La storia dei proiettori anteriori delle motociclette possiamo dividerla in due grandi &quot;epoche&quot;: quella iniziale, lunghissima, che va dai primi del 900 e fino agli anni &#39;70/&#39;80, e quella moderna che ci porta fino ai nostri giorni in cui stiamo entrando nella terza epoca, quella dei LED.&nbsp;  Inizialmente erano semplici coni di luce    Dall&#39;invenzione del motociclo abbiamo visto per oltre 70 anni la stessa tipologia di illuminazione della strada: i proiettori erano semplicemente una parabola semiferica il cui interno era ricoperto di materiale riflettente e al centro una lampadina a incandescenza che creava un cono di luce capace di illuminare la strada davanti alla moto. Semplice e sempre valido.  Le prime lampadine a incandescenza usate, ovviamente, non avevano una potenza che oggi potremmo definire accettabile, ma andando avanti con gli anni sia la qualit&agrave; delle lampadine che quella della superficie riflettente ha portato a capacit&agrave; di illuminazione sempre migliore, seppur rimanendo negli stessi termini di forma e funzionamento del dispositivo. A livello di design c&#39;era chi aveva la strumentazione incastonata nella parabola (BMW R32 degli anni &#39;20 per fare un esempio valido) e chi - dopo gli anni 50 - incassava il faro tondo nel cupolino aerodinamico piuttosto che fra gli steli della forcella (Norton cre&ograve; i primi cupolini per le sue Commando), ma alla fine la tecnologia era sempre la stessa.&nbsp;  Anni &#39;80, anni di sperimentazione    E&#39; con gli anni &#39;80 che l&#39;essere umano scopr&igrave; che i fari potevano avere altre forme al di fuori di quella rotonda. Con la moda automotive che voleva mezzi sempre pi&ugrave; squadrati e spigolosi, arriv&ograve; l&#39;innovazione dei proiettori rettangolari anche nelle moto ed &egrave; questo lo step che ha portato alla seconda era, quella in cui il design dei fari influenza le forme del cupolino e viceversa, trasformando i fari in un elemento estetico malleabile tanto quanto il resto della carrozzeria e quindi libero di essere interpretato in diverse manierie.  La prima met&agrave; degli anni &#39;80 ha visto la sperimentazione dei proiettori quadrati che differivano sia per lunghezza e altezza degli angoli, sia per inserimento nell&#39;estetica generale del mezzo, poi si &egrave; andati rapidamente oltre inserendo il priettore pi&ugrave; all&#39;interno del cupolino e creando una &quot;lente&quot; esterna capace di seguire anche forme pi&ugrave; armoniche e aerodinamica del frontale, passando da rettangoli con angoli di 90 gradi a pi&ugrave; morbidi trapezi con angoli diversi (un esempio valido &egrave; la CBR1000F del 1988). Allo stesso modo e parallelamente a questa evoluzione, le supersportive iniziando ad adottare i doppi fari tondi affiancati (Honda RC30 e cugine) ed &egrave; anche questo un filone importante: il faro non &egrave; solo uno ma si sdoppia.+    &nbsp;  &nbsp;  Anni &#39;90 fino all&#39;avvento dei LED  Quello che &egrave; successo dagli anni &#39;90 in poi &egrave; sotto gli occhi di tutti e la velocit&agrave; con la quale l&#39;evoluzione dei fari ha seguito quella estetica &egrave; impressionante. Nel 1992 vengono brevettati e iniziate a usare le lampadine alogene, pi&ugrave; compatte e prestanti di quelle classiche a bulbo, e ci&ograve; ha permesso di ridurre di gran lunga le dimensioni della superficie riflettente interna ai fari e giocare meglio con le forme: l&#39;esempio supremo del cambio di rotta &egrave; la Ducati 916: mai prima di allora una moto aveva osato tanto con la forma dei fari, sottili e sdoppiati come occhi di gatto.&nbsp;    Da quel momento in poi il design delle moto non &egrave; stato pi&ugrave; lo stesso e i cupolini delle moto sul mercato sono finalmente un tutt&#39;uno con il faro gi&agrave; dalla pi&ugrave; embrionale fase di design. In questi ultimi 30 anni abbiamo visto forme e stili di qualisasi tipo, portandoci fino a un nuovo salto di epoca per quanto riguarda la tecnologia dei fari: i LED. Con i diodi luminosi si lasciano a casa le lampadine e si pu&ograve; ancora di pi&ugrave; giocare con le forme, coscienti del fatto che nessuna luce prima d&#39;ora &egrave; mai stata cos&igrave; forte e bianca.&nbsp;  Ad aggiungere libert&agrave; stilistica c&#39;&egrave; anche la nascita dei DLR, i day-running-light, ovvero LED a intensit&agrave; luminosa pi&ugrave; bassa che non servono a illuminare la strada ma semplicemente a far notare meglio la moto e a creare una firma luminosa riconoscibile. La separazione di DRL e LED di illuminazione sta portando a cupolini sempre pi&ugrave; spaziali e combinazioni fantasiose di luci e linee che stanno trasformando le moto in oggetti che fino a pochi anni fa avremmo definito futuristici. Non c&#39;&egrave; dubbio che nella logica dell&#39;evoluzione estetica, i fari abbiano ricoperto un ruolo fondamentale negli ultimi 40 anni, e ancora di pi&ugrave; ne avranno negli anni a venire.    Stile e tecnica della moto: le carene &quot;sigillate&quot;  Le pubblicit&agrave;, quelle che hanno fatto sognare i giovani motociclisti  &nbsp; 

<p>Dall&#39;apparizione delle prime lampadine a incandescenza agli attuali proiettori a LED sono passati poco pi&ugrave; di 100 anni, e in questo secolo la forma e la funzione del proiettore anteriore ha influenzato stile e mode nelle due ruote</p> 

Stile e tecnica della moto: l&#39;evoluzione dei fari

        I proiettori supplementari proposti da Kappa sono utili in quelle situazioni in cui la visibilit&agrave; va incrementata. Venduti in coppia, si regolano e si adattano facilmente ai tubolari del paramotore e in mancanza di quest&rsquo;ultimo ai supporti specifici &ldquo;LS&rdquo;.  I Led Projectors presentano un corpo in alluminio verniciato in nero &ldquo;mosso&rdquo; da alette di raffreddamento: una scelta puramente estetica vista la tecnologia adottata. I led hanno raggiunto la capacit&agrave; di creare un fascio di luce paragonabile a quello delle lampade convenzionali e hanno un basso consumo di corrente (quindi utilizzabili anche con moto di piccola cilindrata). Il loro montaggio prevede il collegamento dei proiettori direttamente alla batteria utilizzando il cablaggio incluso nella confezione che comprende, oltre la civetteria, fusibile e interruttore impermeabile da montare al manubrio + un terzo cavo per il collegamento al blocco accensione della moto. Si pu&ograve; far eseguire questa operazione dal proprio meccanico. Il montaggio dei KS321 invece promette di essere semplice, poich&eacute; sono dotati di un sistema di fissaggio compatibile con paramotori o supporti tubolari di diametro compreso tra 21 e 25 mm. Facile anche la regolazione in altezza e laterale dei due faretti in modo di ottenere le migliori performance in funzione dell&rsquo;altezza della moto, del peso dei bagagli e della regolazione sospensioni. Disponibili da fine maggio, prezzo in definizione.       

Sono universali, realizzati in alluminio e sono omologati antinebbia, si adattano facilmente ai tubolari del paramotore

Kappa: gli antinebbia a Led

Harley-Davidson ha pensato ad un nuovo kit di accessori che punta sulla tecnologia LED per rispondere all&rsquo;esigenza di essere &ldquo;luminosi&rdquo;, di avere la pi&ugrave; ampia area di visibilit&agrave; possibile durante gli spostamenti notturni e di segnalare i propri cambi di direzione in maniera evidente.  Disponibili per la maggior parte dei modelli, i fari a LED includono abbaglianti e anabbaglianti e sono stati realizzati per offrire sia una lunga durata sia la resistenza agli urti e alle vibrazioni. Il corpo-lampada &egrave; stato progettato per il montaggio all&rsquo;interno degli alloggiamenti esistenti. Con una semplicit&agrave; estrema la moto avr&agrave; una &ldquo;luce&rdquo; diversa.  Il proiettore faro da 7&rsquo;&rsquo; Daymaker &egrave; realizzato con lampadine a LED che generano una luce bianca, simile alla luce diurna, che non risulta fastidiosa per chi &egrave; nell&rsquo;altra corsia.  I fari includono abbaglianti e anabbaglianti che massimizzano la visuale sulla strada e l&rsquo;area circostante, e un sottile logo Bar &amp; Shield retroilluminato si vede quando il commutatore di accensione &egrave; impostato nella posizione &ldquo;ON&rdquo;.  Anche il faro posteriore &egrave; a LED, ed &egrave; caratterizzato da tante piccole lampadine ad azionamento rapido distribuite in una struttura a griglia. &Egrave; disponibile con finitura rossa o fum&eacute; ed &egrave; facile da montare, grazie alla connessione plug-in da collegare al cablaggio di serie.  Gli inserti degli indicatori di direzione a LED, sono caratterizzati da una singola lampadina ad azionamento rapido e sono protetti in un alloggiamento impermeabile e un riflettore multisfaccettato amplifica la luce su tutta la superficie del faro. Per una maggiore customizzazione si pu&ograve; scegliere il colore esterno della lente, venduta separatamente.  (Nella foto in evidenza: faro anteriore a LED)  &nbsp;    &nbsp;  

Faro anteriore e posteriore e frecce a LED per non passare inosservati e viaggiare con la sicurezza di vedere ed essere visti

Harley-Davidson una scelta luminosa

Il video tecnico di Yamaha che mostra come funzionano i fari adattivi intelligenti: tre LED che si illuminano in successione in base all'angolo di piega

Yamaha FJR 1300 fari intelligenti

Sar&agrave; perch&eacute; l&rsquo;uomo un tempo cacciava per vivere, ma il frontale di una moto &egrave; uno dei primi elementi dal quale l&rsquo;occhio viene attratto, probabilmente perch&egrave; viene identificato come la faccia della moto stessa e innesca il forte significato dello scambio di sguardi tra predatori.    L&rsquo;elemento che dopo anni di poco significative innovazioni ha scatenato un netto cambiamento dei fari&nbsp; &egrave; la tecnologia a led, che negli ultimi anni ha abbassato i costi produttivi entrando nella produzione di serie. Sicuramente modaiola, ma soprattutto efficiente, durevole e molto efficace, la fonte di luce a led &egrave; destinata ad avere grande espansione nel campo moto, grazie al ridotto peso e ai minimi ingombri occupati dalla fonte luminosa. Questo sta anche aprendo nuove strade ai designer, che ora sono molto pi&ugrave; liberi nella creazione di nuove forme.    L&rsquo;obbligo delle luci accese anche di giorno si sposa perfettamente con le luci a led, infatti stanno nascendo sistemi di luce diurna dalla grande efficacia luminosa e dai minimi consumi, che tra l'altro aiutano a risparmiare carburante.  Tra i pi&ugrave; validi esempi ci sono quelli di BMW, Ducati, Kawasaki, KTM e Harley, che dalle semplici luci di posizione sono passati agli anabbaglianti a led, unendo la praticit&agrave; ad un piacevole effetto visivo.        &nbsp;

Come nel mondo auto, anche sulle moto la tecnologia a led ha innescato un netto cambiamento

Mondo faro!

Il catalogo H-D Genuine Motors and Accessories Parts per il 2014 presenta la sezione Project Rushmore, che comprende ricambi dalle tecnologie innovative, come i fari a led Day Maker, che comprendono luce anabbagliante e abbagliante, o le luci aggiuntive Day Maker da 4&rdquo;.  Tecnologia all&rsquo;ultimo grido anche per i modelli Touring, che possono montare il sistema Boom Box 6.5GT, formato da un apparato stereo con display touch screen a colori di grande dimensione, 25 W per canale di potenza in uscita , radio AM/FM, ingresso per iPor e scheda USB, connessione Blutooth per cellulari e auricolari wireless. Oltre a questi &egrave; possibile impostare anche la connessione Bike to Bike. Il piatto &egrave; ricco e il prezzo non &egrave; economico: 2.259,00 &euro; 

6 risultati per 'led'

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Accessori tecnologici da Harley Davidson