Il 29 settembre scorso, in vista del Red Bull Grand Prix of The Americas, Nicky Hayden &egrave; stato inserito nella Motorsports Hall of Fame of America. Il ricordo del compianto pilota, scomparso nel 2017 per un tragico incidente in bici, &egrave; pi&ugrave; vivo che mai ed era giusto omaggiarlo con questo importante riconoscimento: The Kentucky Kid &egrave; il numero 269 (in omaggio al numero 69 con cui gareggiava) della lista, in compagnia dei pi&ugrave; grandi campioni del motorsport americano.    Un grande pilota e una grande persona  &ldquo;A nome di tutta la comunit&agrave; motociclistica, congratulazioni alla famiglia Hayden per questo prestigioso riconoscimento per i risultati di Nicky dentro e fuori dalla pista&rdquo; ha detto Bill Savino, Senior Manager del Customer Engagement di American Honda, scuderia con la quale Hayden &egrave; stato protagonista di grandi vittorie, compreso il titolo di campione del mondo MotoGP nel 2006. &ldquo;The Kentucky Kid occuper&agrave; sempre un posto nei nostri cuori, come pilota, ma soprattutto come persona, e siamo lieti che la Hall of Fame riconosca anche quanto fosse eccezionale&rdquo;. A ritirare il premio la famiglia del pilota, composta da Jennifer, Tommy, Kathleen, Roger, Rose e Earl Hayden.  Arai, il casco replica Nicky Reset per celebrare Hayden 

Il compianto pilota &egrave; stato inserito nella prestigiosa lista: &egrave; il numero 269, in omaggio al numero 69 con cui gareggiava

Nicky Hayden entra nella Motorsports Hall of Fame

        Il casco Corsair-X di Arai arriva in una nuova veste per ricordare e omaggiare Nicky Hayden, indimenticato campione del mondo MotoGP 2006 scomparso nel 2017. Il 30 luglio sarebbe stato il suo 40&deg; compleanno e Arai lo ricorda con la livrea &ldquo;Nicky Reset&rdquo;.  Nicky Reset La nuova versione del casco riporta alla mente il design di quello utilizzato dal Kentucky Kid nei test MotoGP 2013 sul circuito di Valencia. Il nome &egrave; un riferimento al passaggio di Hayden dal team ufficiale Ducati alla squadra Aspar Racing nel 2014. Un &ldquo;reset&rdquo; sportivo per &ldquo;bisogno di resettare se stesso&rdquo;, come sottolinea la stessa Arai nella presentazione del casco. &ldquo;Tempo dopo la scomparsa di Nicky, la famiglia ha deciso di voler mantenere vivo il suo ricordo e la sua eredit&agrave; per onorare tutto ci&ograve; che aveva ottenuto in cos&igrave; breve tempo&rdquo;, &egrave; stata la dichiarazione della famiglia. Famiglia e Arai a lavoro E quale simbolo migliore del casco per celebrare una carriera? Il &ldquo;Reset&rdquo; &egrave; quello che Nicky utilizzava nei test off-season della MotoGP; siccome l&rsquo;idea di un casco replica era in ballo gi&agrave; anni fa, con l&rsquo;occasione del 40&deg; compleanno &egrave; stato immediato scegliere quel modello per lavorarci su: &ldquo;Nel corso degli anni Nicky ha avuto decine di disegni che i fan hanno indossato sulla loro moto. &Egrave; per questi fan che abbiamo scelto di lavorare con Arai per continuare a produrre repliche di Nicky. Dalla sua scomparsa, abbiamo realizzato repliche dei caschi che Nicky ha indossato in gara e persino il Nicky Laguna, uno dei suoi preferiti. A quel tempo si parlava di realizzare una replica del Reset, ma per un motivo o per un altro non &egrave; mai successo. Quando i fan hanno iniziato a chiedere nuovi design, abbiamo lavorato con Arai e abbiamo trovato un bel po&rsquo; di cose per il design del Reset. Considerando poi l&rsquo;attuale situazione mondiale, abbiamo pensato che l&rsquo;idea del reset fosse di un tempismo perfetto&rdquo;. Mercato moto, luglio: le due ruote battono ogni crisi       

Kentucky Kid, scomparso nel 2017, avrebbe compiuto 40 anni il 30 luglio, la famiglia ha contribuito a realizzare il casco sulla base di quello utilizzato nei test di Valencia 2013

Arai, il casco replica Nicky Reset per celebrare Hayden

        Sar&agrave; messa all'asta su eBay a partire dal prossimo 1 agosto per raccogliere fondi per la Nicky Hayden Foundation. Si tratta di un'edizione speciale della Ducati Panigale V4 S dedicata a Nicky, scomparso nel 2017 in un incidente in bici. La moto &egrave; stata realizzata a mano dalla concessionaria statunitense Motocorsa di Portland, nell'Oregon. LAGUNA SECA - La moto venne svelata per la prima volta dalla famiglia Hayden nell'aprile di quest'anno, durante il weekend della MotoGP, ed &egrave; stata esposta allo stand Ducati durante il fine settimana di gara della Superbike a Laguna Seca. DEDICA - Oltre alla livrea ispirata alla Ducati Desmosedici GP12 di Nicky Hayden, la&nbsp; V4 S &egrave; stata impreziosta con numerosi accessori aftermarket : scarico Akrapovic antiscivolo, kit frizione a secco preso in prestito dalla sorella V4 R, cerchi in fibra di carbonio BST, oltre a un sedile da corsa e specchietti Ducati Performance. Proprio come la Panigale V4 25 &deg; Anniversario 916 svelata qualche giorno fa, per confermare la sua autenticit&agrave;, &egrave; stato inciso sul cupolino l'iconico 69 di Hayden con i numeri 001/001. Tutto il ricavato dell'asta, oltre il prezzo di riserva stabilito di 69.000 dollari, andr&agrave; alla Fondazione dedicata al campione americano.       

Tutto il ricavato andr&agrave; alla Nicky Hayden Foundation. L'asta partir&agrave; il primo agosto

All'asta su eBay una Ducati Panigale V4S dedicata ad Hayden

EICMA: Carlo Fiorani, Responsabile Honda Racing Europa, spiega perch&eacute;, in SBK, Nicky Hayden &egrave; il pilota che serve alla Honda. Di Riccardo Piergentili.

EICMA, Fiorani: "In SBK Hayden guida senza elettronica!"

Il Campionato del Mondo MotoGP disputer&agrave; questo weekend il 27&ordm; GP negli Stati Uniti, che si corse per la prima volta a Daytona nel 1964.  Lo scorso 2 febbraio si &egrave; celebrato il 51&ordm; anniversario dalla prima visita del Campionato del Mondo su un circuito statunitense. Il primo GP degli Stati Uniti si disput&ograve; infatti nel 1964 a Daytona (Florida), con la seconda edizione l'anno successivo. Dopo le vittorie dell'indimenticabile Mike Hailwood nella 500cc e di Alan Sheperd nella 250cc, per oltre tre decadi i prototipi a due ruote non corsero sul suolo americano.  Il ritorno si ebbe nel 1988 in un altro tempio del motociclismo, dal disegno straordinario: Laguna Seca (California). Era quella l&rsquo;epoca dei due tempi e degli eroi americani; in quell&rsquo;occasione, l&rsquo;idolo di casa Eddie Lawson ottenne una grande vittoria che gli spian&ograve; la strada verso il terzo dei suoi quattro titoli mondiali in 500cc.  Il tracciato californiano di Monterey aveva una sezione (il mitico "Cavatappi", presente ancora oggi) particolarmente impegnativa; ma i campioni americani continuavano a brillare: nella classe 250cc il successo and&ograve; alla wild card Jim Filice, in sella alla Honda NSR 250 HRC preparata da Erv Kanemoto.  Nelle successive edizioni la vittoria nella classe regina continu&ograve; ad essere prerogativa dei protagonisti a stelle e strisce, come Wayne Rainey e John Kocinski, fino a quando nel 1994 Luca Cadalora riusc&igrave; a rompere quella mag&igrave;a che aveva negato ai piloti europei di salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio di Laguna Seca.  Dopo 11 anni, il Gran Premio statunitense &egrave; ritornato a disputarsi nuovamente a Laguna Seca a partire dal 2005, riservandolo per&ograve; solo alla classe MotoGP (in quanto le leggi californiane vietano la circolazione di motocicli a 2 tempi in cui rientrano anche quelli utilizzati nelle classi 250 e 125).  Di tutti i piloti in griglia in quell&rsquo;occasione, solo Loris Capirossi aveva corso l&rsquo;ultima volta su quello stesso scenario.  Ancora una volta, fu un americano a trionfare sul circuito di casa, con Nicky Hayden che conquist&ograve; la sua prima vittoria nella classe regina. "Kentucky Kid" si super&ograve; l'anno successivo, concedendo il &ldquo;bis&rdquo; a Laguna Seca nella stagione del suo titolo iridato in MotoGP&trade;.  Nel 2007 Casey Stoner fu il primo non-americano a vincere la gara degli USA nell&rsquo;era moderna, mentre l&rsquo;anno successivo il canguro fu costretto a inchinarsi a Valentino Rossi, dopo un emozionante duello che tocc&ograve; il suo apice proprio al &ldquo;Cavatappi&rdquo;. La vittoria di Laguna Seca consegn&ograve; a entrambi una marcia in pi&ugrave; nella conquista del rispettivo titolo iridato.  Dal 2008 al 2012, si affianc&ograve; anche il GP di Indianapolis, e dal 2013 anche il nuovo Circuito delle Americhe (COTA, costruito ad Austin, in Texas): fu quella anche l&rsquo;ultima stagione in cui si corse a Laguna Seca. Quell&rsquo;anno si disputarono dunque ben tre GP negli Stati Uniti, tutti &ldquo;territorio di caccia&rdquo; del rookie Marc Marquez.  Non contento, il talento di Cervera si &egrave; imposto su entrambi i circuiti anche nella scorsa stagione 2014. Dopo la lenta partenza in Qatar due settimane fa, tutto lascia presagire un altro trionfo del Campione del Mondo in carica. Fiammetta La Guidara &nbsp;

Il Campionato del Mondo MotoGP sta per disputare il 27&ordm; GP negli Stati Uniti, che si corse per la prima volta a Daytona nel 1964

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