        Andare in moto d&rsquo;inverno significa, ovviamente, adottare un abbigliamento consono. In realt&agrave; questo vale tutto l&rsquo;anno, ma quando le temperature scendono si deve correre ai ripari. Per esempio pensando a guanti in grado di proteggere le mani da freddo e intemperie, come i nuovi T.ur G-Warm 3, che sono appunto riscaldabili. Le caratteristiche  La loro caratteristica principale &egrave; l&rsquo;essere dotati dell&rsquo;innovativo sistema di riscaldamento a zone indipendenti Powerized. Come funziona? Il riscaldamento pu&ograve; essere attivato in tre zone differenti della mano: il palmo, le dita insieme al dorso, oppure entrambe le zone in contemporanea. Il riscaldamento dura dalle due alle sei ore, in base alle condizioni climatiche e anche all&rsquo;intensit&agrave; selezionata, grazie alla batterie da 12V di cui sono dotati i guanti. T.ur G-Warm 3 sono realizzati con un misto di pelle, Superfabric e tessuto elasticizzato. Internamente c&rsquo;&egrave; una membrana fissa che garantisce impermeabilit&agrave; e traspirabilit&agrave;, permettendo ai guanti di resistere bene alle condizioni climatiche avverse, come in caso di pioggia e neve, anche per pi&ugrave; ore. Sul palmo si trovano le fodere in micropile 3M Thinsulate, sul dorso invece sono in pile DuPont Comformax: l&rsquo;obiettivo &egrave; tenere la mano asciutta e al caldo. E poi ci sono i micro fori, le cui posizione sono state appositamente studiate per ottimizzare la traspirazione. I guanti T.ur G-Warm 3 sono certificati&nbsp;EN 13594:2015-CE. Sono dotati di protezioni in poliuretano termoformato sulle nocche, in materiale shock-absorber con inserti in poliuretano lateralmente e sulle dita, mentre sul palmo troviamo rinforzi in pelle per proteggere la mano da eventuali abrasioni e urti. Sono disponibili in taglie che vanno dalla S alla 3XL, il prezzo &egrave; di 299 euro. COSA REGALO PER NATALE A UN MOTOCICLISTA? ECCO 5+1 IDEE A MENO DI 20 EURO       

Dotati dell&rsquo;innovativo sistema di riscaldamento a zone indipendenti Powerized, tengono le mani al sicuro anche da pioggia e neve

T.ur G-Warm 3, i guanti riscaldabili per affrontare il freddo

 &Egrave; una vasta gamma di guanti: da quelli in tessuto, leggerissimi, usati in off-road, ai pi&ugrave; tecnici da pista, realizzati in pelle, passando da quelli dedicati ai mototuristi, dotati di membrane impermeabili che possono combinare pelle, camoscio e tessuto tecnico. Tutti possono e devono essere puliti! Per iniziare, sappiate che spruzzando al loro interno battericidi o prodotti come il Febreze, si eviter&agrave; il formarsi di cattivi odori. Ma vediamo come pulirli pi&ugrave; a fondo.  Guanti in tessuto    Il &ldquo;tessuto&rdquo; indica in realt&agrave; filati di nylon. Sono i meno delicati e per questo, anche se dotati di protezioni rigide, possono essere lavati tranquillamente in lavatrice, sempre a bassa temperatura (30&deg;C). Queste indicazioni valgono anche se ci sono piccoli inserti in pelle. Il rischio &egrave; che possano stingere, ma non si danneggiano.  Pelle e misto pelle     Per i guanti in pelle come quelli del servizio, o con prevalenza di pelle, &egrave; bene procedere con cautela. Bisogna intervenire sistematicamente, prima nebulizzando acqua per ammorbidire eventuali residui, per poi pulire con un panno in microfibra inumidito. Residui, come i moscerini, possono essere rimossi dalle cuciture o dalle protezioni con uno spazzolino da denti, sempre bagnato. In caso di sporco tenace, si pu&ograve; usare un po&rsquo; di sapone neutro. Per rimuovere il grasso della catena, oppure macchie di benzina incombusta, vanno bene le salviette sgrassanti per detergere le mani oppure quelle per la pulizia della pelle dei sedili delle auto. Se particolarmente sporchi e comunque una volta l&rsquo;anno, anche quelli in pelle possono essere lavati in lavatrice. Questo &egrave; il consiglio che ci ha dato un noto produttore tedesco, secondo cui questo permetterebbe di eliminare il sudore acido che si concentra tra le dita e ne determina il deterioramento. Mentre asciugano e una volta asciutti, &egrave; opportuno usare una crema apposita per pelli, per ammorbidire. Va benissimo anche una crema mani, pi&ugrave; o meno fluida.  Capi da turismo  Con membrana impermeabile. In questo caso la teoria dice che la soluzione ideale sarebbe indossare i guanti e, sotto al rubinetto dell&rsquo;acqua, fare esattamente gli stessi gesti di quando ci si lava le mani, impiegando un po&rsquo; di sapone neutro. Questo eviterebbe il danneggiarsi della membrana e della fodera interna. Nella esperienza ventennale di chi scrive in realt&agrave;, anche i guanti impermeabili possono essere messi in lavatrice, senza problemi. Attenzione all&rsquo;asciugatura, a cui dedichiamo il paragrafo sottostante.  L&#39;asciugatura    Qualunque sia il tipo di guanto, per l&rsquo;asciugatura valgono le stesse regole: deve avvenire lontano da fonti di calore e dalla luce solare diretta. Non torcere o strizzare dopo lavaggio, piuttosto avvolgere con un asciugamani asciutto. I guanti vanno appoggiati su uno stendino, meglio senza l&rsquo;uso di mollette che potrebbero creare pieghe sgradite. Mentre asciugano, ogni tanto, &egrave; opportuno rimetterli in forma, soprattutto nella zona delle dita, usando le mani. Per quelli in pelle, come detto, applicare grasso o crema con funzione emolliente. Al termine applicare un prodotto impermeabilizzante &egrave; sempre consigliato.    Focus:&nbsp;  - Usare spray battericidi e deodoranti all&#39;interno;  - Prima di procedere al lavaggio, leggere le etichette o le istruzioni incluse nella confezione;  - Mai rivoltare i guanti, sar&agrave; impossibile raddrizzarli;  - Non torcere o strizzare il capo appena lavato;  - Non asciugare al sole o su fonti di calore;  CASCO MOTO: COME TENERLO, QUANTO TENERLO   

Che siano in pelle o in tessuto hanno l&#39;importante funzione di proteggere le mani da intemperie e danni da caduta. Sono un elemento fondamentale nel guardaroba del motociclista

Guanti da moto: come pulirli

Ci sono diversi tipi di guanti per la moto, da quelli in tessuto a quelli in pelle. Tutti possono essere puliti, ma occorre fare attenzione al materiale e seguire le istruzioni. Dopo il lavaggio, è importante asciugarli correttamente e applicare un prodotto emolliente e impermeabilizzante. Mai rigirarli e mai esporli alle fonti di calore per l'asciugatura.

Pulizia dei guanti: istruzioni e consigli

Novit&agrave; in casa HELD. &Egrave; arrivato Fresco II, un innovativo guanto estivo che allarga l&rsquo;offerta del marchio tedesco riguardo questa gamma di accessori per la moto. Caratteristica di questo guanto &egrave; il suo essere sfoderato, con il dorso in morbida pelle bovina, il palmo in pelle di canguro, un colore che non fa sudare e una tecnologia TFL-COOL-SYSTEM.  Fresco II: tecnologia TFL-COOL SYSTEM    La tecnologia TFL-Cool-System&nbsp;di questo guanto &egrave; un sistema che se applicato sulla pelle scura riesce a respingere i raggi solari come se si trattasse di pelle di colore chiaro. La temperatura di superficie della pelle pu&ograve; venir ridotta di oltre 20&deg;C e chi la indossa ha una riduzione della temperatura interna che pu&ograve; arrivare fino a 12&deg;C. Per mantenerne inalterate le caratteristiche nel tempo, &egrave; consigliabile di trattare la pelle dotata di questa tecnologia solo con grasso naturale poich&eacute; i pigmenti e le tinte normalmente presenti nei prodotti dedicati alla cura della pelle possono distruggerne l&rsquo;effetto riflettente. Il guanto, inoltre, ha una cucitura speciale senza punti di pressione all&rsquo;interno per migliorare la sensibilit&agrave;, delle chiusure in velcro regolabili per polso e manicotto interno e la tergivisiera. Il prezzo &egrave; di 79,95 euro&nbsp;(iva inclusa).  SW-MOTECH, AVANGUARDIA E DESIGN CON LO ZAINO PRO COSMO 

Il sistema che caratterizza questo prodotto, se applicato sulla pelle scura riesce a respingere i raggi solari come se si trattasse di pelle di colore chiaro

Guanto Held: mani al Fresco con la tecnologia TFL Cool System

        Held presenta dei nuovi guanti per motociclisti, dotati della tecnologia 2in1 Dry e Breezy. Una gamma inedita a cui&nbsp;appartiene il guanto Sambia 2in1 Evo, il guanto ideale per essere indossato sia durante le giornate pi&ugrave; fredde e bagnate dell'autunno e della primavera, che in estate senza dover togliere e sfilare alcuna parte, ma semplicemente cambiando il modo di indossarlo. HELD, LA LINEA DI ABBIGLIAMENTO ST PER IL TURISMO INVERNALE Con il dorso in misto Spandex e pelle e il palmo realizzato in pelle di canguro, il guanto Sambia 2in1 Evo &egrave; dotato di una membrana in Gore-Tex che lo rende perfetto per proteggere da vento e acqua, e di due differenti fessure per l'entrata della mano. Held Sambia 2in1 Evo: due modi per indossarlo  Se si infila la mano nella fessura superiore (modalit&agrave; Dry), la membrana in Gore-Tex rivestir&agrave; completamente, sia sopra che sotto, la mano del motociclista proteggendolo da vento e intemperie. Se invece si opta per la fessura inferiore (modalit&agrave; Breezy), la mano, scivolando all'interno del guanto, si ritrover&agrave; nella parte interna (quella del palmo) un tessuto completamente traforato (pertanto, senza la fodera in Gore-Tex che adesso sar&agrave; confinata solo sul dorso della mano) per una notevole sensazione di fresco, un ulteriore aumento della tattilit&agrave; e un'ccellente traspirabilit&agrave;. HELD, VOGLIA D&rsquo;ESTATE: GIACCA JAKATA E PANTALONE ZEFFIRO 3.0       

Un unico prodotto, due modi diversi per indossarlo: l'azienda tedesca lancia l'accessorio adatto sia ai climi invernali che a quelli estivi

Held, i nuovi guanti Sambia con tecnologia 2in1

        Pelle di prima qualit&agrave; con paranocche incorporato in viscoelastico sovrastampato per ottimizzare i livelli di protezione: &egrave; il nuovo guanto multi-pannello Booster v2 di Alpinestars, molto sensibile ai comandi della moto. Faster-3 Rideknit, nuova scarpa tecnica di Alpinestars RESISTENZA ALL'ABRASIONE  Costruito in resistente pelle di capra e tessuto in poliestere elasticizzato resistente all'abrasione per maggiore comfort e protezione, Booster v2 &egrave; costituito da innovativi pannelli in microfibra e PU che si posizionano strategicamente sul palmo e sul pollice per un eccellente controllo della presa e di durata. Il paranocche in materiale viscoelastico fornisce protezione contro gli urti e l'abrasione. La protezione &egrave; inoltre rinforzata sul lato interno con schiuma per migliorare i livelli di vestibilit&agrave;, comfort e assorbimento degli impatti. MOVIMENTI DELLA MANO  Il guanto &egrave; dotato di un esclusivo inserto estensibile ergonomico targato Alpinestars tra il palmo e il pollice, in grado di ampliare la gamma di movimenti della mano e di garantire maggiore sensibilit&agrave; durante l'utilizzo dei comandi della moto. La struttura pre-curvata del dito riduce l'affaticamento del motociclista, mentre il ponte in corrispondenza del terzo e del quarto dito, brevettato da Alpinestars, impedisce la rottura della cucitura e la separazione delle dita in caso di scivolamento, e la patta del polso con il Velcro sul polsino garantisce una chiusura sicura. I polpastrelli di indice e pollice sono compatibili con il touchscreen in caso di utilizzo di smartphone e sistemi GPS. Abbigliamento moto, Alpinestars: la nuova collection dedicata a Marc Marquez       

Sensibile ai comandi della moto, permette di utilizzare il touchscreen, offre ampia vestibilit&agrave; e comfort, e resiste agli urti e alle abrasioni

Alpinestars Booster v2, il nuovo guanto multi-pannello

Nuove regole per i motociclisti spagnoli e per la loro sicurezza: da quest&rsquo;anno &egrave; obbligatorio utilizzare i guanti alla guida di moto e ciclomotori. Arrivata la conferma da parte della Direzione Generale del Traffico, DGT, che aveva annunciato l&rsquo;introduzione delle nuove regole a dicembre.  Guanti obbligatori  Le nuove norme fanno parte del Piano di misure speciali per la sicurezza delle due ruote, iniziato a fine 2019. L&rsquo;obbligo dei guanti riguarda piloti e passeggeri e sta per entrare in vigore, anche se la data ufficiale ancora non &egrave; stata comunicata. C&rsquo;&egrave; bisogno, infatti, di un po&rsquo; di tempo prima che la popolazione si sia attrezzata con gli acquisti. Ma gli accessori per le mani non sono l&rsquo;unica novit&agrave; nel Regolamento.  In futuro tocca all&rsquo;airbag?  Al vaglio c&rsquo;&egrave; infatti la possibilit&agrave; di introdurre l&rsquo;obbligo dei giubbotti airbag. Jorge Ord&agrave;s, vice-direttore della mobilit&agrave; del DGT, ha dichiarato: &ldquo;Come non possiamo immaginare un automobilista senza cintura di sicurezza, a medio termine vorremmo vedere i motociclisti in viaggio con un dispositivo airbag&rdquo;. Anche il ministro dell&rsquo;Interno Grande-Malaska ha utilizzato le stesse parole sui termini temporali, commentando il provvedimento che &ldquo;Dovr&agrave; essere reso effettivo nel medio termine&rdquo;. Per medio termine si intendono i prossimi 5-10 anni, ma la campagna di sensibilizzazione &egrave; stata gi&agrave; lanciata: l&rsquo;associazione Anesdor ha coinvolto piloti della MotoGP e della Superbike per #PonteUnAirbag, &ldquo;Metti l&rsquo;airbag&rdquo;.  Mal di pancia generale  La campagna serve a persuadere la grande maggioranza degli spagnoli che reputano l&rsquo;airbag un accessorio non fondamentale per la sicurezza, o comunque non gradito alla guida. Fa riflettere il fatto che, a differenza dell&rsquo;Italia dove l&rsquo;abbigliamento tecnico &egrave; obbligatorio in base alla potenza della moto, in Spagna l&rsquo;obbligo delle protezioni riguarda solo gli esami di guida. Se l&rsquo;introduzione del casco, nel 1992, dest&ograve; malumori e dubbi sulle conseguenze per il mercato a due ruote &ndash; poi smentite dal naturale corso degli eventi -, &egrave; facile immaginare i mal di pancia generali per l&rsquo;eventuale obbligo del giubbotto protettivo. Ma pi&ugrave; che una protesta motivata, questo atteggiamento ha il sapore di un&rsquo;abitudine pigra che non si vuole cambiare.  Corsia d&rsquo;emergenza  Un&rsquo;altra novit&agrave; sul Regolamento stradale &egrave; la possibilit&agrave; per le due ruote di circolare sulla corsia di emergenza: abolito il divieto sanzionabile con 200 euro di multa, le associazioni motociclistiche esultano dopo anni di richieste per smaltire traffico e circolazione: le moto potranno utilizzare la corsia di emergenza in casi di blocco del traffico con una velocit&agrave; massima di 40 km/h.  Roma Motodays 2021 non si far&agrave;: rinviato ufficialmente a marzo 2022 

Da quest&#39;anno le nuove regole per la sicurezza delle due ruote: l&#39;abbigliamento tecnico cambia, e nei prossimi anni anche i giubbotti protettivi potrebbero diventare legge

Spagna, obbligo dei guanti in moto: presto anche l&#39;airbag

        Quante volte vi &egrave; capitato di andare in moto o in scooter senza un abbigliamento tecnico adeguato? Magari in estate, quando con il caldo per una passeggiatina innocente si &egrave; tentati dall&rsquo;uso della semplice magliettina. E quanti anche in inverno, non hanno un set completo da moto, e girano con i jeans e delle scarpe comuni? Probabilmente parecchi di noi. Eppure ci sono molti studi statistici che parlano chiaro. Il semplice uso del paraschiena, ad esempio, riduce del 40% la possibilit&agrave; di lesioni spinali negli incidenti dei motociclisti. Lo ha stabilito nell&rsquo;ormai lontano 2012 lo studio STEP (Studio Efficacia Paraschiena), voluto dalla Polizia Stradale e dall&rsquo;Istituto Superiore di Sanit&agrave;. Prima ancora era stato appurato che l&rsquo;uso del casco riduce del 48% le lesioni cervicali in caso d&rsquo;incidente. Non devo mica fare le corse  Si tratta di un tema sul quale c&rsquo;&egrave; poca cultura fra gli utilizzatori di mezzi a due ruote. Soprattutto fra i pi&ugrave; disimpegnati, quelli che usano la moto per il tragitto casa-lavoro, e ogni tanto per la gitarella del fine settimana. Cos&igrave; si ha la giacca ma non il paraschiena, o si finisce per usare scarpe da ginnastica. Per non parlare del casco dell&rsquo;eventuale passeggero: in quanti ne tengono uno vecchio di riserva, senza considerare che si tratta di uno strumento protettivo che va conservato con cura, e che deve essere della misura giusta? &ldquo;Non devo mica fare le corse&rdquo;. Il motociclista &lsquo;pocovestito&rsquo; di solito risponde cos&igrave;, a chi gli fa notare il suo abbigliamento poco adatto. E serve a poco spiegare che molti piloti gli incidenti pi&ugrave; gravi li hanno avuti a bassa velocit&agrave;. Per completezza d&rsquo;informazione va detto che dieci anni fa &egrave; uscito anche un parere autorevole sull&rsquo;inefficacia di alcune protezioni. &Egrave; quello del The George Institute australiano, secondo il quale nel 25% degli incidenti, l&rsquo;abbigliamento tecnico fallisce il suo obiettivo: si danneggia, si strappa, e non protegge. Perch&eacute; non rispetterebbe le promesse di qualit&agrave; vantate. Non per questo il motociclista poi resta ferito, ma fa pensare questa percentuale cos&igrave; alta di capi protettivi che alla prova dei fatti si rivelerebbero poco efficienti.&nbsp; Dal 1989 la norma sugli indumenti protettivi, spesso aggirata per&ograve; La prima norma sugli indumenti protettivi &egrave; stata varata nel 1989 (Dir 89/686/CEE), e trovava nel protocollo EN 13595 la codifica dei test d&rsquo;omologazione per i capi destinati alla protezione dei motociclisti. Si trattava di una norma obbligatoria per i &ldquo;Dispositivi di Protezione Individuale&rdquo; (DPI), che i produttori di abbigliamento per le due ruote avevano per&ograve; sempre aggirato, dichiarando che i loro capi non erano DPI. E cos&igrave; qualcuno se la cavava omologando solo le protezioni rigide inserite all&rsquo;interno del capo d&rsquo;abbigliamento, altri appiccicando etichette fantasiose sui loro prodotti. E non &egrave; mancato chi ha fatto riferimento ad altre norme d&rsquo;omologazione, che poco c&rsquo;entravano con la sicurezza del motociclista. Teoricamente la EN 13595 sarebbe stata obbligatoria per i guidatori professionali, come i portalettere, o gli agenti di polizia in servizio in moto. Ma non saremmo cos&igrave; sicuri che sia sempre stata correttamente applicata. In ogni caso, rester&agrave; valida fino all&rsquo;aprile 2023, anche se sul mercato si trovano pochi capi tecnici marchiati EN 13595. Da tre anni in vigore un nuova omologazione obbligatoria Si trovano invece &ndash; perch&eacute; ora si tratta di un protocollo obbligatorio &ndash; i capi omologati secondo il Regolamento UE 425/2016, che trova la sua routine di prove descritta dalla norma comunitaria armonizzata EN 17092. Entrato in vigore il 21 aprile 2018, il Regolamento 425 copre tutti i capi d&rsquo;abbigliamento tecnico commercializzati in Europa e destinati all&rsquo;uso motociclistico per il tempo libero. Fanno eccezione gli antipioggia, che non hanno funzione protettiva, se non quella di riparare dall&rsquo;acqua. Si tratta di un passo importante, perch&eacute; dovrebbe mettere al riparo dalla possibilit&agrave; di acquistare vestiario e protezioni scadenti. A meno di incappare in prodotti falsi; e ce ne sono. Prima ancora di addentrarci sul tema tecnico, &egrave; importante dire che l&rsquo;abbigliamento protettivo da moto &egrave; un qualcosa dietro la quale c&rsquo;&egrave; molta ricerca, tecnologia e materie prime pregiate. Insomma, per forza di cose, bisogna spendere dei soldi. Inutile illudersi allora di aver trovato l&rsquo;affare di fronte all&rsquo;offerta di una giacca o di un paio di guanti a poco prezzo. Gli affari si possono trovare, le rimanenze di magazzino pure, ma gli sconti proposti debbono essere credibili. Se sono esagerati, ponetevi qualche domanda. Cosa devo mettere per andare in moto? E in scooter? Secondo la legge per l&rsquo;uso di un mezzo a due ruote &egrave; sufficiente l&rsquo;uso del casco omologato. In assenza di obbligo dunque, si pu&ograve; indossare qualunque cosa; e restano validi e utilizzabili i capi non marchiati di qualche anno fa. Con l&rsquo;unica eccezione della Francia, che ha reso obbligatorio l&rsquo;uso di guanti da moto con omologazione CE. Per&ograve; in caso d&rsquo;incidente con danni fisici, l&rsquo;assenza di abbigliamento adeguato potrebbe contribuire alla decurtazione di parte del risarcimento della compagnia assicurativa. La domanda diviene allora, cosa &egrave; opportuno indossare.   La prima considerazione &egrave; che su qualunque mezzo a due ruote ci si deve vestire adeguatamente. Perch&eacute; ci si fa male a qualunque velocit&agrave;! Il casco &egrave; obbligatorio. A voi la scelta fra integrale o apribile. E magari sul casco torneremo con uno specifico articolo. Rimanendo in tema d&rsquo;abbigliamento, il minimo &egrave; una giacca con protezioni interne, paraschiena, guanti, pantaloni lunghi robusti, scarpe chiuse. Potendo spendere (e sarebbero soldi molto ben spesi) meglio dotarsi di pantaloni da moto e di scarpe specifiche. Ne esistono di vari modelli: da quelli pi&ugrave; tecnici e dall&rsquo;apparenza inequivocabilmente motociclistica a quelli pi&ugrave; casual, che sono comunque protettivi e dotati di rinforzi nei punti pi&ugrave; soggetti a lesioni in caso d&rsquo;incidente.   &nbsp;Tre livelli d&rsquo;omologazione Per il vestiario ci sono tre livelli d&rsquo;omologazione: A, AA e AAA. Fra le prove previste ci sono la resistenza all&rsquo;abrasione da impatto, la resistenza allo strappo, la resistenza delle cuciture, la stabilit&agrave; dimensionale (il capo non deve ritirarsi dopo un ciclo di 5 lavaggi a condizioni ben precise) e l&rsquo;innocuit&agrave; delle sostanze utilizzate. Il livello A &egrave; quello richiesto per i prodotti destinati all&rsquo;uso urbano. Lo si trova dunque soprattutto sull&rsquo;abbigliamento pi&ugrave; casual, quello dedicato a chi si muove con lo scooter in citt&agrave;. Valutate questa classe di vestiario da moto se fate solo brevi tragitti urbani, a bassa velocit&agrave;. E se siete refrattari a quei capi pi&ugrave; connotati come tecnici. Il livello AA &egrave; proprio dell&rsquo;abbigliamento destinato al turismo su strada. Quello per tranquilli macinatori di chilometri. La tripla A &egrave; infine destinata ai capi pi&ugrave; raffinati, quelli pi&ugrave; protettivi, perch&eacute; destinati a usi specialistici. I test d&rsquo;omologazione sono differenti per&ograve;, il che non significa che un capo del tipo AA sia meno resistente o meno protettivo di un capo AAA. Perch&eacute; il produttore in sede d&rsquo;omologazione ha scelto di affrontare il protocollo AA, ritenendolo pi&ugrave; adeguato dell&rsquo;AAA, ma magari avrebbe potuto fare pure quest&rsquo;ultimo. Oltre tutto, l&rsquo;omologazione resta ovviamente solo indicativa della qualit&agrave; di un capo tecnico. Perch&eacute; i test vengono fatti in laboratorio, con macchine che producono esclusivamente un tipo di stress per il tessuto. Ma gli incidenti si caratterizzano per avere infinite variabili, e sarebbe impossibile proporre delle prove di laboratorio che le riproducessero e prevedessero tutte.  L'airbag si gonfia in caso di caduta, offrendo una protezione supplementare  E l&rsquo;airbag? Nato con il cordino a strappo, che in caso di caduta attivava meccanicamente il gonfiaggio, oggi &egrave; gestito da sensori elettronici. Serve moltissimo, perch&eacute; gonfiandosi protegge la cassa toracica e la parte superiore delle spalle. Oltre che il rachide cervicale, in caso d&rsquo;impatto frontale che comporti un&rsquo;estensione indietro della testa. Peccato si tratti di una tecnologia ancora costosa: lo propongono diverse case, con prezzi medi che partono dai 500 euro, per arrivare ai 4mila dei top di gamma. Poi ci sono altre classificazioni. La B ad esempio si rivolge a quei capi per i quali non &egrave; prevista la presenza di protezioni antiurto. La C &egrave; relativa ai capi in rete, come quei gilet che trattengono le protezioni rigide e si indossano sotto la giacca. Poi ci sono le omologazioni degli accessori A parte giacche e pantaloni, ci sono poi specifiche norme omologative per gli altri capi protettivi. Ed &egrave; un ginepraio di sigle: pronti a prendere nota? Gli stivali devono essere conformi alla EN 13634:2015, i guanti alla EN 13594:2015, i protettori per gomiti, ginocchia, fianchi e spalle alla EN 1621-1:2012 e i paraschiena alla EN 1621-2:2014. La EN 1621-4:2013 copre i protettori airbag con cordino attivatore, mentre manca ancora una norma per gli airbag di ultima generazione, quelli che si attivano con sensori di crash. La EN 14021:2013 regola infine i protettori specializzati, come quelli usati nel fuori strada.  Tutto chiaro? Allora non resta che imparare a riconoscere un capo d&rsquo;abbigliamento omologato. Per questo dobbiamo imparare a leggere l&rsquo;etichetta ovviamente (in basso ne trovate una selezione), che deve riportare delle specifiche ben precise, accompagnate dal simbolo CE e dalla normativa di riferimento. E nella confezione deve esserci anche un opuscolo che spieghi in quale classe &egrave; stato certificato il capo che state valutando.&nbsp; Le etichette spiegate Una serie di schede, per interpretare le differenti etichette d'omologazione. Con un ringraziamento alla Rev'It, che ce ne ha concesso l'uso.                  

La primavera &egrave; arrivata e presto torneremo in moto. Se non siamo gi&agrave; ben equipaggiati, &egrave; il momento di pensare all&rsquo;abbigliamento tecnico, una delle cose pi&ugrave; importanti (e costose, ma necessarie) per usare in sicurezza la moto

Abbigliamento moto: ma come ti vesti?

Tucano Urbano strizza da sempre l&rsquo;occhio alla moda, coniugando stile e protezione. Dopo la collezione di guanti estivi ora arriva una serie di capi in pelle, in stile urbano, per affrontare l&rsquo;autunno.  Stile minimal per la giacca RIVS   La giacca RIVS, certificata CE secondo la normativa 17092, &egrave; realizzata in pelle ovina, e combina l &rsquo;essenzialit&agrave; del total black alla funzionalit&agrave;: &egrave; infatti dotata di lunghi inserti elastici sui fianchi e di un gilet termico interno trapuntato a ultrasuoni, che pu&ograve; essere rimosso all&rsquo; occorrenza. Con il suo stile minimal, offre dettagli di pregio, come le cerniere in metallo con flap salva serbatoio antigraffio sulla cerniera centrale, le tasche interne ed esterne, le regolazioni su collo, polso e fondo e il passante di connessione alla cintura dei pantaloni per eliminare lo sventolio. (Prezzo: &euro; 349, 00)  La giacca Pel2G per le caf&eacute; racer   Disponibile anche al femminile, la giacca Pel 2G &egrave; in pieno stile caf&eacute; racer, ed &egrave; certificata CE 17092. Confezionata in pelle di capra, con fodera in tessuto a micro-quadri e rete, cerniere idrorepellenti e inserti imbottiti trapuntati su spalle e gomiti, &egrave; corredata di due patch ricamate intercambiabili, da posizionare sul petto se si vuole aggiungere un po&rsquo; di grinta ad un capo altrimenti contraddistinto da una sobria sportivit&agrave;. Due i colori disponibili per lui: nero e marrone; solo nero per lei. (Prezzo &euro; 319,00)  I guanti abbinati   Entrambe le giacche trovano nell&rsquo;ampia gamma di guanti un abbinamento con i modelli 12 mesi Krill e Will, entrambi certificati CE, compatibili touchscreen e realizzati con una combinazione di pelle e tessuti tecnici curata in tutti i dettagli, per promettere al contempo protezione, comfort e stile.  &nbsp;  Krill ha un palmo in pelle di capra, mentre il dorso &egrave; in tessuto elasticizzato, con la zona nocche, falangi e mignolo in soft shell; &egrave; armato di protezione CPS morbida omologata sulle nocche, di inserto morbido CPS sul palmo e di inserti imbottiti sulle dita; &egrave; caratterizzato dal polsino in neoprene con stampe siliconiche e interno dita a contrasto. Il taglio lungo che va a coprire i polsi della giacca &egrave; invece il tratto distintivo di Will: dotato di protezione CPS morbida omologata sulle nocche, ha design pi&ugrave; urbano e una costruzione particolare che vede la pelle di capra alternarsi allo scamosciato sintetico sul palmo e al jersey elasticizzato sul dorso. (Prezzo: &euro; 59,90 per entrambi i modelli)  Comparativa naked di media cilindrata: lotta all&#39;ultimo sangue! 

Giacche e guanti in stile minimal o caf&eacute; racer per essere protetti quando si &egrave; in sella e alla moda quando si gira a piedi in citt&agrave;

Tucano Urbano: autunno in pelle

Giacche e guanti in stile minimal o café racer per essere protetti quando si è in sella e alla moda quando si gira a piedi in città 

Tucano Urbano: autunno in pelle - LE FOTO

Ce n&#39;&egrave; davvero per tutti i gusti. Tucano Urbano, con la sua nuova gamma di guanti estivi, ha pensato a ogni tipo di soluzione. L&#39;azienda milanese arricchisce la propria proposta con accessori che vanno dai modelli pi&ugrave; sportivi a quelli minimal e ricercati. Realizzati in tessuto, in pelle o in una combinazione di entrambi, i guanti estivi Tucano Urbano sono tutti certificati moto CE e compatibili con il touch screen.  Le migliori giacche estive da moto  In pelle, modelli e prezzi  Per quanto riguarda i nuovi guanti Urbano Tucano in pelle, ecco il modello Grant (69,90 euro). Dallo stile minimal e realizzato in pelle di capra nera traforata, presenta una protezione morbida CPS sulle nocche e inserti antiabrasione sul palmo. Il tessuto spandex dell&#39;interno dita garantisce poi il giusto connubio tra funzionalit&agrave; e comfort.  Gig (versione non certificata moto CE, 66,90 euro) e Gig Pro (79,90 euro), caratterizzati invece da morbidi inserti in D3O, si possono trovare in due diverse colorazioni, burgundy red e cognac, e nelle versioni nero e vintage.  I guanti in tessuto Tucato Urbano  Con inserti in pelle traforata sul dorso in rete Aero 3D e palmo in scamosciato sintetico con microfori sulle dita, il nuovo guanto Windy (54,90 euro) garantisce il massimo comfort grazie all&#39;interno dita elasticizzato. Le nocche sono invece protette dall&#39;inserto CPS omologato.  Blue-light grey, nero-rosso e nero-tiffy per lei, sono invece le nuove colorazione del guanto sportivo Penna (39,90 euro), bestseller della scorsa estate.&nbsp;    Le soluzioni &quot;ibride&quot;  Ci sono poi i guanti realizzati grazie alla combinazione di pelle e tessuto. Krill (59,90 euro) &egrave; il modello 12 mesi con il palmo in pelle di capra e dorso in tessuto elasticizzato e in soft shell, lo stesso utilizzato per l&#39;interno dita. Con, protezione CPS omologate sia sulle nocche che sul palmo, e dotato di soffietti in spandex sulle falangi, il nuovo guanto Krill di Tucano Urbano, nelle nuova gamma si presenta in due varianti di colore: nero e nero-giallo fluo. Sul polsino in neoprene la regolazione in velcro.  Total black invece per Will (59,90 euro). Dotato di protezione CPS omologata sulle nocche, &egrave; caratterizzato dal taglio lungo del polso. Il palmo &egrave; in scamosciato sintetico con inserti in pelle di capra, stesso tessuto che ritroviamo sul dorso, che presenta per&ograve; anche un inserto in jersey elasticizzato, ripreso anche nell&#39;interno dita. Completa il modello Will il cinturino in pelle con regolazione in velcro.  Andrew (59,90 euro) &egrave; invece la soluzione ideale per chi cerca un prodotto dal design urbano. L&#39;interno &egrave; laminato in jersey, mentre all&#39;esterno si trova una combinazione di pelle, tessuto e pelle traforata. Con soffietti sopra le falangi e sotto le nocche, anche il modello Andrew garantisce la protezione delle nocche attraverso il CPS.&nbsp;  Da Acerbis i nuovi guanti X-Enduro 

Dai modelli sportivi a quelli minimal e ricercati, in pelle o in tessuto tecnico. La gamma di accessori si arricchisce con esemplari certificati moto CE, compatibili con il touch screen

Tucano Urbano, ecco i nuovi guanti estivi

        Acerbis &egrave; il marchio specializzato nella produzione di plastiche di protezione per le moto off.road, e recentemente vi abbiamo presentato anche il nuovo paramano per e-bike. Sempre attenta alle necessit&agrave; degli appassionati, ora Acerbis ha realizzato un nuovo guanto da off-road: si chiama X-Enduro, ed &egrave; un capo certificato arricchito da un rinforzo esterno in pelle sintetica, imbottitura 3MM e rinforzo interno, per renderli resistenti allo strappo e all&rsquo;abrasione. Il guanto X-Enduro prende forma grazie a una nuova composizione di poliestere, neoprene, poliuretano, spandex e pelle sintetica. Sicurezza&nbsp;e look  X-Enduro &egrave; un guanto studiato per l&rsquo;off-road ma dedicato anche gli stradisti delle maxi-enduro. Acerbis&nbsp; ha posto molta attenzione nella cura dei dettagli, nella precurvatura che ne migliora la vestibilit&agrave; e nell&rsquo;assenza di cuciture sulle dita, per renderlo pi&ugrave; confortevole. Sempre in ottica di ottenere un prodotto curato e adatto anche a lunghe trasferte, il fondo del palmo ha un rinforzo molto resistente. La protezione dagli urti &egrave; garantita dai rinforzi in gomma sul dorso e sulle dita. A completarne l&rsquo;estetica, le grafiche particolari e gli inserti in silicone sul palmo. Stampa per touch screen indice e pollice. I guanti sono certificati EN 13594:2015. Colori: nero, nero/giallo, grigio/grigio scuro. Taglie: dalla S alla 3XL. Prezzo: &euro;&nbsp;59,95. BMW GS: i primi 40 anni della regina delle maxi enduro&nbsp; &nbsp;       

Dedicati agli amanti dell&rsquo;offroad, strizzano l&rsquo;occhio anche agli amanti delle maxi-enduro e delle naked con le loro grafiche particolari e gli inserti in silicone &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;

Da Acerbis i nuovi guanti X-Enduro

Dall’azienda veneta, tre capi studiati per le linee femminili: una giacca sportiva, un paio di jeans tecnici ma dallo stile urbano e guanti adatti anche per il touchscreen 

Alpinestars veste così la donna in moto - FOTO

L&rsquo;azienda veneta, che da oltre 50 anni &egrave; in prima linea quando si tratta di sport d&#39;azione e streetwear, ha realizzato tre nuovi capi dedicati all&rsquo;utenza femminile: la giacca sportiva Stella T-GP Plus, i jeans Daisy V2, tecnici ma dallo stile urbano e i guanti Stella S Max Drystar, adatti anche per il touchscreen.  Giacca Stella T-GP Plus R v3 AIR  Studiata per la vestibilit&agrave; femminile, vanta un guscio principale in poli-tessuto progettato per essere durevole e resistente all&#39;abrasione e la protezione Nucleon Flex Plus.  E&rsquo; dotata di un ampio pannello a rete sul petto, sulla schiena e sulle braccia per il massimo flusso d&#39;aria Inoltre ha una regolazione in vita in velcro e polsini con zip semiautomatica per una chiusura sicura. Il colletto &egrave; a taglio basso con interno morbido. Ha anche un interno termico staccabile per configurare il giubbotto sulle condizioni meteo.    Due tasche frontali con cerniera, portadocumenti impermeabile interno e due tasche interne sull&rsquo;imbottitura. E&rsquo; inoltre dotata di una cerniera a tutta circonferenza in vita per un fissaggio sicuro ai pantaloni Alpinestars.  Appartiene alla categoria CE II classe A, e si pu&ograve; dotare di paraschiena Alpinestars Nucleon di livello 2.  Taglie: dalla XS alla 2XL.  Prezzo: &euro; 219,95.  Daisy V2 Women&rsquo;s Riding Denim  Jeans dal profilo anatomico disegnati per una vestibilit&agrave; femminile: il taglio &egrave; stato progettato per offrire un look aderente e dallo stile urbano che esalta la forma femminile. Dotati di rinforzi in fibra aramidica per una protezione superiore contro abrasioni e tagli e protezioni per ginocchia e fianchi Bio Flex. Omologati CE &ndash; Categoria II classe A.  Taglie: dalla 24 alla 34.&nbsp;  Prezzo:&nbsp; &euro; 169,95.  Guanti Stella S Max Drystar  Progettato appositamente per la mano femminile, il guanto Stella S Max Drystar vanta una fodera Drystar che punta ad offrire un efficace riparo contro gli elementi. Robusta protezione per le nocche e cursori per le dita. Punta del touchscreen compatibile per l&#39;uso con sistemi GPS e smartphone.  Taglie: dalla 24 alla 34.  Prezzo: &euro; 59,95.  &nbsp; 

Dall&rsquo;azienda veneta, tre capi studiati per le linee femminili: una giacca sportiva, un paio di jeans tecnici ma dallo stile urbano e guanti adatti anche per il touchscreen

Alpinestars veste cos&igrave; la donna in moto

        Capit &egrave; un&rsquo;azienda specializzata in termocoperte, che strizza l&rsquo;occhio al mondo della moto con una linea di accessori e abbigliamento riscaldati che permette un&rsquo;esperienza di guida al riparo dalle fredde temperature invernali. I nuovi guanti riscaldati a batteria garantiscono comfort e un design tutto italiano.  EASY-TOUCH - Il guanto WarmMe &egrave; realizzato con materiali innovativi che rendono il prodotto leggero ma robusto e resistente a condizioni di vento e di pioggia, tutto ci&ograve; senza impedire la traspirazione della pelle. Si accende tramite il tasto easy-touch, compreso anche nel resto della collezione Capit, che &egrave; retroilluminato con led che indicano la potenza di riscaldamento: anche al buio &egrave; facile individuarlo e attivare il riscaldamento. Leggi anche: IXS Tour Powells-ST, la giacca adatta per ogni condizione climatica TERGIVISIERA - Sull&rsquo;indice si posiziona il tergivisiera, realizzato in gomma morbida e con un taglio triangolare che segue la sagoma del guanto, risultando comodo e facile da usare. Il look &egrave; elegante e sobrio anche grazie al tessuto ricoprente le protezioni rigide, cos&igrave; che le mani siano sempre protette ma senza dare nell&rsquo;occhio. CERTIFICATI - I guanti WarmMe sono dotati di certificazione CE, la batteria dura circa due ore e il caricabatterie &egrave; incluso nella confezione. Le taglie vanno dalla S alla XL e il costo &egrave; di 150 euro.       

L'azienda leader nella produzione di termocoperte ha lanciato il nuovo prodotto che si attiva con il pulsante easy-touch e scalda le mani tramite una pila. Taglie disponibili dalla S alla XL

Capit WarmMe, i guanti riscaldati a batterie

L'azienda Capit, specializzata in termocoperte, ha lanciato il suo nuovo prodotto che si attiva con il pulsante easy-touch e riscalda le mani grazie a una pila che dura circa due ore. Disponibili dalla S alla XL, i guanti costano 150 euro

WarmMe, i guanti riscaldati a batterie FOTO

Da Spidi arrivano i nuovi guanti per il mototurismo: si chiamano NK-6 e l&rsquo;azienda veneta tiene a evidenziare che sono certificati EN13594: 2015 KP, il che significa che sono particolarmente protettivi. Spidi, infatti, ha sviluppato i guanti NK-6 per attraversare i Continenti e muoversi in citt&agrave; durante la stagione fredda. Hanno una membrana H2Out che li rende impermeabili, antivento e traspiranti, abbinata all&rsquo;imbottitura Primaloft da 200 gr ed una fodera in micropile per mantenere comfort e calore per tutto il giorno.  COME SONO FATTI - La struttura principale &egrave; realizzata in pelle caprina con finitura Hi-Fit (da 0,6 mm a 0,8 mm), con inserti in SuperFabric - un materiale resistente a strappi, tagli e perforazione.&nbsp;Importante oggi per qualsiasi guanto da moto, gli NK-6 hanno capacit&agrave; touchscreen, per utilizzare unit&agrave; GPS, smartphone ed altri dispositivi senza doverli togliere. Una caratteristica da non sottovalutare per chi guida in condizioni atmosferiche avverse.&nbsp;La doppia chiusura su manicotto e polsino li rende impenetrabili.  LA SICUREZZA - I guanti Spidi NK-6 hanno protezioni rigide sulle nocche e sul palmo esterno, con imbottiture aggiuntive sul dorso delle dita. Un lamella tergivisiera in gomma &egrave; montata sul pollice, cos&igrave; da rimuovere pioggia, neve e fango, senza doversi fermare.  Zone riflettenti sono integrate per essere pi&ugrave; visibili durante la guida notturna o con scarsa illuminazione e ci sono pannelli flessibili sul dorso per consentire migliori movimenti.  Taglie: dalla S alla 3XL.  Colore: Nero&nbsp;  Prezzo: &euro; 129,90. 

Si chiamano NK-6: studiati per attraversare i Continenti anche in inverno, sono impermeabili, antivento e traspiranti

Spidi&nbsp;NK-6, i nuovi guanti per il mototurismo

L&rsquo;inverno &egrave; oramai alle porte ma leggenda vuole che i veri motociclisti non sospendano mai l&rsquo;assicurazione. Poi c&rsquo;&egrave; chi usa le due ruote per muoversi in citt&agrave; ed andare al lavoro, insomma per necessit&agrave;. Per tutti il problema &egrave; proteggersi dal freddo e si sa che c&rsquo;&egrave; una parte che risulta particolarmente esposta e delicata: le mani.  ACQUISTO GIUSTO - Realizzare un buon guanto invernale non &egrave; cosa scontata perch&eacute; deve garantire protezione da urti ed abrasioni da un lato e assicurare coibenza, traspirabilit&agrave; e impermeabilit&agrave; dall&rsquo;altro; il tutto condito da quella sensibilit&agrave; indispensabile alla guida. Di norma, pi&ugrave; &egrave; imbottito e quindi coibente e minore &egrave; la sensibilit&agrave; offerta, con tanti distinguo. Ne esistono di tantissimi tipi e il rischio &egrave; di scegliere quello sbagliato. Se state cercando quello giusto o se volete un&rsquo;idea per il regalo di Natale al vostro amato motociclista, questo &egrave; il post giusto.  QUATTRO VARIABILI - Per aiutarvi nella scelta diciamo che ci sono almeno 4 variabili di cui tenere conto. Innanzitutto il clima: &egrave; evidente che il gennaio padano &egrave; diverso da quello siciliano. Poi il tipo di moto: le crossover con estesi paramani e manopole riscaldate offrono di per se una elevata protezione dal freddo che pu&ograve; consentire l&rsquo;uso di guanti pi&ugrave; leggeri. Lo stesso vale per una lussuosa turistica. Su una sportiva sar&agrave; pi&ugrave; difficile avere riparo. Quindi viene l&rsquo;uso che si fa delle 2 ruote: chi da casa parte per il lavoro, dove trover&agrave; un ufficio caldo, resta esposto al freddo per un periodo limitato rispetto a chi decide di fare una uscita domenicale nonostante il &ldquo;sotto zero&rdquo;. Per&ograve; &egrave; pure vero che la mattina presto, in scooter si potrebbe desiderare tanta imbottitura e riparo dal freddo. Oppure no? E qui entra in gioco l&rsquo;ultimo fattore, quello umano: siamo tutti diversi e abbiamo una diversa percezioni del freddo., senza contare che si potrebbe preferire sempre e comunque la sensibilit&agrave; alla guida. Non esiste il guanto migliore in assoluto e per questo, senza la pretesa di essere esaustivi proponiamo qui alcuni tipi &ldquo;ideali&rdquo; a seconda dell&rsquo;uso, comprendendo pure quelli riscaldati, che rappresentano una soluzione eccellente per chi proprio ha sempre le mani congelate.  Il sensibile by Alpinestars: questo guanto &egrave; in gamma da qualche tempo ma &egrave; un po&rsquo; l&rsquo;uovo di Colombo. Infatti l&rsquo;imbottitura in Thinsulate &egrave; pi&ugrave; spessa sul dorso, per dare coibenza solo dove serve, mentre &egrave; ridotta, per garantire maggiore sensibilit&agrave;, sul palmo, realizzato in pelle. Il tutto &egrave; reso impermeabile dalla membrana Drystar. Oltre al ponticello tra mignolo e anulare di derivazione racing, c&rsquo;&egrave; la compatibilit&agrave; con il touch screen.&nbsp; 89,95 &euro;    Il riscaldato by Capit: l&rsquo;azienda, famosa per le termocoperte, ha appena rinnovato il suo WarmMe dotandolo di protezioni. C&rsquo;&egrave; il tergivisiera e la compatibilit&agrave; con il touch screen, ma la caratteristica pi&ugrave; importante &egrave; il circuito scaldante: alimentato da batteria &egrave; dotato di un comando a pulsante con regolazione dell&rsquo;intensit&agrave; del calore. La retroilluminazione a LED indica la potenza riscaldante (verde, gialla e rossa quando massima) e soprattutto non ci sono fili da attaccare alla moto. 239,90 &euro;    L&rsquo;esploratore by Dainese: l&rsquo;Universe Gore-Tex, nato per essere abbinato alla tuta Antartica appena esposta a EICMA, promette di poter affrontare i climi pi&ugrave; rigidi. Realizzato con diversi tipi di pelle ovina, &egrave; dotato di importanti protezioni oltre al tergi visiera e alla compatibilit&agrave; con l&rsquo;uso smartphone. Impermeabile, sembra perfetto per andare all&rsquo;Elefantentreffen. 199,95 &euro;    Il multifunzione by Held: L&rsquo;Air N Dry &egrave; l&rsquo;unico al mondo (in realt&agrave; ne esiste un gemello realizzato dalla stessa azienda per una nota casa moto tedesca) ad adottare la tecnologia 2 in 1 che consente di avere un prodotto che fa due usi, potendo scegliere tra due diversi modi di indossarlo. (vedi videoprova sul nostro sito) Si tratta di un guanto touring senza imbottitura, ideale ai climi temperati o da usare con manopole riscaldate, che tuttavia, indossato nella configurazione DRY assicura protezione da vento e pioggia grazie alla membrana in Gore-Tex. Nella versione AIR potr&agrave; essere addirittura indossato in estate. &Egrave; in pelle di canguro e cordura con rinforzi in pelle di razza. 199,95 &euro;:    Il cittadino by HEVIK: volendo optare per un guanto non estremo, adatto agli spostamenti quotidiani con cui non sfigurare nel passeggio cittadino, c&rsquo;&egrave; l&rsquo;Essential. Invernale ed impermeabile al 100%, ha una fodera termica e un polsino in maglia che assicurano un adeguato isolamento dall&rsquo;aria fredda. La pelle conduttiva sui polpastrelli &egrave; compatibile con le tecnologie touch-screen. 39,90&euro;    Il tuttofare by Spidi: anche questo guanto &egrave; trasversale, e lo abbiamo scelto per soddisfare l&rsquo;universo femminile; il Breeze Lady &egrave; impermeabile e termico, confezionato con un mix di pelle ovina e tessuti tecnici, che coniuga le esigenze del mototurismo a quelle del commuting urbano. Consente l&rsquo;uso dei dispositivi touch screen. Realizzato in tessuto e microfibra &egrave; dotato di protezioni morbide. 79,90&euro;   

Ecco un vademecum per l&rsquo;acquisto dei guanti adatti alle proprie esigenze. E, visto che il periodo &egrave; quello &ldquo;giusto&rdquo;, anche qualche consiglio per un regalo azzeccato

Natale, mani al caldo: guida ai guanti invernali

        In moto le mani lavorano molto: devono sterzare, azionare la frizione, il freno e dosare l'acceleratore. Ecco perch&eacute; &egrave; importante indossare guanti protettivi e comodi. Held, l&rsquo;azienda tedesca che dal 1975 realizza guanti per motociclisti ha realizzato Madoc, un guanto progettato sia per la stagione fresca che per l&rsquo;inverno. COM&rsquo;E&rsquo; FATTO - Dorso in tessuto elastico con inserti in pelle e palmo in pelle di capretto. Grande attenzione al processo di colorazione: in Held promettono che il nero che resta inalterato nel tempo dimostrandosi a prova di acqua e sudore. La regolazione al polso si effettua tramite striscia di velcro, con copri-polso a maglia. La pelle sulle dita &egrave; ad alta sensibilit&agrave; tale da permettere di operare sugli smartphone. Dotato di inserti riflettenti, ha l&rsquo;indice della mano sinistra munito di tergivisiera. SICUREZZA &ndash; Madoc &egrave; certificato con la normativa EN 13594:2015 e rientra quindi &ldquo;guanti di protezione per motociclisti&rdquo;, con paranocche testato (test di impatto specifico per paranocche), materiale espanso speciale sotto il paranocche in plastica rigida rivestita in pelle, base del pollice protetta con Teramid, palmo rinforzato e inserti riflettenti.&nbsp; Colore: nero Taglie: dalla 7 alla 12 Prezzo: &euro; 99,95 (Iva inclusa) Qui maggiori informazioni.       

L'azienda tedesca ha realizzato Madoc, un guanto invernale ad alta sensibilit&agrave; che permette di operare sugli smartphone

Held Madoc, mani protette anche in inverno

Compatibili con i dispositivi touchscreen, hanno membrana H2Out impermeabile e imbottitura termica per affrontare gli spostamenti urbani anche nelle condizioni climatiche più rigide  

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