Si &egrave; svolto a Quinto di Treviso, presso il BHR Hotel, il convegno &ldquo;Nuove infrastrutture per la ripartenza economica del territorio&rdquo; durante il quale il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha incontrato i rappresentanti del mondo economico e delle istituzioni locali.  Oltre al Ministro erano presenti il Senatore Franco Conte, Barbara Degani (Sottosegretario Ministero dell&rsquo;Ambiente), Marino Zorzato (Vice Presidente Regione Veneto), Leonardo Muraro (Presidente Provincia di Treviso), Tony Mori (Responsabile delle Politiche Istituzionali FMI) e alcune personalit&agrave; dell&rsquo;ANAS, l&rsquo;Ente Nazionale per le strade.  Il Senatore Franco Conte ha aperto il convegno sottolineando come &ldquo;in questo momento il Veneto e la Provincia di Treviso stiano cercando di uscire dalla crisi attraverso nuovi progetti di infrastrutture quali la Pedemontana Veneta&rdquo;. A fargli eco, Leonardo Muraro, che ha ricordato i diversi &ldquo;progetti di realizzazione di nuovi caselli autostradali per collegare le principali zone industriali&rdquo;.  Tony Mori, dal canto suo, ha toccato i temi relativi all&rsquo;utilizzo del territorio &ndash; da parte dei motociclisti - su sentieri riconosciuti dalle leggi regionali e trattato le tre ipotesi di collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si &egrave; quindi parlato della targa sostitutiva e dei progetti &ldquo;Adotta una curva&rdquo; e &ldquo;Un giorno in pista&rdquo;. Il primo progetto prevede la possibilit&agrave; per i Moto Club che lo volessero, di apporre la terza fascia (quella salva motociclisti), in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad un tratto di guard rail; il secondo punta ad istituire giornate in pista dedicate agli amatori a costi ridotti.  Il Ministro Maurizio Lupi &ndash; dopo aver affrontato l&rsquo;argomento della mobilit&agrave; sostenibile &ndash; parlando di motociclismo si &egrave; soffermato proprio sulla necessit&agrave; &ldquo;di sviluppare i progetti riguardanti la terza fascia del guard rail e di migliorare la sicurezza in favore degli utenti deboli della strada&rdquo;.   L&rsquo;intervento del Ministro ha chiuso un incontro che ha segnato per la FMI un&rsquo;ulteriore occasione di dialogo con le istituzioni, un dialogo volto a tutelare i motociclisti.  (Nella foto in evidenza: da sinistra: Tony Mori, Franco Conte, Maurizio Lupi, Marino Zorzato, Leonardo Muraro) Fiammetta La Guidara

&ldquo;Nuove infrastrutture per la ripartenza economica del territorio&rdquo;: un incontro volto a tutelare la mobilit&agrave; su due ruote

La FMI per la sicurezza

Ieri, &egrave; svolta a Roma, alla Biblioteca del Senato &ldquo;Giovani Spadolini&rdquo;, una importante tavola rotonda organizzata dalla Federazione Motociclistica Italiana sul tema &ldquo;Il Motociclismo fra Sport, Ambiente, Industria e utilizzo del territorio&rdquo;.  Erano presenti il viceministro Nencini, i senatori Marinello, Matteoli e Rossi e Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato.  Al centro dei temi proposti, l&rsquo;esigenza - da parte della FMI - di rappresentare al mondo politico l&rsquo;entit&agrave; del motociclismo non solo in termini di risultati sportivi: le moto costituiscono infatti una realt&agrave; notevolissima per circolazione su strada (il parco moto italiano, con i suoi 9 milioni di veicoli, rappresenta il 27% del parco moto europeo) e per l&rsquo;indotto economico che creano.  Lo ha spiegato il presidente della FMI, Paolo Sesti, il quale - entrando nel merito del tema dell&rsquo;evento, l&rsquo;ambiente - ha anche sottolineato come la &ldquo;Federazione Motociclistica si stia impegnando nel sensibilizzare gli appassionati al rispetto delle regole, un rispetto che deve avvenire nel fuoristrada cos&igrave; come sull&rsquo;asfalto&rdquo;.  Ospite della tavola rotonda, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, il quale ha sottolineato l&rsquo;attenzione del Governo verso i temi motociclistici: &ldquo;La riforma del Codice della Strada, che verr&agrave; approvata tra fine 2015 e inizio 2016, includer&agrave; la tutela dell&rsquo;utenza debole (quindi dei motociclisti), la possibilit&agrave; per le due ruote a motore di percorrere le corsie preferenziali, la progettazione di guard rail che tutelino anche i motociclisti ed il targhino, ovvero la speciale targa richiesta dalla FMI in occasione delle competizioni sportive fuoristrada, che metta al riparo la targa ufficiale da danneggiamenti e smarrimenti da parte dei piloti&rdquo;.  A fargli eco il senatore Altero Matteoli, presidente della Commissione Lavori Pubblici, il quale ha evidenziato come in passato ci siano gi&agrave; stati confronti costruttivi con la FMI. &ldquo;Tengo inoltre a precisare&rdquo;, ha proseguito Matteoli, &ldquo;come la salvaguardia ambientale non vada considerata quale un vincolo assoluto, bens&igrave; come un&rsquo;opportunit&agrave;. Bisogna utilizzare il buonsenso e collaborare perch&eacute; tutti possano fruire dell&rsquo;ambiente in modo corretto&rdquo;.  Accorate le parole di Tony Mori, responsabile delle Politiche Istituzionali FMI che ha evidenziato come &ldquo;non &egrave; pi&ugrave; ora di alzare muri tra motociclisti e associazioni ambientaliste. Dobbiamo collaborare tra di noi perch&eacute; ambientalismo significa rispetto del territorio da parte di chi lo utilizza. Come motociclisti, siamo i primi a voler usufruire di un ambiente pulito e mantenerlo tale&rdquo;.  Il senatore Giuseppe Francesco Marinello, Presidente della Commissione Ambiente ha aggiunto: &ldquo;I motociclisti devono essere considerati a pieno titolo dei fruitori del paesaggio. Le loro esigenze sono legittime, anche perch&eacute; l&rsquo;ambiente va inteso non come qualcosa di statico, ma di dinamico e di cui usufruire&rdquo;.  Cesare Patrone, capo del Corpo Forestale dello Stato e Claudio D&rsquo;Amico, Comandante Provinciale di Arezzo, hanno ricordato i contenuti dell&rsquo;accordo firmato nel 2012, che ha portato Corpo Forestale dello Stato e FMI a lavorare insieme per l&rsquo;ambiente. &ldquo;Dai motociclisti&rdquo;, ha detto Cesare Patrone, &ldquo;ci si aspetta (ed &egrave; ci&ograve; che si sta verificando, ndr) non solo che non arrechino danno al territorio, ma che contribuiscano attivamente al suo mantenimento, fornendo un contributo al lavoro delle forze dell&rsquo;ordine&rdquo;.  Nella foto in evidenza, da sinistra: Giulio Gori (responsabile Ufficio Stampa FMI e moderatore della tavola rotonda), Altero Matteoli (presidente 8a Commissione Permanente Lavori Pubblici, Comunicazioni del Senato), Riccardo Nencini (viceministro Infrastrutture e Trasporti), Paolo Sesti (presidente FMI). Fiammetta La Guidara 

Il &ldquo;Motociclismo fra Sport, Ambiente, Industria e utilizzo del territorio&rdquo;. Nella riforma del CdS l'uso delle corsie preferenziali e guard rail "sicuri"

FMI: Tavola rotonda in Senato 

L'imminente avvio di stagione agonistica per l'enduro ripropone il tema delle targhe per i piloti che prenderanno il via nelle varie categorie. La FMI per l'Enduro agonistico, ma anche per tutti i praticanti, ha fatto del rispetto delle regole il pilastro con il quale dialogare con le autorit&agrave; che spesso osteggiano la pratica di questa disciplina. La realizzazione del CER (Comitato Escursionisti su Ruote) in Emilia Romagna &egrave; un successo che ha scongiurato il pericolo del divieto assoluto di praticare Enduro in quella regione.  Il tema delle targhe resta di attualit&agrave; anche come stimolo per continuare la lunga battaglia alla ricerca di una soluzione.  &laquo;Credo debba essere chiarito una volta per tutte che la targa &egrave; l'identificativo di un veicolo, l&rsquo;equivalente per noi della carta d'identit&agrave;, &nbsp;ed &egrave; obbligatoria per qualsiasi tipo di veicolo&raquo;, spiega&nbsp; Tony Mori, membro della Commissione Normative Fuoristrada e interlocutore con il Corpo Forestale dello Stato. &laquo;Ad oggi non esiste nessuna legge o deroga che permette l'utilizzo di un veicolo in strada senza targa montata o che sia autorizzato alla circolazione con targa sostitutiva o duplicata. Da qualche anno la FMI sta portando avanti il dialogo con politici, ministeri ed istituzioni interessate al tema, con i quali si stanno sviluppando progetti integrativi&raquo;.  - Qual &egrave; l'ostacolo pi&ugrave; grande che impedisce, al momento, l'uso di una targa alternativa in modo da non danneggiare o smarrire la targa originale?  &laquo;L'ostacolo pi&ugrave; grande &egrave; la burocrazia e la lentezza del sistema in materia legislativa&raquo;, spiega Tony Mori. &laquo;La modifica per semplificazione del targhino &egrave; gi&agrave; la terza volta che viene ripresentata e che passa positivamente in Commissione Trasporti della Camera. Dallo scorso novembre esiste una relazione positiva presentata dal Corpo Forestale dello Stato sull'interpretazione dell'utilizzo della targa clonata e sulla possibilit&agrave; di utilizzare la targa ripetitrice, purtroppo siamo ancora in attesa e non possiamo fare nulla per velocizzare il procedimento.  &laquo;Concedetemi un appello a tutti gli appassionati di fuoristrada&raquo;, continua Tony Mori. &laquo;Rispettate le regole e mettete la targa. Leggo qua e l&agrave; attacchi ai regolamenti FMI su questo tema, ma i regolamenti sono stati scritti per tutelarvi e non per condannarvi. Chi ha partecipato all'ultima prova del Campionato under-senior 2013 alla Rufina pu&ograve; testimoniare che alla fine del controllo da parte del Corpo Forestale dello Stato, il Comandante &egrave; venuto a complimentarsi per la regolarit&agrave; dello svolgimento della gara e per il rispetto delle regole dei singoli piloti! Questi sono i veri fuoristradisti&raquo;.    &nbsp;

Il punto sulla situazione delle targhe per i piloti e gli amatori del fuoristrada

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La FMI per la sicurezza

FMI: Tavola rotonda in Senato

Enduro: «Rispettate le regole!»