Lanciata nel 2005, la gamma MT di Yamaha ha attraversato un percorso di evoluzione che l&#39;ha portata a comprendere ben otto versioni, tra cui il fiore all&#39;occhiello, la MT-10 SP. A partire dal 1 agosto 2023, gli appassionati potranno godere di una replica in miniatura del modello, grazie alla collaborazione con&nbsp;LEGO.&nbsp;    HARLEY- DAVIDSON: LA V-ROD FATTA DI LEGO  Dettagli sul modellino  Il modellino far&agrave; parte della rinomata serie LEGO Technic e sar&agrave; proposto in una scala 1/5, composto da un totale di ben 1478 mattoncini. Una volta completato l&#39;assemblaggio, la LEGO Technic Yamaha MT-10 SP arriver&agrave; ad un&#39;altezza di 25 cm, una lunghezza di 44 cm e una larghezza di 15 cm. Il set, pensato pi&ugrave; per un pubblico adulto data la sua complessit&agrave;, riproduce con estrema fedelt&agrave; numerose caratteristiche presenti nella vera moto, compresi il motore e il cambio a 3 rapporti. Per creare il modellino si potranno seguire le dettagliate istruzioni scritte o sfruttare l&#39;app LEGO Builder. Inoltre, grazie all&#39;app LEGO AR, gli appassionati potranno godersi l&#39;esperienza virtuale di guidare la moto. La LEGO Technic Yamaha MT-10 SP sar&agrave; venduta al prezzo di 229,99 euro.  YAMAHA R1 FESTEGGIA 25 ANNI CON UN GRANDE EVENTO AL MUGELLO 

Il modellino sar&agrave; disponibile nei negozi e nello store online LEGO a partire dal 1 agosto 2023

LEGO Technic Yamaha MT-10 SP, 1478 mattoncini di grinta

        L'MT-10 SP ha un&rsquo;estetica personale ed aggressiva che ovviamente trova un perfetto riscontro nella parte tecnica che &egrave; di livello altissimo. L&rsquo;elettronica la fa da padrone, tanto che le possibilit&agrave; di settaggio per risposta motore, controllo potenza e taratura delle sospensioni sono davvero tante. E la cosa bella &egrave; che in sella le differenze si avvertono. Con pochi click cambia la moto, anche in maniera drastica. Quello che rimane &egrave; un DNA votato a dare il massimo.  Il motore dell'MT-10 SP Il quattro cilindri in linea &egrave; accreditato di quasi 170 CV. Quasi impossibile spremerlo a fondo su strada, per&ograve; &egrave; altrettanto lineare ai bassi e medi regimi. Prima che si scateni l&rsquo;inferno, ovvero sotto i 7.500 giri, c'&egrave; la possibilit&agrave; di fare strada, velocemente, senza per questo perdere la messa a fuoco visiva. E gli aiuti elettronici sono sempre pronti ad imbrigliare gli eccessi di chi guida garantendo la giusta sicurezza. Il punto forte della MT-10  La ciclistica fa della stabilit&agrave; e rigore i suoi punti forti almeno nella guida su strada, e non potrebbe essere altrimenti per una moto che deve gestire tanta esuberanza di motore nella guida sportiva. Non &egrave; agilissima nello stretto e nei cambi di direzione, ma una volta impostata la linea non si muove, complice il lavoro delle sospensioni rigoroso nel mediare controllo e comfort. Degni di tanto motore sono i freni, potenti e modulabili. Una moto perfetta in tutto, il cui unico difetto &egrave; imputabile alla leva della frizione non regolabile. Yamaha mette a disposizione una moto che sicuramente non far&agrave; quasi mai quello che potrebbe quanto a prestazioni, ma in fondo questo &egrave; il suo fascino. Ha tutto quello che si vuole da una moto che&nbsp;costa quasi 20.000 Euro  Prova Yamaha MT-03: per tutti, per iniziare       

La punta di diamante della gamma naked della Casa di Iwata, nella versione SP, ha tutto ci&ograve; che si pu&ograve; desidarare da una moto

Prova Yamaha MT-10 SP: una bomba sempre sexy

Derivata dalla sportivissima R1, è sempre stata una moto dalle qualità eccellenti. Che sono migliorate ulteriormente, in versione 2022, fino a farle raggiungere quasi la perfezione nel segmento “big naked”. Ve la raccontiamo in questo video.

Video-prova Yamaha MT-10 2022: la super naked

        &Egrave; uno dei modelli pi&ugrave; ingiustamente sottovalutati dal mercato. Underrated, come dicono oltremanica. Ed &egrave; un vero peccato, perch&eacute; la MT-10 &egrave; sempre stata una moto dalle qualit&agrave; eccellenti. Che sono migliorate ulteriormente, in versione 2022, fino a farle raggiungere quasi la perfezione nel segmento &ldquo;big naked&rdquo;. L&rsquo;abbiamo testata sulle incredibili &ldquo;twisty road&rdquo; spagnole nei dintorni di Valencia. Di seguito, l&rsquo;analisi &ldquo;voce per voce&rdquo; nel consueto #SottoEsame, con le impressioni di guida e i voti assegnati al design, ai contenuti tecnici, alla resa dinamica e al rapporto qualit&agrave;/prezzo. Ma &egrave; solo un antipasto: il test completo, insieme agli approfondimenti e ai contenuti esclusivi, li trovate tutti sul prossimo numero di In Moto in edicola. YAMAHA MT-10 2022: DESIGN Non &egrave; un discorso soggettivo in questo caso - a me, ad esempio, le linee della MT-10 sono sempre piaciute - ma &egrave; chiaro che, almeno sul mercato italiano, l'estetica di questa moto non &egrave; riuscita, negli anni, a fare breccia in maniera eclatante sul grande pubblico. Il nuovo modello porta in dote alcune novit&agrave; estetiche, in particolare il cupolino ridisegnato, che ingloba i fari a LED twin-eye mono-focus; ma l&rsquo;idea stilistica di base, nella sostanza, rimane immutata. Forse, per andare alla ricerca di un consenso pi&ugrave; ampio, qualcosa da parte dei designers Yamaha andrebbe rivisto, o ripensato. Tre le colorazioni disponibili, Black, Icon Blue e la Cyan Storm dell'esemplare in foto, che richiama tipiche tonalit&agrave; motociclistiche tipiche degli anni '80 e '90. VOTO: 6,5  YAMAHA MT-10 2022: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONI Il motore &egrave; strettamente derivato dalla R1. Il crossplane CP4 (Euro5) raffreddato a liquido da 998 cc, 165 CV e 112 Nm di coppia a 9.000 giri/min, va cos&igrave; bene - elasticit&agrave;, equilibrio e colpi di bazooka a profusione - che in Yamaha hanno ritenuto (giustamente) di dovergli dedicare solo alcune ottimizzazioni, volte a irrobustirne la coppia ai regimi intermedi. Inoltre, ora consuma un po&rsquo; meno, e i livelli di CO2 sono ridotti. E di base, &egrave; rimasta inalterata anche la ciclistica;&nbsp;salvo alcuni upgrades, come ad esempio il setting migliorato delle sospensioni (completamente regolabili), o la nuova pompa radiale Brembo per i freni. Dove &egrave; stato compiuto un salto importante, invece, &egrave; sul fronte dell&rsquo;elettronica. Sul model year 2022 esordisce una sofisticata piattaforma inerziale IMU a 6 assi che sovraintende alla gestione dei &ldquo;sistemi&rdquo; di bordo - traction control a 5 livelli, ABS, brake control e Slide Control (controllo di derapata, con livelli di intervento preimpostati o disattivabili) - tutti con funzione &ldquo;cornering&rdquo; per massimizzare la sicurezza e la resa dinamica in piega; inoltre, l&rsquo;IMU gestisce pure il controllo LIFT (anti impennata), anche lui multilivello e disattivabile. L&rsquo;Engine Brake controlla invece l&rsquo;intensit&agrave; del freno motore in decelerazione, ed &egrave; settabile su due livelli; mentre, grazie al Yamaha Ride Control, si possono scegliere 4 modalit&agrave; di guida preimpostate, tutte customizzabili a piacimento: A &egrave; quella pi&ugrave; sportiva, la modalit&agrave; B &egrave; perfetta per un uso a 360&deg;, la modalit&agrave; C &egrave; per la citt&agrave;, mentre D, infine, &egrave; destinata alle giornate di pioggia. Sulla nuova MT-10 non manca poi un limitatore di velocit&agrave; variabile, che offre al pilota la possibilit&agrave; di impostare liberamente un limite di velocit&agrave; massima da non oltrepassare (utile per non rischiare multe, o nel caso si affrontino percorsi impegnativi e poco conosciuti). E non manca l&rsquo;acceleratore ride-by-wire con quattro modalit&agrave; di erogazione della potenza. Il pilota pu&ograve; inoltre regolare le caratteristiche di risposta dell'acceleratore utilizzando l'interruttore PWR: PWR-1 &egrave; adatta alla guida in pista e aggressiva, PWR-2 e PWR-3 forniscono una risposta pi&ugrave; fluida, mentre PWR-4 &egrave; pi&ugrave; smooth, per la guida su fondi bagnati o scivolosi.La strumentazione sfrutta ora un display TFT a colori da 4,2" derivato dalla R1. Un interruttore sul manubrio destro permette di selezionare le informazioni visualizzate, mentre l'interruttore "Mode/Select" sul blocchetto sinistro pu&ograve; essere utilizzato per modificare i livelli di intervento dei sistemi elettronici. Merita un plauso, infine, la decisione di offrire il cambio elettronico Quick Shifter di serie e non pi&ugrave; come optional. VOTO: 9 YAMAHA MT-10 2022: ERGONOMIA E COMFORT A dispetto di certe &ldquo;colleghe&rdquo;, che in fatto di comfort sacrificano molto (forse troppo!) sui sacri altari della sportivit&agrave;, la hypernaked Yamaha, pur mantenendo un&rsquo;impostazione aggressiva, risulta piacevolmente comoda e accogliente (merito anche della nuova sella). Un mezzo che invita a divertirsi, ma senza il timore di stancarsi. Rispetto alla sorellina MT-09, la posizione di guida &egrave; diversa, pi&ugrave; tradizionale e meno &ldquo;motard&rdquo;: il manubrio non &egrave; cos&igrave; vicino al busto del pilota, le braccia sono pi&ugrave; distese e le pedane leggermente arretrate, pi&ugrave; da attacco, per una triangolazione davvero azzeccata. Il nuovo design del serbatoio, inoltre, migliora l&rsquo;inserimento del pilota nel corpo moto e permette di muoversi meglio quando ci si sposta per buttarsi in curva.&nbsp; A piacere meno, invece, sono la porzione di sella riservata al passeggero, davvero risicata, e le dimensioni del display TFT a colori da 4,2", un po&rsquo; piccolo e non sempre facile da consultare al volo. VOTO: 8 YAMAHA MT-10 2022: PIACERE DI GUIDA  Ciclistica precisa e rigorosa, di quelle che non sfigurano neanche tra i cordoli; e un motorone forte sin dai bassi, con un allungo possente e generoso che &egrave; gioia motociclistica pura. Il tutto, reso &ldquo;facile&rdquo;, godibile e confidente da un&rsquo;elettronica allo stato dell&rsquo;arte, che permette di &ldquo;cambiare moto&rdquo; in base alle esigenze del momento, premendo semplicemente&nbsp; qualche pulsante per spostarsi tra i men&ugrave;; ma quando il sangue ribolle, si pu&ograve; anche &ldquo;staccare tutto&rdquo; (solo se siete piloti esperti) lasciando libera la belva di esibirsi in infiniti monoruota.Ecco, vi starete dicendo, la solita moto da teppisti. Si, &egrave; proprio cos&igrave;. Indiscutibilmente. Ma c&rsquo;&egrave; anche altro. La 10, infatti, possiede un equilibrio e un carattere davvero unici. Pi&ugrave; le chiedi, pi&ugrave; ti d&agrave;. Sia in termini di performance, che di piacere puro. Una moto sempre sincera e appagante, che fa venire voglia di usarla. Di andarci in giro. Di guidare. Di piegare, spalancare il gas in uscita, e gettarsi sui lunghi curvoni a casco basso e manetta aperta. Sulle strade di tutti i giorni la modalit&agrave; di guida B basta e avanza per sentire tamburi tribali battere forte su ogni percorso, ad ogni sorpasso, ogni volta che la strada si apre e si rincorre la piega successiva. Ma quanndo la voglia di sportivit&agrave; prende il sopravvento, si pu&ograve; passare in A senza paura. Pi&ugrave; selvaggia, pi&ugrave; aggressiva, ma mai scorbutica o eccessiva. Sempre perfettamente trattabile e sfruttabile. Davvero appagante! E una volta presa dimestichezza, customizzare i diversi parametri a proprio piacimento rende tutto ancora pi&ugrave; intrigante. Che sia un misto da mal di mare, poi, o una sequenza di esse fulmicotonica, difficile mettere in crisi questa Yamaha, che mescola precisione, rigore, agilit&agrave; e feeling con una naturalezza disarmante. Le sospensioni lavorano bene, sia in termini di assorbimento che di sostegno; in particolare, il mono non cede mai alla tentazione di &ldquo;sedersi&rdquo; in accelerazione, sotto le bordate di coppia del 4 cilindri. Ottima la frenata, sempre potente e modulabile. Ben a punto il cambio Quick Shifter. Galvanizzante, il sound di aspirazione che ruggisce dal nuovo scarico in titanio. VOTO: 9,5 YAMAHA MT-10 2022: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO La cifra richiesta parte da 15.199 euro. Che, listini alla mano, rende la Yamaha un&rsquo;opzione davvero interessante, se si considera l&rsquo;elevato livello tecnico e la qualit&agrave; dell'offerta di tipo premium. Peccato solo per alcune piccole finiture da rivedere (certi cavi e certe &ldquo;parti scoperte&rdquo; potrebbero essere gestite meglio). VOTO: 7,5 YAMAHA MT-10 2022: CONCLUSIONI  L&rsquo;ammiraglia delle nude Yamaha, in un certo senso sembra raccogliere l&rsquo;eredit&agrave; delle leggendarie muscle-naked di una volta. Moto forti, di carattere, ma sempre sfruttabili anche nel quotidiano. Un&rsquo;eredit&agrave;, che per&ograve; reinterpreta in chiave pi&ugrave; emozionale, moderna e sportiva. D&rsquo;altronde, il DNA racing &egrave; lo stesso della sorella carenata R1. In conclusione, una delle migliori maxi-nude sul mercato!&nbsp;VOTO FINALE: 8,1       

La hyper naked di Iwata promette emozioni tra le curve, tanto divertimento e un&rsquo;elevata sfruttabilit&agrave; su ogni percorso. Pregi, difetti, caratteristiche e prezzo, ecco con quali voti ha superato il nostro test

Test Yamaha MT-10 2022: i voti del #SottoEsame

        Per una delle protagoniste del mercato a due ruote &egrave; tempo di uscire sul mercato. Yamaha MT-10 2022, dopo la presentazione avvenuta lo scorso anno, in queste settimane sbarcher&agrave; nelle concessionarie italiane. E il prezzo &egrave; stato infatti svelato.  YAMAHA MT-10 E MT-10 SP, QUANTO COSTANO Il nuovo motore CP4 da 998 cc - aggiornato secondo gli standard Euro 5 -, le novit&agrave; nelle dotazioni, nell'ergonomia e nel design si traducono in maggiore potenza e divertimento. Fiore all'occhiello &egrave; proprio il propulsore, derivato dalla R1 e configurato come il pi&ugrave; potente e tecnologicamente avanzato mai realizzato dalla casa di Iwata. Per tutte le altre informazioni e le novit&agrave; su sospensioni, telaio, cerchi, impianto frenante e scarico, vi baster&agrave; cliccare sulla nostra presentazione, di seguito. YAMAHA AGGIORNA LA MT-10 PER IL 2022: DIVERTIMENTO FATTO NAKED Yamaha MT-10 2022 arriva quindi in concessionaria al prezzo di 15.199 euro, che diventano 17.799 euro per la versione SP, ancora pi&ugrave; prestazionale. Le colorazioni disponibili sono tre: Cyan Storm, Icon Blue e Tech Black.  TOP 10: LE HYPER NAKED PI&Ugrave; POTENTI SUL MERCATO       

Il nuovo modello sbarca nelle concessionarie italiane al costo di 15.199 euro, mentre la versione SP arriva a 17.799 euro

Yamaha MT-10 2022, svelato il prezzo della hyper naked

La maxi roadster di Iwata arriva con diverse novit&agrave; che riguardano sia il design,completamente rivisto, che al motore e qualche miglioria sul fronte ciclistico. Quest&#39;ultimo riceve affinamenti alla erogazione oltre che alla omologazione, che ora &egrave; EURO 5. NO manca la versione SP con sospensioni Ohlins

Yamaha  MT-10 2022: il divertimento fatto naked

Poche moto riescono a spingere al limite dei 36 denti il sorriso dei motociclisti una volta alla guida. Tra esse un posto in prima fila lo occupa senza dubbio la Yamaha MT-10, una roadster che, sfruttando come spesso accade in questo segmento, le doti tecniche della sorella sportiva (in questo caso la R1), spinge al massimo il concetto di divertimento in sella. Per il 2022 arriva l&#39;aggiornamento, sia al design (soprattutto per quel che riguarda il frontale, spesso non molto digerito, del modello precedente) che al motore CP4. Pi&ugrave; potente, tradotto pi&ugrave; divertente e adrenalinica, e pi&ugrave; controllo:&nbsp;i punti di forza della nuova Yamaha MT-10.&nbsp;  MOTORE, SCARICO E SOUND: L&#39;EVOLUZIONE    Il nuovo propulsore da 998cc&nbsp;- al momento Yamaha non dichiara ufficialmente i&nbsp;dati di potenza&nbsp;e coppia&nbsp;- monta pistoni forgiati in alluminio, un nuovo trattamento superficiale dei cilindri, per garantire la massima efficienza, ed esaltando la coppia; ai regimi medi, per l&#39;utilizzo su strada, vengono utilizzate bielle in acciaio, incrementando il momento inerziale dell&#39;albero motore. Le impostazioni dell&#39;iniezione sono state modificate per aumentare ancora di pi&ugrave; la coppia lineare tra i 4.000 e gli 8.000 giri/min. Con l&#39;omologazione Euro 5, inoltre, migliora anche il consumo di carburante, e ovviamente si riducono le emissioni nocive.  Con le novit&agrave; al motore, cambia di conseguenza il sound del sistema di scarico, dal design dei tubi e della marmitta in titanio. La Casa di Iwata ha creato un sistema di aspirazione completamente nuovo, con un profondo rombo a bassi regimi e un suono pi&ugrave; acuto a regimi elevati. Il filtro dell&#39;aria &egrave; nuovissimo, e ognuno dei tre condotti di aspirazione produce un suono di aspirazione diverso, progettato per risuonare a diverse velocit&agrave; del motore e per rafforzare la sensazione di coppia enorme della MT-10 quando si accelera intensamente e in uscita da una curva. Sui lati del serbatoio da 17 litri trovano spazio i dispositivi di amplificazione acustica che convogliano il sound di aspirazione direttamente al motociclista.  TEST YAMAHA MT-09 2021: I VOTI DEL #SOTTOESAME  TELAIO, SOSPENSIONI, CERCHI, FRENI  &nbsp;    Derivato dalla R1, il telaio Deltabox in alluminio &egrave; tra i pi&ugrave; leggeri, solidi e maneggevoli della categoria. Sviluppato per gestire 200 cv, utilizza il motore CP4 come elemento completamente stressato. Grazie al forcellone in alluminio con interasse di 1405 mm, punta ad offrire&nbsp;una guida stabile, leggera e agile in varie condizioni e velocit&agrave; di utilizzo. Le sospensioni vantano settaggi specifici, progettati per fornire una guida precisa e una tenuta di strada sicura, sia nelle strade cittadine che nelle curve di montagna. La forcella KYB completamente regolabile da 43 mm presenta un&#39;escursione di 120 mm e pu&ograve; essere impostata per adattarsi alle preferenze di guida personali; &egrave; inoltre completata da un ammortizzatore posteriore KYB regolabile. La moto monta cerchi leggeri in alluminio da 17&quot; a 5 razze, con gomme Bridgestone Battlax Hypersport S22.  Il sistema frenante prevede doppi freni a disco flottanti da 320 mm con pinze radiali a 4 pistoncini, lo stesso sistema utilizzato per la R1. Per il MY 2022 &egrave; stata montata un nuova pompa radiale Brembo.  UNA MT-10 PI&Ugrave; POSSENTE  &nbsp;    Dal punto di vista del design, Yamaha ha eliminato ogni elemento superfluo della carrozzeria. Un&#39;operazione che ha conferito alla nuova MT-10 un look pi&ugrave; possente del solito, sebbene minimalista come ogni naked. I nuovi fari a LED twin-eye mono-focus, mentre le luci di posizione a LED sono posizionate in alto&nbsp; sopra il faro. Cambia anche il muso, pi&ugrave; imponente. Montati su entrambi i lati del serbatoio, nuove&nbsp;prese aria dinamiche che aumentano l&#39;efficienza di aspirazione e contribuiscono all&#39;aumento della potenza del CP4.  Cambia anche la posizione di guida: ora il design del serbatoio &egrave; pi&ugrave; ergonomico, mentre&nbsp;la sella&nbsp;&egrave; stata modificata per aumentare il comfort.  PROVA YAMAHA MT-07 2021: I VOTI DEL #SOTTOESAME  INNUMEREVOLI DOTAZIONI  &nbsp;    Vastissimo il capitolo relativo alle dotazioni di nuova Yamaha MT-10. Abbiamo il limitatore di velocit&agrave; variabile Yamaha; il cambio elettronico Quick Shift System: precedentemente disponibile come optional, ora &egrave; montato come equipaggiamento di serie; il nuovo display TFT a colori da 4,2&quot;: derivato dalla R1, con schermo chiaro e di facile lettura, con tutte le informazioni chiave; l&#39;acceleratore ride-by-wire APSG con quattro modalit&agrave; di erogazione della potenza,&nbsp;garantendo al pilota di avere una coppia corposa su un&#39;ampia gamma di giri/min.  La nuova MT-10 &egrave; dotata di un&#39;IMU a 6 assi (Inertial Measurement Unit) all&#39;avanguardia, progettata inizialmente per la R1, che ora si &egrave; evoluta in un&#39;unit&agrave; pi&ugrave; piccola e leggera. L&#39;IMU dispone di due sensori che misurano la velocit&agrave; angolare su 3 assi: rollio e imbardata e accelerazione su tre assi: avanti/indietro, alto/basso e sinistra/destra. Questi dati vengono trasmessi alla centralina ECU, che attiva i sistemi elettronici di assistenza al pilota e offrono livelli elevati di controllo della moto, intervenendo per prevenire il bloccaggio delle ruote, la perdita di trazione o le impennate.  TRACTION CONTROL A 5 LIVELLI  &nbsp;    Utilizzando i dati dell&#39;IMU a 6 assi, il nuovo sistema di controllo della trazione sensibile alla piega, inoltre, &egrave; in grado di regolare il grado di intervento in relazione all&#39;angolo di piega della moto, con un intervento che cresce con l&#39;aumento dell&#39;angolo di piega. Sono disponibili complessivamente cinque livelli di intervento: Sistema di controllo Slide Control (SCS), per un maggior controllo in curva e un aumento della fiducia: quando i sensori sentono che la ruota posteriore sta per slittare lateralmente, l&#39;ECU interviene e riduce la trasmissione alla ruota posteriore fino a quando &egrave; stabile. Sistema di controllo LIFT (LIF): quando i dati dei sensori comunicano all&#39;IMU che &egrave; imminente un&#39;impennata, l&#39;ECU riduce la potenza alla ruota posteriore fino a quando la moto non &egrave; di nuovo stabile.&nbsp; &nbsp; Engine Brake (EBM): controlla il grado di forza frenante del motore in decelerazione e offre al pilota una scelta di due livelli. Il livello 1 offre un livello elevato di frenata del motore, mentre il livello 2 offre una frenata minima, permettendo al pilota di scegliere il livello pi&ugrave; adatto alle condizioni di guida pi&ugrave; difficili. Brake Control (BC): progettato per offrire una maggiore controllabilit&agrave; durante la guida a met&agrave; delle curve, modula e controlla in modo indipendente la pressione esercitata sul freno anteriore e posteriore. Il pilota pu&ograve; selezionare una delle due modalit&agrave;: La modalit&agrave; BC1 &egrave; una modalit&agrave; ABS attiva standard, mentre BC2 &egrave; progettata per funzionare in situazioni di frenata di emergenza al centro delle curve. Yamaha Ride Control (YRC): offre al motociclista la possibilit&agrave; di creare un sistema &quot;all-inclusive&quot;, che pu&ograve; cambiare le impostazioni di tutti i sistemi di controllo trazione contemporaneamente. YRC &egrave; disponibile in quattro diverse modalit&agrave;, pensate per adattarsi a una variet&agrave; di condizioni di guida.  UNA YAMAHA MT-03 PER DIRE &quot;IO SONO IRON MAN&quot; 

Il motore CP4 si evolve e diventa Euro5, rivisto anche il design della roadster dei tre diapason, che si presenta rinnovata anche nelle dotazioni e nell&#39;ergonomia

Yamaha aggiorna la MT-10 per il 2022: divertimento fatto naked

La&nbsp;MT-10 SP &egrave; la versione naked della YZF-R1M. Non c&#39;&egrave; la piattaforma&nbsp;inerziale ma per il resto, tecnicamente, le due moto si somigliano moltissimo. Ci sono anche le sospensioni semi attive della&nbsp;&Ouml;hlins. La MT-10 Tourer Edition &egrave; la versione turistica della MT-10. Rispetto alla SP, mancano la strumentazione a colori e le sospensioni sono di tipo meccanico.&nbsp;Potenza, coppia ed elettronica, invece, sono identiche.

Yamaha MT-10 SP e Tourer Edition: per la pista e per il turismo

CAPE TOWN -&nbsp;La MT-10 SP porta ad un livello ancora pi&ugrave; alto le prestazioni della supernaked Yamaha; il merito non &egrave; celato dietro le sofisticazioni del quattro cilindri da 160 cavalli di derivazione R1, no, bens&igrave; fra le sigle di una ciclistica che non &egrave; mai stata cos&igrave; affilata.&nbsp;  SOSPENSIONI NUOVE&nbsp;- Le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti riguardano infatti le sospensioni, su questa versione prodotte da &Ouml;hlins; si tratta di unit&agrave; semiattive (ma non comandate dalla piattaforma inerziale) in grado di adattarsi pressoch&eacute; in tempo reale alle condizioni di guida. Non &egrave; solo questo: oltre alla funzione adattiva &egrave; possibile anche scegliere l&#39;opzione manuale che permette di intervenire sul setup direttamente dal blocchetto elettrico, escludendo quindi la regolazione automatica.  CICLISTICA &quot;AFFILATA&quot; - Che la MT-10 SP sia un&#39;arma molto affilata &egrave; chiaro non appena ci si mette alla guida: le gi&agrave; ottime doti della &quot;sorella&quot; standard sono infatti qui innalzate ad un livello ancora pi&ugrave; alto e il comportamento su strada &egrave; davvero esente da critiche: la moto sembra correre su un binario con una precisione assoluta a qualsiasi ritmo.&nbsp;  STRUMENTAZIONE A COLORI - Non sono per&ograve; solo le sospensioni ad essere cambiate: debutta su questa versione anche il nuovo quadro strumenti TFT, pratico ed immediato da utilizzare attraverso il quale &egrave; possibile visionare e scegliere quale Riding Mode utilizzare (sono disponibili 4 mappature), settare il livello del controllo di trazione, la risposta del motore al comando del gas e, appunto, la taratura degli elementi &Ouml;hlins.&nbsp;La MT-10 SP costa 16.190 Euro franco concessionario, non pochi ma allineati alla dotazione e alle ottime doti di questa nuova hypernaked.  TOURER EDITION - Contestualmente a questa versione, Yamaha ha presentato anche l&#39;allestimento Tourer Edition, progettato sulla base della MT-10 &quot;standard&quot;, quindi con strumentazione LCD e sospensioni di tipo tradizionale. Ha per&ograve; borse laterali semirigide, il parabrezza alto e la sella &quot;comfort&quot;: costa 14.690 Euro franco concessionario e permette di divertirsi su ogni tipo di strada garantendo un buon comfort nelle trasferte a medio raggio  POSIZIONE DI GUIDA AZZECCATA - La posizione di guida non esasperata e le ottime prestazioni del quattro cilindri CP4 a scoppi irregolari, identico a quello utilizzato sulle &quot;sorelle&quot; e proprio quest&#39;anno aggiornato nelle mappature per rendere l&#39;erogazione pi&ugrave; armonica ai bassi regimi, rendono il gioco ancor pi&ugrave; divertente. 

Yamaha allarga la famiglia della MT-10, che da oggi &egrave; composta dalla versione SP, una YZF-R1M senza le carene, e dalla Tourer Edition, una GT di alte prestazioni.

Yamaha MT-10: SP per correre, Tourer per viaggiare

La KTM Super Duke GT deriva da una naked sportiva ma &egrave; stata stravolta per meglio entrare nella parte della &ldquo;macinachilometri&rdquo;. La Yamaha MT-10 una hyper naked lo &egrave; per davvero, ma sa travestirsi da granturismo e interpretare bene il ruolo. Ecco due regine del turismo velocissimo.  COSA LE DISTINGUE - La differenza di base, sostanziale, fra le due moto della sfida riguarda la loro indole. La KTM &egrave; una vera e propria granturismo, pensata per macinare chilometri e di conseguenza addobbata. Pur derivando strettamente dalla naked sportiva Super Duke R, la carenatura e la componentistica nettamente pi&ugrave; complessa e sofisticata ne hanno stravolto la destinazione d&rsquo;uso. La Yamaha MT-10 &egrave; una naked dura e pura che, grazie ad accessori progettati per migliorare il comfort sulle lunghe distanze, &ldquo;gioca&rdquo; a fare la GT. Riuscendoci benissimo, peraltro.&nbsp;    SIMILI - Ad accomunarle &egrave; la loro grinta, il loro saper convincere e coinvolgere anche i piloti pi&ugrave; esigenti grazie a meccaniche sofisticate e generosissime, ottimamente accordate a ciclistiche che non sfigurerebbero su vere e proprie race-replica. La crisi del segmento delle sportive ha reso queste moto pi&ugrave; appetibili perch&eacute;, pur non difettando in potenza o in personalit&agrave;, offrono una versatilit&agrave; sconosciuta ai modelli dotati di semimanubri e sono, a conti fatti, altrettanto divertenti. Un&rsquo;ultima considerazione riguarda i prezzi: quello della MT-10 &egrave; allettante (si parte da 13.290 Euro), quello della KTM (18.270 Euro, al netto di accessori) rispecchia una dotazione ricchissima. 

Abbiamo messo a confronto due naked di grande successo. Ecco com&rsquo;&egrave; andata &nbsp;

Sfida: KTM 1290 Super Duke GT &ndash; Yamaha MT-10

Sfida: KTM 1290 Super Duke GT – Yamaha MT-10

Copertina d&#39;obbligo per il numero di giugno di In Moto, gi&agrave; in edicola: Yamaha MT-10, una nuda a quattro cilindri che ha sorpreso il nostro Federico Garbin, grazie a un motore pazzesco (derivato dalla R1) e una ciclistica molto agile e affilata. Il testo completo apre la rivista, e comprende anche una intervista al project manager.  Gli altri Primi Piani sono altrettanto interessanti: Moto Guzzi Stornello, un&#39;edizione speciale dal nome evocativo della V7 II; Harley-Davidson Low Rider S, nera e cattiva, e Roadster, la rivisitazione di un classico; Benelli BN 251, piccola grande monocilindrica; Piaggio Medley, nuovo ruote alte economico nell gestione; e le Adventure della KTM, quattro sorelle tra le quali potrete scegliere la vostra preferita.  La sfida di questo mese riguarda quattro cruiser muscolose, che tutti si girano a guardare. Sono due italiane (Ducati XDiavel S e Moto Guzzi Audace) e due giapponesi (Honda F6C e Yamaha VMax). Raccontate e descritte a tutto tondo, da ferme e in movimento.  Inizia poi da questo numero 6 l&#39;avventura della nostra special. S&igrave;, ci siamo messi in testa di costruire una moto, e abbiamo affidato il compito a un team di innovatori, che creer&agrave; un mezzo del tutto inedito, partendo da una base elettrica, ma stravolgendola completamente. Il nostro obiettivo &egrave; quello di finirla in tempo per portarla all&#39;EICMA di novembre&hellip; ce la faremo? Intanto mese per mese vi faremo vedere come procedono i lavori. Anche su facebook.com/aero.motorcycles.  Ricca come sempre la sezione turismo, e interessante la moto d&#39;epoca, la granturistica di fine anni &rsquo;70 Yamaha XS 1100.  Questo e molto altro su In Moto 6, in edicola. VAI ALL&#39;EDIZIONE DIGITALE! 

Yamaha MT-10, Moto Guzzi Stornello, H-D Low Rider, la nostra special e quattro maxi cruiser provate e raccontate

In Moto numero 6 &egrave; in edicola!

Fino a ora Yamaha aveva tenuto segreti i &ldquo;numeri&rdquo; della MT-10, che ora &egrave; mostrato le sue &ldquo;carte&rdquo;. Il quadricilindrico in linea di 998 cm3, omolgato Euro 4, deriva dall&rsquo;unit&agrave; a scoppi irregolari della YZF-R1 ed &egrave; capace di sviluppare 118,0 kW (160,4 CV) a 11.500 giri/min e 111,0 Nm (11,3 kgm) a 9.000 giri/min. La nuova MT-10 sar&agrave; disponibile a partire da fine maggio 2016 a 12.990 euro f.c., nelle colorazioni Night Fluo, Tech Black e Race Blu.  CICLISTICA RACING - Il telaio Deltabox &egrave; in alluminio e interasse &egrave; di soli 1400 mm. L&rsquo;altezza sella &egrave; di 825 mm e il peso in ordine di marcia &egrave; di 210 kg. Per la nuova MT-10 Yamaha ha sviluppato una gamma di accessori originali, che comprende il silenziatore Akrapovic, il quick shift (sistema di cambio rapido) e una serie di componenti in alluminio dal design racing.  Riccardo Piergentili 

Yamaha ha svelato i dati tecnici della MT-10: 160,4 CV a 11.500 giri/min e 11,3 kgm a 9.000 giri/min. Sar&agrave; disponibile a partire da fine maggio 2016 a 12.990 euro f.c.

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