La cover story del numero di maggio di InMoto &egrave; dedicata alla nuova media sportiva di Triumph adatta a tutti, la Daytona 660. Un nome leggendario del passato, che la Casa inglese ha deciso di &ldquo;rispolverare&rdquo; per regalarlo ai motociclisti del futuro: il nuovo modello vanta un motore tre cilindri, tanta sostanza e un appeal da moto di fascia premium. Sempre a proposito di Triumph, nella sezione di copertina parliamo nel dettaglio di tutta la gamma del Costruttore di Hinckley realizzata con il motore 660 e vi raccontiamo le versioni che, nel corso dei decenni, hanno fatto la storia del nome Daytona sul mercato mondiale.    Quattro crossover di media cilindrata  Ma non ci siamo fermati qui: sotto la nostra lente d&rsquo;ingrandimento sono finite anche quattro crossover di media cilindrata protagoniste della nostra comparativa: Benelli TRK 502 X, Honda NX 500, Kove 510 Adventure e Voge Valico 525DSX. Vi diciamo pregi e difetti di ognuna e scoprirete chi ha vinto il confronto.    Gli approfondimenti sulle altre moto  Tra le novit&agrave;, vi spieghiamo come funziona la nuova frizione &ldquo;elettronica&rdquo; E-Clutch montata sulla Honda CBR650R e, a proposito di Honda, vi portiamo in pista con la prova della CBR1000RR-R Fireblade SP. Abbiamo provato anche la Moto Guzzi V85 Strada e Travel, la CFMoto 450MT, tutta la gamma crossover di QJ Motor, la sportiva media Aprilia RS 457, la BMW M 1000 XR e la Yamaha Tracer 7.  Tutte da leggere anche le anteprime della MV Agusta Enduro Veloce, della Husqvarna Svartpulen 801 e della Triumph Rocket 3 Storm R-GT. Per il segmento elettriche, vi diciamo tutto sulla &ldquo;silenziosa&rdquo; Stark Varg da off-road.  Ma sul numero 5 di InMoto c&rsquo;&egrave; spazio anche per un&rsquo;inchiesta sul problema dei cavi tesi, vero e proprio incubo dei motociclisti che praticano il fuoristrada. Tra i focus, anche un&rsquo;intervista a Christoph Ettenhuber di Continental sul futuro degli pneumatici e il resoconto degli Yamaha Blue Racing Days di Misano.  Nella sezione turismo, vi raccontiamo quanto &egrave; bello guidare in moto tra le valli dell&rsquo;Alto Adige e vi portiamo nel Rajasthan indiano, la terra dei guerrieri Rajput.  Tutto su InMoto di maggio che trovate in edicola.   

Con la nuova 660, Triumph riprende un nome leggendario per dare l&rsquo;assalto al segmento delle medie sportive, con una moto che ben si adatta ad ogni tipo di motociclista. La prova &egrave; su InMoto di maggio

InMoto &egrave; in edicola: Triumph Daytona, il ritorno del mito

Con la nuova 660, Triumph riprende un nome leggendario per dare l’assalto al segmento delle medie sportive, con una moto che ben si adatta ad ogni tipo di motociclista. La prova è su InMoto di maggio

InMoto è in edicola: Triumph Daytona, il ritorno del mito

Uno sguardo affilato che ricorda la precedente Daytona 675, ma un corpo moto compatto condiviso con la piattaforma Triumph 660. Si presenta cos&igrave; la nuova carenata di Hinckley, la Daytona 660, che prover&agrave; a rovinare la festa sia a Yamaha R7 che a Suzuki GSX-8R, posizionandosi in una fascia un pelo pi&ugrave; premium rispetto alle giapponesi e forse anche un po&#39; pi&ugrave; sportiva, andando a scomodare anche l&#39;Aprilia RS660. Siamo volati fino a Benidorm, in Spagna, per provarla su strada e raccontarvi come va...

TEST Triumph Daytona 660; il ritorno di un mito!

        Uno sguardo affilato che ricorda la precedente Daytona 675, ma un corpo moto compatto condiviso con la piattaforma&nbsp;Triumph 660. Si presenta cos&igrave; la nuova carenata di Hinckley, la Daytona 660, che prover&agrave; a rovinare la festa sia a Yamaha R7 che a Suzuki GSX-8R, posizionandosi in una fascia un pelo pi&ugrave; premium rispetto alle giapponesi e forse anche un po' pi&ugrave; sportiva. Siamo volati fino a Benidorm, in Spagna, per provarla su strada e raccontarvi come va... ovviamente nel nostro solito #sottoesame. Triumph Daytona 660: Design C'&egrave; una cosa che, pi&ugrave; di altre, sta creando discussioni attorno a questa moto: il suo stile. Tra affezionati alla precedente supersportiva Daytona 675 ed estimatori della dinastia Daytona del passato, per molti manca l'originalit&agrave; e la sportivit&agrave; che il marchio di Hinckley ha sempre dato alle sue carenate, molto personali non solo nelle scelte meccaniche ma anche stilistiche.&nbsp; &Egrave; vero che nella variet&agrave; del segmento in cui si inserisce, risulta una delle pi&ugrave; classiche e forse meno sorprendenti nell'estetica, ma le sue linee sono equilibrate e ben studiate, filanti e con uno studio delle proporzioni azzeccatissimo. Ci piace molto il richiamo alla 675 con la presa dinamica al centro del cupolino, e bench&egrave; utilizzi lo stesso proiettore posteriore della Trident, il codino &egrave; pi&ugrave; spigoloso e sportiveggiante. Nel complesso &egrave; bella ed equilibrata, con una percezione pi&ugrave; premium rispetto alla concorrenza. Voto: 8  Triumph Daytona 660: contenuti tecnici e innovazione A spingerla, il gi&agrave; conosciuto motore&nbsp;tricilindrico 660, aggiornato a 95 CV di potenza massima (81 per la Trident da cui deriva)&nbsp; a 11.250 g/min, con oltre l&rsquo;80% dei 69 Nm di coppia massima disponibili a partire da 3.125 g/min, quindi una discreta spinta ai bassi e un allungo fin oltre i 12.000 giri, tipica caratteristica dei propulsori a tre pistoni. 201 kg o.d.m. &egrave; il peso. Come ciclistica offre una forcella Showa Big Piston da 41mm, accoppiata a un monoammortizzatore Showa regolabile nel precarico al posteriore. Doppio disco da 310mm davanti con pinze radiali a 4 pistoncini, un mordente che in Triumph promettono essere di alto livello cos&igrave; come il grip con le gomme Michelin Power 6. La strumentazione &egrave; mista LCD e TFT e riprende lo stesso schema di quella gi&agrave; vista sulla sorella pi&ugrave; turistica, la Tiger Sport 660.&nbsp; L'elettronica prevede&nbsp;tre diverse modalit&agrave; di guida (Sport, Road e Rain), il&nbsp;controllo di trazione e&nbsp;il cambio quickshift bidirezionale (optional). Nel complesso, per essere una moto da meno di 10k, la dotazione tecnica &egrave; pi&ugrave; che buona, e se consideriamo la concorrenza diretta delle giapponesi, &egrave; anche quella che offre la potenza maggiore e che promette pi&ugrave; sportivit&agrave; delle altre. Voto: 8. 5 Triumph Trident 660: Comfort ed ergonomia La posizione di guida ci fa subito capire che per essere una sportiva stradale, &egrave; decisamente ispirata alla pista. Di fatto la triangolazione sella-pedane-manubrio &egrave; abbastanza caricata sull'anteriore e la dinamica della guida &egrave; molto concentrata sulla sensibilit&agrave; dell'avantreno. Questo permette di avere una dinamica di guida pi&ugrave; sportiva rispetto alla concorrenza che abbiamo gi&agrave; citato e di conseguenza un pelo di comfort in meno soprattutto se consideriamo un utilizzo quotidiano o le classiche trotterellate del weekend con compagna/o al seguito, che non sta poi cos&igrave; tanto comodo... ma questa &egrave; una cosa normale in questo segmento. Se invece vi piace fare le tiratine e sentirvi un po' piloti, questa posizione in sella vi dar&agrave; soltanto gioie. Voto: 8  Triumph Trident 660: Piacere di guida e fattore emozionale In sella, la posizione di guida ci fa subito venire voglia di ruotare la manopola del gas, perch&egrave; pur essendo una moto derivata dalla Trident, non rinuncia a un carattere spiccatamente aggressivo che si percepisce fin dai primi metri in sella. La ciclistica si dimostra fin da subito molto sincera con il pilota, che riesce a leggere bene l'asfalto tramite la ruota anteriore, sostenuta da una forcella Showa Big Piston che si comporta bene in tutte le situazioni, e non fa rimpiangere troppo l'assenza di regolazioni.&nbsp; Dove d&agrave; il meglio di s&egrave; &egrave; tra le curve di un misto di montagna, grazie appunto all'ottima comunicativit&agrave; dell'anteriore che non solo va dove vogliamo, ma tende a chiudere la traiettoria e a "mangiarsi" l'interno della curva con voracit&agrave;, soprattutto quando le pieghe hanno angoli importanti. Il posteriore forse si comporta in modo meno sincero, perch&egrave; il mono tende a "sedersi" ad andature spinte. Con una regolazione del precarico siamo riusciti per&ograve; a renderlo un po' pi&ugrave; comunicativo e sincero.&nbsp; Il fiore all'occhiello di questa moto &egrave;, per&ograve;, il motore a tre cilindri, rivisto in maniera eccellente per tirare fuori una sportivit&agrave; genuina. Morbidissimo ai bassi, spinge in maniera consistente ai medi e non si ferma continuando la sua spinta anche oltre i 10.000 giri. I triple hanno un carattere e un sound unico e questo &egrave; confermato anche nella Daytona 660, che tutto sommato preferisce essere sbatacchiata tra una curva e l'altra rimanendo sempre fra i 4.000 e 9.000 giri, range entro il quale coppia e potenza crescono con pi&ugrave; vigore e quindi con pi&ugrave; piacere per chi guida. Menzione speciale a cambio e freni, il primo perch&egrave; con la nuova taratura (sia di ingranaggi che con un pignone da un dente in meno) risulta ottimizzato per la guida allegra, e dalla seconda alla quinta c'&egrave; una spaziatura perfetta che vi far&agrave; rimanere sempre in coppia. I freni, invece, con le pinze radiali e i tubi in treccia si comportano da vera sportiva, con una pompa al manubrio reattiva e modulabile dal mordente efficace fin dal primo millimetro. In pratica, &egrave; una moto che nel suo piccolo, fa godere quelli che si aspettano sportivit&agrave; e divertimento. Non &egrave; la pi&ugrave; agile del segmento, ma &egrave; di sicuro la pi&ugrave; rigorosa ed efficiente sul guidato. Voto: 8.5  Triumph Daytona 660: rapporto qualit&agrave;/prezzo Questo &egrave; uno dei suoi punti forti. Con 9.795 euro ci si porta a casa una sportivetta stradale che possiamo realmente trattare come una moto sportiva, e nel complesso Triumph non tradisce la sua caratteristica di proporre moto dalla componentistica quasi premium anche su fasce di prezzo assolutamente allineate con la concorrenza. Soltanto la strumentazione con il TFT minuscolo non ci fa impazzire, ma nel complesso vi state portando a casa una moto pi&ugrave; prestazionale e rigorosa rispetto alla concorrenza. Il voto per questa categoria &egrave; un bel 9. Triumph Daytona 660: conclusioni Non ti sbatte in faccia un'estetica aggressiva e colorata come le concorrenti, e per questo potrebbe sembrare una "docile", ma in realt&agrave; sotto quel look un po' serioso si nasconde una moto dall'equilibrio ciclistico indiscutibile, dal motore corposissimo e con dei freni che starebbero bene in una moto di categoria superiore. Di contro c'&egrave; un monoammortizzatore forse un po' cedevole quando si spinge e una mappa "Road" con una taratura del gas fin troppo lenta, non in linea con il tipo di moto. Anche le vibrazioni si fanno sentire parecchio sopra i 7.000 giri, sotto invece sono praticamente assenti. Con il prezzo allineato alla concorrenza, potrebbe essere davvero la novit&agrave; "giusta" del segmento delle sportive stradali, che merita una moto con un lato sportivo decisamente spiccato come questa. Voto complessivo 8.5  Triumph Daytona 660: le vostre domande matti_93gt: &egrave; comoda per essere una sportiva? Si deve sempre guardare tutto in modo relativo e la risposta &egrave; "dipende da cosa cerchi in una moto". &Egrave; una sportiva stradale che punta al compromesso fra dna sportivo e sfruttabilit&agrave;. Rispetto alle altre Daytona che l'hanno preceduta &egrave; senza dubbio la pi&ugrave; comoda di tutte, ma rispetto alla concorrenza di R7 e Suzuki &egrave; un po' meno comoda, bench&egrave; la posizione di guida sia pensata per godere della dinamica del mezzo fra le curve.&nbsp;&nbsp; luna_tacqui_valentina: Quando arriva nelle concessionarie? Sono due mesi che la voglio comprare L'attesa del piacere &egrave; essa stessa il piacere, diceva qualcuno. La moto &egrave; ordinabile da ora e puoi farlo in concessionaria o prenotandola online a questo link di Triumph Italia         

Abbiamo messo le mani sulla nuova sportiva stradale di Hinckley che riporta un nome leggendario sui listini di tutto il mondo. Scopriamo come va

Triumph Daytona 660: i voti del #sottoesame

Nello scorso gennaio Triumph ha presentato la Daytona 660, una moto dal design affilato che ricorda quello della Daytona 675. Un look accattivante con superfici smussate e un motore tricilindrico da 660 cc, che eroga una potenza massima di 95 CV sono le caratteristiche principali del modello. Finalmente &egrave; stato svelato il prezzo per il mercato italiano.&nbsp;    Ecco quanto costa  Dal punto di vista della ciclistica, la Daytona 660 &egrave; dotata di una forcella Showa Big Piston da 41 mm e di un monoammortizzatore Showa regolabile nel precarico al posteriore. Il sistema frenante comprende doppi dischi da 310 mm all&#39;anteriore con pinze radiali a 4 pistoncini. Le gomme Michelin Power 6 contribuiscono al grip su strada. La strumentazione della moto &egrave; di tipo misto LCD e TFT, simile a quella della Tiger Sport 660. L&#39;impostazione di guida prevede semimanubri di media altezza, indicando un orientamento pi&ugrave; stradale, supportato dalle tre modalit&agrave; di guida (Sport, Road e Rain) e l&#39;opzionale cambio quickshift bidirezionale. Ma quanto costa in Italia? La moto sar&agrave; disponibile a partire dalla primavera del 2024 a 9.795 euro.  TEST TRIUMPH SPEED 400 E SCRAMBLER 400 X 

Ecco quanto coster&agrave; in Italia il nuovo modello dell&#39;azienda di Hinckley, che sar&agrave; disponibile a partire dalla primavera del 2024

Triumph svela il prezzo della Daytona 660

Uno sguardo affilato che ricorda la precedente Daytona 675, ma un corpo moto compatto condiviso con la piattaforma Triumph 660. Si presenta cos&igrave; la nuova carenata di Hinckley, che prover&agrave; a rovinare la festa sia a Yamaha R7 che ad Aprilia RS660, con la quale condivide un collocamento pi&ugrave; &quot;premium&quot; rispetto alla giapponese.  Bentornata Daytona!    La Daytona 660 lo fa con un look piacevole, superfici smussate e un family feeling che richiama le altre moto della gamma. A spingerla, il gi&agrave; conosciuto motore tricilindrico 660, aggiornato a 95 CV di potenza massima a 11.250 g/min, con oltre l&rsquo;80% dei 69 Nm di coppia massima disponibili a partire da 3.125 g/min, quindi una discreta spinta ai bassi e un allungo fin oltre i 12.000 giri, tipica caratteristica dei propulsori a tre pistoni. 201 kg o.d.m. &egrave; il peso.  Come ciclistica offre una forcella Showa Big Piston da 41mm, accoppiata a un monoammortizzatore Showa regolabile nel precarico al posteriore. Doppio disco da 310mm davanti con pinze radiali a 4 pistoncini, un mordente che in Triumph promettono essere di alto livello cos&igrave; come il grip con le gomme Michelin Power 6. La strumentazione &egrave; mista LCD e TFT e riprende lo stesso schema di quella gi&agrave; vista sulla sorella pi&ugrave; turistica, la Tiger Sport 660.  L&#39;impostazione di guida, con semimanubri di media altezza, non &egrave; troppo caricata sull&#39;anteriore ed &egrave; pensata per un uso principalmente stradale, cos&igrave; come l&#39;elettronica che prevede tre diverse modalit&agrave; di guida (Sport, Road e Rain), il controllo di trazione &egrave; (optional) il cambio quickshift bidirezionale. In Triumph promettono che si tratta di una sportiva pensata per la strada ma che pu&ograve; soddisfare anche tra i cordoli di una pista, sar&agrave; interessante vederla confrontata con le rivali di segmento e capire realmente come si colloca.    Mercato moto: un 2023 a bomba!  Prezzi e disponibilit&agrave;  La Daytona 660 sar&agrave; disponibile in tre colorazioni (grigio matt, rosso e bianco) a partire dalla primavera del 2024. Il prezzo per il mercato inglese &egrave; di 8.595 Sterline, presto conosceremo anche quello dedicato all&#39;Italia. 

Con una nuova sportivetta su piattaforma tre cilindri 660, Triumph riporta sul mercato il nome delle carenate all&#39;inglese, questa volta con un&#39;impostazione meno pistaiola ma con un piglio ancora molto sportivo

Triumph Daytona 660: il ritorno di un nome storico

        Due fari a sviluppo orizzontale che squarciano il buio, un cupolino appena visibile e una carena che corre lungo tutta la fiancata della moto. L'immagine tiene nascoste i dettagli dell'estetica di questa nuova moto perch&egrave; si tratta del teaser che preannuncia l'arrivo della nuova Triumph Daytona 660, una moto che &egrave; gi&agrave; stata paparazzata in passato e che ci aspettavamo di vedere ad EICMA 2023... invece la vedremo giusto all'inizio del nuovo anno. Triumph Daytona 660: la data della presentazione  Con un post sui social viene annunciata la data dell'unveiling, il 9 gennaio. La conosceremo cos&igrave; non solo nell'estetica (che possiamo gi&agrave; intuire) ma anche nelle caratteristiche tecniche che non sono totalmente inedite dato che si tratta di un modello derivato dalla Triumph 660 e dalla versione crossover Tiger Sport 660. La piattaforma, di fatto, rimarr&agrave; la stessa con meccanica a tre cilindri da 660 cc e un telaio che potrebbe rimanere anch'esso invariato.&nbsp; Nella trident il motore eroga una potenza massima di&nbsp;81 CV a 10.250 giri/min, e il 90% della coppia di 64 Nm &egrave; disponibile lungo la maggior parte del contagiri, fino al picco che si raggiunge a 6.250 giri/min. Ci si aspetta gli stessi valori o giusto qualcosina in pi&ugrave; in termini di potenza data la maggiore propensione delle carenate a girare in alto. Nella Trident ci sono 2 riding mode a disposizione, il controllo di trazione (disattivabile) e il ride-by-wire. Le modalit&agrave; di guida si chiamano &lsquo;Road&rsquo; e &lsquo;Rain&rsquo; e c'&egrave; il quickshifter bidirezionale. Molto probabilmente sar&agrave; la stessa dotazione elettronica presente nella nuova Daytona. Non ci rimane che aspettare ancora qualche settimana, nel mentre godetevi le vacanze natalizie. PROVA Triumph Trident 660: i voti del #Sottoesame       

La nuova sportiva stradale media arriver&agrave; ufficialmente nel 2024. Finalmente abbiamo una prima immagine e una data di presentazione al mondo della nuova 660 carenata

Arriva la Triumph Daytona 660: rivelata la data di presentazione

Lo scorso 25 marzo, un venditore di Bloomington, nello stato del Minnesota, aveva messo in vendita una&nbsp;Moto Guzzi Daytona 1000&nbsp;del 1993 ancora imballata nella sua scatola originale.&nbsp;L&#39;esemplare era quindi intatto e praticamente nuovo di zecca: questa moro, in condizioni&nbsp;pi&ugrave; uniche&nbsp;che rare,&nbsp;ha trovato un proprietario.    Qualche dettaglio sulla moto  La Moto Guzzi Daytona 1000 venne prodotta dalla Casa italiana tra il 1992 e il 1993 in un numero limitato di esemplari. Grazie alla sua&nbsp;configurazione tecnica, con il motore a V trasversale e il cardano al posto della tradizionale catena di trasmissione, la Daytona rappresentava un&#39;alternativa&nbsp; rispetto alle sportive&nbsp;pi&ugrave; diffuse sul mercato.  Rappresentava il modello di punta della gamma sportiva Moto Guzzi di quegli anni, con una potenza elevata e un design aggressivo. Il motore bicilindrico a V, capace di erogare 95 CV a 8.000 giri/min, garantiva&nbsp;prestazioni di tutto rispetto, come dimostra la velocit&agrave; massima dichiarata di 230 km/h. Dal punto di vista delle sospensioni, la Daytona 1000 adotta una forcella Marzocchi a steli tradizionali e un monoammortizzatore Koni,  In generale, la Daytona 1000 rappresenta un&#39;interessante testimonianza della produzione Moto Guzzi degli anni &#39;90, con una particolare attenzione alla sportivit&agrave; e alle prestazioni. La rarit&agrave; dell&#39;esemplare, mai &quot;spacchettato&quot;, lo rende ancora pi&ugrave; unico e prezioso per gli appassionati di moto d&#39;epoca.    MOTO GUZZI, A SETTEMBRE TORNANO GLI OPEN HOUSE 

L&#39;esemplare pi&ugrave; unico che raro era stata messa in vendita sul sito Bring a Trailer a fine marzo: il prezzo non &egrave; stato neanche cos&igrave; alto...

Moto Guzzi, venduta all&#39;asta la Daytona &quot;impacchettata&quot;

Lo scorso 25 marzo, un venditore di Bloomington, nello stato del Minnesota, ha venduto una Moto Guzzi Daytona 1000 del 1993 ancora imballata nella sua scatola originale.  APRILIA E MOTO GUZZI DAYS 2023: PORTE APERTE A MARZO  Produzione e caratteristiche    Ma come &egrave; arrivata qui questa Guzzi? Negli anni &#39;80, il dottor John Wittner (semplicemente noto come Dr.John) era famoso per essere un esperto preparatore delle moto Guzzi, oltre ad essere un dentista di professione, e riscosse diversi successi nelle competizioni con le sue creazioni. Guzzi lo invit&ograve; a collaborare allo sviluppo della nuova superbike, dando cos&igrave; vita a quello che divent&ograve; il progetto&nbsp;Daytona 1000. Questo modello &egrave; alimentato da un bicilindrico a V da 992 cc, in grado di sviluppare una potenza di 95 CV a 8.000 giri/min. Le sospensioni vedono una forcella Marzocchi e monoammortizzatore Koni. La velocit&agrave; massima dichiarata &egrave; di 230 km/h e il peso a secco &egrave; di 204 chilogrammi. La Moto Guzzi Daytona 1000 del 1993 &egrave; stata spedita da Mandello del Lario a Cycle Specialties of Athens, un negozio situato a Bogart, in Georgia, nel novembre del 1992.  Un prezzo giusto?    L&#39;esemplare in questione ha percorso soltanto 16 chilometri ed &egrave; ancora dotato di tutte le parti standard che un concessionario avrebbe assemblato per venderla nello showroom. &Egrave; accompagnato da una scheda di garanzia originale Moto Guzzi, una lista di controllo pre-consegna destinata ai concessionari, una fattura di vendita e un certificato di origine del produttore. Il venditore ha acquistato la moto nel novembre del 2022 e l&#39;ha messa in vendita su Bring a Trailer pochi giorni fa, ottenendo un&#39;offerta vincente di 29.110 euro.  Sebbene non si tratti di una cifra eccezionalmente elevata rispetto ad alcune vendite recenti di moto d&#39;epoca, la natura ancora imballata della Moto Guzzi Daytona 1000 ha suscitato diverse reazioni tra gli appassionati nella sezione commenti di Bring a Trailer. Mentre alcuni vedono questa moto come una vera e propria capsula del tempo, altri sottolineano che le moto sono fatte per essere guidate e che questa &egrave; rimasta in una scatola per oltre 30 anni, caratteristica che la rende pi&ugrave; unica che rara.    MOTO GUZZI VELOCE, LA CAF&Eacute; RACER CHE NASCE DA UN SOGNO 

L&#39;incredibile storia di una moto rimasta nella sua scatola per 30 anni: ora ha un nuovo proprietario che l&#39;ha portata a casa ad un prezzo d&#39;affare

Moto Guzzi Daytona 1000, venduta online un&#39;autentica capsula del tempo

        Yamaha ritorna a Daytona. La Casa di Iwata torner&agrave; a correre nell'iconico International Speedway tra il 10 e il 12 marzo in occasione dell'80&deg; edizione della storica corsa. A portare in pista le SBK nipponiche sar&agrave; il team Attack Performance Fresh N Lean Progressive Yamaha Racing, che corre nel MotoAmerica, con il campione in carica Jake Gagne e Cameron Petersen, in sella a una R6 dalla speciale livrea biancorossa che omaggia il 60&deg; anniversario del marchio.  Dal 1972 al 2022: l'obiettivo &egrave; vincere La notizia riporta alla mente il 1972, anno in cui il giovane californiano Don Emde, figlio del vincitore della 200 Miglia di Daytona 1948 Floyd Emde, port&ograve; la sua TR3 alla vittoria sul circuito, ottenendo la prima vittoria Yamaha alla 200 Miglia di Daytona, dando il via a una striscia positiva durata ben 13 anni. Yamaha infatti ha poi ottenuto il maggior numero di vittorie di qualsiasi costruttore, accumulando un totale di 27 successi negli ultimi cinque decenni. "Il 12 marzo 1972 &egrave; un ricordo indelebile per tutta la mia famiglia e per me, perch&eacute;, lavorando insieme, abbiamo portato quella piccola TR3 Yamaha alla vittoria - ha ricordato Don Emde -. Ho superato la bandiera a scacchi con circa cinque o sei lunghezze sul secondo pilota, e la sensazione di quella vittoria di 50 anni fa rimane viva ancora oggi!".  Le R6 pronte a scendere in pista Yamaha ha cos&igrave; deciso di portare avanti quella tradizione vincente, tornando a correre al Daytona International Speedway nel 2022. "Yamaha &egrave; molto orgogliosa di avere il maggior numero di vittorie di un costruttore nella rinomata Daytona 200 - ha dichiarato Tom Halverson, Yamaha Racing Assistant Department Manager per la filiale americana della Casa -. Molte di queste vittorie sono state leggendarie, e nessuna &egrave; arrivata facilmente. Siamo molto entusiasti che Attack Performance abbia deciso di intraprendere questa sfida in cui ogni membro del team &egrave; attivamente coinvolto". EICMA 2021, YAMAHA R6 RACE E GYTR: ROBA DA SMANETTONI Allo stesso tempo, MotoAmerica debutta in Florida per la prima volta da quando ha preso in gestione il Campionato Nazionale AMA Road Racing degli Stati Uniti nel 2015.&nbsp;"Non potremmo essere pi&ugrave; eccitati con il nuovo team Attack Performance Yamaha Racing per raggiungere l'obiettivo di vincere la Daytona 200 - ha affermato Stanboli -. La Daytona 200 &egrave; diversa da qualsiasi altra gara: la strategia di squadra, il coordinamento e soprattutto il desiderio per la vittoria fanno la differenza. Sono fiducioso che la nostra squadra e la nostra Yamaha R6 siano all'altezza del compito!". LIVREE "CELEBRATIVE" YAMAHA: UN FASCINO SENZA TEMPO       

A 50 anni dalla vittoria di Emde sulla TR3, la Casa di Iwata torna nello storico circuito con i modelli della scuderia Attack Performance impegnati nel campionato SBK MotoAmerica

Yamaha, due R6 per vincere a Daytona

Appuntamento a Daytona il prossimo 5 marzo con Buell per la presentazione di due nuovi modelli, che affiancheranno Hammerhead 1190 e 1190SX nella gamma del marchio americano. Sono la Super Touring, considerata un po&#39; la rivale della Pan America di Harley-Davidson, e la Baja DR, primi due di dieci nuovi modelli previsti entro il 2024.  INFINITA BUELL, STA TORNANDO: 10 MODELLI ENTRO IL 2024  La tourer Adventure da 185 cv    La rinascita di Buell passa quindi da Daytona. La nuova Super Touring 1190 &egrave;, come suggerisce il nome, una Adventure&nbsp;spinta da un 2 cilindri 75&deg; targato Helicon da 1190cc, in grado di erogare ben 185 cavalli di potenza. Arriver&agrave; sul mercato nel 2023, il prezzo in euro dovrebbe attestarsi sui 19.700 euro. Il design, visibile gi&agrave; in alcuni rendering apparsi sul web, ricorda&nbsp;quello della Pan America, tanto da richiamare gi&agrave; un possibile, anzi, probabile &quot;derby&quot; di mercato.  175 cv per la moto del deserto    Il secondo modello &egrave;, secondo quanto dichiarato dal CEO di Buell, Bill Melvin, &quot;la moto off-road pi&ugrave; veloce del mondo&quot;. Si chiama Baja DR 1190. La Dune Racer &egrave; una fuoristrada con telaio a traliccio derivato dalla 1190HCR, moto con la quale Buell ha partecipato al campionato AMA Pro National Hill Climb nel 2020. Rispetto al modello da competizione, la &quot;corsaiola delle dune&quot; avr&agrave; un forcellone pi&ugrave; corto e a lunghezza regolabile. Le prestazioni sono elevate: il motore V-Twin 1190 ha una potenza di 175 cavalli. Anche in questo caso, l&#39;arrivo sul mercato &egrave; previsto per il 2023. Il costo, al cambio, &egrave; di circa 17.900 euro. Entrambe le moto saranno gi&agrave; preordinabili dal 5 marzo stesso, giorno della presentazione. 

Il rilancio del marchio americano passa dai due nuovi modelli: una&nbsp;Adventure simile alla Pan America e Baja DR 1190, fuoristrada dalle prestazioni elevate, con 175 cv di potenza

Buell, in arrivo due mostri: un Super Touring e una off-road da 175 CV

l 15 marzo 1921 viene costituita a Genova, nello studio del notaio Paolo Cassanello in Corso Aurelio Saffi la &quot;Societ&agrave; Anonima Moto Guzzi&quot;, avente per oggetto &quot;La fabbricazione e la vendita di motociclette e ogni altra attivit&agrave; attinente o collegata all&#39;industria metalmeccanica&quot;. Soci dell&#39;impresa sono Emanuele Vittorio Parodi, noto armatore genovese, il figlio Giorgio e l&#39;amico Carlo Guzzi, suo ex commilitone nella Regia Aviazione insieme all&#39;amico Giovanni Ravelli, aviatore come lo stesso Parodi, deceduto l&#39;11 agosto 1919 durante un volo di collaudo. Alla sua memoria si deve l&rsquo;introduzione dell&rsquo;Aquila ad ali spiegate nel logo Moto Guzzi. Ecco i modelli che hanno fatto la storia della Casa dal 1921 al 1989.

Moto Guzzi: le moto di serie che hanno fatto storia FOTO

Se per caso uno si stesse chiedendo quale moto acquistare per andare a girare in pista, le risposte&nbsp;sono molteplici. Si pu&ograve; puntare all&#39;ultima maxi da 200 CV, prestazioni al top, elettronica da&nbsp;MotoGP, cattiveria infinita. Oppure valutare qualcosa di meno estremo in termini di potenza erogata&nbsp;ma proprio per questo molto, molto pi&ugrave; gratificante.  Della categoria delle &ldquo;seicento&rdquo; supersport&nbsp;rimane poco oggigiorno, le &ldquo;settemezzo&rdquo; sono sparite. Unica sopravvissuta all&#39;ecatombe delle&nbsp;carenate di media cilindrata &egrave; la Triumph Daytona Moto2 765 Limited Edition sviluppata dalla casa inglese sull&#39;esperienza maturata con la fornitura dei propulsori nella categoria Moto2 e&nbsp;presentata staticamente l&#39;anno scorso a Silverstone. Una moto in vendita all&#39;evocativo&nbsp;prezzo di 18.765 euro e che oggi abbiamo provato sulla rinnovata pista &ldquo;Marco Simoncelli&rdquo; di&nbsp;Misano Adriatico. Due turni che ci hanno fatto riscoprire quanto sia bello e gratificante rimettere&nbsp;gi&ugrave; il ginocchio dopo il blocco da Coronavirus.    MOLTO PI&ugrave; DI UNA SUPERSPORT  Partiamo dai numeri fondamentali: questa moto &egrave; prodotta in serie limitata e numerata, 765 unit&agrave;&nbsp;per USA e Canada e altre 765 per Europa, Asia e resto del mondo. UN&#39;eccellenza che si specchia&nbsp;nella piastra di sterzo in alluminio lavorata a macchina che riporta il numero di serie. Il tre cilindri&nbsp;di 765 cc deriva direttamente da quello della Moto2 ed &egrave; accreditato di 130 CV a 12.250 giri e 80&nbsp;Nm a 9.750 giri. Una unit&agrave; che canta soavemente grazie anche al terminale Arrow in titanio. La&nbsp;componentistica &egrave; sopraffina: i freni sono i Brembo Stylema, le sospensioni &Ouml;hlins racing&nbsp;finemente regolabili (e bellissime). Il loro set-up, e pi&ugrave; in generale le quote ciclistiche, sono sfrutto&nbsp;dell&#39;esperienza di anni e anni nei vari campionati Supersport, a garanzia di una guida facile ma&nbsp;estremamente incisiva.    Sempre in tema di componentistica spiccano la strumentazione TFT a&nbsp;colori con schermata iniziale a tema &ldquo;Moto2&rdquo;, il cambio elettronico Triumph Shift Assist che&nbsp;permette di inserire le marce e scalare senza utilizzare la frizione e la leggerissima carenatura in&nbsp;fibra di carbonio con colorazione Union Jack e logo ufficiale Moto2. Cinque le modalit&agrave; di guida&nbsp;per un&#39;elettronica che sulla carta non ha nulla da invidiare a quella delle maxi carenate pi&ugrave;&nbsp;qualificate: Rain, Road, Rider (personalizzabile), Sport e Track. Queste dialogano con il ride-by-&nbsp;wire, che regola la risposta dell&#39;acceleratore, con l&#39;ABS e con l traction control, cambiando iparametri in funzione delle esigenze.  Tecnica, dalla Moto2 alla strada  Il motore, come detto, deriva da quello impiegato dalla Moto2: le valvole di aspirazione sono in&nbsp;titanio, i pistoni rinforzati, lo spinotti ha un trattamento DLC. Sono inediti i profili delle camme, i&nbsp;cornetti d&rsquo;aspirazione, mentre le bielle sono state modificate. Rinnovati le prese d&rsquo;aria di&nbsp;aspirazione e l&#39;albero motore da cui un rapporto di compressione pi&ugrave; alto. La linea rossa del tre&nbsp;cilindri &egrave; stata portata a 13.250 giri. La nuova Daytona Moto2 765 Limited Edition &egrave; dotata di un&nbsp;inedito sistema di scarico con un terminale Arrow in titanio, con saldature a TIG, sviluppato su&nbsp;specifiche Triumph. Il nuovo cambio &egrave; dotato di rapporti ottimizzati per la pista con la prima&nbsp;marcia che rispecchia le specifiche del programma di sviluppo del motore Moto2.  Le sospensioni sono firmate &Ouml;hlins, e sono nello specifico una forcella NIX30 da 43 mm e un&nbsp;ammortizzatore posteriore TTX36, unit&agrave; regolabili nel freno idraulico in estensione e in&nbsp;compressione nonch&eacute; nel precarico. La nuova Daytona Moto2TM 765 Limited Edition &egrave; pi&ugrave; leggera della precedente versione,&nbsp;valore ottenuto grazie all&rsquo;uso dell&rsquo;alluminio per il telaietto posteriore, la struttura di supporto alla&nbsp;strumentazione e il forcellone. A completare il quadro i cerchi in lega di alluminio pressofuso a 5&nbsp;razze da 17 pollici.  La potenza ideale in pista  N&eacute; troppa, n&eacute; troppo poca. Quella che serve. Stiamo parlando della potenza dichiarata per questa&nbsp;sportiva, 130 CV, abbastanza per strappare tempi sul giro di rilievo ma rimanendo in un ambito di&nbsp;&ldquo;divertimento&rdquo;. Perch&eacute;, fidatevi, con 200 CV solo pochi smanettoni troveranno di che soddisfare&nbsp;le proprie voglie, gli altri saranno in balia della moto. Con la Triumph Daytona Moto2 765 Limited&nbsp;Edition invece ci si diverte. E tanto! Gi&agrave; con un assetto standard e i pneumatici di primo&nbsp;equipaggiamento (i Pirelli Supercorsa stradali in versione SP) il livello &egrave; alto. Immaginate come&nbsp;pu&ograve; evolvere la situazione con gomme pi&ugrave; performanti e assetto dedicato...   Il bello di questa moto &egrave; che non stanca e tutto avviene in modo estremamente naturale: non&nbsp;serve violenza per inserirla in curva. Non occorre adottare una guida fisica per farle cambiare&nbsp;traiettorie: l&#39;agilit&agrave; &egrave; superlativa, cos&igrave; come la coerenza delle sospensioni che limitano i&nbsp;trasferimenti di carico in frenata e accelerazione e garantiscono un&#39;ottima stabilit&agrave; a centro curva. L&#39;unico limite, com&#39;&egrave; facile immaginare, deriva dai pneumatici non specialistici che mostrano&nbsp;qualche limite specialmente quando si pretende di entrare in curva con i freni ancora pizzicati. Installando una coppia di gomme pi&ugrave; performanti &egrave; facile ipotizzare un ritocco al setting delle&nbsp;sospensioni per sostenere di pi&ugrave; l&#39;azione. Nulla di pi&ugrave; facile con la forcella e il mono &ldquo;racing&rdquo;&nbsp;installati su questa moto. Per il resto... C&#39;&egrave; il tre cilindri. Un motore che gira alto quasi come un quattro in linea, che&nbsp;spinge ai medi quasi come un bicilindrico. E quei &ldquo;quasi&rdquo; non tolgono nulla al gusto nella guida.   Anzi. Garantiscono il meglio di entrambi i mondi,con una spinta concreta e sostenuta che non&nbsp;obbliga ad un &ldquo;millimetrico&rdquo; del cambio a tutto vantaggio del piacere di guida. Insomma, rimane&nbsp;pi&ugrave; tempo per curare le traiettorie, permettendosi anche qualche sbavatura. L&#39;elettronica non mostra&nbsp;il fianco a critica: abbiamo utilizzato la Daytona Moto2 765 in modalit&agrave; Track, alla quale&nbsp;corrisponde un ABS decisamente poco invasivo (all&#39;avantreno) e un altrettanto impalpabile&nbsp;traction control che permette alla moto di fare tanta strada in uscita. Rimane un accenno di nervosismo nei chiudi-apri fuori dalle curve lente. Ma nulla che macchi il curriculum di questa&nbsp;moto.  TUTTE LE PROVE E LE VIDEO-PROVE DI INMOTO.IT 

Sulla pista di Misano Adriatico per provare uno dei 765 esemplari della sportiva inglese. Moto divertentissima e veloce che sfrutta l&#39;esperienza maturata&nbsp;nel Mondiale. Il prezzo? 18.765 euro

Prova Triumph Daytona Moto2 765 LE: la sportiva perfetta

Cavalli e velocit&agrave;: le sportive pi&ugrave; stuzzicanti per il 2020 arrivano da Yamaha, Ducati, Triumph, Honda e Aprilia

Top 5: le sportive più "sexy" del 2020 FOTO

Era uscita dalle scene quasi in sordina la Triumph Daytona 675, spinta fuori dagli orizzonti motociclistici sull&#39;onda del declino del segmento delle sportive. Questo nonostante fosse una delle migliori supersport mai apparse sul mercato. Annunciata con un disegno qualche settimana fa, la Daytona torna oggi prepotentemente alla ribalta, pi&ugrave; raffinata ed esclusiva che mai. Presentata in occasione del Gran Premio di MotoGP d&#39;Inghilterra, a Silverstone, arriva sul mercato la Daytona Moto2 765, creata in collaborazione con Dorna dalla casa inglese sfruttando il know-how maturato in qualit&agrave; di fornitore unico dei motori per la classe Moto2, quelli di 765 cc che urlano sulle piste di tutto il mondo.    POCHI MA BUONI - La Triumph Daytona Moto2 765 &egrave; realizzata in tiratura limitata e numerata, solo 765 pezzi per USA e Canada e altri 765 per Europa, Asia e resto del mondo. La linea riprende quella dell&#39;antesignana cos&igrave; come il lay-out ciclistico (telaio, forcellone): la novit&agrave; pi&ugrave; importante risiede per&ograve; nel nuovo motore derivato come detto da quello della Moto2: la potenza massima &egrave; di 130 CV a 12.250 giri/min, la coppia di 80 Nm a 9.750 giri/min. Completa la scena un bellissimo Terminale Arrow in titanio che sulla carta dovrebbe regalare un sound racing. Il tre cilindri presenta una serie di dettagli e novit&agrave; derivati direttamente dal programma di sviluppo del motore Moto2, tra cui valvole di aspirazione in titanio, pistoni rinforzati, spinotti con trattamento DLC, nuovi profili delle camme, nuovi coni d&rsquo;aspirazione, bielle modificate, prese d&rsquo;aria, albero motore e cilindri inediti e un rapporto di compressione pi&ugrave; alto. Il tre cilindri ha anche un regime di rotazione pi&ugrave; alto rispetto al motore della Street Triple RS con una linea rossa ora a 13.250 giri/min. Modifiche anche ai rapporti del cambio con la prima &ldquo;lunga&rdquo;.  CURATA NEI MINIMI DETTAGLI - Ovviamente la moto &egrave; pi&ugrave; leggera di quella da cui deriva e decisamente pi&ugrave; raffinata. Lunga la lista dei dettagli tecnici derivati dal mondo delle competizioni: l&#39;impianto frenante anteriore &egrave; firmato Brembo e adotta le pinze Stylema, le sospensioni sono &Ouml;hlins (NIX30 da 43 mm e ammortizzatore posteriore TTX36, unit&agrave; completamente regolabili per estensione, compressione e precarico). La piastra di sterzo &egrave; in alluminio ed &egrave; realizzata a macchina; il numero del modello &egrave; inciso in bella vista a laser. La ciclistica &egrave; stata messa a punto espressamente per l&#39;uso al limite in pista: il set-up delle sospensioni &egrave; stato sviluppato negli anni grazie alle informazioni raccolte nei Campionati Supersport. La configurazione &egrave; ovviamente monoposto e non mancano dettagli raffinati come la strumentazione TFT a colori abbellita da una schermata iniziale a tema &ldquo;Moto2&rdquo;. Il cambio elettronico Triumph Shift Assist permette di limitare l&#39;uso della frizione.  ELETTRONICA AL TOP - Cinque le modalit&agrave; di guida previste dall&#39;elettronica: Rain, Road, Rider, Sport e Track (gestite dall&#39;immancabile ride-by-wire) che regolano la risposta del motore, le impostazioni di ABS e traction control per adattarsi allo stile di guida e alle condizioni stradali. Da urlo le finiture: la carenatura (parafanghi compresi) &egrave; in leggerissima fibra di carbonio, la colorazione riprende il disegno della Union Jack e il branding ufficiale della Moto2, il telaio e il forcellone sfoggiano una finitura anodizzata. 

Presentata al Gran Premio di MotoGP di Silverstone la Triumph Daytona Moto2 765 che sfrutta l&#39;esperienza della casa inglese nella classe di mezzo come fornitore di propulsori. Prodotta in tiratura limitata a 765 esemplari, &egrave; una delle moto pi&ugrave; raffinate in circolazione

Triumph Daytona Moto2 765, il ritorno della regina

Prodotta in soli 765 esemplari, la Triumph Daytona Moto2 765 deriva dall'omonima antesignana ma sfrutta l'esperienza della casa inglese come fornitrice unica dei motori del Mondiale. Da qui la maggiore cilindrata e l'aumento di potenza.

Triumph Daytona Moto2 765: FOTO

        La nuova Daytona Moto2 765 Limited Edition deriva dalla partnership di Triumph con il Mondiale MotoGP: la Casa di Hinckley, del resto, &egrave; il fornitore esclusivo dei motori per la classe Moto2. Nessuna meraviglia, dunque, se la presentazione avverr&agrave; in uno speciale evento stampa a Silverstone venerd&igrave; 23 agosto, proprio durante il GP di Gran Bretagna. Entrambe le motociclette saranno presentate in un giro di parata che si preannuncia spettacolare, proprio durante il weekend di gara, e saranno guidate da due ex campioni del mondo di motociclismo, dei quali non &egrave; ancora stata comunicata l&rsquo;identit&agrave;. LE PRIME ANTICIPAZIONI - Intanto, in attesa di conoscere le specifiche complete che saranno comunicate ufficialmente a Silverstone, le prime anticipazioni sono gi&agrave; disponibili: ci saranno due versioni della moto vincitrice di numerosi campionati Supersport: una per Europa e Asia e una per Stati Uniti e Canada. Entrambe saranno spinte dal nuovo tre cilindri 765 cc derivato dalla Moto2 con un telaio sportivo con potenza e coppia massima inedite per da una 765cc di serie. La livrea sar&agrave; racing e la moto sar&agrave; in edizione limitata di soli 765 esemplari per ogni modello -Europa / Asia e Stati Uniti / Canada. Da Triumph anticipano che questa nuova Daytona in edizione limitata punta ad offrire il massimo che si possa ottenere in strada da una vera e propria Moto2 e prevede un grande successo per questa motocicletta davvero speciale.       

La presentazione &egrave; fissata a Silverstone, venerd&igrave; 23 agosto, durante il GP di Gran Bretagna. Ne saranno realizzati solo 765 esemplari per Europa e Asia e 765 per Stati Uniti e Canada

Triumph: arriva la Daytona Moto2 765 Limited Edition

Ne avevamo parlato qualche mese fa&nbsp;perch&eacute; i rumors in rete erano davvero parecchi. Le foto diffuse da MCN confermano che Triumph sta lavorando al lancio di un nuovo modello medio sportivo, quello che a tutti gli effetti dovrebbe chiamarsi Daytona 765.  NOVITA&#39; - Il nuovo motore 3 cilindri sar&agrave; quello utilizzato nella Street Triple, che deriva da quello realizzato per la Moto2 che verr&agrave; adottato a partire da questa stagione. Dando un&#39;occhiata al modello sembra che tutto sia davvero molto simile alla 675, a partire dalla forcella fino al telaio o alla forma della carena. La strumentazione TFT tradisce invece l&#39;adozione di una tecnologia pi&ugrave; sofisticata, adatta a un modello Race... Chiss&agrave; se l&#39;inizio del Motomondiale si riveler&agrave; il momento giusto per ammettere l&#39;esistenza del nuovo progetto. In caso di risposta positiva immaginiamo che non sar&agrave; possibile la messa in produzione prima del 2020, magari con Eicma 2019 come grande apppuntamento per una eventuale anteprima.  FOTO -&nbsp;In alto un particolare della vecchia 675. Se volete dare un&#39;occhiata alle foto di quello che dovrebbe essere il nuovo modello Triumph Daytona 765 potete farlo qui. 

In Spagna &quot;pizzicato&quot; quello che dovrebbe essere il nuovo modello di media sportiva proposto dalla casa inglese.

Nuova Triumph Daytona: le prime immagini della 765?

Manca poco al grande sbarco di Triumph nel Motomondiale. Nel 2019, infatti, la gloriosa Casa britannica sar&agrave;&nbsp;fornitore unico di propulsori per la Moto2; ma se ad oggi viene smentito il ritorno sul mercato di una nuova moto sportiva inglese di media cilindrata, in rete le voci continuano a rincorrersi, con una data che rimanda al 2020 e un quesito di base: perch&eacute; rientrare nel mondo delle corse e non lanciare un prodotto in quel segmento che sembra tornare &quot;effervescente&quot;?  Yamaha e Kawasaki sono prepotentemente rientrate in listino con YZF-R6 e ZX-6R. Triumph, dal canto suo, la base da cui partire l&#39;avrebbe gi&agrave; in casa, meccanica e telaio della Street Triple 765 su cui potrebbe nascere una fantastica Daytona. Inoltre, il propulsore che sar&agrave; adottato in Moto2 &egrave; stato sviluppato partendo proprio dal tre cilindri della Daytona 675, vincitrice dell&rsquo;Isle of Man TT, della Daytona 200 e del British Supersports Championships nel 2014 e nel 2015.  Al momento Triumph sembra aver gettato le basi con il&nbsp;ritorno nel motorsport &quot;che conta&quot; e ha un anno di tempo per valutare ulteriormente l&#39;oportunit&agrave; di investire in questo segmento. In attesa di sviluppi, intanto, gustiamoci l&#39;ipotesi tratteggiata dal bel rendering di Kardesign che immagina cos&igrave; la futura Daytona. Vi piace? E soprattutto, la comprereste? 

Un rendering di Kardesign svela come potrebbe essere un&#39;ipotetica media sportiva per la produzione di serie della Casa inglese. Triumph dal 2019 fornir&agrave; i motori alla Moto 2

Triumph 765 Daytona: e se arrivasse davvero?

In autunno continuano le promozioni Triumph continuano. Fino al 31 ottobre, tutte le concessionarie ufficiali propongono una ricca proposta di vantaggi e offerte.  Le promozioni  Bonneville/T100/T100 Black/Scrambler/Bonneville Newchurch/Bonneville Spirit/T214 &euro; 1.000 di vantaggi in concessionaria  Speed 94 e 94R &euro; 500 di vantaggi in concessionaria  Speed Triple/R Pacchetto accessori* di &euro; 2.109 + &euro; 500 di vantaggi *scarico slip-on Arrow, vaschetta freno posteriore e vaschetta freni anteriori anodizzate e sella gel comfort.  Street Triple/R Pacchetto accessori* di &euro; 668 *cupolino, puntale e guscio coprisella verniciati in tinta  Tiger Explorer XC/SE Pacchetto accessori* di &euro; 1700 + &euro; 1000 di vantaggi *borse laterali, kit montaggio borse laterali, manopole riscaldabili, comando per manopole riscaldabili e sella pilota riscaldabile. &nbsp; Thunderbird/Thunderbird Storm Pacchetto accessori* del valore di &euro; 1.415 *cuscino sissy bar, sissy bar a sgancio rapido, copertura pompa posteriore cromata, copri frizione cromato, barre paramotore, pompa freno cromata, kit montaggio pedane regolabili e pedane highway regolabili.  Daytona Pacchetto accessori* del valore di &euro; 983 *sella pilota comfort, vaschetta freni anteriori anodizzata, cambio rapido, vaschetta freno posteriore anodizzata, protezioni telaio.  *La promozione non include il montaggio degli accessori ed &egrave; soggetta all&rsquo;acquisto della motocicletta a prezzo pieno. Qualora gli accessori non dovessero essere immediatamente disponibili, saranno ordinati e consegnati nel giro di poche settimane. Per usufruire della promozione la motocicletta acquistata dovr&agrave; essere registrata prima del 31 ottobre 2015.  Maggiori informazioni sulle promozioni Triumph 2015, sul sito ufficiale Triumph: www.triumphmotorcycles.it/offers

Fino al 31 ottobre, tutte le concessionarie ufficiali propongono una ricca proposta di vantaggi e offerte

26 risultati per 'daytona'

InMoto è in edicola: Triumph Daytona, il ritorno del mito

InMoto è in edicola: Triumph Daytona, il ritorno del mito

TEST Triumph Daytona 660; il ritorno di un mito!

Triumph Daytona 660: i voti del #sottoesame

Triumph svela il prezzo della Daytona 660

Triumph Daytona 660: il ritorno di un nome storico

Arriva la Triumph Daytona 660: rivelata la data di presentazione

Moto Guzzi, venduta all'asta la Daytona "impacchettata"

Moto Guzzi Daytona 1000, venduta online un'autentica capsula del tempo

Yamaha, due R6 per vincere a Daytona

Buell, in arrivo due mostri: un Super Touring e una off-road da 175 CV

Moto Guzzi: le moto di serie che hanno fatto storia FOTO

Prova Triumph Daytona Moto2 765 LE: la sportiva perfetta

Top 5: le sportive più "sexy" del 2020 FOTO

Triumph Daytona Moto2 765, il ritorno della regina

Triumph Daytona Moto2 765: FOTO

Triumph: arriva la Daytona Moto2 765 Limited Edition

Nuova Triumph Daytona: le prime immagini della 765?

Triumph 765 Daytona: e se arrivasse davvero?

Triumph: le promozioni continuano