        &Egrave; un momento magico, per Ducati. Qualunque progetto in cui si lanciano sembra avere successo; dal Motorsport (nel 2023 hanno vinto praticamente qualunque campionato) alle vendite delle moto in concessionario. &Egrave; come se il mondo urlasse all&rsquo;unisono &ldquo;Forza Ducati!&rdquo;. E cosa fai quando sei sulla cresta dell&rsquo;onda? Batti ferro finch&eacute; &egrave; caldo; continui a investire, a innovare e soprattutto non ti adagi sugli allori perch&eacute; sai che la concorrenza di certo non lo far&agrave;. Ecco perch&eacute; un nuovo progetto come la Ducati Hypermotard 698 Mono e il suo stupefacente motore monocilindrico, nonostante possa sembrare azzardato, &egrave; una mossa furba. Perch&eacute; rompe gli schemi, allarga gli orizzonti verso nuove opportunit&agrave;. L&rsquo;abbiamo messa alla frusta nel circuito di Lucas Guerrero, rinomato kartodromo nei pressi di Valencia; ecco come se l&rsquo;&egrave; cavata alla prova del nostro #SottoEsame.  DUCATI HYPERMOTARD 698 MONO: DESIGN A livello estetico c&rsquo;&egrave; poco da dire, le moto di Borgo Panigale sono sempre curate in ogni dettaglio, e questa Ducati Hypermotard 698 Mono non fa eccezione. A sentire i designer, sono stati proprio i motard da gara l&rsquo;ispirazione durante la fase di disegno delle sovrastrutture. E in effetti la sella piatta, i fianchetti simili a tabelle portanumero e il parafango anteriore alto non lasciano spazio a molti dubbi. Le plastiche sono ben rifinite, gli accoppiamenti solidi. Un appunto? Data la novit&agrave; e la freschezza del progetto, un faro pi&ugrave; originale e differente dalla sorella Hyper 950 non avrebbe guastato. Tra i due modelli, standard e RVE, di sicuro &egrave; quest&rsquo;ultima a vincere il premio &ldquo;appariscenza&rdquo;, nel bene e nel male. VOTO 8,5  DUCATI HYPERMOTARD 698 MONO: CONTENUTI TECNICI E DOTAZIONE Naturalmente il cuore di ogni Ducati che si rispetti &egrave; il motore e per la Ducati Hypermotard 698 Mono non si &egrave; badato a spese. Nasce da una costola del bicilindrico Superquadro di 1.285 cc della 1299 Panigale. Di quel motore infatti mantiene l&rsquo;alesaggio di 116 mm, abbinato a una corsa di 62,4 mm per una cilindrata totale di 659 cc. &Egrave; un motore tecnologicamente avanzato, come dimostrano le valvole di aspirazione in titanio, la camicia del cilindro in alluminio, lo spinotto dotato di riporto DLC e naturalmente la distribuzione Desmodromica, che gli permette di raggiungere regimi elevatissimi (il limitatore &egrave; posto a 10.250 giri) ed erogare una potenza di 77,5 CV a 9.750 giri e 63 Nm. Inoltre, montando il kit di scarico racing Termignoni (comprende anche mappa dedicata e filtro aria), la potenza aumenta di 7 cavalli raggiungendo quota 84,5 CV. Completissima l&rsquo;elettronica, ormai marchio di fabbrica di ogni Ducati. Grazie a una piattaforma inerziale a 6 assi, ci sono ABS Cornering (con funzione specifica per controllare la derapata chiamata "Slide by Brake"), controllo di trazione, anti-wheelie (con un livello dedicato all&rsquo;assistenza alle impennate, chiamato Wheelie Assist), freno motore regolabile, Power Launch (partenze a razzo) e quickshifter bidirezionale (di serie sulla speciale versione RVE che aggiunge anche la colorazione dedicata con telaio nero e grafica speciale). L&rsquo;obiettivo dei progettisti era offrire una moto leggera: ecco perch&eacute; il telaio &egrave; s&igrave; in traliccio in acciaio, ma i tubi hanno spessori differenziati, per raggiungere appunto il miglior rapporto tra rigidit&agrave; e leggerezza. Il risultato? 151 kg in ordine di marcia (senza carburante), niente male. I cerchi da 17 sono in lega (pesano meno dei raggi) e calzano pneumatici 120/70 e 160/60 (Pirelli Diablo Rosso IV). Sospensioni: davanti c&rsquo;&egrave; una forcella Marzocchi regolabile di 45 mm, dietro un mono anch&rsquo;esso completamente regolabile che lavora con un sistema di leveraggi. Il lungo e sottile forcellone bibraccio &egrave; in alluminio. L&rsquo;impianto frenante prevede un solo disco all&rsquo;avantreno da 330 mm lavorato da una pinza radiale. Tutto l&rsquo;impianto &egrave; fornito e sviluppato da Brembo. VOTO FINALE 9  DUCATI HYPERMOTARD 698 MONO: COMFORT ED ERGONOMIA Sella alta (904 mm, ma volendo si pu&ograve; abbassare fino a quasi 5 cm), stretta e piatta, manubrio alto e largo, peso esile. S&igrave;, la Ducati Hypermotard 698 Mono profuma di divertimento gi&agrave; da ferma, appena saliti in sella. Tra le gambe &egrave; davvero smilza, le ginocchia sembrano potersi toccare. Non &egrave; una moto pensata per i grandi spostamenti, il comfort di per s&eacute; non &egrave; granch&eacute;, ma guidarla per esempio in citt&agrave; non richiede chiss&agrave; quali sacrifici. &Egrave; vero, le vibrazioni ci sono ma rimangono ampiamente nella soglia dell&rsquo;accettabile e la sella non &egrave; sottile come potrebbe sembrare. Si sta col busto eretto, le gambe racchiuse, i piedi correttamente arretrati, i gomiti alti. L&rsquo;invito a mordere ogni curva &egrave; lampante, ma si pu&ograve; guidare anche a passeggio senza essere strattonati. VOTO 7  DUCATI HYPERMOTARD 698 MONO: PIACERE DI GUIDA Ho un ricordo piuttosto vivido della prima Ducati Hypermotard, la 1100. Era una moto estremamente affascinante, smilza e con un&rsquo;agilit&agrave; sorprendente. Ma era piuttosto complicata da portare al limite, soprattutto per via di un avantreno che aveva la fastidiosa tendenza a chiudersi pi&ugrave; del dovuto. Per quanto siano passati tanti anni da allora, mentirei se dicessi che sono salito in sella senza nessun preconcetto. Ma proprio per questo, devo fare i complimenti a Ducati. Perch&eacute; sono riusciti a realizzare una moto incredibilmente agile, al limite del &ldquo;nervoso&rdquo;, ma anche precisa e stabile di avantreno. Tecnici e collaudatori hanno dichiarato di aver trascorso tantissime ore in test e sviluppo per trovare proprio quel magico equilibrio: da una parte si voleva la tipica agilit&agrave; dei motard da gara, dall&rsquo;altra non si voleva sacrificare troppo la presenza di avantreno. E le centinaia di ore hanno portato a un eccellente risultato. La Hypermotard 690 Mono curva col pensiero, basta un dito sul manubrio per farla scendere in curva e mantenere poi la linea; per non parlare dei cambi di direzione, praticamente istantanei. Allo stesso tempo per&ograve; hai in mano uno sterzo solido (non come su una stradale pura, chiaramente, ma pi&ugrave; di qualsiasi altro motard), che ti bombarda di informazioni e quindi di sicurezza. Non ci sono spigoli nella sua guida, tutto &egrave; armonico e perfettamente tarato. Ed &egrave; cos&igrave; che bastano poche curve dentro al kartodromo per ritrovarsi a forzare gli ingressi curva, ad anticipare l&rsquo;apertura del gas, a ingarellarsi con i colleghi. Tanto che dopo tre turni senti il bisogno di pi&ugrave; sostegno in frenata, perch&eacute; la forcella affonda troppo repentinamente. Detto, fatto: tre click sono sufficienti per sentire molta differenza, e questo &egrave; un altro grande punto a favore della nuova Hyper: &egrave; una moto che sente le modifiche. Ah, e poi c&rsquo;&egrave; il motore. Che per quanto ci riguarda, &egrave; con tutta probabilit&agrave; il nuovo riferimento dei monocilindri. E lo &egrave; per diversi aspetti, primo: la dolcezza. Scordatevi gli strattoni tipici dei motori di questa architettura, qui troverete tanta dolcezza e regolarit&agrave; di funzionamento. Merito di un attento studio sulle vibrazioni. Non fosse per le pistonate che escono dallo scarico, si potrebbe scambiare per un bicilindrico. Altro motivo di vanto &egrave; l&rsquo;erogazione. Fluida, pastosa e piena a qualunque regime, non ha alcun tipo di scalino; la versione con scarico completo Termignoni (che abbiamo utilizzato per gli ultimi tre turni) riesce a fare anche meglio. Infine, oltre alla spinta costante, il mono Ducati possiede anche un&rsquo;incredibile capacit&agrave; di allungo. Quando pensi che sia il momento di cambiare, attorno ai 9.000 giri, lui invece ne ha ancora, arrivando con slancio fino a poco oltre i 10. Cosa gli manca quindi per essere perfetto? Un pelo di cattiveria ai bassi, il rinomato &ldquo;brap&rdquo; tanto caro a chi fa enduro. Ma per il resto, &egrave; un motore da 10 e lode. Tra l&rsquo;altro &egrave; accompagnato da un&rsquo;elettronica estremamente evoluta, che permette di divertirsi senza rischiare inutilmente. Soltanto l&rsquo;assistente alle derapate non &egrave; proprio&hellip;per tutti, mettiamola cos&igrave;. In generale per&ograve;, se non resistete al fascino motard, a oggi non c&rsquo;&egrave; di meglio in circolazione. VOTO 9  DUCATI HYPERMOTARD 698 MONO: RAPPORTO QUALIT&Agrave;/PREZZO Le Ducati non sono per tutti e la Hypermotard 698 Mono non fa eccezione: si parte da 12.890 euro (1.000 euro in meno se depotenziata), ma ne servono 1.000 in pi&ugrave; per la RVE, che sul piatto mette la livrea speciale &ldquo;Graffiti&rdquo; realizzata con decal ad acqua e il quickshifter bidirezionale. VOTO 6,5 DUCATI HYPERMOTARD 698 MONO: CONCLUSIONI &Egrave; un momento magico, per Ducati. Hanno avuto in dono il tocco di Mida, tutto quello che sfiorano diventa oro. E questa nuova Hypermotard &egrave; senza dubbio il primo capitolo di una nuova, entusiasmante storia. Non &egrave; una moto per tutti, ma nel suo segmento riesce a fare la differenza grazie alle prestazioni del motore e al pacchetto tecnologico. VOTO FINALE 8       

La prima Ducati monocilindrica dell&rsquo;era moderna &egrave; una fun bike pura, capace di divertire e al tempo stesso essere molto efficace. L&rsquo;abbiamo provata in pista, ecco come se l&rsquo;&egrave; cavata alla prova del nostro #SottoEsame

Test Ducati Hypermotard 698 Mono, i voti del #SottoEsame

Se ne parla da un po&#39;, ma ora arriva la classica &quot;pistola fumante&quot;. Ecco la prima immagine della prossima Ducati che - badate bene - monter&agrave; un nuovissimo motore monocilindrico. Dalle immagini sfuggite sui Social notiamo che a parlare qui &egrave; il mondo delle &#39;motardone&#39;, con protagonista un motore monocilindrico (appunto), ma in questo caso con cilindrata che dovrebbe essere di maggiore cubatura rispetto ai preventivati 450 per un altro progetto in cantiere e che vedr&agrave; la Casa bolognese debuttare nel Cross.  A MISURA DI DIVERTIMENTO  In questo caso le immagini seppure poco chiare mostrano un basamento decisamente coroposo per quello che dovrebbe essere un 450. L&#39;ipotesi &egrave; una cilindrata &quot;over 600&quot; per una unit&agrave; adatta al divertimento su strada e in fuoristrada. Non si esclude infatti che da una&nbsp;costola di questo progetto arriver&agrave;&nbsp;anche una versione per il segmento delle enduro.  Nessuno, come facile immaginare, al di fuori del reparto sviluppo di Borgo Panigale sa quale potrebbe essere la cilindrata, che per&ograve; ipotizziamo vada confrontarsi con quanto gi&agrave; visto sul mercato (KTM e il suo 690 Lc4) e quindi dovrebbe essere compresa tra i 600 e i 700 cc. La scelta pi&ugrave; ovvia sarebbe quella di 630 cc, perch&eacute; sarebbe la met&agrave; della cilindrata del bicilindrico a V 1260 Testastretta da 158 CV. Ci&ograve; porterebbe il vantaggio di poter utilizzare una testa presa dal motore a V in modo da avere il lavoro &quot;gi&agrave; fatto&quot; e ottimizzare cos&igrave; i costi di sviluppo di una nuova testata.    IL Mono di serie pi&ugrave; potente del mondo?  Seguendo questa logica, del Testastretta &quot;dimezzato&quot;, ipotizziamo un alesaggio di 106 mm e una corsa di 71,5 mm, che porterebbe a raggiungere la stessa velocit&agrave; nominale di 9.500 giri/min del V2. Rispetto al mono della KTM, ci&ograve; significherebbe una regime maggiore del 18%.  Ma, immaginando una strategia pi&ugrave; conservativa&nbsp;in favore di una ancora maggiore affidabilit&agrave;, il motore Ducati dovrebbe avere almeno lo stesso potenziale del 690 KTM, anche se teoricamente potrebbe arrivare anche vicino alla soglia degli 80 CV contro i circa 74 (dichiarati) per l&#39;unit&agrave; austriaca Lc4. Ci&ograve; sarebbe supportato dalla testata pi&ugrave; complessa della Ducati che immaginiamo possa sfruttare un doppio albero a camme, magari condito da distribuzione desmodromica, mentre&nbsp;per KTM abbiamo un solo albero a camme.  Qualora dovessero essere confermate queste nostre ipotesi, stiamo parlando del mono di serie pi&ugrave; potente oggi al mondo. Roba da sollevare l&#39;asfalto quando si da gas. Sar&agrave; davvero cos&igrave;?&nbsp;Al momento non abbiamo altri dettagli, ma presto ne dovremmo sapere di pi&ugrave;.&nbsp;Magari gi&agrave; ad EICMA. Stay Tuned! 

Pizzicata la prima immagine della futura novit&agrave; di Borgo Panigale che si appresta a debuttare nel mondo delle mono da strada e - probabilmente - enduro di media cilindrata.

SCOOP Ducati, arriva il monocilindrico: ecco la prossima motardona in Rosso

        Correva l'anno 2006, in Italia si saltava al ritmo di Seven Nation Army per la vittoria del mondiale e sulle strade era facile vedere motard utilizzate come moto di tutti i giorni. In quel periodo, la moda delle moto da enduro con le gomme stradali impazzava e nei reparti ricerca e sviluppo delle case motociclistiche si studiavano moto ispirate alla tipologia ma dotate di motori bicilindrici grossi e ricchi di coppia.&nbsp; Nello specifico parliamo di Ducati Hypermotard e di quella che &egrave; la protagonista di questo articolo, la 950 Supermoto di KTM, che negli anni ha subito diverse evoluzioni fino ad arrivare alla 890 SMT di recente presentazione, una moto che porta il concetto di "motardone" ad un nuovo livello e che - a confronto con le pi&ugrave; "grosse e cattive" del passato - perde solo qualche centimetro cubo. 950 Supermoto - 2005 Dotata del motore LC8 da 950cc della Adventure, ha un telaio in traliccio di tubi anch'esso derivato dalla tuttoterreno di casa. Al tempo della presentazione aveva lasciato tutti a bocca aperta: era considerata una moto piuttosto estrema sia nelle prestazioni che nel comportamento su strada, velocissima ed affilata, ma anche guidabile e sincera nella guida. Dava un piacere unico soprattutto se guidata sul misto di montagna, con un motore dalla coppia robusta che spingeva molto bene ai regimi intermedi, pur essendo un po' brusco ai bassi. Era una moto particolare, non per tutti, ed infatti rimase un prodotto di nicchia dedicato alla sparate sui passi nel weekend e poco adatta all'uso turistico o quotidiano. Il motore erogava 98 CV e la coppia di 94 Nm riusciva a spingere bene i 191 kg di equilibratissima ciclistica.&nbsp;  &nbsp; 990 Supermoto - 2007 Con l'adozione del motore pompato della Super Duke, la motardona di Mattighofen si &egrave; evoluta in qualcosa di ancora pi&ugrave; affilato e raffinato. Alzando l'asticella delle prestazioni e il prezzo di listino, questa moto &egrave; diventata ancora di pi&ugrave; la protagonista della nicchia delle maxi motard, sia per prestazioni assolute che per piacere di guida, con Ducati e Aprilia Dorsoduro a inseguire. Esteticamente cambia dalla 950 solo per un diverso faro anteriore e per dettagli nelle sovrastrutture, e in versione Supermoto R erogava ben 116 CV con 97 Nm di coppia e 192 kg di peso. Con sospensioni ancora pi&ugrave; tarate verso lo sportivo, offriva ancora meno comfort rispetto alla precedente, ma piacere di guida decisamente superiore a moto piegata.  &nbsp; 990 SMT - 2009 La versione 990 R aveva portato la moto a livelli prestazionali quasi da sportiva, ma le potenzialit&agrave; della piattaforma LC8 potevano ampliare la fascia d'utenza anche verso i "turisti veloci" che con la moto vogliono andare forte in curva ma che fanno anche chilometri.&nbsp; Per questo &egrave; nata la versione Supermoto T, ovvero Touring, pi&ugrave; semplicemente abbreviata in SMT. In questo caso compare un piccolo cupolino (pi&ugrave; protettivo) all'anteriore non connesso con la forcella, un parfango basso e con la zona centrale di fianchetti/serbatoio ridisegnata. In questa configurazione con sospensioni pi&ugrave; morbide, sella comoda per due e possibilit&agrave; di montare borse e valigie, si potevano anche fare viaggi medio-lunghi. Il motore &egrave; rimasto lo stesso, ma il peso &egrave; salito un po' fino a 196 kg.  &nbsp; 890 SMT - 2023 Di anni ne sono passati parecchi ma la SMT &egrave; sempre rimasta nella lista delle moto "riuscite" della casa austriaca. Ora, per&ograve;, il motore non &egrave; pi&ugrave; il bicilindrico a V LC8 (che nel frattempo si &egrave; evoluto fino alle versioni 1290), ma quello parallelo che equipaggia la gamma 890.&nbsp; Date le circostanze, le similitudini rispetto al passato sono limitate alla tipologia di mezzo e al nome, perch&egrave; in concreto cambia tutto e ora la moto &egrave; derivata strettamente dalla 890 Adventure. In modo del tutto sorprendente, per&ograve;, le prestazioni numeriche non sono cos&igrave; distanti dal passato: 105 CV &egrave; la potenza massima, per 100 Nm di coppia e un peso di 194 kg. Quello che cambia di pi&ugrave; &egrave; che ora una moto di tali prestazioni &egrave; considerata di fascia media, mentre meno di 20 anni fa era una maxi a tutti gli effetti. Sarebbe interessante vederle a confronto diretto in una comparativa vera e propria!  KTM 890 SMT: i voti del #sottoesame       

Nel 2006 il marchio austriaco ha fatto debuttare la sua prima supermotard bicilindrica ad alte prestazioni e a distanza di 17 anni replica con una moto parecchio diversa. Ripercorriamo la storia e i modelli

Da 950 Supermoto a 890 SMT: la motardona secondo KTM

Cosa ci fa Chris Fillmore, ex pilota AMA Superbike e Supermoto e tre volte vincitore della Pikes Peak, su una tortuosa strada di montagna in Sardegna?&nbsp; &nbsp;  Memore del successo ottenuto nel 2018 nella mitica cronoscalata in Colorado alla guida della KTM 790 DUKE, Fillmore si &egrave; divertito nello sfruttare appieno le doti di accelerazione del bicilindrico parallelo LC8c 889 cc da 105 CV e 100 Nm di coppia che equipaggia la nuova SMT.  COSA CAMBIA RISPETTO ALLA 890 ADVENTURE? ABBASTANZA... &nbsp;  Rispetto alla sorella Adventure con la quale condivide lo stesso motore, la 890 SMT &egrave; dotata di un nuovo e pi&ugrave; piccolo serbatoio da 15,8 litri e questo per un&rsquo;ergonomia pi&ugrave; accogliente, tutt&rsquo;uno con il pilota.&nbsp;La sella realizzata in un unico pezzo &egrave; posizionata a 860mm di altezza e, grazie alla sua forma compatta, consente movimenti rapidi e sciolti in ogni condizione.  &nbsp;  La ciclistica della KTM 890 SMT si sviluppa attorno a un leggero telaio in acciaio al cromo-molibdeno, con una geometria pi&ugrave; svelta e caricata sull&rsquo;anteriore rispetto alla sorella Adventure. Come da tradizione KTM per i mezzi dal piglio sportivo, la moto punta su&nbsp;doti di agilit&agrave; nel misto , oltre a promettere&nbsp;stabilit&agrave;&nbsp;sul veloce;&nbsp;complice anche il posizionamento pi&ugrave; inclinato del monoammortizzatore, che consente di ridurre l&#39;altezza della sella e accogliere un forcellone pi&ugrave; lungo, a tutto vantaggio di una posizione di guida pi&ugrave; attiva e sportiva. A questo proposito, intervenendo sui riser, &egrave; possibile spostare il manubrio in avanti o indietro di 30 mm.  SOSPENSIONI E PNEUMATICI  Il pacchetto di sospensioni &egrave; di quelli di livello: abbiamo WP APEX con forcella a steli rovesciati da 43 mm con cartuccia aperta per 180 mm di escursione, proprio come il monoammortizzatore. Entrambi gli elementi sono completamente regolabili e sono abbinati a ruote da 17&quot;. Gli pneumatici Michelin PowerGP sono in linea con il carattere aggressivo della KTM 890 SMT.  Una volta in sella lo sguardo punta un&nbsp;moderno quadro strumenti TFT da 5&quot;, realizzato in vetro minerale con incollaggio ottico resistente ai graffi e anti-riverbero. Il display &egrave; completamente personalizzabile grazie al sistema di men&ugrave;&nbsp;con infografiche&nbsp;intuitive.  LA TECNOLOGIA DELLA SMT 890  &nbsp;  L&rsquo;elettronica di bordo punta su tre riding mode di serie (RAIN, STREET e SPORT), ai quali pu&ograve; essere abbinata la modalit&agrave; opzionale TRACK, che permette al pilota di selezionare la risposta dell&#39;acceleratore e il controllo della trazione rispettivamente su 3 e 10 livelli differenti. Il Traction Control, cos&igrave; come l&rsquo;ABS Cornering, sono gestiti da un&rsquo;avanzata piattaforma inerziale 6D.  &nbsp;  La frenata si affida all&rsquo;anteriore da una coppia di pinze radiali a quattro pistoncini che mordono dischi da 320 mm, mentre al posteriore il disco da 260 mm &egrave; accoppiato a una pinza a due pistoncini. Per chi ama la guida sportiva, &egrave; possibile selezionare la modalit&agrave; ABS Supermoto, che esclude l&rsquo;antibloccaggio sulla ruota posteriore, senza timori per la sicurezza in sella.&nbsp;  Tra i numerosi accessori KTM PowerParts disponibili figurano le manopole riscaldate e la possibilit&agrave; di installare il software per la regolazione della coppia del motore in fase di rilascio (MSR), ideale per avere un migliore controllo in situazioni con poco grip e per scalare rapidamente le marce. Anche il QUICKSHIFTER+ e il Cruise Control sono optional e possono essere attivati con una semplice procedura. Inoltre, sono disponibili i pacchetti elettronici TRACK PACK e il TECH PACK, che rendono la nuova 890 SMT ancora pi&ugrave; completa.  &nbsp;Sul fronte della connettivit&agrave;, tramite l&rsquo;app KTMConnect &egrave; possibile gestire le telefonate e la playlist musicale direttamente dai pulsanti annegati nel blocchetto a manubrio di sinistra.  &nbsp;  Esteticamente la SMT si presenta con un profilo netto e distintivo, caratterizzato dalla nuova forma del serbatoio e dell&rsquo;originale parabrezza fum&eacute;, che si trova proprio sopra il doppio parafango, con il paraspruzzi che si allunga sugli steli della forcella.   PREZZO E DISPONIBILIT&agrave;  La commercializzazione della KTM 890 SMT 2023 &egrave; prevista per il mese di maggio, mentre il prezzo di vendita &egrave; stato fissato a 14.700 euro (IVA inclusa, F.C.). Per festeggiare l&rsquo;arrivo della nuova SMT, i Concessionari Ufficiali KTM hanno organizzando un grande evento di test ride nel weekend del 20 e 21 maggio, per far provare a Clienti e appassionati la nuova arrivata.  Honda sta lavorando all&#39;attesa hypernaked?  &nbsp; 

Sfrutta la piattaforma LC8c 890 e,c grazie al favorevole rapporto peso-potenza, punta decisa ad affermarsi nel segmento Supermoto-Touring

KTM SMT 890: ritorno a bomba

        L&rsquo;azienda austriaca non &egrave; presente nemmeno quest&rsquo;anno al Salone di Milano, ma ha presentato comunque qualche novit&agrave;. Dopo la eccitante RC 8C infatti, supersportiva in serie limitata, da Mattighofen presentano qualche aggiornamento per la gamma 690, la KTM Enduro R e la SMC R (motard con cerchi a raggi di 17 pollici).&nbsp; COME CAMBIANO: KTM 690 Enduro R e SMC R  Entrambe sfruttano l&rsquo;inossidabile monocilindro LC4, 693 cc, che nonostante il nuovo scarico in regola con l&rsquo;omologazione Euro5 esprime sempre 75 CV. Debutta la piattaforma inerziale, che permette l&rsquo;adozione dell&rsquo;ABS Cornering (rimangono le opzioni Offroad ABS per la Enduro R e Supermoto ABS per la SMC R) e ora c&rsquo;&egrave; una nuova strumentazione LCD. Infine entrambe le moto beneficiano di nuove combinazioni cromatiche.&nbsp; KTM RC 8C 2023: la racer &egrave; ancora pi&ugrave; potente        

L&rsquo;azienda austriaca continua a credere nei monocilindrici e presenta le versioni aggiornate delle 690 Enduro R e SMC R

KTM 690 Enduro R e SMC R 2023, a qualcuno piace mono

L’azienda austriaca continua a credere nei monocilindrici e presenta le versioni aggiornate delle 690 Enduro R e SMC R. Ecco le foto 

KTM 690 Enduro R e SMC R 2023, LE FOTO

Un'azienda portoghese specializzata in off-road ha sviluppato un prototipo a zero emissioni da 134 cv per soli 133 kg di peso, senza dimenticare i 720 Nm di coppia generati dalla batteria da 12 kWh. La ciclistica vede la presenza dei marchi più famosi. Riusciremo a vederla su strada? Staremo a vedere

Axiis Liion, la supermotard elettrica

        La "Land of Joy" si arricchisce di due new entry. Durante il secondo episodio della World Premi&egrave;re 2022, infatti, Ducati ha svelato i due nuovi membri della gamma Scrambler: 1100 Tribute PRO e Urban Motard, gi&agrave; disponibili in concessionaria. TRIBUTO ALLE MOTO E ALLA STORIA DUCATI  Scrambler 1100 Tribute PRO - viene ribadito gi&agrave; dal nome - nasce per rendere omaggio alla storia del motore bicilindrico raffreddato ad aria, proprio cinquant'anni dopo il suo debutto su una Ducati, avvenuto nel 1971 con la 750. &Egrave; sostanzialmente una moto creata per coloro che amano i modelli classic e sono appassionati di storia motociclistica, oltre a essere un omaggio continuo ai modelli della Casa di Borgo Panigale. Per realizzarla, il Centro Stile Ducati si &egrave; ispirato ad alcuni elementi iconici del marchio datati anni '70, come la speciale livrea Giallo Ocra, il logo Ducati dell'epoca disegnato da Giorgetto Giugiaro e i cerchi a raggi neri, che si combinano con le tonalit&agrave; della livrea celebrativa. Ulteriori dettagli stilistici distintivi sono gli specchietti retrovisori circolari e la sella in pelle marrone con cucitura dedicata. Ducati 750 Sport by Woolie's Workshop: per celebrare la storia di Alpinestars Parliamo di tecnica: Scrambler 1100 Tribute PRO ha un motore da 1.079cc che eroga una potenza di 85 cv a 7.250 giri/min, con una coppia generosa fin dai bassi regimi. I Riding Mode sono tre, ognuno associato a diversi Power Mode e differenti livelli di Ducati Traction Control. Da evidenziare la presenza di un faro anteriore con guidaluce a LED. MOTO DA GUIDA METROPOLITANA  Molto pi&ugrave; sportiveggiante la Urban Motard, anch'essa dal nome profetico: "Urban" per dominare l'asfalto cittadino. E farlo con una nuova livrea che unisce in maniera inedita il bianco Star White Silk e il Rosso Ducati GP '19 in una grafica ispirata al mondo della street art e dei graffiti metropolitani, che le generazioni di oggi definirebbero "cool". Ducati: nuovi colori e motore Euro 5 per la Hypermotard A spingere Urban Motard, il prestazionale bicilindrico a L da 803cc con distribuzione desmodromica, che eroga una potenza di 73 cv a 8.250 giri/min. Il richiamo al mondo Motard &egrave; evidente nella scelta di elementi come le ruote a raggi da 17", il parafango anteriore alto, la sella piatta e le tabelle portanumero laterali. Anche l'Urban Motard &egrave; dotato di serie del faro anteriore con DRL a LED, segno distintivo di tutti i modelli Scrambler, e di faro posteriore con tecnologia full LED a diffusione. ANCHE PER PATENTATI A2 Tutta la gamma Scrambler &egrave; equipaggiata di serie con ABS Cornering ed &egrave; inoltre predisposta per il Ducati Multimedia System, che abilita la connessione dello smartphone alla moto tramite Bluetooth, mentre &egrave; di serie la presa USB posizionata sotto la sella. Tutti i modelli Scrambler sono disponibili anche nella versione da 35 kW per coloro che possiedono la patente A2. Ricordiamo che in Italia, su tutte le Rosse di Borgo Panigale a 35 kW, per incentivare l'ingresso dei giovani al mondo delle due ruote, Ducati offre un'agevolazione di 1.000 euro sul prezzo di listino.&nbsp; Ducati, &egrave; l'ora della Scrambler Desert X: le ultime novit&agrave;       

La prima omaggia la storia motociclistica e i modelli classici di Borgo Panigale, la seconda &egrave; pensata per una guida dinamica in citt&agrave;: ecco i due nuovi membri della Land of Joy&nbsp;

Ducati Scrambler, debuttano 1100 Tribute PRO e Urban Motard

        FB Mondial svela il nuovo look della sua SMX Motard 125: il modello 2021 sfoggia due livree inedite dall&rsquo;aspetto sportivo e sgargiante.  Nuovo look, stesso motore Le opzioni per la nuova moto, che mantiene rispetto al passato le stesse caratteristiche tecniche, sono la colorazione giallo/nera Neon Yellow e la coppia rosso/nera Neon Red. Il motore &egrave; il 124 cc 4 valvole raffreddato a liquido a iniezione elettronica. Il peso dichiarato a secco &egrave; di 124 kg, ruote da 21&rdquo; davanti e 18&rdquo; dietro. Top5: le moto perfette da guidare per chi ha la patente B In attesa della naked Intanto, FB Mondial lavora a un nuovo modello atteso per il 2022: dovrebbe trattarsi di una naked, stando alle indiscrezioni provenienti dalla Cina, ma ancora non si hanno i dettagli.&nbsp; Husqvarna, Cyril Despres mostra la nuova Norden 901       

Livrea a due colori per la nuova creatura da 124 cc: accoppiata giallo/nera o versione rosso/nera. Intanto si vocifera di una nuova naked per la Casa, per cui bisogner&agrave; aspettare il 2022

FB Mondial, ecco le nuove colorazioni per la nuova SMX 125 Motard

Due versioni per l'estetica della nuova moto: bicolor giallo/nero Neon Yellow oppure rosso/nero Neon Red. Le caratteristiche di ciclistica e motore restano invece le stesse, con il 124 cc a iniezione elettronica raffreddato a liquido

FB Mondial SMX Motard 125, le nuove livree

&ldquo;Ale hai da fare il weekend del primo maggio?&rdquo;. Solitamente temo questa domanda pi&ugrave; di una lettera dell&rsquo;Agenzia delle Entrate, perci&ograve; rispondo con molta cautela al mio caporedattore: &ldquo;Mmm, dipende&hellip;forse ho in ballo una gita al lago&hellip;perch&eacute;?&rdquo; &ldquo;Ci sarebbe da partecipare a una gara al circuito di Pomposa, categoria motard 100 due tempi. Correresti con la Vent Derapage RR&rdquo;. Per la miseria, non ho mai guidato in vita mia un due tempi in pista. &ldquo;Ora che ci penso, il lago posso vederlo quando voglio&hellip;contatemi pure!&rdquo;  Questo piccolo teatrino &egrave; servito a contestualizzarvi la prova della Vent Derapage RR Racing. Gi&agrave;, ma chi &egrave; Vent? Azienda nata nel 2017 dalle ceneri dell&rsquo;HM (qui trovate alcune delle loro promozioni), ha ereditato proprio da HM i principali modelli della gamma: Baja (enduro, 50 o 125 entrambi due tempi), Derapage (motard, 50 o 125 motard), Trial e Scrambler. Per il terzo anno consecutivo l&rsquo;azienda brianzola (la sede &egrave; a Introbio) ha inoltre dato vita al Campionato Nazionale Velocit&agrave; Motard 100, organizzato da ACSI Moto, e alla Vent Academy Motard. La protagonista indiscussa &egrave; la moto, la Derapage RR, opportunamente preparata. Parlando dell&rsquo;Academy invece, il velocissimo Davide Gozzini, Campione di Supermotard, far&agrave; da istruttore a tutti coloro che vorranno cimentarsi in sella alle Vent. L&rsquo;Academy si terr&agrave; nella giornata di sabato di ogni appuntamento del campionato e sar&agrave; caratterizzata da una parte teorica e da sessione una pratica in pista. Davide, bresciano doc, sar&agrave; anche pilota ufficiale Vent nel Campionato 2021. Ma ora passiamo alla prova dei voti nel nostro Sottoesame.    DESIGN VENT DERAPAGE RR RACING&nbsp;  Sulla Vent Derapage RR in versione Racing tutto &egrave; progettato per essere essenziale. Le forme ricordano quelle dei motardoni 450 cc, ma lei &egrave; parecchio pi&ugrave; minuta. Sono forme che piacciono soprattutto ai ragazzini e danno l&rsquo;idea di una moto agile e svelta. Il colore bianco e rosso poi &egrave; un vero toccasana. VOTO 7    CONTENUTI TECNICI VENT DERAPAGE RR RACING  La Vent Derapage RR in assetto racing prevede diversi upgrade. Il telaio perimetrale in alluminio abbraccia il motore Minarelli con gruppo termico maggiorato (94 cc, eroga tra i 26 e i 28 CV) e centralina dedicata, entrambi forniti da Polini. Ci sono poi la marmitta marchiata DRP, il carburatore Mikuni da 24 mm, il radiatore SX racing, l&rsquo;impianto elettrico semplificato, il filtro aria racing, le sospensioni completamente regolabili (forcella di 43 mm, monoammortizzatore con alte e basse velocit&agrave; separate), il manubrio Tommaselli di 28 mm senza traversino, gli pneumatici Mitas, la corona in alluminio, i paramani Acerbis, i freni BCA Racing con dischi pi&ugrave; performanti e le pedane rialzate e prodotte in CNC. Serve altro per correre? VOTO 8,5    COMFORT ED ERGONOMIA VENT DERAPAGE RR RACING  Tutto sulla Vent Derapage RR Racing &egrave; improntato al massimo controllo nella guida sportiva. La sella non &egrave; troppo alta da terra, specialmente se paragonata ad altri motard, e il girovita &egrave; estremamente snello. Gestire i suoi soli 85 kg in ordine di marcia &egrave; un vero gioco da ragazzi (quella di serie non supera comunque i 90 kg), anche grazie al manubrio largo e al busto che rimane rialzato. Un&rsquo;ottima posizione di guida, sia per chi si approccia al mondo delle due ruote per la prima volta, sia per chi &egrave; pi&ugrave; smaliziato e cerca il massimo feeling nella guida al limite. VOTO 7,5    PIACERE DI GUIDA E FATTORE EMOZIONALE VENT DERAPAGE RR RACING  Molti motociclisti sono consumati da un amore quasi morboso per il due tempi, e possiamo capirli. Il rumore metallico e acuto che fuoriesce dallo scarico, l&rsquo;odore della miscela, il fumo azzurro, l&rsquo;erogazione esplosiva e concentrata in un limitato range di giri; sono tutti piaceri che solamente il due tempi pu&ograve; regalare. Per quanto piccola e minuta, la Vent Derapage &egrave; una lama da pista. Le sospensioni hanno una taratura pressoch&eacute; perfetta per piste come Pomposa, sostenute ma capaci comunque di muoversi quel tanto che basta per trasmettere al pilota tutte le informazioni necessarie. Si ha da subito un bel feeling con l&rsquo;avantreno, che da parte sua &egrave; ben lieto di far voltare la moto in pochi centimetri. Solitamente, le moto di questa categoria non prevedono chiss&agrave; quali impianti frenanti, ma la Vent Derapage &egrave; diversa. La sua frenata infatti &egrave; potente e molto modulabile, permettendo cos&igrave; al pilota di gestire perfettamente l&rsquo;ingresso in curva. Il motore&hellip;beh, se non si &egrave; abituati all&rsquo;erogazione duetempistica, bisogna farci l&rsquo;abitudine. Ai bassi &egrave; un po&rsquo; intrattabile, ma nella zona giusta spinge con insistenza, urlando a squarciagola la sua ferocia. &Egrave; un motore da corsa, nel bene e nel male. Peccato solo per il cambio: il comando &egrave; rapido, ma le forchette di serie non riescono a star dietro alla maggiore potenza data dall&rsquo;aumento di cilindrata; il risultato &egrave; che bisogna un po&rsquo; insistere con il piede, altrimenti pu&ograve; capitare di sfollare. VOTO 8,5    RAPPORTO QUALIT&Agrave; /PREZZO VENT DERAPAGE RR RACING  Considerato ci&ograve; che offre, la Vent Derapage RR non costa nemmeno uno sproposito: la versione di serie &egrave; venduta a 4.200 euro (&egrave; omologata Euro 5), mentre la versione Racing (che al pacchetto di serie aggiunge tutto quanto descritto in precedenza) costa 5.000 euro tondi tondi. VOTO 7,5    CONSLUSIONI  Per quanto ci riguarda, le aziende che fanno del Made in Italy il proprio credo sono da encomiare a prescindere. Ecco perch&eacute; Vent si merita un sacco di applausi. La moto c&rsquo;&egrave; ed &egrave; pi&ugrave; che valida, senza contare che per chi vuole provare l&rsquo;emozione di una gara senza impegnarsi nell&rsquo;acquisto della moto, Vent propone il noleggio al prezzo di 400 euro (IVA inclusa) per la durata dell&#39;intero weekend, comprensivi di tutto (benzina, pastiglie, gomme e anche l&rsquo;assistenza tecnica, inclusi i preziosi consigli di Davide Gozzini). Le prossime date del Campionato sono 12/13 giugno a Nizza (AT), 3/4 luglio a Rioveggio (BO), 11/12 settembre a Salmour (CN), 1/2 ottobre a Ottobiano (PV) in notturna e 8/9 ottobre a Cecina (LI) in notturna. Se non avete impegni, vale la pena provare...garantito! VOTO FINALE 7,8  Le moto di CFMoto arrivano sul mercato italiano 

Durante il weekend del 1 maggio abbiamo partecipato a una tappa del Campionato Nazionale Motard 100 in sella alla Vent Derapare RR Racing. Ecco come se l&rsquo;&egrave; cavata alla prova del nostro #SottoEsame

Test Vent Derapage RR Racing, i voti del #SottoEsame

        Dopo l&rsquo;aggiornamento 2021 del modello Evo, ecco che la Casa toscana Beta si rilancia sul mercato delle offroad con due nuove proposte aggiornate per il nuovo anno: la RR 125 LC 2021, disponibile nelle versioni Enduro e Motard entrambe aggiornate Euro 5 grazie al nuovo motore e al nuovo impianto di scarico.  Top5: le moto 125 da comprare nel 2021 CICLISTICA RINNOVATA Le rinnovate proposte, afferma Beta, potranno contare &ndash; oltre che sul nuovo motore Minarelli ad iniezione da 125cc 4T &ndash; anche su di una rinnovata ciclistica, con nuove geometrie del telaio e nuove sospensioni, su una nuova scocca con grafiche ancora pi&ugrave; accattivanti (entrambe in rosso con sfumature nere e bianche) e su un nuovo gruppo ottico anteriore con luci full LED, che comprende anche il rivisitato fanalino posteriore di derivazione RR. MOTORE MINARELLI EURO 5 Tuttavia, nonostante attorno alle nuove geometrie del telaio trovino spazio anche ulteriori componenti aggiornate, come il nuovo scarico racing in alluminio, le pedane microfuse, un sistema di frenata CBS (Combinated Brake System) e un nuovo cavalletto laterale, il pezzo forte delle due nuove RR 125 LC resta sicuramente il monocilindrico Minarelli. Quest&rsquo;ultimo, infatti, &egrave; stato aggiornato alle nuove normative europee in fatto di inquinamento ed &egrave; dotato di iniezione elettronica e un albero a camme con fasatura variabile, cos&igrave; da migliore potenza e coppia ad ogni regime. Se ci&ograve; non bastasse agli amanti dell&rsquo;offroad, le nuove proposte Beta presentano, poi, anche il nuovo sistema Air Box, con la scatola dell&rsquo;aria che ora si mostra in una nuova forma per fornire un migliore flusso, garantendo cos&igrave; minor rumore e una migliore facilit&agrave; di smontaggio. Beta fa sapere che le versioni Enduro e Motard della nuova RR 125 LC 2021 saranno presto disponibili nelle concessionarie italiane, con prezzi che partiranno da 4.390 euro f.c. Motori Minarelli, si completa l'acquisizione: ora &egrave; di Fantic Motor       

Il pezzo forte delle due nuove proposte della Casa toscana resta sicuramente il monocilindrico Minarelli ora Euro 5. Cambiamenti importanti anche per telaio, sospensioni e gruppo ottico

Beta RR 125 LC 2021, Enduro e Motard: attitudine racing

Il pezzo forte delle due nuove proposte della Casa toscana resta sicuramente il monocilindrico Minarelli. Cambiamenti importanti anche per telaio, sospensioni e gruppo ottico. Eccole in queste foto

Beta RR 125 LC 2021: Enduro e Motard rinnovate Euro 5

Dopo aver rafforzato la partnership con Yamaha, con lo scopo di consolidare le sinergie in materia di moto e mobilit&agrave; elettrica, ecco che Fantic annuncia una rivoluzione anche sul tema della gamma off-road, presentando XEF 125 Enduro, XMF 125 Motard e XEF 250 Trail omologate Euro5.    Yamaha, la Euro 5 &quot;fa fuori&quot; Super T&eacute;n&eacute;r&eacute; e FJR1300  PRESTAZIONI TOP E RISPETTO AMBIENTALE  Dopo aver visto la maggior parte delle case motociclistiche aggiornare il proprio listino, implementando sui nuovi modelli in uscita nel 2021 i motori con omologazione Euro5, ora anche la Casa trevigiana si catapulta nel futuro grazie alle nuove motorizzazioni in grado di assicurare sia performance che parametri a norma di legge.  Seguendo l&rsquo;onda del nuovo mercato venutosi a creare grazie alla spinta dei social, Fantic ha quindi da poco presentato la nuova gamma off-road 2021 interamente dedicata ai giovani motociclisti, con le nuove Fantic XEF 125 Enduro e Fantic XMF 125 Motard, disponibili con allestimenti &ldquo;Performance&rdquo; e &ldquo;Competition&rdquo; e nuovo motore Minarelli 4T e la nuova XEF 250 Trail, disponibile solo in versione Enduro Competition. Tutte in arrivo il prossimo 2021.    NUOVA POWER UNIT E DUE ALLESTIMENTI  Come dichiarato dalla casa, la nuova power unit 125 4T Euro5 montata su XEF e XEM avr&agrave; caratteristiche tecnicamente avanzate con sistema EFI (Electronic Fuel Injection), frizione antisaltellamento e VVA System (sistema di fasatura variabile) in grado di garantire la camma pi&ugrave; efficiente a qualsiasi numero di giri. Inoltre &egrave; stato migliorato il feeling con la cambiata, aggiornato il carter motore &ndash; ora pi&ugrave; compatto &ndash; e reso pi&ugrave; rigido l&rsquo;intero telaio, per provare a garantire una maggiore fluidit&agrave; durante la guida. Rinnovata anche la veste grafica, proposta in due abbinamenti cromatici &ldquo;White Version&rdquo; e &ldquo;Black Version&rdquo;, con linee che richiamano allo stesso Factory Feeling di Fantic.  Sul lato allestimenti, invece, le due 125 si presentano in due differenti versioni: Performance e Competition. La prima &egrave; pensata per un utilizzo pi&ugrave; quotidiano ed &egrave; equipaggiata con forcella e sospensione posteriore Fantic standard, forcellone in acciaio e sistema frenante standard. La seconda, invece, &egrave; pi&ugrave; vicina ai modelli Racing, avendo in dotazione una forcella Fantic FRS Red, sospensione posteriore FSR con regolazione idraulica, sistema frenante racing, paramani e altri numerosi vantaggi.  XEF 250, UNA TRAIL EURO5    Completa l&rsquo;intera nuova gamma off-road la XEF 250 Trail. La sorella maggiore da enduro, infatti, come le pi&ugrave; piccole 125, &egrave; stata aggiornata Euro5 e ripensata sia nella livrea che nelle parti pi&ugrave; tecniche. Ispirata ai modelli racing, viene ora equipaggiata con nuova centralina, collettore di scarico e silenziatore Arrow, distribuzione monoalbero a 4 valvole, Forcellone in alluminio a sezione variabile, nuova maschera anteriore e fari Full LED.  T-Racy Rally Pro 2021: l&#39;elettrica Tacita &ldquo;Dakar Ready&rdquo; 

La Casa trevigiana rinnova le off-road 125 e 250, con nuovi motori di ultima generazione capaci di coniugare performance e basse emissioni. Aggiornamenti anche a ciclistica, ergonomia ed estetica

Fantic: omologazione Euro 5 per Enduro, Motard e Trail

La Casa trevigiana rivoluziona la gamma off-road 125 e 250, presentando nuovi motori di ultima generazione capaci di coniugare performance e basso impatto ambientale. Importanti aggiornamenti anche sul lato ciclistica, ergonomia ed estetica. Eccole in queste immagini

Fantic 2021 Euro 5 per Enduro, Motard e Trail FOTO

        Husqvarna ha rilasciato le informazioni sulla versione 2021 della FS 450. La motard svedese vede affinamenti&nbsp;nella parte ciclistica, lasciando invariata la motorizzazione.  MISURE CICLISTICHE E SOSPENSIONI Rimane quindi il monocilindrico da 449,9cc monoalbero a 4 valvole da 63 cv, cos&igrave; come il telaio, monoculla in acciaio con reggisella in fibra di carbonio. A cambiare per prima cosa sono le sospensioni. La nuova forcella WP XACT vanta la tecnologia AER, in grado di applicare una nuova idraulica a valvola centrale, migliorando in tal modo l'avantreno. Per quanto riguarda l'avancorsa, FS 450 2021 presenta un offset ridotto di 7 mm, per&nbsp;velocizzare l'ingresso in curva, e un nuovo perno per la ruota anteriore da 22 mm. Husqvarna Norden 90, il design si conferma: la vedremo cos&igrave; WP XACT &egrave; anche il monoammortizzatore posteriore, dotato di nuove guarnizioni di tenuta a basso attrito del leveraggio, che rendono pi&ugrave; sensibile la risposta della sospensione. IL PREZZO La nuova Husqvarna FS 450 arriver&agrave; nelle concessionarie a partire da ottobre, al prezzo di 10.990 euro.       

Confermato il motore da 63 CV arrivano aggiornamenti alle sospensioni WP ed alle quote ciclistiche. Disponibile a partire da ottobre 2020

Husqvarna FS 450: la motard si aggiorna per il 2021

Motorizzazione e telaio della motard svedese rimangono invariati, cambia invece la ciclistica, con nuove sospensioni. Forcella e monoammortizzatore sono firmati WP XACT, e l'offset viene abbassato di 7 mm, velocizzando così l'ingresso in curva

Husqvarna FS 450 2021: FOTO

        Justin Bieber fa notizia probabilmente in ogni momento della sua vita da popstar, ma quando sale su una due ruote sale agli onori della cronaca pi&ugrave; che altro per gaffe o comportamenti discutibili. Non &egrave; la prima volta, infatti, che si rende protagonista di scene imbarazzanti o scorrette. CASCO SLACCIATO E VIDEOCHIAMATA Il cantante, la cui passione motociclistica &egrave; molto nota ai fan, possiede tra le altre una special MV Agusta F3 e una KTM EXC 500 F personalizzata per lui da Bleach Design. Di recente &egrave; stato paparazzato mentre, a bordo della sua motard, indossava il casco slacciato &ndash; abbinato a un vestiario poco consono per la guida in moto non tanto esteticamente ma piuttosto per la mancanza di protezioni &ndash; e impegnato col suo smartphone in una videochiamata durante la guida. La pi&ugrave; classica delle sciocchezze per l&rsquo;artista che, noncurante del pessimo esempio, ha poi parcheggiato il mezzo continuando la sua telefonata, fugando ogni dubbio su ci&ograve; che stesse combinando in sella alla moto. Un altro cartellino giallo per Bieber, gi&agrave; immortalato tempo fa con la moto in panne. Yamaha 847-R, Vasco Rossi va&hellip; al massimo        

Il 26enne cantante pop &egrave; noto per la sua passione per le moto ma fa spesso parlare di s&eacute; per comportamenti poco consoni. Paparazzato alla guida della sua motard, impegnato in una videochiamata durante e dopo il parcheggio del mezzo&nbsp;

Justin Bieber ne combina un'altra: in moto al telefono con il casco slacciato

        Dai che si riparte! Dai che, forse forse, stavolta ci siamo. Il mondo sta ripartendo dopo una tremenda ferita e noi motociclisti possiamo finalmente tornare a fare ci&ograve; che pi&ugrave; ci piace. Anche le aziende motociclistiche si sono rimesse in moto e una in particolare sembra avere gi&agrave; carne sul fuoco. &Egrave; qualche giorno che Ducati pubblica post criptici sui propri social, che lasciano all&rsquo;immaginazione il compito di indovinare quale sar&agrave; il modello in arrivo. Ora per&ograve; &egrave; realt&agrave;: la nuova moto &egrave; la Ducati Hypermotard 950 RVE, versione speciale equipaggiata di tutto punto e che s&rsquo;inserisce tra la standard e la pi&ugrave; sofisticata SP.   UNICA  A colpire l&rsquo;occhio dell&rsquo;osservatore c&rsquo;&egrave; la nuova livrea denominata &ldquo;Graffiti&rdquo; e ispirata alla street art. Nasce dal successo ottenuto nel 2019, soprattutto sui social, dall&rsquo;Hypermotard 950 Concept presentato al prestigioso Concorso d&rsquo;Eleganza Villa d&rsquo;Este. Una verniciatura raffinatissima, che ha richiesto manodopera altamente specializzata. Il risultato &egrave; paragonabile a quello di una carrozzeria aerografata.   Non solo grafica per&ograve;: la Ducati Hypermotard RVE prevede anche un upgrade dal punto di vista elettronico, grazie al debutto del Ducati Quick Shift (DQS) Up and Down EVO, che si va ad aggiungere alle componenti gi&agrave; presenti nella versione standard, ovvero l&rsquo;ABS Cornering Bosch con funzione Slide by Brake (nel settaggio 1), il Ducati Traction Control (DTC) EVO e il Ducati Wheelie Control (DWC) EVO. La meccanica invece &egrave; confermata: a spingerla c'&egrave; il bicilindrico Testastretta 11&deg; di 937 cc, capace di 114 CV a 9.000 giri.        

Ducati presenta la Hypermotard 950 RVE, che si caratterizza per la livrea speciale denominata &ldquo;Graffiti&rdquo;, ispirata al Concept presentato nel 2019 al Concorso d&rsquo;Eleganza Villa d&rsquo;Este

Ducati Hypermotard 950 RVE, più stile