Si tratta di una prima fase sperimentale che interesser&agrave; un tratto della Route des Jeunes, porta d&rsquo;accesso al centro di Ginevra, che testimonia la seria volont&agrave; da parte dell&rsquo;amministrazione della citt&agrave; svizzera di tentare una politica sulla viabilit&agrave; costruttiva. Da un lato, infatti, si tenta di decongestionare un&rsquo;arteria intensamente trafficata; dall&rsquo;altro si vuole rendere pi&ugrave; pacifica la convivenza con utenti della strada, come i ciclisti, sempre pi&ugrave; numerosi e particolarmente esposti ai pericoli sui percorsi urbani privi di apposite corsie dedicate.  EFFICIENZA ELVETICA - E anche se si tratta di una semplice sperimentazione, colpisce come tutto sia stato studiato nel minimo dettaglio, a ulteriore dimostrazione di un&rsquo;operazione non fine a se stessa. Insomma, ben altro rispetto a certi &ldquo;spot&rdquo; dal sapore elettorale che poi finiscono immancabilmente in un buco nell&rsquo;acqua. Basti guardare alla segnaletica stradale appositamente realizzata e alle regole da seguire, chiare&nbsp;e precise,&nbsp;sull&rsquo;uso del tratto interessato&nbsp;da parte delle due ruote.  VITTORIA DI CATEGORIA - Una misura sperimentale, quella adottata a Ginevra, che nasce da una proposta portata avanti da Ci Motards - associazione nazionale di categoria in difesa dei motociclisti - che richiama idealmente quanto successo di recente da noi, a proposito della &ldquo;vittoria&rdquo; sui pedaggi autostradali ridotti del 30% per le 2 ruote. Ma a proposito di battaglie, come procede invece nel nostro paese proprio quella per consentire a moto e scooter l&#39;attraversamento delle corsie preferenziali?  SE NE PARLA DA ANNI... - A conti fatti, per&ograve;, salvo alcune eccezioni - come ad esempio Bologna, che sta sperimentando, o Milano, dove l&rsquo;accesso &egrave; consentito quando espressamente previsto da apposita segnaletica - si fa fatica a far progredire l&rsquo;idea del libero accesso di moto e scooter alle corsie preferenziali. Misura che, soprattutto in grandi citt&agrave; come Roma (dove il traffico su due ruote a motore &egrave; tra i pi&ugrave; intensi d&rsquo;Europa) potrebbe risultare molto impattante&nbsp;sulla circolazione. E pensare che proprio nella Capitale, oramai nel lontano 2011, si tent&ograve; un esperimento in tal senso, con l&rsquo;apertura di alcuni tratti di preferenziale in zone dove lo zig zag tra le auto creava situazioni di rischio elevato. Dopo meno di 6 mesi tutto fin&igrave; e i tratti prescelti tornarono off-limits per moto e scooter. Allora cosa ne dite&hellip; non sarebbe ora&nbsp;di tornare seriamente a parlarne? 

<p>I mezzi a due ruote potranno liberamente circolare insieme a bus e taxi dove consentito</p> 

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Ginevra apre alle moto sulle corsie preferenziali: e da noi?