        Tutti pazzi per i monopattini, tutti o quasi. S&igrave;, perch&egrave; a Como hanno un'idea totalmente diversa rispetto a milioni di italiani che li reputano utili, sicuri e una valida alternativa all'automobile, al motorino o alla bicicletta. L'amministrazione comunale della citt&agrave; lombarda ha infatti rifiutato tutte e 22 le proposte delle aziende di sharing che proponevano il servizio. Monopattini elettrici, oltre il 30% dei romani non conosce le regole Le motivazioni "Questi nuovi mezzi di trasporto provocano solo caos e sono pericolosi" hanno spiegato dagli uffici del Comune, "vogliamo liberare al pi&ugrave; presto il centro da questi mezzi che ormai vengono parcheggiati ovunque". In effetti i monopattini a Como ci sono, ma non sono assolutamente consentiti e gestiti dall'amministrazione. I mezzi green sono infatti prenotabili tramite app non autorizzate, o almeno lo erano fino a stamattina, quando gli utenti hanno scoperto che il servizio non &egrave; pi&ugrave; disponibile. Sull'app della societ&agrave; Hopp &egrave; presente un solo testo sulla schermata "Caro utilizzatore, a causa del fatto che la citt&agrave; di Como non emette permessi per il servizio che vogliamo fornire, abbiamo sospeso tutte le operazioni nella zona finch&eacute; non potremo risolvere la questione". Insomma, un gesto forte da parte dell'amministrazione comunale ma un chiaro sintomo della preoccupazione che persiste riguardo la sicurezza degli utenti, non sempre utilizzatori civili di questi mezzi. UNASCA e Voi Technology per una migliore convivenza fra automobilisti e monopattini       

<p>Gli attuali mezzi green oggi presenti nella citt&agrave; lombrada sono prenotabili tramite applicazioni sugli smartphone e quindi non riconosciuti dall'amministrazione comunale che ha deciso di ritirarli</p>

"Pericolosi e creano caos": una città italiana rifiuta i monopattini

Utenti della strada e autovelox, un rapporto mai stato troppo pacifico, anzi... E&#39; una&nbsp;problematica che da tempo affligge il nostro Paese, con la presenza di questi dispositivi che, in tanti casi, venogno piazzati in punti &quot;strategici&quot; con lo scopo di fare cassa.&nbsp; Emblematica &egrave; la lettera di un nostro lettore, che potete trovare sulle pagine di InMoto di Marzo, e che vi riportiamo integralmente e con allegata la risposta del nostro esperto di problematiche legate alla circolazione sulle strade, Riccardo Matesic.  Roberto Posani: &quot;Sono un vostro assiduo lettore da parecchi anni, classe 1940, e vado ancora in moto (CB1000R) finch&egrave;&nbsp;me lo permetteranno i nostri legislatori. Vi volevo parlare di un tutor che hanno installato sulla SPBS510 nel Comune di Marone dalla polizia provinciale di Brescia per il quale anche io sono stato multato giorni addietro perch&egrave;&nbsp;con la mia auto andavo alla velocit&agrave; di 78 km/h dove il limite era 70. Tale dispositivo funziona dal giugno 2019, ma la notizia &egrave;&nbsp;che da allora ad oggi sono state elevate 10.500 multe. Il giornale afferma che vengono elevate oltre 350 multe al giorno: ma vi sembra normale un simile accanimento? Tra l&rsquo;altro tale dispositivo &egrave;&nbsp;installato dopo la curva in un punto dove non c&rsquo;&egrave;&nbsp;mai stato, con la scusa che negli ultimi anni vi sono stati incidenti gravi.  Poi - aggiunge il lettore - devo riconoscere che &egrave;&nbsp;sempre pi&ugrave;&nbsp;difficile circolare a causa di questi apparecchi, basta un attimo di disattenzione e ti becchi la multa. Ma perch&eacute; non sistemano le strade che sono piene di buche? Poi non si lamentino se non vendono auto e motocicli. Finch&egrave;&nbsp;pensano solo a far cassa la situazione non pu&ograve;&nbsp;che peggiorare.&quot;  Risponde Riccardo Matesic  La questione autovelox &egrave; un grande problema irrisolto per il nostro Paese. Il nodo a parer nostro &egrave; doppio. Da una parte ci sono limiti impossibili da rispettare, messi dalle amministrazioni dove le strade sono pi&ugrave; disastrate, appositamente per tutelarsi da eventuali rivalse di utenti che hanno avuto incidenti o danni ai veicoli per colpa delle buche. Ormai le strade extraurbane sono piene di divieti &ldquo;provvisori&rdquo; a 30 km/h.  Dall&rsquo;altra ci sono amministrazioni che usano le macchinette per fare cassa, e quindi le piazzano a tradimento nei punti dove &egrave; piu? facile multare guidatori distratti (non velocisti); punti che non sempre sono anche quelli con l&rsquo;incidentalit&agrave; pi&ugrave;&nbsp;alta. Come nel suo caso. Questo pessimo modo di amministrare ha incrinato il rapporto di fiducia necessario fra amministratori e cittadini. Cosa possiamo fare? Da una parte dobbiamo contestare tutte le multe illegittime. Sui numeri di In Moto avr&agrave; visto la nostra guida per difendersi dai Velox, che vuole essere un ausilio per i lettori ingiustamente multati. Dall&rsquo;altra noi operatori dell&rsquo;informazione dobbiamo continuare a occuparci di questo tema, facendo pressione sul mondo politico e sulle amministrazioni perch&eacute;&nbsp;impostino un rapporto pi&ugrave;&nbsp;corretto con noi cittadini.  Scooterista dribbla la Polizia e fugge contromano: multa da record 

<p>Nei pressi del Comune di Marone, in provincia di Brescia, un velox installato a giugno 2019 ha mietuto 10.500 contravvenzioni&nbsp;solo nel primo mese&nbsp;di operativit&agrave;</p> 

Autovelox, 350 multe al giorno: &quot;A che serve questo accanimento?&quot;

La Regione&nbsp;Emilia Romagna, storica Motor Valley italiana, appoggia un progetto nell'ambito delle sua tradizionale realt&agrave; di eccellenza nel campo dell'alta meccanica.  Parte a Marzo il corso per Disegnatore Meccanico, con specifiche conoscenze nel recupero e ripristino di auto e moto d'epoca, finanziato totalmente dalla Regione (quindi gratuito) e organizzato da ECIPAR in collaborazione con Comune di Imola, Formula Imola, Farma, CNA Imola, Fondazione ITS "Maker" e Istituto di Istruzione Superiore F.Alberghetti.  Un progetto che non solo vuole creare nuove opportunit&agrave; di lavoro ma anche&nbsp;rilanciare le attivit&agrave; che ruotano attorno all'Autodromo di Imola. Uberto Selvatico Estense (Presidente Formula Imola):    &rdquo;L&rsquo;Autodromo di Imola &egrave; il centro della passione motoristica ed ospitare un corso formativo cos&igrave; qualificato ed innovativo nel settore della meccanica &egrave; motivo di grande soddisfazione. Un progetto che inizia un nuovo stimolante percorso per l&rsquo;Autodromo e che d&agrave; attuazione concreta all&rsquo;obiettivo di riqualificazione dell&rsquo;Enzo e Dino Ferrari contenuto nel Master Plan presentato lo scorso anno. La nostra &egrave; una struttura dalle sempre pi&ugrave; spiccate caratteristiche di polifunzionalit&agrave;, e rendere l&rsquo;Autodromo un polo nazionale ed internazionale di percorsi formativi nel campo dell&rsquo;automotive &egrave; un obiettivo primario dei prossimi anni. Voglio ringraziare tutti i soggetti partner perch&eacute;, in una fase storica del nostro Paese ancora molto critica, trovare soggetti che uniscono le forze per creare prospettive di lavoro &egrave; un segnale di grande positivit&agrave; e fiducia nel futuro&rdquo;.  L'iniziativa &egrave; rivolta a giovani e adulti, disoccupati e non, in possesso di conoscenze e competenze attinenti all'area professionale di riferimento: 12 partecipanti per 300 ore delle quali 180 in aula e 120 di stage aziendale e esame finale con il rilascio del certificato di qualifica professionale in "Disegnatore Meccanico". I candidati&nbsp;verranno&nbsp;selezionati tramite un test scritto e un colloquio psico-attitudinale. La sede del corso, che si svolger&agrave; nel periodo tra&nbsp;Marzo e Ottobre 2015, sar&agrave; l'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari.  Per informazioni ed iscrizione Ecipar Bologna sede di Castel San Pietro T. (BO) Dr. Samuele Dall&rsquo;Olio.  Tel. 051/941779; E-mail: s.dallolio@bo.cna.it  Giulia Cassinelli

Il progetto, finanziato dalla regione Emilia Romagna in collaborazione con l'Autodromo di Imola, partir&agrave; a Marzo

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"Pericolosi e creano caos": una città italiana rifiuta i monopattini

Autovelox, 350 multe al giorno: "A che serve questo accanimento?"

Corso di Disegnatore Meccanico all'Autodromo di Imola