        Sebbene in Italia si fatichi a vederne in giro, i due ruote elettrici di UBCO sono certamente qualcosa di divertente e affascinante. E per gli amanti del genere, la notizia della nuova versione (lanciata ufficialmente il 23 febbraio 2023) del 2x2 Special Edition &egrave; senza dubbio qualcosa da attenzionare. Quali sono le novit&agrave;? Nuovi colori e nuovo impianto frenante  Innanzitutto, il nome dovrebbe dirvi qualcosa. &ldquo;Special Edition&rdquo; sta a indicare che la nuova versione &egrave; un&rsquo;edizione limitata, ne verranno realizzati solo 1.000 esemplari (numerati). Poi ci sono nuovi colori e nuove grafiche: si va dal perdere militare al bianco e nero, con qualche dettaglio arancione. E poi passiamo alle modifiche strutturali. Nella vecchia versione ci sono due portapacchi integrati (anteriore e posteriore) e un ampio spazio sul manubrio dove montare facilmente eventuali accessori. Nella nuova, invece, c&rsquo;&egrave; maggiore possibilit&agrave; di personalizzare, con il cliente che pu&ograve; scegliere tra varie opzioni di elementi e accessori. Sono incluse, per esempio, le borse in tinta, resistenti (anche alla pioggia, dicono da UBCO) e rimovibili. La borsa centrale, che si trova proprio sopra la batteria, di fronte al sedile, ha una capienza di 12 litri.&nbsp;La borsa posteriore, invece, pu&ograve; contenere fino a 30 litri, grazie al sistema di espansione a scomparsa. Troviamo poi un nuovo supporto per smartphone Peak Design e un set di cinghie Pronghorn di Giant Loop per permettere al pilota di fissare tutto quello che si riesce a trasportare. &nbsp; Tra le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti c&rsquo;&egrave; poi il nuovo impianto frenante, che &egrave; stato ridisegnato e ottimizzato. Non cambia la velocit&agrave; massima, ovvero 50 km/h; il peso di quasi 71 kg; l&rsquo;autonomia di 120 km garantita dal pacco batterie di 3,1 kWh e il tempo di ricarica, dalle quattro alle sei ore con il caricabatterie rapido incluso. Il prezzo? Circa 6.600 euro. L'IMPRESA: 13.000 KM ATTRAVERSANDO L'AFRICA SU UNA MOTO ELETTRICA       

Ancora poco noto in Italia, il ciclomotore neozelandese che pu&ograve; trasportare di tutto viene presentato nella sua nuova versione (in edizione limitata)

UBCO 2x2 Special Edition, il motorino elettrico si rinnova

Erano la prima vera possibilità di essere indipendenti e muoversi a proprio piacimento. I fatidici quattordici anni erano un momento che rappresentava uno spartiacque tra il "prima" e il "dopo". Per chi è stato un teenager negli anni ‘80 e ‘90 questi amici a due ruote sono stati il trampolino di lancio verso l’indipendenza

I TOP 50 cc degli anni '90: sogni indimenticabili

        Gli incentivi per l'acquisto di moto e ciclomotori elettrici non sono bastati a soddisfare tutte le richieste. Per questa ragione il Governo ha deciso di aumentare i fondi dell'Ecobonus 2022, investendo altri 20 milioni di euro a partire dal 19 ottobre 2022, e che saranno disponibili fino alla fine dell'anno. L'aiuto all'acquisto di veicoli elettrici &egrave; stato messo in campo per sostenere il settore delle automotive, categoria che nel periodo pandemico ha accusato tantissimo e che adesso continua a reggere il peso della guerra in Ucraina che sta portando ulteriori perdite. Ma non solo. Il bonus serve anche come &ldquo;spinta&rdquo; verso la transizione, quel passaggio che inevitabilmente verr&agrave; richiesto a tutti. Le agevolazioni L'incentivo di moto e ciclomotori prevede uno sconto sul prezzo di listino del mezzo che si desidera acquistare. &Egrave; in questa modalit&agrave; dunque che si ottiene. I veicoli acquistabili fanno parte della categoria L e senza limiti di cilindrata. Quindi fanno parte: motociclette, scooter, tricicli e quadricicli, sia leggeri che pesanti, purch&eacute; nuovi di fabbrica e con motore 100% elettrico. Il contributo &egrave; cos&igrave; diviso: 40% di sconto fino a un massimo di 4.000 euro (Iva esclusa) con contestuale rottamazione di un veicolo L da Euro 0 a Euro 3. La vettura da rottamare deve essere intestata da almeno 12 mesi allo stesso intestatario del nuovo veicolo o a uno dei suoi familiari conviventi; 30% di sconto fino a un massimo di 3.000 euro (Iva esclusa), senza rottamazione. L'accesso all'ecobonus &egrave; semplice: bisogna andare in concessionaria e procedere con l'acquisto avendo tutti i requisiti per richiederlo. Unica nota a cui bisogna prestare particolare attenzione: a seguito della prenotazione del contributo, l'immatricolazione del veicolo deve essere fatta in un tempo massimo di 270 giorni. ECOBONUS ED E-BIKE: L'ANCMA FA CHIAREZZA       

Nella categoria fanno parte anche i ciclomotori. Il Governo ha stanziato altri 20 milioni di euro dopo la grande affluenza di richieste

Ecobonus 2022: tornano gli incentivi per l'acquisto di moto elettriche

Sempre pi&ugrave; aziende in tutto il mondo si stanno convertendo al green. Una necessit&agrave; date le ormai stringenti regole sulle emissioni: anche EZI si adatta alle nuove esigenze della mobilit&agrave; creando una serie di scooter elettrici ampliando la rete KEEWAY con il ciclomotore&nbsp;EZI MINI e i due scooter EZI CITI in versione 2-MS (Medium Speed) e 2-HS (Hight Speed).     VEICOLI ELETTRICI E COSTO DELL&#39;ELETTRICIT&Agrave;: ECCO QUANDO &Egrave; MEGLIO RICARICARE  Caratteristiche e prezzi    Il design dei nuovi modelli &egrave; estremamente semplice, con un aspetto &quot;allungato&quot; e dalle dimensioni compatte che lo rendono&nbsp;ideale per districarsi nel traffico cittadino.  L&#39; EZI MINI &egrave; costruito attorno al motore EZI Hi-Efficient Hub Motor che &egrave; integrato al mozzo della ruota posteriore e offre una potenza di picco di 1300 watt. EZI MINI raggiunge la velocit&agrave; massima di 45 km/h e un&rsquo;autonomia che si estende fino a 65 km.  l ciclomotore &egrave; alimentato da una batteria agli ioni di litio da 20 Ah che si ricarica completamente in 6-7 ore. Il&nbsp;faro a LED permette&nbsp;un&#39;eccellente visibilit&agrave; e le luci posteriori&nbsp;si integrano perfettamente con la coda del veicolo. Dispone della funzione di avvio e blocco senza chiave ed &egrave; dotato di un allarme antifurto che si attiva a veicolo spento tramite dei sensori di movimento. Presente anche un&#39;utilissima presa USB per ricaricare i propri dispositivi.  Gli scooter EZI CITI in Italia sono disponibili in due versioni che rispecchiano le due motorizzazioni, con&nbsp;una potenza di picco variabile da 1750W a 3800W. Il motore &egrave; direttamente collegato al mozzo posteriore e pu&ograve; superare agevolmente pendenze di 20&deg;. Entrambi i modelli 2-MS e 2-HS sono dotati di doppia batteria. I modelli offrono estremo comfort grazie ad una comoda pedana pedana per poggiare i piedi e una larga sella. Il cruscotto LCD &egrave; compatto e intuitivo ed &egrave; facile tenere sotto controllo velocit&agrave;, modalit&agrave; di guida e livello di carica delle batterie. Anche gli scooter EZI CITI hanno di serie una pratica porta USB per poter ricaricare i dispositivi mobili e il luminoso faro a tre luci che, grazie alla tecnologia LED, offre una visibilit&agrave; impressionante e impreziosisce l&rsquo;estetica dello scooter.  Keeway EZI: PREZZI    Gli scooter elettrici EZI MINI, EZI CITI 2-MS e EZI CITI 2-HS sono disponibili presso la rete ufficiale dei concessionari KEEWAY. I prezzi di listino al pubblico f.c. e le colorazioni sono i seguenti:    EZI MINI 1.690 euro. (Bianco, Rosso, Nero)     EZI CITI 2-MS 2.790euro. (Bianco/Nero, Verde/Nero)     EZI CITI 2-HS 2.990 euro. (Bianco/Nero, Verde/Nero)  NIU SQI, DESIGN DA MOTO CON PRESTAZIONI DA E-BIKE      

L&#39;azienda cinese entra ufficialmente nel mercato green con un ciclomotore e due scooter full-electric dal design semplice e contemporaneo

Keeway EZI, design e prestazioni dei nuovi elettrici Mini e Citi 2

Keeway EZI entra nel mondo dei produttori di veicoli green con i nuovi modelli EZI MINI e CITI 2: il primo è un ciclomotore, mentre gli altri due sono scooter. Design moderno e notevole autonomia, le novità di casa EZI sono la soluzione perfetta per muoversi nel traffico cittadino.

Keeway EZI Mini e Citi 2

&quot;Doppia batteria, doppia autonomia&quot; &egrave; il motto che rispecchia il nuovissimo ciclomotore di Yadea, il T9L Plus. Il vano sottosella &egrave; infatti capace di ospitare ben due batterie che permettono di ampliare l&#39;autonomia fino a 110 km. Il modello &egrave; ideale per chi &egrave; ormai abituato a macinare chilometri su chilometri in citt&agrave;: con il nuovo T9L PLUS la &quot;carica&quot; non sar&agrave; pi&ugrave; una preoccupazione.    YADEA M6L, SCOOTER COMODO ED ECONOMICO CHE ARRIVA DALLA CINA  Design e motore  Il ciclomotore firmato Yadea presenta un design decisamente moderno, quasi futurista. A spiccare &egrave; sicuramente il parafango all&#39;anteriore e i fari full LED presenti in ogni parte del veicolo. La sella biposto &egrave; estremamente comoda, alta 755 mm e dotata di maniglione. La guida dell&#39;T9L PLUS &egrave; semplice e fluida, oltre che sicura ed ecologica.Il motore &egrave; nel mozzo e fornisce una potenza massima 2.100 W (2,9 CV) a 465 giri/min-1, permettendo di raggiungere la velocit&agrave; massima di 45 km/h, essendo un ciclomotore con un consumo di energia pari a 40 Wh/km. Due sono le modalit&agrave; di guida a disposizione: la prima privilegia economicit&agrave; e autonomia, la seconda &egrave; indicata per una guida pi&ugrave; sportiva.  Ciclistica  Il ciclomotore &egrave; dotato di telaio in tubi di acciaio ad alta resistenza e sfrutta sospensioni con forcella telescopica di diametro di 30 mm ed escursione 70 mm all&rsquo;anteriore e doppio ammortizzatore con escursione di 60 mm al posteriore per garantire il miglior comfort su ogni strada. La frenata &egrave; affidata a un impianto con disco anteriore di diametro &Oslash; 220 mm e a tamburo di diametro &Oslash; 146 mm al posteriore, mentre le ruote da 12 pollici montano pneumatici 90/90-12 davanti e 100/80-12 dietro.&nbsp;  Strumentazione e dotazioni  La lettura della strumentazione &egrave; estremamente semplice: il quadro strumenti LCD che permette di visualizzare tachimetro in km/h e miglia mph, contachilometri totale e parziale, indicatore di modalit&agrave; inserita e ovviamente indicatore stato di ricarica per capire quando la batteria &egrave; pronta per lo &quot;swap&quot;, cio&egrave; lo scambio con l&#39;altra totalmente carica. T9L PLUS &egrave; dotato anche di un sicuro sistema antifurto, di un pratico gancio portaborse, di un ampio vano portaoggetti aperto che si estende per tutto retroscudo anteriore e di una comoda presa USB per caricare eventuali dispositivi elettronici.  Doppia batteria  La novit&agrave; pi&ugrave; importante di Yadea T9L PLUS sta per&ograve; nella sua dotazione di serie di due batterie al litio ciascuna da 60V 24Ah, capacit&agrave; di 1.440Wh e peso di 9,5 Kg, per una capacit&agrave; totale di 2.880 Wh e un peso complessivo di 19 kg. Ciascuna batteria lavora separatamente, cos&igrave; che quando la prima si scarica basta spegnerne l&#39;interruttore salvavita e accendere quello della seconda batteria. Il caricatore in dotazione &egrave; molto comodo e grazie a una normale presa di corrente si pu&ograve; effettuare direttamente on-board tramite la presa presente nel tunnel centrale oppure estraendo le batterie e caricandole a casa o in ufficio.  Colori e prezzi: occhio all&#39;ECOBONUS  Yadea T9L PLUS &egrave; disponibile presso i rivenditori nella colorazione Titanium Grey al prezzo di listino di 2.990,00 euro e per un periodo limitato la seconda batteria &egrave; in omaggio. Possibile l&#39;utilizzo degli incentivi ECOBONUS per avere un risparmio del 30% (2.093,00 euro) o del 40% (1.794,00 euro).  Buon compleanno R1: 25 anni fa c&#39;erano le sportive, ma arriv&ograve; lei 

Il modello &egrave; dotato di un sistema di &quot;swap&quot; cio&egrave; di scambio delle due batterie una volta che la prima ha terminato la sua autonomia

Yadea T9L Plus &quot;dura&quot; di pi&ugrave;: con doppia batteria (inclusa)

La novità di casa Yadea si chiama T9L Plus ed è un ciclomotore elettrico con ben 110 km di autonomia. Come è possibile? Il vano sottosella contiene ben 2 batterie.Ciascuna batteria lavora separatamente, così che quando la prima si scarica basta spegnerne l'interruttore salvavita e accendere quello della seconda batteria. Il prezzo è di 2.990,00 euro ed è possibile usufruire di Ecobonus. Per un periodo limitato la seconda batteria è in omaggio.

Yadea T9L Plus

        Nonostante l'influenza del colosso Ikea nella nostra cultura di massa, i nomi che gli svedesi scelgono per i propri prodotti manterranno per noi sempre un'aurea di mistero. C'&egrave; da dire, per&ograve;, che almeno questa volta in Cake ne hanno trovato uno pi&ugrave; semplice del solito da ricordare: Makka. E se proprio non riusciamo a ricordare il nome (suvvia che ce la possiamo fare!), non c'&egrave; dubbio che possiamo facilmente ricordare il design originale, minimalista, un po' futurista e un po' deja-vu e quasi inspiegabilmente cool. Diciamo cos&igrave; perch&eacute; ai designer di Cake &egrave; bastato letteralmente tracciare due linee per ottenere un risultato d'effetto che ci ha convinto subito.  Makka, il moped di oggi Il giovanissimo marchio di Stoccolma, da poco disponibile anche in Italia, allarga verso il basso la propria proposta con un ciclomotore davvero molto interessante per look e soluzioni tecniche e (finalmente) anche per il prezzo: 4.200 euro al netto degli incentivi. Se il fascino post-moderno di Cake non &egrave; pi&ugrave; una novit&agrave; dopo l'enduro Ink e lo scooter anticonvenzionale &Ouml;sa, con questo Makka abbiamo tra le mani qualcosa di realmente utilizzabile ogni giorno nelle nostre citt&agrave; per gli spostamenti a corto raggio. Costruito nella capitale scandinava all'insegna del minimalismo pi&ugrave; puro &egrave; privo di qualsiasi sovrastruttura, ma si pu&ograve; personalizzare con tanti accessori adattandolo alle proprie esigenze e si pu&ograve; scegliere in due eleganti versioni monocromatiche e opache: bianco o un grigio che alla luce del sole mostra una piacevole punta di azzurrino. Entrambe hanno sellino e manopole bianche, tanto eleganti quanto delicate da mantenere nel loro originale candore.  Passando invece ai numeri, il primo che salta all'occhio &egrave; il peso dichiarato in appena 55 kg ai quali vanno aggiunti gli 11 kg della batteria da 1,5 kWh per un totale di appena 66 kg in ordine di marcia. Inoltre il peso si trova in pratica in mezzo ai piedi a vantaggio di una guida disinvolta. Il motore a magneti permanenti da 3,6 kW (4,8 CV) e 60 Nm di coppia &egrave; nel mozzo ruota posteriore e non ci sono organi di trasmissione. Le prestazioni, al netto dei 45 km/h di velocit&agrave; massima, ci sono sembrate abbastanza brillanti per muoversi agevolmente nel traffico e per coprire rapidamente gli spostamenti a breve raggio. L'autonomia &egrave; di circa 50 km, pi&ugrave; che sufficienti in citt&agrave; anche perch&eacute; si pu&ograve; ricaricare in ogni momento alla presa domestica e in un paio d'ore si raggiunge l'80%, in tre il 100%. Per farlo, per&ograve;, bisogna portare con s&eacute; un caricabatterie esterno non particolarmente ingombrante ma che, in mancanza di qualsivoglia vano, richiede una borsa o uno zaino apposito. Nel caso si necessiti di allungare un po' l'autonomia, si pu&ograve; comunque scegliere un riding mode pi&ugrave; conservativo che limita la velocit&agrave; a 25 km/h. Non mancano la frenata rigenerativa e l'EBS. Le ruote sono di 14"x2,15" e 14"x3,00" con mozzi in alluminio forgiati e lavorati al CNC. La forcella &egrave; di tipo tradizionale ed ha un'escursione di 90 mm, mentre al retrotreno lavora un monoammortizzatore centrale con regolazione del precarico ed escursione di 120 mm.  Altamente personalizzabile Tra le curiosit&agrave; di questo Makka c'&egrave; come dicevamo la possibilit&agrave; di trasformarlo con una serie di accessori. Si va dal classico portapacchi al cestino posteriore per trasporti generici fino al seggiolino per bambini per arrivare a scuola in grande stile. Non mancano i borsoni laterali waterproof marchiati Thule, un bauletto in alluminio da ben 35 litri, il sellino per il passeggero e l'immancabile porta-surf adattabile anche a sci, longboards e tavole in genere. Per chi vuole semplicemente proteggersi dagli spruzzi nelle giornate di pioggia, ci sono anche i "Prism" che sono letteralmente dei prismi colorati che fanno da windscreen sul manubrio e da protezione delle gambe.  Una guida sbarazzina Abbiamo guidato il Makka per le vie di Milano e siamo rimasti contagiati dal suo spirito sbarazzino e un po' hipster intercettando molti sguardi incuriositi che spesso si sono trasformati anche in domande. A chi ha passato gli -anta ricorda l'adolescenza mentre per chi &egrave; pi&ugrave; vicino ai trenta &egrave; un modo figo per muoversi senza temere pav&eacute;, marciapiedi e rotaie grazie alle gomme scolpite e cicciotte. Tra le sorprese abbiamo annotato la comodit&agrave; inaspettata della sella che seppur non offra molte possibilit&agrave; di movimento &egrave; pi&ugrave; morbida di quanto l'aspetto lasci presagire. Inoltre si pu&ograve; regolare l'altezza come si faceva un tempo con i ciclomotori. L'ergonomia nell'insieme &egrave; piuttosto buona: il Makka non risulta minuscolo e non ci si sente come il classico orso su un triciclo. Larghezza e posizione del manubrio sono azzeccate e contribuiscono ad una generale sensazione di piacevolezza e spensieratezza mentre col sorriso si dribblano le insidie metropolitane senza difficolt&agrave; e in silenzio. Le pedane sono forse un po' piccine e ci sarebbe piaciuto averle pi&ugrave; larghe ma soprattutto pi&ugrave; lunghe in avanti per consentire maggior movimento al piede. Gi&agrave; cos&igrave;, per&ograve;, sono decisamente pi&ugrave; comode dei pedali dei vecchi ciclomotori che possiamo considerare gli antenati di questo Makka, cos&igrave; semplice da essere antico e moderno assieme. Troviamo piacevole la grafica del piccolo dashboard che per&ograve; quando il sole &egrave; a picco non &egrave; molto visibile. Nella guida non abbiamo notato dei punti deboli, anzi tutto funziona a dovere, dal motore alle sospensioni ai freni. La sensazione &egrave; quella di avere per le mani un mezzo leggero ma solido, decisamente poco impegnativo e che pu&ograve; essere maltrattato senza troppe remore. Esattamente ci&ograve; che mezzo secolo fa facevamo con i ciclomotori: che sia arrivato il momento del loro riscatto? Di certo l'elettrico unito allo stile Cake d&agrave; loro la chance di un nuovo futuro.        

Minimalista e cool, leggero e personalizzabile. Ecco il primo moped della svedese Cake. L'erede dei vecchi ciclomotori tuboni &egrave; qui e lo abbiamo provato

Prova Cake Makka: il tubone del nuovo millennio

Abbiamo guidato per le strade di Milano il nuovo ciclomotore 100% elettrico della svedese Cake: originale nello stile e sbarazzino nella guida, un vero scacciapensieri nel traffico cittadino

Cake Makka, le Foto della prova

        Un agosto davvero importante per il mercato delle due ruote: rispetto allo stesso mese del 2021 infatti si &egrave; registrata un crescita del 3,2% delle immatricolazioni di ciclomotori, scooter e moto. Ad annunciaro &egrave; stata Confindustria ANCMA attraverso le parole del presidente dell'Associazione Paolo Magri. MERCATO DELLE DUE RUOTE IN EUROPA: SORRIDONO I CICLOMOTORI L'appello al futuro esecutivo "Malgrado la situazione congiunturale e i noti problemi globali di approvvigionamento, che riguardano tutto il settore automotive, la domanda di due ruote in Italia si mantiene viva, confermando la capacit&agrave; distintiva della nostro settore di soddisfare il desiderio di nuova mobilit&agrave; e passione nel mercato del trasporto privato&rdquo;, ha commentato Magri. Le questioni da lui citate hanno fatto s&igrave; che nei primi sei mesi dell'anno si sia registrata un'altalena del mercata fatta di rallentamenti, riprese e stagnazioni, ma ora il vento sembra essere cambiato. Il presidente ha aggiunto: &ldquo;A ridosso dell&rsquo;appuntamento elettorale &egrave; altres&igrave; importante che questa capacit&agrave; sia tutelata e valorizzata dal nuovo esecutivo, soprattutto di fronte all&rsquo;emergenza della crisi energetica subita anche da un&rsquo;industria nazionale come la nostra, che svetta in Europa in termini di produzione, volume di mercato ed eccellenza&rdquo;. Numeri nel dettaglio Il mese di agosto si &egrave; chiuso definitivamente con 16.126 veicoli venduti, con una crescita del 3,2% rispetto ad agosto 2021. Le moto sono il segmento pi&ugrave; venduto con 6.864 immatricolazioni (+13,4%). In flessione gli scooter che perdono il 5,17% rispetto al 2021 (solo 7.948 mezzi immatricolati), mentre cresce il mercato dei ciclomotori con un incremento del 10,8%. Per quanto riguarda il 2022 nei primi 8 mesi, si registra complessivamente un -2,4% con 227.425 veicoli. Calano gli scooter, mentre crescono moto e ciclomotori. Come va l'elettrico? Il calo ad agosto &egrave; notevole: sono 597 i veicoli registrati con un calo del 25,9%. Complessivamente per&ograve; in 8 mesi la crescita risulta davvero vigorosa: +69,3% sul 2021 e 11.953 veicoli sul mercato, con gli scooter che registrano il maggior incremento (77,5%). SOGNI DI FINE ESTATE, LE NOVIT&Agrave; PER IL 2023: CHE MOTO VEDREMO IN AUTUNNO? &nbsp;        

Nell'ultimo mese dell'estate i numeri parlano chiaro: il segmento delle moto &egrave; quello con pi&ugrave; immatricolazioni. Bene i ciclomotori ma gli scooter sono in calo

Mercato due ruote: agosto è positivo. Boom dell'elettrico in 8 mesi

Il mercato motociclistico europeo &egrave; una vera e propria altalena. Nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19 ha subito un inevitabile crollo, per poi registrare (cos&igrave; come la maggior parte dei mercati di consumo) un picco nel 2021 che si &egrave; protratto fino ai primi 3 mesi del 2022. In generale per&ograve;, se si vanno ad analizzare i dati, si scopre che il primo semestre dell&#39;anno non &egrave; stato cos&igrave; prolifico come sembra.  SOGNI DI FINE ESTATE, LE NOVIT&Agrave; PER IL 2023: CHE MOTO VEDREMO IN AUTUNNO?  Un futuro rivolto ai ciclomotori?    L&#39;Associazione Europea dei Costruttori di Motocicli (ACEM) ha infatti segnalato una crescita in alcuni dei principali mercati europei (come quello tedesco e spagnolo rispettivamente a +1,7% e 10,7%) nella prima met&agrave; del 2022, e una riduzione in altri (-6,4% per la Francia, 2,3% per il Regno Unito e -2,8 per l&#39;Italia). I motivi sono diversi,&nbsp;dagli effetti economici della pandemia a quelli industriali a causa del conflitto russo-ucraino, fino alla siccit&agrave; globale che ha colpito quest&#39;estate e che continua a essere presente nei principali Paesi europei e in altre nazioni importanti come la Cina. L&#39;aumento dei prezzi di ogni tipo di bene non sta andando di pari passo con la crescita dei salari, per questo le persone sono quindi meno propense a spendere i loro soldi.  Per quanto riguarda il mercato dei ciclomotori invece, in controtendenza si registra nella prima met&agrave; del 2022 un incremento dell&#39;1% rispetto al primo semestre del 2021. Essendo una tipologia di due ruote pi&ugrave; pratica da guidare pi&ugrave; semplice da convertire all&nbsp;elettrico, si prevede che la direzione del mercato andr&agrave; proprio verso i motocicli.  &quot;Meglio le 2 ruote rispetto altri mezzi&quot;  Antonio Perlot, Segretario Generale dell&#39;ACEM, ha dichiarato: &quot;Negli ultimi mesi, le vendite di due ruote hanno risentito delle interruzioni logistiche a livello internazionale. Questo ha portato a un ritardo nelle consegne dei veicoli in diversi mercati europei. Le vendite hanno risentito anche dell&#39;aumento dei costi energetici e dell&#39;inflazione, dell&#39;aumento dei tassi di interesse e dell&#39;ampia incertezza economica. Detto questo, le immatricolazioni di ciclomotori e motocicli in Europa sono rimaste stabili rispetto alla prima met&agrave; del 2021. Grazie ai costi di acquisto e di gestione relativamente bassi, le due ruote hanno avuto un andamento migliore rispetto ad altri mezzi di trasporto privati. Sapremo se il 2022 &egrave; stato un anno positivo per il nostro settore quando saranno disponibili i dati aggregati dei primi nove mesi dell&#39;anno&quot;.  MERCATO MOTO, ALTALENA GIAPPONESE: CRESCE HONDA, RESISTE YAMAHA  &nbsp; 

In alcuni paesi europei si registra una crescita delle vendite di moto, in altri invece, come l&#39;Italia si assiste ad un calo di quasi il 3%. Solo i ciclomotori registrano numeri positivi nel commplesso

Mercato delle due ruote in Europa: sorridono i ciclomotori

I cinquantini di una volta, quelli con il motore a due tempi con ampio margine di elaborazione, non ci sono pi&ugrave;. Per le norme antinquinamento anche i ciclomotori per 14enni stanno diventando tutti a 4 tempi o elettrici, con prestazioni simili e un&#39;indole meno sportiva. Scarichi rovesciati, pacchi lamellari e carburatori oscenamente grossi sono un ricordo che custodiremo con nostalgia, mentre ci chiediamo se - al giorno d&#39;oggi - gli spostamenti rapidi in citt&agrave; sono meglio con un elettrico o con un moderno scooter a benza.  Il cinquantino a combustione si sta estinguendo?  Se pensiamo ai ciclomotori con pistone e biella, l&#39;attuale offerta sul mercato &egrave; abbastanza limitata. Il calo drastico di questa categoria negli ultimi 10 anni &egrave; dovuto a un sempre minor interesse nelle due ruote degli adolescenti e nella maggior efficienza dei sistemi di trasporto urbani. Inoltre le normative Euro4 e 5 hanno praticamente cancellato i motori 2 tempi negli scooter, quindi con i 4 tempi dallo spunto e dalla limitata capacit&agrave; di elaborazione, i giovani sono di conseguenza meno attratti. E&#39; per questo che- ad esempio- l&#39;iconico scooter Aprilia 50 &egrave; passato dal supersportivo SR al comodo e sobrio SXR 50, e il best seller di categoria &egrave; l&#39;elegante e versatile Liberty.&nbsp;  Per chi ama invece il profumo della miscela e i motori che suonano come zanzare impazzite, per fortuna c&#39;&egrave; ancora speranza, perch&egrave; le moto 50 sono ancora vive e vendono pi&ugrave; degli scooterini. Stiamo parlando di Beta RR 50, Sherco SM-RS 50, Fantic Motard 50, Valenti RME 50 e Vent Derapage 50, tutte motine motard/enduro dotate del leggendario ed elaborabilissimo motore Minarelli AM6 che ancora sono omologabili e rappresentano lo zoccolo duro della passione a due ruote, che sembra quasi rinascere in questi ultimi anni nonostante le stringenti regole europee per l&#39;inquinamento. In questo caso, quindi, sono le motine ad aver sostituito completamente gli scooter sportivi, mentre chi preferisce la pedana piatta e la sella comoda non pu&ograve; che rivolgersi ai prodotti con motore 4 tempi, che sono pochi ma concreti... o all&#39;elettrico.    &nbsp;  L&#39;elettrico &egrave; il futuro... ma il presente?  Il segmento dei ciclomotori&nbsp;&egrave; senza dubbio quello che sta mostrando pi&ugrave; palesemente il &quot;passaggio di consegne&quot; dalla benzina all&#39;elettrico. Basta guardare quante start-up e aziende (cinesi, soprattutto) stiano proponendo nuove soluzioni di mobilit&agrave; urbana a batteria sostituendo di fatto quel posto lasciato vuoto da modelli a benzina senza futuro per una questione di regole e appeal. E tutto questo ci appare logico, anche perch&egrave; a conti fatti i ciclomotori elettrici hanno pi&ugrave; vantaggi che svantaggi rispetto ai cinquantini tradizionali. Fondamentalmente sono pi&ugrave; belli da guidare in citt&agrave;, hanno un&#39;erogazione pi&ugrave; morbida e pi&ugrave; coppia in basso (dove davvero serve nel traffico), non fanno casino e non puzzano e sono molto pi&ugrave; affidabili. Di contro ci sono senza dubbio l&#39;autonomia, per gioco forza&nbsp; ancora, limitata a un certo numero di km al giorno (che nella maggior parte bastano e avanzano, raramente chi ha scooter cos&igrave; fa pi&ugrave; di 25/30 km in un solo giorno) e un sistema di ricarica ancora poco rapido, ma limitando tutto a un contesto cittadino sono problemi che non creano vere limitazioni.  Il vero problema, per&ograve;, &egrave; forse il divertimento e la passione, quella che ci faceva passare i pomeriggi in garage con gli amici a smanettare su variatori e carburatori, a chiacchierare e litigare su quale marmitta fosse la pi&ugrave; performante o bella, e a spendere paghette per questa o quella modifica. Con gli scooter elettrici, i ragazzini non possono pi&ugrave; fare queste cose, ma &egrave; una fortuna che i motardini 50 a 2 tempi siano ancora vivi e vegeti, perch&egrave; fondamentalmente sono loro ad aver preso il testimone della passione dei giovani, e finch&egrave; le regole lo permetteranno avranno ancora vita lunga, mentre l&#39;elettrico - giustamente - diventer&agrave; davvero l&#39;unica soluzione sensata e sostenibile per muoversi in citt&agrave;.    Yamaha Neo&#39;s 2022: il #sottoesame 

L&#39;elettrificazione nei piccoli commuter o moto destinate ai 14enni sta galoppando, ed &egrave; probabile che nei prossimi anni quasi tutta la produzione di massa sar&agrave; a batteria. Ma nel 2022 conviene un cinquantino a combustione o a elettroni?

Ciclomotori: meglio elettrico o benzina?

Arrivati a quattordici anni era tempo di fare - per alcuni - una scelta di quelle &quot;toste&quot;: scegliere la prima moto. Tra i pi&ugrave; ambiti premi alle fatiche scolastiche o ai pi&ugrave; disparati lavoretti stagionali c&#39;era il famoso Fifty. Un tubone prodotto a San Lazzaro di Savena dal 1974 al 1997 in svariate versioni,&nbsp;uno dei modelli pi&ugrave; amati dagli adolescenti, soprattutto a cavallo tra gli anni &#39;80 e &#39;90 e che proprio nel secondo decennio raggiunse, con il modello &quot;Top&quot;, il suo vertice&nbsp;prima dell&#39;arrivo dell&#39;ancora pi&ugrave; sofisticato Evolution che lo affianc&ograve; dal 1991 .  Il Fifty Top era di fatto un ciclomotore da diporto, ma arricchito da numerose finezze come il puntale che carenava la parte anteriore del motore, lo scarico di stampo corsaiolo e il cupolino ancora pi&ugrave; aerodinamico ed aggressivo che richiudeva una strumentazione veramente completa. Il prezzo al periodo era fissato in 2.910.000 lire e lo poneva nella fascia medio-alta del mercato.  Com&rsquo;&egrave; fatto    Rispetto alla precedente versione il Fifty Top poteva vantare un affinamento delle linee ed ulteriore incremento di accessori che ne arricchivano la tradizionale forma tubolare. Veramente ben definito, il Fifty Top disponeva infatti di una lunga sella sotto la quale trovavano posto un vano porta attrezzi e il tappo per il rifornimento del carburante; inoltre adiacente alla parte posteriore della sella era montato un praticissimo portapacchi sul quale era possibile anche applicare un bauletto. Ricca e ben riposta dietro all&rsquo;ampio cupolino la strumentazione comprendeva tachimetro/contachilometri, contagiri elettronico e varie spie luminose per luce di posizione, anabbagliante, temperatura liquido refrigerante, indicatori di direzione e folle; inoltre sul cruscotto viene raffigurato un ciclomotore con evidenziate le necessarie indicazioni per un eventuale sostituzione delle lampadine.    La ciclistica contava naturalmente sul classico telaio tubolare di grande sezione che inglobava anche il serbatoio per il carburante, completato posteriormente dalla sospensione con monoammortizzatore Inside Mono System. Anteriormente troviamo una forcella teleidraulica a perno avanzato mentre l&rsquo;impianto frenante di tipo misto era composto da un disco anteriore di 220 mm di diametro completamente protetto da una vistosa cover, e da un tamburo monocamma sulla ruota posteriore. Completano il quadro una coppia di bei cerchi in lega a tre razze.  Il propulsore era un monocilindrico a due tempi di 49 cc raffreddato a liquido, il cilindro in alluminio con 4 travasi e l&rsquo;aspirazione controllata da lamelle a quattro petali. La lubrificazione era tramite miscela olio-benzina al 2%. Il carburatore un Dellorto 14/12, mentre l&rsquo;accensione era elettronica e l&rsquo;avviamento a kick-starter o elettrico.  Gira pagina per leggera la prova su InMoto del 1990:  &nbsp;  Come va    L&rsquo;impostazione del Malaguti Top &egrave; una delle caratteristiche fondamentali che distinguono questo tipo di ciclomotore da diporto. In sella a questo Fifty ci si trova infatti con il busto eretto e le braccia distese a impugnare il manubrio corna di bue, le pedane e la sella favoriscono inoltre un&rsquo;angolazione ottimale della gambe, che anche dopo molti chilometri non accusano stanchezza. Maneggevole e leggero il Malaguti Top sfodera un&rsquo;inaspettata precisione direzionale, che trasmette una notevole sicurezza al pilota anche in curva dove vanta un appoggio di tutto rispetto.  Le buone prestazioni offerte da questo tubone sono tenute sotto controllo da un impianto frenante pi&ugrave; che soddisfacente dal punto di vista degli spazi d&rsquo;arresto, anche se il tamburo posteriore accusa qualche cedimento dopo un uso problematico.  Il propulsore con cambio a tre rapporti del Fifty &egrave; dotato di una buona potenza, ed &egrave; reso molto vivace dall&rsquo;aspirazione lamellare nei carter. Ma ovviamente l&rsquo;ampia spaziatura del cambio fa s&igrave; che il regime di rotazione del motore cali vistosamente a ogni cambiata. Come sempre, nessun inconveniente ha interessato il reparto trasmissione: la frizione a dischi multipli in bagno d&rsquo;olio &egrave; modulabile, il cambio &egrave; resistente e preciso.  REWIND, GILERA BULLIT 50... E IL &quot;TUBONE&quot; SI FECE MOTO 

A cavallo tra gli anni &#39;80 e &#39;90 questo ciclomotore fece stragi di cuori tra i giovanissimi, diventando (ancora oggi) un vero e proprio oggetto di culto

Rewind, Malaguti Fifty Top 1990: ancora pi&ugrave; in alto

La Casa di Stoccolma svela un moped leggero, pratico e chic con soluzioni originali e un prezzo accattivante: preordinabile on-line a 3.800 euro arriver&agrave; ad inizio 2022.

Cake Makka, il moped minimalista FOTO

Quello delle due ruote motrici &egrave; un pallino ricorrente tra chi ama spingersi su terreni impervi e con la propulsione elettrica ci&ograve; diventa pi&ugrave; facile e pi&ugrave; accessibile ad ogni capacit&agrave; di guida. La prova ce la offre questo originale &quot;mulo da soma&quot; neozelandese da poco disponibile anche in Italia. A costruirlo &egrave; la UBCO e si chiama semplicemente 2x2. Il nome lascia intendere almeno quanto il design l&#39;animo minimalista: basta guardarlo per cogliere quali siano gli obiettivi di questo ciclomotore sui generis. Si tratta infatti di un 50 cc equivalente e di fatto accessibile a tanti. E con la stessa facilit&agrave; con cui si lascia manovrare &egrave; pronto a portarti sostanzialmente ovunque. Non stupisce affatto dunque che i primi clienti siano stati grandi proprietari terrieri, agricoltori, allevatori, i militari neozelandesi e anche i corrieri del Domino&#39;s pizza. Per noi si tratta di una novit&agrave;, grazie alla Ranieri Auto di Sant&#39;Arcangelo di Romagna che ha iniziato ad importarlo nel nostro paese, ma a dire il vero &egrave; un prodotto che sta girando da pi&ugrave; di un lustro. Ma come &egrave; fatto?    UBCO 2x2: genio e semplicit&agrave;  L&#39;idea di base &egrave; semplice quanto geniale. Ogni ruota ospita nel mozzo un motore da 500 Watt. Sono perci&ograve; unit&agrave; abbastanza compatte e leggere da non diventare un problema dal punto di vista dinamico delle masse non sospese e allo stesso tempo abbastanza potenti da portarci rapidamente ai 45 orari di velocit&agrave; massima imposta. Con questa soluzione hanno abolito la trasmissione! Niente catene o cinghie perch&eacute; ogni ruota ha il suo motore e a regolarli ci pensa l&#39;elettronica. Quello anteriore si pu&ograve; spegnere dallo smartphone tramite un&#39;applicazione, sulla quale possiamo gestire i vari parametri. Il vantaggio di avere un sistema 2x2 risulta presto detto: consente di arrivare praticamente ovunque, superando pendenze fino al 30%, ponendosi come anello di congiunzione tra una moto d&#39;alpinismo, una e-mtb e il motorino del fornaio. Per il resto in UBCO hanno lavorato su tre concetti: leggerezza, praticit&agrave; e baricentro basso. Ecco che il design da &quot;stendipanni&quot;, come l&#39;ha argutamente definito un collega, &egrave; la risposta razionale a queste tre esigenze. Probabilmente &egrave; proprio questo andare oltre alle convenzioni che lo rende attraente. Non ci stupisce in fondo che il design cos&igrave; poco ammiccante abbia gi&agrave; ottenuto diversi riconoscimenti internazionali.  &nbsp;  Come &egrave; fatto    Il telaio &egrave; un tubolare d&#39;alluminio e al netto delle batterie il peso &egrave; poco meno di 53 kg. Quindi &egrave; pi&ugrave; leggero di qualsiasi scooter e pu&ograve; essere facilmente caricato sul pick-up. Per i powerpack si pu&ograve; decidere tra 3 diverse capacit&agrave;: 2,1 - 2,6 e 3,1 kWh. Che tradotto significa autonomie dai 60 ai 120 km e tempi di ricarica che spaziano dalle 4 alle 8 ore massime alla presa 220v. Ma significa anche pesi diversi: ad ogni aumento di capacit&agrave; corrisponde un aumento di 2kg: 14, 16 e 18. In ogni caso il peso complessivo arriva al massimo a 70 kg un risultato comunque ottimo. Inoltre il pacco batteria &egrave; facilissimo da sfilare e sostituire al volo e pu&ograve; fungere anche da power bank.  Honda, KTM, Piaggio, Yamaha: accordo per la creazione di batterie intercambiabili  &nbsp;    Le sospensioni derivano dalle mountain bike da enduro ed hanno escursioni da 130 e 120 mm, buone per affrontare uno sconnesso impegnativo non per fare motocross. I freni hanno rotori da 203 mm di diametro e 2,3 mm di spessore, anche questi di derivazione ciclistica, ma va ricordata la presenza della frenata rigenerativa su entrambe le ruote che sono da 17&quot;. La dotazione &egrave; completata da fanaleria a led e dal display lcd sul quale leggiamo velocit&agrave;, livello batteria, trip, indicatore di consumo e rigenerazione e temperatura della batteria. Insomma tutto ci&ograve; che serve. Particolarmente utili e ben posizionati la presa 12V, le due prese di ricarica USB e il connettore per il caricabatterie che &egrave; non &egrave; a bordo ma separato. Non possiamo infine non spendere una parola d&#39;affetto per le asole poste in vari punti del telaio per agganciare gli elastici fermapacchi e lasciarci immaginare avventure infinite per i boschi.    &nbsp;  Agile, piccolo ma non minuscolo  La sella &egrave; comoda ma per single e si pu&ograve; sollevare per sfilare il pacco batteria. Dista 81 cm da terra ma la struttura molto stretta e le pedane ben posizionate facilitano il miglior appoggio anche di chi ha le gambe corte. Il 2x2 &egrave; piccolo ma non minuscolo e riesce ad accogliere un po&#39; tutte le stazze anche grazie al manubrio largo sempre di derivazione mtb. Di certo per&ograve; la curiosit&agrave; maggiore &egrave; su come si guida. Lo spunto &egrave; buono e se si spalanca da fermi sull&#39;erba o il viscido slitta la ruota... anteriore! Niente panico, tutto &egrave; gestibile e ben presto si tramuta in un vero spasso. Nelle svolte si arriva a cercare di proposito il sovrasterzo per chiudere repentinamente la traiettoria con un colpo di manetta. La potenza &egrave; quella di un motorino, ma le due ruote motrici consentono davvero di affrontare anche pendenze impegnative: non sarete i primi a conquistare la vetta, ma ci arriverete senza patemi. La trazione &egrave; notevole su ogni terreno, ma tanto dipende dagli pneumatici: la versione Adventure monta di serie un tassellato basso mentre la Work (che non &egrave; omologata per la circolazione stradale) ha un tassello pi&ugrave; marcato ed efficace.    Cosa ci ha colpito di questo UBCO 2x2?  Di questo originale 2x2 ci ha colpito il concetto di base e il livello di progettazione. Ci intriga poi il micro-cosmo di accessori - compresi verricello e motosega - proposti dalla Casa. Ci &egrave; piaciuta la leggerezza e la trazione offerta con tale semplicit&agrave; e il poter cambiare la batteria in fretta. Di contro la velocit&agrave; di 45 km/h &egrave; un po&#39; limitante nei trasferimenti e in alcune situazioni si vorrebbe pi&ugrave; grinta dai due motori e un po&#39; pi&ugrave; di consistenza dall&#39;impianto frenante. L&#39;unica nota dolente &egrave; un listino impegnativo dai 6.500 ai 7.200 euro, giustificabile con la qualit&agrave; dei materiali e la progettazione, ma che lo pone ben al di sopra di ogni ciclomotore. Ecco che la richiesta appare ben pi&ugrave; ragionevole se la confrontiamo con quella di una moto da trial o una e-mtb tecnica, che in fin dei conti sono i suoi reali competitor.  Fenomeno Keeway RKF 125: la formula per il successo 

Ha due ruote motrici, ma non ha organi di trasmissione; &egrave; un ciclomotore ma ti porta ovunque; non fa rumore ma lo puoi caricare a piacere. Abbiamo provato l&#39;UBCO 2x2, il mulo di domani.

Prova Ubco 2x2: il ragazzo di campagna

Appuntamento a Genova l&rsquo;8 novembre per la prima edizione del "2015 Genova Indoor Crazy Race Presented by Polini&rdquo;.  La Polini Motori conferma il proprio impegno sportivo anche nelle manifestazioni promozionali riservate allo ScooterCross, VespaCross, CiaoCross e a tutti i vari ciclomotori OffRoad. L&rsquo;azienda bergamasca, infatti, supporter&agrave; nelle vesti di main sponsor la prima edizione del "2015 Genova Indoor Crazy Race Presented by Polini&rdquo;, organizzato da Lamura Moto Organization.  La gara in programma all&rsquo;interno del Palasport di Genova, si disputer&agrave; domenica 8 novembre, il giorno successivo al famoso Cross Indoor, cui prenderanno parte alcuni tra i migliori piloti USA ed Europei. Obiettivo della &ldquo;Genova Indoor Crazy Race Presented by Polini&rdquo; &egrave; di dare un chiaro messaggio della qualit&agrave; e dell&rsquo;immagine dei prodotti Polini Motori &ldquo;Made in Italy&rdquo; anche a tutte le varie realt&agrave; del Motor sport delle due ruote, cosiddette &ldquo;minori&rdquo;, ma che negli ultimi anni hanno visto un bacino di partecipanti sempre maggiore per via dei costi accessibili a tutti gli appassionati di off-road.  Polini desidera supportare quest&rsquo;evento che mira a far divertire tutti i partecipanti in una serie di spettacolari su un percorso che sar&agrave; completamente modificato sabato notte per essere pronto domenica mattino a ospitare le varie categorie di ScooterCross, VespaCross, CiaoCross e Ciclomotori preparati per l&rsquo;OffRoad.  Le novit&agrave; portate in pochi mesi, da settembre a oggi, dal Comitato Attivit&agrave; Promozionali della FMI, confermano le strategie della Polini nell&rsquo;aver gi&agrave; scelto di supportare anche in passato questo tipo di manifestazioni.  &nbsp;

 Appuntamento a Genova l&rsquo;8 novembre per la prima edizione del "2015 Genova Indoor Crazy Race Presented by Polini&rdquo;

Polini approda al Genova Indoor

Dal 18 agosto si pu&ograve; circolare in due in motorino anche se non si &egrave; ancora maggiorenni ma se si sono compiuti i 16 anni. E&rsquo; entrato infatti in vigore un adeguamento del Codice della Strada, che recepisce quanto previsto dalla Legge europea 2014, pubblicata sulla GU del 3 agosto.  Dunque, il conducente sedicenne potr&agrave; trasportare regolarmente un altro passeggero su qualsiasi veicolo per il quale &egrave; abilitato alla guida cio&egrave; in possesso di patente Am, A1, B1.  Il divieto di circolazione rester&agrave; in vigore solo in et&agrave; compresa fra i quattordici e i sedici anni e in caso di ciclomotori&nbsp;non omologati al trasporto di due persone.  Le sanzioni principali sono:   - passeggero su ciclomotore omologato per uno: sanzione minima di &euro; 81,00;  - trasporto passeggero da parte di conducente minorenne: fermo amministrativo 60 gg + sanzione minima di &euro; 81,00;  - per la seconda violazione in due anni il fermo passa a 90 giorni.  Quando &egrave; prevista la confisca o il fermo la polizia fa custodire il ciclomotore per almeno 30 giorni da un deposito autorizzato, trascorsi i quali il proprietario pu&ograve; chiederne l'affidamento. Non potr&agrave; per&ograve; utilizzare il veicolo.  Successivamente il Prefetto emette il decreto di confisca, necessario per consentire la vendita all'asta del ciclomotore.  Con l&rsquo;occasione, vi ricordiamo le sanzioni per aspetti pi&ugrave; generali della circolazione che riguardano i ciclomotori;  - targa non visibile: &euro; 82,00  - abbinamento non corretto targa-ciclomotore: fermo amministrativo di un mese presso deposito convenzionato + sanzione stabilita dal Prefetto (minimo &euro; 1.818,00)  - cambio di propriet&agrave; o cessazione dalla circolazione non comunicate alla Motorizzazion: &euro; 388,99 + ritiro certificato di circolazione  - circolazione senza casco, con casco non allacciato: fermo amministrativo di 60 giorni presso il proprietario + sanzione minima di &euro; 80,00  - circolazione con casco non omologato: fermo amministrativo di 60 giorni presso il proprietario + sanzione minima di &euro; 80,00 + confisca del casco non omologato.  &nbsp;

Cambia la legge e da adesso si circola in due sui &lsquo;cinquantini&rsquo; a partire dai 16 anni. Le condizioni e tutte le sanzioni per i ciclomotori

In due in motorino a 16 anni

Con l'inizio del nuovo anno il settore&nbsp;delle due ruote tira i suoi bilanci.  Come abbiamo visto, grazie al monitoraggio di ANCMA, il mercato ha vissuto una &nbsp;flessione generale (-1,5%), risultato negativo dovuto esclusivamente al crollo dei "cinquantini".   E' invece positiva la perfomance&nbsp;ottenuta dalle sole moto (+3,3%) che&nbsp;vivono quindi un'ottima ripresa, soprattutto il segmento oltre i 1.000 cm3; gli scooter riconfermano, circa, i numeri del 2013 (+0,4%).  Andando ancora pi&ugrave; nel dettaglio vediamo i marchi che hanno raggiunto i migliori risultati in questi 12 mesi.  Il veicolo in assoluto pi&ugrave; venduto nel mercato (primi 3 posti nella top 100 redatta da ANCMA) &egrave; l'Honda SH rispettivamente 150, 300 e 125 per un &nbsp;totale di 20.587 unit&agrave;. La Casa dell'Ala si dichiara&nbsp;quindi molto soddisfatta dell'andamento 2014,&nbsp;che la vede aggiudicarsi&nbsp;una quota complessiva del 23,8% del nuovo immatricolato.&nbsp;&nbsp;Molto bene anche l'enduro stradale NC 700/750, seconda in classifica tra le moto e decima assoluta tra tutte le due ruote.  Quello delle "crossover" &egrave;, in generale, il segmento che raggiunge&nbsp;i migliori risultati tra i motocicli.&nbsp;Sui primi tre gradini del podio due BMW: la R 1200 GS e la R 1200 GS Adventure ( con 5.373 mezzi venduti).  Dodici mesi non male nemmeno per Yamaha&nbsp;che grazie alla nuovissima MT-07 e alla recente MT-09 si aggiudica il quarto e quinto posto tra le moto. La&nbsp;MT-07 &egrave; l'unica naked che appare nelle prime venti posizioni della top 100.  Ecco quali sono le venti&nbsp;due ruote pi&ugrave; vendute del&nbsp;2014.  Rank / Marca Modello / Segmento / Totale Gen-Dic 2014  1) HONDA ITALIA SH 150 Scooter 8.457 2) HONDA ITALIA SH 300 Scooter 6.498 3) HONDA ITALIA SH 125 Scooter 5.632 4) PIAGGIO BEVERLY 300 Scooter 4.875 5) KYMCO AGILITY 125 R16 Scooter 3.669 6) YAMAHA TMAX 500 Scooter 3.585 7) BMW R 1200 GS Enduro 3.521 8) PIAGGIO LIBERTY 125 3V Scooter 3.298 9) YAMAHA XMAX 400 Scooter 2.798 10) HONDA NC 700/750 X Enduro 2.590 11) YAMAHA XMAX 250 Scooter 2.520 12) HONDA INTEGRA Scooter 2.437 13) PIAGGIO BEVERLY 350 Scooter 2.240 14) PIAGGIO VESPA GTS 300 SUPER Scooter 2.190 15) KYMCO AGILITY 200I R16 Scooter 2.050 16) KYMCO DOWNTOWN 300 Scooter 2.006 17) KYMCO PEOPLE ONE 125I Scooter 1.956 18) YAMAHA XENTER 150 Scooter 1.929 19) BMW R 1200 GS ADVENTURE Enduro 1.852 20) YAMAHA MT-07 &nbsp;Naked &nbsp;1.776  &nbsp;  Qui di seguito la classifica delle sole moto, prime 20 posizioni della Top 100.  Rank / Marca Modello / Segmento / Totale Gen-Dic 2014  1) BMW R 1200 GS Enduro 3.521 2) HONDA NC 700/750 X Enduro 2.590 3) BMW R 1200 GS ADVENTURE Enduro 1.852 4) YAMAHA MT-07 Naked 1.776 5) YAMAHA MT-09 Naked 1.657 6) DUCATI HYPERMOTARD / HYPERMOTARD SP / HYPERSTRADA Supermotard 952 7) DUCATI MULTISTRADA 1200 Turismo 853 8) SUZUKI DL 1000 V-STROM Enduro 840 9) BMW R NINE T Naked 814 10) KAWASAKI Z 800 Naked 775 11) HARLEY-DAVIDSON XL883N IRON 883 Custom 764 12) TRIUMPH BONNEVILLE Naked 746 13) BMW R 1200 RT Turismo 722 14) TRIUMPH TIGER 800 Enduro 673 15) HONDA CB 500 X Turismo 626 16) BMW F 800 GS Enduro 587 17) KTM 390 DUKE Naked 584 18) HARLEY-DAVIDSON XL1200X FORTY-EIGHT Custom 575 19) KTM 125 DUKE Naked 572 20) KTM 1190 ADVENTURE Enduro 560  Giulia Cassinelli  [gallery ids="16235,16236,16238"]

Quali sono i marchi e i modelli pi&ugrave; venduti lo scorso anno?

2014: dettagli sul mercato delle due ruote

Il mese di Dicembre 2015 vede una crescita delle immatricolazioni: il merito del risultato positivo &egrave; del settore scooter (esclusi i "cinquantini" che continuano a calare). Nel complesso l'anno 2014 registra un bilancio tendenzialmente negativo, chiudendo con il -1,5% &nbsp;di veicoli venduti rispetto al 2013, per un totale di 183.773 unit&agrave;. Questo calo generale &egrave; dovuto al crollo delle vendite dei&nbsp;piccoli ciclomotori che simboleggia l'assenza di ricambio generazionale e preoccupa gli addetti ai lavori; marca&nbsp;invece un segno positivo il settore delle moto con una buona performance in particolare dei veicoli&nbsp;di cilindrata superiore ai 1000 cc. Qui nel dettaglio il comunicato rilasciato da ANCMA, ente che monitora il mercato delle due ruote.  MERCATO DELLE 2 RUOTE IN CHIAROSCURO "Milano, 7 gennaio 2015 &ndash; Andamento in chiaroscuro per il mercato italiano delle due ruote a dicembre. Il totale delle immatricolazioni nell'ultimo mese del 2014 presenta 4.294 veicoli venduti pari al +8,8%, grazie agli scooter che registrano 2.753 unit&agrave; e un +16,1% mentre le moto sono invece in calo con 1.541 pezzi pari al -2,2%. Non si ferma il calo dei veicoli 50cc con 1.093 registrazioni e un -11,7%. Dicembre pesa meno del 3% delle vendite sull&rsquo;intero anno. Nell&rsquo;anno 2014 abbiamo avuto circa 2.100 immatricolazioni in pi&ugrave; e si tratta in prevalenza di moto oltre i 1000cc, oltre a un consolidamento degli scooter di media cilindrata. Purtroppo mancano all&rsquo;appello pi&ugrave; di 4.900 &ldquo;cinquantini&rdquo;. Questo significa che nel suo complesso il settore delle 2 ruote ha perso in termini di numero di clienti e, soprattutto, ci&ograve; che preoccupa &egrave; la mancanza di ricambio generazionale. Lo scenario economico rimane contradditorio, ma ci sono oggettivi fattori positivi come la diminuzione del prezzo del petrolio - nella speranza che questo si riverberi anche sul prezzo della benzina - e un euro pi&ugrave; competitivo sui mercati internazionali. Tali andamenti dovrebbero favorire un contenimento dei costi di gestione e un impulso alle esportazioni - afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) &ndash;. Per quanto riguarda il nostro settore speriamo che la necessit&agrave; di rinnovare il parco circolante e la riduzione dei costi possa rilanciare il mercato. Oggi su 8 milioni e mezzo di veicoli a due ruote circolanti in Italia, ne abbiamo oltre 5 milioni e mezzo che superano i 10 anni, pari al 65%. E&rsquo; necessario che anche in Italia si ristabilisca un clima di fiducia nel futuro che possa incrementare consumi e investimenti, ma per il momento non ci sono ancora effetti rilevanti sul potere d&rsquo;acquisto. Il mercato dell&rsquo;usato, sempre in positivo, vale ormai 3,3 volte i volumi del nuovo e dimostra il ruolo indispensabile di moto e scooter per assicurare una mobilit&agrave; concreta e sostenibile. I nuovi modelli presentati ad EICMA in novembre hanno suscitato uno straordinario interesse, ora ci aspettiamo che tale entusiasmo possa tradursi in propensione di acquisto a partire dai primi mesi del 2015&rdquo;. &nbsp; Nell'anno 2014, il mercato italiano nel suo complesso (moto e scooter "targati" pi&ugrave; veicoli 50cc) &egrave; risultato negativo, con 182.773 veicoli venduti pari al -1,5% rispetto al 2013. L&rsquo;immatricolato (veicoli over 50cc) ha mostrato una leggera ripresa con 156.046 veicoli venduti pari al +1,4% rispetto al 2013: si tratta della prima inversione di tendenza dal 2009, quando si immatricolavano oltre 400.000 unit&agrave;. Le moto hanno trainato la crescita con 54.532 vendite e un +3,3%, mentre gli scooter hanno sostanzialmente riconfermato i volumi dell&rsquo;anno precedente con 101.514 veicoli e un +0,4%. E' invece proseguita la caduta dei veicoli 50cc con sole 26.727 registrazioni pari al -15,5%. &nbsp; Analizzando l'andamento delle immatricolazioni nel 2014, nel settore scooter si sono evidenziati due segmenti principali: la classe di accesso dei 125cc con 33.811 pezzi e un +2,8%, seguiti da vicino dagli scooter tra 300 e 500cc on 32.665 unit&agrave; e un +2,7%; perdono volumi i 150-200cc con 23.092 immatricolazioni pari al -6,8%, mentre sono in ripresa i 250cc con 4.009 vendite che significa un +15,1%. I maxiscooter oltre 500cc sono in leggera flessione con 7.937 veicoli e un -2,8%. &nbsp; Nel comparto moto spicca la crescita delle oltre 1.000cc, che sviluppano i maggiori volumi, con 18.509 immatricolazioni e un significativo +15,1%. A seguire sono stabili le 800-1000cc con 13.107 vendite come l&rsquo;anno scorso. Le 650-750cc con 10.683 moto mostrano una ripresa pari al +6,2%, mentre prosegue la caduta delle 600cc che scendono sotto le 1000 unit&agrave; con solo 716 pezzi e un -64,4%. Buono invece l&rsquo;andamento delle 300-500cc con 5.845 unit&agrave; e un +10,1%. Tra i 150 e i 250cc ci sono 2.095 pezzi e un -4,5%; infine le 125cc restano in sofferenza con 3.177 vendite pari al -11,1%. &nbsp; La situazione dei segmenti vede ancora al primo posto le enduro stradali con 18.786 moto e un +7,3%, tuttavia le naked incalzano con 18.008 veicoli e una crescita a due cifre pari al +16,6%. Seguono a distanza le custom con 5.868 pezzi, sostanzialmente stabili, mentre le moto da turismo con 4.709 unit&agrave; calano di un -5,3%. Le sportive si fermano a 3.388 immatricolazioni e perdono un -24% dei volumi, infine anche le supermotard con 2.591 pezzi scendono di un -22%." Giulia Cassinelli 

Nonostante il segno "pi&ugrave;" del mercato moto, l'anno chiude in leggera flessione

ANCMA: un altro anno in negativo

Il restyling dell'apprezzato Peugeot Tweet &egrave; il segnale inequivocabile che la Casa francese sta impegnandosi ed investendo al fine di rafforzare la sua posizione nel mercato degli scooter a ruota alta di fascia intermedia. I requisiti per fare bene ci sono, a cominciare da&nbsp;prezzi davvero allettanti; si&nbsp;passa&nbsp;infatti dai 1.846&nbsp;Euro per la versione da 50 cm3 (in allestimento base) ai 2.260 Euro del 150 cm3&nbsp;nella pi&ugrave; sportiva e ricercata versione &ldquo;RS&rdquo; . In mezzo il "125", proposto a 2.060 Euro. Non &egrave; per&ograve; il solo prezzo ad attirare l'attenzione: la linea &egrave; tipicamente Peugeot quindi elegante, ricercata e non pacchiana; le finiture sono curate e il rendimento su strada coerente: confidenza immediata e nessuna sorpresa. Certo,&nbsp;non si corre forte,&nbsp; ma&nbsp; in sella si sta comodi grazie allo spazio abbondante e alla&nbsp;consistente imbottitura.&nbsp; Non manca una&nbsp;pedana piatta e ampia e&nbsp;comandi morbidi. I motori a quattro tempi sono vispi, scattanti: nel traffico si guizza via senza incertezze. Tre parole per descriverlo: facile, sobrio, pratico. &nbsp;Sul prossimo numero di InMoto, in edicola il 10 Maggio troverete il test   &nbsp;[gallery ids="5323,5322,5321"]

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