        Dopo tre edizioni svolte in Italia e Bosnia, il KTM Adventure Rally avrebbe dovuto essere protagonista in Grecia lo scorso anno, prima che il Covid bloccasse tutto. Da giugno 2020 tutto &egrave; stato messo in pausa, ma il tempo dell&rsquo;attesa &egrave; finito: dal 22 al 25 settembre sar&agrave; Lepanto ad ospitare la quarta edizione della manifestazione.  200 partecipanti Tre giorni in sella alle moto austriache, tra le strade e le piste della Grecia continentale, il terreno preferito da Chris Birch sulla sua KTM 790 Adventure R. L&rsquo;Adventure Rally &egrave; un format internazionale che accoglie i proprietari di modelli Adventure da tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda. Il numero massimo di partecipanti &egrave; di 200 motociclisti, 200 KTM di qualsiasi anno o cilindrata. I partecipanti potranno scegliere uno dei tour organizzati dalla Casa o se spingersi in maniera indipendente attraverso le tante strade montuose della regione, mettendosi alla prova con la navigazione e l&rsquo;esplorazione. Impazienza e attesa Hubert Trunkenpolz, CMO KTM AG, aveva gi&agrave; dichiarato:&nbsp;"Il KTM Adventure Rally europeo fa parte del calendario globale KTM Adventure Rally e per noi &egrave; un'ottima occasione per incontrare sul campo la nostra crescente community di rider appassionati di viaggio e avventura e raccogliere feedback utili per lo sviluppo della gamma KTM Adventure del futuro. Abbiamo registrato un'incredibile crescita delle vendite dei nostri prodotti a livello mondiale e gli eventi della community Ready To Race, come il KTM Adventure Rally permettono a molti clienti di esplorare il potenziale delle proprie moto in diverse condizioni e di guidare in compagnia di piloti di caratura mondiale, dei nostri ambassador e dello staff KTM. Dopo il grande successo dell&rsquo;edizione 2019, sono impaziente di vedere motociclisti venuti da ogni parte del mondo e animati dallo spirito di avventura guidare le proprie moto sulle montagne della Grecia il prossimo settembre&rdquo;. KTM 450 SMR, il model year 2022 cambia nel look       

<p>Manca poco alla quarta edizione del format internazionale dedicato all'avventura con le moto austriache: dal 22 al 25 settembre sar&agrave; Lepanto ad ospitare gli appassionati&nbsp;</p>

KTM Adventure Rally 2021, è l'ora della Grecia

Viaggiare in moto &egrave; un&rsquo;esperienza unica, difficile da comprendere fino in fondo finch&eacute; non la si prova: un modo di vivere lo spostamento alla ricerca della sua poetica pi&ugrave; intima; ma anche un concentrato di fatica e soddisfazione che difficilmente, poi, si pu&ograve; dimenticare. Mentre tutt&rsquo;attorno, colori, odori e sfumature rivelano particolari altrimenti impercettibili.  PAGINE DI DIARIO - Vent&rsquo;anni appena. Ricordo bene la mattina in cui ci lasciammo alle spalle la citt&agrave; assopita in un&rsquo; alba di fine luglio. La moto carica come un mulo borbottava docile ad andatura molle. Davanti avevamo solo strada, mentre dentro ci agitava la voglia che quella strada non finisse mai.  SCRIVENDO TORNANO ALLA MENTE IMMAGINI QUASI FOSSERO FLASH. Come il traghetto sgangherato con cui navigammo da Brindisi a Patrasso. Un ammasso di ferraglia pronto per la rottamazione e un equipaggio &quot;bulgaro&quot; che non lasciava presagire nulla di buono. Mentre legavo la moto con corde e strofinacci nella pancia della nave, per un istante pensai a un addio. E invece fu una splendida notte, sul ponte, nei sacchi a pelo, sotto le stelle; si rideva, si sognavano strade, orizzonti&hellip; eravamo euforici.  IL PRIMO CONTATTO CON LA GRECIA fu l&rsquo;isola di Zacinto &ldquo;che si specchia nell&rsquo;onde del greco mar&rdquo;; proprio come seppe mostrarci in un tardo pomeriggio sulla strada costiera: vento in faccia e chilometri di strada immersi in un tramonto denso come una spremuta d&#39;arancia.  MA QUELLA DI ZACINTO FU UNA PARENTESI APPENA, ad attenderci c&rsquo;erano il viaggio e la Grecia vera. Il Peloponneso, col suo entroterra intriso del profumo pungente della pastorizia, il viola della vegetazione, la macchia, il verde sbiadito, olivi, pietraie, luoghi ameni e il senso del mito. Ma anche la paura di rimanere sempre col serbatoio vuoto: villaggi isolati, popolati di vecchi, pecore e capre dai volti antichi, tutti insieme a bere Ouzo (ma anche l&rsquo;immancabile ice-coffee) sotto l&rsquo;immenso platano al centro di ogni piazza. E ogni volta che la moto attraversava uno di questi piccoli centri, la scena era sempre la stessa: un continuo sbocciare di sorrisi e curiosit&agrave;.    POI LE TAVERNE E I RISTORANTINI SULLA COSTA. Perch&eacute; se non assaggi, in Grecia, o in qualunque altro luogo del mondo, che ci sei stato a fare? Moussaka, suvlaki, dolmades, tzatziki, ghiouvetsi, soutzoukaki, vino resinato, e polpi alla brace essiccati sulle corde come panni stesi al sole; e il proprietario di una locanda, nel fiordo di Lim&agrave;ni G&eacute;raka, che pesca il pesce con la canna direttamente tra i tavoli del locale, sparsi sulla banchina, in un mare ricco come un vivaio.  RICORDO I LUNGHI TRASFERIMENTI IN SELLA sulle strade costiere e il timore nelle pieghe troppo disinvolte; perch&eacute; in Grecia il bitume pu&ograve; essere viscido e traditore e la caduta &egrave; sempre dietro l&#39;angolo. Ricordo riflessi di luce ovunque e sulle case imbiancate a calce; il blu delle porte, delle persiane e del mare; le mille calette raggiunte con la moto, gomme stradali, lungo sentieri di sassi e polvee, e lo stupore verde smeraldo alla fine di ogni sterrato.  E POI, ANCORA, LA MAGIA DI MONEMVASSIA, seducente, color ocra, fatta di pietra, folla, gente, terrazze e prelibato nettare di Malvas&igrave;a, ma anche di quiete, alla sera, e di angoli privati e suggestivi. Ricordo l&rsquo;istmo di Corinto, la profonda ferita nella roccia, il vento, la moto che sbanda, il vuoto e le vertigini; la striscia di mare, gi&ugrave; in fondo, e la lunga fila di naviganti in attesa di passare da un mare all&rsquo;altro.  MA SOPRA OGNI COSA, RICORDO KARDAMILI e la regione del Mani. Terra dura, profonda, assolata, aspra, eppure armoniosa, contemplativa, carezzevole e colta. Perfetta da attraversare in moto, per le strade dai panorami mozzafiato che si inerpicano sulle alture per poi ridiscendere vorticose a mare; per poi ritemprarsi, a fine giornata, bevendo ouzo all&rsquo;ombra di platani e glicini rampicanti. Un luogo speciale, intimo e selvaggio, in cui prima o poi trasferirsi senza dirlo a nessuno. Un posto in cui, se non fosse per i gabbiani, sarebbe difficile distinguere il cielo dal mare; e qui, in sella ad una moto, ci si sente proprio cos&igrave;... come gabbiani.    EPPURE, LA COSA CHE NON POTR&Ograve; MAI DIMENTICARE del mio primo viaggio in moto sono gli occhi pieni, la libert&agrave; e un volo radente senza fine&hellip; una strada lunga quattromilacinquecentochilometri di incredibile stupore. 

<p>I ricordi di un&rsquo;avventura in Grecia, su due ruote, alla conquista della terra degli dei</p> 

Peloponneso, il primo viaggio in moto non si scorda mai

Classe 1961, laurea in Statistica Matematica, dottorato in Economia e cattedre a Cambridge, Sydney, Atene e Texas. Fin qui, la scheda biografica di Yanis Varoufakis, ex-ministro delle Finanze del Governo Tsipras dimessosi in questi giorni dopo sei mesi di mandato per favorire la trattativa con l&rsquo;Eurogruppo, rispecchia quella del politico tradizionale. Se non fosse per alcuni particolari curiosi e a volte discutibili.  IL POLITICO &ldquo;PIACIONE&rdquo;- Fisico asciutto e muscoloso, capelli corti da marines, Varoufakis &egrave; piuttosto mondano (sempre presente nei talk show e agli eventi che contano), gestisce un blog su internet, non utilizza mai la cravatta e quasi mai la giacca. Alle conferenze, alle riunioni e agli eventi ufficiali, preferisce indossare una t-shirt (quasi sempre di una taglia pi&ugrave; piccola, per far risaltare i tricipiti) con sopra una giacca di pelle da vero &ldquo;macho&rdquo;. Perch&eacute; il buon Yanis si piace e soprattutto piace alle donne di mezza Grecia.   IL POLITICO &ldquo;ON THE ROAD&rdquo; - Per rispettare in pieno lo stereotipo &ldquo;macho&rdquo; fatto di giacca di pelle e muscoli in bella vista, mancherebbe solo la moto.  C&rsquo;&egrave; anche quella, ovviamente. Una Yamaha XJR 1300 con motore 4 cilindri e 97 cv di potenza: &egrave; un modello &ldquo;simbolo&rdquo; delle maxi-naked degli ultimi vent&rsquo;anni e tra i pi&ugrave; apprezzati nel Nord Europa. Soprattutto dai motociclisti&hellip; tedeschi.  IL POLITICO SMEMORATO? - L&rsquo;anticonformista ex-ministro, per&ograve;, nei suoi sei mesi di mandato ha commesso qualche gaffe di troppo. Una &egrave; di poche ore fa e riguarda proprio la sua amata moto: Varoufakis si &egrave; presentato in Parlamento per dare le dimissioni guidando la Yamaha grigia e indossando un casco nero. Fin qui tutto in linea con l&rsquo;anima da &ldquo;dark rider&rdquo; del personaggio.  Il problema &egrave; che seduto sulla porzione di sella riservata al passeggero c&rsquo;era il suo fresco sostituto Euclid Tsakalotos. Senza casco. Accompagnare in Parlamento il suo successore e farlo in moto &egrave; stato certamente un colpo di teatro (l&rsquo;ultimo?) per Varoufakis. Un gesto ripetuto anche all&rsquo;uscita, quando la passeggera &egrave; diventata sua moglie. Senza casco anche lei. Peccato che il codice stradale, condiviso da tutti i Paesi della UE (e quindi anche dalla Grecia), preveda l&rsquo;obbligo del casco. Semplice dimenticanza oppure gesto sottile per confermare fino alla fine il suo &ldquo;strappo europeo&rdquo;?    Federico Porrozzi    

L&rsquo;ex-ministro delle Finanze greco &egrave; l&rsquo;uomo &ldquo;trendy&rdquo; del momento: non usa cravatte, gira orgoglioso in moto ma ogni tanto dimentica (o fa finta di dimenticare) il codice stradale

Varoufakis-Fonzie, ex-ministro motociclista dimentica il&hellip; casco

E' partita la quarta edizione di Planet Explorer, iniziativa progettata dal fotografo Luca Bracali in sella ad una Suzuki V-Strom 1000 ABS. Dopo essere stato in Islanda, Sudafrica e Usa, il fotografo pistoiese &egrave; partito per la Grecia, approdando a Gomenizza. Da qui ha preso il via per un viaggio studiato per riscoprire i miti classici che hanno caratterizzato una delle pi&ugrave; grandi civilt&agrave; del passato.  Il tour Planet Explorer lo vede protagonista in sella alla Sport Enduro Tourer di Suzuki lungo un itinerario che attraversa la regione di Zagorohoria con i suoi 46 villaggi costruiti in pietra, l&rsquo;isola di Santorini, la pi&ugrave; meridionale dell'arcipelago delle Cicladi e la capitale Atene.  Una parte di percorso sar&agrave; offroad: dal piccolo centro di Agrafa, giunger&agrave; al lago artificiale Kerkini, conosciuto dai naturalisti come crocevia migratorio per le diverse specie di uccelli che ne popolano le rive durante i mesi invernali. La conclusione del tour &egrave; prevista nella penisola di Mani, sub-regione geografica e culturale che si estende verso sud dal Peloponneso.  La&nbsp;Suzuki V-Strom 1000 ABS&nbsp; dotata dell&rsquo;attrezzatura necessaria pu&ograve; affrontare sia l&rsquo;asfalto che l&rsquo;off-road e Luca Bracali far&agrave; affidamento sul sistema ABS e il controllo di trazione elettronico regolabile su tre livelli di intervento, tecnologia proposta di serie al fine di garantire il massimo in termini di sicurezza.  L&rsquo;avventura Planet Explorer si pu&ograve; seguire tramite Social dagli account di Suzuki Moto Italia su Facebook, Youtube, Twitter e Instagram.      &nbsp;

E' partita la quarta edizione di Planet Explorer, iniziativa progettata dal fotografo Luca Bracali in sella ad una Suzuki V-Strom 1000 ABS

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