In moto, sulla BMW GS 1200 Adventure, attraverso le Americhe, dalla Terra del Fuoco all'Alaska: un viaggio che vede la cucina e lo sport protagonisti di un progetto umanitario a favore dei bambini brasiliani della regione del Maranaho.   Protagonisti di questa avventura saranno Zignoli Simone, 39 anni, cuoco e ex ristoratore con un passato sportivo a livello agonistico con la maglia della nazionale Albanese (Mondiali professionistici di ciclismo Copenaghen 2012) e Marcella Bienati, 28 anni, dottoressa in scienze motorie e personal trainer.  Partiranno a febbraio da Buenos Aires alla volta della Terra del Fuoco, e risaliranno attraversando ogni singola nazione del Sud America , dopo essere passati anche dalle isole di Porto Rico e della Repubblica Dominicana fino al Centro America per poi arrivare negli Stati Uniti e successivamente in Canada ed Alaska. Un viaggio di 18 mesi attraversando 20 nazioni.  Temi di questo viaggio saranno la cucina e lo sport: Simone, andr&agrave; alla ricerca delle tradizioni culinarie pi&ugrave; particolari e affascinanti, scovando trucchi e segreti dalle popolazioni che incontrer&agrave; durante il viaggio, documentandoli attraverso recensioni, foto e video. Marcella, attraverso la sua esperienza, svilupper&agrave; un originale programma di allenamento dedicato sia al passeggero sia al motociclista; un training itinerante per viaggiatori dalle pi&ugrave; belle location delle Americhe.  Simone e Marcella durante questo lungo tragitto lavoreranno alla realizzazione di eventi legati alla cucina italiana al fine di raccogliere fondi da destinare ad alcune missioni che li ospiteranno strada facendo; tutto questo anche attraverso l&rsquo;aiuto di un loro amico (anche lui cuoco) di origini italiane che vive in Sudamerica da diversi anni: Aldemaro Mancosu.  Mettendo a disposizione la loro esperienza saranno sostenitori di un progetto localizzato a Sucupira do Norte nella regione del Maranaho in Brasile dove opera la missionaria laica Anna Maria Panegalli. Obiettivo di questo progetto &egrave; l&rsquo;educazione di bambini e ragazzi della fascia pi&ugrave; povera della zona con due iniziative: il &ldquo;Progetto Speranza&rdquo; e la &ldquo;Scuola Famiglia Agricola&rdquo;. La prima &egrave; dedicata ai bambini in et&agrave; di scuola elementare (primi quattro anni), mentre la seconda &egrave; dedicata ai ragazzi in et&agrave; di scuola media (secondi quattro anni) e incentrata soprattutto sulla formazione specifica alle tecniche agricole per migliorare la qualit&agrave; della vita dei poveri contadini della zona e tentare di fermare cos&igrave; l&rsquo;esodo verso le invivibili periferie urbane.  Ha offerto loro la disponibilit&agrave; Mauro Dagna, viaggiatore come loro e promotore del progetto Albergo Etico, progetto che contribuisce all&rsquo;inserimento dei ragazzi affetti dalla sindrome di Down nel mondo del lavoro. Dove sar&agrave; necessaria la loro collaborazione e se sar&agrave; tecnicamente possibile Simone e Marcella organizzeranno attivit&agrave; ricreative di sport e cucina per questi ragazzi.  Tra gli sponsor tecnici MyTech, azienda lombarda specializzata nella realizzazione di accessori moto, fornir&agrave; le capienti valigie con cui &egrave; attrezzata la loro BMW GS 1200 Adventure.  Per ulteriori informazioni sul viaggio, si possono consultare i siti: www.surfingroad.com e www.mytechaccessories.it

Al via un viaggio sulla BMW GS 1200 Adventure dalla Terra del Fuoco all'Alaska a favore dei bambini brasiliani 

Surfing Road

Mauro Dagna sta vagliando le possibilit&agrave; di raggiungere la foresta Amazzonica e di percorrerla da Ovest ad Est.

Vagabondo per il mondo (9&deg; puntata)   

Continua il viaggio del &ldquo;Vagabondo per il mondo&rdquo;. Ecco alcune foto dei luoghi attraversati. 

Vagabondo per il mondo (7a puntata)

Continua il viaggio di &ldquo;Vagabondo per il mondo&rdquo;: un&rsquo;iniziativa in moto in solitaria che terr&agrave; occupato Mauro Dagna per i prossimi 2 anni e mezzo portandolo nei 5 Continenti e facendolo attraversare 70 Paesi per un totale di 120.000 km in sella ad una Honda Africa Twin. Un grande viaggio, ma soprattutto un&nbsp;progetto dai risvolti benefici. Il Vagabondo, nel suo girovagare per il mondo, incontrer&agrave; infatti 200 Lions Club con l&rsquo;intento di raccogliere fondi per due importanti iniziative benefiche: la prima, promossa dalla Lions Foundation, promuove la vaccinazione contro il morbillo in 49 Paesi nel mondo; la seconda, proposta dall&rsquo;associazione Albergo Etico Progetto Download, intende costruire un albergo ad Asti dove persone affette da sindrome di Down troveranno la giusta collocazione lavorativa.   Dopo essere ripartito da Brasilia il 26 gennaio, Mauro Dagna ha percorso oltre 700 km per giungere a Belo Horizonte che con i suoi 2 milioni e mezzo di abitanti &egrave; la sesta citt&agrave; pi&ugrave; popolosa del Brasile. La citt&agrave; &egrave; conosciuta in tutto il mondo per importanti eventi come il Festival Internazionale di Teatro, stage e Street (FIT-BH), Festival Internazionale del Cortometraggio e la letteratura Meeting Internazionale in portoghese. Ma &egrave; pi&ugrave; nota come la "capitale nazionale di pub," perch&eacute; ci sono pi&ugrave; bar pro capite che in qualsiasi altra grande citt&agrave; del Brasile.  L&rsquo;arrivo del &laquo;Vagabondo&raquo; uscita interesse nella redazione dei due giornali pi&ugrave; venduti, &laquo;O Tempo&raquo; e &laquo;Supernotizia&raquo; che pubblicano lo scopo della missione, e il team di calcio del Cruzeiro, vincitore del campionato brasiliano del 2014, adottano Dagna. Non manca di assistere alla partita del Cruzeiro Esporte Clube, con il dirigente del Cruzeiro e amico Anisio Ciscotto.  Dagna deve fare una tappa forzata a Belo Horizonte a causa del maltempo, ma cos&igrave; pu&ograve; incontrare il Console Aurora Russi, e andare a gustare il pesce con l&rsquo;amico chef Raffaele Autorino.  Dagna incontra a Crucilandia l&rsquo;associazione che si occupa di persone diversamente disabili, e va a visitare le piantagioni di caff&egrave; brasiliane in compagnia degli amici della Fondazione Hanns R. Neumann Stiftung che si occupa di sviluppare il know-how tra i vari cafficultori della regione. Alla sua vista si presenta caff&egrave;, caff&egrave; e ancora caff&egrave; a perdita d'occhio nella "Fazenda da lagoa" in Santo Antonio do Amparo: 3500 ettari di cui 1700 coltivati a caff&egrave; di qualit&agrave; arabica. Senza dubbio uno dei pi&ugrave; grandi produttori di caff&egrave; brasiliani.  Dopo 5 giorni di tappa forzata a causa del maltempo Dagna riprende la strada. Lascia a Belo Horizonte nuovi amici: Felipe Miranda, Dalton Almeida e i ragazzi di SBK Suzuki che si sono offerti di fare il cambio d&rsquo;olio e qualche lavoretto di manutenzione alla moto.  Il Vagabondo riprende il viaggio fra campagne verdi, poco traffico e cielo plumbeo, ma senza pioggia, ed arriva in tempo per arrivare ad assistere alla sfilata del 13 febbraio nel Sambodromo di Sao Paulo! Un biglietto omaggio per i box della Birra Devassa &egrave; il meritato premio per tanti chilometri percorsi in solitaria.  E tanta strada dovr&agrave; ancora percorrere per arrivare in Alaska in estate. Fiammetta La Guidara 

Il Vagabondo percorre 700 chilometri per giungere a Belo Horizonte dove si ferma per qualche giorno, e poi, tra piantagioni di caff&egrave; raggiunge Sao Paulo 

Vagabondo per il mondo (6a parte)

Continua il viaggio di &ldquo;Vagabondo per il mondo&rdquo;: un&rsquo;iniziativa in moto in solitaria che terr&agrave; occupato Mauro Dagna per i prossimi 2 anni e mezzo portandolo nei 5 Continenti e facendolo attraversare 70 Paesi per un totale di 120.000 km in sella ad una Honda Africa Twin. Un grande viaggio, ma soprattutto un&nbsp;progetto dai risvolti benefici. Il Vagabondo, nel suo girovagare per il mondo, incontrer&agrave; infatti 200 Lions Club con l&rsquo;intento di raccogliere fondi per due importanti iniziative benefiche: la prima, promossa dalla Lions Foundation, promuove la vaccinazione contro il morbillo in 49 Paesi nel mondo; la seconda, proposta dall&rsquo;associazione Albergo Etico Progetto Download, intende costruire un albergo ad Asti dove persone affette da sindrome di Down troveranno la giusta collocazione lavorativa.   Mauro Dagna, dopo la forzata pausa in Italia (leggi qui) &egrave; tornato a Brasilia da dove riprende la sua avventura. Nei cinquanta giorni di fermo della moto, nei carburatori si &egrave; formata una sostanza gelatinosa, complici anche le benzine brasiliane. Ma la moto &egrave; presto messa a punto grazie a San Ivandro del &ldquo;Garage old Bikers&rdquo;. &ldquo;Ho cos&igrave; nuovi amici a Brasilia&rdquo;, ha detto Dagna. &ldquo;I motociclisti del Moto Club Nacionaes&nbsp; mi hanno adottato e mi hanno offerto la manutenzione della moto! Un grazie in particolare a Marcello Barros, Mr.President!&rdquo;  L'Ambasciatore Italiano in Brasile Raffaele Trombetta si &egrave; interessato delle iniziative benefiche di Dagna ed essendo anch&rsquo;egli un ottimo motociclista ha fatto da guida al &ldquo;vagabondo&rdquo; per un tour della citt&agrave;. Tra l'altro, anche lui &egrave; un biker e per il tour &egrave; salito in sella alla sua Harley-Davidson (nella foto in apertura).  Brasilia &egrave; una citt&agrave; giovane, monumentale: fu costruita in 41 mesi, dal 1956 al 1960 e divenne la nuova capitale del Paese, in sostituzione a Rio de Janeiro.  Il piano urbanistico fu basato sulle teorie di Le Corbusier ed &egrave; divisa in vari settori: Seror Hoteleiro Norte, S. H. Sur; settore delle ambasciate, settore delle chiese, settore (intorno al Planalto) dei Ministeri (solo due ministeri occupano singolarmente un edificio, uno &egrave; quello degli Esteri e l'altro quello di Giustizia), gli altri sono accorpati a due a due; settore dell'Universit&agrave;, zone residenziali con botteghe e chiesa, etc. Inoltre &egrave; circondata da 26 citt&agrave; satellite i cui abitanti lavorano a Brasilia.  Mauro Dagna &egrave; rimasto impressionato in particolare dal ponte Juscelino Kubitschek che fu inaugurato nel dicembre 2002 e divenne subito una delle icone architettoniche di Brasilia. Questo ponte &egrave; unico e grazie alle originali caratteristiche geometriche e all'armonia con l'ambiente circostante, &egrave; conosciuto come "il ponte pi&ugrave; bello del mondo".  Dopo quasi due mesi di stop forzato, Dagna &egrave; ripartito per il suo giro del mondo in moto da Brasilia verso Diamantina, nel Minas Gerais. Lo scortano per i primi 100 km gli amici del Nacionaes Moto Clube. Fiammetta La Guidara 

Riprende il viaggio di Mauro Dagna che sta affrontando il giro del mondo in moto. Da Brasilia, destinazione Diamantina

Vagabondo per il mondo (5a parte)

Dopo un forzata pausa Mauro Dagna riprende il suo giro del mondo in moto: da Brasilia verso Diamantina 

Il Vagabondo ha ripreso il suo viaggio attraverso l'Uruguay alla volta del Brasile. Quando un imprevisto... 

Vagabondo per il mondo (4a parte)

Continua il viaggio di &ldquo;Vagabondo per il mondo&rdquo;: un&rsquo;iniziativa in moto in solitaria che terr&agrave; occupato Mauro Dagna per i prossimi 2 anni e mezzo portandolo nei 5 Continenti e facendolo attraversare 70 Paesi per un totale di 120.000 km in sella ad una Honda Africa Twin. Un grande viaggio, ma soprattutto un&nbsp;progetto dai risvolti benefici. Il Vagabondo, nel suo girovagare per il mondo, incontrer&agrave; infatti 200 Lions Club con l&rsquo;intento di raccogliere fondi per due importanti iniziative benefiche: la prima, promossa dalla Lions Foundation, promuove la vaccinazione contro il morbillo in 49 Paesi nel mondo; la seconda, proposta dall&rsquo;associazione Albergo Etico Progetto Download, intende costruire un albergo ad Asti dove persone affette da sindrome di Down troveranno la giusta collocazione lavorativa.   Dopo 5 mesi e 17.000 km si &egrave; conclusa con successo la prima parte del viaggio di Mauro Dagna in Africa. Partito il 21 maggio dall&rsquo;Etiopia a bordo di una Honda Africa Twin modificata Boano, ha attraversato Kenia, Tanzania, Malawi, Zambia, Namibia, arrivando in Sud Africa a met&agrave; ottobre dove a Johannesburg ha imbarcato la sua moto per il Brasile.  &ldquo;La prima parte del viaggio&rdquo;, ha detto Dagna, &ldquo;&egrave; andata benissimo, al di l&agrave; di ogni pi&ugrave; rosea aspettativa. Nessun problema nell&rsquo;attraversamento delle numerose frontiere. Nessun problema con la gente, sempre molto curiosa, ma gentile e disponibile.  "La moto si &egrave; comportata benissimo sia sulle strade asfaltate, che sulle numerose piste della Namibia o del Kenia ed il meteo mi ha permesso di percorrere 17.000 km senza prendere una goccia d&rsquo;acqua&hellip;a parte gli ultimi due giorni in Sud Africa!&rdquo;  Durante questi 5 mesi, Mauro ha incontrato le associazioni di persone Down di Tanzania e Zambia ed &egrave; riuscito addirittura a parlare personalmente con la presidentessa della Down Syndrome International, massimo organismo internazionale che si occupa di questa patologia.  Nel suo peregrinare in terra d&rsquo;Africa, il Vagabondo ha visitato 21 case missionarie dei Salesiani di Don Bosco.  &ldquo;Parlare di questa splendida avventura di fronte a platee formate da ragazzi di ogni ceto sociale, per la maggior parte poveri o molto poveri&rdquo;, dice Mauro, &ldquo;ti fa comprendere quando un viaggio in solitaria intorno al mondo possa prendere una connotazione che va al di l&agrave; della semplice avventura.  &ldquo;Diventa un esempio al quale potersi ispirare, trasforma in realt&agrave; quel grande sogno di libert&agrave; che la maggior parte di queste persone ha nel pi&ugrave; profondo del proprio intimo, ma che difficilmente riuscir&agrave; a perpetrare durante la sua intera vita. E a parlare sono i loro occhi, sono i loro cuori, i loro sorrisi bianchi lucenti in quei volti a tratti troppo scuri per potersi permettere di sognare!&rdquo;  Il viaggio di Dagna prosegue ora in Sud America. Dopo una pausa in Brasile per incontrare autorit&agrave; ed associazioni di persone Down, il Vagabondo proseguir&agrave; verso la Terra del Fuoco per poi risalire tutta l&rsquo;America meridionale fino a raggiungere la Colombia da dove si imbarcher&agrave; alla volta di Panama e poi raggiunger&agrave; l&rsquo;Alaska nell&rsquo;estate 2015.  Lavazza sostiene quest&rsquo;impresa, affinch&eacute; il suo &ldquo;ambasciatore di solidariet&agrave;&rdquo; possa portare un messaggio di speranza in tutti gli angoli del pianeta. La moto di Mauro Dagna, infatti,&nbsp;&egrave; equipaggiata con una &ldquo;A Modo Mio EspressGo&rdquo;, la prima macchina a capsule da viaggio.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Dopo 5 mesi e 17.000 km si &egrave; conclusa con successo la prima parte del viaggio di Mauro Dagna, che dall'Africa ora &egrave; giunto in Brasile

Vagabondo per il mondo (3a parte)

Continua il viaggio di &ldquo;Vagabondo per il mondo&rdquo;: un&rsquo;iniziativa in moto in solitaria che terr&agrave; occupato Mauro Dagna per i prossimi 2 anni e mezzo portandolo nei 5 Continenti

Vagabondo per il mondo

Continua il viaggio di &ldquo;Vagabondo per il mondo&rdquo;: un&rsquo;iniziativa in moto in solitaria che terr&agrave; occupato Mauro Dagna per i prossimi 2 anni e mezzo portandolo nei 5 Continenti e facendolo attraversare 70 Paesi per un totale di 120.000 km in sella ad una Honda Africa Twin. Un grande viaggio, ma soprattutto un&nbsp; progetto dai risvolti benefici. Il Vagabondo, nel suo girovagare per il mondo, incontrer&agrave; infatti 200 Lions Club con l&rsquo;intento di raccogliere fondi per due importanti iniziative benefiche: la prima, promossa dalla Lions Foundation, promuove la vaccinazione contro il morbillo in 49 Paesi nel mondo; la seconda, proposta dall&rsquo;associazione Albergo Etico Progetto Download, intende costruire un albergo ad Asti dove persone affette da sindrome di Down troveranno la giusta collocazione lavorativa. Al momento il &ldquo;vagabondo&rdquo; Mauro Dagna &egrave; sbarcato in Brasile ove proseguir&agrave; il suo viaggio.  Nel precedente articolo abbiamo seguito il viaggio di Dagna, in sella alla sua Honda Africa attraversato Etiopia, Kenya, Tanzania e Namibia, che percorrendo strade impervie e paesaggi mozzafiato,&nbsp;tra&nbsp;grandi mammiferi e voraci predatori, era diretto verso il Sud Africa, da dove partire alla volta del Sud America. Numerosi gli aneddoti divertenti di questo incredibile viaggio, come quando in Kenya, campeggiando a bordo del lago Naivasha, ha avuto ogni sera a pochi metri dalla tenda famiglie intere di ippopotami che abitano il lago e che all'imbrunire escono a brucare l&rsquo;erba dei prati circostanti. A sorprendere Mauro Dagna c'&egrave; poi l'incontro con le comunit&agrave; locali, e il contatto con la genuinit&agrave; e la purezza d'animo di chi, pur avendo pochissimo, &egrave; pronto a condividere tutto.  Mauro Dagna in quattro mesi ha percorso 16.700 km da Addis Abeba a Johannesburg, ove si &egrave; imbarcato per il Brasile. Nella mappa troverete l&rsquo;itinerario che il &ldquo;Vagabondo&rdquo; ha progettato di portare a termine.  Lavazza sostiene quest'impresa, affinch&egrave; il suo &ldquo;ambasciatore di solidariet&agrave;&rdquo; possa portare un messaggio di speranza in tutti gli angoli del pianeta. La moto di Mauro Dagna, infatti,&nbsp;&egrave; equipaggiata con una "A Modo Mio EspressGo", la prima macchina a capsule da viaggio.    &nbsp;  &nbsp;

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