        Suzuki ed energia, un binomio che emerge nella campagna &ldquo;M&rsquo;illumino di meno&rdquo;, in programma oggi 16 febbraio in occasione della Giornata del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili. I concessionari hanno aderito all'importante iniziativa per il terzo anno consecutivo. SUZUKI, CARBURANTI A ZERO EMISSIONI PER LE MOTO DI GROSSA CILINDRATA L'inziativa Durante l&rsquo;orario di lavoro, la sede italiana di Suzuki e tutti i Concessionari ufficiali Auto, Moto e Marine presenti sul territorio hanno spento le luci, riducendo il proprio consumo energetico. Il gesto ha un forte valore simbolico: riducendo il consumo energetico delle proprie sedi e della sua rete di 248 concessionarie sar&agrave; evitata l'immissione nell&rsquo;atmosfera oltre 400 kg di CO2.Suzuki e la sua rete daranno risonanza all&rsquo;iniziativa, anche sui social network utilizzando gli hashtag #milluminodimeno e #milluminodimenoconsuzuki. &ldquo;M&rsquo;illumino di meno&rdquo; &egrave; un progetto nato su Radio2 nel programma Caterpillar, che il 16 febbraio del 2005 invit&ograve; per la prima volta gli ascoltatori a spegnere le luci in occasione dell'anniversario del protocollo di Kyoto. La validit&agrave; dell&rsquo;iniziativa &egrave; stata riconosciuta anche dallo Stato. Con il Decreto Legge 17/2022, il Parlamento ha istituto infatti, a partire dal 2023, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili scegliendo proprio il 16 febbraio come data. SUZUKI, IL PRIMO MODELLO ELETTRICO ARRIVA NEL 2024 (E OTTO ENTRO IL 2030)        

Per il terzo anno consecutivo la sede italiana di Suzuki e tutti i Concessionari ufficiali hanno tenuto le luci spente in occasione della Giornata del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili

Suzuki aderisce alla campagna "M’illumino di meno” per il risparmio energetico

        Per ogni veicolo, oltre alle regole standard uguali per tutti, ci sono alcune normative da rispettare. Quando si sale a bordo di un&rsquo;auto o ci si mette in sella ad una moto, una delle prime cose da fare che ci insegnano &egrave; proprio l&rsquo;accensione delle luci. Ma per quanto riguarda le moto, a cosa bisogna stare attenti? Ebbene, iniziamo con il dire che il Codice della Strada pone una linea di differenza fra le auto e le moto: soltanto per una delle due categorie &egrave; previsto l&rsquo;obbligo di tenere accese le luci costantemente. Scopriamo quale e quali sono le sanzioni in caso di inadempimento. La normativa Nell&rsquo;articolo 152 relativo alla segnalazione visiva e l&rsquo;illuminazione dei veicoli, del Codice della Strada, si legge che: &ldquo;i veicoli a motore durante la marcia fuori dei centri abitati e i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, quali definiti rispettivamente dall&rsquo;articolo 1, paragrafo 2, lettere a), b) e c), e paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 marzo 2002, anche durante la marcia nei centri abitati, hanno l&rsquo;obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d&rsquo;ingombro&rdquo;. Perci&ograve; la differenza sostanziale fra auto e moto &egrave; proprio questa: queste ultime sono obbligate a tenere i fari accesi anche nei centri abitati, e perci&ograve; costantemente. Con una buona visibilit&agrave; &ndash; e condizioni ottimali - si possono anche usare le luci diurne. Sono esenti da questa regola le moto storiche o da collezione. Ma quali sono, quindi, le multe in caso non si rispettasse tale norma? La sanzione prevista va da 41 a 169 euro. Quando per&ograve; la visibilit&agrave; &egrave; scarsa bisogna necessariamente far uso delle luci di posizioni con, se serve, gli anabbaglianti. Pena una sanzione da 42 a 173 euro con perdita di 1 punto sulla patente. C&rsquo;&egrave; per&ograve; da dire che attualmente il rischio di incorrere in multe del genere &egrave; veramente scarso se si considera che i nuovi modelli sia di moto che di scooter hanno l&rsquo;accensione delle luci diurne automatica. EICMA CONTRO IL CARO VITA: PER L'EDIZIONE 2022 PREZZO BIGLIETTI INVARIATO       

Secondo il Codice della Strada, per questi veicoli, a differenza delle auto, bisogna tenerle accese costantemente

Luci moto: se non si accendono, si rischiano multe salate

        Come da sempre siamo abituati a vedere, ogni motocicletta &egrave; munita di faro anteriore, luci posteriori e indicatori di direzione. E se vi dicessimo che a breve potremmo usufruire anche di una luce che illumini il terreno sotto alla nostra due ruote? Il Gruppo Piaggio, infatti, - dopo aver concluso un recente accordo con IBM per la visione e l&rsquo;analisi centralizzata tra i sei poli del Marchio - ha recentemente depositato un brevetto davvero particolare, ovvero quello che riguarderebbe un sistema di illuminazione - posizionato sotto o di lato alla moto - in grado di consentire al guidatore del veicolo di illuminare la porzione di terreno sottostante e permettere un parcheggio preciso e una discesa dal veicolo in piena sicurezza. Aprila eSR1, nuovo scooter sportivo tutto elettrico? Alcuni dettagli  Ovviamente, sono ancora pochi i dettagli che riguardano il nuovo dispositivo. Ma, oltre al sistema appena illustrato, il brevetto - da quanto riportato dai colleghi di Visordown - parla anche di un sistema di controllo automatico capace di gestire il nuovo impianto illuminante in maniera del tutto autonoma, cos&igrave; da riuscire ad attivare le luci solamente al raggiungimento di una determinata velocit&agrave;, che al momento sembra assestarsi tra i 5 o 10 km/h. Se ci&ograve; non bastasse, il dispositivo di illuminazione ausiliaria potrebbe essere munito anche di sensore crepuscolare &ndash; per permetterne l&rsquo;accensione solo dopo il tramonto &ndash; e un sistema di controllo da remoto per l&rsquo;attivazione o la disattivazione da telecomando. Al momento non sembrano esserci ulteriori informazioni, quindi dovremmo sicuramente aspettare comunicazioni ufficiali da parte del Gruppo Piaggio per capirne qualcosa in pi&ugrave;. Yamaha, spunta un brevetto di uno scooter ibrido       

Il nuovo sistema studiato dal Gruppo di Pontedera verr&agrave; posizionato sotto o di lato alla moto e permetter&agrave; al guidatore del veicolo di illuminare la parte sottostante il veicolo quando si viaggia a bassa velocit&agrave; o nelle manovre da fermi

Gruppo Piaggio: depositato un brevetto per luci ausiliarie

Fino a venti, venticinque anni fa, le forme anteriori delle moto erano determinate dagli ingombri dei proiettori che per assicurare efficienza ed ampiezza del fascio luminoso dovevano avere ben determinate misure, non solo come superficie frontale ma anche come profondit&agrave;. Un classico fanale difatti &egrave; una precisa costruzione geometrica: la lampada &egrave; una sorgente luminosa omnidirezionale ovvero la luce viene proiettata in tutte le direzioni e quella che va in alto, in basso, a destra, a sinistra o indietro deve essere riflessa in avanti.&nbsp;    COME FUNZIONA - Questa funzione &egrave; operata dallo schermo riflettente una superficie con caratteristiche matematiche ben definite: &egrave; un paraboloide ellittico i cui punti sono tutti equidistanti dal piano generatore e da un punto detto fuoco. Ed &egrave; proprio nel fuoco che per avere la massima efficienza luminosa deve essere posizionata la sorgente luminosa, in questo modo il fascio di luce non si disperde e forma un cerchio di luce su un piano perpendicolare alla direzione di emissione. Si pu&ograve; cos&igrave; capire perch&eacute; un fanale &ldquo;vecchia scuola&rdquo; &egrave; fatto in un certo modo: per avere un fascio ampio serve uno specchio ampio, e uno specchio ampio deve essere anche profondo. Poi, per non abbagliare chi proviene dall&rsquo;altra parte, si deve deviare il fascio luminoso in basso e a destra (o a sinistra dove si guida all&rsquo;inglese), a questa operazione era deputato il vetro anteriore praticamente verticale rispetto all&rsquo;asfalto, con le tante nervature che operavano la rifrazione della luce. Questa struttura viene rivoluzionata negli anni novanta da due novit&agrave; tecniche che portano alla nascita del fanale poliellissoidale e dei fanali a forma libera.&nbsp;    FORME LIBERE - Nel primo caso vien posta una lente davanti alla sorgente luminosa, una lente capace di orientare il fascio a piacere, ampliandolo o concentrandolo in funzione della necessit&agrave;, in questo modo il proiettore pu&ograve; diventare ben pi&ugrave; piccolo per la gioia dei designer, ricordiamo ad esempio l&rsquo;affilato cupolino della mitica Ducati 916 una delle prime ad adottare questa soluzione. Ma una ulteriore evoluzione, anzi una vera rivoluzione arriv&ograve; quando la computer grafica e l&rsquo;avvento di nuovi materiali sintetici vennero applicate alla progettazione della fanaleria. Nascono in quegli anni i fanali a forma libera: lo schermo posteriore non &egrave; pi&ugrave; una superficie matematica, ma un insieme di tante superfici distinte che riescono a indirizzare i raggi luminosi proprio dove serve, e questo senza essere obbligati a mantenere gli specchi a prefissate distanze dalla sorgente. Con questi multi specchi lo schermo anteriore non ha pi&ugrave; nervature di rifrazione &egrave; solo una protezione, pu&ograve; essere anche in policarbonato ed inclinato o sagomato a piacere: i designer hanno finalmente carta bianca e i fanali diventano parte centrale del design, tanto per fare un esempio provate a pensare alla differenza di frontale fra il CBR900 e il 929 oppure fra le GSX-R SRAD e la K1.&nbsp;  AL PASSO CON I TEMPI - Ma le novit&agrave; in questi ultimi anni si sono susseguite a ritmo indiavolato: chi non ricorda lo scalpore che suscitarono le berline BMW con gli &ldquo;angel eyes&rdquo; vere e proprie strisce di luce modellate a piacere. In breve ogni Casa si &egrave; inventata motivi pi&ugrave; o meno complessi sia per le luci diurne anteriori che per gli indicatori di posizione posteriore, oggi giorno i led sono una presenza consueta sia per gli indicatori di posizione che per i proiettori di profondit&agrave;. Sorgenti di luce cos&igrave; piccole che i gruppi ottici possono diventare a scelta un punto fondamentale della linea della moto, oppure possono essere miniaturizzati fin quasi a nascondersi nelle carene pensate all&rsquo;ultima R1 per esempio. I fanali a matrice di punti con LED che si accendono o spengono in curva o in rettilineo, quando si incrocia un altro veicolo o quando si ha strada libera, sono solo naturali evoluzioni. A breve dobbiamo aspettarci novit&agrave; ancora pi&ugrave; consistenti: nell&rsquo;automotive stanno facendo capolino i fanali laser, sorgenti luminose letteralmente puntiformi e capaci di una intensit&agrave; luminosa finora sconosciuta, devono per forza essere orientati in maniera attiva da un computer perch&eacute; sono in grado letteralmente di accecare chi si incontra ma permettono una visione notturna impeccabile. Per i fanali posteriori o per i day light, invece arriveranno gli OLED. Sono concettualmente dei LED ma realizzati con materiale organico (a base carbonio) sottili fogli di sostanza trasparente e flessibile che permette di ottenere non solo forme complesse, si stima che le sorgenti diventeranno parte indistinguibile della carrozzerie, ma anche ottime propriet&agrave; di efficienza e di angolo di visione. Il futuro &egrave; ormai&hellip; a vista! 

Ritorniamo sui sistemi di illuminazione e dopo avere parlato di sorgenti luminose proviamo a vedere come sono cambiati i proiettori e con loro le linee estetiche delle moto

Facciamo luce! Come cambiano i fanali delle moto (seconda parte)

Sar&agrave; perch&eacute; l&rsquo;uomo un tempo cacciava per vivere, ma il frontale di una moto &egrave; uno dei primi elementi dal quale l&rsquo;occhio viene attratto, probabilmente perch&egrave; viene identificato come la faccia della moto stessa e innesca il forte significato dello scambio di sguardi tra predatori.    L&rsquo;elemento che dopo anni di poco significative innovazioni ha scatenato un netto cambiamento dei fari&nbsp; &egrave; la tecnologia a led, che negli ultimi anni ha abbassato i costi produttivi entrando nella produzione di serie. Sicuramente modaiola, ma soprattutto efficiente, durevole e molto efficace, la fonte di luce a led &egrave; destinata ad avere grande espansione nel campo moto, grazie al ridotto peso e ai minimi ingombri occupati dalla fonte luminosa. Questo sta anche aprendo nuove strade ai designer, che ora sono molto pi&ugrave; liberi nella creazione di nuove forme.    L&rsquo;obbligo delle luci accese anche di giorno si sposa perfettamente con le luci a led, infatti stanno nascendo sistemi di luce diurna dalla grande efficacia luminosa e dai minimi consumi, che tra l'altro aiutano a risparmiare carburante.  Tra i pi&ugrave; validi esempi ci sono quelli di BMW, Ducati, Kawasaki, KTM e Harley, che dalle semplici luci di posizione sono passati agli anabbaglianti a led, unendo la praticit&agrave; ad un piacevole effetto visivo.        &nbsp;

Come nel mondo auto, anche sulle moto la tecnologia a led ha innescato un netto cambiamento

Mondo faro!

Il catalogo H-D Genuine Motors and Accessories Parts per il 2014 presenta la sezione Project Rushmore, che comprende ricambi dalle tecnologie innovative, come i fari a led Day Maker, che comprendono luce anabbagliante e abbagliante, o le luci aggiuntive Day Maker da 4&rdquo;.  Tecnologia all&rsquo;ultimo grido anche per i modelli Touring, che possono montare il sistema Boom Box 6.5GT, formato da un apparato stereo con display touch screen a colori di grande dimensione, 25 W per canale di potenza in uscita , radio AM/FM, ingresso per iPor e scheda USB, connessione Blutooth per cellulari e auricolari wireless. Oltre a questi &egrave; possibile impostare anche la connessione Bike to Bike. Il piatto &egrave; ricco e il prezzo non &egrave; economico: 2.259,00 &euro; 

6 risultati per 'luci'

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