        Non sono affatto rassicuranti i dati che emergono dal 12&deg; Barometro della Guida Responsabile realizzato e pubblicato alla fine di maggio dalla Fondazione Vinci Autoroutes. Un sondaggio ampio che ha coinvolto ben 12.400 persone in 11 paesi europei. I risultati, per&ograve;, non fanno ben sperare e descrivono un quadro dei comportamenti degli europei alla guida piuttosto preoccupante. La ricerca ha raccolto le testimonianze degli automobilisti e, sebbene non si parli di abitudini dei motociclisti, tali comportamenti toccano di riflesso gli utenti della strada che viaggiano sulle due ruote. Il dato pi&ugrave; allarmante? Il 75% degli intervistati ha dichiarato di usare lo smartphone alla guida. E con questi numeri, ci viene da dire, non c&rsquo;&egrave; da stupirsi dei numerosi incidenti che ogni giorno avvengono e coinvolgono anche altre persone. Le cattive abitudini alla guida Andiamo pi&ugrave; nel dettaglio del sondaggio e proviamo ad analizzare gli altri dati emersi. I conducenti intervistati sono abbastanza consapevoli dei pericoli che pu&ograve; causare la disattenzione: il 65% la collega alle cause principali di incidenti mortali sulle strade e il 48% a quelli sulle autostrade. Il 16% di loro, infatti, ha gi&agrave; avuto (o rischiato di avere) un incidente proprio a causa dell'utilizzo del telefono al volante. Ma questo pare non aver influito sul loro comportamento alla guida e qui arrivano i dati pi&ugrave; clamorosi: l&rsquo;82% dichiara di&nbsp;distogliere lo sguardo dalla strada per pi&ugrave; di 2 secondi quando viaggia a una velocit&agrave; di 130 km/h o pi&ugrave; e&nbsp;il 50% ammette di avere momenti di distrazione o episodi di vagabondaggio della mente durante la guida (fenomeno che viene definito &ldquo;mind wandering&rdquo;). E poi il dato di cui vi avevamo accennato a inizio articolo: il 75% dichiara di telefonare durante la guida (addirittura il 42% ammette di farlo con regolarit&agrave;). Indipendentemente dal tipo di utente della strada, questa percentuale dovrebbe far preoccupare tutti, ma soprattutto i motociclisti che - purtroppo non di rado - si ritrovano coinvolti in incidenti gravi causati dalla disattenzione al volante degli automobilisti. A questo va aggiunto un altro dato significativo, quello che riguarda lo stato di sonnolenza dei conducenti, che &egrave; al quarto posto tra le cause degli incidenti mortali sulle autostrade europee. Il 15% dichiara di aver gi&agrave; avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa di un assopimento;&nbsp;il 28% ha avuto l&rsquo;impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante; infine, il 21% &egrave; finito sulla corsia di emergenza o sulla banchina della strada durante un momento di disattenzione o di assopimento. Un quadro allarmante, decisamente grave, che porta a riflettere sulla generale irresponsabilit&agrave; di chi si mette alla guida. Come dice il proverbio, non &egrave; giusto &ldquo;fare di tutta l&rsquo;erba un fascio&rdquo;, ma &egrave; chiaro - e i numeri lo dimostrano - che questi comportamenti siano sempre pi&ugrave; frequenti e spesso non siano considerati &ldquo;gravi&rdquo; da coloro che li mettono in atto. Il risultato &egrave; che gli incidenti crescono e i motociclisti, nonostante i passi in avanti delle tecnologia, sono sempre a rischio. LA MOTO FA DAVVERO RISPARMIARE RISPETTO ALL'AUTO?       

Il 12&deg; Barometro della Guida Responsabile ha mostrato un quadro drammatico sulle abitudini al volante: ben il 75% degli intervistati usa il cellulare alla guida

Incidenti sulle strade? Pesano le distrazioni degli automobilisti

        Se l'utilizzo del cellulare alla guida della propria auto &egrave; un vizio di tanti (troppi), non &egrave; affatto raro che lo sia anche tra i motociclisti. Le cattive abitudini sono dure a morire, dice il detto, ma forse il nuovo Codice della strada potrebbe dare una scossa ai pi&ugrave; indisciplinati. LE TEMPISTICHE - Per il momento si tratta di proposte, che per&ograve; trovano concordi Lega e M5S. Manca il s&igrave; del Parlamento (entro fine maggio) per diventare legge. E allora, se ne vedranno delle belle tra multe salate e sospensione della patente. AUMENTANO LE SANZIONI - Multe pi&ugrave; salate, dicevamo. Le sanzioni partono dai 422 euro (quasi il triplo rispetto alle attuali). Non &egrave; tutto. Il testo normativo prevede anche la sospensione della patente da sette giorni a due mesi gi&agrave; alla prima violazione. Cosa c'&egrave; al centro di queste punizioni? Il reato, cio&egrave; l'atto di utilizzare la mano (e quindi toglierla dal manubrio anche per pochi secondi) per consultare, non solo il cellulare, ma qualsiasi apparecchio elettronico. Al momento, &egrave; regolamentata solo la recidiva: stop della patente solo se il soggetto commette due infrazioni nell'arco di un biennio. Se dovesse arrivare l&rsquo;accettazione del Parlamento, allora la musica cambierebbe: per la stessa violazione nel biennio in arrivo una multa a partire da 644 euro, sospensione della patente da uno a tre mesi e decurtazione da cinque a 10 punti. NON SOLO SMARTPHONE - Insomma, niente pi&ugrave; piloti distratti, niente pi&ugrave; cellulare in mano quando si &egrave; alla guida. Il nuovo Codice della strada mira a punire con decisione l&rsquo;uso dello smartphone, anche per chi va in moto. La proposta di legge, per&ograve;, si fa pi&ugrave; stringente anche per quanto riguarda altri aspetti. Tra tutti, il divieto di sosta. Se le auto sono sicuramente le pi&ugrave; colpite per evidenti motivi di spazio e dimensioni, anche le moto non saranno esenti da multe pi&ugrave; salate per i parcheggi in sosta vietata. Chi parcheggia il proprio ciclomotore o motoveicolo nei posti dedicati ai disabili sar&agrave; sanzionato con una multa da 80 a 328 euro. A questo si potrebbe aggiungere la decurtazione di quattro punti sulla patente, invece che due, sia per i divieti di sosta su marciapiede o che per i posti riservati ai disabili. Non &egrave; finita: a chi sosta nei parcheggi per ricarica elettrica, altri due punti in meno. QUALCHE CONSIDERAZIONE - &Egrave; chiaro che il s&igrave; al nuovo Codice della Strada porterebbe con s&eacute; non pochi malumori. Il rischio di multe pi&ugrave; alte e di patenti &ldquo;pi&ugrave; leggere&rdquo; si inarca pericolosamente. &Egrave; altrettanto vero che le strade italiane pullulano di persone distratte alla guida o incuranti delle norme in vigore. Queste pene severe serviranno a disciplinare almeno i pi&ugrave; recidivi?       

Codice della strada severo e stringente. Se il disegno di legge dovesse ricevere l'ok dal Parlamento sarebbero in arrivo molte sanzioni per punire l'uso del cellulare alla guida. Cambiano anche le regole sui divieti di sosta

Moto e smartphone: multe più salate

        Cellulari e veicoli, ormai sempre pi&ugrave; connessi, non solo da un punto di vista tecnologico. L'utilizzo degli inseparabili smartphone anche alla guida sta diventando una pericolosa abitudine sulle strade: speriamo che con le nuove, pi&ugrave; severe, normative del Codice della strada qualcosa cambi. UTILIT&Agrave; - Per svago, ascoltando musica, o per necessit&agrave;, lasciandosi aiutare da un dispositivo GPS lungo una strada sconosciuta, lo smartphone in moto a volte pu&ograve; rivelarsi utile. Un uso intelligente &egrave; possibile, basta munirsi di quei supporti per telefono da montare sul manubrio: musica, app di navigazione e controllo chiamate diventano, allora, compagni di un viaggio tra sicurezza e comodit&agrave;. I supporti presenti sul mercato, in base alla tipologia e al loro sistema di montaggio, riescono ad andare incontro alle esigenze di chi guida. TIPOLOGIE - Tra i modelli pi&ugrave; comuni, ci sono quelli che si attaccano al manubrio attraverso un morsetto di plastica (o di metallo) e con una &ldquo;cover&rdquo; di gomma per fissare il telefono agli angoli. Queste caratteristiche lo rendono la tipologia pi&ugrave; cercata, in grado di garantire un montaggio sicuro e stabile, oltre che grande facilit&agrave; nell'utilizzo. Esistono poi supporti in silicone, sempre per il manubrio: in questo caso, al posto del morsetto c'&egrave; un cinturino che fissa il porta cellulare. Fino ad arrivare agli apparecchi da sistemare direttamente nel parabrezza, con il vantaggio di poter essere affisso pi&ugrave; in alto rispetto ai classici montanti da manubrio, offrendo una visuale migliore dello schermo. SOLUZIONI INTERESSANTI - Nei modelli in commercio, ce n'&egrave; qualcuno che si distingue dagli altri per comodit&agrave; di utilizzo, praticit&agrave; e durata. Tra questi c'&egrave; il supporto per telefono da moto in alluminio Macally, con pinze regolabili che fissano lo smartphone (con o senza custodia) con dimensioni tra i 5,7 cm e 8,7 cm. Il supporto, inoltre, pu&ograve; ruotare di 360 gradi in modo da poter visualizzare lo schermo in orientamento verticale e orizzontale e la montatura, robusta, si presenta a prova di vibrazioni. Per chi fosse interessato a un apparecchio impermeabile, Ailun &egrave; un supporto universale in silicone, compatibile con qualsiasi cellulare con dimensioni dello schermo tra i 10 e i 15 cm. Il silicone, oltre a essere resistente e facile da lavare, permette di non graffiare la superficie dello smartphone e avvolge il manubrio e il dispostivo elettronico con le sue cinghie. Un'altra soluzione &egrave; rappresentata dal supporto Premium Roam. Compatibilit&agrave; universale con smartphone di larghezza fino a quasi 9 cm e versatilit&agrave; sono le sue migliori caratteristiche. &Egrave; composto da sei morsetti in plastica, pensati per fissare saldamente lo strumento al manubrio. Sempre in silicone, pu&ograve; estendersi fino a quattro volte le sue dimensioni. ACCORGIMENTI - Quando si sceglie un portacellulare da moto, oltre al materiale, si devono valutare le dimensioni che questo supporto riesce a sostenere: controllare, quindi, larghezza e lunghezza del proprio smartphone o GPS come prima cosa. Altra compatibilit&agrave; riguarda il manubrio della moto: la maggior parte dei supporti pu&ograve; essere regolata, ma &egrave; importante misurare il diametro esterno della parte metallica del manubrio e non le impugnature.       

Che sia per tenere sott'occhio eventuali notifiche o per seguire un percorso su mappa GPS, ecco una breve guida sugli apparecchi che permettono ai biker di utilizzare il proprio smartphone senza infrangere nessuna regola

Supporto cellulare per moto: sicurezza e comodità

Buone notizie in arrivo per gli utenti delle due ruote: la sicurezza sulle strade potrebbe verosimilmente aumentare, se continuer&agrave; la buona abitudine che &egrave; stata recentemente intrapresa da alcuni rappresentanti delle Forze dell&rsquo;Ordine. E&rsquo; successo, infatti, che dopo un incidente, i vigili urbani abbiano chiesto agli automobilisti coinvolti &ndash; oltre alla patente e al libretto &ndash; anche lo smartphone, per controllare l&#39;archivio di messaggi e di chiamate: se risulta che al momento dell&#39;impatto il guidatore era impegnato in una conversazione o, peggio, stesse digitando un sms, possono scattare problemi seri.&nbsp;  Con una innovativa circolare, la Polizia Municipale di Torino &egrave; stata la prima a stabilire che si pu&ograve; ordinare al conducente coinvolto in un incidente l&rsquo;esibizione del telefonino per vedere se, in prossimit&agrave; del momento dell&#39;incidente, risultano telefonate, sms, chat, foto, video o post sui social network.  Il controllo - &quot;Telefonate, messaggi su&nbsp;whatsapp,&nbsp;applicazioni aperte: lo smartphone registra&nbsp;tutti gli orari,&nbsp;cos&igrave; noi&nbsp;controlliamo se il conducente, in quel preciso momento, fosse distratto&quot;, ha spiegato al comandante della Polizia Municipale di Ravenna Andrea Giacomini al Resto del Carlino.  &quot;Chi ha la coscienza&nbsp;a posto&nbsp;perch&eacute;&nbsp;il cellulare non lo stava adoperando ce lo consegna&nbsp;senza problemi&rdquo;, aggiunge Giacomini. &ldquo;Chi invece ha qualcosa da nascondere,&nbsp;a volte si oppone e ci accusa&nbsp;di un abuso di potere.&nbsp;Ma&nbsp;non &egrave; cos&igrave;&quot;.   In caso di morti o feriti, le Forze dell&#39;Ordine&nbsp;possono intervenire anche coattivamente:&nbsp;&quot;Il proprietario pu&ograve; rifiutarsi,&nbsp;ma se cerca di ostacolarci fisicamente mentre prendiamo il cellulare, allora scatta&nbsp;il reato di resistenza a pubblico ufficiale&quot;, &nbsp;avverte Giacomini.  Le sanzioni - Secondo i dati sugli incidenti stradali divulgati dall&rsquo;ISTAT, la guida distratta e il comportamento errato pi&ugrave; frequente &egrave; una delle prime cause di incidente e il Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC) ha diffuso i dati che mostrano dove&nbsp;il 27%&nbsp;degli&nbsp; incidenti automobilisti sono stati causati dall&rsquo;uso del telefono cellulare mentre si guida.  Era stata prevista una linea dura nei confronti di chi usa il cellulare alla guida, ma la modifica dell&rsquo;articolo 173 del Codice della Strada (che prevedeva la sospensione della patente alla prima violazione e non alla seconda nei due anni, come avviene ora) &egrave; stata stralciata dal provvedimento di modifica del CdS in discussione alla Commissione Trasporti della Camera.  Attualmente la sanzione prevista per chi trasgredisce questo divieto &egrave; quella del pagamento di una somma compresa tra i 160 e i 646 euro; si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un&rsquo;ulteriore violazione nel corso di un biennio. &Egrave; prevista anche la decurtazione di cinque punti dalla patente.   Ma il sequestro del cellulare &ndash; o quanto meno il suo controllo &ndash; appare essere un deterrente migliore. Con la speranza che le strade tornino ad essere pi&ugrave; sicure anche per gli utenti delle due ruote. 

Quanti di voi sono stati vittima di automobiisti &quot;distratti&quot;? In caso di incidente, le Forze dell&#39;Ordine hanno iniziato a chiedere lo smartphone agli automobilisti coinvolti per controllare l&#39;archivio di messaggi e chiamate

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Sicurezza stradale: scatta il sequestro del cellulare