        Marzocchi guarda alla Cina. In queste ore l'azienda di sospensioni con sede a Zola Predosa, in Emilia-Romagna, ha siglato un accordo con QJ Motor, facente parte del gruppo Geely e gi&agrave; proprietario di Benelli, e la sua Zhejiang Mazhuoke Machinery Manifacturing per produrre e assemblare forcelle e ammortizzatori nel Paese asiatico. UNA NUOVA FABBRICA IN CINA In base all'accordo, verr&agrave; costruito un nuovo impianto produttivo nella provincia di Zheijane: l&igrave; verranno realizzati i prodotti Marzocchi da vendere in Cina, in Asia e all'estero. Parallelamente, la sezione ricerca e sviluppo, oltre al banco prove delle sospensioni, di Zola Predosa ricever&agrave; ulteriori investimenti. FATTURATO IN CRESCITA "Il gruppo QJ Motor potr&agrave; cos&igrave; allestire, oltre alle sue moto, anche nuovi clienti dei Paesi asiatici, con lo storico e prestigioso brand italiano - spiega Florenzo Vanzetto, amministratore delegato del Gruppo VRM, proprietario di Marzocchi -. Quando abbiamo acquistato Marzocchi il fatturato era di 8 milioni l'anno. Oggi ne fattura 32 e sta crescendo sempre di pi&ugrave; con nuovi progetti e nuove partnership, e all'interno della divisione automotive di VRM sta diventando centrale". MOTO CINESI: "PREFERISCO UN USATO. MA LA QUALIT&Agrave; CRESCE E COSTANO POCO"       

<p style="text-align: left;">L'azienda emiliana stringe una partnership con il marchio del gruppo Geely per ampliare la sua presenza nel territorio del Paese asiatico e investire in ricerca e sviluppo: ecco i dettagli</p>

Marzocchi, accordo con QJ Motor per realizzare sospensioni in Cina

Marzocchi &egrave; salva grazie a VRM  La Tenneco ha ceduto il Marchio all&rsquo;azienda italiana: posto salvo per 70 dipendenti che continueranno a produrre a Zola Pedrosa  L&rsquo;americana Tenneco, proprietaria della Marzocchi, aveva annunciato in estate la possibile chiusura della Marzocchi e, contestualmente, dello stabilimento di Zola Pedrosa dove lavorano oltre 70 dipendenti.   PERICOLO SCAMPATO - Il pericolo di veder &ldquo;naufragare&rdquo; un&rsquo;altra delle storiche aziende del settore &egrave; stato scongiurato lo scorso 20 dicembre, quando attraverso un accordo siglato a Bologna, l&rsquo;azienda italiana VRM (specializzata in prototipi e lavorazioni meccaniche di alta precisione) ha rilevato la Marzocchi.   QUALE FUTURO? - Una favola a lieto fine, per i 70 dipendenti, che potranno continuare a lavorare e a produrre nello stabilimento di Zola Pedrosa. Nel prossimo futuro sono attese le strategie della nuova propriet&agrave;, pronta (speriamo) a rilanciare un Marchio che ha contribuito a fare la storia italiana delle due ruote.    Federico Porrozzi 

La Tenneco ha ceduto il Marchio all&rsquo;azienda italiana: posto salvo per 70 dipendenti che continueranno a produrre a Zola Pedrosa

Marzocchi &egrave; salva grazie a VRM

DOPO oltre sessant&rsquo;anni di attivit&agrave; la Marzocchi chiuder&agrave;. Almeno, chiuder&agrave; la Marzocchi che conosciamo, ovvero l'azienda bolognese specializzata nella produzione di forcelle per le moto e per le mountain bike. La Marzocchi chiuder&agrave;, lasciando 94 operai senza lavoro, perch&eacute; la sua attuale proprietaria, la Tenneco (multinazionale americana che non si occupa solo di sospensioni) ha deciso che l'azienda di Zola Predona (BO) non &egrave; pi&ugrave; strategica, non &egrave; pi&ugrave; in grado di realizzare utili e non lo sar&agrave; neppure in futuro.  STORIA RECENTE - La Marzocchi &egrave; stata acquistata sette anni fa (2008) dalla Tenneco, un colosso che vale 8,4 miliardi di dollari (fatturato nel 2014) ed ha circa 29 mila dipendenti. Va detto che l'acquisizione da parte della Tenneco salv&ograve; la Marzocchi, che era sull'orlo del fallimento. In questi anni, per&ograve;, non ci sono stati segni di ripresa (ed a dire il vero neppure molti investimenti per sviluppare tecnologie) e la multinazionale americana, ha prima (due anni fa) fatto ricorso agli ammortizzatori sociali ed ora ha deciso di di scrivere la parola fine a questa avventura industriale.  ECCELLENZA TECNICA - Nel periodo in cui la Marzocchi guadagnava denaro, fatturava dai 40 ai 50 milioni di euro nel settore moto e dai 20 ai 25 milioni di euro nel settore bici. L'azienda bolognese ha sempre realizzato prodotti eccellenti, pur rimanendo un marchio da "appassionati". In sostanza, la Marzocchi non ha mai avuto un brand (pur avendo degli ottimi prodotti) in grado di competere con i marchi pi&ugrave; famosi del settore. Per questo motivo la Marzocchi, nel mercato del primo equipaggiamento, ha dovuto offrire sospensioni di elevata qualit&agrave; ad un prezzo contenuto; sinonimo di margini bassi. Inoltre, negli ultimi anni le vendite delle moto sono crollate (attualmente la Marzocchi fattura circa 18 milioni di euro nel settore moto e circa 6 milioni di euro nel settore Mountain bike) e l'offerta asiatica di lavorazioni a basso costo ha di fatto chiuso il mercato delle lavorazioni conto terzi. Il colpo di grazia.  IL FUTURO - La Marzocchi &egrave; fornitore di diverse aziende moto, tra cui BMW, Ducati, Harley Davidson, MV Agusta e Piaggio. Quello che accadr&agrave; a fine anno sembra abbastanza scontato. Probabilmente per gli operai scatter&agrave; la mobilit&agrave; e l'azienda chiuder&agrave;. C'&egrave; per&ograve; una speranza, che ha un nome ed un cognome: Floris Vanzetto di VRM, altra realt&agrave; produttiva di Zola Predosa, operante nel settore automotive. Vanzetti potrebbe essere interessato a rilevare una Marzocchi "asciugata" della forza lavoro. L'imprenditore bolognese, sfruttando le attrezzature che Marzocchi possiede ed i contatti ed i buoni rapporti con i costruttori moto, potrebbe rilanciare l'azienda, assumendo solo il personale indispensabile a garantire una ripartenza. Il problema &egrave; che Marzocchi non potr&agrave; pi&ugrave; continuare ad offrire eccellenti prodotti di primo equipaggiamento a prezzi bassi. BMW, Ducati, Harley Davidson, MV Agusta e Piaggio saranno disposti a spendere di pi&ugrave; per avere sospensioni Marzocchi? Se la risposta a questa domanda sar&agrave; s&igrave;, potrebbe esserci un futuro.  Riccardo Piergentili

Lo storico marchio bolognese, che produce forcelle moto e bici, cesser&agrave; l'attivit&agrave; entro fine anno

Tenneco chiuder&agrave; la Marzocchi

Moto turistica con velleit&agrave; sportive la Stradale 800 &egrave; la nuova proposta di MV Agusta. Qui un video dove potrete ammirarla minuziosamente.

MV Agusta Stradale 800: ecco il trailer

Non poteva naturalmente mancare nella gamma della nuova SWM &nbsp;il segmento che nel passato ne ha profondamente marchiato il DNA: l'enduro.  Ad EICMA 2014 sono state presentate le due gemelle diverse (differiscono solo nella cilindrata), RS 300 R &nbsp;e RS 500 R.  Il design delle due creature offroad &egrave; moderno e classico al tempo stesso, senza particolari voli pindarici.  I colori riprendono quelli storici del mitico Marchio italiano: rosso, bianco e giallo.  &nbsp;  Di derivazione Husqvarna (Casa da cui la neonata SWM ha acquisito know-how e&nbsp;parte di personale), il motore &egrave; per entrambe un monocilindrico DOHC a 4 valvole in testa, &nbsp;raffreddato a liquido e ad iniezione elettronica:&nbsp;297,6 di cilindrata per la RS 300 R e 501 cm3 per la RS 500 R.&nbsp;  Per la ciclistica la Casa Varesina ha pensato a soluzioni convenzionali ma con&nbsp;componenti di livello.  All'anteriore troviamo una forcella Marzocchi USD da 50 mm di diametro, regolabile in estensione e compressione. La sospensione posteriore,&nbsp;firmata SACHS , &egrave; un monoammortizzatore anch'esso completamente settabile.  Il telaio &egrave; un monotrave doppia culla in tubi di acciaio,&nbsp;mentre il&nbsp;telaietto posteriore &egrave; in lega leggera.  Punto forte delle nuove proposte &egrave; il peso estremamente contenuto: 107 kg&nbsp;per la piccola e 112 kg&nbsp;per la&nbsp;sorella maggiore.  Le due SWM sono equipaggiate con pneumatici Pirelli Scorpion Pro FIM.  &nbsp;  Queste due novit&agrave;, si spera, apriranno la via ad un futuro florido di proposte, anche nel campo del fuoristrada, di una&nbsp;Casa che ci auguriamo tutti possa tornare ai fasti di una volta.  &nbsp;  Giulia Cassinelli  [gallery ids="14475,14474,14467,14470,14473,14468"]  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

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