        Garelli sempre pi&ugrave; nell'occhio del...Ciclone. L'azienda di Seesto San Giovanni si tuffa nel mondo delle bici eletttriche pieghevoli dedicate ai percorsi urbani. Lo fa con la eBike Ciclone Edition. Garelli Ciclone E4, il motorino elettrico ispirato agli anni '80 BICI ELETTRICA PER LA CITT&Agrave;  Bicicletta adatta alla citt&agrave;, Garelli Ciclone Edition vanta un telaio pieghevole, ruote con diametro ridotto e pneumatici 20"x4", per un peso di 21 kg. La batteria da 670 Wh non &egrave; posizionata esternamente, ma integrata direttamente nel telaio, e alimenta il motore nel mozzo Bafang. La forcella ammortizzata SRT, i freni a disco da 160mm e il cambio Shimano a sei velocit&agrave; completano il quadro. CICLONE EDITION SIC 58  La eBike &egrave; disponibile in tre diverse colorazioni: Scout, Sport e Passion, a cui si aggiunge la versione speciale Sic 58, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marco Simoncelli: un'edizione limitata con grafica ispirata alla Honda del pilota riminese. La versione Sic 58 costa 1.825 euro (mentre Scout, Sport e Passion sono in listino a 1.759 euro): l'obiettivo di Garelli &egrave; proprio quello di sostenere la fondazione dedicata alla memoria del "Sic".&nbsp;       

L'azienda di Sesto San Giovanni lancia la sua nuova due ruote 'green' pieghevole: oltre alle tre colorazioni standard, in listino la versione speciale con grafica ispirata alla Honda del "Sic"

Garelli eBike Ciclone Edition, bici elettrica nel segno di Simoncelli

        A un anno dall'anteprima a EICMA 2019, Garelli ufficializza le specifiche tecniche e il prezzo di Ciclone E4, il motorino elettrico che si rif&agrave; al modello prodotto dalla Casa di Sesto San Giovanni tra il 1977 e il 1987. Un ritorno al passato ormai sempre pi&ugrave; di moda tra le Case costruttrici che, con sempre maggior frequenza, riprendono dettagli e telai del passato, per creare nuovi esemplari green e a basso impatto ambientale. Garelli ritorna in chiave green Specifiche tecniche e autonomia Il nuovo gioiellino di Garelli prende il nome E4 per via della versione da 4 kW, sviluppata per raggiungere i 70 km/h con una coppia massima che supera i 150 Nm (attraverso il limitatore &egrave; possibile ridurre la velocit&agrave; per renderlo idoneo anche a chi non &egrave; in possesso del patentino). Una batteria da 2 kWh garantisce poi un'autonomia di 110 km che, in caso di guida con modalit&agrave; pi&ugrave; performante, scende a 70. Per quanto concerne invece la ricarica, per un ciclo completo sono necessarie 3-4 ore con il caricatore fast o il doppio con quello normale.&nbsp;  Estetica e prezzo Passando al capitolo estetica, Garelli Ciclone E4 ricorda moltissimo il modello anni'80, con telaio tubolare. L'ampia sella garantisce spazio a sufficienza per viaggiare in due, mentre gli pneumatici sono personalizzabili per permetterne l'uso sia in stada che in pista. Dal punto di vista ciclistico troviamo una forcella a sospensione invertita e un monoammortizzatore al posteriore. Per quanto riguarda il prezzo, la versione base costa 4500 euro, ma Garelli ha gi&agrave; pensato a nuove varianti: dalla Cross con pneumatici tassellati, alla Soul dal look pi&ugrave; sportivo.&nbsp;       

Ufficiali le specifiche e il prezzo del motorino green presentato in anteprima all'edizione 2019 di EICMA. Ritornano i tuboni, mentre la batteria da 2 kWh garantisce un'autonomia di 110 km

Garelli Ciclone E4, il motorino elettrico ispirato agli anni '80

        Polini &egrave; rinomata per la produzione di parti speciali per le due ruote motorizzate: ora l&rsquo;azienda bergamasca continua con passione il proprio lavoro di sviluppo anche nel mondo delle E-bike, dove il motore elettrico E-P3 &egrave; diventato un importante punto di riferimento. Eicma 2019: le 10 novit&agrave; che promettono di stupirci I MODELLI - Kawasaki, Jeep, Garelli e Mondial hanno scelto Polini E-P3 per equipaggiare le proprie E-bike: un motore elettrico compatto, potente e leggero, che grazie alle sue caratteristiche si dimostra un prodotto performante e di qualit&agrave;. Le E-bike nate da queste nuove partnership sono nello specifico di tipologia off-road per Jeep e Kawasaki, gravel per Garelli e scrambler per Mondial. A completare queste partnership si &egrave; aggiunto il gruppo Code, produttore di E-Bike,&nbsp;che ha sviluppato una handbike in collaborazione con Alex Zanardi per Elba4all. Tutte le E-bike saranno esposte a EICMA, allo stand Polini E46 padiglione 15. &nbsp;       

L&rsquo;azienda di Alzano Lombardo presenta in anteprima le E-bike Kawasaki, Jeep, Garelli e Mondial equipaggiate con motore elettrico Polini E-P3

Polini, le anteprime per EICMA 2019

A cento anni dalla sua fondazione, ritorna lo storico marchio italiano con i modelli degli anni Settanta in versione elettrica in 5 allestimenti  

Garelli: il Ciclone adesso è elettrico - LE FOTO

Abbiamo gi&agrave; parlato del ritorno del Ciclone in versione elettrica (leggi qui) e adesso, da questo mese, &egrave; possibile provarlo.  IL TUBONE SI RINNOVA - Il Ciclone &egrave; stato un ciclomotore di tipo &lsquo;tubone&rsquo; costruito dalla Garelli negli anni Settanta. Aveva 2 freni a tamburo, 2 ammortizzatori, ruote a raggi, faro rotondo e cambio a cinque marce.    A cent&rsquo;anni dalla sua nascita, lo storico marchio motociclistico italiano ritorna e lo fa con uno dei modelli pi&ugrave; rappresentativi degli anni Settanta. Il nuovo Ciclone mantiene il caratteristico design con telaio monotrave dallo stile irriverente e i cerchi da 13&rdquo; pollici idonei per la mobilt&agrave; urbana e i rapidi cambi di traiettoria. Una cosa &egrave; cambiata, il Ciclone diventa green e sostenibile con un motore Bosch 100% elettrico e fino a 120 km di autonomia (in Eco Mode; diventano fino a 80 km in Sport Mode). La ricarica avviene in 6/8 ore con caricabatterie di serie, in &frac34; ore con caricabatterie opzionale Fast Charger.  Il Ciclone, dunque, &egrave; ritornato, e con una missione ben precisa, asseriscono i realizzatori: &ldquo;Riportarci indietro nel tempo e negli anni&rdquo;.  Dal mese di giugno il nuovo Ciclone in versione elettrica, si pu&ograve; anche provare. Definita da Garelli &lsquo;la prima moto elettrica compatta urban retr&ograve;&rsquo;, &egrave; declinata in 5 allestimenti: modelli sportivi ed aggressivi come il Passion, nella classica colorazione rosso Garelli, o dal gusto pi&ugrave; minimal come il tenebroso Dark.  SCOUT - Nel traffico cittadino come in una jungla urbana, il Ciclone Scout &egrave; caratterizzato dalla grafica in edizione limitata realizzata per il centenario del marchio Garelli. Il verde inglese lucido del telaio si abbina alle tinte cuoio di sella e dettagli.  Prezzo: &euro; 3.490,00 IVA inclusa.  DARK - Il total black &egrave; lo stile per eccellenza. Minimale ma al tempo stesso di carattere i dettagli a contrasto rossi delle componenti si ritrovano in coordinazione nella grafica e nelle impunture della sella. Decisamente elegante.  Da segnalare il cruscotto, che indica temperatura, batteria, consumo istantaneo, autonomia residua, odometro, diagnostica in tempo reale, cruise control. Optional: borsa laterale termoformata Multilock.  Prezzo: &euro; 3.149,00 IVA inclusa.  METAL&nbsp; - &nbsp;Dedicato a tutti quelli che il Ciclone l&rsquo;hanno avuto da ragazzi &nbsp;ma anche a tutti quelli che quell&rsquo;esperienza non l&rsquo;hanno ancora provata. Il Ciclone ritorna pi&ugrave; sfrontato e impertinente che mai e con una missione ben precisa: riportarci indietro nel tempo e soprattutto negli anni. Telaio in alluminio spazzolato per uno stile naked.  Prezzo: &euro; 3.249,00 IVA inclusa.  SPORT - Ispirato alle linee sportive dei mezzi da pista, la versione Sport del Ciclone si indirizza agli atleti, o semplicemente ai dinamici dallo spirito agonistico. Da segnalare: mono ammortizzatore centrale idraulico e regolabile e freni a disco idraulici da 220 mm con pinza freno racing.  Prezzo: &euro; 3.149,00&nbsp;IVA inclusa.  PASSION - Rosso come il colore pi&ugrave; caratteristico del Ciclone anni Ottanta. La grafica a scacchi, presente anche in dettaglio su parafango e cupolino in completo stile race, garantisce di non passare inosservato. Da segnalare: la sella &egrave; divisa in due sezioni cos&igrave; da poter collocare nella parte posteriore un bauletto opzionale al posto della sella passeggero.  Tratto distintivo dei modelli Passion e Scout il cupolino in alluminio, che dona alla linea del mezzo un tipico tocco vintage.  Prezzo: &euro; 3.149,00 IVA inclusa. 

A cento anni dalla sua fondazione, ritorna lo storico marchio italiano con i modelli degli anni Settanta in versione elettrica in 5 allestimenti

Garelli: il Ciclone adesso &egrave; elettrico

Lo storico Ciclone sarà prodotto dalla società Armony, specializzata in due ruote a zero emissioni. Sarà prodotto in quattro versioni, di cui una vintage, tutte con telaio in alluminio, motore elettrico e batteria al litio 

Garelli ritorna in chiave green

Garelli is back: lo storico marchio sta tornando sulla scena e ha scelto come palcoscenico il Salone della Moto di Milano, ovvero la stessa location dove 99 anni fa tutto &egrave; iniziato.  A rilanciare il brand&nbsp;&egrave; la societ&agrave; Armony, azienda specializzata nella produzione di biciclette elettriche, che ha siglato un contratto d&rsquo;affitto e acquisto finale con Finsec, che dal 2006 aveva in portafoglio Benelli. Armony &egrave; guidata da Andrea Casadei e Giacomo Galeazzi, entrambi imprenditori di Riccione, che da 15 anni operano nel settore delle e-bike. Casadei e Galeazzi, tra l&rsquo;altro, sono&nbsp;in societ&agrave; con Maurizio Setti, titolare della griffe Manila Grace nonch&eacute; presidente della societ&agrave; di calcio Hellas Verona. I sammarinesi intendono riportare in auge la storica Casa partendo dalla produzione del &#39;Ciclone&#39;, rivisitato in chiave green.  NUOVA AVVENTURA - &quot;La nostra societ&agrave;&rdquo;, spiega Galeazzi all&#39;edizione riminese del Resto del Carlino, &ldquo;produce un&#39;ampia gamma di bici elettriche dal 2005, cos&igrave; abbiamo deciso di lanciarci in questa nuova avventura. Abbiamo trattato con Paolo Berlusconi, stipulando un contratto d&#39;affitto che, anche attraverso il versamento di royalty, prevede l&#39;acquisto finale del marchio. In trattativa c&#39;era anche un gruppo asiatico, ma alla fine siamo riusciti ad aggiudicarci l&#39;affare&quot;.  &ldquo;La contrattazione &egrave; partita a fine luglio, ma davanti al notaio siamo arrivati solo a poche ore dall&#39;inizio di EICMA, dove nel nostro stand Garelli abbiamo presentato la moto con grande successo&rdquo;, spiega Galeazzi. &ldquo;Abbiamo rimesso in produzione il &#39;Ciclone&#39;, uno dei &#39;tuboni&#39; pi&ugrave; noti degli anni &#39;70, venduto dalla Garelli per 25 anni. Lo abbiamo rifatto in quattro versioni, compreso il vintage, mantenendo lo stesso telaio, ma con parti futuriste, motore elettrico, batteria al litio, non inquinante, esente dal bollo, assicurazione al 50% e utilizzabile anche nelle ztl&quot;.  COME E&rsquo; REALIZZATO - &nbsp;&ldquo;Gli stampi del telaio in alluminio e dei cerchi vengono fatti in Cina, il motore &egrave; Bosch, le batterie sono Samsung, mentre tutte le altre componenti, nonch&eacute; l&#39;engineering e lo sviluppo, sono italiani. Il primo assemblaggio avviene in Cina, da marzo in poi lo faremo in Italia. Stiamo scegliendo tra Veneto ed Emilia-Romagna&quot;, ha concluso Garelli.  TUTTO GREEN - Il piano industriale prevede un piano di sviluppo strutturato in 2 diversi ambiti: motociclo ed e-bike. Il Ciclone, ciclomotore 100% elettrico verr&agrave; realizzato in quattro allestimenti, tra i quali uno vintage. Sar&agrave; un veicolo green con telaio in alluminio, motore Bosch e batteria Samsung agli ioni di litio. Autonomia dichiarata fino a 120 chilometri e ricarica della batteria in 3-4 ore. Verr&agrave; realizzata anche una collezione di&nbsp; ebike che &egrave; stata presentata in anteprima sempre ad EICMA, composta da mtb, trekking e city bikes motorizzate con i motori della tedesca Bosch o dell&rsquo;italiana OLI.  LA STORIA - Il Ciclone vide la luce nel 1977&nbsp; e rispondeva ai classici canoni dei &ldquo;tuboni&rdquo; dell&#39;epoca, ovvero:&nbsp; 2 freni a tamburo, 2 ammortizzatori, nessuna carena, ruote a raggi, faro rotondo e cambio a cinque marce.  Nei primi anni &lsquo;80 si ebbero le prime evoluzioni, i parafanghi anteriore e posteriore divennero in materiale plastico, i cerchi in lega d&rsquo;alluminio a tre razze sdoppiate, il faro CEV di forma rettangolare e venne presentata una diversa strumentazione. Gli abbinamenti di colore pi&ugrave; diffusi erano giallo/nero e rosso/nero.  Nel 1984 vennero introdotte le frecce, il freno anteriore a disco, il faro venne inglobato in una mascherina di plastica, il motore venne dotato di&nbsp; miscelatore automatico e nacque il modello raffreddato a liquido a circolazione naturale (anche se esteticamente si vedeva ancora qualche aletta poco pronunciata), prodotto fino al 1988.  Il nome Ciclone era stato nuovamente utilizzato dal marchio Garelli nel 2008, ma senza alcun punto di contatto con il modello originario. 

Lo storico Ciclone sar&agrave; prodotto dalla societ&agrave; Armony, specializzata in due ruote a zero emissioni. Sar&agrave; prodotto in quattro versioni, di cui una vintage, tutte con telaio in alluminio, motore elettrico e batteria al litio

Questo &egrave; il Garelli Junior Sport Special del 1966. Nell&rsquo;immaginario dei giovani il nome Garelli era spesso abbinato ai diffusissimi ciclomotori monomarcia o a tre marce ad uso famigliare, ma il marchio lombardo era presente gi&agrave; nelle cronache sportive degli anni &rsquo;20 e l&rsquo;esperienza per produrre dei mezzi performanti non gli faceva certo difetto.  ANTESIGNANO DEL SUCCESSIVO MONZA, lo &ldquo;Special&rdquo; disponeva di mezzi manubri e di una linea slanciata contraddistinta da un lungo serbatoio. La livrea era giallo ocra e l&rsquo;aspetto serioso si rifaceva pi&ugrave; a una motoleggera che a un esuberante cinquanta. La forcella e gli ammortizzatori erano schermati (ma idraulici), le ruote alte da 19&rdquo; montavano sottili pneumatici da 2,00 e il telaio era a doppia culla aperta.    IL MOTORE PER&Ograve; ERA ALQUANTO BRIOSO: quattro marce con comando sulla destra, lo scarico che partiva con una forma divergente gi&agrave; dall&rsquo;imboccatura del cilindro e il carburatore da 18 mm che aspirava da una cassa filtro munita di presa dinamica (quello che oggi definiremmo airbox). Cilindro in ghisa e testa con la candela in posizione inclinata, lo Special era capace di oltre 5,5 CV e superava i 9.000 giri/min. Tradotto in prestazioni significa oltre 90 km/h, una velocit&agrave; che lo collocava di diritto tra i motorini &ldquo;che comandavano&rdquo;.   

L&rsquo;aspetto sobrio non lo collocava tra i pi&ugrave; amati dai teenagers, ma bastava farci un giro per capire le potenzialit&agrave; del suo piccolo motore

Garelli Junior Sport Special, amico di ieri

Fondata nel lontano 1919, da anni si parla di un possibile rilancio in grande stile della Garelli, magari mettendo in produzione modelli di piccola cilindrata, o intermedia, ma curatissimi e adatti ad una utenza premium: una fascia di mercato destinata ad espandersi sempre di pi&ugrave; in futuro.  PER ESEMPIO UNA SCRAMBLER - A tal proposito, il designer Oberdan Bezzi - che di un rilancio prossimo venturo della Garelli &egrave; fermamente convinto - vedrebbe come perfetta &ldquo;arma&rdquo; per attirare gli appassionati una piccola scrambler di cilindrata 350, come quella che vedete nella foto in alto. Un genere di moda e con un pubblico di potenziali acquirenti eterogeneo e trasversale.  PICCOLA FAMIGLIA - &ldquo;Equipaggiata con un moderno monocilindrico quattro valvole raffreddato a liquido di provenienza Asiatica,&rdquo; scrive Oberdan sul suo blog &ldquo;la nuova Garelli si presenterebbe come un mezzo di gusto classico ma raffinato, comprensiva di tutti gli elementi tipici della categoria e con una confezione di ottima qualit&agrave;&rdquo;. E a quel punto, creare una piccola famiglia &ldquo;modern-clasic&rdquo;, aggiungendo una caf&eacute; racer e una street tracker, potrebbe essere la successiva mossa vincente. 

Il noto designer Oberdan Bezzi immagina una piccola scrambler con finiture premium con cui rilanciare il celebre marchio italiano

Il rilancio della Garelli? Potrebbe avvenire cos&igrave;&hellip;

Il museo Checco Costa dell&rsquo;Autodromo di Imola dedica uno spazio espositivo a un personaggio simbolo del motociclismo imolese: Fausto Gresini. Dal 9 marzo al 31 maggio sono esposte moto, tute e caschi del campione imolese.  Team manager della Gresini Racing e membro del Consiglio di Amministrazione dell&rsquo;Autodromo di Imola, nella sua carriera da pilota Fausto Gresini ha raccolto 21 vittorie, laureandosi due volte Campione del Mondo Classe 125cc, nel 1985 e nel 1987.  Si potranno osservare da vicino la Garelli 125 GP con la quale Gresini conquist&ograve; nel 1987 il suo secondo alloro iridato e la Honda RS125R del 1992, stagione in cui si classific&ograve; al secondo posto in campionato. La mostra prevede inoltre un successivo focus sulla storia della Gresini Racing, struttura fondata da Fausto Gresini nel 1997 e oggi impegnata in tutte le tre categorie del Motomondiale: MotoGP, Moto2 e Moto3.  &ldquo;Il fatto che mi sia stata dedicata una mostra significa che ormai come pilota faccio parte della storia&hellip; del resto, dal mio primo titolo mondiale sono gi&agrave; passati trent&rsquo;anni! Scherzi a parte, sono orgoglioso che l&rsquo;Autodromo di Imola abbia voluto dedicare a me e alla Gresini Racing questo spazio espositivo all&rsquo;interno del Museo Checco Costa: un&rsquo;iniziativa bella e interessante, che mi fa doppiamente piacere perch&eacute; si tiene nella mia citt&agrave;, Imola&rdquo;, ha detto Fausto Gresini.  In occasione della mostra del ventennale di ISQ - Istituto Sicurezza e Qualit&agrave;, l&rsquo;esposizione, curata dallo studio Veronesi-Namioka, la mostra a Gresini si affianca ad altre due mostre tematiche dedicate rispettivamente alla storia dell&rsquo;Autodromo di Imola, con fotografie e didascalie che raccontano i momenti pi&ugrave; significativi dal 1947 al 1973, e alla Scuderia Toro Rosso, con la monoposto di Formula Uno STR6, guidata nel campionato mondiale 2011 dallo svizzero Sebastien Buemi e dallo spagnolo Jaime Alguersuari.  Il Museo Checco Costa &egrave; aperto nei giorni feriali dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 (sabato e domenica durante il Museo Checco Costa dell&rsquo;Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari le manifestazioni in programma). Il costo del biglietto &egrave; di 5 Euro. Fiammetta La Guidara       &nbsp;

Dal 9 marzo al 31 maggio il museo Checco Costa dell&rsquo;Autodromo di Imola espone moto, tute e caschi del team imolese

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Garelli eBike Ciclone Edition, bici elettrica nel segno di Simoncelli

Garelli Ciclone E4, il motorino elettrico ispirato agli anni '80

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Garelli ritorna in chiave green

Garelli ritorna in chiave green

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Il team Gresini al Museo Checco Costa