I fenomeni stilistici, si sa, vanno e vengono e a seconda del periodo storico ci sono elementi di design usati da molte case motociclistiche. A volte si tratta di scelte studiate nei minimi dettagli, puntando &quot;all&#39;effetto wow&quot; per cercare di vendere di pi&ugrave;, altre sono mode nate per caso, da puri azzardi in fase di progettazione e dall&#39;estro di disegnatori che hanno avuto carta bianca da parte dell&#39;azienda produttrice. Il fenomeno delle carene sigillate nate all&#39;inizio degli anni &#39;80 &egrave; un mix di queste cose, perch&egrave; unisce lo studio di un design innovativo e di rottura pensato a tavolino con qualcosa che va oltre i ragionamenti di mercato, e si sposta pi&ugrave; verso il mondo dell&#39;arte.  Quali sono le pi&ugrave; importanti?  E&#39; bene fare un salto indietro ai primi esempi di moto sigillate, perch&egrave; &egrave; fra il 1985 e 1986 hanno fatto il loro ingresso sul mercato una serie di moto sportive a carena integrale che lasciavano tutte le loro chicche tecniche nascoste sotto la carrozzeria, quindi nessun telaio e parti di motore a vista, ma solo il raccordo fra i vari pannelli della carrozzeria a creare una linea unica e ininterrotta dal codino al cupolino. Stiamo parlando di Honda CBR 1000 e 600 F, Buell RR 1000 e soprattutto Ducati Paso, forse la pi&ugrave; riuscita realizzazione su questo tema, e capolavoro che ha lanciato Massimo Tamburini nell&#39;olimpo dei designer.    Negli anni a seguire, Honda prese sempre pi&ugrave; confidenza con questo modo di realizzare le moto e adott&ograve; questo &quot;ermetismo&quot; come liguaggio stilistico comune a tutte le sue moto sportive, portando la carena sigillata fino agli anni 90 e alla seconda serie della CBR 600 F, quella che forse rimarr&agrave; come la moto pi&ugrave; venduta di sempre con questo linguaggio estetico. Nel frattempo anche Bimota arriv&ograve; a sviluppare una moto sigillata da pelle d&#39;oca, la mitica Tesi 1D, e utilizz&ograve; questo principio di stile anche per molte altre moto dei primi &#39;90, come la DB1 e la YB10 ad esempio.&nbsp;  Fra le 125 non possiamo non citare la Cagiva Freccia C12 (la piccola Paso) e la mitica Mito prima serie. L&#39;Aprilia AF1 invece ha interpretato &quot;a met&agrave;&quot; questo principio estetico ma il risultato &egrave; molto simile a quello delle concorrenti. Stessa storia vale per altre moto che non hanno voluto nascondere tutta la meccanica e la ciclistica, ma allo stesso tempo hanno trovato ispirazione in questo filone, come Yamaha con le sue FJ 1200 e GTS 1000. Indimenticabile anche un&#39;altra &quot;variazione sul tema, la BMW K1    Solo moda o c&#39;&egrave; di pi&ugrave;?  Ma perch&egrave; siamo qua a parlarne? davvero questa moda stilistica &egrave; stata cos&igrave; importante per il motociclismo? La domanda &egrave; lecita e la risposta non &egrave; facile, perch&egrave; alla fine si &egrave; trattato di una moda e niente pi&ugrave;. Tecnicamente, inoltre, univa i vantaggi di una linea pi&ugrave; fluida e aerodinamica ai problemi di surriscaldamento che una carena con pochi sfoghi d&#39;aria poteva creare nella stagione pi&ugrave; calda, quindi non &egrave; stata una evoluzione tecnica cos&igrave; impattante.  Quello che ci rende indimenticabili queste moto non &egrave; la concreta bellezza o efficienza, ma il contesto in cui si sono sviluppate e quello che un linguaggio estetico del genere ha rappresentato in quegli anni. Quando guardiamo una Paso o una CBR 600 F non possiamo non vedere i robot dei cartoni animati giapponesi, la velocit&agrave; del Concorde e della Lamborghini Countach, come anche le avventure nello spazio degli Space Shuttle.    Riteniamo ancora importante e affascinante questo stile perch&egrave; &egrave; la rappresentazione concreta della visione positiva del futuro, in un periodo dove il passato veniva tagliato via dalla mente delle persone e si passava da decenni di guerra e tensione a un futuro di pace e prosperit&agrave;. Se le vediamo da questo punto di vista, le carene sigillate hanno pi&ugrave; importanza ora rispetto a 35 anni fa, perch&egrave; i nostri ricordi ne esaltano il valore. Ed &egrave; per questo che siamo sicuri che questa moda torner&agrave; presto, perch&egrave; la nostalgia attorno a quel preciso periodo storico sta facendo riaffiorare la voglia di &quot;vecchi tempi&quot;, come ciclicamente capita nella moda da diversi decenni a questa parte.  Moto e design&nbsp;(parte 6), le Kawasaki che hanno lasciato il segno  &nbsp; 

<p>Per una decina d&#39;anni, fra gli &#39;80 e 90, abbiamo visto moto supersportive con carena integrale, ma cos&igrave; integrale da non mostrare n&egrave; motore e n&egrave; telaio. Vi raccontiamo di uno dei filoni stilistici pi&ugrave; particolari di sempre</p> 

Stile e tecnica della moto: l&#39;epoca delle carene &quot;sigillate&quot;

Skidmarx, azienda inglese specializzata nella realizzazione di carene, cupolini e parti di carrozzeria per moto, propone per Yamaha MT-07 tre modelli Fly di cupolino, il kit copricatena, il parafango posteriore e il puntale motore, tutti distribuiti in Italia da Styl.  I cupolini Fly, con spessore 3 mm, sono da fissare ai 4 bulloni sopra il faro, appositamente progettati per MT-07, e promettono una maggiore protezione dal vento e dal meteo.  - Il Fly D/B Style ha una lunghezza &egrave; di 39 centimetri, cinque in pi&ugrave; rispetto all&rsquo;originale e sono stati collaudati in gara da vari team.  - Il Fly Sports &egrave; lungo 35 centimetri, ed &egrave; progettato per offrire una protezione aggiuntiva al vento per la guida su strada in generale.  - Il Fly Touring &egrave; il pi&ugrave; alto: 43 centimetri e dirige il flusso d'aria sopra alla moto ed il pilota ne se avvantaggia nelle lunghe distanze.  Disponibile nei colori trasparente, grigio chiaro, grigio scuro e nero.  Prezzo: &euro; 121,40. Utilizza i punti di fissaggio originali.  Il parafango posteriore si monta senza alcuna modifica all&rsquo;MT-07, e dispone di una protezione integrata della catena.  Viene fornito con viteria in acciaio inox e con protezione per l&rsquo;ammortizzatore. E&rsquo; in vetroresina.  Colori: rosso, blu, nero e bianco  Prezzo: &euro; 169,95.  La versione in fibra di carbonio, che pesa la met&agrave; del modello in vetroresina, costa &euro; 306,61  Il puntale motore in vetroresina salvaguarda il motore dalla sporcizia della strada ed &egrave; disegnato per seguire i contorni del motore della moto, &egrave; fornito con viteria in acciaio inox.  Colori: blu, rosso, nero e bianco  Prezzo: &euro; 169,95  &nbsp;  &nbsp;      

La casa inglese propone tre modelli di cupolino, il kit copricatena, il parafango posteriore e il puntale motore. Distribuiti da Styl

2 risultati per 'carena'

Stile e tecnica della moto: l'epoca delle carene "sigillate"

Skidmarx per Yamaha MT-07