I modelli a due ruote italiani che hanno fatto la storia nelle competizioni - da Gilera a Moto Guzzi, passando Morini e Ducati - sfilano alla kermesse veneta

Auto e Moto d'Epoca 2021 a Padova FOTO

&quot;Auto e Moto d&#39;Epoca&quot; riparte: l&#39;edizione 2021 dell&#39;evento dedicato al motorsport classico si terr&agrave; negli spazi della Fiera di Padova dal 21 al 24 ottobre, con la collaborazione di MAUTO, Museo Nazionale dell&#39;Automobile, ACI, ASI e importanti collezioni private.    &quot;L&#39;ITALIA CHE VINCE LE CORSE&quot;  La nuova edizione si annuncia come l&#39;unica grande fiera europea del settore: boom di prenotazioni per tutti i reparti della fiera, confermata la presenza delle grandi Case automobilistiche e molto forte la presenza internazionale. A legare le auto e le moto, la doppia mostra intitolata &quot;L&#39;Italia che vince le corse&quot;, filo conduttore scelto dagli organizzatori per celebrare i grandi marchi italiani che hanno fatto la storia delle competizioni.  LE MOTO D&#39;EPOCA PROTAGONISTE  Mentre la prima esposizione verte sul mondo delle automobili, gli appassionati delle due ruote potranno rifarsi gli occhi con la seconda esposizione, interamente dedicata alle moto. Tra i protagonisti, Gilera, Moto Guzzi, Morini, MV Agusta, Rumi, Benelli e diversi altri marchi dell&#39;epoca eroica delle moto nazionali fino alla Ducati 900SS, che cambi&ograve; per sempre l&#39;immagine della Casa di Borgo Panigale. Tra i modelli esposti, la Gilera 500 4 cilindri GP del 1956, sei volte vincitrice del titolo mondiale tra il 1950 e il 1957, e la MV Agusta 500 4 cilindri del 1952, vincitrice del primo titolo iridato nel 1956 e poi di altri otto mondiali, l&#39;ultimo dei quali nel 1965.  Moto d&#39;epoca e storiche: quello che c&#39;&egrave; da sapere sulle assicurazioni 

La fiera &quot;Auto e Moto d&#39;Epoca&quot; ritorna con l&#39;edizione 2021: filo conduttore, i marchi automotive che hanno fatto la storia dell&#39;Italia nelle competizioni

Le grandi moto d&#39;epoca italiane sfilano a Padova

        I possessori di veicoli d&rsquo;epoca o storici sono molto spesso soggetti ad una agevolazione nella stipula dell&rsquo;RC auto/moto, in quanto le varie polizze per assicurare questo tipo di veicoli sono spesso proposte dalle compagnie assicurative a prezzi ridotti rispetto a quelli riguardanti i mezzi tradizionali. Ma come funzionano questi tipi di assicurazioni? C&rsquo;&egrave; una reale differenza tra moto d&rsquo;epoca e moto storiche? FMI, arriva la nuova Targa Oro del Registro Storico Moto d&rsquo;epoca Partiamo subito col dire che l&rsquo;articolo 60 del Codice della Strada stabilisce che &ldquo;rientrano nella categoria dei veicoli d&rsquo;epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico) perch&eacute; destinati alla conservazione in musei o locali pubblici e privati&rdquo;. Tali veicoli, quindi, al contrario di quelli storici, devono sottostare a delle limitazioni in termini di circolazione, dato che possono essere utilizzati solo in occasione di raduni e previa autorizzazione. Elemento, quest&rsquo;ultimo, a cui le varie compagnie assicurative tengono conto durante la stipula dell&rsquo;eventuale RC. Moto Storiche Discorso diverso, invece, per le moto di interesse storico, le quali possono circolare tranquillamente a condizione che risultino conformi alle norme del Codice della Strada. Nel caso delle moto, poi, per ottenere la certificazione storica &egrave; assolutamente necessaria l&rsquo;approvazione da parte della Commissione Registro Storico FMI, che valuter&agrave; i mezzi in base ad alcuni parametri di ammissione: la moto deve aver compiuto almeno il 30&deg; anno di et&agrave; dalla data di costruzione e deve mostrarsi in ottime condizioni di conservazione o restaurati nel rispetto dell&rsquo;originalit&agrave;. D&rsquo;epoca o storiche, cosa cambia in termini di assicurazione Innanzitutto, le polizze per veicoli storici prevedono una classe di merito fissa, che non si rif&agrave; dunque al meccanismo del bonus-malus, in aggiunta ad una formula di guida che &egrave; sempre libera. Oltre a ci&ograve;, per le moto storiche &egrave; sempre possibile aggiungere numerose garanzie accessorie, come il furto e incendio, la polizza kasko, l'assicurazione atti vandalici o la possibilit&agrave; di assicurare anche pi&ugrave; di una moto con la stessa polizza. Perch&eacute; valga l&rsquo;etichetta di &ldquo;moto d&rsquo;epoca&rdquo; invece, il motociclo deve avere almeno 20 anni dalla data di prima immatricolazione e anch&rsquo;essi, nonostante il divieto di circolazione su strada, possono usufruire di alcune agevolazioni fiscali. Su tutte spicca l&rsquo;esenzione dal pagamento del bollo &ndash; per quelle con almeno 30 anni di et&agrave; &ndash; o una riduzione del 50% - per quelle dai 20 ai 29 anni di et&agrave; &ndash; e prezzi agevolati per sulle polizze in relazione proprio alla loro limitazione in termini di circolazione su strada. Circolazione, ricordiamo, che senza regolare autorizzazione pu&ograve; costare al proprietario una multa compresa tra i 41 e i 168 euro se si tratta di motoveicoli. Assicurazione moto: non &egrave; obbligatoria per le moto da pista, ma...       

C&rsquo;&egrave; una reale differenza tra moto d&rsquo;epoca e moto storiche? E quali vantaggi ci sono per i proprietari che intendono assicurare tali mezzi? Ecco spiegata la differenza

Moto d’epoca e storiche: quello che c’è da sapere sulle assicurazioni

        La Mita &egrave; una competizione stradale tra le pi&ugrave; celebri d&rsquo;Italia e il 2019 &egrave; un anno speciale per la storica maratona per moto d&rsquo;epoca. Tutto inizi&ograve; esattamente 100 anni fa con la &ldquo;Freccia del Sud&rdquo;, un&rsquo;autentica avventura su due ruote che percorreva lo Stivale da Milano a Caserta. Nel 1932 il traguardo venne spostato a Napoli e successivamente a Taranto. Per trent&rsquo;anni, per&ograve;, dal 1957 al 1986, non si corse pi&ugrave; in seguito al tragico incidente di Guidizzolo nella Mille Miglia. Ci &egrave; voluto l&rsquo;impegno di Franco Sabatini, patron del Moto Club Veteran S. Martino, per far rivivere la Milano-Taranto e adesso &egrave; tutto pronto per la 33&ordf; edizione, quella del 2019. IL PERCORSO &ndash; Il &ldquo;via&rdquo; &egrave; sempre lo stesso: si parte dall&rsquo;Idroscalo di Milano alla mezzanotte tra il 7 e l&rsquo;8 luglio. I bikers guideranno le loro moto d&rsquo;epoca fino a Breganze, sede d&rsquo;arrivo della prima tappa. Il giorno successivo si riparte da Vicenza e si arriva a Firenze: &egrave; dal 2012 che la Mita non si ferma nel capoluogo toscano. Il 10 luglio si riaccendono i motori nel cuore della citt&agrave; gigliata e si prosegue verso Tivoli, attraversando la Tuscia, mentre l&rsquo;11 si scende dal Lazio in direzione della Puglia: l&rsquo;ultimo pernottamento &egrave; a S. Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. Conclude la 33&ordf; edizione della Mita la classica frazione da Bari a Taranto.  I NUMERI &ndash; Sei giorni di viaggio e 1.900 chilometri da percorrere: al via ci saranno oltre 150 equipaggi. Non si tratta di una gara agonistica, ma le classifiche finali sono ugualmente previste. Potranno essere ammesse alla Mita solo le moto appartenenti alle categorie &ldquo;Le Gloriose&rdquo;, &ldquo;Storica&rdquo;, &ldquo;Sport&rdquo; e &ldquo;Assaggiatori&rdquo;. Le moto fino alla classe 175 cc fanno parte delle Gloriose, ma devono essere modelli e marche che hanno partecipato alle Milano-Taranto dal 1950 al 1956: quindi ci saranno Morini Settebello 175, Gilera 150, Bianchi Tonale, Guzzino 65, Laverda 75 e 100, Mv Agusta 125, Parilla e Ganna. Per far parte della&ldquo;Storica&rdquo; servono moto costruite dal 1925 al 1956. Le moto pi&ugrave; recenti fanno parte della cateogria "Sport&rdquo;, ovvero le moto prodotte dal 1957 al 1967. Per quanto riguarda gli &ldquo;Assaggiatori&rdquo;, invece, si tratta di una Categoria turistica, fuori classifica, alla quale possono partecipare tutte le moto, anche moderne. Il passeggero &egrave; ammesso solo in quest&rsquo;ultima categoria. I PARTECIPANTI &ndash; I concorrenti della Mita vengono chiamati &ldquo;tarantini&rdquo; e tra i tanti bikers che prenderanno il via alla 33&ordf; edizione della Milano-Taranto c&rsquo;&egrave; anche il veterano Arcangelo Betti, classe 1938, che guider&agrave; una Gilera Sei Giorni del 1967. Arcangelo &egrave; il pi&ugrave; anziano della competizione. Il pi&ugrave; giovane, invece, viene da Berlino e ha 31 anni: si tratta di Noack Stephan, che cavalcher&agrave; una Bmw R 60 del 1965. C&rsquo;&egrave; anche chi ha attraversato l&rsquo;oceano per partecipare alla Mita: il concorrente che viene da pi&ugrave; lontano &egrave; Barry Porter, il quale arriva direttamente da Santa Cruz, in California. Tra i piloti illustri, vanno segnalati i nomi di Gianfranco Bonera, vice campione del mondo nel 1974, e Luciano Betti, campione del mondo di moto elettriche dal 1999 al 2006. Fonte: Milanotaranto.com       

Sei giorni di viaggio in sella alle moto d&rsquo;epoca per percorrere 1.900 chilometri da Milano a Taranto. Parteciperanno pi&ugrave; di 150 equipaggi

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