        La domanda che &egrave; verrebbe fuori in questi casi &egrave;: perch&eacute; non farlo prima? Diciamocelo pure, all'ormai lontano (ma non lontanissimo) EICMA, Moto Morini ha un po&rsquo; sorpreso tutti quando ha tolto i veli alle aggressive Corsaro e Corsaro Sport, due proposte che sfruttano la medesima base telaio/motore, seppure declinata in modo diverso: da un lato la naked dal piglio roadster, dall&rsquo;altro una sportiva che, per quando arriver&agrave; sul mercato, ha tutta l'intenzione di creare scompiglio tra le stradali con carena e semimanubrio. A dirla tutta entrambe le proposte della Casa di Trivolzio hanno fatto strabuzzare pi&ugrave; di qualche occhio appassionato, ma senza in rischio di sembrare eccessivamente snob nei confronti della nuda, &egrave; stata forse la carenata sportiva che secondo noi ha mosso forse maggiori attenzioni attorno a s&eacute;.&nbsp; UN V2 MADE IN ITALY PER LA CORSARO SPORT  E di motivi ce ne sono stati parecchi. A cominciare dal cuore, in comune per entrambe le versioni: un &ldquo;coraggioso&rdquo; (questo &egrave; il termine che viene in mente osservando l&rsquo;attuale panorama delle proposte pi&ugrave; recenti) motore V2 di cilindrata 750, dotato di lubrificazione a carter secco, accreditato di una potenza di 96 CV. Un motore nuovo, progettato in Italia, che apre a legittime aspettative in termini di erogazione e nel sound che immaginiamo venire fuori da un complesso di scarico ben raccordato nelle sue curve che si celano nella pancia della moto, e che trova la sua degna conclusione con due aggressivi silenziatori posti ai lati del retrotreno.&nbsp; In generale, quello che piace della Corsaro Sport, oltre l&rsquo;audacia di alcune soluzioni tecnico/stilistiche (vedi telaio a traliccio imbullonato ad un parte alta in alluminio pressofuso che diventa un forte elemento di design, sottolineato da ricercate prese d&rsquo;aria ricavate nella zona del cannotto) sono le linee generali ad opera di Adrian Morton, decisamente aggressive quanto azzeccate: l&rsquo;affilato frontale, il puntuto codino o anche la gibbosit&agrave; dello stretto serbatoio che nella vista posteriore invoglia a guardare verso la curata piastra di sterzo ricavata dal pieno (che immaginiamo immolata sull&rsquo;altare dei costi nella versione definitiva) e allo stesso tempo sottolinea una ergonomia fatta per godersi quella guida su strada - soprattutto - promessa dalla Corsaro Sport. LA RIVALE  Una moto che si affaccia (o quando lo far&agrave;, nel 2025) sul mercato dando una bella scossa ad un segmento, quello delle sportive stradali, che quasi quasi appare timoroso nel proporre novit&agrave;. A conti fatti, diremmo: "Brava, Morini!", ma ora non resta che vedere cosa ci riserver&agrave; la versione definitiva al suo arrivo sul mercato; e come sar&agrave; la battaglia con la rivale dichiarata: l'affilata Aprilia RS 660. Si,&nbsp; potremmo vedere delle belle scintille... e la voglia &egrave; tanta.        

Una delle proposte che ha fatto pi&ugrave; rumore a fine 2023 &egrave; stata sicuramente la carenata della casa di Trivolzio. Un concept decisamente&hellip; stimolante&nbsp;

Moto Morini Corsaro Sport: promessa di scintille tra le sportive stradali

Moto Morini d&agrave; il benvenuto nella sua gamma alla nuova Corsaro Sport: si tratta di una sportiva stradale equipaggiata da un&nbsp;bicilindrico a V di 90&deg; da 750 cc e accreditato di 96 CV. Le linee, disegnate da Adrian Morton (pap&agrave; di molte MV Agusta, come&nbsp;Design Director), sembrano&nbsp;azzeccate e con design caratterizzato&nbsp;da un serbatoio molto prominente, che offre un sostegno al corpo e alle braccia del pilota. Inoltre, i fianchi laterali sono decisamente scavati e studiati per ospitare agevolmente le gambe del pilota. Questo e diverse altre novit&agrave; di Moto Morini sono svelate al salone EICMA 2023.    Motore  Caratterizzato dalla soluzione del carter secco (con controllo del livello dell&#39;olio in una &quot;finestrella&quot; posta nel sottocodone) per&nbsp;rcompattare&nbsp;le dimensioni del motore e da un albero controrotante, eroga una potenza massima di 96 CV e sar&agrave; omologato Euro +. La Corsaro Sport sar&agrave; disponibile anche in una versione depotenziata da 48 CV, in linea con le normative per i possessori di potente A2.  Ciclistica    Il telaio della Corsaro Sport &egrave; realizzato con struttura mista traliccio imbullonata a una struttura aggiuntiva in alluminio che comprende anche il cannotto, mentre il telaietto posteriore &egrave; realizzato in acciaio. Questa scelta, accoppiata a una forcella rovesciata e un monoammortizzatore con leveraggio progressivo pluriregolabile e caratterizzato da un sistema che non prevede attacco superiore al telaio (una soluzione vista gi&agrave; con Honda), punta a offrire maggiore precisione di guida.  MISURE DELLA CORSARO SPORT    I cerchi da 17 pollici in alluminio montano pneumatici nelle misure 120/70 all&#39;anteriore e 190/55 al posteriore e ospitano freni a disco di alta qualit&agrave;: una coppia di dischi da 320 mm all&#39;anteriore con pinze monoblocco Brembo e un disco da 220 mm al posteriore. L&#39; interasse della Corsaro 750 Sport misura 1.462 mm, in linea con il modello base, ma l&#39;altezza della sella sale a 840 mm, mentre il peso rimane inferiore ai 200 kg in condizioni di marcia, garantendo un controllo eccezionale. La Moto Morini Corsaro Sport vista ad EICMA &egrave; una anteprima, l&#39;arrivo sul mercato dovrebbe essere per i primi mesi del 2025. Il Prezzo? Nulla di ufficiale, ma da quanto trapelato potrebbe inserirsi nella fascia&nbsp;delle&nbsp;Yamaha R7&nbsp;e&nbsp;Aprilia RS 660.    MOTO MORINI, VALANGA DI NOVIT&Agrave; A EICMA: DALLA X-CAPE 1200 ALLA SPORTIVA CORSARO SPORT 

Tanta curiosit&agrave; attorno alla sportiva stradale con bicilindrico&nbsp;750 di 96 CV&nbsp;e telaio in alluminio: sar&agrave; disponibile anche con motore da 48 CV per i possessori di patente A2

Moto Morini, la Corsaro Sport stupisce&nbsp;ad EICMA

In Morini avevano deciso di fare davvero tutto in grande, investendo sullo sviluppo di un motore bicilindrico a V bialbero con distribuzione a catena e ingranaggi, corsa corta e cubatura superquadra.&nbsp;La scheda tecnica non lasciava dubbi:&nbsp;140 CV a 8.500 giri, per una coppia di 123 Nm a 6.500 giri, per intenderci lo stesso valore di coppia della supersportiva Ducati 1098, che per&ograve; aveva 20 CV in pi&ugrave;... ma qui si parla di naked stradale!

Moto Morini Corsaro 1200 LE FOTO

Quando nel 2005 venne annunciato il ritorno del marchio Moto Morini sul mercato, ci si aspettava qualcosa di bello ma non di certo una delle pi&ugrave; esuberanti streetfighter mai scese su strada, e non con caratteristiche uniche come il motore interamente prodotto in casa e la componentistica d&#39;eccellenza. 17 anni fa il tentativo di rinascita del marchio parlava solo l&#39;italiano e il prodotto era al top della tecnologia e prestazioni: si chiamava Corsaro 1200 ed era una maxi naked dal carattere forte.  Carattere e raffinatezza    In Morini avevano deciso di fare davvero tutto in grande, investendo sullo sviluppo di un motore bicilindrico a V bialbero con distribuzione a catena e ingranaggi, corsa corta e cubatura superquadra. Questo significa che il motore aveva molto pi&ugrave; in comune con le superbike e le moto da competizione che con le naked tutto sommato tranquille che giravano per le strade. La scheda tecnica non lasciava dubbi: 140 CV a 8.500 giri, per una coppia di 123 Nm a 6.500 giri, per intenderci lo stesso valore di coppia della supersportiva Ducati 1098, che per&ograve; aveva 20 CV in pi&ugrave;... ma qui si parla di naked stradale!  L&#39;altra meraviglia che accompagnava la Corsaro era senza dubbio la componentistica tutta italiana, con il telaio in traliccio di tubi Verlicchi che domina sulla ciclistica Marzocchi e i freni Brembo. Tutti gli elementi sono al top della produzione di quegli anni e si mischiano a un&#39;estetica fatta di linee morbide e sobrie, ma con alcuni precisi slanci di carattere come il doppio faro anteriore e lo scarico alto sotto il codino, in due uscite davvero giganti. Uno stile che potremmo semplicemente definire &quot;italiano&quot;, per capirci. Certo, la moto di per s&egrave; era anche costosa e un po&#39; &quot;rozza&quot;, ma vi invitiamo a leggere la prova alla pagina seguente, per capire&nbsp;    Gira pagina per leggere il nostro test su strada pubblicato nel 2006:  &nbsp;  Moto Morini Corsaro 1200: la prova su strada    &quot;La seduta &egrave; altina da terra per chi non &egrave; oltre i 175 cm di altezza. In compenso la piccola stella &egrave; comodissima e tra le&nbsp; gambe la moto &egrave; assai snella. La conformazione del serbatoio consente di aggrapparsi bene e la zona del passeggero rialzata &egrave; vicina al fondoschiena del conducente supporta egregiamente nelle fasi di accelerazione. La posizione &egrave; naturale con le braccia larghe a cingere l&#39;ampio manubrio e le pedane un filo arretrate a favore della guida brillante.  Alla guida, abbiamo notato un accendersi piuttosto fastidioso delle elettroventole di raffreddamento e, date le temperature basse durante la prova, ci permettiamo di prevedere parecchio calore proveniente dal motore nei mesi pi&ugrave; motociclistici. Addirittura di notte si pu&ograve; assistere all&#39;arroventarsi dei collettori di scarico se si rimane un po&#39; fermi a motore acceso. le vibrazioni si percepiscono soprattutto intorno ai 5-6000 giri, ma non sono fastidiose.  Il reparto ammortizzante ha una taratura azzeccatissima per l&#39;uso stradale. E&#39; abbastanza duro per contenere i trasferimenti di carico In frenata e accelerazione e allo stesso tempo capace di digerire le anomalie delle strade. il posteriore &egrave; un po&#39; pi&ugrave; secco della forcella sulle asperit&agrave; profonde. La modanatura stilistica che sovrasta la coppia dei fanali non riesce a rompere il muro d&#39;aria che si crea alle alte velocit&agrave;. Non aspettatevi miracoli.  Se siete di gamba lunga, le manovre da fermo sono agevoli e il largo manubrio, che fa sbracciare un poco, aiuta nel governare i pesi. Al contrario di ci&ograve; che si percepisce, l&#39;ampiezza del raggio di sterzo &egrave; contenuta e la classica inversione a U&nbsp; &egrave; agevole. Al manubrio le leve sono regolabili nell&#39; impugnabilit&agrave;, il comando del gas &egrave; morbido e blocchetti elettrici comodi e funzionali. Quelli al piede, regolabili, sono ben fatti, funzionali ed Il setting standard &egrave; azzeccato.&nbsp;La stampella laterale &egrave; l&#39;unico cavalletto disponibile e offre un solido appoggio.  Maneggevolezza ottima, la Corsaro la senti corta e con l&#39;ampio manubrio la governi alla perfezione. E&#39; rapida ad attaccare le curve e altrettanto a rialzarsi. Al contrario di quello che ci si aspetta da una moto rapida e reattiva, la Corsaro e anche stabile e lo &egrave; anche sui fondi non perfetti. L&#39;importante &egrave; non appendersi al argo manubrio ma sfruttare l&#39;appoggio della sella in accelerazione e guidarla usando la spinta sulle pedane. Il motore ha un po&#39; di irregolarit&agrave; ai bassissimi regimi, fastidiosi solo nel utilizzo cittadino, poi la moto spinge bene, e ha una flessione intorno ai 2500 giri che infastidisce poco.  Con il crescere dei giri tutto ok fino alla soglia di 5500, dove una flessione seguita da un picco della forza fanno percepire un inesistente slittamento della frizione. Questo &egrave; pi&ugrave; fastidioso nella guida sportiva. Inoltre il limitatore sembra che tagli prima della zona rossa del contagiri ma &egrave; solo perch&eacute; lo strumento non &egrave; preciso. I 129 cavalli alla ruota trovati sono tanti, ma in una moto del genere occorrerebbe una migliore regolarit&agrave; nell&#39;erogazione dai 5500 agli 8000, pi&ugrave; che un picco cos&igrave; alto. la spinta &egrave; poderosa e la curva di coppia sarebbe da perfetta Naked senza quegli alti e bassi cos&igrave; accentuati tra 5400 e 7400 giri. Il sospetto che il motore sia un po&#39; sporcato per rientrare nella normativa Euro 3.&quot;    Rewind, Cagiva Ferrari F4: un sogno a luci rosse 

Il primo tentativo di rinascita della Morini puntava su un motore bicilindrico bialbero dalle caratteristiche quasi estreme. Nessuna maxi naked era capace di raggiungere le sue prestazioni

Rewind, Moto Morini Corsaro 1200: naked esplosiva

Con alcuni accorgimenti tecnici ed estetici, punta ad essere la “entry-level” della famiglia di maggior successo della Casa milanese

Moto Morini Corsaro ZT: foto

        Si chiama ZT ed &egrave; l&rsquo;ultima arrivata della famiglia Corsaro firmata dalla Moto Morini. Alla vigilia dell&rsquo;apertura di EICMA, la Casa lombarda ha tolto il velo all&rsquo;ultima nata.&nbsp; 140 CV PIU&rsquo; GESTIBILI - Strizza l&rsquo;occhio ai meno esigenti e a chi vuole utilizzare una moto del Marchio in ogni situazione: il motore &egrave; sempre il bialbero corsa corta da 140 cv (rispettoso delle normative Euro4) ma gli ingegneri hanno lavorato sui particolari tecnici ed estetici con l&rsquo;obiettivo di renderla adatta per la citt&agrave; e per la guida pi&ugrave; &ldquo;rilassata&rdquo;.&nbsp; Segui la DIRETTA LIVE da EICMA 6 IN MENO - L&rsquo;erogazione, infatti, &egrave; ora pi&ugrave; dolce e a beneficiarne sono anche i consumi. Il serbatoio pi&ugrave; piccolo consente un migliore e pi&ugrave; facile appoggio a terra e una manovrabilit&agrave; meno esasperata. La strumentazione, diversamente inclinata, &egrave; pi&ugrave; facile da leggere mentre dal punto di vista estetico, cambiano le frecce e il faro anteriore rotondo e sparisce lo spoiler, per renderla ancora pi&ugrave; &ldquo;leggera e filante&rdquo;. La ZT pesa 191 kg, 6 in meno rispetto alle sorelle della famiglia ed &egrave; proposta a 15.590 euro.       

Con alcuni accorgimenti tecnici ed estetici, punta ad essere la "entry-level" della famiglia di maggior successo della Casa milanese

Moto Morini Corsaro ZT: la via d’accesso

La famiglia della Corsaro si arricchisce di un nuovo modello, aggiornato nel look, nella ciclistica e più docile nell'erogazione della potenza del motore

Moto Morini e la nuova Corsaro ZT

Ha tutte le caratteristiche della Corsaro di Moto Morini&nbsp;ma &egrave; pensata per chi vuol vivere un&rsquo;esperienza &ldquo;meno impegnativa&rdquo;: la nuova Corsaro 1200 ZT rappresenta l&rsquo;evoluzione della Corsaro ZZ e mantiene inalterata la potenza - ben 140 cavalli con 11,5 Kgm di coppia - del Bialbero Corsa Corta che contraddistingue la produzione dello storico Marchio; ma gli ingegneri e i designer della Casa di Trivolzio hanno lavorato su numerosi particolari tecnici ed estetici per proporre un mezzo adatto a una passeggiata, utilizzabile in citt&agrave;, seppur con la grinta del 1200 Morini.  COSA CAMBIA - Numerosi gli interventi sulla ciclistica, ferme restando le peculiarit&agrave; tecniche della Corsaro ZZ. Il motore, inalterato nella potenza (e sempre Euro 4)&nbsp; &egrave; stato addolcito nell&rsquo;erogazione a beneficio anche dei consumi; restano la forcella anteriore completamente regolabile (senza trattamento DLC) con piedini ricavati dal pieno, i freni Brembo (anteriori a 4 pistoncini, disco singolo al posteriore a 2 pistoncini) mentre l&rsquo;ammortizzatore posteriore &egrave; regolabile in estensione e nel precarico. Rimane immutata l&rsquo;adozione della componentistica italiana, uno dei punti fermi nella produzione del marchio dell&rsquo;Aquila.  IL NUOVO LOOK - Gli interventi pi&ugrave; evidenti riguardano una diversa distribuzione dei volumi, il serbatoio (pi&ugrave; piccolo e pi&ugrave; snello) permette, pur con una sella invariata, un migliore accesso a terra ed una posizione di guida pi&ugrave; facile e rilassata.  L&rsquo;estetica si avvale anche di un nuovo faro anteriore rotondo che trasforma il mezzo in un instant classic. Un diverso posizionamento del quadro strumenti pi&ugrave; promette assicura una pi&ugrave; facile visibilit&agrave;. Scompare lo spoiler all&rsquo;anteriore, che con il parafango anteriore pi&ugrave; piccolo contribuiscono all&rsquo;alleggerimento delle linee, del peso e di quel carattere di &ldquo;moto da sparo&rdquo; che caratterizza la Corsaro ZZ.  La nuova Corsaro ZT vuol segnare un passo avanti nella filosofia della Casa sempre pi&ugrave; attenta al piacere di guida rispetto alle performance, avviata con l&rsquo;introduzione della normativa Euro 4 e la presentazione di quattro nuovi modelli in due anni, a testimonianza della vitalit&agrave; dell&rsquo;azienda: moto emozionanti ma sempre pi&ugrave; accessibili. Oltre al lavoro sull&rsquo;elettronica la moto &egrave; stata, infatti, alleggerita di sei chilogrammi, mentre sono rimasti diversi particolari in carbonio come il&nbsp; portatarga, uno dei &ldquo;pezzi d&rsquo;arte&rdquo; che caratterizzano il disegno e la qualit&agrave; della Corsaro. Nuove le frecce.  Prezzo: &euro; 15.990 euro f.c. con tre anni di garanzia. 

La famiglia della Corsaro si arricchisce di un nuovo modello, aggiornato nel look, nella ciclistica e pi&ugrave; docile nell&#39;erogazione della potenza del motore

Modello tasellato di Casa Morini degli anni &#39;70. Il suo motore 4 tempi riusciva a competere con gli arrembanti 2 tempi e a vincere!

Moto Morini Corsaro Regolarità 165

La carriera del Corsaro con le ruote artigliate decolla nel 1967. Da allora l&rsquo;evoluzione del modello fuoristrada 4T ha continuato inesorabile, facendo tesoro dell&rsquo;esperienza maturata nelle gare. Nel 1971 viene proposto sia in versione 165 che 125.  IL PRIMO AMMORTIZZATORE DI STERZO - Entrambe le versioni (del tutto simili) si presentavano fortemente rinnovate rispetto al modello precedente. Fulcro principale di tale innovazione era il telaio al cromo molibdeno a doppia culla chiusa derivato dalla versione Country del 1970, particolarmente robusto e con numerosi fazzoletti di rinforzo. Il piano di seduta della sella risultava abbassato, mentre l&rsquo;utilizzo di una ruota anteriore da 21&rdquo; aumentava la luce a terra di 2 cm. Ottime le sospensioni Marzocchi in dotazione: forcella teleidraulica &ldquo;a corsa lunga&rdquo; e ammortizzatori idraulici regolabili. Inoltre su questo modello compare per la prima volta anche l&rsquo;ammortizzatore di sterzo.  DESIGN DI CARATTERE - Telaio e serbatoio rossi, supportati da parafanghi e fianchetti bianchi con tabelle portanumero gialle, danno una livrea che non passa inosservata, ma che tuttavia mantiene un aspetto &ldquo;serio&rdquo;. Le pedane poggiapiedi sono pieghevoli e lo scarico alto e fortemente rastremato al telaio si sviluppa sulla destra, anzich&eacute; sulla sinistra come nel modello precedente. I fianchetti sono in vetroresina, e su quello di sinistra si nota un interruttore che curiosamente esclude la luce posteriore: un accorgimento perpetrato affinch&eacute; un eventuale danneggiamento della lampadina durante le sollecitazioni del fuoristrada non mandi a massa l&rsquo;accensione.  QUASI 120 ALL&rsquo;ORA - I cerchi sono in acciaio, con pneumatici artigliati da 2,50 x 21 all&rsquo;anteriore e da 3,50 x 18 al posteriore. I mozzi sono in alluminio, il posteriore a cartella laterale, cos&igrave; da offrire l&rsquo;opportunit&agrave; di togliere rapidamente la ruota senza smontare freno e catena. Il motore del 165 monta un carburatore Dell&rsquo;Orto VHB da 25 mm (il 125 monta un 22 a vaschetta laterale) e ha le dimensioni del cilindro lievemente maggiori. La distribuzione &egrave; ad aste e bilancieri, con valvole verticali. La lubrificazione &egrave; a carter umido e l&rsquo;accensione a puntine, con impianto elettrico a 6V. Alesaggio e corsa dichiarano 60 x 58, e il rapporto di compressione &egrave; di 10:1. Il motore monocilindrico con termica in alluminio e canna riportata in ghisa gira allegramente fino a 9.800 giri/min, consentendo una potenza massima di quasi 17 CV e una velocit&agrave; di punta prossima ai 120 km/h. Cinque i rapporti del cambio e 97 kg il peso del mezzo.  Il prezzo della Corsaro Regolarit&agrave; 165 all&rsquo;epoca del suo debutto era di 485.000 Lire, 30.000 Lire in pi&ugrave; della versione 125. Questo modello rappresenta uno degli ultimi fuoristrada 4T che combattevano l&rsquo;irruenza dei 2T in un periodo sicuramente favorevole a quest&rsquo;ultimi.&nbsp; 

La Corsaro Regolarit&agrave; del 1971, la 4 tempi capace di vedersela con le agguerrite avversarie 2T dell&#39;epoca

Moto Morini Corsaro Regolarit&agrave; 165 all&#39;arrembaggio...

Lo stile della Corsaro 1200 ZZ &egrave; rimasto fedele alla tradizione, ma la sostanza &egrave; cambiata completamente. E si personalizza a piacere.

Moto Morini Corsaro 1200 ZZ su misura

Ci si pu&ograve; evolvere senza tradire le proprie origini. Cos&igrave; hanno voluto fare in Moto Morini con la Corsaro ZZ, che nasconde nel cupolino in carbonio una nuova strumentazione&nbsp; personalizzabile.  Il centro di tutto &egrave; il Bialbero 1200 CorsaCorta ma attorno al celebre bicilindrico ci sono l&rsquo;ABS a due vie disinseribile, il cambio elettronico, la nuova gestione motore. Rinnovata anche la ciclistica, dalle nuove quote del telaio a traliccio fino alle sospensioni completamente regolabili. L&rsquo;impianto frenante utilizza all&rsquo;anteriore pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini con un doppio disco flottante da 320 mm mentre, per coniugare prestazioni e durata, i cerchi in lega di alluminio forgiato adottano di serie pneumatici Pirelli bimescola.&nbsp;  Progettate secondo le specifiche volute da Moto Morini per la Corsaro ZZ, le nuove sospensioni sono firmate Mupo. La forcella con piedini ricavati dal pieno &egrave; regolabile in compressione, estensione e precarico che consente ben 135 mm di corsa, utili a coniugare la stabilit&agrave; alle alte velocit&agrave; con il comfort nella guida disimpegnata. Anche il monoammortizzatore pu&ograve; essere governato in compressione, estensione, lunghezza, precarico con controllo idraulico remoto.  L&rsquo;impianto frenante con ABS disinseribile pu&ograve; contare all&rsquo;anteriore su pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini, doppio disco flottante da 320 mm ed una pompa semi-radiale 16/19, tutto firmato Brembo; al posteriore, pinza a due pistoncini con disco da 220 mm dal disegno specifico. A gestire le staccate pi&ugrave; aggressive c&rsquo;&egrave; la frizione antisaltellamento APTC. Fondamentali per dare il massimo grip anche in frenata, gli pneumatici bimescola Pirelli Diablo Rosso III.  Vedere ed essere visti &egrave; alla base della sicurezza in moto. Cos&igrave; la nuova Corsaro ZZ monta un impianto luci a Led, a partire dai nuovi proiettori anteriori poliessoidali fino al faro posteriore e indicatori di direzione.  Inoltre, per non distogliere gli occhi dalla strada, la nuova strumentazione con un grande display TFT da 5&rdquo;&nbsp; personalizzabile consente di decidere quali informazioni visualizzare in evidenza.  Come per gli altri modelli della gamma Morini, &egrave; possibile personalizzare il proprio esemplare, in collaborazione con il reparto One-Off e sar&agrave; cura di Moto Morini ottenere una nuova omologazione. Ogni special realizzata in fabbrica sar&agrave; in regola e potr&agrave; circolare liberamente.Cos&igrave; nessuna Moto Morini &egrave; uguale ad un&rsquo;altra. 

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Moto Morini e la nuova Corsaro ZT

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Moto Morini Corsaro Regolarità 165

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