        Un 24enne milanese &egrave; stato arrestato per strage e attentato alla sicurezza dei trasporti per aver teso un cavo d'acciaio ad altezza d'uomo in viale Toscana insieme a due complici. Il giovane, che ha ammesso le sue responsabilit&agrave;, &egrave; stato segnalato da un residente nella zona che era appena rientrato a casa e li ha visti tendere il cavo. Un'automobile non &egrave; riuscita ad evitarlo e ha colpito il cavo d'acciaio, mentre un motorino si &egrave; salvato per pochissimo. VIETATE LE MOTO IN UNA STAZIONE FERROVIARIA INGLESE: SCATTA LA PROTESTA Per fortuna la svolta a destra Durante l'interrogatorio ai Carabinieri, il giovane avrebbe detto di aver commesso "una bravata": la fune era stata presa da un vicino cantiere e il ragazzo, insieme a due complici non ancora identificati, l'avevano tesa tra un albero e una pensilina dell'Azienda Trasporti. Il cittadino che ha segnalato il fatto ha affermato di aver sentito dei rumori in strada e di essersi affacciato dalla finestra. I tre vandali stavano legando il cavo e poco dopo &egrave; passata un'auto centrandolo in pieno. Dietro la vettura poi, al semaforo, &egrave; sopraggiunto un motorino che fortunatamente ha svoltato a destra. Nel caso in cui fosse andato dritto, l'individuo alla guida sarebbe sicuramente ferito gravemente. Il 24enne si trova nel carcere di San Vittore. MOTO RUBATE IN ITALIA: PERCH&Egrave; E DOVE FINISCONO?        

Un 24enne &egrave; stato arrestato con l'accusa di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. Le Forze dell'Ordine sono state allertate da un residente

Cavo d'acciaio teso in strada: uomo in motorino salvo per un pelo

In molte parti d&rsquo;Italia &egrave; tempo per tanti ragazzi di ricominciare la scuola. Come ogni boomer che si rispetti &egrave; impossibile per me non fare confronti, non pensare a come fossimo meglio noi, rispetto ai giovani di oggi. Mentre vedo ragazzini con zaini immensi carichi di costosi e parzialmente inutili testi, mi sembra tutto cos&igrave; diverso. Eppure, ho avuto anch&#39;io quell&#39;et&agrave;. Cosa ci sar&agrave; di diverso che mi rende tutto cos&igrave; irriconoscibile? Me lo fa capire un suono. Un suono sforzato, faticoso, metallico. E&#39; uno scooter cinquanta, spompatissimo, con una marmitta rovesciata che copre anche i tuoni che rimbombano da lontano. Un vecchio Malaguti Phantom F12.  Ecco cosa mancano, i motorini  &nbsp;  Io sono figlio della generazione degli scooter. Ho vissuto l&#39;epoca d&#39;oro dei cinquantini, quando il passaggio dalle medie alle superiori significava libert&agrave; e quella libert&agrave; aveva due ruote, freni mal dimensionati, un propulsore capace di raggiungere velocit&agrave; irresponsabili. Anche noi subivamo il fascino delle mode: salvo rare eccezioni i Malaguti imperversavano, nelle varie declinazioni da Aeronautica Militare. Poi c&#39;erano gli scooter replica, il CR50Z Marlboro, il Cagiva City Lucky Explorer, il Piaggio NRG Benetton (questo con un curioso mash-up fra Formula1 e motorsport) e l&#39;inarrivabile Aprila Sr50 Chesterfield, quello del corsaro Max. La leggenda voleva che le versioni replica avessero motori pi&ugrave; performanti. Con qualche &quot;decina di mille lire&quot; non acquistavi solo la versione con gli adesivi racing, acquistavi la versione con qualcosa in pi&ugrave;. C&#39;era sempre un cugino di qualcuno a cui qualcun altro aveva rivelato che a fine linea di produzione agli scooter recplica veniva dato quel qualcosa in pi&ugrave;. Sar&agrave; stata una polvere magica.    TRA PERSONALIZZAZIONI E SOGNI NEL CASSETTO  Ricordo per&ograve; che le mode venivano poi superate dalle personalizzazioni. Adesso diremmo che customizzavamo i nostri mezzi. Pomeriggi a carteggiare fiancate, spruzzare vernici metallizzate evitando di fare la goccia, marchio di ignominia. A pensarci oggi, che idea stupida la vernice metallizzata su una superficie di massimo 30 cm. Per&ograve; ci piaceva cos&igrave;. E poi le marmitte, i rulli, i filtri. Pian piano i motorini, da essere una scelta di moda, per sentirsi parte di un gruppo, diventavano riflesso della personalit&agrave;. C&#39;era chi aveva veri e propri missili, cui per&ograve; occorrevano chilometri per lanciarsi, chi aveva ambitissime selle biposto, per ospitare (abusivamente) compagni di pomeriggi o dolci donzelle, chi aveva lo scooter sempre pulitissimo, chi gli cambiava colore ogni fine settimana, chi si limitava agli immancabili adesivi Town &amp; Country, Maui and Sons, North Sails, O&#39;Neil ma anche Malossi, Leovinci (allora era Vinci, con la i), Polini o altro.&nbsp;  LE 125... CHE SPASSO    Ricordo che andavamo gi&agrave; ad EICMA che allora era ogni due anni (s&igrave;, son pi&ugrave; di vent&#39;anni che non ho vent&#39;anni), per ammirare le mitiche 125. Ah, le 125 anni Novanta. Ci vorrebbe un capitolo a parte. Per ora vi dico solo che io avevo due moto nel mio cassetto dei sogni: Aprilia Pegaso e Cagiva Mito Lucky Explorer (perch&egrave;, proprio come per gli scooter, si diceva andasse pi&ugrave; forte).  Beh, oggi ritorna la scuola e nel tempo in cui mi sono assentato a pensare ai miei primi giorni ho visto arrivare diverse moto. Diverse 125, riconoscibili dall&#39;urlo che emettono. Forse gli scooter cinquantini non torneranno mai, schiacciati da tutta un&#39;altra mobilit&agrave;, ma ragazzine e ragazzini che accendono una moto ce ne sono pi&ugrave; di quel che credessi.  &nbsp;Buon rientro a scuola. Andare e tornare in moto &egrave; sicuramente un vantaggio! 

In molte regioni si torna sui banchi. Il primo giorno &egrave; forse l&#39;unico in cui i ragazzi corrono per entrare, per scegliere i compagni di banco ed i posti. Poi sar&agrave; una sofferenza, per&ograve; in moto potrebbe essere un bell&#39;aiuto

Riaprono le scuole: perch&eacute; non andarci in motorino?

Una truffa vecchia ma sempre attuale. L&#39;inganno della Postepay &egrave; uno dei modi preferiti dei criminali per beffarsi di un venditore e di farsi accreditare una somma. Una volta ottenuta, il piano termina col far sparire le proprie tracce, ma non passa molto tempo perch&egrave; la vittima si renda conto del raggiro. Stavolta &egrave; accaduto a Fermo, nelle Marche, ma il furfante &egrave; un uomo trentino.  COMPRA MOTO ONLINE MA IL VENDITORE SPARISCE COI SOLDI: TRUFFATORE DENUNCIATO  Il raggiro della &quot;confusione&quot;  La truffa in questione si basa fondamentalmente sulla tattica del creare confusione sul metodo di pagamento. In questo caso, un uomo residente nella provincia marchigiana di Fermo aveva deciso di mettere in vendita, attraverso un sito specializzato, il suo ciclomotore al prezzo di 1.200 euro. Dopo poco tempo era stato contattato da un altro soggetto che all&#39;apparenza era fortemente interessato all&#39;acquisto del mezzo. Dopo essersi accordati, il proprietario &egrave; stato convinto dal compratore a recarsi ad uno sportello Postamat, per ritirare la somma ottenuta con la vendita del veicolo. Arrivato davanti al dispositivo per&ograve;, l&#39;interlocutore avrebbe consigliato alla povera vittima di eseguire alcune operazioni allo sportello, assicurando che avrebbe ricevuto tutto indietro. Insomma, l&#39;idea era quella di confondere, utilizzando precise parole e un tono deciso, che al termine del passaggio di denaro il marchigiano avrebbe ricevuto i suoi 1.200 euro. In realt&agrave;, il truffatore era appena riuscito a farsi accreditare ben 300 euro sulla propria postepay. Ovviamente il ladro ha fatto perdere le sue tracce, mentre la vittima ha immediatamente sporto denuncia. Le Forze dell&#39;Ordine hanno intercettato l&#39;uomo, sarebbe un pregiudicato residente nella provincia di Bolzano.  PATENTI FALSE VENDUTE ONLINE: SCOPERTA MAXI TRUFFA SU TELEGRAM 

La vittima era stata convita a recarsi ad un Postamat della citt&agrave; di Fermo per eseguire alcune operazioni. Confuso dal truffatore, ha accreditato 300 euro

Mette in vendita il motorino e viene truffato: il raggiro della Postepay

        Navigando su Internet, se ne vedono di cose strane, anche sui siti di annunci di lavoro. Orari impossibili, compensi quasi ridicoli, e poi anche mansioni che nessuno si aspetterebbe. Un po&rsquo; come &egrave; successo sul gruppo Facebook &ldquo;Lavoro a Napoli&rdquo;, dove &egrave; comparso un annuncio davvero bizzarro: &ldquo;Bar cerca personale in grado di guidare il motorino con il vassoio in mano&rdquo;. Il post &egrave; virale Non ci &egrave; voluto molto prima che l&rsquo;annuncio diventasse virale sui social. D&rsquo;altronde, con un requisito del genere, chi non sarebbe incuriosito? Anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, da sempre molto attento alle problematiche locali e molto attivo sui social, ha ripreso il post, spiegando che sarebbe andato a fondo alla questione per vederci pi&ugrave; chiaro. Ecco il testo integrale dell&rsquo;annuncio: &ldquo;Attivit&agrave; bar cerca personale per consegne esterne che sappia guidare sottolineo guidare il motorino con il vassoio in mano. Zona Frullone - San Rocco. Mezze giornate mattina e pomeriggio su turni. Lasciare breve descrizione e numero di tel. Grazie&rdquo;. Come si pu&ograve; notare, non viene specificata l&rsquo;attivit&agrave;, e questo desta ancora pi&ugrave; dubbi. Non sono mancati, ovviamente, i commenti sotto il post, che hanno ironizzato su quanto richiesto.  LE CHIACCHIERE DA BAR: TRA MITI E LEGGENDE DEI MOTOCICLISTI       

Sta facendo il giro dei social, una strana offerta di lavoro di un bar di Napoli (che non viene specificato) e che richiede &ldquo;particolari&rdquo; requisiti

Cercasi cameriere che guidi il motorino con vassoio in mano: l'annuncio è virale

        I capelli biondi sono di mamma Ilary ma il sorriso, quello &egrave; tutto di pap&agrave; Francesco. Cristian Totti, insieme all'eterno numero 10 della Romam sono decisi a scacciare via tutte le dicerie, i gossip e le spietate copertine che negli ultimi mesi non hanno lasciato in pace la loro famiglia. La separazione tra la showgirl e l'ex capitano della Roma ha sconvolto tutti, ma &egrave; giusto rimboccarsi le maniche e ripartire...in motorino!  Passeggiata scaccia pensieri Mentre la separazione tra la showgirl e l'ex calciatore fa sorgere molti dubbi, tra chi si chiede a chi andr&agrave; il garage milionario della coppia, a come andr&agrave; a finire la "questione alimenti", per le vie della Capitale c'&egrave; ci proprio non sembra farsi toccare dalle mille voci che colpiscono i due e i rispettivi fantomatici&nbsp; "amanti". Francesco Totti infatti ha da poco pubblicato una storia Instagram in cui si mostra sorridente insieme a suo figlio Cristian in sella al loro motorino. Con tanto di caschi in testa i due sembrano spensierati e felici, nonostante qualche espressione imbrarazzata del ragazzo, la tipica reazione di ogni adolescente che sa di finire presto sul profilo social del proprio genitore. In sottofondo la famosissima "Il ragazzo della via Gluck" di Adriano Celentano, perch&eacute; per pap&agrave; Francesco gli anni non passano mai. Non sar&agrave; pi&ugrave; l'amore eterno di Ilary ma resta sempre quel ragazzo, quel capitano e quel pap&agrave; che Cristian adora.&nbsp; MOTO VIETATE AI CALCIATORI, MA C&rsquo;&Egrave; CHI DELLA REGOLA NON NE VUOLE PROPRIO SAPERE!       

Sul profilo Instagram dell'ex capitano giallorosso &egrave; comparso un video in cui si vedono i due divertirsi con tanto di casco in testa

Totti, in motorino per le vie di Roma e con lui c'è... il figlio Cristian!

Altro che tristezza post separazione, Francesco Totti è più sorridente che mai in motorino per le vie di Roma insieme a suo figlio Cristian. Il video social con Celentano in sottofondo.

Francesco Totti e il figlio Cristian in motorino

Chi non ha avuto un amico di 50 cc in famiglia? Se non era propriamente nostro era quello della mamma o del fratello maggiore; in ogni caso per i tanti giovani degli anni &#39;70 e &#39;80, sono stati dei veri compagni di strada, affidabili e insostituibili

I motorini: i "Social" di un tempo FOTO

C&#39;&egrave; chi ama gli scooter per sfrecciare tra le vie della Capitale, chi ha gusti pi&ugrave; sportivi e chi proprio non riesce a rinunciare all&#39;italianissimo stile retr&ograve; di Vespa. Che siano di destra, di centro o di sinistra, tutti i politici condividono una passione: i motori e in particolare quelli a due ruote. Dalla moto di Alemanno e Salvini, al motorino di Rutelli, ecco i politici italiani in sella ai loro modelli preferiti:

Dalla poltrona alla sella: in politica è par condicio per le due ruote

Piaggio Liberty 50 - Elegante e facile da guidare, i suoi punti di forza sono la leggerezza, l'affidabilità e i consumi contenuti. Il prezzo è di 2.499 euro.

Non chiamateli Cinquantini! Le grintose piccole moto e gli agili scooter sono tra le soluzioni migliori per spostarsi nel traffico cittadino o, in questo periodo estivo, magari per dirigersi in spiaggia senza la preoccupazione di non trovare il tanto agognato parcheggio. Ecco i modelli pi&ugrave; venduti a luglio 2022:

Voglia di 50 cc: ecco i dieci modelli più venduti a luglio

        Come una mamma che toglie il gioco pericoloso dalle mani dei propri figli, Eric Adams, primo cittadino di New York, ha deciso di creare un vero e proprio evento mediatico per dire basta alla piaga dei ciclomotori truccati facendoli distruggere con un bulldozer.&nbsp; FALSIFICAVA LA TARGA COL NASTRO ADESIVO: MOTOCICLISTA DENUNCIATO E SANZIONATO&nbsp; "Verrete schiacciati" Centinaia e centinaia di tonnellate per schiacciare il cumulo di moto, scooter e motorini modificati. &Egrave; l&rsquo;idea estrema del sindaco della Grande Mela, che ha voluto dare una lezione esemplare facendo distruggere 100 veicoli davanti agli occhi di giornalisti e cittadini. Nella citt&agrave; americana dall&rsquo;inizio del 2022 sono state sequestrate ben 2mila moto e scooter. Ovviamente le polemiche non sono mancate, poich&eacute; tanta gente ha affermato che sarebbe stato molto pi&ugrave; utile inviare i veicoli nei paesi in cui&nbsp;non ci sono ancora mezzi di trasporto. Sul profilo Twitter del Primo Cittadino &egrave; comparso anche un post con una didascalia molto chiara: &ldquo;Le moto da cross e gli ATV illegali mettono in pericolo la vita dei newyorkesi. Non permetteremo che rimangano senza controllo. Quest'anno abbiamo gi&agrave; tolto dalla strada quasi 2.000 moto e siamo solo all'inizio. Ricevete il messaggio: volete terrorizzare i nostri quartieri? Verrete schiacciati&rdquo;.&nbsp; BOOM CONTRAFFAZIONE, TROVATE QUATTRO FINTE VESPA A MILANO&nbsp;  Illegal dirtbikes and ATVs endanger the lives of New Yorkers. We're not letting them go unchecked. This year we've already taken nearly 2,000 bikes off the street and we're just getting started.Get the message: you want to terrorize our neighborhoods? You'll get crushed. pic.twitter.com/snHjqfWr90 &mdash; Mayor Eric Adams (@NYCMayor) June 21, 2022          

Tutti i veicoli confiscati erano stati truccati, cos&igrave; che Eric Adams primo cittadino di New York ha deciso di lanciare un messaggio contro questa pratica illegale&nbsp;

Sequestrate 100 moto: il sindaco le fa distruggere col bulldozer

        &Egrave; gi&agrave; accaduto a Dubai e nelle strade delle pi&ugrave; grandi citt&agrave; indiane, ma il problema sta senza dubbio anche coinvolgendo l&rsquo;Italia: sul web sta spopolando un video che ritrae le strade di Catania piene di carcasse di moto e motorini abbandonati sotto strati di polvere e ruggine. Degrado "invisibile" Filmati come fossero un affascinante monumento storico, ma mai rimossi nonostante le numerose richieste dei cittadini stanchi del degrado in cui sta riversando Catania. Sulle maggiori piattaforme social &egrave; ormai virale il video che mostra vecchie moto, motorini o &ldquo;scheletri&rdquo; degli stessi lasciati marcire accanto ai marciapiedi (o addirittura sopra i marciapiedi) da chiss&agrave; quanto tempo. Un peccato anche per i numerosi turisti che da ogni parte del mondo arrivano ogni anno, soprattutto in estate, per ammirare le bellezze della citt&agrave;, una vera e propria ricchezza che sembra non importare a chi dovrebbe tenerla sempre nel massimo dello splendore.  TIFOSO ROMANISTA SULLO SCOOTER INSULTA GLI INGLESI MA SBATTE CONTRO UN'AUTO VIDEO       

Le immagini della situazione in certe zone della citt&agrave; di Catania stanno facendo il giro del web. I cittadini chiedono a gran voce di risolvere il problema al pi&ugrave; presto ma inutilmente

Moto abbandonate in strada? Anche in Italia

Poteva succedere ovunque, purtroppo. E infatti &egrave; successo in un una strada elegante e trafficata del quartiere pi&ugrave; in vista di una grande citt&agrave; italiana. A Napoli un motociclista (o almeno cos&igrave; si &egrave; &ldquo;presentato&rdquo; sulla scena del crimine)&nbsp;ha dato la dimostrazione di come sia possibile rubare uno scooter in meno di tre minuti e senza dare nell&rsquo;occhio in un contesto tutt&rsquo;altro che indiscreto.  Motorino rubato in pieno giorno!    La scena &egrave; stata immortalata da una telecamera nel quartiere Posillipo, non lontano dal lungomare di Mergellina. L&rsquo;uomo, casco, giacca nera, pantaloni mimetici, arriva a bordo di uno scooter bianco che parcheggia proprio accanto alla sua &ldquo;preda&rdquo;, un altro scooter di colore rosso. A quel punto apre il portaoggetti, meditando su quale fosse lo strumento pi&ugrave; adatto a compiere il furto. Dopo aver sciolto il dilemma tra quello che sembra un cacciavite e una tripla chiave, si avvicina con quest&rsquo;ultima al mezzo da rubare e, sotto gli occhi di un ignaro passante, forza il block shaft, per poi mettere in moto e partire in pochi secondi. In tutto, per il furto, ha impiegato meno di tre minuti. Lo scooter, &egrave; stato poi scoperto, appartiene ad un ragazzo che lavora in zona fino a sera tardi e che ne ha bisogno per poter tornare a casa a fine turno. Grazie alla telecamera di sicurezza c&rsquo;&egrave; qualche speranza che il motorino venga recuperato e restituito allo sfortunato lavoratore.  Furti di batterie al litio: il fenomeno dilaga in Italia 

Incredibile la destrezza con cui un uomo ha forzato il block shaft del mezzo parcheggiato in una trafficata via del quartiere Posillipo

Come ti rubo lo scooter in 3 minuti e di giorno: &egrave; accaduto a Napoli

        Un'immagine abbastanza frequente in India &egrave; stata ripresa da alcune telecamere di sorveglianza, e mostra un toro camminare liberamente per le strade di una citt&agrave; legato a terra con alcune funi. Spaventato dalla folla per&ograve; l'animale si &egrave; imbizzarrito ed &egrave; corso incontro a un motorino di passaggio scaraventando a terra le tre persone in sella, tra cui un bambino. TORO SCATENATO PRENDE A CORNATE UNA MOTO: IL VIDEO &Egrave; IMPRESSIONANTE! L'ira del toro Momenti di paura si sono vissuti per le strade dello stato indiano del Tamil Nadu, in un territorio spesso accusato di trattare gli animali con poco rispetto. In questo caso il toro, impaurito dalle urla delle centinaia di persone presenti ai bordi delle strade, si &egrave; diretto verso un motorino ed ha incornato i passeggeri, scaraventando a terra prima la donna e poi il marito, insieme al loro bambino. Subito i domatori sono accorsi sul posto per aiutare la malcapitata famiglia, ma almeno 50 persone sono rimaste ferite. Le immagini sono arrivate alle autorit&agrave; indiane che a causa della pandemia avevano vietato manifestazioni di questo genere, ritrovandosi costrette a denunciare l'organizzatore del folle evento.  LE MOTO DISTURBANO PERSONE E ANIMALI: PROTESTA A BOLZANO CONTRO LE TRIAL       

Il filmato, girato in India, che sta facendo il giro del web mostra l'animale tentare di incornare la folla ai bordi delle strade per poi prendersela con i tre a bordo dello scooter

Toro infuriato carica una famiglia sul motorino: botto impressionante! VIDEO

        &ldquo;L&rsquo;ho trovato a terra, ma posso ripararlo io, sono un meccanico&rdquo;. Era probabilmente questa la frase che gli sfortunati proprietari dei motorini si sentivano dire dal truffatore, scoperto a Rimini dopo lunghe indagini partite da segnalazioni di veri meccanici di zona. Era proprio l'uomo, infatti, a rompere i mezzi&nbsp;e ad attendere i legittimi possessori i quali, seppur con l&rsquo;amarezza di aver scoperto il danno, si sentivano fortunati per esser stati avvertiti da quell&rsquo;uomo che si offriva di ripararli in cambio di una somma che variava da 30 a 50 euro. Il finto meccanico Dopo i truffatori che inventavano incidenti spacciandosi per avvocati, ecco una nuova categoria di finti esperti: i meccanici. L'uomo in questione rompeva motorini, si assicurava che non partissero pi&ugrave; e poi aspettava i proprietari presentandosi appunto come un meccanico. Le vittime mirate erano soprattutto giovani e donne. Le riparazioni del truffatore per&ograve; non erano fatte poi cos&igrave; a regola d&rsquo;arte, con i mezzi che venivano successivamente affidati dai proprietari stessi ad altri meccanici che con vera esperienza riuscivano ovviamente ad aggiustarli. Sono stati proprio questi professionisti a segnalare l&rsquo;accaduto alla Polstrada di Rimini, che nel novembre scorso ha fatto partire le indagini anche grazie all&rsquo;identikit. L&rsquo;uomo di circa 35 anni, magro, con capelli corti e tatuaggi &egrave; stato colto in flagrante proprio mentre tentava di aggiustare un motorino da lui stesso danneggiato e denunciato per furto aggravato, danneggiamento e truffa. VENDE LO SCOOTER MA VIENE TRUFFATO: SPARITI 400 EURO DAL CONTO       

A Rimini, un uomo staccava i pezzi dei veicoli e dopo si presentava ai proprietari come esperto di riparazioni, offrendosi di aiutarli in cambio di denaro

Rompeva scooter in sosta e poi si spacciava per meccanico: denunciato

Rappresentavano la libert&agrave;, la prima vera possibilit&agrave; di essere indipendenti e di potersi muovere a proprio piacimento. I fatidici quattordici anni, necessari per poter guidare il cinquantino, erano un traguardo atteso e agognato, un momento che rappresentava uno spartiacque tra il prima e il dopo. Cantava bene Vasco Rossi: &ldquo;E adesso che non ho pi&ugrave; il mio motorino, che cosa me ne faccio di una macchina...&rdquo;. Oggi non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave; &ndash; purtroppo &ndash; ma per chi &egrave; stato un teenager negli anni &lsquo;80 e &lsquo;90 (ma anche gli anni &#39;70 videro spopolare tante proposte per i giovanissimi) questi amici a due ruote sono stati il trampolino di lancio verso l&rsquo;indipendenza, la possibilit&agrave; di ritrovarsi con gli amici. Insomma quello che rappresentano i Social oggi.  Oggi, repressi dalla sempre pi&ugrave; turbolenta giungla urbana e dai vari oneri che gravano su un mezzo per definizione &quot;economico&quot; o &quot;Entry level&quot; (come si usa dire), sono ridotti quasi a un fenomeno di nicchia.&nbsp;    I MODELLI STORICI    Impossibile elencare tutti i cinquantini che sono transitati sulle nostre strade o sono finiti nelle mani dei giovani di ieri. Di certo alcuni sono stati delle vere e proprie pietre miliari che hanno lasciato pi&ugrave; di un ricordo. Il Fifty della Malaguti, prodotto a San Lazzaro di Savena dal 1974 al 1997 in svariate versioni, &egrave; stato uno dei modelli pi&ugrave; amati dagli adolescenti degli Anni &lsquo;90. Sicuramente &egrave; stato anche uno dei pi&ugrave; identificativi rientrando nella tipologia dei &ldquo;tuboni&rdquo;, cos&igrave; definiti in gergo per la forma particolare del telaio realizzato intorno a un unico tubo di grossa sezione (che funge anche da serbatoio) a cui inferiormente &egrave; appeso il motore.  PICCOLE STELLE    E poi gli scooter 50 degli anni &#39;90. Mezzi piccoli, ma agressivi e tecnologici. Dalle variopinte livree e grinta da vendere.&nbsp; Piaggio NRG, lo Scarabeo, Aprilia SR ed Amico, Benelli 491, MBK Booster, Gilera Typhoon, Cagiva City e Italjet Dragster i&nbsp;compagni di una giornata. Il tutto accompagnato dal sound (e dagli odori) del motore a 2 tempi.  Senza dimenticare le piccole moto come Aprilia RS ed RX 50, Malaguti RST, Gilera 503 o Eaglet, o gli ibridi come Gilera Bullit: lo stile di un tubone ma con la ciclistica di una piccola sportiva.  Nelle prossime settimane, sulle pagine web di InMoto.it andreamo alla scoperta di quei piccoli bolidi, intanto vi lasciamo alle immagini e ad un video realizzato lo scorso anno in quel di Imola in sella ad alcuni degli scooter 50 pi&ugrave; famosi degli anni &#39;90.    &nbsp; 

Per molti dei&nbsp;quarantenni/cinquantenni di oggi erano veri compagni di vita e la porta d&#39;ingresso nel mondo delle due ruote

I cinquantini: piccoli sogni per sentirsi grandi

Rappresentavano la libertà, la prima vera possibilità di essere indipendenti e di potersi muovere a proprio piacimento. I fatidici quattordici anni, necessari per poter guidare il cinquantino, erano un traguardo atteso e agognato, un momento che rappresentava uno spartiacque tra il prima e il dopo. Cantava bene Vasco Rossi: “E adesso che non ho più il mio motorino, che cosa me ne faccio di una macchina...”. Oggi non è più così – purtroppo – ma per chi è stato un teenager negli anni ‘80 e ‘90 (ma anche gli anni '70 videro spopolare tante proposte per i giovanissimi) questi amici a due ruote sono stati il trampolino di lancio verso l’indipendenza, la possibilità di ritrovarsi con gli amici. Insomma quello che rappresentano i Social oggi.

I motorini degli anni '90 FOTO

        Descrivere il Ciao &egrave; francamente superfluo. Se non &egrave; il motorino pi&ugrave; famoso della storia italiana, poco ci manca. Un mezzo divenuto cult, popolarissimo tra le vecchie generazioni, oggi considerato quasi alla stregua di un oggetto pop. C'&egrave; chi lo vuole per&ograve; riportare su mercato. Le prime indiscrezioni indicavano la stessa Piaggio intenzionata a riproporlo. Chiss&agrave; per&ograve; se a Pontedera sono consapevoli che negli Stati Uniti li hanno gi&agrave; anticipati. La Juiced, Casa americana specializzata in e-bike, ha infatti presentato la propria versione del Ciao, inevitabilmente moderna, e quindi elettrica. Ha un nome per&ograve; ben diverso: sicuramente efficace e semplice come 'Ciao': Scorpion X, il "nuovo" Ciao.  IL LOOK E LA CICLISTICA Il design, come avrete notato, &egrave; identico a quello del motorino della Piaggio: stesso telaio, e anche stessa ciclistica, con due ammortizzatori posteriori, una forcella anteriore regolabile a doppia piastra, freni a disco con doppio pistoncino. Ci sono per&ograve; inevitabilmente elementi dei giorni nostri, a partire dal fanale anteriore, a LED. MOTORE ELETTRICO: I DATI TECNICI Ma la caratteristica pi&ugrave; rilevante &egrave; certamente l'alimentazione. Juiced Scorpion X &egrave; infatti una e-bike con una batteria da 52 volt e 15 Ah, 750 watt di potenza, 45 km/h di velocit&agrave; massima - limitabili a 32 km/h - e 88 km d'autonomia. La trasmissione a 8 velocit&agrave; &egrave; Shimano. E il prezzo &egrave; super concorrenziale: in Italia costerebbe all'incirca 2.000 euro. Gli rubano il Ciao: ritrovato dopo 34 anni ancora funzionante Chi ha voglia di tornare a vivere le emozioni del passato, quindi, potr&agrave; fare un pensierino allo Scorpion X di Juiced. Tornare in sella a un Ciao &egrave; possibile: basti sapere che non ci sar&agrave; un serbatoio da riempire di benzina.        

La e-bike statunitense ha stesso telaio, design e ciclistica dell'iconico motorino Piaggio, ma &egrave; alimentato da una batteria e un motore a zero emissioni: ecco le sue caratteristiche

Juiced Scorpion X, il "Ciao" elettrico

        Quante volte &egrave; successo che il nostro scooter non partisse? Magari lasciandoci in panne in mezzo alla strada, giusto qualche minuto prima di un impegno. Come rimediare? E soprattutto, come fare a capire quali siano realmente le cause del guasto?  BENZINA FINITA: COME CAPIRLO E COSA FARE Iniziamo subito con la premessa che la causa primaria, e quasi scontata, &egrave; che sia terminata la benzina. In molti, scooteristi veterani o meno, si lasciano ingannare dall'indicatore di carburante, che come qualsiasi altro mezzo elettronico del mondo, potrebbe non funzionare a dovere, e quindi non segnalare nessuna criticit&agrave; quando in realt&agrave; la benzina sta per terminare. Scooter, quale scegliere? Guida all'acquisto Il metodo infallibile, in questo caso, &egrave; controllare direttamente il livello residuo del serbatoio, e scoprire che potrebbe essere danneggiato il tubo benzina, che non fa arrivare il carburante al motore. Per verificarlo, bisogna rimuovere il tubo dal rubinetto della benzina e avviare il motore tramite l'accensione elettrica: se dal tubo non esce benzina, allora s&igrave;, probabilmente si &egrave; rotto il rubinetto. CARBURATORE SPORCO Ma il motorino potrebbe non partire perch&eacute; il carburatore &egrave; sporco. In tal caso, bisogna verificare se nella vaschetta del carburatore vi &egrave; traccia di benzina. Se s&igrave;, vuol dire che le scorie spesso presenti nei carburanti hanno ostruito le uscite del carburatore fino a impedire l'avvio del motorino. BATTERIA E GUASTI ELETTRICI Poi, c'&egrave; anche il capitolo dei guasti elettrici. Causa principale: la candela, troppo umida per poter lavorare efficacemente. Basta quello a non far partire il motorino. E allora, come accorgersi se &egrave; guasta o meno? La prima cosa utile da fare &egrave; controllare il colore della ceramica che riveste l'elettrodo centrale: se funziona, sar&agrave; marrone chiaro (se &egrave; bianca, allora &egrave; da poco uscita dalla fabbrica, quindi maggior sicurezza). Se invece il colore verte sul nero, ci sono problemi di umidit&agrave;. I pi&ugrave; esperti in realt&agrave; per verificare il funzionamento della candela utilizzano anche l'avviamento manuale o a pedale del mezzo. Follia in autostrada: a 160 km/h &ldquo;appeso&rdquo; al motorino (truccato) VIDEO Altra noia elettrica che non permette la partenza dello scooter riguarda la batteria, o i fusibili. &Eacute; opportuno dare sempre un'occhiata preventiva per evitare spiacevoli imprevisti. Qualora non foste in grado, basta recarsi in un'officina e risolvere ogni tipo di problema.       

L'avviamento dello scooter potrebbe essere impedito da diversi fattori: ecco i pi&ugrave; comuni e i metodi per risolverli

E se il motorino non parte? Ecco le cause e qualche consiglio

Una delle gare su due ruote pi&ugrave; pazze in circolazione. Il Red Bull Epic Rise &egrave; una competizione dedicata a ciclomotori monomarcia truccati, che si sfidano per conquistare il titolo di &quot;Epic Rider&quot;. E lo fanno cercando di raggiungere la maggiore distanza possibile nella &ldquo;scalata&rdquo; di una salita di 50 metri. Tre le categorie in gara: la classe &ldquo;Stock&rdquo;, entry level degli Epic Riders con telaio e ciclistica originale, monocilindrici e a frizione automatica (non oltre 65cc), la &ldquo;Truccati&rdquo; per i mezzi con telaio originale e un massimo di 75 cc, monocilindrici e a frizione automatica e la &ldquo;Proto&rdquo; dedicata ai motorini creati artigianalmente con una cilindrata massima di 100cc 2 tempi e solo a frizione automatica. Nel video che vi proponiamo potete vedere all&rsquo;opera i 70 temerari piloti che sabato scorso si sono sfidati a Clusone (BG) per raggiungere la vetta di una salita di 50 metri a bordo dei loro motorini truccati. Su un Ciao rosa anche uno dei giudici, la giornalista sportiva Irene Saderini, si &egrave; lanciata nell&rsquo;impresa con il supporto dei colleghi d&rsquo;eccezione Herbert Ballerina e lo youtuber Andrea Pirillo.

Red Bull Epic Rise, motorini truccati pronti a tutto

Immaginate una mandria di ciclomotori truccati all&#39;inverosimle, pronti a sfidarsi su una salita rognosa anche per un&#39;enduro specialistica. Si chiama Red Bull Epic Rise ed &egrave; una delle gare su due ruote pi&ugrave; folli in circolazione. Nell&#39;utima edizione, che si &egrave; tenuta la scorsa domenica presso il Crossodromo Internazionale del Ciglione della Malpensa (Cardano al Campo - VA) solo un concorrente, un autentico eroe, &egrave; riuscito a raggiungere la vetta. Per tutti gli altri, fango, cadute... ma anche la soddisfazione di averci provato. Buona visione!

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