Il motociclismo sta cambiando, questo &egrave; evidente. O meglio, si sta arricchendo di differenti e talvolta inedite sfumature. Va da s&eacute;, che tra i compiti di un magazine come In Moto, c&rsquo;&egrave; quello (ovvio) di raccontare il settore (il pi&ugrave; possibile) nella sua interezza, senza tralasciare nulla, cambiamenti compresi. Novit&agrave;,&nbsp;va detto, non sempre apprezzate da tutti. E oramai, non c&rsquo;&egrave; giorno in cui, in seguito alla pubblicazione sul sito di un contenuto &lsquo;green&rsquo; (un nuovo modello di moto, l&rsquo;ultimo scooter con autonomia da record, batterie innovative), non si scateni sui nostri social il dibattito.  CORRETTO! Perch&eacute; parte di un processo evolutivo passa anche dal confronto pubblico sul nuovo che avanza: permette alle aziende di tastare il polso (per capire come, eventualmente, aggiustare il tiro); e a chi poi fruisce dei prodotti di dire la sua. All&#39;interno di questo processo, In Moto rappresenta il vettore, l&rsquo;autostrada informativa su cui viaggia il flusso di opinioni e lungo la quale trovare &ldquo;aree di sosta&rdquo; in cui informarsi.  TUTTO NORMALE. Un po&rsquo; pi&ugrave; strano, invece, &egrave; registrare (tra i tanti) alcuni messaggi rivolti alla Redazione che un po&rsquo; ci sorprendono. Dai complottisti, convinti che una potente lobby del &ldquo;motociclismo a batteria&rdquo; ci stia sovvenzionando per fare il lavaggio del cervello ai lettori; a chi, poco amante dell&rsquo;elettrico (tra l&rsquo;altro, del tutto legittimamente), ci accusa di tradire il &ldquo;motociclismo vero&rdquo;, minacciando levate di scudi.  LA REALT&Agrave;, COME SPESSO ACCADE, E&rsquo; MOLTO PI&Ugrave; SEMPLICE - Nessun sovvenzionatore occulto, nessuna intenzione di affossare mondi in favore di altri. Il dato oggettivo &egrave; l&#39;evidente, smisurata, crescita di un segmento - quello a propulsione elettrica - che nell&rsquo;ultimo periodo sta accelerando forte sul mercato. Aumentano le proposte di modelli, aumentano i nostri articoli a riguardo. Ma&nbsp;badate bene, non diminuisce l&rsquo;attenzione (qualitativa e quantitativa) che rivolgiamo al motociclismo (se ci passate il termine) tradizionale.  IL FUTURO SAR&Agrave; ELETTRICO? Il futuro, ancora non si sa come sar&agrave;. Si registrano chiare spinte in questa direzione, anche da parte dei colossi del settore. Ma altrettanto chiaramente, si registrano segnali differenti: scelte poco nette, sentieri confusi, altri solo ipotizzati; persino strade ancora da tracciare. Una cosa, per&ograve;, &egrave; certa: tranquillizzatevi! Al netto di innovazioni, mode, segmenti in ascesa (o in discesa),&nbsp;corsi e ricorsi storici, il motociclismo come lo conosciamo (quello che ci piace tanto) &egrave; vivo e vegeto e&nbsp;di chilomentri,&nbsp;davanti, ne ha ancora tanti. Buona strada, quindi...&nbsp;in qualunque modo vogliate percorrerli. 

<p>&Egrave; la domanda che sempre pi&ugrave; spesso ci sentiamo rivolgere, soprattutto sui social. Facciamo chiarezza&hellip;</p> 

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In Moto sta diventando ‘elettrico’?