigidit&agrave; dove serve, mantenendo leggeri e traspiranti gli inserti. Un design curatissimo per oggetti &lsquo;invisibili&rsquo;, perch&eacute; nascosti all&rsquo;interno dell&rsquo;abbigliamento sportivo. La qualit&agrave; della soluzione, al di l&agrave; dell&rsquo;espressione stilistica tipica del linguaggio sportivo, fa immaginare la possibilit&agrave; di ampliarne l&rsquo;utilizzo funzionale ed espressivo ad altre attrezzature sportive&rdquo;.  Dainese compare inoltre fra le &ldquo;Honourable Mentions&rdquo; della premiazione con la tuta airbag Mugello R D-Air e il casco AGV Pista GP R. DESIGN, RICERCA E SICUREZZA - Cristiano Silei, CEO di Dainese Group, ha sottolineato il legame fra design, ricerca e sicurezza. &ldquo;Un riconoscimento che va in primis al lavoro dei nostri designer e dei team di ricerca e sviluppo di Dainese e AGV&rdquo;, ha detto. &ldquo;Una conferma della qualit&agrave; dei nostri prodotti, che fondono insieme ricerca, tecnologia ed eleganza tipica della tradizione italiana. Un riconoscimento anche al ruolo fondativo del design all&rsquo;interno di quel sistema complesso che chiamiamo sicurezza e che costituisce da sempre la mission al centro del nostro lavoro&rdquo;.  Il Compasso d&rsquo;Oro International Award 2017 si aggiunge ad altri importanti riconoscimenti ufficiali ottenuti da Pro-Armor Dainese, come il premio Red Dot Award e il Good Design Award 2017, il premio di settore pi&ugrave; prestigioso del Giappone e uno dei maggiori a livello internazionale.       

Dopo il Red Dot Award e il Good Design Award, Dainese si aggiudica il Compasso d'Oro International Award 2017: &egrave; il premio di settore pi&ugrave; prestigioso del Giappone

Dainese vince il Compasso d’Oro

        Milano si prepara all&rsquo;annuale evento dedicato ai motori: EICMA 2016 aprir&agrave; le porte a tutti gli appassionati e agli operatori del settore dall&rsquo;8 al 13 novembre. Ancora una volta Polini Motori propone tante novit&agrave; ed anteprime, ma quest&rsquo;anno &egrave; anche protagonista dell&rsquo;offsite event di EICMA. Da venerd&igrave; 4 novembre, sino a domenica 13, alla Rinascente di Piazza Duomo di Milano l&rsquo;azienda bergamasca ha allestito un&rsquo;esposizione di Vespa Racing preparate del reparto corse Polini, oltre che minimoto e minicross. Regina assoluta &egrave; la Vespa Polini Oro 23 Carati. Presentata in anteprima a EICMA 2014, il simbolo della rinascita del nostro Paese, rivisitato da Polini in una versione dal design moderno ma sempre elegante, torna cos&igrave; in esposizione in tutta la sua brillantezza. La Vespa Polini Oro &egrave; il risultato della sapiente e unione di circa 500 foglie di oro zecchino da 23 Carati. L&rsquo;arte complessa e la difficolt&agrave; nel posizionare le foglie d'oro, leggerissime e fragili, rendono questa Vespa un&rsquo;opera d&rsquo;arte. Le Vespa preparate da Polini Motori, le minimoto e le minicross sono in esposizione al piano 1&deg; e 2&deg; di Annex Rinascente e al piano 5&deg; di Rinascente, negli orari di apertura del magazzino.       

Dal 4 al 13 novembre, Polini espone in Piazza Duomo a Milano la Vespa Oro 23 Carati, le Vespa Racing, minimoto e minicross

Polini, lo show in centro a Milano aspettando EICMA

        Il Monster 1200 S si aggiudica la Menzione d&rsquo;onore al XXIV Compasso d'Oro ADI. Un riconoscimento prestigioso per Ducati e, al tempo stesso, una conferma di Azienda premium per la ricerca e la cura anche nel design. I premi e le Menzioni d&rsquo;Onore sono stati assegnati da una giuria di esperti internazionali (che ha esaminato 237 prodotti di design) e rappresentano, sin dal 1954, il massimo riconoscimento italiano per il design industriale. A questa edizione Ducati ha presentato il Monster, nella sua versione 1200 S. Considerata la moto &ldquo;naked sportiva&rdquo; per eccellenza fin dal suo esordio nel 1992, la famiglia Monster ha aperto un nuovo segmento nel mercato delle due ruote. Capace di armonizzare pochi e semplici elementi in un oggetto di design ricercato, il Monster &egrave; divenuto, nel corso della sua ultra-ventennale storia, una icona di stile. &ldquo;Less is more&rdquo; &egrave; il concept che identifica questa eclettica moto, ridotta ai minimi termini in fatto di componentistica: essenziale, accattivante e inconfondibile. "?&nbsp;un grande piacere essere di nuovo premiati dall&rsquo;ADI, a distanza di pochi anni dal Compasso d&rsquo;Oro ricevuto per la Panigale&rdquo;, ha detto Andrea Ferraresi, Responsabile del Ducati Design Center. &ldquo;Un piacere che condividiamo con i colleghi dell&rsquo;area tecnica, senza il cui contributo sarebbe stato impossibile realizzare certe soluzioni di design. La soddisfazione &egrave; doppia perch&eacute;, in questo caso, si trattava di ridefinire un&rsquo;icona del design motociclistico qual &egrave; il Monster. Un obiettivo sfidante e ricco di insidie&rdquo;. Al XXIV Compasso d'Oro ADI, il Monster 1200 S &egrave; l&rsquo;unica moto ad avere ottenuto la Menzione d&rsquo;onore ed &egrave; in esposizione all&rsquo;interno della mostra, in programma a Milano a Palazzo Isimbardi dal 14 al 22 giugno (dal luned&igrave; al venerd&igrave; ore 9-18).       

Fra 237 prodotti di design, il Ducati Monster 1200 S &egrave; stata l'unica moto a ottenere la Menzione d'Onore - La mostra aperta fino al 22 giugno

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