Nel 2021, secondo le ultime stime non ancora definitive della Polizia Stradale, sarebbero spariti 26.707 mezzi a due ruote, fra moto, scooter e ciclomotori. Il 5,67% in pi&ugrave; rispetto al 2020 (25.273). Il 2020 &egrave; stato per&ograve; un anno particolarmente positivo per i furti, a causa dei lockdown per la Pandemia. Il valore odierno assume per&ograve; contorni positivi se si pensa che rispetto al 2019 (33.431 furti) il calo &egrave; del 20,11%.  Restano confermati gli altri dati. La Campania ad esempio rimane la regione italiana pi&ugrave; a rischio, con 6.713 furti. Seguono Lazio (4.868), Sicilia (3.833) e Lombardia (3.355).  Stabile la quota dei ritrovamenti, il 36%. Ma ci sono regioni che eccellono, come la Liguria (68%), il Trentino Alto Adige (poco meno del 67%), Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Veneto e Umbria.    La classifica dei mezzi pi&ugrave; rubati  La classifica dei modelli pi&ugrave; rubati lascia per&ograve; dubbiosi. Se &egrave; credibile che il modello pi&ugrave; rubato sia l&rsquo;Honda SH, con 5.196 pezzi spariti (il 20% del totale), seguono il Piaggio Liberty (1.393 furti), l&rsquo;Aprilia Scarabeo (1.236), la Vespa (1.067) e il Beverly (989). Seguono il Tmax Yamaha, e due modelli della Kymco, Agility e People.  E le moto dove sono? Non c&rsquo;&egrave; nessuna moto in classifica! Eppure noi motociclisti ci sentiamo in pericolo ogni volta che lasciamo in strada la nostra due ruote. Per non parlare delle storie di furti nei box.  Probabilmente abbiamo un&rsquo;errata percezione di insicurezza e dobbiamo essere preoccupati per il vecchio scooter lasciato in strada?  Al di l&agrave; dell&rsquo;ironia, rimane che per stare sicuri dovremmo rendere la vita il pi&ugrave; possibile difficile ai ladri. Quindi ottimo l&rsquo;uso di uno o pi&ugrave; antifurti. Da catena e lucchetto (di buona qualit&agrave;!) ancorati a qualcosa di fisso, alle migliori dotazioni elettroniche che consentono di localizzare la nostra moto in tempo reale. E magari possono venirci incontro anche in caso d&rsquo;incidente, attivando un allarme automatico che ci fa arrivare i soccorsi direttamente in loco. Ma questo &egrave; un altro discorso, sul quale torneremo.  Peugeout, prepara il suo scooter crossover su base Metropolis 400 

I dati sui furti di mezzi a due ruote nel 2021 sono in leggero aumento rispetto a quelli del 2020, ma in netto calo rispetto al 2019. Colpisce per&ograve; la classifica dei modelli pi&ugrave; rubati, nella quale ci sono solo scooter

Gli strani dati sui furti: si rubano solo scooter in Italia?

        Il Gruppo Piaggio e IBM annunciano il completamento del progetto internazionale di migrazione delle applicazioni gestionali di Piaggio a SAP S/4HANA. Il Marchio italiano delle due ruote e il leader dell&rsquo;informatica mondiale hanno unito le forze trovando una soluzione che consentir&agrave; l&rsquo;accelerazione e la semplificazione dei processi interni a Piaggio, fornendo ai dipendenti del Gruppo strumenti di gestione degli ordini pi&ugrave; efficaci e veloci, nonch&eacute; una maggiore flessibilit&agrave; nell&rsquo;offerta dei servizi ai clienti. ANALISI DATI IN TEMPO REALE Buone notizie, quindi, per i clienti Piaggio, che potranno contare su un&rsquo;azienda pi&ugrave; efficiente e avere trattamenti pi&ugrave; rapidi e agevoli nei rapporti di acquisto e vendita, e soprattutto potranno contare su una rete ora pi&ugrave; &ldquo;vicina&rdquo; tra i sei poli industriali del Gruppo &ndash; tra Italia, India e Vietnam. S/4HANA fornir&agrave; una visione centralizzata delle informazioni a Piaggio, consentendo analisi in tempo reale dei dati gestionali ed economici su qualsiasi dispositivo, offrendo all&rsquo;utente finale diversi strumenti per analizzare i dati e simulare scenari alternativi. &ldquo;Abbiamo posto le basi per favorire l&rsquo;evoluzione rapida e costante dei nostri processi e&nbsp;per ulteriori interventi di digitalizzazione futuri sui pi&ugrave; importanti processi aziendali, a supporto delle funzioni interne, della collaborazione con i partner strategici e della rete vendita&rdquo; -&nbsp;ha commentato&nbsp;Vittorio Boero, Chief Information Officer del Gruppo Piaggio -&nbsp;&ldquo;Tale evoluzione avverr&agrave; secondo un piano di sviluppo che abbiamo disegnato con l&rsquo;obiettivo di apportare benefici tangibili e significativi al business attraverso un approccio di miglioramento costante&rdquo;. PRIMA DELL&rsquo;ALTA STAGIONE Il processo di migrazione &egrave; iniziato nei primi mesi del 2020, superando i diversi ostacoli creati dall&rsquo;emergenza pandemica mondiale; a giugno le fasi decisive del consolidamento. Piaggio aveva la necessit&agrave; di completare la migrazione in sicurezza e con scadenze precise, per avere la certezza di poter sfruttare il nuovo sistema prima dell&rsquo;alta stagione di vendite. IBM &egrave; stata scelta per impostare la nuova dimensione del Gruppo Piaggio e rendere l&rsquo;azienda capace di utilizzare al meglio i dati interni ed esterni per supportare le scelte di business. &ldquo;Dalla progettazione della prima Vespa ad oggi, Piaggio ha sempre dimostrato di credere nella spinta propulsiva dell&rsquo;innovazione e del capitale umano per affrontare e vincere le sfide del mercato. Anche durante la pandemia, Piaggio ha continuato il suo percorso di trasformazione per diventare una cognitive enterprise, capace di utilizzare al meglio la tecnologia per migliorare efficienza e competitivit&agrave;&rdquo; &ndash;&nbsp;ha &nbsp;affermato Luigi Menzio, Global Business Services Executive Partner di IBM Italia -&nbsp;&ldquo;IBM &egrave; fiera di aver supportato un&rsquo;azienda simbolo dell&rsquo;eccellenza italiana nel completare in modo rapido e sicuro, nonostante i limiti imposti dal lockdown, il suo progetto di migrazione internazionale verso SAP S/4HANA". Aprila eSR1, nuovo scooter sportivo tutto elettrico?        

Conclusa la migrazione dei dati dell'azienda a SAP S/4HANA: d'ora in poi la visione e l'analisi saranno centralizzate e garantiranno semplificazione e accelerazione dei processi interni tra i sei poli industriali del Marchio

Piaggio, nuovo sistema di gestione grazie a IBM

Dopo averla vista nella nuova linea, ecco ora i dati ufficiali della nuova Honda CBR600RR. La presentazione avvenuta in Giappone, conferma quanto gi&agrave; osservato e sapevamo sul ritorno della media di casa Honda. Ecco dunque un pacchetto tecnico che vede affinamenti rispetto al precedente modello, con cavalleria che si mantiene sostanzialmente&nbsp;invariata e con un valore (dichiarato) di 121 CV a 14.000 giri/min (coppia massima di 6,4 kgm a 11.500 giri/min), il&nbsp;che consente di reggere il confronto con&nbsp;Yamaha YZF-R6 e Kawasaki ZX-6R.    NOVIT&agrave; ELETTRONICA  Debutta la piattaforma inerziale IMU e con essa le mappe motore, i sistemi di traction control (HTSC) e wheeling control. Non mancano l&#39;acceleratore a comando ride-by-wire e l&#39;ABS (presente gi&agrave; sul precednte modello). Migliorato il sistema di raffeddamento per un migliore rendimento nella zona delle valvole di scarico.    A livello ciclistico troviamo qualche leggero affinamento ma resta invariato l&#39;interasse, confermato a 1.375 mm, aumenta leggermente il peso ora a 194 Kg contro i 186 Kg del modello 2013. Questo causa un impianto di scarico pi&ugrave; voluminoso.&nbsp; Altre specifiche riguardano le luci, ora e LED, la strumentazione con pannello TFT, una frizione&nbsp;antisaltellamento ed un cambio Quick Shift in up&amp;down. Oltre ovviamente alle alette presenti sulle fiancate.&nbsp;  Il prezzo della Honda CBR600RR? In Giappone sar&agrave; disponibile da settembre e coster&agrave; circa 1.606.000 Yen, al cambio circa 12.800 Euro,&nbsp;se mai dovessimo vederla in Europa. Perch&eacute;, da quanto sembra, la CBR sar&agrave; destinata al solo mercato giapponese ed asiatico in generale.  ARRIVA IL PACCHETTO HRC    Con il my 2020 della CBR600RR debutta anche il Kit dedicato ai circuiti: il pacchetto, curato dalla HRC, comprende una centralina&nbsp;ECU, un diverso cablaggio, sospensione anteriore e posteriore dotate di nuova idraulica, e&nbsp;pinze&nbsp;freno anteriori&nbsp;che lavorano in abbinamento a dischi di maggior spessore.   

Motore aggiornato, piattaforma inerziale, alette e affinamenti di dettaglio per la media 4 cilindri che per&ograve;, quasi certamente, non vedremo in Europa

Honda CBR600RR: debutta in Giappone la nuova sportiva da 120 CV

I dati diffusi da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) raffreddano un po' gli entusiasmi scaturiti dalle immatricolazioni di settembre. Questo nonostante il calo che, riferito ai numeri dello stesso mese dell'anno precedente, &egrave; comunque inferiore alla media dell'anno. Un -15,1%&nbsp; che non fa ben sperare, nonostante sia riferito ad uno dei mesi "storicamente" pi&ugrave; scomodi per il mercato, insieme a gennaio e febbraio.  La flessione pi&ugrave; evidente tocca il settore dei ciclomotori (-26,8%) e degli scooter (-18,9%). Le moto si fermano invece ad un -4,6% trainate da un +23,9% del segmento 300-500 cm3.  Il motociclismo e le moto stanno cambiando? Certo, e le grandi Case motociclistiche si stanno muovendo di conseguenza con proposte sempre pi&ugrave; centrate sulle reali possibilit&agrave; dei motociclisti. Moto piccole, economiche all'uso e all'acquisto, facili: mezzi per un mercato globale. L'affluenza record al Salone di Milano fa per&ograve; ben sperare per il futuro: l'interesse per le due ruote &egrave; vivo e ci sono importanti novit&agrave; in arrivo anche in altri segmenti e settori; gli appassionati dovranno per&ograve; continuare a lottare con una stretta del credito che limita fortemente l'acquisto del nuovo. A riprova di ci&ograve; ricordiamo che il mercato dell'usato, nel nostro Paese, registra volumi 3 volte superiori a quelli del "nuovo". Anche quest'ultimo, tuttavia, ha subito una leggera flessione in quest'ultimo mese (-4%).  &nbsp;

Dopo il segnale positivo di settembre il mercato moto torna negativo. Il calo &egrave; per&ograve; inferiore alla media annua

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