        Le dual-purpose sono moto versatili, adatte sia all&rsquo;asfalto che allo sterrato e, soprattutto quelle che andremo ad analizzare (con una cilindrata compresa tra i 250 e i 500 cc) sono molto leggere e maneggevoli, quindi, poco impegnative, sia nell'acquisto che nella guida. La ??Honda CRF300 Rally, la Voge 300 Rally e la Royal Enfield Himalayan si inseriscono in quel territorio di mezzo tra le stradali e le tassellate da enduro e fanno parte di una nicchia di mercato che negli ultimi tempi sta prendendo sempre pi&ugrave; piede. ??Honda CRF300 Rally La nuova CRF300 Rally &egrave;, con buona probabilit&agrave;, la proposta che rappresenta al meglio questa nicchia di mercato. Non &egrave; un enduro che ti strappa le braccia nelle accelerazioni, di quelle da domare, ma non batte ciglio nemmeno sulle rampe pi&ugrave; impervie ed ha consumi eccellenti e l'affidabilit&agrave; "Honda", al top. Per quanto riguarda il cuore, questa &ldquo;piccola&rdquo; dual ha un monocilindrico da 286 cc e 27,3 CV caratterizzato da un doppio albero a 4 valvole raffreddato a liquido, con omologazione Euro 5. La versione pi&ugrave; recente precedente ha pi&ugrave; potenza (il vecchio propulsore si limitava a 24,8 CV) una frizione assistita e l&rsquo;antisaltellamento, che permette scalate veloci senza avere perdite di aderenza. La ciclistica si alleggerisce e perde 4 kg rispetto alla versione precedente grazie ad un telaio riprogettato con forcellone e piastra inferiore di sterzo in alluminio. Altre notevoli modifiche riguardano il nuovo serbatoio da 12,8 litri, per un&rsquo;autonomia dichiarata di 400 km e un consumo medio di oltre 32 km/l. A chi &egrave; consigliata la Honda CRF300 Rally? In generale queste sono moto che piacciono a motociclisti solo apparentemente agli antipodi: chi inizia e chi &egrave; gi&agrave; molto esperto. Se prevedete di fare qualche trasferimento in pi&ugrave;, magari nei weekend, oltre al piacere di qualche sterrato per ore ecco che la Rally pu&ograve; risultare la scelta migliore. Quanto costa la Honda CRF300 Rally La Honda CRF 300 Rally ha un prezzo di 6.890 euro.  &nbsp; Il marchio Voge si sta creando la propria reputazione. Si tratta di una produzione cinese di buon livello importata e distribuita in Italia da Gruppo Padana Sviluppo. I prezzi sono molto accattivanti cos&igrave; come il design e anche questa Rally 300 non fa eccezione. Voge 300 Rally La Voge 300 Rally &egrave; una moto snella e abbastanza leggera (160 kg) spinta da un monocilindrico quattro tempi da 292 cc e 28,6 CV. Il cambio &egrave; a 6 marce, il serbatoio da 11 litri e il consumo dichiarato &egrave; di 31 km/l con emissioni di CO2 pari a 74 g/km. La Valico 300 Rally riesce a raggiungere una velocit&agrave; massima dichiarata di 125 km/h. La ciclistica &egrave; affidata a un telaio in tubi di acciaio, con un sistema sospensivo formato da una forcella anteriore upside-down di 37 mm di diametro con escursione di 205 mm e da un ammortizzatore singolo a precarico regolabile al posteriore. La frenata &egrave; affidata a un sistema ABS a doppio canale disinseribile, a disco singolo. Tra le caratteristiche pi&ugrave; curiose troviamo, poi, una prese USB alla sinistra del display e manopole protette da paramani. A chi &egrave; consigliata la Voge 300 Rally? Come detto per le Honda CRF300, anche questa Rally 300 di Voge piace sia a chi inizia sia a chi &egrave; esperto e vuole magari una seconda moto per le uscite in fuoristrada. A questi aggiungiamo, il pubblico femminile attratto dal peso contenuto e da un'altezza sella non proibitiva (850 mm). La presenza di un bel windscreen fa pensare possa essere adatta anche ai trasferimenti e quindi vale quanto detto per la rivale Honda: &egrave; una moto con cui prendere una sacca e partire per l'avventura senza preoccuparsi di nulla se non di evitare noiose autostrade. Quanto costa la Voge 300 Rally La Voge Valico 300 Rally &egrave; disponibile nella colorazione Lemon Yellow a 4.190 euro.  &nbsp;  Rispetto alle Honda e alla Voge, la Royal Enfield Himalayan punta al genere "classic" e con caratteristiche tecniche in linea con questo spirito, ma comunque interessanti nel loro genere. Royal Enfield Himalayan L&rsquo;Himalayan nel suo aggiornamento 2024, vanta un motore raffreddato a liquido con una cilindrata di 452 cc e una potenza massima di 40 CV a 8.000 giri/min. In pi&ugrave;, questa novit&agrave; portata ad EICMA 2023, &egrave; equipaggiata con ABS a doppio canale, cambio a 6 marce, paramotore e punti di fissaggio per i bagagli. Sopra il motore compatto abbiamo un serbatoio di grandi dimensioni (15 litri), il che suggerisce una notevole autonomia. La sella &egrave; divisa in due parti e il telaietto posteriore tubolare termina con un ampio parafango dotato di illuminazione integrata. A chi &egrave; consigliata la Royal Enfield Himalayan? Facile da caricare come un mulo alpino, la Himalayan &egrave; la moto ideale per chi vuole viaggiare senza fretta. Comoda, pratica, originale e anche sfiziosa, unisce il fascino del tassello con quello della moto classica. Prodotta in India ha una qualit&agrave; complessiva discreta e l'affidabilit&agrave; &egrave; lontana anni luce da quella delle Royal Enfield del tempo che fu. Se cercate una moto robusta per iniziare o tornare a viaggiare, dotata di personalit&agrave;, oppure una seconda moto per le avventure pi&ugrave; toste con un prezzo d'acquisto abbordabile, la Himalayan &egrave; ci&ograve; che fa per voi. Quanto costa la Royal Enfield Himalayan La Royal Enfield Himalayan ha un prezzo di 5.300 euro.        

Leggere e maneggevoli, adatte sia per la guida su strada e nel commuting urbano che per i sentieri off-road. ?Honda, Voge e Royal Enfield si qualificano come tre valide alternative per spassarsela come e quando si ha voglia

Voglia di moto Dual? Ecco 3 piccole pesti da tenere d'occhio

La dual giapponese adatta sia a chi è agli inizi che e chi è già molto esperto si impone nel mercato tra le stradali e le enduro per offrire una via d'uscita a chi ama entrambe

Honda CRF300 Rally: le foto

        Mentre Honda, chiss&agrave;, starebbe pensando a un suo ritorno ufficiale sul mercato, c'&egrave; chi non ha voglia di attendere e lancia nuovamente sulle scene la Transalp. Non si tratta di una special di qualche officina, semmai di "Joshua", un restauro a tutti gli effetti, realizzato dal brand di design francese Viba. Il capo designer di Viba, Yann Bakonyi, durante un viaggio al Joshua Tree National Park in California al volante di una Jeep Wrangler ha pensato che quell'escursione sarebbe stata ancora pi&ugrave; emozionante in sella a una moto. E non una qualunque, bens&igrave; una Transalp, iconica dual sport Honda, tra le protagoniste del segmento off-road negli anni '80 e '90. E cos&igrave;, via al progetto. LINEE CLASSICHE, TECNOLOGIA MODERNA  Obiettivo di Viba: mantenere l'aspetto originale della enduro (versione XL 600V del 1987) e migliorare le caratteristiche di guida. Telaio e forcellone sono stati riverniciati, le ruote ridisegnate con nuovi cerchi Avon TrekRider abbinate a un impianto frenante Brembo. La forcella &egrave; quella originale, Showa, ma &egrave; stato installato un nuovo parafango in veste di "ammortizzatore", con pignone della corona anteriore rinforzato. La maggior parte della carenatura &egrave; rimasta invariata rispetto all'originale. I faretti a LED e il portapacchi posteriore lavorato in CNC con indicatori di direzione integrati completano il quadro di un esercizio di stile ben riuscito e che unisce sapientemente linee classiche e tecnologie moderne. In attesa di capire cosa far&agrave; Honda.&nbsp; Honda, il nome Transalp "rinnova" in America       

Il brand di design francese rid&agrave; vita alla mitica enduro di fine anni Ottanta, prendendo come base una versione XL 600V, mantenendo le linee originali e inserendo tecnologia moderna

Honda Transalp, con il restauro di Viba si chiama "Joshua"

Promozioni sulla gamma Dual Sport di Zero Motorcycles fino al 30 settembre: le agevolazioni prevedono un risparmio fino a &euro; 1.000&nbsp;sulla Zero FX, &euro; 1.250&nbsp;sulla Zero DS e &euro; 1.500&nbsp;sulla Zero DSR.  TANTI I VANTAGGI - La promozione &egrave; offerta da tutti i concessionari autorizzati Zero Motorcycles in Italia, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Germania, Svizzera, Austria, Svezia, Francia e Gran Bretagna. I vantaggi si aggiungono a quelli tipici delle moto elettriche: nessuna sosta alle stazioni di servizio, basta olio, zero emissioni. I modelli Zero si caratterizzano per il design ispirato alla ricerca di un&rsquo;elegante semplicit&agrave;, mantenendo allo stesso tempo il peso della moto relativamente ridotto. Gli obiettivi in fase di progettazione sono stati poi quelli di di eliminare quasi totalmente gli interventi di manutenzione al gruppo motopropulsore e di consentire un&#39;accelerazione costante.  DA PROVARE - Zero DS si caratterizza per 60 cavalli di potenza e 110 Nm di coppia; la FX &egrave; nata per gli sterrati e le curve e dispone di 44 cavalli e 106 Nm di coppia; la DSR fa parte delle &lsquo;Max Adventure&rsquo; ed &egrave; capace di sprigionare 69 cavalli e 146 Nm di coppia. Zero d&agrave; la possibilit&agrave; di effettuare test drive gratuiti: per partecipare &egrave; sufficiente esibire una patente di guida per motocicli in corso di validit&agrave; e indossare un abbigliamento adeguato. Qui per prenotare un test o trovare un concessionario. 

Fino al 30 settembre, Zero offre un risparmio fino a 1.500 euro sull&#39;acquisto della moto elettrica, che abbatte anche i costi di manutenzione e carburante.

Zero Dual Sport: l&#39;elettrica &egrave; pi&ugrave; abbordabile

Il design e la linea richiamano inevitabilmente l&rsquo;AX-8 Evo dal quale &egrave; derivato, ma grazie a caratteristiche tecniche aggiuntive, come la visiera ed il meccanismo visiera specifico, la presa aria muso apribile ed una ventilazione supplementare apribile sul top, promette tutte le prestazioni ed il comfort di un casco da strada. A dimostrazione della sua versatilit&agrave;, l&rsquo;AX-8 Dual Evo &egrave; configurabile in:  1. versione Supermotard/Trial con visiera e tettuccio  2. versione Motocross/Enduro senza visiera da accompagnare agli occhiali da cross  3. versione Streetfighter/Naked con visiera e senza tettuccio.  La possibilit&agrave; di intercambiare la presa aria muso tra AX-8 Evo e AX-8 Dual Evo aumenta ulteriormente le possibilit&agrave; di customizzazione del casco.  Calotta - La calotta ha stratificazione SSL (Super Super Light), realizzata in carbonio, aramidica e fibra di vetro per contenere il peso del casco e garantirne la massima sicurezza.  L&rsquo;AX-8 Dual Evo &egrave; disponibile in 3 misure di calotta esterna con taglie dalla XXS alla XXXL.  Ventilazione - Il sistema di ventilazione integrato IVS si compone di canalizzazioni ricavate nella calotta per un flusso d&rsquo;aria pi&ugrave; efficace all&rsquo;interno del casco e migliori prestazioni aerodinamiche. Le prese aria presenti sulla fronte, sul top e sulla mentoniera consentono un afflusso di aria fresca all&rsquo;interno del casco. Gli estrattori posteriori, tramite le canalizzazioni nell&rsquo;EPS, eliminano l&rsquo;aria calda ed umida dall&rsquo;interno del casco.  Visiera - La visiera DUAL in policarbonato antigraffio ed antifog, incassata nella parte inferiore della calotta e con perimetro rinforzato &egrave; dotata di un meccanismo visiera specifico con possibilit&agrave; di personalizzazione dell&rsquo;apertura visiera.  Interni - Gli interni, con trattamento igienizzante e realizzati in Dri-Lex traspirante, sono removibili e lavabili, incluse le coperture del cinturino. Hanno, inoltre, spessore maggiorato per un migliore comfort. Per la zona visiera al posto dei tessuti sono state utilizzate coperture in plastica morbida che sono facilmente lavabili con l&rsquo;aiuto di uno spazzolino o di una spugna. Paranaso e paramento sono removibili.  Funzionalit&agrave;/sicurezza - Il nuovo taglio della calotta nella zona del mento, abbinato ad un bordo ampio e morbido, diminuisce le interferenze e riduce i rischi di traumi da impatto grazie alla funzione &ldquo;shock-absorber&rdquo;.  La presa aria muso, di facile rimozione senza attrezzi, &egrave; intercambiabile con quella dell&rsquo;AX-8 Evo e ha posizione aperto/chiuso per una regolazione dell&rsquo;afflusso dell&rsquo;aria all&rsquo;interno del casco. Il tettuccio dell&rsquo;AX-8 Dual Evo &egrave; stato studiato per contenere al minimo l&rsquo;effetto vela durante i tragitti ed &egrave; dotato di viti in alluminio per una maggiore robustezza.  Il sistema di ritenzione ha la chiusura DD con doppio anello. Il peso del casco &egrave; di 1.300 g* (+/- 50 g.) nella taglia M.  Taglie: XXS-XXXL  Prezzo:&nbsp; &euro; 389,95 mono, &euro; 419,95 multi  &nbsp; 

Il casco AX-8 Dual Evo &egrave; configurabile in versione Supermotard/Trial, oppure Motocross/Enduro oltre che Streetfighter/Naked.

AGV: arriva il casco multitasking

Continuando a perseguire la sua strategia di crescita, Husqvarna Motorcycles ha chiuso il 2015 con un aumento del 32% del numero di moto vendute rispetto ai 12 mesi precedenti, che si traduce in un incremento del fatturato annuo del 41%.  Alla data del 31 dicembre 2015 &egrave; stato venduto un totale di 21.513 moto Husqvarna. Il confronto con la precedente cifra record di 16.337 moto vendute, raggiunta nel 2014, indica quanto&nbsp;ripida&nbsp;sia la traiettoria di crescita di Husqvarna Motorcycles.  Il 2015 &egrave; stato un anno cruciale per Husqvarna Motorcycles da pi&ugrave; di un punto di vista. Fra le tappe fondamentali fatte segnare nell&rsquo;anno vi sono l&rsquo;introduzione della rivoluzionaria gamma Husqvarna motocross 2016, gi&agrave; disponibile ai clienti dallo scorso settembre. Inoltre anche il mercato nordamericano (USA e Canada) ha avuto una crescita significativa, giocando un ruolo trainante nel successo dell&rsquo;azienda.  Negli ultimi dodici mesi, Husqvarna Motorcycles &egrave; rientrata anche nei settori delle moto da strada e&nbsp;dual sport&nbsp;con il lancio delle 701 Supermoto e 701 Enduro. Con questi due primi modelli Husqvarna resta impegnata a espandere ulteriormente la sua gamma stradale, senza smettere di lavorare per rafforzare la sua posizione di protagonista del segmento off-road.  &nbsp;  &nbsp;    

Un 2015 da record con il + 32%: per il secondo anno consecutivo il marchio svedese migliora i suoi massimi storici in termini di vendite e fatturato 

Husqvarna da record 

Cycle World ha pubblicato le foto spia di una KTM (o Husqvarna?) ritratta&nbsp;&nbsp;assieme ad una BMW F800 GS: tra le ipotesi che la rivista ha&nbsp;avanzato c'&egrave; quella che KTM stia cercando di lanciarsi&nbsp;con maggiore impeto nel mercato delle medie cilindrate, segmento in questo momento occupato solo dai monocilindrici di 690 cm3.  Secondo Cycle World, KTM avrebbe in cantiere una bicilindrica a V di cilindrata compresa tra i 700 e gli 800 cm3&nbsp;;&nbsp;idee peraltro supportate dalle parole dal CEO del Marchio austriaco, Stefan Pierer, ad EICMA.  Nonostante ci&ograve; di questo nuovo motore non sono ancora comparse immagini e le foto spia ritraggono una monocilindrica dual (lo scarico a passaggio basso fa pensare ad una moto di estrazione comunque stradale) che potrebbe suggerire pi&ugrave; che altro il ritorno di Husqvarna in questo&nbsp;segmento.  La parte posteriore "tipo monoscocca" ricorda infatti i bellissimi concept, Viptilen e Svartpilen, presentati dalla Casa allo scorso Salone di Milano. Alcune proporzioni e dimensioni ricordano anche la 701 che dovrebbe arrivare entro la fine di quest'anno.  Che KTM e Husqvarna vogliano distinguere la loro produzione &egrave; una dato di fatto. Probabilmente, ma si tratta solo di mere supposizioni, Husqvarna sfrutter&agrave; il know-out di KTM mentre la seconda si concentrer&agrave; sull'evoluzione e lo sviluppo di nuovi progetti.  Quello che ancora non riusciamo a spiegarci &egrave; il confronto, in questa foto, con la bicilindrica BMW: che il Gruppo austriaco voglia confondere un po' le acque?  &nbsp;  Giulia Cassinelli  [gallery ids="15968,13021,13023"]  &nbsp;

Ecco le foto spia di una nuova moto del Gruppo KTM: immagini che aprono la strada a tanti interrogativi

KTM e Husqvarna: il futuro &egrave; delle medie?

La rinascita dello storico marchio SWM ha portato alla presentazione di molte nuove proposte, una gamma ricca di scelte in tutti i campi.  Per il segmento touring&nbsp;la Casa varesina propone la Superdual 650, una dual sport&nbsp;con velleit&agrave; turistiche: potente, agile e dal design accattivante.  Il propulsore &egrave;&nbsp;un monocilindrico da&nbsp;600 cc raffreddato a liquido, con distribuzione a doppio albero a camme in testa con 4 valvole"DOHC". L'&nbsp;alimentazione &egrave; ad iniezione elettronica con corpo farfallato Mikuni D45.  Il cambio a 6 marce &egrave; gestito da una frizione multidisco in bagno d'olio dotata di comando idraulico.  La carenatura avvolgente e il serbatoio da 12 litri sono sostenuti da un telaio monotrave doppia culla in acciaio a cui si aggiunge un telaietto posteriore in lega leggera.  Per quanto riguarda la ciclistica SWM si affida a nomi importanti: Marzocchi firma l'anteriore con una&nbsp;forcella teleidraulicada 45 mm a steli rovesciati e perno avanzato, completamente regolabile.   Il retroteno invece lavora su un monoammortizzatore idraulico regolabile marchiato Sachs.  L'impianto frenante &egrave; dotato all'anteriore di pinza flottante e disco da 320 mm, mentre al posteriore&nbsp;troviamo una pinza flottante su disco fisso da 220 mm.  Il peso dichiarato, in ordine di &nbsp;marcia e senza carburante &egrave; 147 kg.  Il listino dei prezzi non&nbsp;&egrave; stato ancora divulgato ma SWM promette prezzi contenuti su tutta la gamma.  [gallery ids="14305,14306,14303"]  &nbsp;  Giulia Cassinelli  &nbsp;

La Casa lombarda rilancia il suo nome mettendo mano anche nel segmento delle dual sport

SWM presenta Superdual 650

Ducati 1199 Superleggera, moto stradale estrema realizzata con l'abbondante uso di magnesio, fibra di carbonio e titanio, &egrave; la seconda protagonista del videogioco Ride di Milestone. Dopo la Kawasaki Z 1000 (leggi qui)&nbsp; arriva dunque la "rossa" di Borgo Panigale.&nbsp;   Da Milestone, impegnata da anni nello sviluppo di videogiochi per console e PC dedicati al mondo delle due ruote, arriva un nuovo&nbsp; trailer dedicato a&nbsp;Ducati e alla 1199 Superleggera che sar&agrave; protagonista di Ride, il videogioco previsto&nbsp; in uscita per la primavera 2015 su Xbox 360 video game and entertainment system from Microsoft, Xbox One, Windows PC, Steam, PlayStation3 e PlayStation4.  Ducati 1199 Superleggera &egrave; stata realizzata in solo 500 esemplari ciascuno dei quali contraddistinto ed impreziosito da un numero progressivo inciso direttamente sulla testa di sterzo. I suoi componenti raggiungono livelli superiori grazie alla filosofia di base del progetto Superleggera: coniugare peso minimo e prestazioni massime, oltre ogni limite.  Realizzato per i giocatori e creato sull&rsquo;esperienza degli appassionati di moto, il nuovo videogioco offrir&agrave; la possibilit&agrave; di salire in sella ad oltre 100 moto, divise in 4 categorie diverse - Superbike, Supersport, Naked, Moto Storiche -&nbsp; e sfrecciare a tutta velocit&agrave; attraverso una grande variet&agrave; di tracciati cittadini, country o circuiti storici. Ulteriore elemento di spicco sono le possibilit&agrave; di personalizzazione del veicolo e del pilota, che offriranno al giocatore un gameplay vario e mai ripetitivo.    &nbsp;

Ducati 1199 Superleggera &egrave; la nuova protagonista del videogioco Ride di Milestone. Eccola in un video!

Milestone Ride: arriva la Superbike 

Ducati ha messo mano alla Diavel. L'ha fatto con tatto, senza stravolgerne le linee, ne' il carattere.  L'ha migliorata, certo. Intervenendo sul motore, che ora &egrave; il nuovo Testastretta 11DS, cio&egrave; con doppia candela, e ritoccando leggermente i tratti.  Adesso c'&egrave;&nbsp;pi&ugrave; coppia ai bassi e un'erogazione pi&ugrave; dolce e gestibile che&nbsp;consente di divertirsi ancora di pi&ugrave; alla guida. La linea non aveva bisogno di stravolgimenti e i designer hanno lavorato solo sui dettagli:&nbsp;i fianchi sono un po' pi&ugrave; snelli, il doppio scarico &egrave; tagliato a &ldquo;fetta di salame&rdquo; e il fanale anteriore ha ora una bella serie di led.  Abbiamo testato la versione pi&ugrave; preziosa, la Carbon, sulle pi&ugrave; belle strade della Costa Azzurra riscoprendo tutto il piacere che questa incredibile moto sa dare. Potenza, innanzitutto, come e quanta se ne vuole, e una ciclistica originale quanto incredibilmente efficace. Le sospensioni sono interamente regolabili, la posizione di guida dominante e comoda.  A facilitare le cose pensa l'elettronica, sofisticata e settabile a piacimento: controllo di trazione regolabile su otto livelli, triplice mappatura (Urban, Touring e Sport) e ABS.  Bella , bellissima, preziosa. Per portarsela a casa (la versione pi&ugrave; sofisticata) occorrono pi&ugrave; di 21.000 Euro. Tanti vero? Sul numero di InMoto in edicola il 10 Aprile vi spieghiamo perch&eacute; secondo noi la Diavel li vale.            

La nuova Ducati Diavel &egrave; pi&ugrave; bella e  pi&ugrave; divertente. Merito del nuovo propulsore Testastretta 11DS e di una linea ancora pi&ugrave; personale ed unica

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