        Arriva una notizia che far&agrave; felici i possessori di moto con et&agrave; compresa dai 20 ai 30 anni, le cosiddette youngtimer, residenti in Lombardia. Scongiurato il pericolo relativo alla eliminazione dei benefici fiscali per le moto ultra ventennali (fino ai 29 anni). Perch&eacute;&nbsp;dal 1&deg; gennaio 2022 saranno esentati dal pagamento del bollo. I veicoli ancora pi&ugrave; "anziani" sono gi&agrave; esentati: la novit&agrave; riguarda proprio quei modelli commercializzati dal 1991 al 2001. BOLLO MOTO STORICHE: RITIRATO L'EMENDAMENTO PER L'OBBLIGO NIENTE PI&Ugrave; BOLLO Per tali moto non si dovr&agrave; pagare la tassa se iscritte al Registro ACI Storico o alla Lista Salvaguardia. Inoltre, non sar&agrave; pi&ugrave; indispensabile il Certificato di Rilevanza Storica. Da specificare tuttavia che rimarranno poche decine di euro da pagare come tassa di circolazione. OGGI LA LOMBARDIA. DOMANI? Questa nuova normativa rappresenta un'ottima notizia per tutti coloro che vogliono acquistare una youngtimer, dato che risparmieranno parecchi soldi. Per adesso, la novit&agrave; verr&agrave; applicata soltanto alla Lombardia, ma non &egrave; da escludere che altre regioni possano seguirla. Anche perch&eacute;, siamo pronti a scommettere, ci sperano un po' tutti i motociclisti d'Italia. MOTO D&rsquo;EPOCA E STORICHE: QUELLO CHE C&rsquo;&Egrave; DA SAPERE SULLE ASSICURAZIONI       

La norma riguarda (per adesso...) soltanto la regione lombarda e coinvolge le youngtimer, ovvero quei modelli immatricolati dal 1991 al 2001

Lombardia, esenti dal bollo le moto che hanno più di 20 anni

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la proposta di legge da presentare in Parlamento per modificare le disposizioni riguardo i monopattini elettrici. L&rsquo;assessore alla Sicurezza De Corato ha fatto notare come, secondo lui, ci sia bisogno di colmare altre lacune oltre a quelle gi&agrave; limate dal Parlamento.  Copertura assicurativa  Fa sapere De Corato: &ldquo;La proposta di legge al Parlamento approvata oggi dalla Giunta regionale prevede, anzitutto, l&rsquo;obbligo generalizzato di stipulazione della polizza per responsabilit&agrave; civile verso terzi, in considerazione del verosimile rischio che l&rsquo;uso del mezzo possa causare danni a terzi. Nella vigente legislazione, infatti, l&rsquo;obbligo di copertura assicurativa &egrave; stabilito solamente per lo svolgimento del servizio di noleggio dei monopattini elettrici&rdquo;.  Divieti e obblighi under 18  Oltre all&rsquo;assicurazione, De Corato spinge per l&rsquo;utilizzo dei monopattini solo dopo i 18 anni, per cambiare dunque il vigente limite minimo di et&agrave; a 14 anni. Inoltre, l&rsquo;assessore propone di estendere a tutti i conducenti di monopattini elettrici l&rsquo;obbligo di indossare il casco protettivo, che al momento &egrave; imposto soltanto ai conducenti di et&agrave; inferiore ai 18 anni. De Corato e la Giunta regionale condividono, invece, la disposizione che prevede la confisca del monopattino il cui motore sia modificato rispetto alle caratteristiche tecniche originali - una potenza nominale continua inferiore a 2 kW. Oltre la confisca, ai trasgressori va comminata una sanzione da 100 a 400 euro. &nbsp; &nbsp;  Ritenuti troppo pericolosi  Ancora De Corato: &ldquo;&Egrave; sotto gli occhi di tutti la pericolosit&agrave; dei monopattini elettrici, che, combinando velocit&agrave; e agilit&agrave; di circolazione, sono causa di frequenti incidenti stradali spesso con conseguenze estreme, come purtroppo attesta il tragico evento luttuoso che a Sesto San Giovanni ha riguardato un ragazzo tredicenne&rdquo;. Solo a Milano, dal 1&deg; giugno 2020 sono arrivate 659 richieste di soccorso per incidenti riguardanti monopattini elettrici. &ldquo;Attendiamo ora che la proposta di modifica legislativa prosegua il suo iter di approvazione in Consiglio, per approdare, poi, al Parlamento, con il fiducioso auspicio che possa presto tradursi in legge nazionale, come certamente attende chi abbia veramente a cuore il benessere e la sicurezza sia degli utilizzatori dei monopattini, sia degli altri utenti della strada&rdquo;.  La risposta del Viceministro  Dal canto suo, il viceministro delle Infrastrutture e della mobilit&agrave; sostenibili Alessandro Morelli, a 24Mattino su Radio 24, ha auspicato nuove regole per i monopattini elettrici e per le piste ciclabili: &ldquo;Quella di regione Lombardia, come le iniziative di molti sindaci, &egrave; un buon contributo alla discussione in atto sia in Parlamento che nel governo. Purtroppo c&rsquo;&egrave; anarchia nella gestione di questa micromobilit&agrave;, questo comporta delle incomprensioni e delle gravi conseguenze come abbiamo visto di recente. &Egrave; evidente che entro questo mese ci sar&agrave; una vera rivoluzione in questo settore: regole chiare, certe, che valgano per tutto il territorio nazionale. &Egrave; necessario regolamentare e fare chiarezza anche per dare ai sindaci la possibilit&agrave; di mettere a terra queste regole. Soprattutto nelle grandi citt&agrave; capita spesso di vedere una totale anarchia sia nella gestione delle piste ciclabili, sia nella cartellonistica molto spesso fuori dalle regole del codice della strada. &Egrave;&nbsp; il momento di dire basta soprattutto per i numeri in crescita che non riguardano pi&ugrave; solo le ztl ed i centri delle grandi citt&agrave;&rdquo;.  Opposizione in disaccordo  Il Consigliere Regionale Niccol&ograve; Carretta, invece, va a contrasto con la proposta: &ldquo;Le norme, quando si parla di sicurezza stradale, dovrebbero essere finalizzate a tutelare gli individui, a ridurre gli incidenti e a limitare i pericoli. Per questo motivo concordo con chi chiede, tra amministratori, politici e privati cittadini, pi&ugrave; regolamentazione di quello che &egrave;, nei fatti, un nuovo mezzo di trasporto. Non sono per&ograve; d&rsquo;accordo con questa continua negazione del presente portata avanti dall&rsquo;Assessore De Corato, poich&eacute; dove lui vede un divieto per i minorenni io propongo un patentino come si fa gi&agrave; per i motorini (molto pi&ugrave; veloci e pericolosi). Chiedere l&rsquo;obbligatoriet&agrave; del casco, poi, vorrebbe dire, nei fatti, sabotare lo sharing, la sua filosofia e i suoi punti di forza: trovare un accordo o un punto di incontro con le societ&agrave; che forniscono questi servizi dovrebbe essere l&rsquo;obiettivo della politica, che non pu&ograve; limitarsi a regolamentare solo i permessi e i divieti. Sulla polizza assicurativa, infine, concordo sulla necessit&agrave;, ma ricordo che per i monopattini in sharing questa &egrave; gi&agrave; prevista e che i comuni e le amministrazioni comunali stanno da tempo chiedendone un ampliamento. Vietare l&rsquo;utilizzo di un mezzo di trasporto nuovo &egrave; la negazione della politica, che non ha il coraggio e la competenza di occuparsi di un tema posto dalla societ&agrave;&rdquo;. Come sempre quando si tratta di monopattini, siamo davanti a una questione spinosa e difficile da districare.  Bici e monopattini a spinta nelle aree pedonali: c&#39;&egrave; la raccolta firme 

La Giunta lombarda si rivolge al Parlamento per vietare l&#39;utilizzo dei veicoli ai minorenni, estendere l&#39;obbligo del casco e della polizza assicurativa: a Milano gi&agrave; 659 richieste di assistenza

Monopattini, divieto under 18, assicurazione e casco: &egrave; scontro politico

        Aprir&agrave; al pubblico luned&igrave; 1&deg; marzo il bando di Regione Lombardia per richiedere contributi all&rsquo;acquisto di veicoli a zero o bassissime emissioni. La misura da&nbsp;36 milioni di euro (18 per il 2021 e altrettanti sul 2022) &egrave; stata promossa dall&rsquo;assessore all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo. Tra l&rsquo;altro, prevede una dotazione specifica riservata ai&nbsp;soli veicoli elettrici della categoria L, vale a dire ciclomotori, scooter, motocicli, tricicli e quadricicli.&nbsp; Lo ricorda Confindustria ANCMA, l&rsquo;Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, che plaude all&rsquo;iniziativa del governo regionale, e sottolinea &ldquo;l&rsquo;importanza della misura per il valore ambientale e per consolidare il trend di crescita significativo delle due ruote elettriche registrato nel 2020&rdquo;.&nbsp; Un 2020 di successo per il settore elettrico Malgrado l&rsquo;emergenza sanitaria e le difficolt&agrave; congiunturali &ndash; sottolinea l&rsquo;Ancma -, l&rsquo;anno scorso si &egrave; chiuso per la prima volta fortemente in positivo per tutti i segmenti del settore elettrico. Per la prima volta ciclomotori, scooter e moto hanno superato i 10mila veicoli immatricolati, facendo segnare un +84,5%.&nbsp;Prestazione che potrebbe per&ograve; essere stata influenzata anche dalla costituzione di nuove flotte. Entrando nel vivo dei dati, la crescita del 2020 pi&ugrave; significativa in termini percentuali &egrave; stata quella degli scooter, che con 6.088 pezzi hanno segnato un +268,8% sul 2019. Seguono le moto con +125,7% (377 veicoli), e i ciclomotori, i quali, con 4.378 pezzi chiudono l&rsquo;anno a +8,3%. Positivi anche i quadricicli, che con 710 veicoli immatricolati raggiungono un +10,5% sul 2019.&nbsp; &nbsp;Un orientamento che secondo ANCMA &egrave; &ldquo;destinato a crescere, proprio per l&rsquo;importanza del ruolo che le due ruote giocano nel futuro della mobilit&agrave;, soprattutto in ambito urbano. In particolar modo a Milano dove, anche grazie alla spinta della sharing mobility e degli incentivi statali, i veicoli elettrici a due ruote hanno registrato una crescita che supera il 680% sul 2019&rdquo;.&nbsp; I dettagli del bando della Regione Lombardia Il bando di Regione Lombardia &egrave; destinato alle persone fisiche (no societ&agrave;) residenti in Lombardia e rimarr&agrave; aperto fino al&nbsp;31 dicembre, salvo esaurimento del fondo. Gli incentivi coprono il&nbsp;30% del prezzo di acquisto IVA esclusa, fino a max. 3.000 euro se si rottama un'auto, il 20% del prezzo di acquisto IVA esclusa fino a max. 2.000 euro se si rottama un veicolo di categoria L,e il&nbsp;10% del prezzo di acquisto IVA esclusa fino a max. 1.000 euro se non si ha nulla da rottamare.&nbsp; &nbsp;I contributi di Regione Lombardia sono cumulabili a quelli statali. Di seguito un esempio pratico su un veicolo dal costo, IVA inclusa, di 3.050 euro: con incentivo statale + regionale senza rottamazione verrebbe a costare 1.945 euro, mentre il costo del veicolo con incentivo statale + regionale con rottamazione veicolo L sarebbe invece di 1.480 euro. &nbsp;Maggiori informazioni sono disponibili al sito di Regione Lombardia nella sezione bandi. Mercato 2020: la moto batte il Covid       

Si accelera sui veicoli a propulsione alternativa con una nuova forma di incentivazione che va a sommarsi a quella nazionale. Soddisfazione dell&rsquo;ANCMA, per la quale il mercato &egrave; destinato a crescere molto

Moto elettriche: dal 1° marzo via agli incentivi in Lombardia

        La giunta regionale lombarda ha confermato lo stanziamento di 36 milioni di euro destinati, nei prossimi due anni, a incentivare l'acquisto di auto e moto pi&ugrave; virtuose. I residenti in Lombardia potranno beneficiare dunque di un ulteriore sconto cumulabile con l'ecobonus statale in vigore sia nell'acquisto di quattro sia due ruote elettriche. Per quest'ultime il fondo &egrave; di 1,8 milioni di euro e vi si potr&agrave; attingere fino al 30 giugno sia nel 2021 sia nel 2022. Sono previsti dunque 18 milioni di euro per ogni anno ed eventuali rimanenze saranno successivamente destinate ad altri investimenti. Un ulteriore bonus fino al 30% Per l'acquisto di una moto o scooter elettrici nuovi, si pu&ograve; ottenere un bonus pari al 30% del prezzo base di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro nel caso in cui sia contestualmente rottamata un'auto a benzina fino a Euro 2 o diesel fino a Euro 5 incluso. In caso di rottamazione di una moto fino ad Euro 2 il contributo &egrave; del 20% e al massimo di 2.000 euro. Si &egrave; pensato, per&ograve;, anche a chi non ha alcun mezzo da radiare e in questo caso il bonus &egrave; del 10% fino al massimo a 1.000 euro. Visti i prezzi delle moto elettriche vien da dire che non &egrave; moltissimo, ma si deve considerare che questo contributo si somma a quello statale e al 7% di sconto praticato dal rivenditore. I veicoli dovranno essere immatricolati per la prima volta in Italia. La radiazione deve essere successiva alla data di approvazione del bando attuativo e deve avvenire attraverso il venditore abilitato dove si acquista. L&rsquo;intestazione o la co-intestazione al soggetto beneficiario del veicolo radiato deve essere antecedente al 1&deg; gennaio 2020. La propriet&agrave; del veicolo acquistato deve essere mantenuta per almeno 24 mesi successivi ed ogni cittadino pu&ograve; presentare una sola domanda di contributo. E per chi acquista un'auto? La logica &egrave; la stessa per chi &egrave; intenzionato ad acquistare l'auto, anche se le varianti considerate sono maggiori e i valori dipendono dal tipo di veicolo che si vuole acquistare:  8.000 euro per auto a zero emissioni con radiazione (auto a benzina fino a Euro 2 incluso e diesel fino a Euro 5 incluso) 4.000 euro per auto a zero emissioni senza radiazione 5.000 euro per auto con emissioni di CO2 inferiori a 60 g/km Nox (ossido di azoto) inferiori a 85,8 mg/km (ad esempio 6d benzina, metano, Gpl, ibride)  Il venditore aggiunger&agrave; poi uno sconto di almeno il 12% sul prezzo di listino sul modello base, al netto dunque di allestimenti opzionali o di almeno 2.000 euro in caso di auto a zero emissioni. Come ottenere l'incentivo extra? Oggi 11 febbraio apre sulla piattaforma www.bandi.regione.lombardia.it&nbsp;l&rsquo;avviso pubblico per la profilazione dei rivenditori dei veicoli.Il 20 febbraio&nbsp;sar&agrave; pubblicato il bando attuativo, attraverso il quale i cittadini possono prendere conoscenza dei contenuti delle promozioni. Ma sar&agrave; dal 1&deg; marzo, effettivo giorno di apertura del bando, che si potranno presentare le domande e accedere ai contributi, che saranno erogati poi tramite uno sconto diretto da parte del venditore/concessionario che verr&agrave; poi a sua volta rimborsato da Regione. Il contributo verr&agrave; assegnato in ordine cronologico di prenotazione telematica a seguito della presentazione della domanda del cittadino da parte del venditore-concessionario. Lo sportello rester&agrave; aperto fino ad esaurimento della dotazione finanziaria. TOP 8: ecco le migliori moto elettriche sul mercato nel 2020       

Sconti fino al 30% per chi passa alle due ruote elettriche, ma non solo: la giunta lombarda ha approvato nuovi incentivi auto e moto per 36 milioni di euro

Lombardia: approvati incentivi per 36 milioni di euro

        A ovest di Milano basta allontanarsi di pochi chilometri dalla citt&agrave; per immergersi nella quiete della campagna, in un susseguirsi di aree naturali e coltivate, punteggiate da piccole localt&agrave; che celano affascinanti tesori. Il modo migliore per godersi la gita &egrave; in bicicletta, lungo percorsi pianeggianti e adatti a tutti. Come quello che collega, lungo il Naviglio Grande, Abbiategrasso a Turbigo, toccando punti di notevole interesse. Il primo che si incontra, ancora ad Abbiategrasso, &egrave; il complesso dell'ex Convento dell'Annunciata, fatto costruire tra il 1469 e il 1472 dal duca Galeazzo Maria Sforza e affidato all'Ordine dei Frati Minori di San Francesco. Al suo interno &egrave; conservato un bellissimo ciclo di affreschi con le storie di Maria opera di Nicola Mangone da Caravaggio, detto il Moietta, artista di scuola leonardesca. Il Naviglio Grande ha accumulato nei secoli un notevole tesoro storico artistico rappresentato dalle residenze estive delle aristocratiche famiglie milanesi e in particolar modo il tratto tra Abbiategrasso e Castelletto di Cuggiono &egrave; famoso per le cosiddette Ville di Delizia, circondate da parchi e giardini, che si sono diffuse particolarmente a partire dal XVI secolo quando nobili casati come i Visconti, i Trivulzio, i Parravicini, iniziarono a frequentare queste zone rurali per la loro tranquillit&agrave; e l'aria salubre, eleggendole a localit&agrave; di villeggiatura e di caccia, facilmente raggiungibili navigando il Naviglio.  Risalendo lungo il canale si incrociano prima Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio, poi Ponte Vecchio di Magenta e Boffalora Ticino, con il suo ponte in pietra risalente al 1603. A Bernate Ticino, alla sinistra del canale, si erge la maestosa canonica voluta da Papa Urbano III e affidata all'Ordine degli Agostiniani, con la chiesa di San Giorgio. Proseguendo in direzione Castelletto di Cuggiono la natura ha il sopravvento, insieme alla antiche cave di sabbia e ghiaia, fino a una tra le pi&ugrave; lussuose ville del canale e di tutto il milanese, l'imponente Villa Clerici, costruita nel XVIII secolo su un terrazzamento che domina il Naviglio, ma purtroppo lasciata in stato di decadenza. Sono questi alcuni dei luoghi in cui Ermanno Olmi ha girato il film "L'Albero degli Zoccoli", vincitore nel 1978 della Palma d'Oro al Festival di Cannes. A Turbigo, punto di arrivo dell&rsquo;itinerario, le cui origini risalgono almeno al I secolo a.C, periodo al quale si rifanno le necropoli ritrovate sul territorio comunale, si possono ammirare il Castello del IX secolo edificato attorno a una torre romana, la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, eretta a partire dal 1669, alcune ville e il seicentesco ponte sul Naviglio Grande.       

Da Abbiategrasso a Turbigo, pedalando tra paesaggi rurali e residenze estive dell'antica nobilt&agrave; milanese

Naviglio Grande: signori di campagna

Novit&agrave; per gli amanti delle corse in Lombardia. Nonostante sia la regione con il pi&ugrave; alto numero di contagi, si anticipano i tempi rispetto ad altre zone d&rsquo;Italia. In particolare, &egrave; di nuovo permesso poter scendere in pista, lo dice l&rsquo;Ordinanza 541 pubblicata proprio ieri sera. Il 10 maggio d&agrave; inizio alle danze il Cremona Circuit, mentre il 18 a Cervesina riprendono le attivit&agrave; del circuito Nuvolari.  Australia, niente lockdown per le moto: &egrave; &quot;esercizio fisico&quot;  L&rsquo;Ordinanza  A proposito dell&rsquo;Ordinanza, vediamo nel dettaglio cosa dice. &ldquo;Le attivit&agrave; sportive individuali all&rsquo;aria aperta (a titolo esemplificativo e non esaustivo golf, tiro con l&rsquo;arco, tiro a segno, atletica, equitazione, vela, canoa, attivit&agrave; sportive acquatiche individuali, canottaggio, tennis, corsa, escursionismo, arrampicata sportiva, ciclismo, mountain-bike, automobilismo, motociclismo, go-kart) possono essere consentite nell&rsquo;ambito dei rispettivi impianti sportivi, centri e siti sportivi, subordinatamente all&rsquo;osservanza delle misure di cui ai successivi commi del presente articolo&rdquo;. Questo vuol dire che non &egrave; possibile fare un giro in moto in citt&agrave;, a meno che non ci siano motivi validi, ma &egrave; possibile girare in pista.    I limiti  Visto che siamo ancora nella Fase 2 e non sappiamo cosa succeder&agrave; dal 18 maggio in poi, ci sono dei limiti da rispettare. Possono usufruire degli impianti solo i residenti in Lombardia. Il grosso del lavoro, per&ograve;, spetta agli impianti che dovranno attrezzarsi per garantire il rispetto delle norme di sicurezza disposte dalla FMI e dall&rsquo;Ordinanza 541 della Regione. Ai commi 2 e 3 sono spiegate le regole da seguire. In breve, &egrave; possibile accedere alle aree all&rsquo;aperto, le piste appunto, ma non agli spazi interni (palestre, bar, docce ecc&hellip;) a eccezione, specifica il comma 2, dei &ldquo;locali di transito necessari agli accessi e i locali adibiti a servizi igienici&rdquo;. Al comma 3, invece, si legge che il gestore deve garantire non solo &ldquo;la corretta e costante sanificazione e igienizzazione degli ambienti al chiuso e dei servizi igienici&rdquo;, ma deve anche &ldquo;assicurare il contingentamento degli ingressi, l&rsquo;organizzazione di percorsi idonei e l&rsquo;adozione di tutte le misure utili per assicurare il distanziamento sociale e il divieto di assembramento (a titolo esemplificativo prenotazione online o telefonica degli spazi, turnazioni, gestione degli accessi al sito sportivo e dei percorsi degli utenti)&rdquo;.  Comparativa Superbike 1000 - COME VANNO SU STRADA 

Con l&rsquo;Ordinanza 541 appena uscita, la Regione permette di girare in circuito, ma ci sono dei limiti e delle restrizioni da rispettare

Fase 2: la Lombardia di nuovo in pista

Inaugurata a met&agrave; dell&rsquo;800, quasi in contemporanea con l&rsquo;Unit&agrave; d&rsquo;Italia, prese subito il nome di Via Mala, ispirandosi all&#39;omonima strada svizzera che scende dal Passo dello Spluga e che presenta caratteristiche simili. Infatti, la ex statale, oggi SP294, della Val di Scalve, in bilico tra le province di Bergamo e Brescia, fu scavata oltre un secolo e mezzo fa nella viva roccia di una forra percorsa dall&rsquo;impetuoso torrente Dezzo, lungo la traccia d&rsquo;un antico passaggio gi&agrave; noto ai Romani e praticato durante tutto il Medioevo. Percorrerla in moto da Boario Terme a Berzo, o viceversa, &egrave; ancora un&rsquo;emozione, anche se molti degli antichi tratti sono stati sostituiti da gallerie. Inoltre, in uno dei suoi punti pi&ugrave; spettacolari, quello in cui la guida si faceva avventura, &egrave; stato realizzato, da non molto, un progetto di valorizzazione turistica, che esclude per&ograve; ogni possibilit&agrave; d&rsquo;accesso motorizzato.  Merita tuttavia visitarla la Via Mala, come omaggio a questo ulteriore pezzo di realt&agrave; ormai &ldquo;normalizzata&rdquo;, secondo una diffusa prassi che - pur restituendo, giustamente, sicurezza agli spostamenti su strada - toglie quel pizzico di cimento che da sempre era, e resta, parte integrante del piacere di girare in moto. In quota, ci si arrampica poi, tra le conifere, per il Passo del Vivione, su una carreggiata dove a stento passano due touring col set valige laterali, affiancate. Zona tra l&rsquo;altro ove si produce da secoli uno squisito formaggio nero, da provare. In ogni caso il pellegrinaggio alla Via Mala &egrave; anche occasione per visitare, con una &ldquo;smanettata&rdquo; di poco pi&ugrave; d&rsquo;un centinaio di chilometri in tutto, due grandi must motociclistici: Presolana e Lago d&rsquo;Iseo.  Venendo dalla pianura (A4, uscite Ponte-Oglio, Palazzolo o Rovato) procediamo da Iseo verso nord. Prima tappa Montisola, l&rsquo;isola lacustre pi&ugrave; grande d&rsquo;Europa, disseminata di villaggi di pescatori dove si pesca e si essicca la rinomata sardina di lago. Battelli regolari partono da Iseo, Sulzane e Sala Marasino (www.navigazionelagoiseo.it). Continuando, all&rsquo;altezza di Marone, leggera deviazione nell&rsquo;entroterra per raggiungere Zone e le sue piramidi di terra, curioso fenomeno geologico anche conosciuto come &ldquo;fate di pietra&rdquo; (SP32, 7 km). Dopo Pisogne, la SS42 della Val Camonica funge da &ldquo;collante&rdquo; per i due possibili innesti della Via Mala (Boario o Berzo). Attenzione: il Passo del Vivione &egrave; spesso chiuso.    Proseguendo con la manetta un po&rsquo; incarognita, splendidi i tornanti e le curve della SS671 per il Passo della Presolana, tra sontuose vedute dei massicci circostanti. La strada continua fino a Clusone, celebre per l&rsquo;Orologio Planetario del &lsquo;500 e per gli affreschi della &ldquo;Danza Macabra&rdquo;. L&rsquo;anello si chiude seguendo la SP53 lungo il fiume Borleza, fino a Lovere, poi di qui ancora lungo la sponda bergamasca del Sebino. Che a differenza di quella bresciana permette anche un po&rsquo; di guida (senza esagerare) con suggestive curve, archi di roccia e naturalmente panorami. 

Si chiama &ldquo;Mala&rdquo;, ma non lo &egrave; affatto. Almeno non lo era per i motociclisti. Oggi la mitica strada bergamasca &egrave; diventata progetto ciclopedonale. Ma restano ancora tanti spunti

Itinerario: Presolana e dintorni

Uno splendido percorso alpino-lacustre, molto famoso, con passo a 1700 metri e doppia possibilit&agrave; d&rsquo;approccio: asfalto o terra.

Itinerario gardesano tra Lombardia E Trentino, le foto

Questo itinerario &egrave; &ldquo;customizzabile&rdquo;: s&rsquo;adegua ai gusti ed alla moto a disposizione. In qualsiasi caso, panorami da urlo. Parliamo di posti super come Lago di Garda (o meglio Benaco), della celebre Gardesana scolpita nella roccia, del Parco Regionale Alto Garda e dei laghi &ldquo;accessori&rdquo; di Ledro, Idro e Valvestino. Quattro in tutto. Davvero un ottimo poker. Ed essendo percorso a pi&ugrave; anelli e varianti, ognuno pu&ograve; trovare la propria rotta ideale.  PUNTO D&rsquo;ATTACCO, l&rsquo;uscita A4 di Brescia Est. Oppure, volendo, quella di Rovereto Sud (A22, poi SS240 fino a Riva). Nel primo caso, dopo 2 km di tangenziale, ecco subito la Gardesana Occidentale (SS45). Per il lago c&rsquo;&egrave; per&ograve; da superare Sal&ograve; e giungere a Gardone Riviera. Chi &egrave; interessato, visiti il complesso monumentale del Vittoriale, famosa villa appartenuta a Gabriele D&rsquo;Annunzio, con arredi, oggetti personali, opere d&rsquo;arte. Perfino una nave da guerra issata in giardino (www.vittoriale.it). Ora per&ograve; comincia la vera panoramica (occhio ai numerosi multanova!). La seguiamo con belle vedute superando in sequenza Toscolano-Maderno, dove partono i traghetti per attraversare il braccio nord del Garda (www.navigazionelaghi.it), Bogliaco con la settecentesca Villa Bettoni, Gargnano celebre per le stupende limonaie. Continuando, si passano Campione e Limone del Garda. Percorso eccezionale e romantico. Ma ecco l&rsquo;ora fatidica del monte.  &nbsp;  L&rsquo;ADRENALINA ci coglie da Gargnano risalendo la SP9 tutta curve e tornanti per l&rsquo;invaso di Valvestino (15 km), quasi un canyon, confluendo poi con la strettina SP58 (attenti alla curve cieche!) verso Idro (20 km), sulle sponde dell&rsquo;omonimo lago. Che costeggiamo per l&rsquo;intera sua lunghezza (SS237). Poi l&rsquo;asfalto torna ottimo: siamo all&rsquo;imbocco delle Valli Giudicarie, comincia il Trentino. In localit&agrave; C&agrave; Rossa, giriamo a destra sulla SS240 che infila la Val d&rsquo;Ampola, direzione Riva del Garda.  AL BIVIO DELL&rsquo;ALBERGO AMPOLA (10 km), si stacca la SP127 per il Tremalzo, celebre passo dal panorama mozzafiato. Unica possibilit&agrave; asfaltata per chi cavalca moto stradali; l&rsquo;ultimo chilometro, in ogni caso, off-limits. Enduristi e &ldquo;giessisti&rdquo; potranno invece sfruttare l&rsquo;instradamento tecnico che dall&rsquo;opposto versante gardesano (Tremosine) sale a volo d&rsquo;aquila verso il Tremalzo per un contorto budello sterrato, via Val di Bondo e Passo Nota, con gallerie scavate nella roccia, tornanti sospesi nel vuoto, curve assassine e vedute da vertigine. In tal caso occorre un permesso rilasciato dal Comune di Tremosine (tel. 0365.953185).    CHI NON AMA LO &ldquo;SPORCO&rdquo;, pu&ograve; comunque godersi (sempre sulla stessa sponda gardesana) lo stretto e tortuoso serpentello di bitume tra Tignale e Tremosine, mitica Strada della Forra (SP38), con anguste gallerie a roccia viva e memorabili scorci di bosco e di lago. Continuando per la Val d&rsquo;Ampola, si costeggia infine il Lago di Ledro, che conclude il nostro poker lacustre. A Riva del Garda, confluenza della SS240 e della Gardesana Occidentale, basta tirare il freno per un drink ad un tavolino del porto, sotto la Rocca del XII secolo e l&rsquo;antica Torre Apponale. E si &egrave; felici.   

Prima che la stagione degeneri, ecco uno splendido percorso alpino-lacustre, molto famoso, con passo a 1700 metri e doppia possibilit&agrave; d&rsquo;approccio: asfalto o terra.

Itinerario: poker gardesano tra Lombardia E Trentino

Lo scorso 11 febbraio si &egrave; svolta a Milano, nella sede Coni di Via Piranesi 46, l&rsquo;elezione del nuovo Consiglio del comitato regionale FMI Lombardia.&nbsp;Sono stati eletti presidente (riconfermato) Ivan Bidorini (1.577 voti), consiglieri Stefano Barbieri (1.610 voti), Antonio Alessandro Lavezzari (1.524 voti) e Mauro Falconi (179 voti).  I PROGETTI 2017 - Dopo l&#39;elezione, Bidorini ha parlato dei progetti 2017: &quot;Quest&#39;anno vorremmo proseguire con l&rsquo;ampiamento del lavoro svolto finora, che possiamo riassumere in tre punti fondamentali: continuare l&rsquo;attivit&agrave; promozionale e sociale sul territorio con attivit&agrave; di hobby sport ed educazione stradale; incrementare e qualificare l&rsquo;attivit&agrave; agonistica supportando gli organizzatori; seguire e incrementare l&rsquo;attivit&agrave; &lsquo;vintage&rsquo; che comprende tutto il settore epoca&quot;.  LOMBARDIA SCOOTER -&nbsp;Bidorini ha parlato anche di altri progetti in cantiere, tra cui&nbsp;Lombardia Scooter: &quot;Vorremmo raccogliere e organizzare le manifestazioni dedicate agli scooteristi Vespa e Lambretta,&nbsp;creare&nbsp;un sito&nbsp;dedicato solo ai Bikers e&nbsp;dedicare vaste&nbsp;aree&nbsp;ad&nbsp;attivit&agrave; ludico/sportive. Poi... c&#39;&egrave;&nbsp;tanto altro, ancora in embrione!&quot;.? 

Con 1577 voti,&nbsp;Ivan Bidorini si &egrave; riconfermato Presidente. I&nbsp;consiglieri sono: Stefano Barbieri (1610 voti), Antonio Alessandro Lavezzari (1524 voti) e Mauro Falconi (179 voti).

FMI: eletto il comitato regionale Lombardia

Appuntamento a Mantova per il weekend del 22-23 agosto al Gran Premio Lombardia Citt&agrave; di Mantova MXGP: la pista &egrave; pronta, il meteo annuncia sole e temperatura gradevole.  Dopo 5 anni il Campionato del Mondo motocross torna a fare tappa al Circuito Citt&agrave; di Mantova. Grazie all&rsquo;accordo tra il Motoclub Mantovano Tazio Nuvolari presieduto da Giovanni Pavesi, i promotori Youthstream Group e BProm e le federazioni motociclistiche Internazionale e Italiana il miglio d&rsquo;oro del motocross italiano ospiter&agrave; la 15&deg; prova del Campionato del mondo motocross MXGP e MX2.  &ldquo;Lo sviluppo totale della pista&rdquo;, spiega il presidente Giovanni Pavesi &ldquo;&egrave; di 1.550 metri, leggermente pi&ugrave; corto rispetto al percorso tradizionale. Il layout &egrave; completamente nuovo con 10 nuovi salti, tecnicamente molto spettacolari, doppi, tripli e addirittura un quadruplo salto. Ad esso si aggiunge una sezione di wawes nel primo settore del circuito orientata in favore del pubblico posto nel terrapieno centrale di fronte alla partenza. A livello tecnico credo si tratti una tra le piste pi&ugrave; complete e spettacolari di questo mondiale 2015 e sono convinto che il pubblico si divertir&agrave; molto. Ci ha aiutati anche il meteo con le piogge del fine settimana che hanno bagnato la pista e il paddock togliendo l&rsquo;afa e il gran secco&rdquo; .  E&rsquo; l&rsquo;ottava volta che il Motoclub Mantovano Tazio Nuvolari, fondato nel 1914, ospita una prova di Campionato del mondo ed &egrave; la prima che vedr&agrave; l&rsquo;intitolazione insieme alla Regione Lombardia, alla Citt&agrave; di Mantova, localit&agrave; legata alla dinastia dei Gonzaga che qui durante il Rinascimento edific&ograve; opere architettoniche senza tempo e dichiarata patrimonio dell&rsquo;Unesco il 7 luglio del 2008. L&rsquo;ultima edizione del mondiale a Mantova &egrave; stata il GP Lombardia del 10 e 11 aprile 2010 vinto da Antonio Carioli (KTM/MX1) e Marvin Musquin (KTM/MX2). Il ritorno del mondiale a Mantova &egrave; una notizia attesa nell'intero motorsport, perch&eacute; la pista lombarda da 32 anni ospita gare ed &egrave; considerata un tempio di questo sport. Lungo i suoi 1.650 metri hanno corso e vinto tutti i pi&ugrave; grandi campioni del motocross e 4 generazioni di crossisti, da Georges Job&egrave; a Rinaldi e Maddii, da Everts a Joel Smets, ora Cairoli ed Herlings, domani Dankers e Meuwissen che gi&agrave; hanno corso e primeggiato al Nuvolari.  Dal punto di vista mediatico, il mondiale motocross &egrave; uno fra gli eventi pi&ugrave; seguiti. Vi partecipano 74 piloti provenienti da 22 nazioni e 7 Case motociclistiche impegnate ufficialmente. La televisione raggiunge 179 diversi Paesi, il motocross &egrave; trasmesso da tutte le pi&ugrave; importanti televisioni del mondo, ben 64 nazioni si collegheranno in diretta, in Italia la gara &egrave; visibile su Mediaset Italia 2 e su Eurosport.  &nbsp;

Appuntamento per il weekend del 22-23 agosto al Gran Premio Lombardia Citt&agrave; di Mantova MXGP. La pista &egrave; pronta, il meteo annuncia sole

Countdown per il Motocross a Mantova

Nuovi colori, un nuovo carter dell'alternatore, ora in bagno d'olio, e piccoli ritocchi estetici. Questi gli ingredienti che la Moto Guzzi ha usato per rinfrescare la gamma V7. La Stone &egrave; ora proposta in nuove colorazioni, nera rossa o verdona, la Special &egrave; ancora pi&ugrave; vicina alla S3 di un tempo, grazie alle grafiche e ai dettagli cromati, e la Racer &egrave; ancora pi&ugrave; bella grazie alla sella marroncina, in tinta con la cinghia in pelle del serbatoio, e ai dettagli in nero opaco che ne armonizzano meglio le forme.  Tutto qui? No: le abbiamo provate sulle sponde del Lago di Como in un itinerario mozzafiato che ci ha permesso di visitare alcuni dei pi&ugrave; importanti fornitori della Casa di Mandello. Parliamo della Alpina Raggi, della Domino&nbsp;e della Gilardoni, 3 dei 52&nbsp;produttori lombardi che contribuiscono alla nascita di ogni&nbsp;Moto Guzzi.   Sul prossimo numero di InMoto troverete il test completo, un po' diverso dal solito. Come diverse sono queste moto...  [gallery ids="5507,5506,5505,5503,5502,5501"]  &nbsp;

Moto Guzzi ritocca la gamma V7: colorazioni inedite e dettagli per aumentarne il fascino. Eccole

Moto Guzzi ritocca la gamma V7

Il Consiglio Regionale della Regione Lombardia ha rinviato in Commissione (a giugno) il Progetto di Legge che prevede interventi correttivi (comprese le modifiche proposte dalla FMI) alle Leggi Regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. Una decisione presa con l&rsquo;obiettivo di chiarire e specificare meglio il punto inerente la possibilit&agrave; di autorizzare manifestazioni motoristiche sulle strade agrosilvopastorali.  Secondo il relatore, Alessandro Fermi, il rinvio consentir&agrave; ai promotori di queste modifiche, di chiarire ancora meglio e pi&ugrave; dettagliatamente che con questa norma non si liberalizza arbitrariamente il traffico delle moto in montagna, ma si offre ai Sindaci la facolt&agrave; di autorizzare sui&nbsp; loro territori manifestazioni motociclistiche.

Rinviata a giugno la discussione sul Progetto di Legge

Fuoristrada in Lombardia

A provarci per primo da queste parti fu Guido Berlucchi negli anni &lsquo;60. Mescolando Chardonnay e Pinot nella sua tenuta di Borgonato, e lavorando il vino col metodo francese classico, ricav&ograve; eccellenti spumanti. Oggi la strada che da Brescia (A4, SP10) conduce verso Iseo, ribattezzata Strada del Vino Franciacorta, s&rsquo;&egrave; trasformata in un vero santuario delle bollicine. Berlucchi, Ca&rsquo; Bosco, Bersi Serlini, Rocol, La Montina, Barone Pizzini&hellip; un roadbook di circa 80 aziende con borghi, vigneti, cascine, castelli,&nbsp; abbazie e infinite possibilit&agrave; di visite e degustazioni. In ogni caso, partenza suggerita da Brescia Centro (A4), da dove, visitata la citt&agrave; (Piazza della Loggia, Broletto, Tempio Capitolino, Castello), si pu&ograve; raggiungere l&rsquo;imperdibile Museo Mille Miglia, esposizione di auto, documenti, oggetti, ambienti, chicche e curiosit&agrave; della leggendaria gara (www.museomillemiglia.it). Imboccata la SP10, ecco ora il regno effervescente delle bollicine. La strada per Iseo s&rsquo;immerge tra i morbidi vigneti dove nasce il celebre vino champenoise italiano. A fine agosto, tra i filari, s&rsquo;assiste alla vendemmia; in settembre invece, Festival Franciacorta, con cantine aperte, sorprese ed eventi (www.stradedelfranciacorta.it).    Puro piacere Raggiunto il lago, archiviarne il periplo &egrave; faccenda da 65 km di puro piacere. Prima tappa Montisola, l&rsquo;isola lacustre pi&ugrave; grande d&rsquo;Europa, disseminata di villaggi di pescatori dove si pesca e si essicca la rinomata sardina di lago. Battelli regolari partono da Iseo, Sulzane, Sale Marasino e Tavernole Bergamasca (tel. 035-971483). Di nuovo in moto, all&rsquo;altezza di Marone, leggera deviazione nell&rsquo;entroterra per raggiungere Zone e le sue &ldquo;piramidi&rdquo; di terra, fenomeno geologico anche conosciuto come &ldquo;fate di pietra&rdquo; (SP32, 7 km). L&rsquo;itinerario prosegue poi verso nord, costeggiando il Sebino con serene vedute e toccando Pisogne (affacciarsi all&rsquo;elegante piazza Corna Pellegrini) e Lovere (si veda il nucleo medievale, caratterizzato dalle antiche torri). Sul versante occidentale del lago, meno popolato, la SS469 guizza piacevole raggiungendo il suo capolinea a Sarnico, tra ville liberty e belle prospettive. Se c&rsquo;&egrave; tempo, si faccia un salto alle Torbiere del Sebino, interessante riserva naturale regionale (www.torbiere.it). Non guasta ricordare che a soli 20 km (SP16), c&rsquo;&egrave; l&rsquo;Autodromo di Franciacorta (e la sua suggestiva chiesetta) per turni liberi in pista e la Riding School di Luca Pedersoli (www.autodromodifranciacorta.com).  

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