        Un gruppo di amici in moto. Sabato 16 luglio siamo stati un gruppo di amici in moto, bench&eacute; fino a poche ore prima, con alcuni non ci si conoscesse neppure. Un giro prima delle vacanze, in una giornata caldissima. Ce ne siamo andati in montagna, senza neanche fare troppi chilometri. Perch&eacute; doveva essere un&rsquo;avventura aperta a tutti, non un giro per motociclisti esperti e veloci. Cos&igrave; Mattia e Massimo, padre e figlio, si sono trovati assieme con Giorgio e il nostro amico Strangolone (lo chiamano cos&igrave;...). I veloci. Giuseppe, Andrea (in scooter!), Maurizio e Debora hanno trotterellato un po&rsquo; pi&ugrave; tranquilli. A chiudere il gruppo Monica, motociclista alle prime armi, che piano piano, sul filo dei 40 km/h, si &egrave; fatta tutto il giro. Pi&ugrave; il sottoscritto Mastic (ma qui mi conoscete come Riccardo Matesic) con funzione di &ldquo;scopa&rdquo;. Siamo andati a spasso, con frequenti soste, per aspettare chi era indietro, per vedere i panorami, per chiacchierare.    Il punto di partenza era Valmontone, quindi Rocca di Cave, con i suoi tornanti strettissimi sui quali ci siamo scaldati i muscoli. Poi il Monte Guadagnolo, e la sua vista su Roma. Ancora, San Vito Romano, Bellegra, Subiaco e la celeberrima Via dei Monasteri Benedettini. Con le tante gallerie scavate nella roccia, i tornanti, e l&rsquo;affaccio su montagne e boschi a perdita d&rsquo;occhio. Per il pranzo ci siamo fermati al Ristorante La Noce, dove ci &egrave; stato riservato un tavolo sul fiume Simbrivio. Sandro, il titolare, &egrave; un motociclista appassionato, con il quale ogni volta che si capita in zona si scambiano volentieri due chiacchiere. E cos&igrave; sono partite le chiacchiere, gli aneddoti, le foto delle moto d&rsquo;epoca inglesi di Massimo, che ci ha fatto luccicare gli occhi. E guardando il fiume e prendendo il fresco, &egrave; finita che siamo ripartiti quasi alle 17, aspettando che calasse un po' la temperatura di questo sabato bollente. Agli Altipiani di Arcinazzo il gruppo si &egrave; diviso in due, e ci siamo riavviati verso casa. Dopo un po&rsquo; hanno iniziato a suonare le notifiche del telefono: erano saluti, ringraziamenti e foto che arrivavano. La nostra piccola grande giornata &egrave; tutta qui. Semplice eppure perfetta. Grazie amici motociclisti per esserci stati. Alla prossima uscita! (che sar&agrave; il 2-3 settembre ad Atessa, ospiti come sempre degli amici della Honda).  Qualche foto della giornata Un tornante, salendo sul Monte Guadagnolo Roma, vista dal Monte Guadagnolo Non &egrave; mancato l'intruso in scooter. Spogliato perch&eacute; aveva caldo ma... rapido Uno dei monasteri benedettini sulla strada che da Subiaco raggiunge Jenne Suggestivo il tratto con la strada che passa all'interno del monastero I Monti Simbruini sono ricchi di boschi, che si perdono fino all'orizzonte In discesa verso Piglio. Ancora panorami... Il borgo di Piglio, visto dall'alto        

Metti un po&rsquo; di motociclisti che decidono di incontrarsi, di conoscersi, e di fare un po&rsquo; di strada assieme. Finendo per divertirsi e per darsi appuntamento alla prossima occasione. Eccoci qui, in un caldo sabato di met&agrave; luglio, sui Monti Simbruini

Simbruina 2022: piccola grande giornata da motociclisti

        Si pensava che i partecipanti sarebbero stati in pochi, date le alte temperature e il fatto che molti sono gi&agrave; in ferie a godersi mare e relax. E invece, la gita fuoriporta sui Monti Sibillini organizzata domenica 26 luglio da InMoto, insieme agli amici di Motoskills.it, ha raccolto un enorme successo. OLTRE 50 MOTOCICLISTI PRESENTI Pi&ugrave; di 50 motociclisti presenti - un numero considerevole, vista la data -, tra veterani del mototurismo e giovani centauri alla loro prima gita in gruppo; motociclisti in solitaria, ma anche coppie, padri e figlie; moto piccole e moto sovradimensionate: insomma, la domenica ideale per fare un giro amichevole, senza sorpassi o esibizionismi, come &egrave; effettivamente stato. Estate in moto: 10 mete per sfuggire al caldo L'ITINERARIO TRA LAZIO E UMBRIA  Il nostro giro sui Monti Sibillini &egrave; partito quindi dal Bar degli Amici, a Passo Corese. Dopo aver fatto le prime conoscenze e aver stretto le prime amicizie, via per i saliscendi della zona di Terni, fino al Casale degli Amici, dove il gruppone si &egrave; fermato per pranzare. Sorrisi, considerazioni, allegria e tante, tantissime moto per contorno. Dopo un ottimo ristoro, ecco la ripartenza del serpentone a due ruote, direzione Norcia, Valnerina, Cascia e Leonessa, per poi salire a nord fino al Monte Terminillo. In mezzo, qualcuno ne ha approfittato per sostare presso il suggestivo borgo medievale di Scheggino, in provincia di Perugia. E infine, la discesa dalle montagne, direzione Rieti e quindi il ritorno a Roma. S&igrave;, &egrave; stata una bellissima domenica a due ruote. E l'appuntamento va quindi al prossimo evento di Uscite In Moto, dal 4 al 6 settembre ad Atessa, in Abruzzo, ospiti della concessionaria Honda Italia.       

Tra Lazio e Umbria, dalla provincia di Rieti a Norcia, passando per Valnerina, Cascia, Leonessa e il Monte Terminillo: che successo per l'evento organizzato da InMoto e gli amici di Motoskills.it

Uscite In Moto: domenica da favola sui Monti Sibillini

Tra Lazio e Umbria, dalla provincia di Rieti a Norcia, passando per Valnerina, Cascia, Leonessa e il Monte Terminillo: che successo per l'evento organizzato da InMoto e gli amici di Motoskills.it

Uscite In Moto: Monti Sibillini FOTO

        Manca sempre meno al giro nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini organizzato da noi di In Moto insieme a Motoskills.it. L&rsquo;appuntamento &egrave; per domenica 26 luglio 2020, con partenza alle&nbsp;9.15&nbsp;al&nbsp;Bar dello Sport&nbsp;di&nbsp;Passo Corese, su&nbsp;via Salaria. Un&rsquo;intera giornata in moto percorrendo pi&ugrave; di 250 km. I requisiti per partecipare? Puntualit&agrave; e serbatoio pieno (il rifornimento verr&agrave; fatto una sola volta, tutti insieme, alla ripartenza da Norcia). Con In Moto alla scoperta della Sardegna L&rsquo;itinerario Dopo la partenza, via sulla Statele 313, che unisce Passo Corese con Terni. Ad attenderci curve interessanti. Il giro prosegue sulla Provinciale 209 della Valnerina, che costeggia il fiume Nera, e sulla Statale delle&nbsp;Tre Valli Umbre, per raggiungere&nbsp;Norcia. A questo punto siamo arrivati nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il centro del nostro giro. Pausa pranzo presso il Casale degli Amici e poi si riparte, ma percorrendo un tratto differente da quello dell&rsquo;andata. Prima un pezzo della Statale delle Tre Valli Umbre fino a Cascia, poi la deviazione verso Leonessa a cui seguir&agrave; la suggestiva salita sul Monte Terminillo, valicando a&nbsp;Sella di Leonessa. L&rsquo;altezza &egrave; di&nbsp;1890 metri, perci&ograve; sarebbe opportuno portare qualcosa per coprirsi. Pausa caff&egrave; prima di scendere a Rieti per poi prendere la Salaria, direzione Roma. Qualche info utile Il giro nel&nbsp;Parco Nazionale dei Monti Sibillini non &egrave; un motoraduno, &egrave; una passeggiata tra amici aperta a tutti e alla portata di tutti: il ritmo di guida non sar&agrave; alto e qualsiasi moto o scooter possono partecipare, purch&eacute; la cilindrata sia adeguata a un giro cos&igrave; lungo su strade di montagna. Naturalmente, le due ruote devono essere in regola con il Codice della Strada, &egrave; gradito l&rsquo;abbigliamento tecnico e non ci sono quote di partecipazione da pagare (ma solo benzina e pranzo). Per prenotare l&rsquo;uscita basta scrivere una mail con un recapito telefonico, il numero delle persone e quante moto all&rsquo;indirizzo info@motoskills.it entro il 24 luglio. Itinerario in moto: da Matera alla Valle d'Itria       

Una passeggiata tra amici organizzata da noi di In Moto insieme a Motoskills.it. Il ritrovo &egrave; alle 9.15 al Bar dello Sport di Passo Corese, su via Salaria

Giro in moto sui Monti Sibillini: appuntamento il 26 luglio

Inebriarsi di profumi e colori, lasciarsi alle spalle la strada e i pensieri, nasconderli in quella parte recondita del cervello che quando si guida si piega si stacca non serve, e non &egrave; chiamata in causa, beh, amici, questo &egrave; l'andare in moto.  E la stagione giusta &egrave; arrivata: giornate lunghe e caldo modesto. Dobbiamo tirare fuori le nostre amate dal garage e partire, non importa per dove. L'inverno passato ci ha fatto guadagnare il diritto di farlo, di prenderci un po' di tempo per noi.  Controllate freni, pneumatici, controllate l'olio e i liquidi, e andate. Vi voglio incontrare per strada, necessito del vostro saluto, di un lampeggio, di un caff&egrave; in quei posti che sappiamo noi, tronfi delle nostre baggianate, di annunci su pezzetti di carta, di quell'umanit&agrave; varia e rumorosa, quindi vera, che in fondo siamo.  Cosa c'&egrave; di pi&ugrave; importante di questo? Ahim&egrave; buona parte del resto, anche i problemi del luned&igrave;. Quindi lubrifichiamo la nostra attenzione ancor prima della catena. Guidiamo come se domani fosse il giorno pi&ugrave; importante; quindi occhi sulla strada, qualche decina di metri avanti rispetto alla ruota, e cervello ben collegato al corpo. Andare in moto fa bene, e non deve, e non pu&ograve;, far male.  Tempo fa lessi, purtroppo non ricordo dove, un'intervista ad un pilota di jet. Disse una cosa molto importante, molto vera: &ldquo;alla guida di un jet bisogna essere sempre un minuto avanti, vedere quello che accade e prevedere quello che accadr&agrave;. Occorre esser totalmente concentrati perch&eacute; tutto succede molto velocemente e le reazioni devono essere anticipate. Quando ci si accorge che qualcosa non va, il pi&ugrave; delle volte &egrave; troppo tardi per prendere precauzioni&rdquo;.  Facciamo nostro questo modo di pensare, cerchiamo di prevedere i rischi. Teniamoci sempre un buon margine di sicurezza per frenare, svoltare, cambiare traiettoria. Cerchiamo di prevedere le azioni degli altri, siano essi automobilisti, motociclisti, pedoni o animali. La sicurezza, ancor prima della velocit&agrave;, &egrave; sintomo di buona guida. Impariamo a conoscere la nostra moto: i tempi e gli spazi di frenata, la velocit&agrave; nel cambiare traiettoria, l'efficienza dei sistemi elettronici di sicurezza.  Solo in questo modo potremo goderci, davvero e serenamente, la strada.  [gallery ids="5206,5160,5133"]  Federico Garbin  &nbsp;

Si avvicina la bella stagione, &egrave; arrivato il momento di tirar fuori la moto e guidare. Ma con il cervello bene acceso

Guidare s&igrave;, ma con attenzione

Per chi non la conosce, la strada &ldquo;Itrana&rdquo; riserva scorci, panorami e incontri gustosi, e un finale inaspettato  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;    Spiaggia-monte con piglio da cronoscalata. Oppure il contrario. Da qualunque senso la si affronti, la vecchia statale della Valle del Liri, che attraversa il Parco dei Monti Aurunci, &egrave; celebre tra gli smanettoni per il suo tracciato panoramicissimo e scarsamente trafficato. Noi suggeriamo di affrontarla dall&rsquo;uscita Ceprano dell&rsquo;A1, in modalit&agrave; turistica &ldquo;surprise&rdquo;. Superati svincolo, rotatoria e ponte sul fiume Liri, chi deve fare benzina pu&ograve; approfittare della pompa bianca sulla destra, subito al bivio per l&rsquo;area archeologica di Fregellae (Immancabili il Museo e gli scavi: tel. 0775-9174327). La strada attraversa poi la Riserva naturale omonima, con un altro romantico ponte sul Liri. Dopo San Giovanni Incarico, antico confine Pontificio (torre e castello), ecco le prime curve per scaldare un po&rsquo; le gomme, sebbene in un paesaggio ancora antropizzato. Il monte si fa pi&ugrave; deciso dopo l&rsquo;abitato di Pico (castello d&rsquo;Aquino dell&rsquo;XI sec.), che molti motociclisti considerano il vero start di questa SR82. L&rsquo;asfalto non &egrave; malvagio, ma si tengano gli occhi aperti. Al km 94, per esempio, &egrave; segnalata una frana. Si guida in leggera salita per una dozzina di chilometri, godendo e piegando tra faggi e pioppi, fino al &ldquo;pit stop&rdquo; naturale di Campodimele, sede del Parco (www.parcoaurunci.it). Il paese &egrave; pittorescamente issato sul suo cocuzzolo, raggiungibile con breve deviazione. I successivi 15 km, sempre attraverso gli Aurunci, sono altrettanto goduriosi. Con numerosi tornantoni da orecchie a terra ma anche presenza improvvisa di bestiame lungo la strada. Si superano poi la piana di Campello e il bivio per il Santuario della Madonna della Civita, che occhieggia dall&rsquo;alto. Vasti uliveti di produzione delle celebri olive locali, ottime con la mozzarella di bufala, annunciano quindi l&rsquo;abitato di Itri. Controllate che sia tutto in ordine: qui i carabinieri battono spesso. Dopo Itri, dominata dalla Fortezza (visite giornaliere), seguiamo la segnaletica per Sperlonga. Vi chiedevate prima cosa fosse la modalit&agrave; &ldquo;surprise&rdquo;? Eccola. Dopo alcune curve di preambolo, la goduriosissima provinciale 105 si tuffa decisa verso il mare in un percorso mozzafiato, fino a planare sul panorama aperto dell&rsquo;intera Riviera di Ulisse, dal Circeo a Gaeta. Il difficile &egrave; non distrarsi in staccata.  

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Simbruina 2022: piccola grande giornata da motociclisti

Uscite In Moto: domenica da favola sui Monti Sibillini

Uscite In Moto: Monti Sibillini FOTO

Giro in moto sui Monti Sibillini: appuntamento il 26 luglio

Guidare sì, ma con attenzione

Lazio - Monti Aurunci e Costa di Ulisse