Solo un giorno fa avevamo parlato del design estremamente futuristico della nuova Zeeho MAgnet, il concept elettrico di CF Moto che sembra provenire da una realt&agrave; parallela. Sempre pi&ugrave; modelli innovativi infatti assomigliano quasi a delle navicelle spaziali, perdendo quasi quell&#39;aspetto accattivante della classica moto. In questa categoria rientra anche l&#39;inedita Concept Xcell con motore alimentato ad idrogeno.    Di cosa si tratta  Il concept di X-Idea Industrial Design Company ha vinto il Red Dot Design Concept Award 2022 a Shanghai ed &egrave; sostanzialmente una moto dotata di assistenza alla guida e propulsione a idrogeno. Ha un&#39;autonomia stimata di 200 km ed &egrave; in grado di raggiungere teoricamente i 200 km/h di velocit&agrave; massima. L&#39;aspetto con un&#39;accattivante forma a &quot;Z&quot; parla da s&egrave;: basta guardarla e ci si ritrova immediatamente catapultati nel 2090. Dotata di manubrio, sedile e poggiapiedi regolabile, si presenta anche molto sicura grazie al sistema di assistenza alla visione notturna, tecnologia di proiezione olografica e previsione dell&#39;angolo cieco.   Insomma, osservandola cos&igrave; ci appare molto improbabile che questa moto venga prodotta (almeno nel futuro immediato) ma prima di provarla su strada potrebbe trovare il suo massimo successo in qualche set di film di fantascienza!  DOTTO BIANCANEVE, UNA SPECIAL &quot;SARTORIALE&quot;  &nbsp; 

Il progetto ha vinto un importante premio a Shanghai, dove ha colpito sicuramente per il suo particolare aspetto a forma di &quot;Z&quot;. Presenta numerosi sistemi di sicurezza, ma difficilmente verr&agrave; prodotta cos&igrave; come la vediamo

Concept bike Xcell, la moto del futuro viaggia a idrogeno

        Due o quattro ruote non ha importanza: quando le menti dei designer di un marchio sono in fermento, spesse volte si bada poco alla tradizione di quella stessa Casa e si sconfina pericolosamente in campi poco esplorati. Fu il caso di Lamborghini, che nel 1986 present&ograve; la sua Design 90, moto su base Kawasaki 1000 a cui venne affidato l&rsquo;arduo compito di incarnare sulle due ruote lo spirito di Sant&rsquo;Agata e lo &egrave; stato per Porsche, che nel 1980 present&ograve; al pubblico la sua stravagante AMK (Alternative Motorrad Konzept). Ed &egrave; proprio su quest&rsquo;ultima che vogliamo concentrarci, perch&eacute;, a distanza di 40 anni, la strana moto pensata dal Porsche Design Studio ancora oggi sembra arrivare dal futuro tanto da suscitare tuttora un po&rsquo; di stupore. Kawasaki: i veicoli del futuro pensati dagli studenti dello IAAD Design avveniristico e carena avvolgente Ogni modello Porsche ha lo stesso luogo di nascita: il Weissach Development Center, centro di sviluppo che ha iniziato ad operare nel 1971 e dove anche la AMK venne accuratamente progettata. Costruita attorno alla monocilindrica Yamaha SR500, la Porsche AMK si presenta ancora oggi &ndash; nel suo unico esemplare prodotto &ndash; come una moto monoposto insolita, tutta carenata, anche le ruote, con un grande faro anteriore integrato nella scocca, un parabrezza con indicatori di direzione incorporati e un design talmente avveniristico che oggi, nel 2021, sembra ancora in anticipo sui tempi. Custodita al Porsche Museum Tralasciando il suo design futuristico, sotto la scocca la AMK di Porsche presenta dettagli tecnici che dovevano renderla all&rsquo;epoca il pi&ugrave; facile possibile da guidare. Insieme al suo stile minimal infatti, la moto tedesca si presenta con un cambio automatico senza frizione, variatore CVT, un&rsquo;unica leva freno, trasmissione finale a cardano e sospensione posteriore di tipo Cantilever. Dettagli che di certo non le hanno fatto lasciare il segno in termini di prestazioni, tanto che ad oggi in pochi la ricordano, anche se in Germania resta ancora gelosamente custodita all&rsquo;interno del Museo Porsche. Yamaha Morpho: nel segno di un cambiamento mai arrivato        

Costruita attorno alla Yamaha SR500, la &ldquo;Alternative Motorrad Konzept&rdquo; si presenta ancora oggi come una moto monoposto insolita, tutta carenata, con un grande faro anteriore integrato nella scocca

Porsche AMK: quando a Stoccarda ci... provarono con la moto

        Wunderlich offre ai proprietari di moto BMW accessori e dispositivi per garantire una guida sempre sicura e confortevole da oltre 30 anni, includendo nell&rsquo;offerta tutti i modelli attualmente in produzione e anche per molte serie passate. Tuttavia, dopo aver presentato la nuova gamma di accessori per le due ruote del Marchio tedesco, ecco che l&rsquo;Azienda di Grafschaft ha voluto presentare con un video-teaser un progetto speciale, inedito ed estremamente esclusivo: una concept bike con parti esclusive derivata dalla BMW R18 di serie. BMW, tutte le novit&agrave; della gamma 2022 Stile minimalista dalla forte personalit&agrave; Completamente impreziosita da una ricca quantit&agrave; di elementi firmati Wunderlich, la special dell&rsquo;Azienda tedesca promette di presentarsi al pubblico con un design semplice, puro e in linea con l&rsquo;essenza delle moto BMW. Al momento, per&ograve;, l&rsquo;unica testimonianza che si ha della concept bike e un teaser pubblicato sulle pagine ufficiali del Marchio. Nonostante le poche informazioni trapelate al momento, alla special targata Wunderlich verranno presto tolti i veli e potr&agrave; finalmente presentarsi in tutto il suo stile minimalista capace di fondere, a detta del Marchio, epoche diverse per rimarcare la sua spiccata personalit&agrave;. Vi lasciamo al video, buona visione. BMW GS 40 Years Edition, accessori speciali by Wunderlich        

Poche, ma significative, le immagini che ritraggono la due ruote del Marchio tedesco impreziosita in ogni suo aspetto da parti speciali ed elementi firmati Wunderlich

Wunderlich: un teaser anticipa la concept su base BMW R18

Sviluppata dal reparto Ricerca e Sviluppo di Honda USA , la NAS (New American Sport), nasceva&nbsp;sulla base della VTR 1000 F.&nbsp; Il&nbsp;prototipo,&nbsp;concepito&nbsp;per soddisfare le esigenze degli appassionati americani,&nbsp;adottava alcune soluzioni davvero innovative nella parte ciclistica. La sospensione anteriore era un monobraccio di alluminio e fibra di carbonio e l&#39;ammortizzatore era integrato nel cannotto di sterzo. Ma le particolarit&agrave; non si fermavano qui: il freno a disco perimetrale era montato sul cerchio a sei razze in alluminio mentre il radiatore di raffreddamento era posizionato sotto la sella. Bellissima ma forse troppo ardita, la NAS non ebbe mai alcun&nbsp;seguito commerciale.    &nbsp;Giulia Cassinelli 

Nel 2001 Honda USA present&ograve; la NAS, una concept bike pensata per il mercato americano

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Honda NAS: una sportiva per gli americani