        Roma si ferma ancora. Per via dell'inquinamento a cui si lega l'elevata quantit&agrave; di smog presente nella Citt&agrave; Eterna, questo 14 gennaio prender&agrave; il via la terza domenica ecologica (ne sono previste cinque per il calendario invernale). Le ultime due date sono fissate al 25 febbraio e 24 marzo. La Capitale bloccher&agrave; il traffico nella Fascia Verde, con le fasce orarie che sono dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Ci sono per&ograve; come sempre delle deroghe. Deroghe E' stato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha elencare le deroghe in un'ordinanza specifica. Dunque i limiti di circolazione vedranno esclusi:  &nbsp;veicoli elettrici o ibridi; veicoli alimentati a metano, a Gpl o Bi-Fuel benzina-Gpl o benzina-metano, anche trasformati, marcianti con alimentazione a Gpl o metano e da Euro 3 in su; veicoli con motore a benzina Euro 6; ciclomotori a 2 ruote con motore 4 tempi Euro 2 e successivi; motocicli 4 tempi Euro 3 e successivi; autoveicoli per il trasporto collettivo pubblico e privato; taxi e NCC dotati di concessioni comunali; autoveicoli adibiti a car sharing, car pooling e servizi Piano Spostamenti Casa Lavoro; auto minute del contrassegno per persone con disabilit&agrave;: mezzi adibiti al trasporto di persone sottoposte a terapie indispensabili o trattamenti sanitari per malattie gravi.  PATENTE DI GUIDA: STA ARRIVANDO QUELLA DIGITALE!       

Lo stop nella Capitale del traffico e i limiti alla circolazione nella Fascia Verde sono per prevenire e contenere l'inquinamento atmosferico

14 gennaio, domenica ecologica a Roma: deroghe e orari

        Che l&rsquo;elettrico sia la strada del futuro sembra ormai cosa certa. Ma c&rsquo;&egrave; chi vuole provare a seguire anche altre vie, come il caso di Triumph, che sta lavorando per sviluppare un nuovo carburante ricco di etanolo (E40) da utilizzare per i motori a tre cilindri da utilizzare nella stagione 2024 della Moto2 (di cui, ricordiamolo, il Marchio &egrave; fornitore unico). L&rsquo;obiettivo di Triumph &ldquo;Penso che ci sia consenso tra i produttori europei sul fatto che l&rsquo;elettrico non possa essere l'unica risposta&rdquo;, ha dichiarato il Chief Product Officer di Triumph Steve Sargent durante una recente intervista con MCN. &ldquo;I carburanti sostenibili&nbsp;sono una possibilit&agrave; concreta, un&rsquo;alternativa potenzialmente migliore. Stiamo cercando di farlo capire all&rsquo;EU&rdquo;.&nbsp;L&rsquo;idea, infatti, &egrave; che questi motori &ldquo;ecologici&rdquo; potrebbero un giorno arrivare sui modelli di serie e raggiungere, entro il 2027, circa il 70% di etanolo. Dove sta il vantaggio? In primis, con una maggiore quantit&agrave; di etanolo si riducono le emissioni nette di carbonio, e poi (e questo &egrave; un grande vantaggio per i produttori) con l&rsquo;etanolo si possono ottenere prestazioni superiori a quelle che fino a ora garantiscono i motori elettrici. &ldquo;Ci&ograve; di cui ci siamo ormai resi conto grazie alla MotoE e, in generale, ai numerosi prototipi a batteria&nbsp;- continua Sargent -&nbsp;&egrave; che con l&rsquo;elettrico il raggio d&rsquo;azione &egrave; ancora assai limitato. Se si guarda alla tecnologia attualmente esistente per le batterie dei veicoli elettrici ma anche alle proiezioni su come l'efficienza di tali batterie possa migliorare nei prossimi 10 o 15 anni, penso sia abbastanza chiaro che una simile tecnologia non potr&agrave; certo raggiungere i livelli di un normale motore a benzina&rdquo;.&nbsp; L&rsquo;alternativa E poi c&rsquo;&egrave; la fatidica data 2035 (l&rsquo;anno dal quale i motori a combustione per le auto non potranno pi&ugrave; essere prodotti). Questo anno, che se ci pensiamo &egrave; dietro l&rsquo;angolo, pone di fronte ai costruttori diverse problematiche, una tra tutte di cui si &egrave; ampiamente parlato: questo tempo sar&agrave; sufficiente per adeguarsi? C&rsquo;&egrave; chi nutre forti dubbi, come Sargent, che proprio per questo auspica una nuova opzione, appunto quella dei carburanti ecologici. &ldquo;Se stiamo parlando di sostituire il tipo di moto con cui Triumph si &egrave; fatta un nome negli ultimi 25-30 anni&nbsp;- ha spiegato Sargent - la tecnologia dell&rsquo;elettrico, al momento, non pu&ograve; essere in grado di farlo e, in pi&ugrave; bisogna considerare che moltissimi motociclisti, oggi, non cambierebbero mai la loro moto a benzina per un modello a batteria&rdquo;. Ma i carburanti ecologici potrebbero essere una buona alternativa:&nbsp;&ldquo;&Egrave; qualcosa che i produttori potrebbero fare molto pi&ugrave; rapidamente rispetto allo sviluppo (per molti da zero) di una nuova gamma di moto elettriche, specialmente se la tecnologia a cui ci si affida non &egrave; ancora in grado di offrire ci&ograve; che realmente il cliente desidera&rdquo;. Ora non resta che farlo capire alla Commissione Europea: &ldquo;Dovremo rispettare qualsiasi regolamentazione venga decisa e qualunque incentivo i governi decidano di mettere in atto", ha sottolineato Sargent. "Speriamo solo che ascoltino le nostre idee ed opinioni in termini di cosa pu&ograve; essere fatto rapidamente e cosa pu&ograve; essere fatto in modo efficace&rdquo;. TRIUMPH STREET TRIPLE, LA GAMMA FA IL GIRO DELLE CONCESSIONARIE DEL REGNO UNITO       

L&rsquo;azienda sta sviluppando un nuovo carburante ricco di etanolo che riduce le emissioni nette di carbonio e garantisce prestazioni elevate

Triumph: "Elettrico? Meglio i carburanti ecologici, speriamo ci ascoltino"

Non possiamo essere il capro espiatorio da mostrare alle folle, non saremo n&egrave; Ges&ugrave; n&egrave; Barabba. Occorre essere partecipi di questa transizione, attori, protagonisti ma anche controllori. Proprio perch&eacute; toccher&agrave; la nostra passione e mette in gioco il nostro futuro &egrave; necessario che siamo attenti, costruttivi e partecipi. Ci sar&agrave; un momento in cui guarderemo le nostre moto a benzina e sar&agrave; necessario fermarle, ma prima assicuriamoci che tutto quello che &egrave; pi&ugrave; importante sia fatto, che le priorit&agrave; siano reali e non solo patacche che i la politica si affigge sul petto, lustrandole.  FACCIAMO UN ESEMPIO  Nel 1869&nbsp;John W. Hyatt, inventore statunitense, cre&ograve; la celluloide. La utilizz&ograve; per poter&nbsp; vincere un concorso indetto da una societ&agrave; produttrice di biliardi che cercava un&#39;alternativa economica e ecofriendly, diremmo oggi, all&#39;avorio, usato per la produzione delle palline e responsabile di un vero e proprio eccidio di pachidermi. Quindi uno dei primi utilizzi di un materiale plastico aveva una forte valenza ambientale. Poi sappiamo com&#39;&egrave; andata a finire.  Transizione ecologica. Suona bene, vero? Solo a pronunciarla immaginiamo un futuro migliore, prati verdi, fiori, cieli tersi, si possono quasi i cinguettii.  Sia chiaro, la transizione ecologica ce la siamo meritati ed &egrave; necessaria. Per mille motivi, fra i quali quello di disporre dell&#39;incredibile talento di trasformare in tossico tutto ci&ograve; che tocchiamo. L&#39;ambiente &egrave; un problema che non &egrave; pi&ugrave; rimandabile, ormai siamo fuori tempo massimo e quello che possiamo fare ha carattere d&#39;urgenza. L&#39;abbiamo trascurato quando era un problema importante ed abbiamo aspettato divenisse urgente, come se le cose urgenti acquisissero per forza la caratteristica di importanza. Continuiamo a pensare alla cura dell&#39;ambiente come qualcosa di importante, prima che urgente e presidiamo le decisioni che ne seguiranno.&nbsp;  TOCCHERA&#39; FARE LA NOSTRA PARTE    Toccher&agrave; anche a noi, cominciano ad arrivare le date, 2035, 2040. Cosa succeder&agrave;? Io nel 2040 potr&ograve; anche pensare di prendermi una moto elettrica, di fare una di quelle scelte che si fanno una volta raggiunta una certa et&agrave; per mantenersi giovani, come un nonno che fa le videochiamate. Ma il problema non sono io, il problema sono i 130 e oltre anni di storia del motociclismo. Certo, avremo moto elettriche, ci divertiremo un sacco a non fare rumore o avremo configurazioni che ci permetteranno di essere silenziosi nei boschi, di girare imitando un V4 in pista o di passeggiare al suono di un pastoso biciclindrico.  Per&ograve; c&#39;&egrave; un mondo da convertire, non basta inserire in listino dei modelli elettrici. Anzi, non c&#39;&egrave; un mondo da convertire, c&#39;&egrave; un mondo da fermare e contemporaneamente da avviare. Sar&agrave; una bella sfida. Una bella sfida cui dovremmo essere partecipi, se non vogliamo che tutto questo assuma toni distopici, che diventi un incubo. Non lasciamo ad altri le soluzioni che riguardano la nostra passione. Rannicchiarci in un angolo non far&agrave; passare la cosa.   Ci sono priorit&agrave; che vanno seguite e il nostro compito sar&agrave; vigilare su queste priorit&agrave;. Non permettiamo che campagne e lotte diventino bandiere che i goveranti usano per farsi belli, espressioni che suonano bene, eufoniche. Quando serve siamo numericamente interessanti, quando non serve siamo una minoranza. La verit&agrave; &egrave; che siamo una minoranza molto vistosa e facilmente individuabile. Per questo finiamo spesso nel mirino, per questo nascono limiti espressamente dedicati a noi, come se questo avesse un impatto significativo. Alcune case, ho in mente Honda e Yamaha, hanno gi&agrave; annunciato di perseguire il raggiungimento dell&#39;obiettivo zero emissioni nel loro processo produttivo. Questa &egrave; la direzione, queste sono le priorit&agrave;, prima di arrivare a dover eliminare le moto come le conosciamo.&nbsp;  Moto elettriche, ANCMA: ottima crescita nel primo semestre 2021  NON SCHIVIAMO LE RESPONSABILITA&#39;  Ma davanti a quello che ci attende nei prossimi anni dobbiamo essere protagonisti, dobbiamo far sentire alle case motociclistiche, ai vari produttori della filiera la nostra vicinanza, la nostra presenza, il nostro supporto. Un giorno, sar&agrave; inevitabile, guider&ograve; con grande gusto una Ducati Panigale PEL (Power Engine Lightning, invento) ma vorrei non accadesse prima che la transizione sia arrivata a tanti altri mostri. Abbiamo spesso demandato ad altri il controllo sull&#39;ambiente, abbiamo accettato decisioni di impatto per non dovercene occupare nel quotidiano. Abbiamo accettato cose come rischiare una multa per una grigliata.  Per fugare ogni dubbio, la tutela dell&#39;ambiente &egrave;&nbsp;prioritaria, cos&igrave; tanto da aver fatto scelte personali e professionali per andare nella direzione di ridurre l&#39;impronta del mio passaggio. Per questo non mi piace quando le decisioni su questo argomento vengono prese sopra di me. A maggior ragione quando vanno a toccare una mia passione. Ribadisco, non vedo l&#39;ora di guidare una Panigale o una Fireblade elettrica, di chiudere il cerchio che da bimbo mi ha visto muovere i primi passi dando gas ad un PegPerego. Per&ograve; vorr&ograve; farlo quando sar&agrave; una risposta necessaria e significativa e non un semplice vessillo con cui distrarre da ci&ograve; che veramente crea danni irreparabili.  ATTORI E NON SOGGETTI    Possiamo&nbsp;immaginare un futuro, anche prossimo, in cui certe discipline motociclistiche si faranno solo in modo elettrico, in cui la mobilit&agrave; urbana sar&agrave; solo elettrica ma voglio sperare che ci sia l&#39;intelligenza per gestire questa transizione in modo che quando ci toglieranno gli ottani che ci esplodono in prossimit&agrave; del culo tutto quello che &egrave; pi&ugrave; importante e significativo fare sia gi&agrave; stato fatto, non tanto per proteggere la nostra passione, quanto perch&eacute; i problemi dell&#39;ambiente hanno protagonisti molto pi&ugrave; significativi delle moto.  Altrimenti faremo come con l&#39;invenzione di John Weslay Hyatt, sputtaneremo una buona idea usandola peggio, perch&eacute; suona bene, perch&eacute; evoca un futuro migliore.&nbsp;  BMW metter&agrave; il cardano sulle moto elettriche? 

La fine dei motori endotermici sembra ormai certa, all&#39;orizzonte si profila un futuro elettrico. &nbsp;Per&ograve; la strada per arrivarci deve essere studiata in maniera strutturata ed intelligente

Transizione ecologica? Occhio a non &quot;sputtanare&quot; tutto

        Domenica 1 marzo 2020, quarta domenica ecologica a Roma. Si tratta del quarto e ultimo appuntamento nel calendario varato dal Campidoglio che ha deciso di anticipare il blocco veicolare inizialmente programmato per il 29 marzo, data in cui sono previsti il Referendum Costituzionale e la Maratona di Roma. L'iniziativa si pone l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui temi della salvaguardia ambientale e del contenimento dell'inquinamento atmosferico. In base all'ordinanza della Sindaca Virginia Raggi n&deg;38 del 27 febbraio 2020, il blocco del traffico sar&agrave; in vigore all'interno della Fascia Verde nelle seguenti fasce orarie: 7.30-12.30 e 16.30-20.30. Nell'ordinanza stessa sono elencate anche le tipologie dei veicoli a due e quattro ruote che non potranno circolare e quelli, invece, esenti dal divieto. Le limitazioni per moto e motorini Domenica 1 marzo non potranno circolare a Roma, nelle fasce orarie sopraindicate, le moto a 4 tempi precedenti a Euro 3 e i ciclimotori a 2 ruote a 4 tempi precedenti Euro 2. La circolazione, invece, sar&agrave; consentita per le moto a 4 tempi Euro 3 e successivi e i ciclomotori a 2 ruote a 4 tempi Euro 2 e successivi. Per quanto riguarda le auto, circolazione interdetta per le auto a benzina fino a Euro 5 e le vetture diesel fino a Euro 6. Deroga al blocco invece per i veicoli elettrici, ibridi, a gas, benzina Euro 6, mezzi per disabili, veicoli in car sharing e in car pooling. Previste deroghe anche per le elezioni suppletive nel primo collegio uninominale della Camera dei Deputati che coinvolgeranno i cittadini dei municipi residenti nel municipio Roma I e una parte di quelli residenti II, XIII, XIV e XV. Nelle aree indicate potranno circolare le auto dell'amministrazione capitolina, i veicoli condotti da personale incaricato nei servizi elettorali e quelli dei cittadini muniti di tessera elettorale, diretti ai seggi. Le sanzioni&nbsp; Il mancato rispetto dell'ordinanza sul divieto circolazione nelle aree e nelle fasce orarie previste pu&ograve; essere sanzionato nei controlli di polizia con una multa che va dai 163 ai 658 euro. Qualora il multato venisse nuovamente sanzionato in recidiva per un'infrazione simile pu&ograve; incorrere anche nella sospensione della patente dai 15 ai 30 giorni.&nbsp; Giletti centauro eroico: salva addetta Atac da rissa       

Moto e motorini di determinate tipologie non potranno circolare nelle seguenti fasce orarie: 7.30-12.30 e 16.30-20.30. Previste sanzioni dai 163 ai 658 euro&nbsp;

Roma, 1 marzo stop al traffico: limiti per moto e motorini

        Roma continua il suo cammino in direzione ecologia: ancora una volta bisogner&agrave; lasciare in garage la propria moto e preferire una passeggiata domenicale. Il 9 febbraio &egrave; previsto infatti il blocco della circolazione nella capitale nella Ztl Fascia Verde, al fine di combattere l&rsquo;inquinamento atmosferico. BLOCCO SOSPESO PER 4 ORE Il blocco dei mezzi di trasporto sar&agrave; attivo dalle 7:30 alle 12:30 e, nel pomeriggio, dalle 16:30 alle 20:30. Per controllare le eventuali deroghe disposte dall&rsquo;ordinanza sindacale si pu&ograve; consultare il sito di Roma Capitale, mentre la stessa amministrazione capitolina garantisce un potenziamento dei mezzi pubblici e dei taxi, in modo da consentire ai cittadini di raggiungere facilmente la loro meta se inclusa nella Fascia Verde. Dopo il 9 febbraio, i prossimi appuntamenti con la Domenica ecologica sono previsti per il 23 febbraio e il 29 marzo. Auto o moto? Meglio la moto: ecco perch&eacute;       

La Domenica ecologica prevede il blocco dei veicoli dalle 7:30 alle 12:30 di mattina e dalle 16:30 alle 20:30 nel pomeriggio. La zona interessata &egrave; la Ztl Fascia Verde

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14 gennaio, domenica ecologica a Roma: deroghe e orari

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Roma, il 9 febbraio stop alla circolazione

Bultaco Brinco