<p>In Lobardia due appassionati hanno iniziato a correre con le Moto Guzzi, per poi realizzare un marchio artigianale di moto estreme e particolari con il motore di Mandello. Queste sono le Ghezzi &amp; Brian</p> 

Ghezzi & Brian: i modelli storici FOTO

Abbiamo di recente scoperto che la Ghezzi &amp; Brian naviga in cattive acque ed &egrave; stata messa in liquidazione a causa della crisi degli ultimi anni. Fin dal 1995 la piccola ditta artigianale ha sviluppato moto estreme su base Moto Guzzi, omologandole e distribuendole in tutto il mondo come oggetti super esclusivi. Vale la pena un ripassino su questo progetto nato dalla pura passione.  I primi passi nelle competizioni e la Supertwin 1100  Nei primi anni &#39;90 arriv&ograve; in Europa, dall&#39;Australia e dagli Stati Uniti, la voglia di correre con bicilindrici di grossa cubatura nati per la strada e non per la pista. La categoria regina del campionato non ammetteva moto con pi&ugrave; di due valvole per cilindro e 1100cc di cubatura massima, quindi era una sfida fra moto inusuali come Ducati col Desmodue, BMW Boxer, Buell e... Moto Guzzi!&nbsp;  I signori Giuseppe Ghezzi e Bruno Saturno detto &quot;Brian&quot; hanno deciso di muovere i primi passi nella Battle Of The Twins partendo da un motore Guzzi 1100 che in quegli anni equipaggiava moto come la 1100 Sport, e costruendo attorno una moto da competizione con telaio e ciclistica dedicate allo scopo. Fu un successo e da quel momento part&igrave; l&#39;idea di creare una moto in piccolissima serie, per chi voleva un mezzo estremo ma con anima Guzzi: la Supertwin 1100 arriv&ograve; all&#39;omologazione dopo poco, ed era qualcosa di unico: un granitico motore ad aste e bilancieri Guzzi sovrastato da una monoscocca in pezzo unico dal cupolino alla punta del codino. Gli scarichi alti per avere pi&ugrave; luce a terra e una posizione di guida assolutamente pistaiola, completamente distesa.&nbsp;  Le &quot;power naked&quot; furono il pi&ugrave; grande successo    A parte la stravaganza della Supertwin 1100 (per chi scrive la pi&ugrave; affascinante di tutte le G&amp;B), negli anni seguenti il duo ha deciso di realizzare anche delle power naked partendo dall&#39;ottima base della V11, cos&igrave; venne prodotta la Furia con il suo inconfondibile sguardo a doppio proiettore sovrapposto e il telaietto posteriore a vista, che a sua volta si declin&ograve; in versioni a tiratura ultralimitata come la Titanium e la Otto. La pi&ugrave; camaleontica fu la seguente Fionda, moto nata come streetfighter con richiami al mondo caf&egrave; racer, ma poi offerta anche come kit di trasformazione per chi ha gi&agrave; una Guzzi V11, moto da cui deriva strettamente, condividendone il telaio.  E&#39; dall&#39;idea del kit Fionda che nasce nel 2007 la parte interamente dedicata alle trasformazioni delle Guzzi dei clienti in Ghezzi &amp; Brian, e i cavalli di battaglia del marchio vennero modificati in modo da essere &quot;plug &amp; play&quot; ed essere installati sulla moto trasformando i V11 in Fionda e Furia, oltre che nella seguente Sport Monza, una carenata dalle linee senza tempo che richiama un altro importante progetto realizzato da G&amp;B: la Moto Guzzi MGS-01  MGS-01, al servizio di Mamma Guzzi    In modo indiretto Ghezzi &amp; Brian hanno segnato un capitolo fondamentale della storia motociclistica italiana, sviluppando e realizzando per conto di Moto Guzzi la MGS-01 Corsa, moto da pista estrema che ha portato il marchio di Mandello a dominare le scene nella Battle Of The Twins del 2006 e 2007 guidata da Vittoriano Guareschi. E&#39; l&#39;ennesima dimostrazione che i due ragazzi lombardi ci sapevano fare con le moto da gara, e purtroppo anche la conferma che il merito di tutto l&#39;ha avuto solo Moto Guzzi, che su questa moto meravigliosa ha applicato solo i loghi.  Negli anni a seguire il controllo della G&amp;B pass&ograve; nelle sole mani di Saturno, ma il progetto dei kit di trasformazione &egrave; continuato e nel 2012 ne arriv&ograve; anche uno su base Griso di nome Motard V-Twin, motardona non particolarmente riuscita dal lato estetico. In seguito nessuna nuova moto e di recente &egrave; stato proposto un progetto di redesign della Ducati 1199 Panigale, come anche l&#39;idea di realizzare una moto per il campionato Moto2. Purtroppo nessuno dei due si &egrave; concretizzato ed &egrave; notizia di qualche mese fa della messa all&#39;asta dell&#39;attivit&agrave;.&nbsp;  Si chiude cos&igrave;- per ora - un capitolo pi&ugrave; che ventennale unico nel suo genere, in cui due tecnici hanno deciso di spendere tutta la loro passione nell&#39;idea pi&ugrave; folle che potesse venirgli in mente: realizzare moto estreme utilizzando unicamente motori Moto Guzzi, il marchio italiano meno estremo di tutti. La cosa pi&ugrave; bella di tutto questo percorso &egrave; che ci sono davvero riusciti, vincendo in pista e facendo vincere anche la Moto Guzzi con la MGS-01. Ci sar&agrave; un futuro per questa perla del motociclismo italiano?  Moto e Design (parte 1), le Ducati che hanno lasciato il segno 

<p>Elaborare le&nbsp; Guzzi per correre e vincere in pista, e poi proporre anche moto di serie estreme sulla stessa base meccanica. La ricetta di Ghezzi &amp; Brian &egrave; stata anticonformista ed estrema, ma alcune moto realizzate sono veri capolavori</p> 

Ghezzi &amp; Brian: le Moto Guzzi per i &quot;teppisti&quot;

Meno peso, pi&ugrave; cavalli e una linea elegantissima ed eterna: ecco il kit Trofeo sviluppato da Ghezzi&amp;Brian e dedicato alla mitica Moto Guzzi V11 Sostanziale riduzione del peso: ecco il primo ingrediente della ricetta di Ghezzi&amp;Brian per trasformare la V11 in una vera e propria bestia da pista (o da strada, per chi vuole andar veloce).  In che modo ridurre il peso? Con componentistica al top: semi-manubri regolabili, strumentazione digitale, pedane arretrate in ergal, telaietto anteriore e posteriore, codone e semi carena appositamente disegnati e realizzati.&nbsp;  Il kit &egrave; di tipo plug-and-play: non c'&egrave; quindi necessit&agrave; di&nbsp;apportare alcuna modifica strutturale alla moto originale.  Ecco i componenti per trasformare la V11 in una splendida "Trofeo":  semicarena telaietto anteriore e posteriore fari anteriori codone puntale in vetroresina cruscotto digitale porta-targa specchietti in fibra di carbonio staffe supporto terminali di scarico luce posteriore e luce targa  Tutti i componenti sono disponibili anche singolarmente. A questi si possono aggiungere i kit di trasformazione motore sviluppati dalla stessa GhezziBrian  [gallery ids="25787,25788,25789,25790,25791"]  &nbsp;

Trasformare una V11 in una "Trofeo"? Ecco il kit Ghezzi&Brian dedicato alla mitica Moto Guzzi

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Ghezzi&Brian V11 Trofeo: ecco il kit