Cavalli ed elettronica per la GT austriaca: &egrave; comoda, divertente ed incredibilmente veloce! 173 cavalli, basta questo dato a far tremare le vene nei polsi. Eppure &egrave; solo un numero, per altissimo che sia, solo uno dei punti salienti della KTM 1290 GT.  La belva austriaca nasce da una costola della SuperDuke R, la hipernaked di Casa. Con questa moto condivide telaio e buona parte della meccanica ma la nuova bombardona KTM nasce per fare turismo, mettere insieme chilometri e per questa ragione la dotazione &egrave; enormemente pi&ugrave; ricca: sospensioni semiattive comandate dalla SCU (Suspension Control Unit), MSC, ABS di tipo cornering cos&igrave; come le luci a led, cruise control, manopole riscaldate, controllo di trazione, Riding Modes... Insomma tutto quello che serve per andare veloci (velocissimi) e sereni.  Mostruosa: difficile trovare un altro aggettivo per descrivere le sensazioni che regala questa "GT". E non pensate sia solo una questione di cavalli e di chilogrammi.  Sulla 1290 GT tutto &egrave; pensato per godere della strada. Le sospensioni semiattive si adattano alle istantanee esigenze in un centesimo di secondo offrendo sempre il giusto e necessario sostegno. Al pilota non basta che scegliere la condizione di carico e le modalit&agrave; di risposta: "Street", "Comfort" o "Sport".  Lo stesso vale per il propulsore: che tipo di carattere volete? Rabbioso, normale o "calmo"?Anche qui i Riding Modes vi danno la possibilit&agrave; di plasmare la moto a vostro piacimento. A tutto il resto pensa il sistema MSC che, dialogando con il controllo di trazione, con l'ABS e con la centralina delle sospensioni, tiene sotto controllo tutte le reazioni della moto.  Non pensiate per&ograve; che la nuova KTM 1290 GT sia una sorta di "computer ambulante", freddo e bizzoso. No, affatto. L'elettronica si limita ad aiutare chi &egrave; alla guida garantendo la massima sicurezza di marcia e il massimo divertimento.  Le emozioni non mancano certo: basta ruotare a fondo la manopola del gas per capire quanto si possa essere spacconi con 173 cavalli sotto al sedere... Il fatto vero &egrave; che su questa moto tutto funziona alla grande, dalle sospensioni ai freni. Certo, c'&egrave; anche qualche difettuccio: il riparo aerodinamico non &egrave; eccezionale, le vibrazioni sono presenti e la sella &egrave; un po' squadrata. C'&egrave; poi la linea del frontale, che proprio non riesce a mettere d'accordo l'intera platea. Per il resto &egrave; quasi tutta gioia.  Sul prossimo numero di InMoto troverete il test completo  Federico Garbin  [gallery ids="30162,30161,30160,30154,30151,30149"]

Nasce da una costola della SuperDuke ma la nuova 1290 GT &egrave; pensata per il turismo. Turismo velocissimo!

KTM 1290 GT: il nostro test

Kymco ha lanciato la campagna &ldquo;E&rsquo; ora di cambiare&rdquo; valida fino al 30 aprile con promozioni interessanti su People, Downtown, K-XCT e MyRoad.  Su tutta la gamma del ruota alta&nbsp;People GTi&nbsp;125-200-30-30 ABS&nbsp;KYMCO&nbsp;offre&nbsp;&euro; 500,00&nbsp;di sconto mentre ci sono &euro; 400,00 per il modern-classic&nbsp;Dink 125-200i e &euro; 300,00 per il monovolume degli scooter, il&nbsp;G-Dink 125i-300i.  Se ci alziamo di fascia troviamo il Downtown 300i-300i ABS, lo sport tourer di casa, offerto con uno sconto di &euro; 500,00 mentre sale a &euro; 600,00 lo sconto per il&nbsp;top di gamma&nbsp;Downtown, il 350i ABS.  Per chi ama la guida pi&ugrave; sportiva ci sono &euro; 500,00 di sconto sul&nbsp;K-XCT 300i-300i ABS e&nbsp;ben &euro; 600,00 per l'Xciting 400i-400i ABS.  Quando infine si tratta del&nbsp;maxi-scooter&nbsp;MyRoad 700i ABS, KYMCO lo sconto diventa X-Large con un bonus eccezionale &euro; 1.500,00.  La promozione Kymco offre all'acquirente la soddisfazione di valorizzare il proprio usato senza restrizioni perch&eacute; i veicoli accettati per la rottamazione sono indistintamente tutti i motocicli e i ciclomotori.  Inoltre&nbsp;Kymco abbina l'offerta alla possibilit&agrave; di finanziamenti personalizzati e al vantaggio di&nbsp; sconti assicurativi, grazie alla polizza MotoplatinumBOX in collaborazione con 24hAssistance (www.24hassistance.com/Kymco).  Maggiori informazioni presso i rivenditori che aderiscono all&rsquo;iniziativa.  

Kymco ha lanciato la campagna &ldquo;E&rsquo; ora di cambiare&rdquo; valida fino al 30 aprile con promozioni su People, Downtown, K-XCT, Xciting e MyRoad.

Kymco &ldquo;E&rsquo; ora di cambiare&rdquo;

Dal 1&deg; gennaio 2016 entrer&agrave; in vigore l'introduzione della normativa Euro 4, ovvero la legge 168/2013, standard che sui ciclomotori arriver&agrave; un anno dopo. Per questi ultimi, infatti, per le emissioni inquinanti dallo scorso luglio &egrave; in vigore la normativa Euro 3.  Gli standard Euro4 per le due ruote resteranno in vigore fino al 2020, quando verranno sostituiti dall'Euro5. Lo standard &egrave; obbligatorio per tutte le nuove omologazioni a partire dal 1&deg; gennaio 2016, appunto, anche se alcune Case hanno gi&agrave; anticipato l'applicazione della normativa. E' importante sottolineare per tutto il 2016 potranno comunque essere vendute le moto e gli scooter gi&agrave; omologati Euro3 entro la fine di quest'anno.  Ecco cosa cambia.  L'introduzione della Euro 4 ha stabilito nuovi limiti in termini di inquinamento acustico e da gas di scarico: sono stati tolti 3 decibel, &egrave; stato aumentato il volume degli impianti di scarico e l'efficienza dei catalizzatori, oltre che di altri sistemi di controllo delle emissioni, ed &egrave; stato introdotto il canister per catturare i vapori di benzina.  La normativa stabilisce anche l'obbligo dell'impianto frenante dotato di ABS per i motocicli di cilindrata superiore a 125 cc. Fanno eccezione i 125, per i quali &egrave; previsto un sistema chiamato c-ABS con frenata combinata. Le moto dovranno essere dotate anche di una presa diagnostica OBD (on board diagnostic) accessibile a qualunque meccanico e allo stesso proprietario. E' quanto gi&agrave; avviene in campo auto. Una norma che ha richiesto di modificare adeguatamente l'impianto elettrico e i sistemi di autodiagnosi, al fine di rendere gli intervalli di manutenzione pi&ugrave; regolabili ed accessibili a meccanici non specializzati.  I motocicli con omologazione Euro 4 dovranno superare un &ldquo;Test di durabilit&agrave;&rdquo;, costituito da test ripetuti a percorrenze previste. Il Costruttore dovr&agrave; quindi garantire una percorrenza entro la quale non ci sar&agrave; decadimento della qualit&agrave; delle componenti e del veicolo.  Per i 125 cc il test di durabilit&agrave; &egrave; a 20.000 km, che arriva a 35.000 km per gli oltre 125. I km saranno 11.000 per i ciclomotori, ma solo a partire dall'1 gennaio 2017. Le moto "specialistiche", come enduro o trial, avranno il test di durabilit&agrave; rispettivamente a 11.000 e 5.500 km.  Nella foto in apertura, la KTM 690 Duke, prima moto ad essere stata omologata Euro4 dalla Casa di Mattighofen.  Fiammetta La Guidara

Dal 1&deg; gennaio 2016 entrer&agrave; in vigore l'introduzione della normativa Euro 4. Novit&agrave; per l'inquinamento acustico e da gas di scarico, ma non solo

Euro4: cosa cambia

Secondo il Global NCAP, ogni giorno pi&ugrave; di 3.000 persone nel mondo perdono la vita in incidenti stradali che, soprattutto nei mercati emergenti, sono spesso causati da veicoli non adeguatamente equipaggiati e, quindi, non in grado di garantire una sufficiente protezione sia dei passeggeri sia dei pedoni.  "Per Bosch, ogni persona che rimane vittima di un incidente automobilistico &egrave; una vittima di troppo. Con le nostre tecnologie, possiamo salvare vite umane in tutto il mondo" ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. Il Gruppo tedesco sostiene, pertanto, l'iniziativa "Stop the Crash" dell'associazione Global New Car Assessment Program (Global NCAP). L'obiettivo di questa campagna &egrave; incrementare la popolarit&agrave; dei sistemi di sicurezza come l'ESP, i sistemi di frenata d'emergenza e l'ABS moto, in particolare nei mercati emergenti. L'efficacia di queste tecnologie &egrave; stata dimostrata nei test drive svolti durante l'evento lancio dell'iniziativa a Brasilia, dal 17 al 19 novembre. "Stop the Crash" supporta anche le Nazioni Unite nell'obiettivo di dimezzare, entro il 2020, il numero di vittime di incidenti stradali nel mondo, attualmente pari a 1,25 milioni all'anno.  Da molti anni Bosch lavora per ottenere una guida a zero incidenti e ha gi&agrave; contribuito a questo obiettivo con il sistema elettronico di stabilit&agrave; ESP che dal 1995 ha evitato 190.000 incidenti, salvando pi&ugrave; di 6.000 vite in tutta Europa. "Dopo la cintura di sicurezza, l'ESP &egrave; il sistema di sicurezza pi&ugrave; importante in un veicolo, persino pi&ugrave; importante dell'airbag" ha dichiarato Hoheisel. Se tutti i veicoli fossero dotati di questo sistema, sarebbe possibile evitare fino all'80% di tutti gli incidenti dovuti a sbandamenti. In questi anni Bosch ha prodotto pi&ugrave; di 150 milioni di sistemi ESP.  Solo in Germania, secondo l'attivit&agrave; di ricerca di Bosch sugli incidenti, fino al 72% dei tamponamenti con feriti potrebbero essere evitati se tutti i veicoli fossero equipaggiati di un sistema di frenata d'emergenza automatica. Bosch offre questa tecnologia per tutte le categorie di veicoli. In particolare, il suo sensore radar a medio raggio MRR costituisce la base di una soluzione economica per vetture piccole e compatte.  Sin dalla met&agrave; degli anni '90, Bosch ha sviluppato un sistema antibloccaggio dei freni per la sicurezza dei motociclisti. "L'ABS &egrave; in grado di ridurre di un quarto gli incidenti in moto che provocano vittime" ha dichiarato Hoheisel. Molti Paesi hanno adottato leggi che rendono obbligatorio questo sistema di sicurezza. Come in auto, anche nella moto l'ABS impedisce il bloccaggio delle ruote durante una frenata d'emergenza, permettendo cos&igrave; di intervenire senza paura e con pi&ugrave; forza. Oltre all'ottimizzazione del peso e delle dimensioni, l'obiettivo &egrave; la riduzione dei costi, in modo da rendere la tecnologia ABS disponibile per tutte le categorie di veicoli e tutti i mercati, inclusi anche quelli economici con cilindrata fino a 250 cc, cos&igrave; popolari nei mercati emergenti.  &nbsp;  .

Secondo il Global NCAP, ogni giorno pi&ugrave; di 3.000 persone nel mondo perdono la vita in incidenti stradali spesso causati da veicoli non ben equipaggiati

Bosch per la sicurezza

Nuovo stile e meccanica rinnovata per i maxiscooter BMW: il C 650 Sport e il C 650 GT BMW ha messo mano alla gamma scooter andando a modificare sensibilmente le sue proposte C 650 GT e C 650 Sport. Per entrambi i commuter si tratta di importanti rinnovamenti che toccano sia la meccanica che la linea e la dotazione elettronica, pi&ugrave; ricca e votata alla sicurezza.  I mezzi sono infatti dotati, di serie, di ABS e controllo della stabilit&agrave; ASC. Il lifting ha interessato anche la ciclistica, con nuova taratura delle sospensioni E la trasmissione grazie ad una inedita taratura del cambio CVT (che migliora le doti di accelerazione e ripresa).  Sia sul C 650 Sport che sul C 650 GT la linea &egrave; stata ampiamente rivista. Sul pi&ugrave; sportivo debuttano linee dinamiche, un nuovo terminale di scarico, una strumentazione pi&ugrave; aggressiva e rivestimenti del manubrio cromate. Le superfici sono pi&ugrave; finemente rifinite. Sul "GT" c'&egrave; una maggiore attenzione al dettaglio, un nuovo proiettore posteriore e plastiche di qualit&agrave; perfezionata.&nbsp;  Questa versione&nbsp;si fregia, inoltre, di un nuovo sistema di assistenza al pilota: si tratta dell' SVA (Side View Assist- opzionale- che monitora l'angolo morto nei cambi di corsia).&nbsp;  Su entrambi i mezzi debuttano inoltre nuove colorazioni in grado di mettere l'accento sull'animo granturistico-e sportivo- di questi scooter BMW.&nbsp;  [gallery ids="25937,25935,25933,25934,25932,25931"]

Ecco i nuovi sccoter BMW: C 650 GT e C 650 Sport cambiano volto e carattere

Da BMW i nuovi scooter C 650 GT e Sport

Continua l&rsquo;arrembaggio delle Scrambler. Appare chiaro che sono le moto del momento (i perch&eacute; leggeteli qua: http://www.inmoto.it/2015/07/16/nel-futuro-sempre-scrambler/) e molto probabilmente anche del futuro. Si tratta di un segmento in via di espansione, nel quale, da oggi, anche i giapponesi si sono affacciati con convinzione. Yamaha XSR700. Il marketing di Iwata la chiama Faster Son. Di fatto, si tratta di una Scrambler. La rivale numero uno della Ducati, che, in assenza di avversarie dirette (cio&egrave; nella stessa fascia di prezzo) sta facendo viaggiare a gonfie vele il reparto produzione di Borgo Panigale. La XSR700 sar&agrave; disponibile da novembre 2015 (quindi dopo l&rsquo;EICMA) ma Yamaha ha deciso di svelarla ora. Come per dire... ci siamo anche noi. Aspettateci e dateci fiducia. Una mossa strategicamente giusta. Perch&eacute; chi aveva intenzione di acquistare altri modelli, ora quanto meno si porr&agrave; una domanda: vale la pena attendere?  DESIGN E LE FINITURE - La XSR700 piace non solo perch&eacute; appartiene ad una categoria che va di moda. Piace perch&eacute; &egrave; ben fatta. Il faro anteriore vecchio stile ha una forma allungata, che va a &ldquo;riempire&rdquo; la zona sopra il parafango; il serbatoio con gusci laterali in alluminio ha un design retr&ograve; e le sue forme ben si sposano con quelle del telaio e del motore. La sella &egrave; rifinita a regola d'arte. Ed infine, i pneumatici Pirelli Phantom, che avevamo gi&agrave; visto sulle Ducati Sport Classic e che hanno un disegno che si sposa alla perfezione con i concetti di Scrambler e di r&eacute;tro. C&rsquo;&egrave; poi la parte moderna, ovvero l&rsquo;impianto di carico, che termina con un silenziatore corto e montato in basso, la strumentazione, molto semplice ma completamente digitale ed il raffreddamento a liquido, che ha imposto l&rsquo;utilizzo del radiatore. Ecco, questo &egrave; l&rsquo;unico elemento che stona con tutto il resto, anche a causa della sua forma squadrata. Scrambler &egrave; sinonimo di essenzialit&agrave; e di raffreddamento ad aria, soluzione che per&ograve; mal si sposa con ridotte emissioni inquinanti ed elevate prestazioni.  MOTORE E CICLISTICA - A proposito di prestazioni... alla XSR700 non mancano, per merito dell&rsquo;ormai noto bicilindrico in linea di 689 cm3, dotato di un carattere molto sportivo: risposta al gas pronta, ottimo allungo ed un tiro in basso che sorprende, considerando la cilindrata ed il frazionamento. Le manovelle sono a 270&deg;, per assicurare un sound diverso (pi&ugrave; cupo) rispetto a quello in un tradizionale bicilindrico in linea. Il telaio &egrave; in acciaio e la sospensione posteriore non &egrave; progressiva; l&rsquo;ammortizzatorem &egrave; montato in posizione orizzontale e collega il carter motore al forcellone (che &egrave; lungo 530 mm) senza l&rsquo;ausilio di leveraggi. Davvero bello, infine, il design dei cerchi in alluminio a dieci razze. Completando il discorso sulla ciclistica, va detto che all&rsquo;avantreno ci sono dischi a margherita di 282 mm di diametro, abbinati a pinze (ad attacco assiale) a 4 pistoncini. Interessante il dato del peso. Per la XSR700 Yamaha dichiara 186 kg in ordine di marcia.  PERSONALIZZAZIONI E ACCESSORI - Come tutte le scrambler, anche la XSR700 &egrave; stata progettata pensando alle personalizzazioni. Yamaha ha spiegato pi&ugrave; volte che in futuro ci saranno sempre pi&ugrave; moto dall&rsquo;aspetto minimale, perch&eacute; ogni utente deve avere la possibilit&agrave; di sviluppare un proprio concetto di design intorno ad una base tecnica solida ma semplice. La nuova XSR700 non fa eccezione, per&ograve; convince anche cos&igrave;, in configurazione di serie: essenziale ma non povera. Un bel mix, che potr&agrave; essere arricchito anche con degli accessori Yamaha.  DISPONIBILIT&Agrave;, PREZZI E COLORI - A novembre 2015 saranno due i colori disponibili: verde e grigio. Non sono stati dichiarati i prezzi, per&ograve; si pu&ograve; fare una considerazione. La MT-07 ABS, che ha la medesima base tecnica della XSR700, costa 6490 euro franco concessionario.  Riccardo Piergentili  [conti_video id=&rdquo;24444"]  [conti_gallery id=&rdquo;24448"]

Si chiama XSR700, nasce sulla base tecnica della MT-07 ed ha un gran bello stile

Yamaha svela la scrambler

Foto: Yamaha svela la scrambler

Video: Yamaha svela la scrambler

Motosprint &ndash; The Test di Riccardo Piergentili: Honda SH300I ABS

Motosprint &ndash; The Test di Riccardo Piergentili: Suzuki GSX-S 1000 ABS

Il re dei commuter &egrave; pi&ugrave; in forma che mai grazie ad un sapiente restyling che ne ha migliorato le gi&agrave; ottime doti: meno consumo, pi&ugrave; sicurezza L'SH 300 &egrave; da anni sulla breccia del mercato ed &egrave; considerato uno scooter fra i pi&ugrave; completi, affidabili e divertenti. Un'ottima nomea, costruita sul campo: il commuter a ruote alte di Honda aveva da subito stupito per le sue doti che, grazie a questo sapiente restyling, sono state ancora migliorate.&nbsp;  L'intervento &egrave; stato piuttosto radicale anche se non ne ha stravolto ne' la filosofia ne' l'aspetto: dal punto di vista estetico troviamo un profilo pi&ugrave; complesso e movimentato e dettagli ricercati come le modanature laterali e frontali cromate o il gruppo ottico a led. Le vere novit&agrave; si celano per&ograve; sotto il vestito: il telaio &egrave; stato completamente riprogettato al fine di migliorare la stabilit&agrave; e la resistenza in caso di urti mentre il motore &egrave; stato ottimizzato, soprattutto a livello di mappatura ed impianto di scarico, al fine di rientrare gi&agrave; oggi nella normativa Euro 4, ancora non richiesta dalla Legge.  Cambia anche l'impianto frenante: l'ABS &egrave; di serie ed &egrave; a due canali e non pi&ugrave; combinato. Il risultato finale? Eccellente. Nonostante il nuovo SH 300i ABS perda qualche decimale in termini di potenza e coppia massima erogate (il "costo" della minimizzazione delle emissioni), accelerazione e velocit&agrave; massima sono addirittura migliorate, cos&igrave; come i consumi: in ciclo misto si percorrono senza problemi oltre 33 km per ogni litro di benzina.  Anche dal punto di vista dinamico non ci sono che lodi: la stabilit&agrave; &egrave; eccezionale a qualsiasi velocit&agrave; (la massima &egrave; vicina ai 150 km/h) e l'agilit&agrave; &egrave; a prova di traffico. A questo si unisce una frenata precisa e potente, che non teme affaticamento.  Difetti? Pochissimi: qualche risposta un po' secca da parte degli ammortizzatori (regolabili nel precarico molla) sulle buche pi&ugrave; accentuate e una strumentazione un po' povera. Ci si pu&ograve; per&ograve; consolare con i tantissimi pregi fra i quali va menzionato anche un abbondante sottosella in grado di contenere, davvero, un casco integrale. Non manca nemmeno la presa a 12 Volt e un comodo sportellino ricavato nel retroscudo.&nbsp;  Il prezzo? 5.140 Euro, con bauletto, parabrezza, paramani e il nuovo sistema "Smart-Key", la chiave a trasponder.&nbsp;  [gallery ids="23683,23682,23681,23680"]  Federico Garbin  &nbsp;  &nbsp;

L'Honda SH 300i ABS &egrave; stato completamente rinnovato e migliorato in tutto, dai consumi all'estetica. Ecco la nostra prova

Honda SH 300i ABS: il nostro test

Uno degli scooter pi&ugrave; apprezzati per le sue doti di "compagno urbano" si rinnova ancora: arriva l'Honda SH300i ABS 2016 Sono passati 30&nbsp;anni dal primo modello di Honda SH (nel 2007 debutta nella cilindrata 300 cm3) ma lo&nbsp;scooter giapponese sembra non sentirli: sempre agile e scattante ed oggi ancora pi&ugrave; performante grazie alla nuova evoluzione 2016. "Il primo SH300i port&ograve; un incredibile livello di prestazioni nella nostra gamma SH, con un&rsquo;accelerazione imperiosa combinata a un'agilit&agrave; sorprendente. Il team di sviluppo fu soddisfatto ed eccitato di sentirlo descrivere dalla stampa specializzata come "l'arma perfetta per il traffico delle metropoli". Il nuovo SH300i ABS 2016 ne raccoglie il testimone e si distingue per la maggiore praticit&agrave;, la grande stabilit&agrave;, lo stile sofisticato e un'accelerazione davvero brillante!" E' con queste parole che&nbsp;Michio Atsuchi, Large Project Leader SH300i commenta l'ultimo&nbsp;aggiornamento della linea SH.  Prima di tutto il propulsore da 279 cc,&nbsp;4 valvole, raffreddato a liquido e con alimentazione a iniezione elettronica, che ora gode di un extra di potenza ed&nbsp;ancora pi&ugrave; coppia ai regimi medio-bassi promettendo accelerazioni e riprese immediate. Equilibrato e generoso &egrave; ideale sia per la citt&agrave; che per i tratti extraurbani. Anche i consumi giovano del restyling meccanico e si attestano su livelli di eccellenza, il nuovo SH300i 2016 &egrave; in grado di percorrere&nbsp;100 chilometri con soli 3 litri di carburante.&nbsp;L'omologazione Euro 4 completa il quadro (&egrave; il primo scooter ad averla ottenuta).  Ad assicurare maneggevolezza, robustezza e stabilit&agrave; alle alte velocit&agrave; ci pensa&nbsp;la ciclistica: il telaio&nbsp;ha un interasse pi&ugrave; lunga di 16 cm rispetto al precedente modello (e ha permesso inoltre di ricavare un ampio sottosella), gli ammortizzatori posteriori hanno una corsa di 44 mm e grazie al leveraggio Oleo-Link viene diminuito sensibilmente l'effetto di sollevamento del retrotreno. Poi forcella telescopica con steli da 35 mm&nbsp;&nbsp;e &nbsp;doppi ammortizzatori (regolabili nel precarico delle molle) con forcellone in alluminio che offrono comfort anche sulle asperit&agrave;.  I cerchi da 16 pollici del ruote alte di Honda montano pneumatici da&nbsp;110/70-16 all&rsquo;anteriore e 130/70R16,&nbsp;assicurando un'elevata impronta a terra e ottima tenuta.  Tra le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti l'ABS a due canali di serie.  Un SH300i&nbsp;rinnovato&nbsp;che mantiene lo stile elegante e classico di sempre con qualche accento&nbsp;a sottolineare l'intima vocazione sportiva: un esempio &egrave; il nuovo gruppo ottico a LED.  Infine, &nbsp;fondamentale caratteristica di un perfetto commuter urbano, la praticit&agrave;: vano sottosella pi&ugrave; ampio capace di ospitare un casco integrale ed una tuta antipioggia, sistema Smart Key (per attivare accensione e aprire la sella tenendo la chiave in tasca), altezza da terra &nbsp;della sella di 805 mm per un maggiore feeling nelle manovre, pedana piatta da 435 mm e peso&nbsp;che si riduce di un kg (arrivando a 169 kg con il pieno).  Honda propone il nuovo SH300i ABS 2016 in sei colorazioni: pearl cool white, pearl nightstar black, matt cynos grey metallic, moondust silver metallic, pearl siena red, pearl pacific blue.  Nel prezzo, di 5.140 Euro, sono compresi bauletto in tinta da 35 litri, parabrezza e paramani. Tra gli optional sono disponibili le manopole riscaldabili, l'allarme l'antifurto meccanico a U. Qui sotto potete guardarvi&nbsp;alcune immagini del nuovo SH300i... Giulia Cassinelli    &nbsp;  &nbsp;

L'Honda SH300i si rinnova per regalare ancora pi&ugrave; comfort, potenza e praticit&agrave;

Arriva il nuovo Honda SH300i ABS 2016

Honda SH300i ABS 2016

La Bandit 1250F toglie qualche velo e si mostra agli appassionati: arriva la nuova Suzuki Bandit 1250S Suzuki presenta la Bandit 1250S ABS, la semicarenata che promette sportivit&agrave; e comfort. E c'&egrave; di pi&ugrave; da guardare: il bel motore a quattro cilindri si denuda dalle sovrastrutture concedendosi nella sua elegante interezza. Un design classico che lascia percepire tutta la sostanza...  Dopo il debutto ai vari saloni invernali la Suzuki Bandit 1250S approda ora&nbsp;nei concessionari per proporsi ad un pubblico amante del turismo agile e sportivo e delle linee classiche ed immortali.  Il propulsore a quattro cilindri da 1255 cm3 assicura tanta sfruttabilit&agrave;, garantita da una coppia generosa e sempre presente mentre i 98 cavalli di potenza massima promettono divertimento e adrenalina, all'occorrenza.  La Bandit 1250S non sembra lesinare nemmeno sul lato tecnologico: l'ABS &egrave; di serie, il monoammortizzatore &egrave; regolabile e i cilindri vantano il trattamento SCEM (Suzuki Composite Electrochemical Material) che garantisce costanza di rendimento anche nelle situazioni pi&ugrave; gravose. Il propulsore&nbsp;&egrave; controllato da una sofisticata centralina a 32 bit che analizza la posizione della farfalla, il regime di rotazione e i gas di scarico, per calcolare l'esatta quantit&agrave; di combustibile effettivamente necessario ad&nbsp;ogni cilindro, ovviamente servito da iniezione elettronica. Queste caratteristiche rendono il quattro cilindri parco nei consumi ed estremamente lineare nell'erogazione della potenza.  A completare la dotazione pensa una completa strumentazione di tipo misto (analogica/digitale) e una sella pilota regolabile in altezza (20 mm &egrave; l'escursione utile).  La Casa giapponese ha anche pensato alcuni accessori dedicati: parliamo del bauletto posteriore da 47 litri, dello scarico Yoshimura e delle protezioni per serbatoio e tappo carburante.  Gi&agrave; noto anche il prezzo di listino, davvero invitante: la Bandit 1250S ABS &egrave; disponibile nei concessionari a 9.500 Euro f.c. Le colorazioni disponibili sono tre: bianca, rossa o nera. Ecco le immagini della nuova Bandit nella gallery qua sotto! Giulia Cassinelli    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

La Suzuki Bandit 1250S ABS fa vedere la sostanza...

La Suzuki Bandit 1250S ABS debutta sul mercato

Suzuki Bandit 1250S ABS

Il gruppo tedesco Bosch istituir&agrave; una nuova business unit, denominata "Two-Wheeler and Powersports", che raggrupper&agrave; tutte le attivit&agrave; inerenti i sistemi di sicurezza, di alimentazione e di visualizzazione delle informazioni, al fine di soddisfare le specifiche esigenze delle case motociclistiche di tutto il mondo. Bosch, inoltre, punta non solo ad espandere la propria gamma di prodotti, ma anche a consolidare il suo know-how nel campo dei sistemi per le due ruote. "Per garantire una maggiore efficienza e sicurezza, la tecnologia Bosch deve essere integrata in tutte le auto e, in futuro, lo stesso varr&agrave; anche per le motociclette" ha affermato Dirk Hoheisel, membro del Consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH. "Puntiamo a diventare un fornitore leader anche nel mercato delle due ruote", ha continuato Hoheisel.  La business unit "Two-Wheeler and Powersports" far&agrave; parte del settore di business Bosch Mobility Solutions. Con la sede principale a Yokohama, in Giappone&nbsp;- cuore produttivo di motociclette a livello internazionale - e filiali negli Stati Uniti, Europa, India e Cina, la nuova business unit si occuper&agrave; anche dei veicoli speciali, come quad, moto d'acqua e motoslitte.  A livello mondiale si registra un incremento della richiesta di soluzioni di mobilit&agrave; accessibili e ci&ograve; fa aumentare anche la domanda di veicoli a due ruote. Infatti, entro il 2021 verranno prodotti pi&ugrave; di 160 milioni di motociclette l'anno, pari a un terzo in pi&ugrave; di oggi. In quest'ottica, Bosch nei prossimi cinque anni raddoppier&agrave; la propria produzione dei sistemi di sicurezza, di alimentazione e di infotainment, con l'obiettivo di diventare fornitore leader. Gran parte di tale crescita interesser&agrave; l'Asia: nel 2021, quasi il 90% delle due ruote&nbsp;- principalmente veicoli con cilindrata fino a 250 cc - sar&agrave; prodotto in Cina, India e Sud-est asiatico.  Bosch si sta impegnando a ridurre i consumi di carburante e a rendere le due ruote sempre pi&ugrave; connesse. In Asia, molti veicoli a due ruote con motori a combustione interna sono ancora equipaggiati con un semplice carburatore. Bosch con il suo sistema di iniezione a controllo elettronico progetta di diminuire i consumi di carburante fino al 16%. Allo stesso tempo, Bosch sta dotando le due ruote di intelligenza digitale con le sue soluzioni per il controllo del motore: abbinate a una app per smartphone, infatti, consentono di attivare l'immobilizer o di leggere la memoria guasti. Bosch offre anche l'interfaccia Bluetooth o la centralina necessaria per queste applicazioni. Fiammetta La Guidara &nbsp;    

Il gruppo tedesco istituir&agrave; la Two-Wheeler and Powersports: riunir&agrave; le attivit&agrave; di sicurezza, di alimentazione e di visualizzazione delle informazioni  

Bosch: la centralina del futuro 

Nasce la versione SP della Suzuki GSR750: la naked sportiva si arricchisce con nuove finiture e accessori Suzuki in collaborazione con Valter Moto Components pensa ad un'esclusivo allestimento per la GSR750: arriva la versione SP che aggiunge eleganza e stile alla grintosa nuda giapponese.  Grazie alle qualit&agrave;&nbsp;del propulsore (lo stesso della GSX-R750) da 106 cavalli e dalla notevole coppia la GSR650 poteva gi&agrave; vantare uno spirito sportivo e aggressivo e ora, con le nuove dotazioni, questo "caratterino" pepato si accentua ancora di pi&ugrave;.  Il nuovo manubrio Piegabassa permette una diversa posizione di guida, pi&ugrave; caricata sull'anteriore, che regala maggiore feeling e controllo. Un elemento elegantemente completato dai contrappesi Extreme in acciaio anodizzato che si accordano nella fattura con il dado del cannotto di sterzo, con le ghiere di regolazione del precarico molla della forcella e con il tappo dell'olio.  Un'estrema cura per i dettagli che si caratterizza nella ricercatezza di alcuni elementi come il coperchio della vaschetta del circuito idraulico per il freno anteriore, le piastrine degli indicatori di direzione (ora a LED), il puntale inferiore in tinta.  Anche la parte posteriore non viene tralasciata e mostra, nella GSR750SP, un'inedito portatarga Pista in acciaio, provvisto di illuminazione a LED, che risulta pi&ugrave; leggero ed &egrave; inoltre regolabile.  Lo scarico Yoshimura R11 e i tamponi paratelaio Street sottolineano ancora di pi&ugrave; il carattere racing della SP.  Suzuki cambia la livrea e propone la naked anche nell'iconica colorazione bianco/blu (chiamata Z) con puntale bianco oltre all'elegante tinta nero Mat con particolari color titanio.  Il prezzo della GSR750 nella versione SP varia a seconda della colorazione&nbsp;e della presenza o meno di ABS:  GSR750 SP: a partire da 8.090&nbsp;Euro  GSR750 SP ABS: a partire da 8.690&nbsp;Euro  GSR750Z SP: a partire da 8.190&nbsp;Euro  GSR750Z SP ABS: a partire da 8.790&nbsp;Euro  Giulia Cassinelli    &nbsp;  &nbsp;

La GSR750 SP colpisce per carattere ed eleganza: accurate finiture e nuovi accessori rendono la naked davvero aggressiva

La Suzuki GSR750 ha ancora pi&ugrave; stile nella versione SP

La Suzuki GSR750 ha ancora pi&ugrave; stile nella versione SP (foto)

In anteprima mondiale ai Motodays di Roma in questi giorni, Honda presenta il nuovo SH300i ABS, m.y. 2015 Uno scooter iconico, 30 anni e pi&ugrave; di un milione di unit&agrave; vendute: SH, &egrave; la perfetta intuizione di Honda nel panorama dei commuter urbani.  Oggi il pratico e agile&nbsp;SH300i, &nbsp;modello di punta della gamma, si rinnova e diventa ancora pi&ugrave; comodo e fruibile. Il nuovo telaio in acciaio &egrave; studiato per&nbsp;aumentare la capacit&agrave; del vano sottosella, ora in grado di accogliere anche un casco integrale. Una posizione di guida ottimale, che offre controllo del mezzo e ottima visibilit&agrave;,&nbsp;grazie alla sella a 805 mm da terra e alla pedana sagomata.  Il nuovo SH300i ABS non pecca nemmeno nelle prestazioni: il rinnovato motore monocilindrico ad iniezione elettronica PGM-FI vanta un miglioramento di coppia e potenza ai&nbsp;bassi e medi regimi senza esagerare nei consumi, sensibilmente pi&ugrave; efficienti.  Anche la ciclistica ha subito puntuali&nbsp;aggiornamenti: nuovo set-up della forcella telescopica con steli da 35 mm e degli ammortizzatori regolabili nel precarico che assicura cos&igrave; un assetto&nbsp;che facilita la padronanza del mezzo su vari tipi di percorso. Un'altra importante novit&agrave; interessa il reparto frenante reso ancora pi&ugrave; affidabile grazie all'ABS a due canali (di serie).  Uno scooter dalla linea elegante e cittadina, con sofisticati gruppi ottici a LED. E per chi non si accontenta e cerca sempre dotazioni top di gamma ecco l'introduzione sul nuovo SH del sistema di chiusura e avviamento smart-key.  SH300i ABS risponde ai criteri ecologici delle pi&ugrave; recenti&nbsp;normative, ed &egrave; omologato Euro4. Sar&agrave; disponibile in Italia gi&agrave; dalla fine di questa primavera con bauletto, paramani e parabrezza di serie in cinque diverse colorazioni: Pearl Cool White, Pearl Nightstar Black, Moondust Silver Metallic e Pearl Siena Red&nbsp;. Il prezzo &egrave; ancora in via di definizione.  Giulia Cassinelli  

Honda presenta ai Motodays di Roma il nuovo SH300i ABS. Ecco tutti i dettagli

78 risultati per 'c-abs'

KTM 1290 GT: il nostro test

Kymco “E’ ora di cambiare”

Euro4: cosa cambia

Bosch per la sicurezza

Da BMW i nuovi scooter C 650 GT e Sport

Yamaha svela la scrambler

Foto: Yamaha svela la scrambler

Video: Yamaha svela la scrambler

Motosprint – The Test di Riccardo Piergentili: Honda SH300I ABS

Motosprint – The Test di Riccardo Piergentili: Suzuki GSX-S 1000 ABS

Honda SH 300i ABS: il nostro test

Arriva il nuovo Honda SH300i ABS 2016

Honda SH300i ABS 2016

La Suzuki Bandit 1250S ABS debutta sul mercato

Suzuki Bandit 1250S ABS

Bosch: la centralina del futuro

La Suzuki GSR750 ha ancora più stile nella versione SP

La Suzuki GSR750 ha ancora più stile nella versione SP (foto)

In questi giorni Honda lancia il nuovo SH300i ABS

Honda SH300i ABS, m.y. 2015 (foto)