        Il mondo delle motociclette &egrave; vasto. Ogni anno decine di nuove moto vengono presentate ed entrano a far parte di un mercato sempre in fermento. Ci sono modelli che performano meglio su un mercato piuttosto che su un altro e altri progetti realizzati per soddisfare i gusti di piccole nicchie di appassionati.E poi ci sono loro, che da un punto di vista commerciale hanno rappresentato un buco nell'acqua ma che sono di fatto ottime moto che si distinguono per praticit&agrave;, prestazioni o innovazione. Vi facciamo un breve elenco di quelle che secondo noi sono le pi&ugrave; palesi dimostrazioni di immeritato insuccesso degli ultimi 15 anni:  Husqvarna TR650 Terra Honda CTX700N La Naked italiana pi&ugrave; sottovalutata La Naked straniera pi&ugrave; incompresa La Sportiva carenata pi&ugrave; sottovalutata &egrave; italiana  Husqvarna TR650 Terra  Questa moto presentata nel 2012 ha avuto poco successo per due motivi: il primo &egrave; sicuramente da attribuire alla propriet&agrave; di BMW che, in quegli anni, aveva investito sul marchio svedese in modo un po' troppo approssimativo realizzando un bel buco nell'acqua e costringendo l'azienda a rivendere il marchio (a KTM) nel giro di brevissimo tempo, mandando in pensione tutti i progetti realizzati su meccanica bavarese.&nbsp; Di fatto la TR650 Terra &egrave; spinta da un monocilindrico derivato da quello montato sulla F650GS, capace di 58 CV e 60 Nm di coppia che qui vengono espressi in modo molto vivace grazie a un'impostazione da enduro dual leggera e semplice. Una moto che oggi definiremmo "mulo", capace di portare un po' ovunque e di fare anche il gravoso la voro di daily commuter, con una discreta attitudine all'avventura. Fu capostipite delle nuove enduro stradali semplici ed economiche, ma estremamente concrete.&nbsp; Il secondo motivo del suo fallimento &egrave; legato proprio a questa sua natura di monocilindrica intelligente in un mondo che badava sempre pi&ugrave; all'immagine e aveva come riferimento assoluto in Europa la R1200GS. La moto giusta al momento sbagliato, possiamo dire, che se fosse stata presentata 10 anni dopo avrebbe di sicuro riscosso il successo che meritava. &nbsp; Ci teniamo a citare il pi&ugrave; sfortunato membro di una famiglia di successo come quella delle Honda 700 con cambio DCT. Honda CTX700N&nbsp;  Era il 2015 quando la CTX700N entr&ograve; a far parte del listino giapponese, sull'onda del successo delle ben pi&ugrave; note NC700 e Integra. L'impostazione telaistica e meccanica era la stessa, ma in questa versione &egrave; stata declinata in versione cruiser con spazio per bagagli e un cupolino protettivo che richiama la grande viaggiatrice della famiglia, la Gold Wing.&nbsp; Un look di sicuro personale, ma forse un po' sgraziato e decisamente non in linea con i gusti degli europei, che hanno sempre apprezzato le moto custom e cruiser unicamente se con linee classiche. Potremmo anche citare l'incertezza dell'utenza per la presenza del DCT su una cruiserina di potenza ridotta (48 CV, guidabile con patente A2), ma &egrave; un problema che di questi tempi non molti motociclisti si porrebbero, essendo di fatto un ottimo sistema soprattutto per il commuting quotidiano. Anche la sorellona della serie CTX1300 (su base meccanica Pan European) fu un flop. Per molti si tratta di una serie da dimenticare.... ma per noi &egrave; una serie da riscoprire. &nbsp; Aprilia Mana 850  Quando si parla di moto incomprese o che avrebbero meritato di pi&ugrave;, &egrave; facile arrivare a citare l'Aprilia Mana, una delle pi&ugrave; celebri rappresentanti della categoria delle "sfigate". Questo progetto bicilindrico di cilindrata medio/alta con trasmissione automatica CVT si era sviluppato su due fronti: uno motociclistico con - appunto - la Mana e uno scooteristico con il Gilera GP800/Aprilia SRV850.&nbsp; &Egrave; nella versione a forma di moto, per&ograve;, che questo esperimento a due ruote ebbe pi&ugrave; senso, perch&egrave; la Mana era un concentrato di comodit&agrave; (con il finto serbatoio portacasco) e di piacevole dinamica di guida, nonostante la trasmissione a variazione continua necessitasse di un po' di adattamento, ma era affidabile e valida soprattutto nell'utilizzo quotidiano. Essendo presentata nel 2009, possiamo definirla la capostipite delle moto automatiche, quindi anche una pioniera dei tempi che sarebbero arrivati. Peccato sia nata troppo presto per essere capita. &nbsp; BMW R 1200/1250 R  La serie R-R di BMW ha una storia lunga che mette le basi nei primi anni delle maxinaked turistiche, iniziata in parallelo con la dinastia GS e arrivata ai giorni nostri senza mai sparire dai listini, attraverso tantissime cilindrate e un discreto successo soprattutto fra i '90 e '00 con i modelli R 1100 R. Purtroppo, per&ograve;, l'ultima declinazione della serie R 1200 R presentata nel 2015 ha da sempre vissuto un po' nell'ombra della sorellona avventurosa e non ha mai rubato i cuori degli appassionati. Ed &egrave; un peccato, perch&egrave; la scelta di mettere un anteriore con forcella a steli rovesciati (e non Telelever come GS e precedenti versioni R-R) ha dato una dinamica da vera turistica sportiva a questa moto che ora rappresenta la migliore scelta con Boxer per chi ama l'assetto stradale e le performance su strada, non soltanto da viaggio.L'ancora meno venduta RS &egrave; una scelta per chi rimpiange le sport touring di un tempo. Il vero difetto di questa moto? Forse l'essere la sorella meno sexy di una primadonna come la GS. &nbsp; SuperSport, o SS, &egrave; una famiglia di moto leggendaria nata nel 1972 per portare sulla strada le moto vincenti in pista del marchio bolognese. Ducati Supersport 939/950  Negli anni questa sigla ha assunto varie sembianze, come la gloriosa "faro quadrato" degli anni '90 e le bellissime, ma un po' sottovalutate, versioni disegnate da Pierre Terblanche nei primi anni del nuovo millennio. Un po' su questo filone, la Supersport di ultima generazione (nata nel 2017) ha vissuto nell'ombra delle molto pi&ugrave; celebri Panigale, e la sua stessa natura "di compromesso" fra una stradale e una sportiva ha messo dubbi a pi&ugrave; di un ducatista. In realt&agrave;, la moto &egrave; un gioiellino nella guida stradale. Sviluppata sul telaio Monster e dotata prima del motore 939 e poi 950 (con il restyling del 2021), ha colpito pi&ugrave; per la sua caratteristica di "wannabe Panigale" che per il suo vero valore, ovvero una versione pompata e affinata per la guida stradale della serie Monster. Purtroppo il nome che porta &egrave; forse stato la sua condanna, oltre ad essere uscita in un periodo nel quale le sportive stradali non se le calcolava nessuno.Adesso, forse, le cose potrebbero andare diversamente con la rinascita di questa categoria! E voi che moto aggiungereste a questa breve ma intensa lista di sfortunate?        

Ci sono moto di grande carattere e valide dal punto di vista tecnico e dinamico che, una volta uscite dalla fabbrica, sono state velocemente dimenticate

Top5: le moto più sottovalutate degli ultimi 15 anni

        L&rsquo;AVVOCATO RISPONDE &egrave; una rubrica di InMoto in cui l'Avv. Giacinto Bocchino risponde alle curiosit&agrave;, dal punto di vista legale, che riguardano il mondo delle due ruote ma, spiegate in termini semplici e comprensibili. Questo mese, la lettera arrivata allo studio legale &egrave; stata la seguente: "Buongiorno avvocato, io e il mio compagno siamo appassionati di moto e amiamo girare in sella alle nostre &ldquo;bimbe&rdquo; per l&rsquo;Italia, alla scoperta di posti nuovi. Di recente si &egrave; unito alla nostra famiglia un tenerissimo volpino di Pomerania che ci pacerebbe molto portare con noi durante le nostre scampagnate. Come possiamo coinvolgerlo in tutta sicurezza e senza incorrere in sanzioni? Grazie. Marzia &amp; Roby (e Cleo)" Indice:  La risposta dell'Avv. Giacinto Bocchino Cosa dice nello specifico la legge sul "Trasporto di persone e di oggetti sui veicoli a motore a due ruote" Qual'&egrave; la multa per chi v&igrave;ola le leggi Il riassunto (in termini semplici) + consigli  La risposta dell'Avv. Giacinto Bocchino Marzia e Roby (e Cleo), mi fa piacere leggere che avete intenzione di condividere con il vostro amico a quattro zampe la passione per i viaggi in moto. La vostra domanda, tra l&rsquo;altro, mi suscita anche qualche riflessione sul tema dell&rsquo;abbandono degli animali domestici, soprattutto quando &ndash; come in questo periodo dell&rsquo;anno &ndash; si sta avvicinando la bella stagione e in molti, ahim&egrave;, piuttosto che cercare come voi una soluzione per portare con s&eacute; il proprio animale, preferiscono la strada vile dell&rsquo;abbandono. Ma torniamo a noi. La legge italiana prevede che si possano trasportare in moto animali domestici, come i cani, purch&eacute; con le dovute accortezze. &Egrave; infatti indispensabile, per garantire l&rsquo;incolumit&agrave; non solo propria e degli altri utenti della strada, ma anche del proprio animale, che il conducente mantenga libero l&rsquo;uso delle mani, delle braccia e delle gambe o comunque eviti situazioni che possano pregiudicarne l&rsquo;uso. Non si dimentichi inoltre che la moto, a differenza dell&rsquo;automobile, presenta un equilibrio pi&ugrave; precario: accelerazioni e frenate brusche sono maggiormente percepite e possono portare a sbilanciamenti del conducente o del trasportato (sia esso uomo o animale). Scordatevi dunque di caricare il vostro cane a cavalcioni sul serbatoio della moto, sul poggiapiedi del motorino, o infilato nella giacca o in una borsa a tracolla come spesso si vede nella quotidianit&agrave; e non solo nei film o cartoon. Cosa dice nello specifico la legge sul "Trasporto di persone e di oggetti sui veicoli a motore a due ruote" Detto ci&ograve;, la norma di riferimento per rispondere alla vostra domanda &egrave; l&rsquo;art. 170 CdS, rubricato &ldquo;Trasporto di persone e di oggetti sui veicoli a motore a due ruote&rdquo;, che testualmente recita: &ldquo;1. Sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe, deve stare seduto in posizione corretta e deve reggere il manubrio con ambedue le mani, ovvero con una mano in caso di necessit&agrave; per le opportune manovre o segnalazioni. Non deve procedere sollevando la ruota anteriore. .... 5. Sui veicoli di cui al comma 1 &egrave; vietato trasportare oggetti che non siano solidamente assicurati, che sporgano lateralmente rispetto all&rsquo;asse del veicolo o longitudinalmente rispetto alla sagoma di esso oltre i cinquanta centimetri, ovvero impediscano o limitino la visibilit&agrave; al conducente. Entro i predetti limiti, &egrave; consentito il trasporto di animali purch&eacute; custoditi in apposita gabbia o contenitore." &nbsp; Qual'&egrave; la multa per chi v&igrave;ola le leggi L&rsquo;art. 170 CdS continua poi con elencare a cosa va incontro chi non rispetta le norme: "6. Chiunque v&igrave;ola le disposizioni di cui al presente articolo &egrave; soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 83 a euro 332. ... 7. Alle violazioni previste dal comma 1 ... alla sanzione pecuniaria amministrativa, consegue il fermo amministrativo del veicolo per sessanta giorni, ai sensi del capo I, sezione II, del titolo VI; quando, nel corso di un biennio, con un ciclomotore o un motociclo sia stata commessa, per almeno due volte, una delle violazioni previste dai commi 1 e 2, il fermo amministrativo del veicolo &egrave; disposto per novanta giorni&rdquo;. Oltre a mettere a rischio il proprio animale, &egrave; previsto il pagamento della multa e la decurtazione di 1 punto dalla patente di guida. Il riassunto (in termini semplici) + consigli In moto &egrave; dunque possibile portare animali, purch&eacute; vengano custoditi all&rsquo;interno di gabbie e contenitori a norma. A tal proposito, la norma specifica che gli &ldquo;oggetti&rdquo;, tra cui appunto le gabbie e contenitori / seggiolini / trasportini, devono essere assicurati al mezzo e non devono sporgere, sia lateralmente che longitudinalmente, oltre i 50 centimetri. Sul mercato si possono oggi reperire tantissimi dispositivi, ma dovrete scegliere con attenzione, optando per quello conforme al modello di moto che possedete o comunque compatibile con esso. Sicuramente il personale di un negozio specializzato nella vendita di articoli per motociclisti sapr&agrave; consigliarvi al meglio sulla tipologia di accessorio da acquistare, sia in base al modello del vostro mezzo, sia in base alla taglia del vostro cane. Da ultimo, ma non dubito sia un&rsquo;accortezza che avreste in ogni caso preso anche senza il mio consiglio, mi permetto di suggerirvi &ndash; prima di intraprendere un viaggio in moto con il vostro amico &ndash; di abituarlo gradualmente ad essere trasportato sulle due ruote. Non forzatelo e cercate di rassicurarlo davanti alla novit&agrave; di rumori, suoni, vibrazioni e oscillazioni. Buon viaggio a tutti e tre! GIVI, CON LA T525 PET BEG IN MOTO C'&Egrave; POSTO ANCHE PER GLI AMICI PELOSI A 4 ZAMPE       

Arrivano le belle giornate e con esse la voglia di una passeggiata in moto. Ma, volendo, sarebbe possibile portare anche il proprio animale domestico?

Cani in moto? Ecco cosa dice la legge per le due ruote

        Sebbene siano state soprattutto le quattro ruote le protagoniste del 45&deg; Motor Show di Bangkok, ha fatto parlare di s&eacute;, e molto, Felo Tooz. Si tratta di una moto elettrica che vanta l&rsquo;autonomia pi&ugrave; alta mai vista: ben 720 km con un ciclo di ricarica. Le caratteristiche della moto elettrica con pi&ugrave; autonomia  Felo Tooz &egrave; prodotta dal colosso thailandese Smartech, da anni nel settore con moto, scooter e bici elettriche. La tourer, di dimensioni assolutamente generose, permette di percorrere lunghi tragitti senza preoccuparsi dell&rsquo;autonomia (la batteria pu&ograve; passare dal 20% all'80% in appena 20 minuti con la ricarica Type2, come dichiara il costruttore) e, quindi, consentire ai motociclisti un&rsquo;esperienza completa di viaggio. Per quanto riguarda le prestazioni, Felo Tooz pu&ograve; raggiungere una velocit&agrave; massima dichiarata di 200 km/h. Da segnalare, la funzione Vehicle to Load o V2L che permette di utilizzare la batteria della moto per alimentare altri dispositivi. La dotazione della nuova tourer elettrica comprende un ampio display TFT da 12&rdquo; con sistema di navigazione integrato, oltre a una telecamera a 360&deg;, l&rsquo;ABS e il controllo di trazione. Una moto da viaggio a tutti gli effetti, considerato che c&rsquo;&egrave; pure la possibilit&agrave; di convertire una delle valige laterali in una borsa frigo da otto litri. Nessuna notizia, al momento, sul suo debutto nel mercato. Attendiamo aggiornamenti. HARLEY-DAVIDSON, LIVEWIRE LANCIA UN NUOVO MODELLO ELETTRICO FUTURISTICO       

Prodotta dal colosso thailandese Smartech, la tourer permette di percorrere lunghi tragitti e una ricarica rapida. Ecco i numeri

Felo Tooz, la moto elettrica con autonomia da record

        Nel 2018 su Netflix debutta Le Terrificanti Avventure di Sabrina, serie tv ambientata nello stesso universo di Rivederdale, teen drama di grande successo. Ad affiancare la Sabrina Spellman di Kiernan Shipka era Ambrose Spellman, il cugino dal fascino irresistibile interpretato da Chance Perdomo. Un trampolino di lancio per l'attore inglese, che da quel momento in poi ingran&ograve; la marcia tanto da essere chiamato in altre produzioni quali la saga di After e Gen V, decretandone la fama. Una carriera decollata dopo diverso tempo, che un incidente in moto ha per&ograve; arrestato lo scorso 29 marzo, facendogli perdere la vita. Cosa si sa dell'incidente di Chance Perdomo: l'attore di After La dinamica del sinistro ancora non si conosce, e non si sa neppure quale sia stato il luogo dove &egrave; avvenuto. Quello che per il momento possiamo dire, &egrave; che non sono stati coinvolti altri veicoli. Tanti colleghi lo ricordano, ma in particolare Kiernan Shipka, la quale in un post su Instagram ha espresso tutto il suo dolore a riguardo: &ldquo;Era un'anima unica nel suo genere. La forza pi&ugrave; ardente, creativa, amorevole, legata e premurosa che si possa immaginare. Tanto giocoso quanto gentile. Tanto amorevole quanto esilarante. Non mancava mai di farmi ridere e non mancava mai di tenermi sulle spine (o di togliermele se mi dava un passaggio a cavalluccio fino alla mia roulotte, cosa che faceva spesso). La sua umanit&agrave; &egrave; stata un dono generoso per me e per tante persone. &Egrave; davvero difficile immaginare questo mondo senza di lui.&rdquo;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Kiernan Shipka (@kiernanshipka)      IN MOTO, SENZA CASCO, A 300 KM/H: L'ASSURDO VIDEO DI UNO YOUTUBER       

Chance Perdomo era noto per il suo ruolo di Ambrose Spellman ne "Le Terrificanti Avventure di Sabrina" su Netflix e di Landon Gibson in "After"

Terribile incidente in moto: è morto un famoso attore inglese

Aumentano le vendite delle due ruote scoperte che superano addirittura quelle degli scooter. Stiamo tornando ad un mercato di motociclisti?

Top 10 mercato: le moto più vendute di marzo. IL VIDEO

        La Sardegna, &egrave; nota per essere un territorio dalla bellezza assoluta e in cui non mancano le emozioni da vivere esplorandola su due ruote. Un esempio si trova vicino Capo Mannu con le incredibili scogliere, le antiche torri e la splendida vista sull&rsquo;isola di Mal di Ventre. Dopo essersi goduti un po' il paesaggio, senza paura di infilarsi nella fitta trama di strade sterrate, si sale in sella costeggiando il mare lungo la SP66 fino al sito archeologico di Mont&rsquo;e Prama, noto per il complesso statuario dei Giganti. Si prosegue tra filari di vite, ulivi e fichi d&rsquo;india, fino a raggiungere San Salvatore di Sinis, apprezzata location cinematografica ai tempi degli &ldquo;spaghetti western&rdquo; e le meraviglie di Tharros: in un contesto paesaggistico formidabile, questo parco archeologico affascina con le sue colonne bianche, che si stagliano nell&rsquo;azzurro del mare della penisola del Sinis; probabilmente, una delle &ldquo;cartoline&rdquo; piu? belle di tutta la Sardegna, un museo a cielo aperto che racconta una storia antica, iniziata con i fenici nel VIII secolo a.C. Un viaggio in moto ricco di suggestioni Ma siamo soltanto all&rsquo;inizio! Da una meraviglia all&rsquo;altra, &ldquo;da una Sardegna all'altra&rdquo; passata Cabras, con il celebre stagno (qui si produce una bottarga di muggine tra le pi&ugrave; rinomate), pochi chilometri lungo la bella SP65 che lambisce lo stagno Marcedd&igrave; e &ndash; toccata la costa all'altezza della meravigliosa Torre dei Corsari &ndash; si punta alle Minieri di Montevecchio: un imponente sito di estrazione, che racconta la radicata tradizione mineraria dell'isola. Vi si arriva percorrendo la curvosa SP4, che mantiene alta la fama delle strade sarde, tra le pi&ugrave; belle al Mondo da percorrere in moto. Una volta raggiunta la cittadina di Montevecchio, presso il Centro Visite si pu&ograve; scegliere uno dei numerosi percorsi dedicati alla scoperta di questi insoliti e affascinanti luoghi.  Miniere di Montevecchio L'area estrattiva, inaugurata nel 1847, si estendeva su una superficie di 1200 ettari, ed &egrave; rimasta in attivit&agrave; fino al 1991, anno della definitiva chiusura. Fu una delle miniere di zinco e piombo pi&ugrave; importanti d'Europa. Accompagnati da una guida, la visita inizia camminando lungo i tracciati del sito minerario, con la possibilita? di osservare da vicino i vari fabbricati, ognuno indissolubilmente legato alle storie dei minatori e delle loro famiglie. Il primo settore di cui si va alla scoperta e? &ldquo;Piccalinna&rdquo;, dove si possono osservare da vicino la struttura del pozzo di San Giovanni e le gabbie che trasportavano i minatori all&rsquo;interno pozzo minerario; poi, a seguire, la sala argano, la laveria, la lampisteria e la sala compressori, dove troneggia il Sullivan da 120 cavalli, grazie al quale si otteneva un&rsquo;estrazione di 20 metri cubi di materiale all&rsquo;ora. La visita prosegue attraverso l&rsquo;area &ldquo;Mezzena&rdquo;, il cuore tecnologico della miniera, e poi nel settore Calderai, fino all&rsquo;Officina Meccanica, in cui venivano controllati e messi a punto i pezzi di ricambio e i macchinari prima di essere impiegati. Costeggiando il piazzale, e? poi possibile osservare il &ldquo;Pozzo Sartori&rdquo;, che con i suoi 520 metri e? il piu? profondo tra tutti e sei i pozzi di estrazione del sito, per poi raggiungere la zona denominata &ldquo;Sant&rsquo;Antonio&rdquo; da cui si gode una suggestiva vista dell&rsquo;intera vallata che ospita i &ldquo;Cantieri di Levante&rdquo;. Infine, gli stabili musealizzati, alcuni dei quali ospitavano il deposito minerario, la casa degli operai, le stalle e altri ambienti di servizio, in cui scoprire la condizione di lavoro di uomini, donne (e un tempo, anche bambini) della &ldquo;Moneta Montevecchio&rdquo;. Nella pagina successiva consigliamo la moto pi&ugrave; adatta con cui&nbsp; avventurarsi in questo itinerario!  &nbsp; La moto per l'itinerario La particolare natura del territorio, a tratti selvaggio, unito alla possibilita? di avventurarsi in piccole esplorazioni &ldquo;fuori traccia&rdquo; (per chi lo desidera, anche in off-road), suggerisce per questo itinerario l&rsquo;uso di un mezzo facile, efficace e capace di andare ovunque come la Moto Morini X-Cape 650. Una moto che mette in campo un concentrato di versatilita? e fascino davvero non comuni nel segmento delle crossover di fascia media. La connessione emotiva con l&rsquo;avventura e? evidente gia? al primo sguardo: ruote a raggi, pneumatici scolpiti, anteriore da diciannove pollici, pedane on/off, avantreno a sviluppo verticale &ldquo;sorretto&rdquo; dai robusti steli della forcella Marzocchi.  Moto Morini X-Cape 650: le caratteristiche  Il motore e? un bicilindrico parallelo da 649 cc, non particolarmente esuberante in termini di potenza massima (60 CV), ma molto trattabile; perfetto anche in off-road, soprattutto per chi preferisce esplorare senza forzare il ritmo. Decisamente a punto e? poi la ciclistica. Elevato e? soprattutto il feeling con l&rsquo;avantreno, grazie a quote scrupolosamente studiate per infondere rigore e stabilita?, pur mantenendo reattiva la moto nei cambi di direzione. Obiettivo centrato! Prezzo a partire da 7.490 Euro, nella versione con i cerchi a raggi, esclusi accessori.  MOTORADUNI ED EVENTI DI APRILE       

Da una Sardegna all&rsquo;altra, un viaggio affascinante lungo le bellezze e i luoghi unici della costa ovest. La moto suggerita per questo itinerario

Itinerari moto Sardegna: le miniere di Montevecchio

        Il mese di marzo si &egrave; chiuso con il segno negativo per il mercato motociclistico. -5,2%. Ci sta che dopo un lunghissimo periodo di crescita forte ci sia un rallentamento. Il neopresidente di Confindustria ANCMA, Mariano Roman, lo legge cos&igrave;: &ldquo;le pessime condizioni atmosferiche, il confronto con un 2023 particolarmente positivo e la presenza in calendario di meno giorni lavorativi ci aiutano a inquadrare meglio l&rsquo;andamento mensile del mercato&rdquo;. E prosegue: &ldquo;malgrado l&rsquo;inizio d&rsquo;anno altalenante, il 2024 segna ad oggi un +3% sull&rsquo;anno scorso e conferma ancora la centralit&agrave; e il protagonismo delle due ruote come soluzione di mobilit&agrave; e fattore di svago e passione&rdquo;. Vero. Abbiamo avuto un marzo negativo dal punto di vista meteorologico, e questo ha fatto rallentare le vendite di chi &ndash; probabilmente &ndash; vive le due ruote con un po&rsquo; di distacco o le usa come &lsquo;un mezzo di trasporto&rsquo;. Non ce ne vogliano gli scooteristi, ma a marzo chi ha ceduto sono soprattutto le "ruote coperte", che nelle vendite si sono fatte superare dalle moto. Per dire che chi compra per passione non si &egrave; fatto influenzare dal maltempo. Diamo un&rsquo;occhiata alla classifica delle moto pi&ugrave; vendute a marzo? Ve la riassumiamo facile facile: Benelli TRK 702, BMW R 1300 GS, Honda Africa Twin, Yamaha Tracer 9, Ducati Multistrada V4, BMW R 1250 GS Adventure, Kawasaki Z 900, Yamaha MT07, Honda XL 750 Transalp, Voge Valico 525DSX, Moto Morini X-Cape, Yamaha T&eacute;n&eacute;r&eacute; 700. Sono dodici modelli, sei dei quali sono tutt&rsquo;altro che economici, e solo due sono sotto i 700 cc. Il mercato si muove, quasi respira, e ha delle polarizzazioni diverse mese per mese. Abbiamo scritto per un sacco di tempo che si vendevano prevalentemente moto economiche, e oggi la situazione sta cambiando. Le economiche ci sono ancora, ma sono in fondo alla Top 30 del primo trimestre dell&rsquo;anno. Insomma, quando il mercato rallenta, magari per la concomitanza di fattori esterni, la passione tiene. E forse anche il portafogli, visto il livello economico di molte delle moto che sono fra le pi&ugrave; vendute. I numeri di marzo 2024 Le registrazioni del terzo mese dell'anno si fermano a 35.605, unit&agrave; con una flessione del 5,21%. Piuttosto uniforme l'andamento dei segmenti, con le moto che lasciano sul terreno 4,09 punti percentuali e immatricolano 17.431 veicoli, gli scooter che registrano un calo del 6,36% pari a 16.704 unit&agrave;, e i ciclomotori che perdono il 5,04% e registrano 1.470 unit&agrave; vendute. Indice:&nbsp;  Il mercato moto nel primo trimestre 2024 e la situazione dell'elettrico La TOP 30 moto+scooter di marzo 2024   &nbsp; Il mercato moto nel primo trimestre 2024 Nonostante il risultato non entusiasmante di marzo, il mercato tiene ancora nel progressivo cumulato, segnando una crescita del 3,08%, che corrisponde a 85.113 veicoli nuovi messi in strada. Guidano la classifica gli scooter con una performance del 3,64% e 41.329 unit&agrave;, seguiti dalle moto che crescono del 2,93% e targano 40.067 veicoli; chiudono i ciclomotori, che flettono dell'1,22% per un totale di 3.717 veicoli registrati. Gli elettrici stentano sempre I veicoli elettrici chiudono il mese di marzo con una flessione del 3,01%, pari a 1.065 veicoli venduti. A portare volumi sono soprattutto i ciclomotori che, anche grazie a una commessa, crescono del 32,02% e mettono sul mercato 503 unit&agrave;. Che rimane un numero basso, considerando che i ciclomotori termici hanno venduto tre volte tanto; e l&rsquo;elettrico per ora dovrebbe essere competitivo proprio in questa categoria di veicoli. Significativo il calo degli scooter, che perdono 24,16 punti percentuali e immatricolano 518 veicoli. Segno pi&ugrave; per le moto, con 44 unit&agrave; vendute a marzo e una crescita del 29,41%. Sempre in territorio negativo il cumulato annuo, con un calo del 24,36% per un totale di 2.124 unit&agrave; vendute.  &nbsp; E ora un po&rsquo; di numeri La TOP 30 moto+scooter di marzo 2024        Rank Marca Modello Segmento Totale Mar 2024   1 HONDA ITALIA SH 125 Scooter 1&nbsp;374   2 HONDA ITALIA SH 150 Scooter 1&nbsp;228   3 HONDA ITALIA SH 350 Scooter 1&nbsp;143   4 HONDA X-ADV 750 Scooter 894   5 BENELLI TRK 702 / TRK 702 X Enduro 876   6 KYMCO AGILITY 125 R16 Scooter 841   7 BMW R 1300 GS Enduro 748   8 PIAGGIO LIBERTY 125 ABS Scooter 639   9 YAMAHA TMAX Scooter 583   10 HONDA ITALIA ADV 350 Scooter 573   11 HONDA AFRICA TWIN Enduro 564   12 YAMAHA XMAX 300 Scooter 562   13 PIAGGIO BEVERLY 300 ABS Scooter 492   14 PIAGGIO VESPA GTS 300 Scooter 457   15 PIAGGIO VESPA PRIMAVERA 125 Scooter 433   16 KYMCO PEOPLE S 125 Scooter 394   17 YAMAHA TRACER 9 Turismo 392   18 PIAGGIO BEVERLY 400 Scooter 388   19 PIAGGIO MEDLEY 125 Scooter 383   20 DUCATI MULTISTRADA V4 / MULTISTRADA V4 S Enduro 350   21 BMW R 1250 GS ADVENTURE Enduro 333   22 HONDA FORZA 350 Scooter 311   23 KAWASAKI Z 900 Naked 309   24 SYM SYMPHONY 125 Scooter 306   25 HONDA SH MODE 125 Scooter 300   26 YAMAHA MT-07 Naked 287   27 HONDA XL 750 TRANSALP Enduro 280   28 VOGE VALICO 525DSX Enduro 255   29 MOTO MORINI X-CAPE Enduro 251   30 YAMAHA TENERE 700 Enduro 247     La TOP 30 moto gennaio-marzo 2024        Rank Marca Modello Segmento Totale Gen-Mar 2024   1 BENELLI TRK 702 / TRK 702 X Enduro 1&nbsp;892   2 BMW R 1300 GS Enduro 1&nbsp;571   3 HONDA AFRICA TWIN Enduro 1&nbsp;462   4 YAMAHA TRACER 9 Turismo 915   5 DUCATI MULTISTRADA V4 / MULTISTRADA V4 S Enduro 794   6 HONDA XL 750 TRANSALP Enduro 698   7 YAMAHA TENERE 700 Enduro 653   8 YAMAHA MT-07 Naked 631   9 BMW R 1250 GS ADVENTURE Enduro 608   10 MOTO MORINI X-CAPE Enduro 606   11 VOGE VALICO 525DSX Enduro 601   12 KAWASAKI Z 900 Naked 584   13 YAMAHA TRACER 7 Turismo 572   14 MOTO GUZZI V7 Naked 531   15 HONDA NC 750 X Enduro 360   16 ROYAL ENFIELD HUNTER 350 Naked 351   17 HONDA CB 750 HORNET Naked 334   18 KEEWAY RKF 125 Naked 332   19 DUCATI SCRAMBLER 800 Naked 330   20 KAWASAKI VERSYS 650 Enduro 330   21 CFMOTO 800MT Enduro 324   22 TRIUMPH STREET TRIPLE Naked 306   23 FANTIC MOTOR 125 CC ENDURO/MOTARD Enduro 305   24 FANTIC MOTOR CABALLERO 500 FLAT TRACK / SCRAMBLER / RALLY Naked 305   25 ROYAL ENFIELD METEOR 350 Naked 298   26 KAWASAKI Z 650 Naked 253   27 ROYAL ENFIELD SUPER METEOR 650 Custom 252   28 BMW F 900 XR Turismo 249   29 VOGE BRIVIDO 125R Naked 249   30 BENELLI TRK 502 / TRK 502 X Enduro 244    La TOP 30 moto+scooter gennaio-marzo 2024        Rank Marca Modello Segmento Totale Gen-Mar 2024   1 HONDA ITALIA SH 125 Scooter 4&nbsp;296   2 HONDA ITALIA SH 150 Scooter 3&nbsp;267   3 HONDA ITALIA SH 350 Scooter 3&nbsp;101   4 HONDA X-ADV 750 Scooter 2&nbsp;181   5 KYMCO AGILITY 125 R16 Scooter 1&nbsp;937   6 BENELLI TRK 702 / TRK 702 X Enduro 1&nbsp;892   7 BMW R 1300 GS Enduro 1&nbsp;571   8 PIAGGIO LIBERTY 125 ABS Scooter 1&nbsp;477   9 HONDA AFRICA TWIN Enduro 1&nbsp;462   10 HONDA ITALIA ADV 350 Scooter 1&nbsp;415   11 YAMAHA XMAX 300 Scooter 1&nbsp;407   12 YAMAHA TMAX Scooter 1&nbsp;237   13 PIAGGIO BEVERLY 300 ABS Scooter 1&nbsp;117   14 KYMCO PEOPLE S 125 Scooter 968   15 PIAGGIO VESPA GTS 300 Scooter 956   16 YAMAHA TRACER 9 Turismo 915   17 PIAGGIO VESPA PRIMAVERA 125 Scooter 861   18 PIAGGIO BEVERLY 400 Scooter 834   19 PIAGGIO MEDLEY 125 Scooter 832   20 SYM SYMPHONY 125 Scooter 807   21 HONDA FORZA 350 Scooter 806   22 DUCATI MULTISTRADA V4 / MULTISTRADA V4 S Enduro 794   23 HONDA XL 750 TRANSALP Enduro 698   24 YAMAHA TENERE 700 Enduro 653   25 HONDA SH MODE 125 Scooter 643   26 KYMCO PEOPLE S 200 Scooter 637   27 YAMAHA MT-07 Naked 631   28 BMW R 1250 GS ADVENTURE Enduro 608   29 MOTO MORINI X-CAPE Enduro 606   30 VOGE VALICO 525DSX Enduro 601          

Numeri in calo per le vendite rispetto al marzo dello scorso anno ma, le moto vendono pi&ugrave; degli scooter. Stiamo tornando a un mercato di motociclisti?

Mercato moto: a marzo le moto sorpassano gli scooter

La primavera porta tanta voglia di avventura, d&#39;aria aperta e quindi di gite fuori porta in moto. All&#39;arrivo della bella stagione il mercato delle due ruote si smuove. Ecco quindi i modelli pi&ugrave; venduti in Italia a marzo 2024:

Top 10 mercato: le moto più vendute di marzo

        Quando si parla di furti di veicoli, si apre un mondo. Dall&rsquo;antifurto estremo, ovvero murando lo scooter con il cemento sull&rsquo;asfalto, ai numeri in crescita (lo sapete dove finiscono le moto rubate? Ne avevamo parlato tempo fa). Per cercare di ridurre i reati, e trovare con pi&ugrave; facilit&agrave; i ladri, dalla Scozia hanno rinforzato la propria unit&agrave; specializzata in&nbsp;tracciamento del DNA, come anticipato dai colleghi di Motorcycle News. Come funziona lo spray che rileva il DNA Il rinforzo si traduce in uno spray incolore che permette di rilevare sui veicoli, attraverso l&rsquo;esposizione ai raggi UV, eventuali tracce.&nbsp;Una sperimentazione che va avanti, in Scozia, dal 2018, ma finora testata solo da alcune sezioni della polizia. Da marzo 2024, invece, tutti gli agenti possono contare su questo ulteriore strumento. Ovviamente, la polizia scozzese ha specificato che i prodotti SelectaDNA non danneggiano le superfici dei mezzi, n&eacute; altri materiali che la compongono come la pelle della sella. &ldquo;L'uso di questo spray &egrave; un altro strumento che gli agenti avranno a loro disposizione per contrastare le attivit&agrave; illegali legate al furto di moto&rdquo;, ha affermato l'ispettore capo Darren Bruce. &ldquo;Sappiamo che questo problema preoccupa le comunit&agrave; e negli ultimi anni abbiamo portato avanti una serie di progetti locali nel tentativo di contribuire ad affrontarlo&rdquo;. A supporto di queste dichiarazioni, ci sono i dati di SelectaDNA secondo cui, dal 2018 (anno di debutto dei prodotti), i furti moto a Edimburgo sono diminuiti del 60%. LONDRA, ANCHE A CAMDEN TARIFFE MOTO PER I RESIDENTI (CHE PROTESTANO)       

Un prodotto gi&agrave; utilizzato dal 2018, ma solo da marzo 2024 esteso a tutti gli agenti di polizia

Furti moto (e auto), in Scozia arriva lo spray che rileva il DNA

        La primavera d&agrave; il via ad un'avventura culinaria attraverso l'Italia, con diverse sagre che colorano e vivacizzano i borghi con i loro sapori autentici. Pianifica la tua prossima gita in moto e lasciati conquistare dai sapori autentici e dalle tradizioni enogastronomiche delle regioni italiane, tra dolci, prodotti salati ed iniziative ricche di spettacoli e giochi per tutte le et&agrave;. Indice:&nbsp;  FORMAGGI E SORRISI - Cremona, 12-14 aprile SAGRA DEL GORGONZOLA - Cavallermaggiore (Cuneo), 19-28 aprile SAGRA DEL TORCETTO - Agli&egrave; (Torino), 21 aprile SAGRA DEL LOERTIS - Castel Mella (Brescia), 24-28 aprile FESTA DEI FOLLI - Corinaldo (Ancona), 25-28 aprile  FORMAGGI E SORRISI - Cremona, 12-14 aprile  Torna il Festival gastronomico-culturale dedicato ai prodotti caseari italiani. La manifestazione prevede un&rsquo;area espositiva dove saranno presenti aziende provenienti da tutt&rsquo;Italia e un ricco palinsesto di eventi, che comprende sia appuntamenti dedicati al grande pubblico come spettacoli di animazione, degustazioni, show cooking, sculture di formaggio, sia momenti informativi e culturali come convegni, tavole rotonde e laboratori didattici. &nbsp; SAGRA DEL GORGONZOLA - Cavallermaggiore (Cuneo), 19-28 aprile  La sagra coinvolge un&rsquo;intera citt&agrave; in eventi culinari, culturali e musicali. Pranzi e cene a base di gorgonzola DOP. La sagra offre spettacoli musicali, mostre fotografiche, intrattenimenti per bambini, 3 giorni di fiera mercato con oltre 800 metri di stand ed espositori, una piazza dello street food in cui sar&agrave; possibile gustare leccornie dolci e salate all&rsquo;insegna del gorgonzola. &nbsp; SAGRA DEL TORCETTO - Agli&egrave; (Torino), 21 aprile  Sotto gli antichi portici, prende vita la Sagra dedicata al Torcetto e al dolce tipico piemontese, con esposizione, vendita e degustazione di prodotti locali, dolci, salumi, formaggi e vini canavesani e non solo. I protagonisti della sagra, i &ldquo;torcetti&rdquo;, sono biscotti friabili, fatti con ingredienti semplici: farina, burro e zucchero. Piccoli grissini, rotolati nello zucchero, si piegano e si uniscono alle estremit&agrave; per dare loro la tipica forma a goccia. &nbsp; SAGRA DEL LOERTIS - Castel Mella (Brescia), 24-28 aprile  Alla Sagra del Loertis, centinaia sono le persone che trascorrono nel borgo lombardo di Castel Mella belle serate gustando i prodotti a base di loertis, una pianta perenne che ricorda l&rsquo;asparago. La si pu&ograve; trovare presso gli stand gastronomici, passeggiando tra le bancarelle distribuite per il centro del paese. Divertenti spettacoli allieteranno l&rsquo;evento che si avvicina alla ventesima edizione. &nbsp; FESTA DEI FOLLI - Corinaldo (Ancona), 25-28 aprile  Il centro storico di Corinaldo si anima per la festa pi&ugrave; pazza e colorata della primavera con concerti, spettacoli e iniziative uniche. Un appuntamento di &ldquo;inizio stagione&rdquo;, dove respirare arte, cultura, musica per la comunit&agrave; e per il turismo. Concerti, spettacoli, iniziative ed enogastronomia locale si intrecciano in un programma eterogeneo pensato sia per i piccoli sia per chi giovane non ha mai smesso di esserlo! MOSTRA SCAMBIO TREVIGLIO       

Eventi all'insegna dei prodotti tipici, della territorialit&agrave; e delle delizie regionali che potete raggiungere approfittando di una gita sulle due ruote

Occasioni per uscire in moto: le sagre del territorio

        A nulla sono servite le proteste dei motociclisti a Milano che, presto, dovranno adeguarsi alle numerose limitazioni alla circolazione in citt&agrave;. In particolare, le limitazioni a moto e motocicli riguardano le due zone a traffico limitato della citt&agrave;, le Aree B e C. Dal 1&deg; ottobre 2024 &egrave; previsto, infatti, il blocco per i veicoli a due tempi Euro 2, quelli a gasolio Euro 2 e quelli a benzina a quattro tempi Euro 0 ed Euro 1: nel caso dei ciclomotori si tratta dei modelli immatricolati fino al 2002, per le moto invece dal 1&deg; aprile 2003. Ma andando avanti le restrizioni si faranno sempre pi&ugrave; stringenti. Il calendario delle limitazioni A partire dal 1&deg; ottobre 2025 ci sar&agrave; un nuovo giro di vite. Da questa data, infatti, &egrave; prevista l&rsquo;estensione del blocco che si estender&agrave; alle moto a due tempi Euro 3 immatricolate fino al 2017, i mezzi a gasolio Euro 3 e a benzina a quattro tempi Euro 2. Ulteriori limitazioni a partire dal&nbsp;1&deg; ottobre 2028 con l&rsquo;esclusione anche dei mezzi benzina a quattro tempi Euro 3. Infine, dal&nbsp;1&deg; ottobre 2030&nbsp;non potranno pi&ugrave; accedere liberamente le moto a due tempi Euro 4 e a gasolio Euro 4 e Euro 5. Tutte queste limitazioni rispondono a degli orari. Dalle 7.30 alle 19.30 nei giorni feriali, ma non saranno attive nel weekend e nei giorni festivi (anche se potrebbe esserci variazioni per il futuro, su questo non resta che attendere e capire come effettivamente evolveranno le cose). Secondo quanto comunicato dal Comune di Milano, verr&agrave; riconosciuta una deroga di 25 giorni&nbsp;ai motociclisti&nbsp;residenti&nbsp;e&nbsp;5 giorni&nbsp;ai&nbsp;non residenti, a prescindere dalla classe di omologazione del mezzo. A MILANO IL BIKE SHARING SOPPIANTA LE AUTO: IN CALO I MONOPATTINI       

Le disposizioni del Comune, che modificano il traffico nelle Aree B e C, partiranno dal 1&deg; ottobre 2024 e saranno col tempo sembra pi&ugrave; stringenti

Milano, come cambierà la circolazione delle moto con le nuove limitazioni

Pasqua e Pasquetta sono oramai alle porte, e con le belle giornate che si stagliano davanti agli occhi, &egrave; tempo di rispolverare per bene la propria moto e prepararla per qualche gita fuori porta. Le mete sono parecchie, ma ci sono alcuni luoghi in particolare che ospitano diversi eventi, e nei quali &egrave; possibile recarsi insieme alla propria compagna a due ruote. Ecco quali sono:    Citt&agrave; della Pieve (Umbria)  Alatri (Lazio)  Maenza (Lazio)  Sulmona (Abruzzo)  Iglesias (Sardegna)   NUOVO CODICE DELLA STRADA: TUTTE LE NOVIT&Agrave; TRA VIOLAZIONI E AUTOVELOX  &nbsp;  Citt&agrave; della Pieve  Iniziamo con Citt&agrave; della Pieve: dal 30 marzo al 1 aprile ospita 50 espositori in alcuni stand in legno che richiamano il periodo medievale. Sar&agrave; divertente riempirsi la borsa, zigzagando tra le tipicit&agrave; umbre e non solo. Oltre alla mostra mercato sar&agrave; possibile ammirare anche i Quadri Viventi che porteranno in scena la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo.  Come arrivare a Citt&agrave; del Pieve, la miglior strada da fare in moto: indicazioni stradali  La strada consiglata per arrivare a Citt&agrave; del Pieve passa per Orvieto (SS71) e prosegue per Ficulle. Successsivamente, continuando sulla SS71&nbsp; puoi decidere se continuare dritto o svoltare a destra (noi consigliamo di svoltare) e prendere la SP52, che successivamente diventa SP58, per raggiungere Montegabbione. Una volta raggiunto si prosegue sulla SP59 - SP60 e ci si ricongiunge alla SS71, all&#39;altezza di Monteleone d&#39;Orivieto. Successivamente baster&agrave; continuare sulla SS71 che diventer&agrave; SR142 per raggiungere Citt&agrave; della Pieve. Se si vuole assaporare un po&#39; la brezza del lago baster&agrave; proseguira sulla SR142 e raggiungere Castiglione del Lago. Buona vista!  Totale ore di viaggio: 1h 35min    &nbsp;  Alatri  Passiamo ora ad Alatri, dove 570 figuranti calcheranno le strade del borgo ciociaro per rievocare la Crocifissione di Ges&ugrave;. Alatri, la Citt&agrave; dei Ciclopi, diventa cos&igrave; per tutto il periodo pasquale uno dei punti di riferimento per assistere a uno degli eventi pi&ugrave; suggestivi del momento che affonda le radici nelle rappresentazioni del Medioevo con scene ispirate al Vecchio e Nuovo Testamento. Queste vengono rappresentate insieme alla storia e alla vita del Cristo lungo le strade e i vicoli del centro storico.  Come arrivare ad Alatri, la miglior strada da fare in moto: indicazioni stradali  Per arrivare ad Alatri si possono percorrere diverse strade, ma entrambe passano per Segni. Si pu&ograve; decidere di passare per Cisterna di Latina - Cori (passando per Via Cori Cisterna) e continuare verso Roccamassima per poi prendere via San Rocco e raggiungere Segni. Oppure passare per Carpineto Romano e tramite la SR609 raggiungere Segni. Da qui poi ci si dirige verso Anagni, nota come la citt&agrave; dei Papi, per aver dato i natali a numerosi pontefici e per essere stata a lungo residenza papale. Infine proseguendo lungo le SP26 - SP56 - SP49 si passa accanto a Ferentino e poi baster&agrave; imboccare la SP24 per raggiungere Alatri.&nbsp;  Totale ore di viaggio: 1h 35min  Totale km percorsi: 58,7km    &nbsp;  Maenza  Arriviamo ora a Maenza, dove anche qui andr&agrave; in scena la Passione di Cristo. Da diverso tempo &egrave; considerata un&rsquo;opera teatrale con tutti gli accorgimenti che la rendono, agli occhi del pubblico, una delle rappresentazioni pi&ugrave; emozionanti del Venerd&igrave; Santo. Le luci, la colonna sonora e i costumi trasformano il piccolo centro in provincia di Latina in una piccola Gerusalemme, con scene distribuite nei luoghi pi&ugrave; adatti a riproporle.?La rappresentazione ha inizio con il tradimento di Giuda, seguito dall&rsquo;ultima cena e dalla cattura di Ges&ugrave; nell&rsquo;orto degli Ulivi che si svolge in Piazzale San Rocco, dove sono presenti degli uliveti che ricordano il giardino del Getsemani.  Come arrivare Maenza, la miglior strada da fare in moto: indicazioni stradali  Per raggiungere Maenza in realt&agrave; la strada non &egrave; tanto diversa dalla precedente, infatti, partendo da Cisterna di Latina e proseguendo verso Cori (passando per Via Cori Cisterna) e continuando, come nel caso precedente, verso Roccamassima prendiamo via San Rocco e raggiungeremo Segni. Una volta a Segni ci si dirige verso Carpineto Romano tramite la SR609 passando per Montellanico e un volta passato Carpineto, si continua sulla SR609 fino ad incrociare Via Maenza che porter&agrave;, appunto, a Maenza.&nbsp;  Totale ore di viaggio: 2h 20min  Totale km percorsi: 97,5km    &nbsp;  Sulmona  Sulmona &egrave; nota, per chi &egrave; amante del cinema, per il Festival di cortometraggi che si tiene sempre in autunno. Ed &egrave; proprio qui che verranno scaldati i motori per i riti pasquali, conosciuti in tutto il mondo per la storica processione del Venerd&igrave; Santo, che qui nel borgo abruzzese si sdoppia. Rito che merita l&rsquo;attenzione &egrave; quello della Madonna che scappa in piazza, una rievocazione narrativa dell&rsquo;incontro tra la Madre di Ges&ugrave; e il Cristo risorto. La prima processione &egrave; con i confratelli &ldquo;tombisti&rdquo; vestiti di nero in segno di lutto. La seconda &egrave; caratterizzata dal passo lento e dondolante dei trinitari, lo &ldquo;struscio&rdquo;, che potrebbe essere letto come un gesto di contrizione e di implorazione.  Come arrivare Sulmona, la miglior strada da fare in moto: indicazioni stradali  Sulmona ha la fortuna di essere al centro dei Parchi Nazionali d&#39;Abruzzo, quindi &egrave; raggiungibile da molte strade ottime da percorrere in moto. Le due migliori che vi consigliamo partono da Opi e tramite la SS83 raggiungono Villetta Barrea. Da qui si pu&ograve; salire tramite la SR479 verso Scanno e continuare sino a Sulmona. Oppure da Villetta Barrea si continua sulla SS83 passando per Alfedena e svoltando poi sulla Strada Statale 17. Qui si mantiene la SS17 che passa per Roccaraso - Rocca Pia e dopo aver passato Cavate ci si ricongiunge alla SR479 e si sale per Sulmona.  Totale ore di viaggio: 2h 51min  Totale km percorsi: 141 km    &nbsp;  Iglesias  Concludiamo con la Pasqua a Iglesias, in Sardegna, il cui momento pi&ugrave; intenso &egrave; il Venerd&igrave; Santo, in cui va scena la rappresentazione, in stile sacro barocco, del funerale di Ges&ugrave;. Sono i Vexillas, ovvero gli stendardi, a dare inizio alla processione, seguiti da due bambini, per tradizione maschi, che interpretano San Giovanni e Maria Maddalena e indossano abiti dalla foggia preziosa in stile orientale. I Germani, confratelli che presiedono alle fasi rituali, sono l&rsquo;elemento caratterizzante l&rsquo;evento. Il loro aspetto &egrave; austero e inconfondibile: abito bianco e lungo con gonna ampia, cappuccio e visiera larghi. In mano stringono le fiaccole. Dal bianco dell&rsquo;abito emergono i fiocchetti neri delle maniche e i guanti neri.  Come arrivare Iglesias, la miglior strada da fare in moto: indicazioni stradali  Iglesias si trova nella parte bassa della Sardegna quindi di strade percorribili in moto ce ne sono parecchie. Immaginiamo di partire da Cagliari, ci facciamo tutto lungo mare sulla SS195 passando accanto a Pula e successivamente a Teulanda. Passata, poi, Sant&#39;Anna Arresi svoltiamo sulla SP109 e successivamente sulla SP73 (per tagliare un po&#39; di strada dritta) prima di riprendere la SP195 che, dopo Carbonia, diventer&agrave; SS126. Per arrivare ad Iglesias, quindi, baster&agrave; restare sulla statale.  Se poi si volessero fare poi altre curvette baster&agrave; riprendere la SS126 direzione Guspini.&nbsp;  Totale ore di viaggio: 3h 37min  Totale km percorsi: 185 km      &nbsp;  &nbsp; 

Tanto si parla della Pasqua che alla fine arriva. Ecco alcuni itinerari per godersi le feste tra le curve del Lazio, Abruzzo, Umbria e Sardegna&nbsp;

Dove andare in moto a Pasqua? 5 itinerari per divertirsi

Quel veicolo folle che compare nel secondo e nel terzo film della trilogia, “Il cavaliere oscuro” (2008) e “Il cavaliere oscuro - Il ritorno” (2012), non è un modellino né una ricostruzione al computer. Le scene più inverosimili sono state realizzate al computer, ma quelle più "normali" sono state girate realmente, perché il mostro funziona davvero.   

Batman: le foto della moto del cavaliere oscuro

La realt&agrave; supera&nbsp;l&rsquo;immaginazione: la moto di Batman esiste davvero. Pensavate che fosse tutto finto? Quel veicolo folle che compare nel secondo e nel terzo film della trilogia, &ldquo;Il cavaliere oscuro&rdquo; (2008) e &ldquo;Il cavaliere oscuro - Il ritorno&rdquo; (2012), non &egrave; un modellino n&eacute; una ricostruzione al computer.  Incredibilmente basso, con due enormi ruote da auto Nascar larghe pi&ugrave; di mezzo metro (508 mm), il pilota sdraiato in una posizione impossibile e nella parte anteriore cannoni da 40 mm, mitragliatrici calibro 50 e lanciarampini che spuntano minacciosi.  Non c&rsquo;&egrave; nel primo film della serie, &ldquo;Batman Begins&rdquo; (2005), ma compare nel secondo, quando viene espulsa dalla Tumbler, l&rsquo;auto di Batman, portandosi dietro tutta la parte sinistra della macchina. L&rsquo;avete vista inseguire il Joker zigzagando nel traffico notturno di Gotham City, sparare, infilarsi in un centro commerciale sfiorando le vetrine, passare indenne sotto un TIR, cadere, saltare dalla rampa di un camion trasporto macchine, andare in testacoda. Le scene pi&ugrave; inverosimili sono state realizzate al computer, ma quelle pi&ugrave; normali &ndash; si fa per dire &ndash; sono state girate realmente, perch&eacute; il mostro funziona davvero.  Indice:    Moto di Batman: quanti esemplari sono stati realizzati  Com&#39;&egrave; stata costruta la moto di Batman  &quot;Il prodotto finito fu davvero sorprendente ma, &egrave; incredibilmente difficile da guidare&quot;  Chi guidava la moto di Batman nel film  Le ruote enormi hanno creato anche altri problemi  Quanto costavano i costumi di Batman per lo stuntman  La grandezza del cinema americano  Se trovare una controfigura per Christian Bale sembrava difficile, figurarsi per Catwoman  Quanti cavalli ha la Batmobile  La prima moto di Batman (negli anni &#39;60) che motore aveva  Fino a quanto pu&ograve; spingersi oltre uno stuntman  CHE MOTORE MONTA LA MOTO DI BATMAN  QUANTO COSTA LA MOTO DI BATMAN   Moto di Batman: quanti esemplari sono stati realizzati e perch&eacute;  Improbabile, inverosimile, invece ne sono stati allestiti diversi esemplari funzionanti e marcianti. Addirittura sei, un po&rsquo; perch&eacute; in caso di guasto o incidente il tempo perso per la riparazione sarebbe stato costosissimo, tra attori e personale inattivo, attrezzature noleggiate, spazi pubblici concessi per un tempo limitatissimo; un po&rsquo; perch&eacute; qualcuno di questi esemplari &egrave; stato spedito qua e l&agrave; per essere esposto a scopo promozionale.    Com&#39;&egrave; stata costruta la moto di Batman. &quot;Ne fui sbalordito, ma pensavo dovevano essere fuori di testa&quot;  Costruirla &egrave; stata un&rsquo;avventura, perch&eacute; la BatPod non &egrave; frutto del progetto di un ingegnere ma, della fantasia di due personaggi che di moto non capiscono niente. Il regista Chris Nolan e lo scenografo Nathan Crowley hanno elaborato la loro visione senza preoccuparsi di come avrebbe potuto funzionare effettivamente.  Quello sarebbe stato un problema di Chris Corbould, il supervisore della squadra Effetti Speciali. Lo convocarono a Los Angeles e gli esposero l&rsquo;idea. &laquo;Ne fui sbalordito &ndash; ricorda il poveretto &ndash; e rimasi l&igrave; in silenzio, ma pensavo che entrambi dovevano essere fuori di testa. Dove avrei messo il propulsore? E con quelle ruote massicce, sarebbe stato possibile sterzare? Non credo che Chris o Nathan avessero mai guidato una moto in vita loro, quindi erano completamente all&rsquo;oscuro dei meccanismi necessari per far muovere quella cosa&raquo;.  &nbsp;  &quot;Il prodotto finito fu davvero sorprendente ma, &egrave; incredibilmente difficile da guidare&quot;  Quando Corbould torn&ograve; a Londra ci vollero un lungo brainstorming con la sua equipe e diversi tentativi in officina, ma alla fine riuscirono nell&rsquo;intento. Nolan conferma: &laquo;Il prodotto finito che Chris e il suo team realizzarono fu davvero sorprendente, molto efficace, e ha funzionato molto bene, ma &egrave; incredibilmente difficile da guidare e da sterzare&raquo;. Non c&rsquo;&egrave; da stupirsi: lungo 4,5 metri, pesante 500 kg e con il baricentro altissimo, il pilota costretto in posizione sdraiata con le gambe a un metro di distanza e i piedi appoggiati su una sorta di slitte verticali; lo sterzo da azionare non con i polsi come si fa normalmente, ma con i gomiti e le spalle.    Chi guidava la moto di Batman nel film  E a chi lo fai guidare un attrezzo del genere? Certamente non a Christian Bale, l&rsquo;attore che impersona Batman. &laquo;L&rsquo;unica persona in grado di padroneggiare il BatPod &egrave; stato lo stuntman professionista Jean-Pierre Goy &ndash; afferma Corbould esagerando un po&rsquo; &ndash; ho lavorato con lui un paio di volte ed &egrave; uno dei migliori al mondo. Disse (lo stuntman): &ldquo;Non user&ograve; un&rsquo;altra motocicletta finch&eacute; non avr&ograve; finito questa sequenza&rdquo;, perch&eacute; doveva concentrarsi su quelle caratteristiche di guida uniche. Mentirei se dicessi che &egrave; stato facile anche per lui, ma quando lo guidava sembrava perfetto, quindi ne &egrave; valsa la pena&raquo;.  Una perfezione relativa perch&eacute; nelle sequenze filmate i movimenti della &ldquo;creatura&rdquo; appaiono un po&rsquo; goffi: quell&rsquo;oggetto era veramente inguidabile. Fu necessario aiutarsi con qualche piccolo trucco, in particolare arrotondando la spalla degli enormi pneumatici per consentire l&rsquo;inclinazione della moto: sono tanto larghi e piatti che nelle soste non c&rsquo;&egrave; bisogno del cavalletto.  Le ruote enormi hanno creato anche altri problemi: &quot;all&#39;inizio non potevo girare n&eacute; andare dritto&quot;  &laquo;S&igrave;, la moto non era facile da condurre &ndash; ammette Goy &ndash; anzi non era nemmeno una moto. Mi aspettavo qualcosa di spettacolare ma non cos&igrave; grande e inguidabile. Quindi ci abbiamo lavorato un bel po&rsquo;, ho fatto diversi viaggi avanti e indietro dall&rsquo;Inghilterra e l&rsquo;abbiamo sistemata a sufficienza. All&rsquo;inizio non potevo girare n&eacute; andare dritto. Tuttavia ho subito preso confidenza e sono riuscito a fare lo slalom. Per un mese e mezzo abbiamo girato scene in Inghilterra, poi da giugno a met&agrave; agosto sono andato a Chicago, dove abbiamo iniziato a girare in esterni&raquo;.  Le ruote enormi hanno creato anche altri problemi. &laquo;Bastava toccare un tombino o un marciapiede perch&eacute; la BatPod andasse in tutte le direzioni. In certi momenti dovevo riprendere il controllo perch&eacute; incominciava a serpeggiare mentre viaggiavo a 120-125 km/h. &Egrave; stato emozionante girare le scene all&rsquo;aperto&raquo;.    &nbsp;  Quanto costavano i costumi di Batman per lo stuntman  Goy &egrave; 4 cm pi&ugrave; basso di Bale ma alla guida stava sdraiato e non se ne &egrave; accorto nessuno. Anche per lui &egrave; stato preparato un abbigliamento da Batman su misura. &laquo;Avevano fatto una maschera modellata sul mio viso e avevo tre costumi della mia taglia che costavano circa 60.000 dollari ciascuno: sono fatti di carbonio e Kevlar e ci vogliono 45 minuti per indossarli. Una sera in cui stavamo girando scene per le strade di Chicago, durante una pausa ero con due ragazzi degli effetti speciali in attesa di girare vestito da Batman, e con il mio abito da 60.000 dollari sono passato davanti alla vetrina di una boutique da uomo dove trovavi un completo elegante per 2-3.000 dollari. I ragazzi si divertivano come matti&raquo;. Sorprende sentire parlare di cifre enormi come fossero noccioline. Ma il cinema ragiona in un&rsquo;altra dimensione.  La grandezza del cinema americano  &laquo;Una notte a Chicago dovevamo fare delle prove ma ha iniziato a piovere. In quella citt&agrave; ci sono alcune tangenziali sotterranee a doppio livello e la produzione ha fatto chiudere la strada per le riprese del film in modo che io potessi fare le mie prove di caduta. Vi immaginate che potenza abbiano, da poter fare chiudere tre volte una tangenziale per fare dei test? Ho fatto la mia scivolata ma c&rsquo;era il rischio che la BatPod riprendesse aderenza e io non avrei nemmeno potuto saltare dalla moto perch&eacute; ero sdraiato e le mie braccia erano intrappolate nelle protezioni sui lati. Ho colpito un semirimorchio e poi &egrave; comparso Heath Ledger: impersonava Joker e mi aveva sparato. Io ero steso a terra e ho avuto quasi paura perch&eacute; era talmente preso dal suo ruolo che sembrava completamente fuori di s&eacute;&raquo;.    Se trovare una controfigura per Christian Bale sembrava difficile, figurarsi per Catwoman  Le impegnative caratteristiche della BatPod avevano reso piuttosto difficile trovare un sosia per il Batman di Christian Bale in &ldquo;Il Cavaliere Oscuro&rdquo;, ma nel terzo episodio della serie, &ldquo;Il Cavaliere Oscuro &ndash; il ritorno&rdquo;, compare Catwoman e trovare una controfigura donna per Anne Hathaway sembrava un&rsquo;impresa disperata. Un uomo anche truccato non avrebbe avuto le stesse movenze e tanto meno le stesse curve di una ragazza. Jolene Van Vugt, per&ograve;, &egrave; una bomba di adrenalina che adora provare le cose pi&ugrave; rischiose, campionessa canadese di cross e per parecchio tempo tra i piloti del Nitro Circus di Travis Pastrana: salti a testa in gi&ugrave; e follie di ogni genere. Per imparare a padroneggiare il BatPod aveva soltanto tre giorni, se lei avesse fallito Jean-Pierre Goy avrebbe dovuto truccarsi da donna.  And&ograve; a finire bene. Gi&agrave; alla fine del primo giorno Van Vugt era in grado di competere con lo stuntman francese nelle prove in pista, negli slalom e nelle figure a otto. Ottenne il lavoro, indoss&ograve; una parrucca bruna sopra i capelli biondi e nel film la potete vedere slalomare nel traffico e sparare con le mitragliatrici. La &ldquo;signorina&rdquo; &egrave; stata in grado di guidare l&rsquo;impossibile BatPod e nei giorni in cui non pilotava si &egrave; fatta insegnare dalla equipe degli stuntmen come guidare un&rsquo;auto della polizia, maneggiare le armi, farsi saltare in aria.  Per&ograve; un punto debole ce l&rsquo;ha anche lei, come Superman con la kryptonite. Gi&agrave;, Jolene &egrave; allergica alla pelle. &laquo;Non volevo che nessuno pensasse che avevo bisogno di molta manutenzione &ndash; confessa &ndash; ma sulle mie mani avevano iniziato a comparire enormi chiazze rosse e pruriginose, e la truccatrice se ne era accorta&raquo;.    &nbsp;  Quanti cavalli ha la Batmobile: &quot;&Egrave; una macchina con cui potresti fare la Dakar&quot;  Costruire la BatPod non &egrave; stato semplice, ma non lo &egrave; stato nemmeno realizzare la Tumbler, l&rsquo;automobile di Batman da cui la moto viene espulsa. Nella finzione scenica &egrave; stata progettata da Wayne Enterprises per l&rsquo;esercito degli Stati Uniti, &egrave; un veicolo invisibile ai radar con il motore a reazione nella parte posteriore, in grado di montare sopra le altre automobili, attraversare i muri e salire le scale, dotato di cannoni automatici, lanciarazzi e corazza. Nella realt&agrave; la squadra effetti speciali di Chris Corbould ha costruito e &ldquo;vestito&rdquo; un buggy con un motore potentissimo (ma Corbould non ha voluto rivelare quale sia), il telaio a traliccio e le sospensioni indipendenti; &egrave; stato provato a lungo su strada e fuoristrada, ed &egrave; in grado di fare tranquillamente salti di un metro e mezzo.  &laquo;&Egrave; una macchina con cui potresti fare la Dakar &ndash; ha confermato Jean-Pierre Goy &ndash; il telaio &egrave; in tubi come quello di un grosso buggy, con grandi ammortizzatori e 500 cavalli... Frena bene e reagisce come un&rsquo;auto da rally&raquo;.  La prima moto di Batman (negli anni &#39;60) che motore aveva  Non &egrave; la prima volta che compare la moto di Batman. Nella serie TV degli anni &rsquo;60 era stata usata una Harley-Davidson, ma per il film del 1966 diretto da Leslie Martinson venne preferito un mezzo pi&ugrave; scattante: una Yamaha 250 due tempi con sidecar, allestita con una spettacolare carrozzeria che richiamava l&rsquo;uomo pipistrello.  Si chiamava Bat-Cycle ed era dotata di un dispositivo che permetteva di sganciare il go-kart installato sul carrozzino; l&rsquo;appendice era spinta da un motore Yamaha 50 e con questa&nbsp; Robin, il compagno d&rsquo;avventure di Batman, si muoveva autonomamente. Per guidarla doveva stare inginocchiato.  Fino a quanto pu&ograve; spingersi oltre uno stuntman  Spetta agli stuntmen girare le scene pi&ugrave; pericolose, in particolare quelle in cui sono coinvolti i protagonisti che per nessun motivo devono infortunarsi. Ma devono fare molta attenzione anche le controfigure. Jean-Pierre Goy ha svelato un retroscena importante: &laquo;&Egrave; vero che tendi sempre a fare qualcosa di pi&ugrave; per compiacerti, ma quando lavoro a un film devo fare molta attenzione alla sicurezza, per il semplice fatto che si viene licenziati presto se si corrono troppi rischi &ldquo;inutili&rdquo; per il film e per gli attori. In questo mestiere, chi non ha paura spaventa me...&raquo;.    &nbsp;  CHE MOTORE MONTA LA MOTO DI BATMAN  Il motore stava sotto la pancia, venne scelto il monocilindrico della Honda CRF450R ma sarebbe andata bene qualunque altra cosa perch&eacute; nei due film il rombo viene sostituito dal sibilo di un motore elettrico. Il guaio fu che Nolan e Crowley si erano dimenticati della marmitta, problema risolto convogliando i gas di scarico direttamente nei tubi del telaio. La struttura principale era costituita da una dorsale scatolata, con la sospensione anteriore monobraccio infulcrata a una estremit&agrave; e lo sterzo nel mozzo ruota, comandato da tiranti; dietro nessuna sospensione, solo una struttura rigida in tubi.  QUANTO COSTA LA MOTO DI BATMAN  Difficile dare un prezzo a una moto cos&igrave; particolare come la BatPod, ma qualche anno fa uno degli esemplari usati nelle riprese della trilogia &egrave; stato inserito tra i numerosi cimeli televisivi e cinematografici messi all&rsquo;asta durante la vendita del Prop Store tenutasi al BFI IMAX di Londra. La moto di Batman &egrave; stata acquistata da un ignoto collezionista per 312.000 sterline (359.700 euro); nella stessa occasione il costume indossato dall&rsquo;uomo pipistrello in &ldquo;Batman - Il cavaliere oscuro&rdquo; &egrave; stato battuto per 192.000 sterline (221.400 euro) e quello di &rdquo;Batman Begins&rdquo; per 96.000 sterline (110.700 euro).  &nbsp;  LA BATPOD COSTRUITA A CINGOLI (NELLE MARCHE)  Nel 2007 il Museo del Sidecar di Cingoli (MC) ha inaugurato la sezione &rdquo;Moto &amp; Cinema&rdquo; nella quale compaiono le repliche, e talvolta gli originali, di veicoli a due o tre ruote impiegati in film famosissimi. Tra queste il Bat-Cycle, la Yamaha apparsa nel primo Batman, una serie TV del 1966 con protagonista Adam West nella parte dell&rsquo;uomo pipistrello. Nel 2008 per&ograve; usc&igrave; in Italia &rdquo;Batman - Il cavaliere oscuro&rdquo; diretto da Christopher Nolan nel quale compare un veicolo nuovo e affascinante: il BatPod.   &laquo;La straordinariet&agrave; delle scene d&rsquo;azione sul BatPod ci convinse immediatamente a tentare di replicarlo &ndash; &egrave; il racconto di Costantino Frontalini, proprietario e direttore del Museo. &ndash; Fortuna volle che la Warner Bros organizz&ograve; un evento per il lancio del film a Roma e port&ograve; uno dei BatPod costruiti per le riprese. Mi recai a Roma e grazie alla cortesia degli organizzatori riuscii ad avvicinarmi al veicolo per prendere tutte le misure necessarie e fotografare i vari dettagli. Rientrato in sede, cominciammo la costruzione. Prima realizzammo il traliccio che costituiva il telaio della moto e in seguito aggiungemmo i vari dettagli. Riuscimmo a trovare le ruote di 508 mm di larghezza (normalmente utilizzate per i carrelli degli aerei) mentre il resto venne costruito direttamente nella nostra officina-laboratorio, compresi i lanciarazzi anteriori. Per quanto riguarda la meccanica ci siamo affidati alle informazioni trovate in rete&raquo;. Il risultato &egrave; eccezionale per fedelt&agrave; al BatPod originale.  La &ldquo;replica&rdquo; &egrave; perfettamente funzionante e un collaboratore di Frontalini l&rsquo;ha guidato su asfalto, a sua volta vestito da... &ldquo;Batman replica&rdquo;. &laquo;Abbiamo testato il mezzo in cima al muro della Diga di Cingoli. Ovviamente, non disponendo degli effetti speciali di Hollywood, ci siamo dovuti arrangiare con due rotelline stabilizzatrici laterali per questioni di sicurezza&raquo;.  BATMAN: ALTRO CHE BATMOBILE, SI GIRA IN SARDEGNA...COL QUAD 

L&#39;incredibile veicolo dei film esiste davvero: ne sono stati costruiti sei. Ecco tutte le curiosit&agrave; sul mezzo pi&ugrave; iconico dell&#39;universo DC

Batman: quanto costa la moto del cavaliere oscuro e che motore usa

        Due ruote ed elettrico? Un matrimonio che richiede ancora parecchio rodaggio. Perch&eacute; se &egrave; vero che per molti l&rsquo;elettrico rappresenti il futuro, sono ancora pochi (rispetto alle auto) i modelli che si vedono in giro (ma c'&egrave; chi crede in altre forma di energia, per esempio Bajaj punta sul metano). E di quei pochi, la maggior parte sono scooter. Ed &egrave; proprio dopo una serie di scooter che VMoto propone una moto elettrica: il nuovo TS Street Hunter viene infatti presentato come una due ruote per la citt&agrave;, una &ldquo;street naked&rdquo; la definiscono. VMoto TS Street Hunter: le caratteristiche VMoto, azienda conosciuta anche con il nome di Super Soco ma, che ha sub&igrave;to, recentemente, un processo di rebranding. Per il suo TS Street Hunter sembra ispirarsi alla Yamaha MT-09, metre, per quanto riguarda il motore, invece, VMoto ha puntato su uno&nbsp;da 2,5 kW e 180 Nm di coppia che permette una velocit&agrave; massima dichiarata di 75 km/h. La moto &egrave; dotata di un pacco batterie da 60 Volt, per una ricarica completa - fanno sapere da VMoto - servono 3,5 ore, dopo le quali &egrave; possibile percorrere fino a un massimo di 108 km. *Per chi, invece, volesse stare pi&ugrave; tranquillo e cercasse maggiore autonomia, &egrave; possibile scegliere la versione con doppia batteria. Quanto costa la nuova moto elettrica di VMoto E i prezzi? Per il momento non ci &egrave; dato sapere, n&eacute; su quelli n&eacute; l&rsquo;eventuale disponibilit&agrave;. Non resta che attendere per saperne di pi&ugrave;.  HARLEY-DAVIDSON, LIVEWIRE LANCIA UN NUOVO MODELLO ELETTRICO FUTURISTICO       

Un modello street naked pensato per la guida urbana: 108 km di autonomia, che per&ograve; possono raddoppiare con la doppia batteria

VMoto TS Street Hunter, la nuova elettrica sportiva da città

        Bajaj sta per presentare la prima moto a metano al mondo. Secondo quanto riferito dall'amministratore delegato Rajiv Bajaj a CNBC-TV18, i test condotti finora mostrano una riduzione delle emissioni di CO2 del 50%, del monossido di carbonio del 75% e degli idrocarburi non metanici rispetto alle moto a benzina del 90%. Questo pone il metano come un'alternativa alla benzina, se si guarda al minore impatto ambientale che potrebbe avere.L'obiettivo dell'azienda indiana,infatti, &egrave; quello di raddoppiare l'autonomia delle moto e dimezzare i costi del carburante (cos&igrave; come fece Hero Honda 40 anni fa). BAJAJ RINNOVA IL CHETAK: LO SCOOTER ELETTRICO SI MODERNIZZA PER IL 2024 Prima moto a metano: quanto dovremo aspettare Nonostante Bajaj abbia fissato il lancio per il 2025, ora si parla di un possibile debutto gi&agrave; nel 2024, entro, quindi, il prossimo trimestre.&nbsp; Il CEO della Casa indiana ha chiarito che, nonostante le ambiziose prospettive, la totale trasformazione verso un settore moto pi&ugrave; ecologico non sar&agrave; facile, poich&eacute; sar&agrave; necessario garantire la disponibilit&agrave; di una tecnologia adeguata, cos&igrave; come una rete di distributori e servizi efficienti e di qualit&agrave;: "si deve ottenere la tecnologia giusta, la qualit&agrave; del servizio all'altezza e, comunque, indipendentemente da quanto ci prepariamo, c'&egrave; sempre qualche sorpresa dal punto di vista dell'esperienza del consumatore", ha concluso Rajiv Bajaj. Noi siamo curiosi di vedere come evolver&agrave; la questione, vi terremo aggiornati sugli sviluppi. PIERER TAGLIA 300 POSTI DI LAVORO E SPOSTA LA PRODUZIONE IN ASIA       

Inizialmente l'azienda aveva previsto il lancio nel 2025 ma, stando alle ultime rivelazioni dell'amministratore delegato, sembra che i tempi di attesa siano pi&ugrave; brevi

Moto a metano: Bajaj pronta a lanciarla entro il 2025

LiveWire presenta la nuova S2 Mulholland, il terzo modello elettrico del Marchio a zero emissioni di Harley-Davidson. La moto &egrave; stata sviluppata sulla piattaforma S2 Del Mar, con cui quindi condivide diverse caratteristiche.  Cos&#39;&egrave; LiveWire  LiveWire &egrave; un produttore americano di moto elettriche nato come divisione di Harley Davidson nel 2021 per poi essere scorporata dopo poco pi&ugrave; di un anno. &Egrave; la prima azienda di moto elettriche ad essere quotata in borsa negli Stati Uniti. Con sede a Milwaukee, Wisconsin, e Mountain View, California, LiveWire ha annunciato l&#39;intenzione di produrre 100mila moto entro il 2026. Il suo primo modello, la LiveWire ONE, &egrave; stato seguito dal LiveWire Del Mar, annunciato nel 2022 e dalla S2 Mulholland.    S2 Mulholland: le caratteristiche  A distinguere la S2 Mulholland sono sicuramente i materiali scelti, con l&rsquo;obiettivo di utilizzarne quanto pi&ugrave; possibile riciclati, per ottimalizzare al massimo la sostenibilit&agrave;. Un esempio &egrave; la colorazione Lunar White, per cui &egrave; stato scelto di puntare su fibre naturali.  Dalle immagini si nota il manubrio rialzato e una sella (in silicone) pi&ugrave; spaziosa, facendo pensare a un modello studiato per una maggiore abitabilit&agrave;. Si aggiungono specchietti bar-end e, a differenza dal S2 Del Mar, qui il display sembra sistemato pi&ugrave; in basso.  LiveWire S2 Mulholland: potenza e autonomia&nbsp;  La S2 Mulholland &egrave; dotata di un pacco batterie da 10,5 kWh che offre 84 CV di potenza. L&#39;autonomia varia: in citt&agrave; si possono percorrere circa 194 chilometri con una carica, mentre in autostrada potrebbe arrivare a 117 chilometri. Il modello &egrave; dotato di opzioni di ricarica Lvl 1 e Lvl 2, con tempi che vanno dal 20% all&#39;80% in 5,9 ore e 78 minuti rispettivamente.&nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  LiveWire S2 Mulholland: quanto costa la nuova Harley-Davedson elettrica  &Egrave; disponibile in 3 colorazioni (Liquid Black/Nero, Liquid Black/Rosso e Lunar White) ad un prezzo di 15.999 dollari, che al cambio attuale equivalgono a circa 14.700 euro. La disponibilit&agrave; &egrave; immediata presso i rivenditori negli Stati Uniti e in Canada. Per quanto riguarda il mercato europeo, invece, attendiamo aggiornamenti.  HARLEY DAVIDSON, LE NOVIT&Agrave; 2024 DELLE COLLEZIONI ICONS ED ENTHUSIAST 

Svela il terzo modello elettrico della Casa americana. L&#39;obiettivo &egrave; avvicinare i motociclisti a questo mondo &quot;green&quot; (anche tramite un prezzo accessibile)

Harley-Davidson, LiveWire lancia un nuovo modello elettrico futuristico

La Svart diventa finalmente una moto grossa e il motore a un solo pistone evolve nel molto pi&ugrave; appetibile (per il mercato) bicilindrico parallelo di derivazione KTM 790. Il telaio &egrave; altrettanto simile all&#39;austriaca ma, i contenuti estetici restano fedeli alla precedente versione monocilindrica, con il classico faro tondo anteriore e il look da caf&egrave; racer del futuro. Bench&egrave; sia quasi pi&ugrave; coerente metterla a confronto con la sorella K, vogliamo capire come lo stile tipico delle Husky di nuova generazione sia stato mantenuto nel passaggio dalla piattaforma precedente a quella attuale. Rimane coerente? migliora o peggiora? Vediamolo insieme.  La bicilindrica &egrave; pi&ugrave; &quot;massiccia&quot;  Il serbatoio che si allunga verso i fianchetti, il codino con sforme squadrate ma smussate e il muso con l&#39;inconfondibile faro circolare. Le caratteristiche sono le medesime e queste basterebbero a far confondere i due modelli, se si va a guardare unicamente i dettagli.&nbsp;  Le proporzioni sono comunque molto differenti e vediamo come la nuova 801 sia pi&ugrave; sviluppata in verticale, con il serbatoio alto che crea una &quot;gobba&quot; tipica dell&#39;impostazione KTM Duke. Confrontando le fiancate, la 701 monocilindrica correva con una linea molto pi&ugrave; piatta e coerente con le caf&egrave; racer di un tempo, un&#39;impostazione che fa sentire il pilota pi&ugrave; &quot;sopra&quot; e meno &quot;dentro&quot; la moto, come invece fa la nuova.&nbsp;  A livello di coerenza estetica ci siamo, senza dubbio, ma forse la 701 interpretava con pi&ugrave; personalit&agrave; le linee uniche del design Husqvarna, che vanno un po&#39; a perdersi nella nuova versione bicilindrica, fin troppo simile alle sorelle di Mattighofen sia nell&#39;impostazione ciclistica che nelle proporzioni sul taglio laterale e a 3/4.      *Caratteristiche tecniche: pag. 2  &nbsp;  &nbsp;  Tecnicamente, il giorno e la notte  &nbsp;L&rsquo;Husqvarna Svartpilen 801 sfrutta il bicilindrico LC8c, 799 cc, capace di&nbsp;105 CV&nbsp;a 9.250 giri e 87 Nm. Lavora con una&nbsp;frizione antisaltellamento&nbsp;ed &egrave; assistito da un&rsquo;elettronica completa, mentre il motore &egrave; avvolto da un&nbsp;traliccio in acciaio&nbsp;che lavora con un forcellone in alluminio (con nervature a vista) e telaietto in alluminio pressofuso. Le&nbsp;sospensioni sono WP APEX, con la forcella a steli rovesciati di 43 mm regolabile nell&rsquo;idraulica e 140 mm di corsa. Il mono invece lavora senza leveraggi, &egrave; regolabile nel precarico e nell&rsquo;estensione e offre 150 mm di corsa. Non manca nemmeno l&rsquo;ammortizzatore di sterzo. Ai freni invece ci pensa J.Juan, con due pinze radiali all&rsquo;avantreno che mordono dischi di 300 mm. Il peso &egrave; di&nbsp;181 kg (senza benzina).  La precedente Svart nascondeva la meccanica della 690 Duke, una micidiale arma da pieghe. Parliamo di un&nbsp;motore monocilindro&nbsp;raffreddato a liquido da 690 cc, capace di produrre&nbsp;75 cv&nbsp;e dotato di frizione antisaltellamento. Non manca nemmeno un&nbsp;pacchetto elettronico&nbsp;comprensivo di acceleratore Ride by wire,&nbsp;controllo di trazione&nbsp;e ABS. E poi c&rsquo;&egrave; il telaio dalle quote ultra-compatte: &egrave; un traliccio in acciaio ad alta resistenza, stesso materiale utilizzato per il forcellone che ha le nervature a vista.&nbsp;Le sospensioni sono WP completamente regolabili&nbsp;e hanno una corsa di 150 mm (+ 15 rispetto alla Vitpilen). I cerchi hanno un diametro di 18 e 17 pollici e calzano pneumatici&nbsp;Pirelli MT60 RS, leggermente tassellati. Il peso &egrave; ai limiti dell&rsquo;anoressia:&nbsp;158,5 kg in ordine di marcia    Voi cosa ne pensate? preferite la precedente o quella che sta arrivando nei concessionari? 

La piattaforma &egrave; tutta nuova e il motore passa da uno a due cilindri, ma lo stile rimane identico. Quanto differiscono le due scrambler svedesi?

Come Cambia: Husqvarna Svartpilen 801 vs. 701

A qualche mese dall&rsquo;inizio del nuovo anno, in casa Ducati si fa il bilancio di quello passato e i risultati sono pi&ugrave; che positivi. Il risultato operativo registrato nel corso del 2023 &egrave; il migliore di sempre per la Casa di Borgo Panigale, con 112 milioni di euro&nbsp;e un corrispondente&nbsp;livello di redditivit&agrave; aziendale che aumenta&nbsp;ancora rispetto all&rsquo;anno precedente, raggiungendo&nbsp;il 10,5%. Il fatturato supera il miliardo per il secondo anno consecutivo, arrivando a 1 miliardo e 65 milioni di euro, poco sotto al risultato record raggiunto nel 2022 (1.089 milioni di euro).  Quante moto ha venduto Ducati nel 2023?  Passando ai numeri sulle moto, nel 2023 sono state&nbsp;consegnate 58.224 unit&agrave; in tutto il mondo. Un risultato che, pur essendo in lieve calo rispetto al 2022, colloca l&#39;anno appena trascorso come il terzo migliore nella storia dell&#39;azienda in termini di vendite.  &ldquo;I risultati ottenuti da Ducati nel 2023 confermano la validit&agrave; delle scelte strategiche e della politica di investimenti autofinanziati che portiamo avanti da diversi anni. Abbiamo chiuso l&rsquo;anno fiscale con un fatturato che supera di nuovo il miliardo e un risultato operativo da record, a cui si aggiungono i successi nel racing che ci hanno visto per il secondo anno consecutivo diventare Campioni del Mondo in MotoGP e WorldSBK&rdquo;,&nbsp;ha dichiarato&nbsp;Claudio Domenicali, CEO Ducati.&nbsp;&ldquo;Forti dei traguardi raggiunti guardiamo con determinazione al futuro e proseguiamo nel piano di sviluppo del marchio e della gamma prodotto, con il desiderio di ampliare la nostra presenza verso nuovi segmenti, parlare a nuovi motociclisti e far crescere la comunit&agrave; dei Ducatisti. L&#39;ingresso nel motocross previsto per quest&#39;anno ne &egrave; la dimostrazione&rdquo;.  Ducati, le novit&agrave; del 2024  Per il 2024, Ducati ha presentato sette nuovi modelli che vanno ad ampliare la gamma. Ma ci sono ancora novit&agrave;. Tra i modelli pi&ugrave; attesi ci sono la nuova Hypermotard 698 Mono, con la quale Ducati fa il suo ingresso nel segmento delle supermoto monocilindriche, e la DesertX Rally. Ma anche la Multistrada V4 RS, che con il motore Desmosedici Stradale unisce i mondi del turismo e delle supersportive in un unico modello, e la Multistrada V4 S Grand Tour, la moto da turismo per chi ama viaggiare percorrendo lunghe distanze.  Ci sono poi le moto da collezione, a cui Ducati sta dedicando sempre pi&ugrave; spazio, come le due moto celebrative che festeggiano il 30 anniversario dalla nascita di due dei modelli pi&ugrave; iconici della storia della Casa: la Panigale V4 SP2 30&deg; Anniversario 916 e il Monster 30&deg; Anniversario, entrambe in serie numerata e limitata a 500 unit&agrave;, con livree e componentistiche dedicate.  Ma tra le novit&agrave; del 2024 c&rsquo;&egrave; anche il Ducati Diavel for Bentley: un&rsquo;edizione numerata e limitata a 500 esemplari, ispirata alla Bentley Batur e realizzata sulla base tecnica del Diavel V4. E, infine, le cinque Panigale da collezione dedicate ai successi ottenuti nei campionati MotoGP, WorldSBK e WorldSSP, realizzate con livree speciali ispirate a quelle dei campioni Ducati.  WORLD DUCATI WEEK, IL CIRCUITO DI MISANO SI ACCENDE DI ROSSO 

La Casa di Borgo Panigale conferma la sua solidit&agrave;. Il risultato operativo dello scorso anno &egrave; il migliore di sempre. Quasi 60mila moto vendute

Ducati, il 2023 &egrave; stato un successo. Ecco il fatturato dell&#39;azienda

        Quella che si terr&agrave; dal 15 al 19 luglio 2024, presso il laboratorio Fisica in Moto all'interno dello stabilimento Ducati di Borgo Panigale, &egrave; la decima edizione della Ducati Summer School &ldquo;Fisica in Moto&rdquo;, il laboratorio di approfondimento teorico e pratico della fisica applicata al mondo delle due ruote, organizzato da Fondazione Ducati con la consulenza della Libera Universit&agrave; di Bolzano. Cinque giornate formative Ma come si svolge la Ducati Summer School &ldquo;Fisica in Moto&rdquo;? Si tratta di cinque giornate formative che danno ai ragazzi la possibilit&agrave; di immergersi in una vera e propria maratona della fisica, applicata alle moto di Borgo Panigale, oltre che ricevere supporto nella scelta del percorso di studi universitari. La scuola &egrave; rivolta a un massimo di 24 studenti maggiorenni, frequentanti le classi IV o V di una scuola secondaria di II grado italiana, meritevoli e con spiccate predisposizioni scientifiche. Il programma della Summer School offre un'ampia gamma di attivit&agrave; pratiche e divertenti, tra cui pi&ugrave; di 20 ore di ricerca sperimentale in team, seminari di approfondimento sulla moto e visite guidate a luoghi chiave della casa motociclistica, ma anche competizioni tra squadre di ricerca. Su questo ultimo punto, precisano da Ducati, gli allievi vengono divisi in gruppi per lavorare su un progetto di studio che sar&agrave; valutato da una giuria tecnica di professori e ingegneri e da esperti nella comunicazione e divulgazione. Come iscriversi Tutti gli studenti che rientrano nel criterio di selezione possono mandare una breve auto-presentazione, una lettera di raccomandazione da parte di un docente e la media dei voti scolastici degli ultimi due anni (termine ultimo mercoled&igrave; 29 maggio alle ore 24). Tra questi, ne vengono selezionati 24 che poi saranno gli effettivi studenti della decima edizione della Ducati Summer School &ldquo;Fisica in Moto&rdquo;. WORLD DUCATI WEEK, IL CIRCUITO DI MISANO SI ACCENDE DI ROSSO       

Si tratta del laboratorio di approfondimento teorico e pratico della fisica applicata al mondo delle moto rivolto a 24 studenti

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