        Per la Dragster 200 nella versione speciale Malossi arriva il debutto in pista: la prima gara della Malossi Racing Academy prende il via il 15 e 16 aprile 2023, e si svolger&agrave; in questa occasione presso l&rsquo;Autodromo di Modena.&nbsp;Dopo aver esordito nel primo trofeo monomarca svoltosi a Singapore lo scorso anno, il veicolo sportivo targato Italjet, &nbsp;Casa motociclistica bolognese, &egrave; quest&rsquo;anno protagonista della terza edizione della Malossi Racing Academy 2023, scuola&nbsp;che insegna a giovani dai 14 ai 30 anni di et&agrave; tutti i segreti della pista, coinvolgendoli in gare dedicate. Gli appuntamenti&nbsp; In tutti i cinque appuntamenti a calendario nel 2023 in diversi autodromi italiani, i dieci nuovi aspiranti al titolo, assistiti da esperti coach, si cimenteranno alla guida del Dragster 200 4 tempi in versione speciale, con kit Malossi composto di trasmissione, cilindro, scarico, centralina, filtro conico e altri dettagli, con colorazione e grafiche specificatamente dedicate e disegnate per l&rsquo;iniziativa. &nbsp;Grazie al kit completo, la versione Trofeo del Dragster 200 ha un peso ridotto rispetto all&rsquo;originale (130 kg in ordine di marcia, al posto di 140 kg) e una potenza di 21 CV a 9000 giri. Massimo Tartarini, Presidente e CEO di Italjet Spa, ha dichiarato:&nbsp;&ldquo;Il Dragster non &egrave; solo un veicolo caratterizzato da un design motociclistico, ma si contraddistingue per la sua spiccata anima racing. Grazie alla partnership con la&nbsp;MALOSSI RACING ACADEMY 2023, i giovani potranno divertirsi in pista con un veicolo sportivo, agile e leggero, molto pi&ugrave; simile a una moto che non ad un mezzo della sua categoria.&nbsp;Da sempre, la passione &egrave; parte del DNA di Italjet: scegliere di prendere parte a questa stagione dell&rsquo;Academy Malossi lo dimostra ulteriormente&rdquo;.&nbsp;&nbsp; MOTO RUMOROSE, IL PARCO NATURALE DEGLI ALTI PIRENEI IN SPAGNA VIETA L&rsquo;ACCESSO       

La prima gara della Malossi Racing Academy prende il via il 15 e 16 aprile 2023, e si svolger&agrave; in questa occasione presso l&rsquo;Autodromo di Modena

Italjet, il Dragster 200 Malossi debutta in pista

Si &egrave; spento questa mattina Jorg Moeller, uno dei geni del motore 2T. Insieme a personaggi come l&#39;ing. Jan Witteween o&nbsp;Jan Thiel (per ricordarne&nbsp;alcuni) era nello stretto novero dei cosidetti &quot;maghi&quot; per quel che riguarda il motore con fasi gestite da pistone e&nbsp;travasi. Da tempo soffriva in salute, anche per via di due ictus avuti qualche tempo fa. Nella sua storia, fatta di tanti successi, i motori che raccolsero vittorie nel Motomondiale con la Morbidelli e poi la Minarelli, con piloti come Paolo Pileri e Pier Paolo Bianchi o Mario Lega, ma anche Angel Nieto&nbsp;che fece doppietta con la bicilindrica 125.  Dal 1994 &egrave; stato consulente tecnico per Malossi, azienda con la quale ha collaborato fino agli ultimi giorni. E con l&#39;azienda di Calderara di Reno (Bo) Moller fu artefice, insieme a Fabio Fazi (anche lui scomparso, meno di un anno fa) e lo scooter Benelli 491, di tre record su lago di Bonneville.  IL MAGO del 2 Tempi    A ricordarlo &egrave; Fabio Canetoli, Responsabile del reparto esperienze di Malossi, nonch&egrave; grande amico del compianto Moller: &quot;Abbiamo iniziato a collaborare nel 1994 ed &egrave; stato per me un maestro. Era davvero il mago del 2 Tempi&quot;.  Che ricordo hai di lui? &quot;Si era creato un bel rapporto di amicizia e stima. E giusto fino a qualche giorno fa ci sentivamo per scambiarci informazioni. Era una persona con un carattere &nbsp;a volte non facile (ride,ndr) e come azienda e come persone eravamo legatissimi a lui. La sua scomparsa &egrave; stata un duro colpo&quot;.  A livello tecnico c&#39;&egrave; stato un grande sodalizio tra lui e Malossi  &quot;Assolutamente, eravamo molto legati a lui e lui alla nostra azienda. Da una sua intuizione nacque il cilindro Malossi a 7 travasi. Una soluzione che portiamo avanti da allora&quot;.&nbsp;  Quel record con il Benelli 491 a Bonneville  &quot;Ricordo&nbsp;insieme all&#39;ing. Fabio Fazi, sul Lago Salato di Bonneville. Quello scooter, non certo un mezzo adatto per battere dei primati, venne allestito con tre motorizzazioni Malossi: 50 cc, 85 cc e 94 cc. Insieme a Pirelli, lo stesso Fazi che sal&igrave; in sella al 50, e Mauro Sanchini e sempre utilizzando lo schema del cilindro a 7 travasi, a parte il 50cc che era un 6 travasi, battemmo tre record&quot;.    IL PDF...  &quot;Un aneddoto simpatico di lui? Quando ci siamo conosciuti... stavamo lavorando a dei progetti e un suo mood nell&#39;indicare il lavoro da fare era il &quot;mancherebbe qui un PDF&quot; (lasciamo a voi lettori capire di cosa si tratti, ma &egrave; facile ndA). Io per un mese rimasi con il dubbio di cosa stesse parlando... (ride,nda)  &quot;Questo per fare capire che persona fosse: era uno che lavorava anche 12 ore al giorno, ma lo faceva con allegria. Amava scherzare, perch&egrave; era un vero appassionato e gli piaceva ci&ograve; che faceva. Un modo di fare che lo aiutava molto a superare i momenti difficili, soprattutto negli ultimi tempi.  &quot;Ci siamo sentiti fino a pochi giorni fa e mi dava le misure per fare gli scarichi. Un uomo appassionato, fino alla fine...&quot;  Alla famiglia Moeller le pi&ugrave; sentite condoglianze dalla redazione di InMoto 

Scomparso nella notte uno dei tecnici pi&ugrave; brillanti e artefice di tanti successi con Morbidelli e Minarelli. Dal 1994 era consulente per Malossi: sua l&#39;intuizione del famoso &quot;7 travasi&quot;: &quot;Appassionato e allegro. Con lui un grande rapporto&quot;

Addio a Jorg Moeller, Fabio Canetoli (Malossi): &quot;Un mago e appassionato vero fino alla fine&quot;

I record in sella agli scooter Benelli elaborati da Malossi al Bonneville Salt Flats, portano la firma di Mauro Sanchini e dell’ingegner Fabio Fazi 

Pirelli: sei nuovi record del mondo

        Kymco ha deciso di creare un feeling pi&ugrave; sportivo all'interno del suo marchio e ha scelto di unirsi ad uno specialista della velocit&agrave; come Malossi. Dal 23 al 25 di settembre sul circuito di Adria, in provincia di Rovigo, si sfideranno12 dei pi&ugrave; capaci piloti di scooter provenienti da diversi Paesi. Tutti gli scooter saranno dei Kymco Downtown 350, equipaggiati con componentistica Malossi. e saranno uguali sul piano delle prestazioni. Le gare saranno trasmesse in diretta streaming con commento in lingua inglese, per via dell'internazionalit&agrave; della partnership. I piloti provengono da tre diversi Continenti e saranno coinvolti in prove libere, due sessioni di qualificazione e la gara vera e propria, con un importante premio per i migliori tra loro. Il World Malossi Day &egrave; organizzato all'interno dei Trofei Malossi, la serie di gare monomarca dell'azienda. Questo evento ha una storia ormai decennale e ogni anno ospita le finali di questa competizione che ha preso vita ormai trent'anni fa e ha portato in pista centinaia di piloti, molti dei quali provenienti dall'estero per questa gara in particolare. Malossi prosegue cos&igrave; la sua tradizione di collaborazioni sul piano delle competizioni con produttori internazionali di moto e scooter come Kymco, per creare il miglior ambiente possibile dove poter godere appieno dei motori e delle parti speciali che produce. &nbsp;       

Dal 23 al 25 settembre sulla pista di Adria 12 piloti si sfideranno sui Kymco Downtown 350 al World Malossi Day

World Malossi Day, in pista con i Kymco Downtown

Per tutti gli scooter che montano in primo equipaggiamento il motore Yamaha Minarelli LC 50 cc Malossi ha realizzato la soluzione da corsa C-One Yamaha-Minarelli.  C-One per Yamaha &egrave; stato studiato per essere totalmente Plug&amp;Play per tutti gli scooter equipaggiati con motorizzazione Yamaha/ Minarelli 50 centimetri cubi raffreddati a liquido: non richiede, infatti, nessuna modifica al telaio e, al suo interno, pu&ograve; ospitare tutta la linea di prodotti Malossi destinati alla gamma RC-One, presentandosi come soluzione rivoluzionaria per lo sviluppo di componentistica racing per tutti gli scooter.  La tecnica  Il basamento del cilindro &egrave; stato inclinato di 10&deg; gradi rispetto all&rsquo;asse albero-ingranaggi originale. Questo accorgimento ha consentito ai tecnici Malossi di posizionare gli attacchi motore davanti all&rsquo;impianto di alimentazione, eliminando una volta per tutte uno dei pi&ugrave; grandi talloni d&rsquo;Achille dei carter motore Yamaha/Minarelli di serie. Si rende necessaria tuttavia una modifica al vano sottosella.  Il basamento di C-One Yamaha-Minarelli prevede due sedi prigionieri differenti per poter ospitare indifferentemente i cilindri Malossi con prigionieri passanti oppure i cilindri della famiglia Flanged Mount con fissaggio a flangia e prigionieri corti con &Oslash;47,6 max. I vantaggi di questa soluzione aprono le porte a possibilit&agrave; di progettazione di cilindri totalmente inediti.  La sede destinata ad ospitare la valvola lamellare &egrave; stata notevolmente modificata grazie ai pi&ugrave; moderni software di simulazione fluidodinamica tridimensionali che hanno permesso ai tecnici Malossi di trovare le quote e le dimensioni ideali.  Il miscelatore automatico e la pompa dell'acqua meccanica sono stati eliminati per ridurre al massimo le dispersioni ed &egrave; stata predisposta l&rsquo;installazione in maniera nativa dell&rsquo;accensione a rotore interno Malossi e della pompa benzina a depressione.  Sul piano ciclistico, C-One per Yamaha &egrave; destinato esclusivamente agli scooter dotati di serie di freno a disco posteriore e non prevede l&rsquo;utilizzo alternativo di ganasce. L&rsquo;interasse &egrave; aumentato e con lui la stabilit&agrave; e la precisione in curva, mentre il vano ingranaggi &egrave; stato notevolmente ridotto di dimensioni, sovrapponendo le ruote dentate. L&rsquo;aumento dell&rsquo;interasse e dei diametri interni ha reso necessario l&rsquo;utilizzo del coperchio avviamento destinato agli scooter Piaggio.  Tutti i carter C-One per Yamaha vengono forniti completi della componentistica necessaria per l&rsquo;installazione. Infatti, in considerazione delle notevoli differenze tecniche rispetto all&rsquo;unit&agrave; di serie, Malossi ha deciso di includere nella confezione anche la valvola lamellare, i coperchi e un perno ruota speciale per utilizzare la ruota posteriore originale e rendere C-One perfettamente intercambiabile con cerchi e mozzi Yamaha/Minarelli. E&rsquo; previsto come optional anche un parafango posteriore speciale per proteggere e mantenere pulito il carburatore, ora posizionato posteriormente.  I nuovi carter sono stati studiati e realizzati a Calderara di Reno nella sede della Malossi e sono riservati esclusivamente alle competizioni.

Per tutti gli scooter che montano in primo equipaggiamento lo Yamaha Minarelli LC 50cc, Malossi ha realizzato la soluzione da corsa C-One Yamaha-Minarelli

Malossi Carter Motore C-One

A bordo di un Ape Piaggio, partito da Aosta il 26 luglio, i due giovani valdostani Henry Favre (19 anni) e Ludovico Botalla (20) hanno percorso 5.000 km per raggiungere il Polo Nord e altrettanti ne devono affrontare per tornare.   Henry Favre e Ludovico Botalla non sono nuovi ad itinerari pi&ugrave; o meno spericolati, sempre alla guida di mezzi inconsueti, come l'Aosta-Roma percorsa in scooter e fino a Barcellona in sella ad un Ciao per quasi 3.000 km.  L&rsquo;idea prendeva sempre pi&ugrave; piede nei due giovani che sono andati a bussare alla porta di Malossi, azienda storica di Calderara di Reno che anni si occupa di motori. &ldquo;Quando Henry Favre ci ha contattato&rdquo;, racconta Andrea Malossi responsabile ricerca e sviluppo, &ldquo;abbiamo visto nei suoi occhi lo stesso entusiasmo e la stessa grinta che ha spinto mio padre Ugo a fondare la nostra azienda. Lo spirito di questo ragazzo ci ha ricordato lo spirito di noi bolognesi che mettiamo passione in tutto ci&ograve; che facciamo. Non abbiamo esitato neanche un attimo: abbiamo deciso di sostenere ed accompagnare "Il Viaggio di Henry" in questa avventura pazzesca che, siamo sicuri, ricorder&agrave; per tutta la vita.  &ldquo;Grazie a questo progetto abbiamo dato il via a #MalossiGAS che sta per Great Adventures Series&rdquo; continua l&rsquo;imprenditore. &ldquo;Abbiamo deciso di scommettere su chi ci propone avventure di questo tipo. A questi sognatori noi vogliamo dire che Malossi c&rsquo;&egrave;&rdquo;.  Fiammetta La Guidara      &nbsp;      

Il 25 agosto due giovani valdostani hanno raggiunto il traguardo, e adesso stanno ritornando ad Aosta

A Capo Nord in Ape

Fino ad oggi nelle competizioni per scooter venivano usati i carter motore originali, progettati per sopportare potenze di una manciata di cavalli e riadattati per poter affrontare lo stress di una competizione con motori di 70 centimetri cubi e potenze attorno ai 26 CV.&#8232;&#8232; Malossi ha cambiato la prassi e presenta al pubblico il carter motore C-one.&#8232; C-one &egrave; stato progettato da zero nella sede della Malossi a Calderara di Reno (BO), con in mente tutte le esigenze di un moderno scooter da competizione ad alte prestazioni. &#8232;Si &egrave; cominciato con l'eliminare il miscelatore automatico e la tradizionale pompa dell'acqua meccanica per ridurre al massimo le dispersioni. Si &egrave; proseguito creando la predisposizione per l'installazione di un impianto freno a disco posteriore e due diversi tipi di attacchi per i prigionieri. &#8232;Il carter motore &egrave; compatibile con tutti gli scooter originariamente equipaggiati con motorizzazione Piaggio 50 cc e si possono installare tutti i componenti prodotti da Malossi fino ad oggi, pi&ugrave; quelli che arriveranno in futuro.

Si chiama C-one ed &egrave; dedicato agli scooter che scendono in pista

Nuovo motore Malossi

Lo stand Malossi ad Eicma ha suscitato grandissimo interesse in tutti gli appassionati, indipendentemente dall'et&agrave;. La Casa italiana ha infatti presentato alcune importantissime novit&agrave; pensate per ingolosire sia i possessori di moderni scooter a quattro tempi, sia gli appassionati di Vespa. Quest'ultimi&nbsp; hanno potuto sognare di fronte al carter motore studiato appositamente per i modelli PX. Un gradito ritorno questo, impreziosito da particolari importantissimi che Malossi ha messo a punto per migliorare sensibilmente le prestazioni dello scooter pi&ugrave; amato del mondo: accensione elettronica (con volano ricavato dal pieno) e impianti di aspirazione lamellari. Non mancano inoltre i cilindri destinati ai modelli ET3 e PE200.    La Casa di Calderara di Reno non ha per&ograve; dimenticato gli appassionati dei maxiscooter, con particolare attenzione al T-Max; &egrave; infatti destinato a questo modello il nuovo gruppo termico da 560 cm3 che si sposa perfettamente con gli inediti alberi a cammes Powercammes e la nuova centralina Force Master 3. Il montaggio di&nbsp; questi tre componenti, sviluppati proprio per migliorare le prestazioni del nuovo "530", offre un incremento di potenza nell'ordine dei 10 cavalli.  Agli amanti delle prestazioni estreme e dei motori a due tempi &egrave; invece destinato il carter motore C-One, sviluppato per resistere alle sollecitazioni dei propulsori da competizione su base Piaggio. E' ovviamente compatibile con tutti i componenti Malossi presentati fino ad oggi.  [gallery ids="2785,2787,2788"]  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Tante importanti novit&agrave; per Malossi: dal carter motore della Vespa PX ai componenti destinati a migliorare la potenza del nuovo T-Max 530

Malossi presenta ad Eicma tante importanti novit&agrave;

Una visita ai reparti della Malossi fa scoprire la tecnologia e l&rsquo;impegno nella produzione dei componenti che migliorano le prestazioni di scooter e moto da sessantasei anni  Il marchio Malossi &egrave; sicuramente noto ai pi&ugrave; come quello di uno storico produttore di parti speciali per scooter e moto, ma sicuramente pochi sanno che tutto il ciclo di produzione, a partire dalla progettazione, viene direttamente curato ed eseguito all&rsquo;interno dell&rsquo;azienda bolognese stessa, il cui grande vanto &egrave; proprio quello di offrire un prodotto totalmente fatto in proprio e assolutamente &ldquo;made in Italy&rdquo;. La storia dell&rsquo;azienda ricalca un classico modello dell&rsquo;imprenditoria. Il marchio vanta radici storiche, infatti viene fondato nel 1930 da Armando Malossi, che dopo un&rsquo;esperienza come dipendente in Maserati, decide di aprire un&rsquo;attivit&agrave; di riparazione auto e moto. Questa resta tale fino al 1946, quando il figlio Ugo d&agrave; inizio alla produzione di parti speciali per moto. Negli anni successivi l&rsquo;azienda cresce e nel 1969 vi entra a far parte anche il secondo figlio Sandro, attualmente responsabile delle attivit&agrave; sportive. L&rsquo;azienda si espande ulteriormente e nel 1986 &egrave; la volta dei figli di Ugo, Andrea e Alessandra, che assumono rispettivamente la direzione tecnica e commerciale. Oggi, con 76 linee di prodotto, Malossi ha come mercato di riferimento quello italiano, che assorbe circa il 45% della produzione, seguito nell&rsquo;ordine da Francia, Germania e Spagna. Anche i numeri extraeuropei, seppur ancora piccoli, stanno crescendo soprattutto grazie a Stati Uniti e Australia. Core business di Malossi sono i componenti della termica e i variatori per i pi&ugrave; diffusi scooter, sia per modelli attuali che per quelli ormai fuori produzione. Proprio per questi ultimi esiste un fiorente mercato mondiale fatto di un grande numero di appassionati e collezionisti. L&rsquo;azienda ha tre divisioni: Malossi Engineering, che comprende il reparto ricerca e sviluppo e l&rsquo;ufficio tecnico; Malossi SpA, che tratta il prodotto finito, cio&egrave; packaging, spedizioni, ordini e acquisti, e Race Service, che segue l&rsquo;organizzazione dei campionati monomarca.  Genesi di una puleggia La prima impressione trasmessa entrando nei reparti Malossi &egrave; quella di una azienda organizzata quasi maniacalmente sotto l&rsquo;aspetto tecnico e organizzativo. Ambienti di lavoro curatissimi e strumentazioni aggiornate sono a livello di grandi Case costruttrici, e restiamo meravigliati di quanto studio e lavoro ci siano dietro a quelli che fino a ieri consideravamo soltanto dei semplici componenti da montare sullo scooter. Guidati da Andrea Malossi, persona entusiasta che parla con vera passione del proprio lavoro, abbiamo seguito l&rsquo;iter produttivo del variatore Multivar MHR530, dedicato allo Yamaha TMax 530, uno degli articoli best-seller del listino. La progettazione parte dal pezzo originale, il quale va minuziosamente studiato per poterlo sostituire correttamente. Entra in gioco la parte di reverse engineering del reparto qualit&agrave;, dove scopriamo lo scanner Faro Edge, macchinario di cui ci innamoriamo subito. Definito da Andrea come l&rsquo;arma letale dei cinesi, &egrave; uno scanner tridimensionale del costo di 85.000 Euro, in grado di riprodurre con estrema facilit&agrave; lo schema 3D di qualunque oggetto di piccole e medie dimensioni. Teoricamente il file risultante potrebbe direttamente finire sul CAD e da qui su una stampante 3D per produrre lo stampo per le fusioni. Eccezionale! Invece qui viene usato solo per rilevare le geometrie di massima e il vero rilievo viene effettuato con un ben pi&ugrave; sofisticato misuratore a controllo numerico Zeiss, dalla precisione di 0,7 micron. Una volta definite le misure originali, il progetto passa in mano all&rsquo;ufficio tecnico, che deve trovare la migliore soluzione per incrementare le prestazioni garantendo comunque alta affidabilit&agrave;. Qui l&rsquo;informatica regna sovrana e per l&rsquo;appunto ci &egrave; stato mostrato un software in grado di simulare la fluidodinamica all&rsquo;interno dei condotti d&rsquo;aspirazione, in modo da calcolarne forme e dimensioni. Tale software &egrave; in continua evoluzione grazie a una collaborazione con l&rsquo;Universit&agrave; di Modena. Anche il pi&ugrave; comune programma GtPower ci ha lasciati stupiti in quanto in grado di simulare un banco prova sul quale basta un click per cambiare un componente del motore. Ultimo step dell&rsquo;ufficio tecnico &egrave; il CAD, utilizzato principalmente per verificare le interferenze e poi realizzare il modello dello stampo in resina tramite stampante 3D. Non avendo una fonderia all&rsquo;interno, l&rsquo;unica fase effettuata esternamente &egrave; quella della pressofusione per la realizzazione del prodotto grezzo. Andrea Malossi ci racconta che da quando le produzioni di acciaio e alluminio hanno cominciato ad usare materiali riciclati, la qualit&agrave; subisce grossi sbalzi, quindi per garantire costanti caratteristiche delle leghe ci si &egrave; dotati di un analizzatore quantometrico ARL, altra macchina molto evoluta in grado di verificare la composizione di alluminio, acciaio e ghisa analizzando lo spettro di luce emesso da una scarica elettrica che colpisce il materiale. Tutti i lotti di fornitura vengono verificati con tale macchina. Una volta passato l&rsquo;esame di composizione, il pezzo grezzo viene lavorato e rifinito tramite macchine a controllo numerico, alcune dotate di isola robotizzata capace di lavorare 24 ore su 24. La fase di packaging conclude le fasi di produzione e per alcuni pezzi, come i rullini dei variatori, viene effettuata in automatico da alcuni robot in grado di leggere l&rsquo;orientamento di ogni rullino prima di prelevarlo. Poi il prodotto finito viene depositato in un magazzino totalmente informatizzato, dove gli articoli pi&ugrave; voluminosi sono gestiti da operatori su muletti dotati di terminale che governa depositi e prelievi, mentre i pezzi pi&ugrave; piccoli risiedono in magazzini rotanti totalmente automatizzati. Qui l&rsquo;operatore non fa altro che inserire il numero di ordine e aspettare che i pezzi arrivino a portata di mano per inserirli nella scatola da spedire al cliente. Durante il nostro tour, Andrea Malossi ci ha spiegato che la caratteristica di tutta la produzione &egrave; la minuziosa conservazione di un alto standard qualitativo, ottenuto tramite l&rsquo;alto livello di specializzazione del personale. La certificazione Dekra, che risponde ai requisiti richiesti dal ministero KBA tedesco, garantisce il controllo qualit&agrave; degli articoli prodotti. Le leccornie tecniche non sono finite, perch&eacute; in Malossi esistono tre celle insonorizzate adibite a banco prova, tutte dotate di scambiatore acqua-acqua e acqua-olio per raffreddare i radiatori senza alterare la temperatura dell&rsquo;ambiente. La prima esegue solo test statici sul motore disassemblato ed &egrave; dotata di aria comburente (quella aspirata dal motore) mantenuta a temperatura e umidit&agrave; costanti (25&deg;C e 50%). La seconda comprende un banco statico e accelerativo, sul quale viene posta la moto completa e con cui &egrave; possibile simulare la curva di cambiata completa di un variatore, cio&egrave; &egrave; possibile simulare l&rsquo;incremento degli attriti esterni all&rsquo;aumentare della velocit&agrave;. Si possono inoltre impostare cicli in cui il banco simula tratti in discesa. La terza &egrave; una cella da omologazione. Malossi pu&ograve; eseguire tutte le analisi su rumore e gas di scarico per verificare i parametri di omologazione. Questo banco pu&ograve; emettere certificati di omologazione per veicoli a 2 ruote, ma al momento &egrave; utilizzato solo per verifiche interne. Ultima domanda: &laquo;quanti prototipi di un articolo vengono testati al banco prima di eleggere quello da produrre?&raquo; Andrea risponde che con la loro attuale esperienza i tentativi sono al massimo tre, ma spesso il secondo &egrave; gi&agrave; quello buono.  La parte commerciale Una Alessandra Malossi dalla pancia bella rotonda, che siede tranquillamente al proprio tavolo d&rsquo;ufficio pur in imminente dolce attesa, ci specifica che tutta la fase di vendita &egrave; informatizzata. I clienti diretti sono solo grossisti o rivenditori e possono accedere via web a un catalogo virtuale per inserire ordini, oltre che poter in ogni momento verificare la propria situazione. Per sfruttare maggiormente il potere di capillarizzazione di Internet, da qualche anno &egrave; stato avviato il Malossi Store, negozio virtuale orientato agli utenti finali e la cui gestione &egrave; data in franchising a societ&agrave; che ne seguono tutta la parte commerciale con il cliente.n

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