La Suzuki Katana&nbsp;(QUI la nostra prova in anteprima) &egrave; protagonista a Milano alla mostra &ldquo;Smart City: People, Technology &amp; Materials&rdquo;, in programma nel capoluogo lombardo fino al 14 aprile presso il Superstudio 13. L&rsquo;evento, come tema portante, prova ad immaginare la citt&agrave; del futuro, in cui uomo e tecnologia vivono in simbiosi e in empatia, migliorando la qualit&agrave; di vita dell&rsquo;essere umano.&nbsp;    SUZUKI, all&rsquo;avanguardia nella ricerca proprio di soluzioni tecnologiche innovative, mostra al pubblico la sua creatura, il cui nome &egrave; un chiaro riferimento alla tipica spada giapponese in dotazione ai Samurai, e che il grande pubblico ha avuto modo di conoscere anche grazie a pellicole hollywoodiane di successo come Kill Bill.&nbsp;  L&rsquo;ALLESTIMENTO dell&rsquo;installazione &egrave; stato curato al dettaglio, con la presenza, assieme alla moto, di lame affilate, unite a una scenografia di tagli luminosi a sottolineare le forme, l&rsquo;eleganza e lo stile della nuova Katana. Suzuki ha voluto sottolineare, a proposito di simbiosi, il concetto tra il pilota e la sua motocicletta paragonandolo proprio a quello che connetteva un tempo il Samurai e la sua spada. Un legame indissolubile, non una semplice arma ma un&rsquo;estensione del proprio corpo e anima.&nbsp;  LA KATANA ha preso il posto della spada, e rappresenta per il pilota quello che la lama significava per i guerrieri nipponici.&nbsp;&nbsp;Dal 9 al 14 aprile, bis della presenza Suzuki a Milano, questa volta negli spazi del Materials Village, sempre all&#39;interno di un&#39;installazione. 

La moto, protagonista di un&#39;installazione a Milano all&#39;evento &quot;Smart City: People, Technology &amp; Materials&quot;, &egrave; stata progettata seguendo concettualmente la filosofia che legava il Samurai alla sua lama

Suzuki Katana protagonista a Milano

        Lo stile italiano, e in particolare quello di Ducati, sono sbarcati al Museo d&rsquo;Arte Contemporanea Erarta di San Pietroburgo, che ospita la prima mostra dedicata al design Ducati, visibile fino al 16 giugno. &ldquo;Style Ducati&rdquo; &ndash; cos&igrave; &egrave; stata denominata l&rsquo;esposizione - si articola su due livelli: il primo ospita i momenti storici aziendali a partire dal 1926, quando i fratelli Cavalieri Ducati fondarono Radio Brevetti Ducati, e arriva fino alla presentazione del Desmosedici Stradale nel 2018, il primo motore V4 prodotto in serie a Borgo Panigale. LA FORZA STA NELLA LEGGEREZZA - Al livello inferiore invece &egrave; possibile ammirare il fiore all&rsquo;occhiello della mostra: la scultura &ldquo;Fortitudo mea in levitate&rdquo; (La mia forza sta nella leggerezza). Questo pezzo unico, creato partendo da tre blocchi di purissimo marmo di Carrara, comunica in modo evocativo un senso di leggerezza, volutamente in forte contrasto col peso del marmo, da sempre riconosciuto come il materiale nobile delle creazioni artistiche. Da questa scultura, emblema del design come arte, si dispiega come in una parata a ritroso nel tempo l'esposizione dei modelli Ducati. In tutto sono esposte sedici "rosse&rdquo; di Borgo Panigale, alcune delle quali escono dall&rsquo;Europa per la prima volta, insieme a concept di design, immagini e video esclusivi. LA RICERCA ESTETICA - &ldquo;La mostra Ducati all&rsquo;interno del Museo Erarta di San Pietroburgo si caratterizza per un concept moderno, in cui ogni moto &egrave; presentata come un&rsquo;opera d&rsquo;arte. Si tratta di un percorso espositivo che vuole mettere in luce la ricerca estetica e le linee delle nostre moto&rdquo;, dichiara Andrea Ferraresi, Direttore Centro Stile Ducati. &ldquo;Si tratta di un viaggio nel mito Ducati. Iniziamo con il racconto dei Ducati Moments, ovvero i fatti, le persone, e le innovazioni tecnologiche che hanno fatto la storia dell&rsquo;azienda, per arrivare alle moto di serie di ultima generazione come il nuovo Diavel 1260&rdquo;. LE ROSSE IN RUSSIA - La mostra dedicata a Ducati testimonia il forte appeal e l&rsquo;interesse che il Made in Italy e le "Rosse di Borgo Panigale" hanno in Russia. Da gennaio Volkswagen Group Rus &egrave; infatti l&rsquo;importatore ufficiale che si occupa della vendita, dell'assistenza post-vendita e della commercializzazione dell'intera gamma Ducati e Scrambler Ducati, cos&igrave; come dei ricambi, degli accessori e dell&rsquo;abbigliamento dei due brand.&nbsp;&nbsp; &ldquo;La rapida crescita del mercato russo, specialmente nel segmento big bike, rende questo paese sempre pi&ugrave; importante e rilevante per il nostro business. Per questo siamo molto orgogliosi di essere presenti qui come ambasciatori del premium Made In Italy e di collaborare con uno dei pi&ugrave; importanti musei d&rsquo;Arte contemporanea del mondo&rdquo;, ha dichiarato Francesco Milicia, Vice President and Sales Director Ducati.       

Sedici 'rosse' esposte fino 16 giugno al Museo d'Arte Contemporanea di San Pietroburgo nella mostra dedicata al design della Casa di Borgo Panigale

Lo stile Ducati a San Pietroburgo

        Appuntamento nel weekend del 15 e 16 dicembre con &ldquo;Arte &amp; Moto&rdquo;, nel Museo del Tessile a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Si prospetta una due giorni interessante per appassionati ma anche per i pi&ugrave; curiosi. IL PROGRAMMA - Sabato mattina alle 9.00 &egrave; in programma l&rsquo;inaugurazione della mostra mentre dalle 15.00 si entrer&agrave; nel vivo della manifestazione con tre incontri: &ldquo;Rinascita di una Gilera 4 cilindri&rdquo;, &ldquo;Innesto motori&rdquo; e &ldquo;4 chiacchiere con la storia&rdquo;. In mostra quadri d'autore, opere del liceo artistico e disegni delle scuole elementari a tema 2 ruote, oltre alle decine di moto che abbracceranno un secolo di storia: dalla Terrot 300 a cinghia del 1915 alla MV Agusta 500 6 Cilindri GP, dalla Honda RCV 1000 Moto GP del 2014 alla nuova moto elettrica Italian Volt del 2018. Domenica, alle 8.30, riapertura della mostra seguita dal ringraziamento agli artisti e dalla premiazione alle scuole. Alle 11.00 si svolger&agrave; l&rsquo;asta delle opere esposte, il cui ricavato verr&agrave; devoluto all&rsquo;Associazione &ldquo;Liberi di Crescere Onlus&rdquo;. Alle 13.00 il buffet, e poi la conclusione dell&rsquo;evento con il &ldquo;giro in sidecar con fotografia&rdquo; per i bambini e i ragazzi con disabilit&agrave;.       

Nel weekend del 15 e 16 dicembre il Moto Club Bustese organizza una mostra ma anche un'asta per l'associazione 'Liberi di Crescere'

Arte e moto per beneficenza

Fino al 24 febbraio (2019) una Mostra torinese unisce moto e arti visive per celebrare il cinquantenario di Easy Rider. Noi l&rsquo;abbiamo visitata

Mostra Easy Rider - LE FOTO

Il titolo dice gi&agrave; tutto, o quasi: &ldquo;Easy Rider &ndash; il mito della motocicletta come arte&rdquo;. Si presenta cos&igrave; la bella Mostra allestita da qualche mese presso la Citroniera delle Scuderie Juvarriane, alla Reggia di Venaria Reale, Torino. E non poteva essere diversamente. Easy Rider, film che sanc&igrave; un vero mito di settore, celebra a cavallo di questo biennio i cinquant&rsquo;anni esatti dalla produzione. Girato &ldquo;on the road&rdquo; nel 1968 con un budget di appena 400mila dollari da Dennis Hopper, Peter Fonda e Jack Nicholson, usc&igrave; nelle sale USA il 14 luglio 1969. Dove incass&ograve; 20 milioni. Mitico forse anche per questo. Ma la Mostra di cui parliamo, che durer&agrave; fino al 24 febbraio (www.lavenaria.it, biglietto intero 14 &euro;) va oltre il semplice tributo agiografico o lo stereotipo di genere.  I TRE CURATORI, Luca Beatrice, Stefano Fassone e Arnaldo Colasanti, hanno concepito un percorso in nove sezioni all&rsquo;interno del corpo centrale delle Scuderie. Percorso non cronologico, come in genere nelle collezioni di moto, ma concepito per sinapsi motociclistiche potenzialmente &ldquo;liberatorie&rdquo; estratte dal vissuto tradizionale, &ldquo;mitico&rdquo;, di ogni motociclista. Si giustappongono cos&igrave;, tra meccanica e gesti d&rsquo;arte, sezioni come &ldquo;Mal d&rsquo;Africa&rdquo;, &ldquo;Giappone e tecnologia&rdquo;, &ldquo;Velocit&agrave;&rdquo;, &ldquo;S&igrave;, viaggiare&rdquo;. Tanti i modelli e ancor pi&ugrave; le opere; dipinti, sculture, foto, istallazioni. &ldquo;Una mostra pensata per tutti, appassionati e non &ndash; dice Stefano Fassone &ndash; un&rsquo;occasione unica per immergersi nel mondo delle due ruote dove le motociclette raccontano se stesse, i propri piloti e proprietari&rdquo;.  ALL&#39;INGRESSO, sotto il piglio marmoreo di Vittorio Amedeo II di Savoia, colpisce la bronzea silhouette di &ldquo;Veio&rdquo; by Vangi, su Triumph Tiger: inquietudine del mondo attuale, ma anche, forse, sfida alle sue troppe ipocrisie. La sezione &ldquo;Stile, Forma e Design italiano&rdquo; ci riporta pi&ugrave; a noi. Apre la Guzzi GTV 500 del &rsquo;37 appartenuta ad Antonio Ligabue, accompagnata dal celebre &ldquo;Autoritratto con Moto&rdquo;, originale, dell&rsquo;Artista in sella. S&rsquo;ammirano poi la F4 Serie Oro del &rsquo;98 e la Ducati 916 omaggio all&rsquo;estro creativo di Massimo Tamburini, la Bimota Tesi, La rarissima Gilera Saturno &ldquo;Piuma&rdquo;, l&rsquo;indimenticata Morini 3 &frac12;, la V7 del &rsquo;69, la Vespa faro basso del &rsquo;53 icona di &ldquo;Vacanze Romane&rdquo;, con Gregory Peck e Audrey Hepburn.    UN TRAMEZZO SEPARA UN ALTRO MONDO, sormontato dall&rsquo;istallazione di Mario Mertz &ldquo;Accelerazione=sogno&rdquo;, in neon, motocicletta e corna bufaline. Qui le pareti traboccano di famosi manga e la &ldquo;giapponesit&agrave;&rdquo; &egrave; rappresentata dai quattro modelli scelti come pi&ugrave; simbolici delle quattro grandi Case: Honda 750 Four del &lsquo;72, Kawasaki 2T Mach III, Suzuki GSX e la Yamaha FZ 750 performer del record mondiale endurance &lsquo;86. Nella sezione &ldquo;Mal d&rsquo;Africa&rdquo; respiriamo invece l&rsquo;aria sabbiosa dei deserti che stregarono Thierre Sabine.  GIGANTEGGIANO I PRINCIPALI MODELLI STORICI DELLA DAKAR, dalla replica R80 G/S di Gaston Rahier alla Cagiva Elefant motorizzata Ducati, dall&rsquo;Africa Twin &rsquo;91 di Boano alla commovente Gilera 600 RC. Tutti supportati da opere evocative come la voluminosa &ldquo;Sulle Vie del Sahara&rdquo;, dell&rsquo;artista egiziano Medhat Shafik, o &ldquo;Miraggio&rdquo; di Mario Schiffani (olio e sabbia su tela). Vanta poi cimeli al top la sezione &ldquo;Velocit&agrave;&rdquo;: MV Agusta 3 cilidri GP &rsquo;67 di Giacomo Agostini, la coloratissima M1 della vittoria di Valentino Rossi ad Assen nel 2007 (quasi anch&rsquo;essa un&rsquo;opera pop), la Ducati Desmosedici iridata col numero 27 di Casey Stoner, l&rsquo;Aprilia 250 AF1 di Max Biaggi e Pierfrancesco Chili. Ancor pi&ugrave; storica &egrave; la Gilera GP del &rsquo;52 sullo sfondo di uno schermo che sfarfalla a ciclo continuo soggettive di paraboliche con sovrimpresse frasi-aforisma di piloti e campioni.    ALTRE SEZIONI SONO DEDICATE AL VIAGGIO inteso come libert&agrave;, al mito americano delle lunghe highway percorse in Harley &ndash; qui siamo gi&agrave; pi&ugrave; vicini al tema Easy Rider - e alle caf&egrave; racer inglesi. Senza dimenticare &ldquo;Terra, fango e Libert&agrave;&rdquo;, dove si ammirano pezzi comunque interessanti, quali il Montesa Cota 247 mk4 ed il Guzzi Mirimin. Campeggia anche a tutta parete l&rsquo;inaudita opera &ldquo;Arc Light&rdquo; di Aaron Young (olio, gomma e acrilico su alluminio), realizzata non a pennello, ma sgommandoci sopra con le moto! Tutto si conclude alla sezione &ldquo;Cinema&rdquo;, con un video assemblato di tanti spezzoni motociclistici tratti da film celebri.  ED ECCO SPOSTE LE REPLICHE PIU&#39; ICONICHE: la Brough Superior di Lawrence d&rsquo;Arabia, la Bonneville di Steve McQueen nel mitico salto de &ldquo;La Grande Fuga&rdquo;, la Thunderbird del &ldquo;selvaggio&rdquo; Marlon Brando, la leggendaria Hydra Glide Chopper di Easy Rider. Un mondo intero di narrazioni e passione. All&rsquo;uscita, l&rsquo;angolo selfie curato da Honda Italia, &ldquo;art-supporter&rdquo; dell&rsquo;evento, e l&rsquo;immancabile bookshop fornitissimo di pubblicazioni e oggettistica. Compreso il catalogo della Mostra (192 pagine, &euro; 32,00) con riflessioni, memorie, spunti, aneddoti e due belle interviste a Giacomo Agostini e Valentino Rossi. 

&Egrave; arte il mito di Easy Rider

        &ldquo;Io corro per correre se poi vinco tanto meglio&rdquo;, cos&igrave; usava dire Renzo Pasolini, il pilota che fu antagonista di Giacomo Agostini e che corse nel Motomondiale nelle classi 250, 350 e 500, dal 1964 al 20 maggio del 1973, quando mor&igrave; in un incidente a Monza, insieme a Jarno Saarinen. Il Comune di Rimini e il Motoclub che da lui prende il nome si apprestano a raccontare la sua storia a 80 anni dalla nascita e a 45 dalla terribile tragedia di Monza, &ldquo;Renzo Pasolini, l&rsquo;Uomo, il Pilota, il Mito, a local Hero&rdquo;. L&rsquo;appuntamento &egrave; fissato dall&rsquo;1 al 9 settembre, proprio a Rimini, nei giorni del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Nella cornice degli eventi ufficiali del MotoGP the Riders' Land Experience, gli spazi della Fabbrica Arte Rimini di piazza Cavour saranno cos&igrave; lo scenario per celebrare un campione e raccontare un personaggio, cos&igrave; particolare, cos&igrave; diverso, ma anche cos&igrave; &ldquo;riminese&rdquo; nel suo essere, e che pochi conoscono a fondo. &nbsp; Saranno esposte tre moto su cui corse e vinse, decine e decine di foto, tra le quali alcune inedite, video, interviste, documentari, e poi caschi, tute, guanti, cimeli. UN MITO - Un uomo, un pilota, un mito che nonostante il tempo trascorso continua a mantenere intatto tra i motociclisti, ma anche tra i suoi concittadini, i valori profondi di uno sportivo vero, dalle capacit&agrave; tecniche straordinarie fuse in un&rsquo;immensa umanit&agrave;. &ldquo;Io corro per correre se poi vinco tanto meglio&rdquo;, racconta Pasolini all&rsquo;intervistatore in uno tra i diversi filmati che la mostra ospiter&agrave; svelando l&rsquo;anima pi&ugrave; vera di un campione che proprio per la sua genuinit&agrave; &egrave; diventato un esempio anche per le generazioni successive. Accanto alla mostra due eventi per approfondirne la conoscenza: il primo gioved&igrave; 6 settembre con la presentazione del libro &ldquo;Il Paso, Renzo Pasolini re senza corona&rdquo; di Arturo Rizzoli, appena pubblicato da Minerva edizioni, dove saranno presenti oltre all&rsquo;autore anche piloti emergenti del Motoclub &ldquo;Renzo Pasolini&rdquo; come Marco Bezzecchi, attuale leader mondiale di Moto3, e Kevin Zannoni, attuale leader del Campionato Italiano Velocit&agrave; Moto3. Sabato 8, invece, il giornalista Marco Masetti condurr&agrave;, con la partecipazione e il ricordo della moglie e del figlio, il racconto su Pasolini uomo e pilota.       

Nei giorni del GP di San Marino, dall'1 al 9 settembre a Rimini va in scena l'iniziativa "Renzo Pasolini l'Uomo, il Pilota, il Mito, a local Hero"

Una mostra dedicata a Renzo Pasolini

Probabilmente una delle pi&ugrave; efficaci definizioni di moto mai apparse si deve a&nbsp;Robert M. Pirsig, che le considerava &ldquo;un sistema di concetti realizzato in acciaio&rdquo;. Da quando sono nate, intorno al 1885, le due ruote a motore hanno affascinato e alimentato suggestioni di avventura e velocit&agrave;. Un generatore infinito di sogni, fatto di forme ardite, melodie del motore, colori e cromature, che incarna il mito della libert&agrave; e delle fughe dal quotidiano.  ESATTAMENTE VENT&rsquo;ANNI DOPO &ldquo;THE ART OF MOTORCYCLE&rdquo;, la grande mostra del Guggenheim Museum di New York che segn&ograve; un record assoluto di visitatori, Arthemisia e Consorzio delle Residenze Reali Sabaude dedicano al mondo delle due ruote la mostra &quot;Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte&quot; curata da Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti, Stefano Fassone e ospitata alla Reggia di Venaria negli spazi della Citroniera delle Scuderie Juvarriane dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019.  CON UNA SOSTANZIALE NOVIT&Agrave;: oltre cinquanta modelli di moto dialogano con opere d&rsquo;arte contemporanea, tra riferimenti espliciti e suggestioni indirette. Tra i nomi degli artisti, Antonio Ligabue con l&rsquo;Autoritratto sulla moto (1953), Mario Merz, Ac-celerazione=sogno, una storica installazione esposta i diversi musei a partire dal 1972, Pino Pascali con 9mq di pozzanghere, realizzati nel 1967 un anno prima della morte. E ancora: Alighiero Boetti, Rosso Guzzi, Rosso Gilera, 1971, la grande scultura Vejo di Giuliano Vangi (2010), le fotografie inedite di Gianni Piacentino High Speed Memories, 1971-1976, che testimoniano la sua attivit&agrave; nelle corse in sidecar e la scultura Self Portrait Race, 1991- 1993. Autentica chicca sono i dipinti di Paul Simonon, ex bassista dei Clash, appassionato collezionista di moto.  TANTI I MODELLI DI MOTOCICLETTE ESPOSTI A VENARIA, diversi evocano film leggendari, come il chopper di Easy Rider, la Triumph Bonneville che Steve McQueen guidava ne il selvaggio. Oppure i bolidi da gran premio, la MV Agusta di Giacomo Agostini, la Yamaha di Valentino Rossi e la Ducati di Casey Stoner. Altri veicoli fanno un tutt&rsquo;uno con il viaggio e l&rsquo;avventura: la mitica Vespa di Bettinelli che ha percorso 24.000 km da Roma a Saigon, le special che hanno attraversato il deserto di sabbia della Parigi-Dakar, e ancora enduro, trial, nastri d&rsquo;asfalto.  FOTOGRAFIE, LIBRI, STILL E LOCANDINE DI CINEMA raccontano un mondo che esprime una visione a 360 gradi sulla moto. Certo, il desiderio di libert&agrave;, la rabbia, la voglia di fuga ma soprattutto quella scoperta di s&eacute; che sfiora la filosofia e si materializza attraverso il viaggio. La mostra Easy Rider racconta gli episodi di una storia straordinaria diventata leggenda: tra stile, velocit&agrave;, prestazioni, la motocicletta ha alimentato il mito del viaggio, della conquista della libert&agrave;, della solitudine nel paesaggio dal quale niente separa mentre lo si attraversa sfrecciando su due ruote.  NOVE LE SEZIONI IN CUI SI SVILUPPA IL RACCONTO: Stile, forma e design italiano; il Giappone e la Tecnologia; il Mal d&rsquo;Africa; Off Road fango; Caf&eacute; racer; S&igrave; viaggiare; Il Mito americano; La Velocit&agrave;; La Moto e il Cinema. Il catalogo &egrave; edito da Arthemisia Books con testi dei curatori, i contributi di Alessandra Castellani, Franco Daudo, Pietro Grossi, Giorgio Sarti, Ted Simon e le interviste di Paul Simonon, Moreno Pisto ai campioni Valentino Rossi e Giacomo Agostini. 

L&#39;appuntamento &egrave; dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019, in provincia di Torino, presso la Reggia di Venaria, Citroniera delle Scuderie Juvarriane

Mostra: Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte

Fino al 3 giugno 2018 i capolavori di Claude Monet - circa sessanta opere tra le pi&ugrave; care al grande artista francese - saranno protagonisti della mostra al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma in Via di San Pietro in Carcere. Honda Motor Europe Ltd. Italia, divisioni auto e moto, &egrave; infatti mobility partner della retrospettiva organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con il Mus&eacute;e Marmottan Monet, Paris.  UNA CB1000R SPECIAL - Traendo ispirazione dall&rsquo;arte dell&rsquo;impressionista di Le Havre, Honda ha deciso di dare forma all&rsquo;incontro tra l&rsquo;arte e il pi&ugrave; sofisticato design motociclistico, realizzando un esemplare unico della nuova performance naked CB1000R, modello di punta dell&rsquo;innovativa gamma Neo Sports Caf&eacute;, roadster in cui la totale reinterpretazione delle linee classiche si riflettono nella purezza degli elementi estetici e tecnici della moto.  IL SELFIE ARTISTICO - I visitatori della mostra &ldquo;Monet. Capolavori dal Mus&eacute;e Marmottan Monet, Parigi&rdquo; potranno essere protagonisti di questo inconsueto incontro tra arte e design. La Honda CB1000R con la speciale livrea ispirata ai dipinti di Monet, infatti, sar&agrave; a disposizione di chi vorr&agrave; scattare un &lsquo;selfie artistico&rsquo; da pubblicare sui propri profili social network (Facebook, Instagram, Twitter) con l&rsquo;hashtag #CB1000Rart.  Ogni mese, da marzo a giugno, le 20 foto ritenute pi&ugrave; &lsquo;artistiche&rsquo; da una speciale giuria Honda, saranno pubblicate sul profilo ufficiale Facebook #honda Moto che vanta oltre 1,3 mln di fan. 

Design motociclistico e arte si incontrano fino al 3 giugno al Vittoriano di Roma. Esposto un esemplare unico della nuova naked CB1000R

Honda alla mostra di Monet

Ci sono tanti modi di essere fotografo. Ma sono pochi i modi di fotografare capaci di trasmettere sensazioni vive, di catapultarti sulla scena e renderti partecipe. Capaci di raccontare una storia. Proprio come fanno gli scatti di Mirco Lazzari, fotografo degli sport con &ldquo;il&rdquo; motore: Motomondiale, Formula 1 e Rally. Una sorta di &ldquo;poeta&rdquo; della velocit&agrave;, che nei suoi lavori trasforma il movimento in stati di grazia. Fermi Immagine che sembrano sfuggire alla logica dell&rsquo;istantanea, inafferrabili come lo scatto emblematico alla Ducati del Dovi in apertura.  &ldquo;COME E&#39; NATA LA MIA CARRIERA?&quot; - Con una macchina fotografica di plastica. Scatti sbagliati, ma che hanno fatto nascere in me la passione per la fotografia fino a farmi muovere i primi passi verso quell&rsquo;arte che sarebbe diventata la mia vita&rdquo;. Mirco Lazzari &egrave; nato a Castel San Pietro (Bologna, Italia) nel 1961. E&rsquo; fotoreporter sportivo dal 1989, prima seguendo l&rsquo;automobilismo e la Formula1 poi, dal 2001 le gare del Motomondiale.    Tanti i premi ottenuti negli anni. Tra questi, il Fuji Sport Award categoria Sport del 2004, il FIM Award nel 2004, il premio Confartigianato nel 2005, il Mild Seven Renault F1 per l&rsquo;appuntamento inglese del campionato nel 2006, il Bandini nel 2008. Per ammirare i suoi scatti, avete tempo fino al 31 dicembre. Di seguito, il calendario con gli orari:  7 Dicembre 2017 &bull; 18.00 (inaugurazione) Dal 8 al 10 Dicembre 2017 &bull; dalle 11.00 alle 21.00 Dal 11 al 31 Dicembre 2017 &bull; dalle 10.00 alle 13.00 &ndash; dalle 16.00 alle 20.00 

Dal 7 al 31 dicembre, una mostra racconta le emozioni del Motomondiale presso Spazio 212, a Bologna. Protagonista, uno dei fotografi pi&ugrave; rappresentativi della MotoGP

I motori attraverso le foto di Mirco Lazzari

La Mostra-Scambio di Novegro &egrave; molto conosciuta anche all&rsquo;estero, e tra i visitatori che ogni anno accorrono numerosi ci sono molti tedeschi e francesi, il cui numero aumenta di anno in anno conferendo alla rassegna un profilo decisamente europeo. La Mostra-Scambio racchiude nel modo pi&ugrave; composito e colorato le tradizioni motoristiche, ormai pi&ugrave; che trentennali, del Parco Esposizioni. Quando, infatti, dopo la stagione &ldquo;da bere&rdquo; degli anni &rsquo;80 in cui l&rsquo;auto &ldquo;finita&rdquo; d&rsquo;epoca, restaurata e scintillante, aveva un suo ampio mercato di &ldquo;investitori&rdquo;, alimentato dai successi della Borsa e dal denaro &ldquo;facile&rdquo; in circolazione, i pi&ugrave; severi decenni successivi hanno visto non certo scomparire la passione per le quattro e due ruote, ma indirizzarsi gli amatori verso forme pi&ugrave; semplici ed economiche di approccio puntando sulla ricambistica e, soprattutto, sulle moto, pi&ugrave; facili da conservare anche a motivo di spazio.  DA QUESTO INSIEME DI RAGIONI, che allargavano la base popolare dell&rsquo;amatorialit&agrave;, &egrave; esploso il successo di Novegro quale appuntamento-kermesse complessivo di tutto quanto serve a tenere in vita gli esemplari del passato, anche i pi&ugrave; piccoli.  La felice ubicazione del Centro fieristico in un&rsquo;area strategica come quella milanese e la comodit&agrave; degli spazi inseriti in una gradevole cornice di verde hanno fatto il resto.?Oggi sono pi&ugrave; di 600 gli espositori che stabilmente frequentano la Mostra-Scambio e pi&ugrave; di 30.000 persone quelle che ogni volta la visitano.  DELLA MOSTRA-SCAMBIO DI AUTO, MOTO E CICLO D&#39;EPOCA si tengono all&rsquo;anno tre edizioni: a febbraio e a novembre, maggiormente rivolte alla moto e una a maggio, in concomitanza con Autocollection, prevalentemente indirizzata all&rsquo;auto. Nell&rsquo;ambito della Mostra-Scambio, che occupa una superficie di 15.000 mq al coperto e pi&ugrave; di 60.000 mq. all&rsquo;aperto, viene tradizionalmente allestita una tematica di grande richiamo storico avente oggetto i miti del passato. Quest&rsquo;anno la tematica che verr&agrave; ospitata al centro del Padiglione &ldquo;C&rdquo; sar&agrave;: I monocilindrici Ducati 1946-1977, dal Cucciolo ai Desmo agli Scrambler. Qui per prenotare una piazzola per esporre alla Mostra Scambio del 10, 11 e 12 novembre. 

Appuntamento da 10 al 12 novembre alla Mostra-Scambio di Auto, Moto e Ciclo d&#39;Epoca che si svolge nel Parco Esposizioni Novegro: oltre 600 gli espositori e pi&ugrave; di 30.000 i visitatori attesi

Novegro, dove si scambia la moto

Quest'estate&nbsp;l'autodromo di Varano accoglier&agrave; gli amanti dei motori d'epoca con il&nbsp;"Varano Vintage ride-drive-trade" Auto e moto d'epoca vi aspettano quest'estate nella bellissima cornice del circuito di&nbsp;Varano de' Melegari (PR): la festa&nbsp;&egrave; prevista per il primo weekend di Luglio, Sabato 4 e Domenica 5.  Una manifestazione che intratterr&agrave; tutti gli appassionati del vintage con tantissime iniziative dedicate ai motori. Ci sar&agrave; una mostra scambio, per fare acquisti o anche solo curiosare un po' tra le tante bancarelle che saranno presenti. E poi esibizioni per tutti i gusti con svariati tracciati dedicati al trial, all'enduro, agli scooter e ai kart. Insomma ci sar&agrave; da divertirsi... Sia per chi parteciper&agrave; attivamente&nbsp;che per chi vuole trascorrere due giornate un po' diverse tutte dedicate al mondo dei motori.  Infine una bella occasione&nbsp;per chi vuole liberare i cavalli del suo mezzo d'epoca: al "Varano Vintage" sono previsti turni in pista riservati per auto e moto fino agli anni '80.  L'ingresso per il pubblico &egrave; gratuito: quindi non cercate scuse e segnatevi bene queste&nbsp;date... Il 4 e 5 Luglio 2015 tutti a Varano!  Per tutti i dettagli, le info e le prenotazioni basta visitare il sito web www.varano.it o&nbsp;scrivere all'indirizzo di posta elettronica autodromo@varano.it.  Giulia Cassinelli  

A Varano de' Melegari l'appuntamento &egrave; con i motori d'epoca: mostra scambio, esibizioni, turni in pista e tante altre iniziative

Varano Vintage ride-drive-trade

Due professionisti, due bravissimi&nbsp;artisti ci raccontano la moto attraverso le loro immagini.  Fabio Grandi e Otto Moretti propongono una serata "A tutta velocit&agrave;", questo il nome della mostra che si terr&agrave; questo Venerd&igrave;,&nbsp;per gustarsi con calma alcuni&nbsp;adrenalinici fotogrammi a tema racing.  I due fotografi sportivi, che seguono da tempo anche i campionati MotoGP e Superbike, hanno infatti deciso di condividere la loro esperienza attraverso alcune spettacolari foto tratte dal mondo delle competizioni.&nbsp;Un modo decisamente moderno di pensare all'arte che si unisce ad una realt&agrave; tradizionalmente molto distante, quella sportiva.  Durante la rassegna sar&agrave; presentata una serie di immagini in dissolvenza sonorizzata, commentate dagli autori. Grandi e Moretti saranno poi disponibili poi ad approfondire qualche argomento sulla fotografia.  L'appuntamento &egrave; quindi per il 23 Gennaio alle h 21 in via Don Pasti 80 presso la Biblioteca Centro Culturale di Funo di Argelato, provincia di Bologna. Se volete ulteriori informazioni potete seguire la pagina dell'evento su Facebook.  &nbsp;  Giulia Cassinelli    &nbsp;

Una serata "A tutta velocit&agrave;" con le immagini di due importanti fotografi sportivi: Fabio Grandi e Otto Moretti

Corse e fotografia insieme a due grandi protagonisti

Si chiama "Passaggio in India" ed &egrave; l'omaggio che il Gruppo Piaggio dedica alla cultura indiana celebrando i lunghi anni di collaborazione industriale e commerciale. E' infatti dagli anni cinquanta che Piaggio &egrave; presente sul territorio indiano, contribuendo significativamente alla "motorizzazione" del Paese.    La mostra si terr&agrave; nei locali del Museo Piaggio a Pontedera. Sar&agrave; aperta fino al 15 Febbraio. Oltre alla mostra fotografica di Fabrizio Sbrana sar&agrave; possibile assistere a numerosi eventi collaterali: proiezioni di film, spettacoli di danza e godere della bellezza degli ambienti ricreati dall'architetto Enrico Agonigi.    &nbsp;

Fino al 15 Dicembre presso il Museo Piaggio di Pontedera sar&agrave; possibile visitare la mostra "Passaggio in India", omaggio alla millenaria cultura indiana

33 risultati per 'mostra'