<p>Il mercato delle sospensioni after market si arricchisce di una nuova offerta, fatta di innovazione tecnologica, entusiasmo e tanta sperimentazione: il suo nome &egrave; Magneto, un kit di sospensioni semiattive a controllo elettronico della bolognese Mupo</p> 

Pillole di tecnologia le sospensioni magneto reologiche MUPO: foto

Le sospensioni magneto reologiche sono sistemi ammortizzanti in cui il freno idraulico pu&ograve; essere variato durante la marcia intervenendo non sulle sezioni di passaggio dei fluidi piuttosto sulla densit&agrave; del fluido stesso. Infatti un fluido magneto reologico &egrave; capace di variare la sua densit&agrave; e quindi la sua resistenza allo scorrimento in funzione del campo magnetico a cui viene sottoposto. Sono una novit&agrave; nel settore moto, anche se si tratta di una tecnologia nota da anni nel mondo delle quattro ruote, adottata per&ograve; solo da supercar dei marchi pi&ugrave; prestigiosi, in Europa Ferrari, Lamborghini e Audi, negli USA Cadillac e in Australia Holden.&nbsp;    PRODOTTO FINITO - Con queste premesse, ci saremmo aspettati di assistere ad un trasferimento di tecnologia da parte di uno dei grandi specialisti di questa tecnologia, invece un prodotto fatto e finito &egrave; stato recentemente commercializzato da Mupo, una piccola ma dinamica realt&agrave; dell&#39;hinterland bolognese. In realt&agrave; &nbsp;Magneto &egrave; il frutto di anni di lavoro a cui hanno preso parte, ognuno secondo le proprie competenze, diversi professionisti, in primis bisogna citare Gerardo Acocella, ingegnere meccanico appassionato di moto e da tempo tecnico di pista per diversi team nel mondiale Superbike. &Egrave; lui che ha avuto la prima idea, quella di realizzare un software di controllo della dinamica del veicolo che influisse attivamente tramite la modifica della taratura dell&#39;idraulica delle sospensioni.&nbsp;  ALLA RICERCA DI HARDWARE &ldquo;EASY&rdquo; - La strategia quindi &egrave; prima di tutto figlia di chi le moto sa come funzionano, ma serviva un hardware che fosse semplice, compatto, compatibile con le sollecitazioni di una motocicletta e &ldquo;scalabile&rdquo; ovvero capace di evolversi nel tempo accogliendo sensori ed interfacce per semplificare il lavoro di sviluppo e messa a punto. A questo ha provveduto Spring Off uno spinoff dell&#39;universit&agrave; di Salerno che oltre al citato Acocella, accoglie al suo interno specialisti di elettronica che fanno riferimento ad Antonio Piterosanto presidente del corso di laurea in Ingegneria Elettronica dell&#39;universit&agrave; di Salerno. Una volta avviato il processo di sviluppo dell&#39;elettronica &egrave; diventato chiaro come servisse un partner a cui fare riferimento per la meccanica ovvero per le sospensioni vere e proprie.&nbsp;  MECCANICA SEMPLICE - Qui interviene Mupo, una piccola azienda di specialisti delle sospensioni da competizione e after market che fa parte del gruppo Roberto Nuti, e che ha mostrato la necessaria solidit&agrave; per affrontare lo sviluppo prima in laboratorio e poi sul campo di un prodotto che fin dall&#39;inizio &egrave; apparso di grande potenzialit&agrave;, ma tutto da scoprire. In breve &egrave; apparso chiaro che dal lato elettronico, l&#39;hardware doveva essere il pi&ugrave; possibile semplice ed era il software a dovere essere sviluppato a fondo per sfruttare la reattivit&agrave; del sistema che garantisce variazioni di densit&agrave; dell&#39;olio in tempi dell&#39;ordine dei millesimi di secondo. Come meccanica invece l&#39;architettura di cartuccia ed ammortizzatore si &egrave; rivelata estremamente semplice e pulita stante la totale assenza di organi in movimento, ma erano altres&igrave; richieste peculiari caratteristiche dei materiali, con tenute in elastomeri speciali, trattamenti galvanici dedicati e rivestimentisti superficiali estremamente raffinati.&nbsp;  PROVA SU STRADA - Magneto &egrave; figlio quindi di una buona idea e di un lungo lavoro di affinamento che abbiamo potuto apprezzare tramite un breve test su strada. Una moto Morini Gran Passo R &egrave; stata equipaggiata con Magneto, ed abbiamo potuto confrontarla con una moto gemella dotata di sospensioni tradizionali. Come giusto, per cercare di ridurre al minimo le variabili esterne, le due moto erano equipaggiate con gli stessi pneumatici e con la stessa taratura degli elementi elastici sia come costante elastica che come precarico. Nei pochi chilometri percorsi abbiamo &ldquo;imparato&rdquo; due cose, in primo luogo che il sistema in effetti mantiene quello che promette, ovvero l&#39;assetto del veicolo risulta estremamente controllato pur garantendo al contempo tanto comfort, insomma anche se volutamente l&#39;idraulica di base &egrave; settata sul morbido, la frenatura viene gestita e bilanciata fra anteriore e posteriore in modo da ridurre al massimo ogni fenomeno di beccheggio a tutto vantaggio della stabilit&agrave; di marcia.&nbsp;  LA MOTO CAMBIA CARATTERE - Ma un secondo aspetto non meno importante &egrave; legato alla capacit&agrave; del sistema di cambiare anche il carattere della moto: una crossover come la Granpasso &egrave; per sua natura una moto con tanti trasferimenti di carico che determinano diverse geometrie ciclistiche in funzione dell&#39;azione del pilota su freni ed acceleratore. Bene, con le sospensioni semi attive la moto diventa pi&ugrave; neutra al punto tale che si pu&ograve; anche lavorare sulla taratura delle molle e sulle altezze di avantreno e retrotreno per renderla pi&ugrave; efficace nelle curve senza perdere niente negli altri frangenti, stante il grande aiuto dell&#39;elettronica che ristabilisce gli scompensi di assetto in tempo reale. Il bello &egrave; che Magneto lavora stand alone, senza collegamenti esterni (a parte l&#39;alimentazione) e sfruttando solo le informazioni ricavate dalla piattaforma inerziale contenuta all&#39;interno della centralina. Una esperienza di guida insomma del tutto simile a quelle sperimentate su altre moto che nascono con le sospensioni semi attive con elettrovalvole meccaniche, l&#39;elettronica ancora una volta &egrave; destinata a prendere sempre pi&ugrave; spazio, anche in questo settore.  TRE VERSIONI IN COMMERCIO - Il sistema &egrave; gi&agrave; in vendita in tre diverse configurazioni, la pi&ugrave; completa &egrave; destinata ad un utilizzo racing e presenta un software in grado di gestire anche i potenziometri lineari sulle sospensioni le cui informazioni vanno ad arricchire le strategie di controllo, ci sono poi due soluzioni &ldquo;street&rdquo;: una con kit cartuccia pi&ugrave; ammortizzatore posteriore, l&#39;altra dedicata ai telelever BMW quindi con due ammortizzatori. In tutti i casi a corredo oltre alla centralina di controllo viene fornito anche il cablaggio comprensivo del collegamento alla batteria. L&#39;installazione di Magneto non richiede modifiche all&#39;impianto elettrico del veicolo, il listino parte dai 2.900 euro + iva.&nbsp; 

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