Si avvicina il Natale. Dato che siamo stati tutti sicuramente molto buoni, ecco qualche consiglio per dei regali adatti a noi biker... da farsi fare.  Il regalo migliore da fare ad un motociclista  Visto che il trend degli ultimi anni &egrave; quello di regalare experience, partiamo con un&#39;idea &quot;experience&quot;. Uno dei regali pi&ugrave; belli che possiate ricevere come biker &egrave; un corso di guida sicura, senza se e senza ma. Lo so, noi tutti siamo gi&agrave; molto bravi, pieghiamo l&#39;asfalto al nostro volere, domiamo cavalli come Kevin Costner negli anni Novanta, ridefiniamo le leggi della fisica con la semplice rotazione del polso destro.  Per&ograve;, un bel corso di guida sicura &egrave; una di quelle esperienze dalla quale sicuramente usciremo arricchiti. Ormai ne esistono per sette castighi, manca giusto &ldquo;intelligenza artificiale e guida sicura&rdquo; e &ldquo;guida sicura al pistacchio di Bronte (o al caramello salato, adeguandoci all&#39;ultimissimo trend)&rdquo;. Per il resto, ce ne sono di diversa matrice.  Quale tipologia di corso di guida sicura scegliere  Sono tutti utili, tutti interessanti e (quasi) tutti ben fatti. Mi permetto solo un consiglio, ovvero di diversificare la tipologia, non fate sempre lo stesso. Fare un corso in strada ha aspetti interessanti, farne uno in pista permette di approfondire altre cose. Poi, non date per scontato altre tipologie di corse.  La guida sicura parte dalla conoscenza, dall&#39;essere noi a fare le cose lasciando meno aspetti gestiti dalla motto e dalle leggi che la governano. Io, personalmente, ho tratto molti consigli da corsi di enduro, corsi di flat track, tutte occasioni per comprendere il funzionamento del mezzo anche al di fuori dell&#39;utilizzo canonico. Anche un corso su come spremere una moto in pista pu&ograve; essere utile per quando siamo in strada, se sappiamo ascoltare e comprendere come sfruttarlo.  Esistono poi anche corsi legati ai costruttori, corsi BMW, Ducati, Honda, Suzuki e tanti altri. In questo caso ho trovato interessante un altro aspetto, oltre al corso specifico. Per me sono stati l&#39;occasione per scoprire al 100% il potenziale di una moto. Con le tecnologia che c&#39;&egrave; oggi sulle moto, prima di guidarle bisognerebbe mettersi una settimana a studiarle. Durante un corso di guida di quelli mono-marca c&#39;&egrave; anche la possibilit&agrave; di fare un bel ripasso della tecnologia, regolazioni, settaggi che sono possibili sulle nostre moto.  Infine, i corsi possono essere individuali o di gruppo. Anche in questo caso, &egrave; importante l&#39;approccio. Se andate con la giusta mentalit&agrave; potrete imparare anche dagli errori degli altri, senza necessariamente doverli fare voi. &Egrave; un momento in cui si allarga la possibilit&agrave; di apprendimento. Ovviamente, un corso individuale ti offre la possibilit&agrave; di lavorare anche sui dettagli, sul provare e riprovare e riprovare. Anche perch&eacute; l&#39;apprendimento spesso passa prima dal disimparare comportamenti sbagliati e aver la possibilit&agrave; di fare correttamente la stessa curva venti volte aiuta a riprogrammare il nostro cervello nel fare le cose.  Conclusioni. Qual&#39;&egrave; il corso di guida sicura perfetto  Quindi, non c&#39;&egrave; un corso perfetto. I costi sono tutti pi&ugrave; o meno in linea con l&#39;esperienza proposta, ci sono corsi in cui il contesto e l&#39;accoglienza sono molto strutturati, in cui vi vengono messe a disposizione moto nuove che hanno costi pi&ugrave; importanti. La valutazione spetta a voi. Resta che difficilmente capita di tornare da una giornata di corso senza aver imparato qualcosa di nuovo. E questo &egrave; comunque un traguardo importantissimo.  Alla prossima puntata. 

Regalare un experience &egrave; un trend sempre pi&ugrave; in aumento, per questo, un corso di guida sicura &egrave; uno dei migliori regali possibili (e tra i pi&ugrave; utili)

Idee per Natale: cosa regalo ad un motociclista (parte 1)

        La Suzuki V-Strom Off Road Academy attende gli appassionati da tutta Italia organizzando un calendario che offre diversi appuntamenti e che abbraccia due diverse location, il Castello di Luzzano a Rovescala (provincia di Pavia) e nella Tenuta di Corbara a Orvieto. La scuola ufficiale Suzuki quest'anno &egrave; pronta ad accogliere i suoi candidati che correranno in sella alle  V-Strom 1050DE e 800DE.I l corso &egrave; dedicato a tutti coloro che vogliono migliorare le loro capacit&agrave; in sella e avvicinarsi all'offroad. Possono partecipare sia i centauri del domani che sono ancora alle prime armi, sia i piloti pi&ugrave; esperti e navigati.&nbsp; SUZUKI RF 600 R, TRENT&rsquo;ANNI DELLA SPORT TOURER ISPIRATA ALLA FERRARI TESTAROSSA Date e appuntamenti  Il caledario prevede dodici giornate organizzate tra il 15 aprile e il 1 ottobre 2023 (suddivisi in sei fine settimana, ciascuno con un corso il sabato e uno la domenica): di queste, 8 si terranno nell'affascinante Castello di Luzzano a Pavia, mentre le altre 4 nella Tenuta di Corbara a Orvieto, in provincia di Terni. Entrambe le location sono perfettamente attrezzate per le esigenze della scuola, degli allievi e degli eventuali accompagnatori, con ampi spazi e comode stanze per chi volesse pernottare in loco. Potr&agrave; iscriversi un massimo di 8 partecipanti, i quali verranno seguiti dallo staff esperto coordinato da Andrea Beconi, ex pilota professionista e Campione Europeo di Enduro in sella a una Suzuki. Gli iscritti verranno divisi in modo da formare gruppi omogenei in funzione del livello e ciascuno di essi svolge attivit&agrave; differenziate. Le moto saranno&nbsp;equipaggiate con i pneumatici tassellati Capra X forniti da Anlas, partner e sponsor tecnico di Suzuki. 15 aprile - Rovescala 16 aprile - Rovescala 6 maggio - Rovescala 7 maggio - Rovescala  20 maggio - Orvieto 21 maggio - Orvieto 24 giugno - Rovescala 25 giugno - Rovescala 16 settembre - Rovescala 17 settembre - Rovescala 30 settembre - Orvieto 1 ottobre - Orvieto Il programma della giornata Dopo la registrazione, il benvenuto dello staff e un welcome coffee, le giornate della V-Strom Off Road Academy iniziano alle 9.30 con un briefing introduttivo dedicato alle caratteristiche tecniche delle moto e ai fondamentali di guida. Alle 10.00 inizia la parte pratica su un terreno piano a fondo erboso, Qui vengono svolti alcuni esercizi pratici con difficolt&agrave; crescente. Dopo la pausa pranzo, prevista gli allievi affrontano un giro di circa 40 km, su percorsi scelti in base al meteo ed alle capacit&agrave; dei partecipanti. I motociclisti possono cos&igrave; mettere in pratica gli insegnamenti ed i consigli ricevuti nella mattinata, e misurare il comportamento pilota/moto in diverse situazioni. Lungo il percorso sono previste frequenti soste per approfondimenti di vario genere, domande e ulteriori dritte da parte degli istruttori dell&rsquo;Academy. Come iscriversi Per iscriversi occorre collegarsi al sito ufficiale della V-STROM Off Road Academy&nbsp;e selezionare la data e la moto prescelta. Una volta completata la prenotazione, il cliente riceve una mail di conferma e viene ricontattato dallo staff dell&rsquo;Off Road Academy per definire i dettagli della giornata e le modalit&agrave; del pagamento.  Per frequentare il corso &egrave; necessario presentare un certificato rilasciato dal medico di base che autorizzi alla pratica dell&rsquo;attivit&agrave; sportiva non agonistica. Gli allievi devono essere muniti di abbigliamento tecnico adeguato (non sono necessari capi specialistici da fuoristrada). Indispensabili il casco, i guanti, la giacca e i pantaloni con le opportune protezioni, il paraschiena e gli stivali, meglio se con suola artigliata.  Il prezzo del corso &egrave; di 350&nbsp;Euro (cifra comprendente anche il pranzo). SUZUKI V-STROM 650, ARRIVA LA EXPLORER: UN NOME CHE DICE TUTTO       

Il corso per gli amanti dell'off-road, sia principianti che esperti, avr&agrave; inizio il 15 aprile e si protrarr&agrave; fino al 1 ottobre. Due le moto tra cui scegliere, cos&igrave; come le meravigliose location in cui si terranno le lezioni

Suzuki V-Strom Off Road Academy, annuciate date e location

        Attraverso la legge 108 dello scorso 5 agosto, sono cambiate tante cose in tema di patente moto, sia per quanto riguarda la revoca che la possibilit&agrave; di ottenere quella di categoria A3 se si &egrave; in possesso da almeno due anni della patente A1 e A2 soltanto frequentando appunto un corso in autoscuola con parte pratica e teorica della durata minima di 7 ore. Troppe ore di guida Le nuove regole, da poco entrate in vigore, non convincono Confarca, associazione di categoria che rappresenta le autoscuole, la quale ha parlato attraverso le parole del presidente Paolo Colangelo. La questione pi&ugrave; dibattuta &egrave; stata quella che riguarda il costo, poich&egrave; le guide certificate saranno economicamente molto pi&ugrave; dispendiose rispetto al singolo esame: "Questa norma non ci entusiasma perch&eacute;, a nostro avviso,&nbsp;sette ore di guida&nbsp;per una persona gi&agrave; in possesso di una patente per le due ruote&nbsp;sembrano un po' troppe. Di fatto, il conducente si trova di fronte a un cambio di categoria per potenza del veicolo: pertanto, non si va nella direzione auspicata, ovvero quello della semplificazione. Inoltre, il legislatore poteva essere pi&ugrave; attento e introdurre le guide certificate per il conseguimento della patente, come gi&agrave; accade per le patenti auto, anzich&eacute; per il passaggio da una categoria all'altra, con ulteriori ore di guida che serviranno a poco". IN MOTO COL CANE O IL GATTO? SI PU&Ograve;, MA ATTENZIONE ALLE REGOLE!       

Secondo quanto emerge il decreto Infrastrutture-bis, per ottenere la licenza di guida di categoria A3 sar&agrave; necessario solo seguire un corso

Patente moto senza esame, scuole guida: "Costerà di più"

        Grandi cambiamenti in arrivo per tutti coloro in procinto di ottenere la patente per guidare la moto, cio&egrave; quella di categoria A3. Per conseguirla infatti non sar&agrave; pi&ugrave; necessario sostenere alcun esame, ma baster&agrave; seguire un corso in autoscuola. Attenzione per&ograve;, perch&egrave; le modifiche legislative introdotte dal Decreto Infrastrutture-Bis non valgono per tutti. IL PROGRESSO DEL DIGITALE: DAL 2023 LA PATENTE AVR&Agrave; UN QRCODE Niente pi&ugrave; esame Non cantate vittoria troppo presto, perch&egrave; l'esame non sar&agrave; abolito per tutti. Le nuove regole infatti valgono soltanto per&nbsp; coloro che sono gi&agrave; in possesso di patente A1 (conseguibile dai 16 anni) o A2 (conseguibile a 18 anni): per sveltire le pratiche e risolvere il problema della carenza di personale delle Motorizzazioni infatti &egrave; stato deciso che baster&agrave; attendere due anni dal conseguimento della propria patente A1 e A2 per veder "scattare" la propria licenza di guida nella categoria A3 soltanto frequentando un corso in autoscuola con parte pratica e teorica della durata minima di 7 ore. Sar&agrave; totalmente abolito quindi l'esame finale. Le modifiche entreranno in vigore a tra il 10 e il 15 agosto 2022. FRANCIA, UFFICIALE: DAL 2023 ABOLITA LA REVISIONE PER VEICOLI A DUE E TRE RUOTE       

La novit&agrave; arriva direttamente dal Decreto Infrastrutture Bis che permette ai possessori di patente A1 e B1 di sostenere solo un corso per ottenere l'A2 e A3

Patente moto, non più esami per il passaggio: basterà un corso

Avete deciso di fare un corso di guida? Ottima idea! Ora per&ograve; si tratta di trovare il corso giusto per voi, nella miriade di proposte di un settore non regolamentato. Intanto a livello Europeo si sta facendo largo una certificazione delle scuole

Corsi guida moto: tutto quello che c’è da sapere

        Il Comitato Impianti FMI ha emanato un bando per la partecipazione al corso per diventare Ispettori Comitato Impianti, sia in fuoristrada che in asfalto. I partecipanti, uomini e donne, possono avere un&rsquo;et&agrave; compresa tra i 25 anni compiuti e 55 anni e dovranno avere i seguenti requisiti per essere ammessi: - essere tesserato FMI per l&rsquo;anno 2017; - titolo di studio: licenza di scuola media superiore con diploma di geometra o laurea in architettura o ingegneria; - essere in possesso di indirizzo di posta elettronica certificata; - firma digitale. La domanda d&rsquo;iscrizione, comprensiva di curriculum, debitamente compilata con tutti gli allegati indicati, dovr&agrave; essere inviata - via e-mail, esclusivamente al seguente indirizzo: impianti@federmoto.it. La domanda dovr&agrave; pervenire al Comitato Impianti entro e non oltre il 21 agosto 2017 La domanda di iscrizione, le relative informazioni e il regolamento Comitato Impianti, potranno essere scaricati in formato elettronico dal sito federale www.federmoto.it, richiesti ai Comitati Regionali F.M.I. o direttamente alla Segreteria del Comitato Impianti (telefono:06/32488307 - fax:06/32488430 - e-mail: impianti@federmoto.it). Selezione per l&rsquo;ammissione al Corso -&nbsp; Il corso &egrave; aperto a 20 partecipanti al massimo di cui 10 residenti nelle regioni del nord 5 nel centro e 5 nel sud. Oltre ai requisiti per l&rsquo;ammissione i partecipanti non devono trovarsi in situazioni di potenziale conflitto di interessi ovvero: - non devono essere organizzatori di manifestazioni o campionati direttamente e/o come appartenenti a MC o altri enti organizzatori (di eventi non solo FMI, anche di altre federazioni o EPS) - non devono essere gestori o titolari di impianti direttamente e/o tramite MC o societ&agrave; - non devono essere gi&agrave; Commissari di Gara o Direttori di Gara nel qual caso dovranno rinunciare ad uno degli incarichi una volta superato l&rsquo;esame. A conclusione del Corso di formazione &egrave; prevista una prova basata su un test scritto a risposta multipla e da un colloquio orale con giudizio insindacabile e inappellabile di una speciale Commissione Esaminatrice nominata dal Comitato Impianti. Le domande riguarderanno il sistema federale, la normativa impianti, i concetti di sicurezza applicati ai circuiti. Costo per la partecipazione al Corso: Il costo per partecipare al Corso di formazione &egrave; di &euro;. 100,00 da versare non appena superata la selezione per l&rsquo;ammissione basata sul curriculum. Programma del Corso Allievi Ispettori Comitato Impianti - Il Corso avr&agrave; una durata complessiva di 2 giorni e comprender&agrave; lezioni sui seguenti argomenti: Struttura e funzionamento della F.M.I.; o Regolamento, struttura e funzionamento del Comitato Impianti; Normative vigenti sull&rsquo;impiantistica sportiva; Concetti di fisica applicati alla sicurezza in pista Operativit&agrave;, organizzazione e comportamento. Nozioni legali. Nozioni medico sanitarie. Ci sar&agrave; un esame finale, seguito dal tirocinio effettuato attraverso l&rsquo;affiancamento a Ispettori del Comitato Impianti per almeno 2 sopralluoghi. Il corso &egrave; aperto a 20 partecipanti (di cui al massimo 10 residenti al nord, 5 al centro e 5 al sud). Il costo per l&rsquo;iscrizione al corso &egrave; di &euro; 100. Clicca qui per il bando e la domanda di partecipazione  La domanda dovr&agrave; essere inviata, entro e non oltre il 21 agosto, all&rsquo;indirizzo impianti@federmoto.it.       

La Federazione Motociclistica Italiana ha emanato un bando per diventare ispettori del Comitato Impianti. Si pu&ograve; partecipare fino il 21 agosto

Federmoto attiva il corso per diventare ispettori

        Donneinsella in collaborazione con Safe Ride Experience ha organizzato per il 22 luglio un tour di un giorno dove passione e apprendimento si uniscono. Istruttori esperti faranno da guida su strada e faranno capire la dinamica della due ruote e i segreti della guida incrementando di pari passo il margine di sicurezza. Il tour partir&agrave; da Pusiano, a pochi chilometri da Como, per proseguire per Nesso, Bellagio, Madonna del Ghisallo per tornare a&nbsp; Pusiano, completando cos&igrave; il &ldquo;Triangolo Lariano&rdquo;. PROGRAMMA - La giornata comincer&agrave; alle ore 9,30 con la sessione teorica: primi elementi fondamentali relativi al tour, come conoscere il tornante, le traiettorie migliori e come gestire le ansie e i dubbi. Dalle 11,00 sono previste sessioni di guida alternate da brief teorici: prove su strada e messa a punto dei primi elementi fondamentali. Dalle 14,15 avranno luogo le sessioni di guida alternate da brief teorici e perfezionamento di ci&ograve; che si &egrave; appreso al mattino. Dopo un brief finale saranno consegnati i diplomi. COSA SI RICHIEDE - Casco integrale/modulare, giacca e pantaloni tecnici con protezioni (spalle gomiti ginocchia), paraschiena L2, guanti tecnici preferibilmente con doppia chiusura al polso (laccetto velcro + fascia velcro),&nbsp; scarpe tecniche (meglio stivali). Le moto devono essere in buono stato di manutenzione con freni, catena, batteria a posto e gomme con pressione controllata, battistrada non oltre il 50. Pieno di benzina fatto. ll pacchetto 1 day comprende: brief teorici, sessioni pratiche di guida sicura su strada, pranzo in ristorante (primo+bevanda e caff&egrave;), kit Donneinsella con tesseramento Aics incluso. Qui maggiori informazioni&nbsp;       

Il 22 luglio Donneinsella organizza nel comasco un corso per imparare a gestire il mezzo in tutta sicurezza su ogni tipologia di strada e curva

Donneinsella, un tour tra passione e sicurezza

La Regione&nbsp;Emilia Romagna, storica Motor Valley italiana, appoggia un progetto nell'ambito delle sua tradizionale realt&agrave; di eccellenza nel campo dell'alta meccanica.  Parte a Marzo il corso per Disegnatore Meccanico, con specifiche conoscenze nel recupero e ripristino di auto e moto d'epoca, finanziato totalmente dalla Regione (quindi gratuito) e organizzato da ECIPAR in collaborazione con Comune di Imola, Formula Imola, Farma, CNA Imola, Fondazione ITS "Maker" e Istituto di Istruzione Superiore F.Alberghetti.  Un progetto che non solo vuole creare nuove opportunit&agrave; di lavoro ma anche&nbsp;rilanciare le attivit&agrave; che ruotano attorno all'Autodromo di Imola. Uberto Selvatico Estense (Presidente Formula Imola):    &rdquo;L&rsquo;Autodromo di Imola &egrave; il centro della passione motoristica ed ospitare un corso formativo cos&igrave; qualificato ed innovativo nel settore della meccanica &egrave; motivo di grande soddisfazione. Un progetto che inizia un nuovo stimolante percorso per l&rsquo;Autodromo e che d&agrave; attuazione concreta all&rsquo;obiettivo di riqualificazione dell&rsquo;Enzo e Dino Ferrari contenuto nel Master Plan presentato lo scorso anno. La nostra &egrave; una struttura dalle sempre pi&ugrave; spiccate caratteristiche di polifunzionalit&agrave;, e rendere l&rsquo;Autodromo un polo nazionale ed internazionale di percorsi formativi nel campo dell&rsquo;automotive &egrave; un obiettivo primario dei prossimi anni. Voglio ringraziare tutti i soggetti partner perch&eacute;, in una fase storica del nostro Paese ancora molto critica, trovare soggetti che uniscono le forze per creare prospettive di lavoro &egrave; un segnale di grande positivit&agrave; e fiducia nel futuro&rdquo;.  L'iniziativa &egrave; rivolta a giovani e adulti, disoccupati e non, in possesso di conoscenze e competenze attinenti all'area professionale di riferimento: 12 partecipanti per 300 ore delle quali 180 in aula e 120 di stage aziendale e esame finale con il rilascio del certificato di qualifica professionale in "Disegnatore Meccanico". I candidati&nbsp;verranno&nbsp;selezionati tramite un test scritto e un colloquio psico-attitudinale. La sede del corso, che si svolger&agrave; nel periodo tra&nbsp;Marzo e Ottobre 2015, sar&agrave; l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari.  Per informazioni ed iscrizione Ecipar Bologna sede di Castel San Pietro T. (BO) Dr. Samuele Dall&rsquo;Olio.  Tel. 051/941779; E-mail: s.dallolio@bo.cna.it  Giulia Cassinelli

Il progetto, finanziato dalla regione Emilia Romagna in collaborazione con l'Autodromo di Imola, partir&agrave; a Marzo

Corso di Disegnatore Meccanico all'Autodromo di Imola

La passione per le competizioni &egrave; da sempre al centro dell'interesse di Bitubo, importante azienda di sistemi di smorzamento (non solo a livello motociclistico).  Questo il motivo che spinge la Casa italiana a fare sempre di pi&ugrave; per supportare il motociclismo italiano a livello agonistico.  L'ultima interessante proposta vede protagonisti i team che partecipano a qualsiasi Campionato nel territorio: Bitubo offre infatti un kit&nbsp;di sospensioni ad un prezzo davvero competitivo.  Sar&agrave; inoltre possibile per il pilota ed un tecnico del team partecipare gratuitamente ad un corso sulle sospensioni effettuato da uno dei migliori tecnici che seguono per il Marchio la SBK-GP.  Nel Corso Racing Bitubo si ripasseranno le nozioni base sulle sospensioni e verranno esposte le possibili soluzioni da utilizzare in gara nella ricerca del set-up ideale per ogni pista e condizione.  L'offerta relativa al corso (non per&ograve; quella relativa al&nbsp;kit di sospensioni) &egrave; valida fino all'esaurimento dei posti disponibili.  Per info e adesioni contattare Bitubo@bitubo.com... Sbrigatevi!  &nbsp;  Giulia Cassinelli  

Bitubo supporta tutti i team italiani con il suo pacchetto racing: oltre al kit di sospensioni anche un interessante corso

Bitubo: kit racing

CONSIGLI UTILI: le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza la moto su strada

Corso di guida sicura

GUIDA DELLO SCOOTER: i consigli dei nostri tester, le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza lo scooter su strada

GUIDA CON IL PASSEGGERO: i consigli dei nostri tester, le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza la moto su strada

POSIZIONE DI GUIDA: i consigli dei nostri tester, le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza la moto su strada

ABBIGLIAMENTO PROTETTIVO: i consigli dei nostri tester, le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza la moto su strada

MANUTENZIONE DELLA MOTO: i consigli dei nostri tester, le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza la moto su strada

SCELTA DELLA MOTO E PREPARAZIONE: i consigli dei nostri tester, le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza la moto su strada

RAPPORTO UOMO-VEICOLO-AMBIENTE: i consigli dei nostri tester, le regole da seguire e le tecniche di guida fondamentali per godersi in piena sicurezza la moto su strada 

La guida in due: il miglior passeggero &egrave; quello che... sembra non esserci  &nbsp;  &nbsp;  L&rsquo;ultima puntata del nostro corso di guida sicura si occupa del passeggero, un elemento &ldquo;accessorio&rdquo; che spesso ci troviamo a trasportare sia per brevi tragitti, sia per viaggi lunghi, magari durante una vacanza. Vediamo come si deve comportare il &ldquo;secondo&rdquo; per rendere la vita facile al pilota.  13. Il passeggero Finora abbiamo imparato a curvare spostando il nostro corpo, pertanto &egrave; chiaro che se il pilota compie tutte le procedure giuste e il passeggero si oppone, la curva non sar&agrave; perfetta, anzi. Dobbiamo metterci in condizioni di guidare e di curvare in maniera da non sentire minimamente il peso del nostro passeggero. Come? Prima di tutto, il passeggero deve tenersi saldamente alla moto minimo con una mano, e mai alle braccia del pilota, stringere con le gambe il pilota, saldo ma elastico. Dovr&agrave; inoltre guardare la strada: abbiamo visto melle puntate precedenti che il pilota deve guardare la curva, la stessa cosa dovr&agrave; fare il passeggero, anzi addirittura precedere il pilota stesso. Se stiamo impostando a destra, e il passeggiero guarda a sinistra, &egrave; chiaro che avr&agrave; la testa e il casco orientati dalla parte opposta. Questo comporta una distribuzione dei pesi sbagliata e contraria, mentre &egrave; importante che pilota e passeggero siano &ldquo;saldati&rdquo; nei movimenti, aderenti petto/schiena e leggermente inclinati avanti, ma mai rigidi.   Nelle frenate e nelle accelerazioni &egrave; molto importante non appendersi o spingere il pilota, i trasferimenti di carico vanno preceduti. Il passeggero non dovr&agrave; mai appendersi, tenersi con le braccia, dovr&agrave; sempre far conto che tra i suoi punti di contatto e il pilota ci siano mille uova. Il miglior esercizio &egrave; quello di abituarsi a restare in equilibrio tenendosi il meno possibile con le braccia e con le mani, appunto per non rompere le uova! Il passeggero che stringe troppo le mani o le braccia, lo fa semplicemente perch&eacute; non &egrave; in assetto col pilota. Ricordate: il peso del pilota e quello del passeggero concorrono nella guida, uno spostamento all&rsquo;interno della curva nostro e suo sono la base per far girare bene la moto, purch&eacute; siano tutti e due nella stessa direzione. Se il passeggero in una curva a destra sposta il corpo verso l&rsquo;alto, tende a rimanere dritto, per forza il pilota dovr&agrave; inclinare ancora di pi&ugrave; la moto per girare, rischiando di pi&ugrave; inutilmente. Se fosse il contrario, la moto girerebbe con il minor angolo di piega possibile. Ci vuole esercizio...  

Corso di guida sicura - Il passeggero

PIEGHE SICURE  Frenare bene e curvare meglio: i suggerimenti  Dopo aver imparato qual &egrave; la traiettoria ideale (sul numero scorso di In Moto, in questa rubrica), vediamo ora come si affrontano le curve. Si comincia frenando...  5. Frenata Frenare dove si pu&ograve; e non dove si deve. Non sempre su strada si pu&ograve; frenare dove abbiamo pensato di farlo, perch&eacute; non &egrave; detto che l&agrave; dove freneremo ci sia un asfalto pulito o in buone condizioni. Frenare al limite, anche a 30 km/h, &egrave; comunque rischioso, perch&eacute; se troviamo dello sporco, della ghiaia o del gasolio in strada, il limite ci porter&agrave; lunghi anche di 2 metri. E nelle curve a destra arrivare lunghi equivale al contromano. Impariamo ad avere la velocit&agrave; minima prima della curva, proprio alla fine del rettilineo, non al centro della curva. In questo modo entreremo pi&ugrave; lenti, ma pi&ugrave; sicuri, e saremo pi&ugrave; veloci e meglio impostati nell&rsquo;uscita. La frenata &egrave; molto importante: frenare male comporta una traiettoria sbagliata o di difficile esecuzione. Frenare solo con l&rsquo;anteriore obbliga la moto ad andare dietro alla pendenza della strada, e trasferire tutta la massa sulla ruota anteriore, separata da noi tramite i cuscinetti di sterzo, non pu&ograve; far altro che muovere lo sterzo, sporcando la traiettoria e in molti casi, se la frenata &egrave; forte, saremo sbilanciati con spiacevoli conseguenze. Usiamo quindi il freno posteriore, e dopo una frazione di secondo l&rsquo;anteriore: questo &egrave; l&rsquo;ordine. Una volta raggiunto il punto di curva, stop al freno anteriore, ma non al posteriore, che manterremo con una leggerissima pressione per tutta la durata della curva: questo serve ad impedire che la traiettoria allarghi e a diminuire il raggio di curva stesso. Tanto in discesa quanto in salita, il freno posteriore controlla tutta la moto, non serve solo per frenare ma ci permette di sfruttare al 100% l&rsquo;anteriore, mantenendo la moto in frenata stabile e lineare. In curva il freno posteriore &egrave; la nostra terza ruota.  6. Curva La curva &egrave; il bello della moto: strade dritte non si sposano con il gusto di guidare, a parte forse gli USA con una Harley...&nbsp; Le fasi della curva sono tre, ingresso, conduzione e uscita. I punti pi&ugrave; pericolosi della curva sono: a destra l&rsquo;uscita di curva, a sinistra l&rsquo;ingresso. Guardare &egrave; importantissimo: l&rsquo;ingresso lo vedo di sicuro, ma esistono molte curve di cui non siamo a conoscenza dell&rsquo;uscita. Anche se stiamo percorrendo una strada nota, in ogni caso non sappiamo chi e cosa ci pu&ograve; essere all&rsquo;uscita. Quindi dobbiamo imparare a guardare mentre stiamo girando e con lo sguardo ad anticipare la moto, solo cos&igrave; non saremo impreparati. Guardare oltre ci permette di vedere anche l&rsquo;arrivo di un&rsquo;auto o un camion, che in una strada stretta pu&ograve; occupare la nostra traiettoria. Guardando prima possiamo anche, in caso di necessit&agrave;, cambiare la traiettoria o fermarci in curva. Fermarci a bordo strada &egrave; sempre meglio che fermarci contro l&rsquo;ostacolo, per poi guardare e decidere dove passare. All&rsquo;inizio magari vi sembrer&agrave; difficile, ma una volta presa l&rsquo;abitudine sar&agrave; normale. Il centro della curva, come abbiamo visto sul numero scorso, va percorso nel 60-70% della nostra carreggiata: ad esempio, se la carreggiata &egrave; larga 2 metri dovremo passare a 1,40 m dal limite di destra. Una volta raggiunta circa la met&agrave; curva, quando si vede l&rsquo;uscita, la punteremo, uscendo sicuramente a destra. Qualcuno dir&agrave;: &ldquo;ma se sto largo in entrata rischio di prendere un&rsquo;auto!&rdquo; No, perch&eacute; ho precedentemente guardato. E ancora no, perch&eacute; sono nella mia destra. In ogni caso, &egrave; meglio stare leggermente larghi dove vedo, piuttosto che uscire larghi dove non vedo! Nelle curve a sinistra, dobbiamo non aver fretta di entrare, anticipare comporta invadere la corsia opposta e poi uscire larghi, rischiando di trovare all&rsquo;uscita problemi, quali: asfalto sporco, brecciolino o peggio ancora una frana che ha portato via gli ultimi 30 cm di asfalto. Arriviamo dalla perfetta frenata, 70% freno anteriore e 30% freno posteriore, via l&rsquo;anteriore e dopo aver visto la curva iniziamo la nostra traiettoria. Dovremo passare sempre sul 70% del nostro lato, questa volta misurato dalla ipotetica mezzeria verso l&rsquo;esterno. Molti passano sulla riga bianca in curva a sinistra, ma questo &egrave; lo zero per cento! Passando larghi, avremo molta pi&ugrave; visuale sull&rsquo;uscita, molto pi&ugrave; spazio tra noi e l&rsquo;ipotetico veicolo dall&rsquo;altro lato e, soprattutto, riusciremo a chiudere la curva per uscire, a curva finita nel centro della nostra mezzeria. Dovremo imparare a fare le curve a sinistra con un raggio pi&ugrave; piccolo del raggio reale della curva stessa.    

Corso di guida sicura - Frenata e Curva

Utili nozioni per guidare in modo sicuro. Iniziare bene, continuare meglio  &nbsp;  Proseguiamo il corso di guida sicura su strada iniziato il numero scorso. &Egrave; il momento di alcuni esercizi preliminari che servono a prendere confidenza con l&rsquo;oggetto moto e con la strada che abbiamo davanti. Ripetiamo quello che abbiamo detto il mese scorso: magari certe cose le sapete gi&agrave;, ma... ripassare non fa mai male.  3. Esercizi preliminari a) Frizione Partiamo da un piazzale spazioso e senza traffico, iniziando a prendere confidenza con due dita sulla leva della frizione: dobbiamo imparare a gestire&nbsp; il punto di contatto dove inizia a trasmettere il moto alla ruota posteriore e regolare la velocit&agrave; minima che ci terr&agrave; in equilibrio intervenendo meno possibile con la manopola del gas: l&rsquo;avanzamento dovrebbe essere quanto pi&ugrave; costante possibile, senza incertezze o strattoni. Impariamo fin da subito a gestire la moto con due dita sulla frizione, e due sul freno, sempre! Procediamo a velocit&agrave; costante pi&ugrave; bassa della velocit&agrave; minima consentita dalla prima marcia, aiutiamoci con il freno anteriore e poi con solo quello posteriore. Lo scopo dell&rsquo;esercizio &egrave; capire la differenza quando la moto viene rallentata dal solo freno anteriore o dal posteriore. Con solo l&rsquo;uso del freno anteriore dovreste sentire lo sterzo muoversi e una certa difficolt&agrave; di equilibrio, con il solo freno posteriore la moto rimane dritta e stabile. Il test &egrave; avvertibile anche con le moto dotate di frenata combinata o sistema ABS.    b) Prove di frenata Procediamo in seconda marcia a circa 30 km/h, una volta tirata tutta la frizione, provate a frenare con solo il freno posteriore senza bloccare la ruota, ma cercando il suo limite. Ripetete l&rsquo;operazione solo con l&rsquo;anteriore e successivamente con tutti e due. Cercare e trovare il feeling &egrave; molto importante, nelle frenate di emergenza. Per le moto con ABS, l&rsquo;esercizio sar&agrave; identico, ma dovrete esercitarvi a non far intervenire l&rsquo;ABS stesso. Fermarsi al semaforo e cadere sbilanciati da un lato: vi &egrave; mai capitato? Io ne ho visti parecchi, il motivo &egrave; semplice; perch&eacute; chi si ferma usa solo il freno anteriore. Finch&eacute; la ruota gira tutto va bene, come la moto si ferma, il trasferimento immediato di carico dall&rsquo;anteriore al posteriore ci sbilancia. Il rimedio &egrave; frenare prima col posteriore, sempre, e una frazione di secondo dopo con l&rsquo;anteriore, poi, 30 cm prima di fermarsi, mollare l&rsquo;anteriore e lo stop sar&agrave; senza trasferimenti di carico. Insistiamo ai corsi sull&rsquo;uso del freno posteriore: tanti non lo usano, io dico sempre nessuno non usa il freno posteriore, chi &egrave; convinto di non usarlo, si domandi se per caso non usa troppo il freno motore. Il freno motore ha pi&ugrave; o meno lo stesso effetto, solo che &egrave; ingestibile. All&rsquo;inizio frena, poi nella fase centrale &egrave; neutro e a bassa velocit&agrave; spinge. Nei tornanti vi capita di uscire completamente contromano? Chiedetevi se non &egrave; il freno motore che smette di frenare a centro curva e inizia a spingervi fuori traiettoria.  c) Cerchi Girare in cerchio attorno a un punto fisso, con un raggio di circa 4 metri, ci fa capire tante cose della moto. Cerchiamo la velocit&agrave; costante in prima o in seconda se la moto lo permette. Una volta preso il ritmo, a gas costante proveremo a sfiorare il freno posteriore per mezzo cerchio, si noter&agrave; che la moto tende a cadere verso l&rsquo;interno, a chiudere la curva. Non dovete togliere gas e/o alzare la moto, per contrastare l&rsquo;effetto del freno, vanificando la riuscita dell&rsquo;esercizio. Questo esercizio vi far&agrave; capire come il freno posteriore agisca in modo concreto anche a bassissima velocit&agrave; sul raggio di curva. Impariamo a usare il freno posteriore a nostro servizio, non solo per frenare, ma come elemento di guida nella traiettoria. Provate quindi a fare dei tondi col gas costante, e verificare se riuscite a farlo stretto con il freno posteriore a pelare oppure senza. Troppe volte sento dire &ldquo;mah io lo uso per correggere la traiettoria&rdquo;, correggere? Non sbagliare &egrave; meglio, molte volte non c&rsquo;&egrave; tempo di correggere, imparate ad usarlo sempre, non per correggere, ma per scrivere! Probabilmente non avrete pi&ugrave; bisogno di correggere. Da adesso in avanti, qualsiasi inversione fatela con il piede sul freno posteriore: vi dar&agrave; tanto pi&ugrave; equilibrio e un raggio di sterzata inferiore; gas e freno in contemporanea, mentre la frizione aiuta il motore a non strattonare e a non spegnersi.  

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Corso di guida sicura - Il passeggero

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Corso di guida sicura - Esercizi preliminari