        Poteva finire decisamente peggio, l'incidente avvenuto in Colombia, precisamente a Bogot&agrave;, durante una famosa Road Race chiamata SuperBiker, in cui si sfidano delle moto 2T di cilindrata massima 200 cc, sostanzialmente delle moto di trent'anni fa.  La dinamica del pauroso incidente Durante l'evento, come si pu&ograve; vedere dal video divenuto virale sul web, uno dei motociclisti in gara, in sella a una Yamaha DT, ha perso il controllo della moto durante la staccata, subito prima di una curva strettissima a 90&deg;. Di conseguenza, la moto &egrave; volata lateralmente falciando il pubblico che era presente, l&igrave; dove in teoria avrebbero trovato posto delle transenne. Le immagini sono terribili, ma per fortuna (e per miracolo...) non ci sono vittime, anche se i feriti sono numerosi, compreso il pilota, che &egrave; rimasto bloccato sotto la sua moto. TRAGEDIA A MONZA: UNA GARA DI MOTO CLANDESTINA FINISCE MALE       

Pauroso incidente in Colombia durante una corsa dedicata alle 2T anni '80 e '90

Paura in gara, sbaglia la frenata e con la moto falcia il pubblico! VIDEO

        Niente da fare per Luca Colombo, pilota milanese che in sella alla sua Honda CRF 450R ha tentato di mettere a segno un nuovo record: percorrere 3,2 km sull&rsquo;acqua dalla Sicilia alla Calabria, attraversando lo stretto di Messina. Il recordman milanese, infatti, non &egrave; riuscito nell&rsquo;impresa a causa di una serie ravvicinata di onde. Una Honda tra le onde Dopo un&rsquo;ottima partenza, infatti, Luca Colombo ha fin da subito riscontrato problemi. Sono bastati 500 metri di traversata, prima che una serie di onde ravvicinate &ndash; sommate anche alla forte corrente &ndash; hanno fatto pi&ugrave; volte uscire dall&rsquo;acqua la ruota posteriore della CRF 450R fornita per l&rsquo;occasione da Red Moto Desio. Un problema, questo, che non ha permesso a Colombo di proseguire nella traversata, con il mezzo che in poco tempo &egrave; stato sommerso dall&rsquo;acqua marina nonostante il pallone autogonfiabile. &ldquo;[&hellip;] Ignoravo la presenza di onde provocate da due navi cargo che erano passate una ventina di minuti prima&rdquo;. Ha commentato il pilota milanese. &ldquo;L'ingresso in acqua &egrave; stato facile, ho messo la terza e poi la quarta marcia e tutto andava bene finch&eacute; non ho incontrato questa serie di onde che non era possibile vedere da riva. Ho superato le prime ma una ha rallentato la corsa fino a farmi fermare". Non finisce qua! Per attraversare lo stretto, infatti, la Honda CRF 450R di Luca avrebbe dovuto mantenere una velocit&agrave; costante di senza mai scendere sotto i 30 nodi (55,6 km/h) di velocit&agrave;. Aspetto fondamentale per permettere al mezzo di non affondare. &ldquo;Nella vita a volte si vince, altre volte si impara [&hellip;]. Ha proseguito Luca. "Non sono abbattuto mi sento invece carico di una gran voglia di riprovare, questa avventura non finisce qua&rdquo;. Luca Colombo tenta il record con l&rsquo;elettrica Zero       

La traversata del pilota milanese si ferma a 500 metri da riva. A fermare il record sono state una serie di onde ravvicinate provocate dalle imbarcazioni e la forte corrente. Appuntamento solamente rimandato

Stretto di Messina in moto: Luca Colombo tradito da due navi cargo

        Luca Colombo, pilota milanese, non &egrave; nuovo a imprese che fanno clamore. Suo, per esempio, &egrave; stato il primato mondiale di velocit&agrave; sull&rsquo;acqua dolce (ha raggiunto i 104 km/h) sul Lago di Como. L&rsquo;ultima impresa sar&agrave;, invece, sullo Stretto di Messina. Il recordman e la sua Honda CRF 450R proveranno ad affrontare la traversata. Con Colombo, sempre la CRF 450R In sella alla moto da cross, Luca Colombo tenta una nuova avventura. La Honda CRF 450R, sua compagna in questa impresa, &egrave; stata fornita da Red Moto di Desio, ma non &egrave; certo una novellina: la due ruote ha accompagnato il pilota anche nelle precedenti gesta. &Egrave; stato rivisto il motore, la cilindrata e la potenza sono state aumentate e sono stati aggiunti pattini nautici e ruota posteriore con palette speciali, altrimenti non sarebbe possibile far scorrere la moto (che spesa pi&ugrave; di 250 kg a pieno carico) sull&rsquo;acqua. Il percorso Ma cosa deve fare esattamente Luca Colombo? Attraversare lo Stretto di Messina (impresa mai tentata prima d&rsquo;ora) senza andare sotto i 30 nodi (ovvero 55,6 km/h) di velocit&agrave;. Questo aspetto &egrave; fondamentale: qualora non si rispettasse il limite di velocit&agrave;, il mezzo affonderebbe. Il tragitto &egrave; impervio: le forti correnti dello stretto possono raggiungere intensit&agrave; fino a 20 km/h, per non parlare delle possibili raffiche di vento. Ma c&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;: di qui passano numerose imbarcazioni, sia grandi che piccole, e ci si pu&ograve; imbattere anche in nebbia e foschia, ulteriori difficolt&agrave; lungo la strada dell&rsquo;impresa. Colombo partir&agrave; da Torre Faro, a Messina, per provare a raggiungere la localit&agrave; di Cannitello (Reggio Calabria): 3,2 km di distanza percorsi tra il 17 e 23 maggio. La data certa non &egrave; ancora stata stabilita: il pilota la sceglier&agrave; pi&ugrave; avanti quando avr&agrave; maggio certezza delle condizioni meteo. Luca Colombo tenta il record con l&rsquo;elettrica Zero       

Il recordman milanese tenter&agrave; di conquistare un altro primato: in sella alla Honda CRF 450R percorrer&agrave; 3,2 km sull&rsquo;acqua dalla Sicilia alla Calabria

Stretto di Messina in moto da cross: la nuova impresa di Luca Colombo

Mercato, concessionari e EICMA. Con Andrea Colombi, Country manager di Yamaha Italia, abbiamo fatto il punto sulla situazione attuale riguardo l&rsquo;universo moto e, nel caso specifico, sul fronte Yamaha anche in vista della riapertura delle concessionarie del 4 maggio. Tanti gli interrogativi sul tavolo dell&#39;immediato futuro che scaturiscono dalla attuale congiuntura, derivata dalla emergenza Covid-19, che ha bloccato un settore che, ad inizio 2020, sembrava marciare sicuro verso un anno decisamente in crescita.

Yamaha: le due ruote opzione perfetta in questa fase VIDEO

        Mercato, concessionari e EICMA. Con Andrea Colombi, Country manager di Yamaha Italia, abbiamo fatto il punto sulla situazione attuale riguardo l&rsquo;universo moto e, nel caso specifico, sul fronte Yamaha anche in vista della riapertura delle concessionarie del 4 maggio. Tanti gli interrogativi sul tavolo dell'immediato futuro che scaturiscono dalla attuale congiuntura, derivata dalla emergenza Covid-19, che ha bloccato un settore che, ad inizio 2020, sembrava marciare sicuro verso un anno decisamente in crescita.&nbsp; Stiamo vivendo un periodo molto particolare...Si &egrave; un periodo onestamente molto lungo - le parole di Andrea Colombi - otto settimane, forse anche di pi&ugrave;. Paradossalmente sembrano ancora pi&ugrave; intense del solito, con tutte le vicende che ci riguardano, e ogni settimana lo scenario cambia, si fa pi&ugrave; sfidante.  Qual &egrave; la situazione adesso di Yamaha Italia e qual &egrave; il rapporto che voi avete come sede centrale con i concessionari? Come state gestendo questo momento di blocco e come vi state preparando all'eventuale riapertura?Siamo convinti che dobbiamo cercare di essere compatti sia con la rete dei concessionari sia soprattutto coi clienti, quindi vuol dire pianificare una comunicazione sicuramente un po' diversa da quella canonica. Dobbiamo essere in contatto con la rete per tutte le dinamiche che riguardano la messa in sicurezza delle strutture e in relazione a tutte quelle che sono le iniziative governative in termini economici e finanziari. Poi dobbiamo capire come approcciare il famoso 4 maggio, finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. Tutta la rete dovrebbe riaprire quindi dobbiamo essere pronti con i negozi in sicurezza perch&eacute; oggi sicuramente anche il rapporto fisico con le persone conta. Siete preoccupati per il blocco delle vendite e per l'invenduto che immagino abbiate all'interno dei punti vendita?Una crisi del genere porter&agrave; dal punto di vista numerico del mercato degli impatti sicuramente enormi, probabilmente unici. Anche rispetto a quello che &egrave; successo 10 anni fa. Il tema grosso &egrave; mettere in sicurezza le aziende dal punto di vista economico finanziario, limitare i danni che ci saranno e parlare - come sta facendo ANCMA -, in maniera molto efficace, con il governo per tutta una serie di iniziative che possono riguardare innanzitutto l'Euro 4 e l'Euro 5 che andr&agrave; in scadenza quest'anno. Poi sostenere il mercato attraverso quello che potranno essere proposte che verranno fatte. Un mercato che prende una botta del genere, avr&ograve; degli impatti enormi su tutta la filiera produttiva, ma anche su quella dei concessionario, ad oggi circa 5.000 che impiegano penso 50000 famiglie. ANCMA auspica che da parte del governo arrivino degli incentivi, non solo per la mobilit&agrave; leggera ma anche per ciclomotori e le motociclette.Ma &egrave; un tema interessante per una serie di motivi. Sia per una questione economica ma anche per la mobilit&agrave; in generale. Il tema vero &egrave; come ci si reca al lavoro. La mobilit&agrave; sui mezzi pubblici sar&agrave; ridotta, meno 25% la portata oraria. E quindi la gente come si pu&ograve; muovere? Se tutti prendono l'auto diventa un mondo in cui si vive in coda. Io penso che le due ruote, di qualunque tipo, a motore in particolare, sono una opzione perfetta in termini di velocit&agrave;, di parcheggio, di accesso alle ZTL. E sono anche ecologicamente meno inquinanti di un'auto. Io mi auguro che questa situazione possa portare anche a una riscoperta delle ruote questo senso... anche tre. Ci sar&agrave; anche un adeguamento delle strategie commerciali da parte delle azienda. Avete gi&agrave; ragionato su qualcosa del genere in Yamaha?Ci sar&agrave; una ordinaria amministrazione, fatta di promozioni: mi auguro solo che le aziende non si facciano prendere dal panico con sconti a tutto spiano che alla fine hanno soltanto il risultato di abbassare il valore del dei marchi dei prodotti.&nbsp; Stiamo lavorando su un progetto per il 4 maggio che si chiama &ldquo;Riparto a Nolo&rdquo; dove cercheremo di offrire alle persone la possibilit&agrave; di accedere ad esempio a un 125 a due o a tre ruote a circa 10-15 euro al giorno, con abbonamenti mensili. Cercheremo di dare una opportunit&agrave; anche a quelle persone che hanno sempre visto un po' da lontano il mondo delle due ruote senza realmente prenderlo in considerazione. Questo senza dover sostenere un investimento di qualche migliaio di euro per comprare il veicolo. Ci si potr&agrave; approcciare a questo mondo in maniera soft per capire se la soluzione di mobilit&agrave; &egrave; adatta alle proprie esigenze in una fase in cui la mobilit&agrave; che vedremo sar&agrave; un tema sfidante. Questa fase di blocco ha portato a un rallentamento dello sviluppo di modelli 2021?Yamaha ha confermato tutti i progetti Euro 5 per il 2021, quindi tendenzialmente ci sono dei rallentamenti ma la strategia di breve e medio periodo rimane la stessa. Chiaramente tutto lo sviluppo degli Euro 5, dopo quattro anni, fondamentalmente era stata gi&agrave; deliberato. Solo l'ultima fase di testing potrebbe avere qualche ritardo, come la messa in produzione. Per&ograve; secondo me non parliamo di tempi tali che facciano cambiare completamente lo scenario. Potr&agrave; essere qualche settimana, ma per il 2021 verr&agrave; confermata tutta la gamma che abbiamo.  Ha fatto scalpore il fatto che BMW e KTM abbiano gi&agrave; annunciato che non parteciperanno all'EICMA di novembre. Cosa pensate di fare voi in vista di salumi autunnali?  In questo momento stiamo supportando fortemente il lavoro che il nuovo board di ANCMA sta portando avanti. Guardiamo ad EICMA come a una un'eccellenza italiana che in qualche modo dobbiamo proteggere. Per cui seguiamo con attenzione l'evoluzione della fattibilit&agrave; o meno del salone. Io non immagino davvero un salone che possa essere uguale a quello degli altri anni ma sicuramente ci saranno delle dinamiche interne di sicurezza che porteranno se non altro a ristudiarlo. Detto ci&ograve; il salone &egrave; un grande asset ma non possiamo pensare di doverlo fare a tutti i costi: prima di tutto viene la salute. Se non ci dovessero essere le condizioni per farlo probabilmente penseremo a un'altra soluzione. Certo &egrave; che EICMA, il secondo salone pi&ugrave; importante di Milano, &egrave; qualcosa che dobbiamo fortemente proteggere, per la cultura motociclistica e in generale delle due ruote che che abbiamo in Italia. Non &egrave; che i paesi di lingua tedesca stiano cogliendo l'opportunit&agrave; di cambiare un po' il baricentro commerciale, spostandolo dall'Italia alla Germania? Se cos&igrave; fosse l'organizzazione italiano dovr&agrave; essere ancora pi&ugrave; brava perch&eacute; abbiamo gli elementi, le persone per riaffermare il valore di EICMA a livello mondiale come prima fiera del mondo. Penso che le aziende debbano fare delle scelte anche coraggiose per affrontare la situazione che si sta creando. Al di l&agrave; di questioni meramente politiche, ci sono prima di tutto delle questioni economico-finanziarie; stare in piedi per le aziende significa garantire posti di lavoro, la produzione. E quindi a volte bisogna fare delle scelte diverse per dare solida continuit&agrave;, senza annullare progetti futuri. &Egrave; una scelta di responsabilit&agrave; imprenditoriale che da questo punto di vista rispetto.       

Andrea Colombi, manager di Yamaha Italia: "Mi auguro che questa situazione possa portare anche a una riscoperta delle ruote", "EICMA? Una eccellenza italiana da proteggere"

Yamaha: le due ruote opzione perfetta in questa fase

        Per andare da Gravedona al Lido di Gongo basterebbero meno di dieci minuti di macchina. I quattro chilometri che separano le due localit&agrave; del Lago di Como sono percorribili anche a piedi con una bella passeggiata di circa tre quarti d'ora. Invece, c'&egrave; chi ha deciso di raggiungere la spiaggia di Gongo in una maniera del tutto alternativa: passando direttamente sul lago. Luca Colombo, per&ograve;, non ha utilizzato una barca, tantomeno una moto d'acqua, n&eacute; ha nuotato. Il pilota milanese &egrave; salito in sella alla sua moto, attrezzata per l'occasione con un particolare sci appoggiato sulle due ruote, ed &egrave; arrivato al Lido di Gongo in 2'43'', stracciando il record precedente di velocit&agrave; massima raggiunta su acqua dolce. Il primato apparteneva a Robbie Maddison ed era di 93,3 km/h. Adesso, Luca Colombo lo ha migliorato toccando i 104 km/h, raggiungendo quindi i 56,15 nodi, ovvero viaggiando oltre 28 metri al secondo.&nbsp;        

Il pilota milanese ha conquistato il primato mondiale di velocit&agrave; sull&rsquo;acqua dolce raggiungendo i 104 Km/h. Il record da battere, precedentemente detenuto dell&rsquo;australiano Robbie Maddison, era di 93,3 Km/h.

In moto sul Lago di Como: nuovo record per Luca Colombo | VIDEO

        Ogni sportivo custodisce dentro di s&eacute; il fuoco ardente della competizione e della sfida: lottare con gli avversari, migliorarsi e raggiungere gli obiettivi. La sfida pi&ugrave; affascinante &egrave; quella con se stessi e, quando ci si confronta con i record, &egrave; l&rsquo;istinto di tutti gli atleti quello di provare a batterli. Luca Colombo questo deve saperlo molto bene, lui che di record ne vanta gi&agrave; uno molto particolare: il 30 luglio 2017 ha percorso la distanza pi&ugrave; lunga mai registrata sull&rsquo;acqua dolce. 5,5 chilometri percorsi sulla superficie del lago di Como, alla velocit&agrave; media di 40 nodi (75km/h). UNA NUOVA SFIDA - Ancora una volta sull&rsquo;acqua, Colombo tenter&agrave; di battere un nuovo primato: quello della velocit&agrave; massima, che appartiene all&rsquo;australiano Robbie Maddison, arrivato a 93,3 km/h. La cornice della sfida sar&agrave; ancora una volta il lago di Como, che sabato 6 luglio offrir&agrave; la possibilit&agrave; al pilota milanese di riscrivere la storia. Per compiere l&rsquo;impresa, lo stesso Colombo ha preparato la sua Honda CRF 450R. Le modifiche sono state effettuate in collaborazione con Giorgio Lumini, tecnico di numerosi campioni mondiali, Angelo Pezzano e i partner tecnici: &egrave; dotata di pattini nautici e una ruota posteriore con delle speciali pale necessarie a dare la giusta spinta sull&rsquo;acqua. PRECAUZIONI - Per la sicurezza del motociclista sar&agrave; al suo polso Kingii Wearable, il dispositivo di galleggiamento pi&ugrave; piccolo al mondo, mentre la moto &egrave; dotata di un sistema autogonfiabile che si attiver&agrave; automaticamente in caso di perdita di potenza. Al suo fianco, nella sfida, un motoscafo off-shore del Cantiere Albatro International di Gordona (SO). &Egrave; tutto pronto, noi facciamo un grande in bocca al lupo a Luca Colombo e che il libro dei record possa essere riscritto ancora una volta.       

Il pilota milanese, in sella ad una Honda CRF 450R, cercher&agrave; di superare il primato di 93,3 km/h, detenuto dall&rsquo;australiano Robbie Maddison, sulla superficie del lago di Como, che gi&agrave; lo ha visto registrare la massima distanza percorsa su acqua dolce nel 2017

Luca Colombo pronto per un nuovo record sull’acqua

Luca Colombo ama i record: &egrave; entrato nel Guinness dei Primati il 30 luglio scorso, con il primato di percorrenza su acqua dolce, compiendo la traversata del Lago di Como nel tratto di 5,5 km che separa Gravedona da Colico alla velocit&agrave; di oltre 43 nodi (80 km/h circa), pari a oltre 21 metri al secondo (leggi qui&nbsp; )  Adesso Luca Colombo ha preparato un&rsquo;altra sfida, ed &egrave; pronto a mettersi in sella a bordo della nuova due ruote americana Zero Motorcycle FX, una dual sport completamente elettrica preparata dal bellanese Carlo Gelmi di Vercar Moto.  LA SFIDA - Niente pattini nautici questa volta, ma gomme chiodate per mordere la neve. L&rsquo;appuntamento sar&agrave; nel contesto del Deejay XMasters Winter Tour, giunto alla sua penultima tappa del 2018, a Pila, in Val d&rsquo;Aosta, il 17 e 18 febbraio.  In un tracciato tutto in salita il quale il biker milanese percorrer&agrave; il manto nevoso fino all&rsquo;arco che indica la partenza della pista del Red Bull Discesa Libera 2018, battezzata dagli organizzatori &ldquo;una gara inferno&rdquo; che unisce abilit&agrave;, tecnica e velocit&agrave;.  La partenza avverr&agrave; dal traguardo del Red Bull discesa libera con percorso in salita fino alla partenza della gara (lungo la pista&nbsp; Pre Noir). Musica, animazione, gadget &nbsp;e tanto divertimento faranno da cornice ad una due giorni ricca di contenuti action ed adrenalinici.  Il gran finale del Deejay Xmasters Winter Tour sar&agrave; ad Alleghe (Belluno), il weekend del 24 e 25 febbraio. 

Sabato 17 febbraio il recordman milanese risalir&agrave; con una moto elettrica la pista del &#39;Red Bull Discesa Libera&#39; in programma a Pila, in Val d&#39;Aosta

Luca Colombo tenta il record con l&rsquo;elettrica Zero

Ercole Colombo &egrave; nato a Gerenzano, in provincia di Varese, e fin da giovane &egrave; stato legato all&rsquo;ambiente motoristico, prima lavorando come apprendista nella fabbrica motociclistica Frera, in seguito come collaudatore all&rsquo;Alfa Romeo. Ingegno e capacit&agrave; non gli fanno certo difetto, tanto meno la passione, cos&igrave; gi&agrave; a met&agrave; anni &lsquo;30 inizia a progettare un motore monocilindrico 4T di 250 cm&sup3;.  LA PARTICOLARIT&Agrave; DI QUESTO MOTORE sta in un innovativo sistema di distribuzione che si avvale di un distributore rotante conico, un sistema alquanto laborioso e praticamente unico nel suo genere, che rappresenta un&rsquo;alternativa al classico sistema ad aste e bilancieri. In quegli anni di lavoro incessante, Ercole Colombo coinvolge nel progetto anche suo cognato, perseverando finch&eacute; il suo obbiettivo viene finalmente raggiunto e il motore funzionante viene presentato alla stampa nel 1947.  NEL 1950 VIENE PRESENTATA UNA SECONDA VERSIONE, quella del nostro servizio che, testata a Monza nel 1951, si dimostrer&agrave; in grado di toccare i 140 km/h. La lubrificazione &egrave; a carter secco, il cambio separato e la frizione a secco. La ciclistica conta su un telaio monoculla con forcella Girder e sospensione posteriore con regolazione &ldquo;a compasso&rdquo;. Le ruote, entrambe da 21&rdquo;, hanno cerchi in alluminio e mozzi con freni a tamburo a cartella laterale.  L&rsquo;AVVENTURA PURTROPPO NON EBBE UN SEGUITO in quanto Ercole Colombo mor&igrave; prematuramente nel 1957. Questa moto &egrave; tutto quello che rimane a testimone del suo innovativo sistema di distribuzione. Dopo anni di oblio &egrave; stata recuperata e restaurata amorevolmente e oggi &egrave; esposta nel museo Frera di Tradate, in provincia di Varese. 

Un progetto ambizioso dotato di motore a distribuzione rotante conica

Moto Colombo 250, ingegno e passione

Moto Colombo 250, le foto

Il biker milanese Luca Colombo &egrave; entrato nel Guinness dei Primati il 30 luglio scorso, con il record di percorrenza su acqua dolce, compiendo la traversata del Lago di Como nel tratto di 5,5 km che separa Gravedona da Colico alla velocit&agrave; di oltre 43 nodi (80 km/h circa), pari a oltre 21 metri al secondo. Dal 21 al 26 settembre Luca Colombo sar&agrave; presente al Salone Nautico.  LA MOTO DI LUCA COLOMBO &egrave; allestita con pattini nautici e una gomma dotata di pale speciali che le forniscono la spinta idrodinamica necessaria a far planare sull&rsquo;acqua gli oltre 230 kg di stazza a pieno carico a una velocit&agrave; minima di 22 nodi (40 km/h). Questo significa che il pilota, per non affondare, ha sempre dovuto tenere il gas spalancato nonostante il moto ondoso.  &ldquo;Trovarsi soli con 250 metri di acqua sotto alla moto e la certezza di inabissarsi se qualcosa va storto ti fa capire che non puoi scherzare con la sicurezza: sono uno sportivo, non un incosciente!&rdquo; dice il trentottenne Luca Colombo. &ldquo;Indosso un giubbotto e due dispositivi di galleggiamento Kingii ai polsi che con peso e ingombro minimi garantiscono una spinta di galleggiamento di oltre 150 Newton e affido la mia sicurezza in acqua e quella della moto ad una carovana tecnica coordinata dal Team di Aquabike da soccorso K38 Italia sotto la guida di Fabio Annigoni ex campione italiano di moto d&rsquo;acqua e fondatore di K38 Italia&rdquo;.  MEGLIO DI GUY MARTIN - L&rsquo;acqua dolce offre una spinta di galleggiamento minore rispetto al mare ed &egrave; pi&ugrave; difficile rimanere a galla: per questo sono state studiate meccaniche e un set up del tutto inediti. Ci aveva provato l&rsquo;inglese Guy Martin facendo planare la moto per 80 metri sull&rsquo;acqua, ci &egrave; riuscito sull&rsquo;oceano di Haiti l&rsquo;australiano Robbie Maddison ma una traversata di 5,5 km su un bacino di acqua dolce senza mai mollare il gas non si era ancora vista: per questo Luca, appassionato motociclista e gi&agrave; organizzatore del Lario Motor Show, ha messo a punto insieme all&rsquo;amico preparatore motoristico e vice campione italiano di Enduro Carlo Gelmi e a Giorgio Lumini, vero guru delle corse a due ruote che ha contribuito per la parte fluidodinamica, una Suzuki Valenti 450 fornita dalla scuderia Lissonese che, dotata di appositi pattini e sistemi di galleggiamento di emergenza, ha planato sulle acque senza fermarsi. 

Al Salone Nautico di Genova ci sar&agrave; il recordman Luca Colombo che ha attraversato il Lago di Como con la moto da cross Suzuki Valenti RMZ 450

Luca Colombo, quello che ha &quot;battuto&quot; Guy Martin

Yamaha Motor Europe Filiale Italia, alla presenza della prima cittadina Chiara Appendino, ha consegnato al Comune e agli agenti del Nucleo Mobile della Polizia Municipale di Torino&nbsp;dieci&nbsp;Tracer 900, equipaggiate con un allestimento particolare, composto da: faro lampeggiante,&nbsp;?coppia di lampeggianti frontali a LED,&nbsp;?kit sonoro,&nbsp;estintore e staffa,&nbsp;radio box,&nbsp;parabrezza alto, parafango posteriore prolungato, seconda batteria. E ancora...&nbsp;comandi integrati al manubrio, manopole riscaldabili, valigie rigide,&nbsp;protezione motore, protezione valigie.&nbsp;  IL COMMENTO DI ANDREA COLOMBI - &ldquo;Yamaha sviluppa da sempre modelli che superano le aspettative delle persone e che, da oggi, possono soddisfare anche le esigenze delle nostre Forze dell&rsquo;Ordine, ha dichiarato Andrea Colombi, Country Manager di Yamaha Motor Europe ,Filiale Italia.&nbsp;Abbiamo sviluppato per i nostri organi di controllo una serie di proposte trasversali basate su modelli come Tricity, FJR 1300 e Tracer 900 e presto sar? la volta di Tracer700, passando attraverso barche e gommoni che adottano i nostri motori marini e che si affiancano alle nostre motoslitte e moto d&rsquo;acqua gi? utilizzate dalla Polizia. Spero che questa fornitura con il comune di Torino sia solo la prima di nuove ed edificanti collaborazioni future&rdquo;.  IL COMMENTO DI CHIARA APPENDINO - &ldquo;Ogni giorno chiediamo ai nostri agenti il massimo impegno per assicurare ai cittadini il rispetto delle regole civili, ha dichiarato il sindaco&nbsp;Chiara Appendino. In qualit&agrave;? di amministratori della Citt?&agrave; e supervisori del Corpo di Polizia Municipale abbiamo il dovere di mettere a loro disposizione mezzi e strumenti idonei per poter svolgere efficacemente il proprio lavoro e soddisfare quanto chiesto dai torinesi in tema di sicurezza e controllo del territorio&rdquo;&nbsp;. 

La filiale italiana della Casa di Iwata ha consegnato agli agenti del reparto motociclistico della Polizia Municipale dieci&nbsp;Tracer 900,&nbsp;dotate di un equipaggiamento dedicato.

La municipale di Torino ha scelto la Yamaha Tracer 900

&ldquo;MV Agusta dal 1945 ad oggi&rdquo; &egrave; l&rsquo;edizione completamente rinnovata nella grafica e aggiornata nei contenuti della storica monografia a firma di Mario Colombo e Roberto Patrignani, dedicata all&rsquo;azienda di Cascina Costa, rinata negli anni Novanta grazie alla passione smisurata di un uomo per le moto sportive: Claudio Castiglioni.  Nel volume, la storia del leggendario marchio dei trionfi agonistici di Carlo Ubbiali, Mike Hailwood e Giacomo Agostini, che nel 2015 ha compiuto il suo 70&deg; anniversario, &egrave; raccontata in due diverse sezioni: nella prima parte, le vicende umane, tecniche, industriali e sportive, nella seconda, la catalogazione sistematica di tutti i modelli, sia stradali sia destinati alla pista, comprese tutte le versioni delle iconiche F4, F3 e Brutale, modelli che hanno spostato oltre, sempre pi&ugrave; avanti, il concetto di eccellenza nella produzione motociclistica mondiale.  Centinaia di immagini in bianco e nero e a colori arricchiscono il libro di 360 pagine dedicato alla prestigiosa Casa, alla cui stesura hanno contributo anche Massimo Chierici e Franco Daudo, per la parte pi&ugrave; recente.  L&rsquo;opera pubblicata da Giorgio Nada Editore (www.giorgionadaeditore.it) &egrave; disponibile in lingua italiana e inglese.  &nbsp;

Rinnovato nella grafica e nei contenuti  "MV Agusta dal 1945 ad oggi" &egrave; dedicato all&rsquo;azienda di Cascina Costa, rinata negli anni &lsquo;90 grazie a Castiglioni 

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