        Come di consuetudine, alla vigilia dell&rsquo;esodo estivo &egrave; stato diffuso il rapporto ACI-ISTAT con i dati relativi all&rsquo;incidentalit&agrave;. Ne risulta che in Italia gli incidenti stradali nel 2018 sono diminuiti dell&rsquo;1,5% (172.344 rispetto ai 174.933 dell&rsquo;anno precedente), con un calo complessivo dei morti dell&rsquo;1,6% (3.325 contro i 3.378 del 2017) e dei feriti &nbsp;((242.621, erano 246.750 nel 2017: -1,7%), ma con un aumento delle vittime nelle categorie vulnerabili.  L&rsquo;aumento dei morti ha riguardato, in modo particolare, ciclomotoristi (108; +17,4%) - che si confermano tra&nbsp; le categorie pi&ugrave; a rischio - e pedoni (609; +1,5%). Nel complesso, gli utenti vulnerabili rappresentano circa il 50% dei decessi (1.621 su 3.325). Nel 2018 si sono registrate 1.420 vittime tra conducenti e passeggeri di autovetture (-3%), 685 tra i motociclisti (-6,8%), 219 tra i ciclisti (-13,8%). INCIDENTI IN AUMENTO IN AUTOSTRADA - Aumentano i morti sulle autostrade, diminuiscono in citt&agrave; e sulle strade extraurbane. Nel 2018 &egrave; diminuito il numero di incidenti su strade urbane (126.701; -2,9%) e autostrade (9.372; -0,2%), mentre &egrave; aumentato sulle extraurbane (36.271; +3,4%). In citt&agrave; e in autostrada sono diminuiti anche i feriti (169.573 e 15.440 rispetto a 174.612 e 15.844 del 2017, pari a -2,9 e -2,5%). Crescono (+10,5%) i morti su autostrade (i 43 morti di Genova sul Ponte Morandi sono compresi nella statistica), mentre scendono quelli all&rsquo;interno dei centri abitati (-4,4%) e sulle strade extraurbane (-1,2%). LE CAUSE -&nbsp;Distrazione, mancato rispetto della precedenza o del semaforo, velocit&agrave; troppo elevata si confermano, anche nel 2018, le prime tre cause di incidente (complessivamente il 40,8% delle circostanze). Tra le altre cause pi&ugrave; rilevanti: distanza di sicurezza (20.443), manovra irregolare (15.192), comportamento scorretto verso il pedone (7.243) o del pedone (7.021), presenza di buche o ostacoli accidentali (6.753): rispettivamente il 9,2%, il 6,9%, il 3,3%, il 3,2% e il 3,1% del totale. Sulle strade urbane la prima causa di incidente &egrave; il mancato rispetto di precedenza o semafori (17%), seguito dalla guida distratta (14,9%); sulle strade extraurbane la guida distratta o andamento indeciso (20,1%), velocit&agrave; troppo elevata (14%) e mancata distanza di sicurezza (13,8%). AGOSTO IL MESE PIU&rsquo; PERICOLOSO - I mesi estivi si confermano il periodo con il maggior numero di incidenti e vittime. Agosto &egrave; il mese pi&ugrave; pericoloso per il numero di incidenti gravi in tutti gli ambiti stradali (2,7 morti ogni 100 incidenti). Giugno e luglio quelli con pi&ugrave; incidenti nel complesso, (rispettivamente 16.755 e 16.856). Gennaio e Febbraio, viceversa, i mesi con il minor numero di incidenti. Di notte (tra le 22 e le 6 del mattino) e nelle ore di buio aumentano sia l&rsquo;indice di mortalit&agrave; che quello di lesivit&agrave; (rispettivamente morti e feriti ogni 100 incidenti). &nbsp; &nbsp; &nbsp;       

<p>Nel 2018 si sono registrati 108 incidenti mortali sul ciclomotore, che si conferma la categoria pi&ugrave; a rischio, con un aumento del 17,4%. In leggera diminuzione le vittime in moto: 685 lo scorso anno</p>

Incidenti: aumentano le vittime sui ciclomotori

        Gli utenti &lsquo;deboli&rsquo; della strada rappresentano il 70% di coloro che perdono la vita o che restano gravemente feriti sulle strade urbane: secondo i dati rivelati da uno studio condotto dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti coloro&nbsp;che rimangono uccisi nel traffico urbano sono per 40% pedoni, per 18% motociclisti e per il 12 % ciclisti, mentre i feriti gravi si attestano rispettivamenter rispettivamente al 25%, al 22% e al 23%. Lo European Transport Safety Council - ente no profit&nbsp;dedito&nbsp;alla riduzione del numero di morti e feriti nel settore dei trasporti in Europa &ndash; ha scattato una fotografia di ogni Paese europeo, e i dati relativi all&rsquo;Italia sono particolarmente preoccupanti. LA FOTOGRAFIA DELL'ITALIA IN MOTO - Emerge infatti che il 28% di tutti i decessi stradali nelle aree urbane in Italia &egrave; costituito da utenti delle due ruote motorizzate: per il 24% sono motociclisti e per il 4% ciclomotoristi.Secondo i dati dello European Transport Safety Council &nbsp;numero di motociclisti in Italia sta crescendo. La flotta di moto &egrave; aumentata del 3,6% dal 2015 e del 7,5% dal 2010, mentre il numero di ciclomotori registrati rimane stabile. C'&egrave; un motociclo ogni nove abitanti e un mezzo a due ruote motorizzate ogni sette abitanti comprendendo i ciclomotori. Il 36% di tutte le motociclette &egrave; immatricolato nei capoluoghi di provincia, il che significa che in Italia c&rsquo;&egrave; una motocicletta ogni 7,4 abitanti. Ben l'85% dei trasporti in citt&agrave; nel 2017 sono stati effettuati da autoveicoli privati: di questi i viaggi con veicoli motorizzati a due ruote rappresentano il 9% dei trasferimenti nelle grandi citt&agrave; (250.000 abitanti) e il 4% nelle citt&agrave; di medie dimensioni (50.000 - 250.000 abitanti) in Italia.Un&rsquo;approfondita ricerca condotta da ACI - Fondazione Caracciolo sulla sicurezza delle due ruote motorizzate a Roma evidenzia la necessit&agrave; di azioni coordinate di sicurezza stradale su veicoli, infrastrutture e comportamento dei conducenti. ABBIGLIAMENTO, BUCHE E VELOCITA' - Circa il 70% dei motocicli immatricolati in Italia ha pi&ugrave; di 10 anni e non dispone di sistemi di sicurezza come l&rsquo;ABS, che &egrave; molto efficace nel ridurre alcuni tipi di collisioni di motociclette. La mancanza di manutenzione stradale, in particolare la presenza di buche e tombini, &egrave; identificata come un importante fattore di rischio da quasi tutti i motociclisti a Roma. Inoltre, sempre secondo la ricerca della Commissione Europea, i motociclisti tendono a sottovalutare l'importanza delle protezioni. I tassi di usura del casco sono del 99% e il 67% usa i caschi jet o demi-jet. Sulla base di un'indagine sull'attitudine dell'utente stradale, il 44% degli intervistati non usa guanti tecnici - o li usa solo occasionalmente, il 75% non indossa una giacca tecnica, il 93% non indossa stivali e pantaloni tecnici. Emerge anche che i motociclisti di Roma di solito superano i limiti di velocit&agrave;, hanno l'abitudine di attraversare linee continue, zigzagando attraverso il traffico e attraversano gli incroci con il semaforo giallo. Inoltre, un motociclista su quattro ammette di utilizzare uno smartphone mentre guida. Tre su quattro motociclisti riconoscono la necessit&agrave; di migliorare i corsi di guida per ottenere la patente. WEEKEND DRAMMATICO&nbsp; - Intanto, secondo i dati raccolti dall&rsquo;Osservatorio Asaps, l&rsquo;associazione sostenitori della Polstrada, Sono stati 22 i motociclisti morti in incidenti stradali nello scorso fine settimana sul territorio nazionale. &ldquo;Tacciamo di responsabilit&agrave; quanti nella politica e nelle agenzie di controllo non intervengono per stoppare questa assurda catena di vittime&rdquo;, commenta il presidente Asaps, Giordano Biserni, definendola una &rdquo;carneficina silenziosa di cui nessuno parla&rdquo;. &nbsp;&nbsp;&nbsp;       

<p>Da uno studio europeo emerge che il 28% degli incidenti stradali mortali nel nostro Paesi coinvolge le due ruote motorizzate. Circa il 70% fra moto e scooter in Italia ha pi&ugrave; di 10 anni</p>

Incidenti su due ruote: allarme per l’Italia

E' nato www.lis.aci.it il nuovo portale realizzato dall&rsquo;ACI, liberamente accessibile a tutti gli utenti, dedicato alla consultazione dei dati annuali relativi agli incidenti stradali e alla loro localizzazione sulla rete viaria principale.  Nel nuovo portale sono contenute due tipologie di dati:  i dati statistici degli incidenti stradali consultabili a livello di unit&agrave; amministrativa: Italia, Regioni, Province; i focus delle statistiche sulla rete viaria principale, cio&egrave; su autostrade (comprese tangenziali, raccordi, diramazioni e trafori), strade di interesse nazionale e tutte le strade regionali e provinciali precedentemente gestite dall&rsquo;ANAS.  E&rsquo; dunque possibile effettuare la navigazione su due livelli distinti: un primo livello &ldquo;macro&rdquo; con dati aggregati riferiti a tutti gli incidenti stradali rilevati e un secondo livello, riferito alla Localizzazione, che riguarda invece gli incidenti avvenuti solo su una parte della rete stradale.  Le tavole consultabili e corredate di grafici a livello generale sono le seguenti:  Incidenti totali, Incidenti mortali, Morti e Feriti veicoli coinvolti per categoria macro (autovetture, veicoli merci, autobus, ciclomotori, motocicli, biciclette, altro) persone coinvolte per classe di et&agrave;, sesso ed esito (Morte o Ferite) persone coinvolte per ruolo (conducenti, trasportati, pedoni), classe di et&agrave; ed esito (Morti o Feriti o Incolumi) Incidenti, Incidenti mortali, Morti e Feriti per Categoria di strada (autostrada, strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie, strade urbane, altro)  Nella sezione dedicata alla Localizzazione per ogni chilometro di ciascuna strada presa in esame &egrave; riportato il numero di Incidenti, Incidenti mortali, Morti e Feriti registrato nell&rsquo;anno di riferimento e nei due anni precedenti; in relazione solo all&rsquo;ultimo anno, invece, &egrave; riportato il numero di incidenti che coinvolgono veicoli per trasporto merci (VCI) e di quelli che coinvolgono veicoli a due ruote a motore (2R), con una suddivisione del numero di incidenti per tipologia.  Inoltre, per ciascuna strada e solo a livello provinciale, &egrave; possibile accedere alle distribuzioni degli incidenti secondo le seguenti variabili: Comune, Mese, Giorno della settimana, Ora, Tipologia del luogo di accadimento dell&rsquo;incidente, Tipologia incidente.  A corredo dei dati, per ciascuna strada, sono infine calcolati i seguenti indicatori:  incidenti per chilometro = incidenti / estesa chilometrica della strada selezionata indice di mortalit&agrave; = (morti / incidenti) * 100 indice di gravit&agrave; = [morti /(morti + feriti)] * 100 rischio di incidente, cio&egrave; il rapporto tra incidenti per chilometro in differenti ambiti territoriali rischio di mortalit&agrave;, cio&egrave; il rapporto tra tassi di mortalit&agrave; in differenti ambiti territoriali. 

E' nato il nuovo portale realizzato dall&rsquo;ACI, che raccoglie i dati annuali degli incidenti stradali e la loro localizzazione sulla rete viaria principale

Gli incidenti ai raggi X

Il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con 149 voti favorevoli e 91 contrari e nessun astenuto: dopo il maxiemendamento, ora la legge sull'omicidio stradale deve tornare alla Camera in quarta lettura per l'approvazione.  Le modifiche al testo approvato il 28 ottobre scorso alla Camera si erano rese necessarie per una serie di incongruenze: dalla mancata previsione dell'obbligatoriet&agrave; dell'arresto in flagranza per il conducente professionale all'eliminazione delle attenuanti in caso di concorso di colpa, nonch&eacute; la sospensione della patente da applicarsi anche a chi abbia una licenza di guida non italiana.  "Auspichiamo tempi brevi, brevissimi", sostiene l'Asaps, associazione degli amici e sostenitori della polizia stradale. "La legge, dopo 4 anni dalla prima proposta delle associazioni Lorenzo Guarnieri, Asaps e Gabriele Borgogni, deve essere approvata velocemente perch&eacute; la strada sia pi&ugrave; sicura e certamente pi&ugrave; giusta".  Il testo di legge prevede che l'omicidio stradale diventi un reato a s&eacute;, graduato su tre varianti. Resta la pena gi&agrave; prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell'ipotesi base, quando cio&egrave; la morte sia stata causata violando il codice della strada, ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi. Con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischier&agrave; da 8 a 12 anni di carcere.  Sar&agrave; invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l'incidente per condotte di particolare pericolosit&agrave; (eccesso di velocit&agrave;, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). In citt&agrave;, si considera eccesso di velocit&agrave; in questo senso il doppio del limite, purch&eacute; si superino i 70 km/h; fuori citt&agrave;, eccessi di velocit&agrave; per pi&ugrave; di 50 km/h.  La pena pu&ograve; per&ograve; aumentare della met&agrave; se a morire &egrave; pi&ugrave; di una persona: in quel caso il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere.  Le altre novit&agrave; del testo approvato alla Camera  Lesioni stradali. Aumentano le pene se chi guida &egrave; ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l'incidente &egrave; causato da manovre pericolose la reclusione sar&agrave; da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime.  Conducenti mezzi pesanti. L'ipotesi pi&ugrave; grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l.  Fuga del conducente e omissione di soccorso. Se il conducente fugge dopo l'incidente scatta l'aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potr&agrave; comunque essere inferiore a 5 anni per l'omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi &egrave; la morte o lesioni di pi&ugrave; persone oppure se si &egrave; alla guida senza patente o senza assicurazione. La pena &egrave; invece diminuita fino alla met&agrave; quando l'incidente &egrave; avvenuto anche per colpa della vittima.  Arresto in flagranza. Nella precedente versione, oltre ai casi pi&ugrave; gravi (quando il conducente si trova in stato di ebbrezza alcolica con tasso superiore a 1,5 grammi per litro, o di alterazione dovuta a stupefacenti), era stato esteso anche al caso di ebbrezza media (da 0,8 a 1,5 g/l).  Revoca della patente. In caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene revocata la patente. Una nuova patente sar&agrave; conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine &egrave; aumentato nelle ipotesi pi&ugrave; gravi: se ad esempio il conducente &egrave; fuggito dopo l'omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.  Raddoppio della prescrizione. Per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l'arresto obbligatorio in flagranza nel caso pi&ugrave; grave (bevuta 'pesante' e droga). Negli altri casi l'arresto &egrave; facoltativo. Il pm, inoltre, potr&agrave; chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari.  Perizie coattive. Il giudice pu&ograve; ordinare anche d'ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo pu&ograve; pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo pu&ograve; essere disposto anche dal pubblico ministero.  Foto in apertura dal profilo Facebook della Polizia Stradale.  &nbsp;  &nbsp;

La proposta di legge prevede che l'omicidio stradale diventi un reato a s&eacute;, graduato su tre varianti. Fino a 18 anni di carcere

Omicidio stradale: s&igrave; del Senato 

Secondo il Global NCAP, ogni giorno pi&ugrave; di 3.000 persone nel mondo perdono la vita in incidenti stradali che, soprattutto nei mercati emergenti, sono spesso causati da veicoli non adeguatamente equipaggiati e, quindi, non in grado di garantire una sufficiente protezione sia dei passeggeri sia dei pedoni.  "Per Bosch, ogni persona che rimane vittima di un incidente automobilistico &egrave; una vittima di troppo. Con le nostre tecnologie, possiamo salvare vite umane in tutto il mondo" ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. Il Gruppo tedesco sostiene, pertanto, l'iniziativa "Stop the Crash" dell'associazione Global New Car Assessment Program (Global NCAP). L'obiettivo di questa campagna &egrave; incrementare la popolarit&agrave; dei sistemi di sicurezza come l'ESP, i sistemi di frenata d'emergenza e l'ABS moto, in particolare nei mercati emergenti. L'efficacia di queste tecnologie &egrave; stata dimostrata nei test drive svolti durante l'evento lancio dell'iniziativa a Brasilia, dal 17 al 19 novembre. "Stop the Crash" supporta anche le Nazioni Unite nell'obiettivo di dimezzare, entro il 2020, il numero di vittime di incidenti stradali nel mondo, attualmente pari a 1,25 milioni all'anno.  Da molti anni Bosch lavora per ottenere una guida a zero incidenti e ha gi&agrave; contribuito a questo obiettivo con il sistema elettronico di stabilit&agrave; ESP che dal 1995 ha evitato 190.000 incidenti, salvando pi&ugrave; di 6.000 vite in tutta Europa. "Dopo la cintura di sicurezza, l'ESP &egrave; il sistema di sicurezza pi&ugrave; importante in un veicolo, persino pi&ugrave; importante dell'airbag" ha dichiarato Hoheisel. Se tutti i veicoli fossero dotati di questo sistema, sarebbe possibile evitare fino all'80% di tutti gli incidenti dovuti a sbandamenti. In questi anni Bosch ha prodotto pi&ugrave; di 150 milioni di sistemi ESP.  Solo in Germania, secondo l'attivit&agrave; di ricerca di Bosch sugli incidenti, fino al 72% dei tamponamenti con feriti potrebbero essere evitati se tutti i veicoli fossero equipaggiati di un sistema di frenata d'emergenza automatica. Bosch offre questa tecnologia per tutte le categorie di veicoli. In particolare, il suo sensore radar a medio raggio MRR costituisce la base di una soluzione economica per vetture piccole e compatte.  Sin dalla met&agrave; degli anni '90, Bosch ha sviluppato un sistema antibloccaggio dei freni per la sicurezza dei motociclisti. "L'ABS &egrave; in grado di ridurre di un quarto gli incidenti in moto che provocano vittime" ha dichiarato Hoheisel. Molti Paesi hanno adottato leggi che rendono obbligatorio questo sistema di sicurezza. Come in auto, anche nella moto l'ABS impedisce il bloccaggio delle ruote durante una frenata d'emergenza, permettendo cos&igrave; di intervenire senza paura e con pi&ugrave; forza. Oltre all'ottimizzazione del peso e delle dimensioni, l'obiettivo &egrave; la riduzione dei costi, in modo da rendere la tecnologia ABS disponibile per tutte le categorie di veicoli e tutti i mercati, inclusi anche quelli economici con cilindrata fino a 250 cc, cos&igrave; popolari nei mercati emergenti.  &nbsp;  .

Secondo il Global NCAP, ogni giorno pi&ugrave; di 3.000 persone nel mondo perdono la vita in incidenti stradali spesso causati da veicoli non ben equipaggiati

Bosch per la sicurezza

Acquistare online &egrave; diventata ormai un&rsquo;abitudine per molti: dai viaggi all&rsquo;abbigliamento, dall&rsquo;intrattenimento al cibo, nessun settore &egrave; escluso da questa tendenza. Gli pneumatici e i pezzi di ricambio non fanno eccezione. Nel corso degli ultimi 10 anni Moto-pneumatici.it con i suoi negozi online ha aperto la strada in Italia a tutti gli appassionati di due ruote ma ha anche contribuito alla crescente popolarit&agrave; dell&rsquo;acquisto di pneumatici attraverso i canali di distribuzione presenti in rete.  Da 10 anni a questa parte, sono molti i motociclisti italiani che scelgono Moto-pneumatici.it per il suo servizio all-inclusive che inizia dal carrello online e arriva fino al montaggio. Acquistando su questo negozio online, i clienti percepiscono che possono fare affidamento su un team di esperti, oltre che beneficiare dei tanti vantaggi che un comodo acquisto online pu&ograve; offrire: un buon rapporto qualit&agrave;-prezzo, un&rsquo;alta disponibilit&agrave; di prodotti durante tutto l&rsquo;anno, opzioni di pagamento sicure, una consegna e un fitto network di officine di montaggio partner convincono anche chi ha meno familiarit&agrave; con internet.  &ldquo;Siamo davvero felici del successo che abbiamo ottenuto in Italia con moto-pneumatici.it", ha dichiarato Andreas Faulstich, responsabile del dipartimento due ruote di Delticom. "Desideriamo ringraziare i nostri clienti per la fiducia che hanno riposto in noi e continueremo a mantenere alto il nostro impegno anche in futuro. Il team di moto-pneumatici lavora ogni giorno per ottimizzare la gamma di prodotti e servizi&rdquo;.  Escludendo situazioni speciali come forature o incidenti, qual &egrave; il momento migliore per sostituire gli pneumatici? Esiste una regola generale?   "Il ciclo di vita degli pneumatici dipende principalmente dal tipo: gli pneumatici da turismo possono durare anche il doppio o il triplo rispetto agli pneumatici sportivi", spiega Andreas Faulstich. "Comunque, non esiste una regola generale. Molto dipende anche dallo stile di guida individuale: una guida frettolosa e &ldquo;a scatti&rdquo; corrisponde a una maggiore usura degli pneumatici, mentre guidare in maniera lineare, evitando brusche accelerazioni e frenate aggressive, favorisce una maggiore durata degli pneuamtici. Anche il tipo di moto e il relativo peso sono importanti: motori potenti possono aumentare l&rsquo;usura degli pneumatici".  L&rsquo;anniversario di Moto-pneumatici.it giunge in un anno di ottime prospettive per il mercato italiano. A gennaio 2015, le immatricolazioni dei veicoli a due ruote (dati ANCMA) sono aumentate del 6,72%: moto +7,4% e scooter +6,3%.  Negli ultimi 10 anni, il commercio online di pneumatici non &egrave; stato l&rsquo;unico aspetto coinvolto da una crescita: anche la sicurezza &egrave; aumentata, come molte statistiche hanno dimostrato.  "Secondo le ultime cifre, in Italia gli incidenti stradali che coinvolgono o causati da veicoli a due ruote stanno diminuendo anno dopo anno", aggiunge Faultisch. "Questa decrescita sottolinea come gli italiani stiano prestando una maggiore attenzione alla sicurezza: tutto ci&ograve; &egrave; evidente in ogni aspetto, dallo stile di guida alla manutenzione del veicolo, pneumatici compresi".  Come rispondete a chi manifesta ancora un certo scetticismo sugli acquisti online? Quali sono gli aspetti che vi distinguono dai negozi tradizionali?   "Offriamo ai nostri clienti un&rsquo;esperienza di acquisto pi&ugrave; comoda e conveniente. In quale altro luogo possono trovare una tale scelta di pneumatici per moto, tutti in un solo negozio? Su Moto-pneumatici.it, i clienti possono trovare quasi ogni tipo di pneumatici e pezzi di ricambio per i veicoli a due ruote, dagli enduro agli scooter, dalle moto tradizionali ai quad, a diverse fasce di prezzo che possono soddisfare ogni budget. I nostri clienti non beneficiano soltanto di un&rsquo;ampia gamma di pneumatici di qualit&agrave;, ma anche di un conveniente pacchetto di servizi. L&rsquo;alta disponibilit&agrave; di prodotti su moto-pneumatici.it &egrave; abbinata a rapide tempistiche di consegna e a comode e sicure opzioni di pagamento. Chi necessita di un montaggio professionale pu&ograve; scegliere direttamente una delle 4.800 officine di montaggio partner italiane presenti nelle vicinanze".  L&rsquo;offerta disponibile su moto-pneumatici.it comprende anche accessori e pezzi di ricambio per motocicli, tra cui camere d&rsquo;aria e olio motore.Dai chopper, ai maxi-scooter all&rsquo;enduro, su questo negozio online si pu&ograve; trovare un'ampia scelta di pneumatici disponibili ma anche accessori quali componentistica e coperture off-road, spaziando dagli pneumatici di marche premium quali Pirelli, Continental, Metzeler o Michelin, a noti marchi quali Heidenau, Sava, Avon e Golden Tyre. Inoltre, Delticom offre canali di distribuzione esclusivi per vari segmenti, per esempio il marchio turco Anlas o gli pneumatici Maxima, il brand australiano off-road Motoz o gli pneumatici chopper FullboreUSA.  Delticom, con i suoi negozi online, &egrave;&nbsp; attiva anche dal punto di vista sociale: quali sono state le iniziative pi&ugrave; significative ultimamente?   "Lo scorso settembre abbiamo supportato l&rsquo;iniziativa 'Distinguished Gentleman&rsquo;s Ride0, una corsa ideata per raccogliere fondi per combattere il cancro alla prostata (leggi qui, ndr), con motociclisti provenienti da Italia, Germania e Inghilterra. In questo momento stiamo invece supportando due avventurosi motociclisti con il nostro negozio online tedesco gemello, www.MotorradreifenDirekt.de: i due sono attualmente impegnati nella &ldquo;From Singa to Minga&rdquo;, un viaggio di 23.000 km da Monaco di Baviera a Singapore, un&rsquo;avventura di 6 mesi attraverso l&rsquo;Asia per portare aiuti ai bambini in difficolt&agrave;". &nbsp; &nbsp;

Delticom: Moto-pneumatici.it, il negozio online per le due ruote, compie 10 anni. Abbiamo intervistato il suo responsabile, Andreas Faulstich

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