Se da un lato la combustione di un motore termico non pu&ograve; essere a emissioni zero, dall&rsquo;altro, per&ograve;, se ne pu&ograve; abbattere quasi completamente il livello. Questo il concetto alla base della sperimentazione sui carburanti sintetici intrapresa dalla tedesca Bosch. Carburanti, che sono il frutto di una lavorazione che prevede la produzione di idrogeno dall&rsquo;acqua e la successiva aggiunta di carbonio. A questo punto, l&rsquo;anidride carbonica (CO2) &ldquo;catturata&rdquo; diviene la materia prima da cui &egrave; possibile ricavare benzina, diesel, e gas sostitutivo del gas naturale, utilizzando l&#39;energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili.  CO2 - Secondo Bosch, l&#39;utilizzo programmato dei carburanti sintetici come strategia complementare alla mobilit&agrave; elettrica, potrebbe farci risparmiare 2,8 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2050, praticamente il triplo delle emissioni annuali globali di un Paese come la Germania. &ldquo;L&#39;obiettivo di raggiungere i target prefissati di riduzione delle emissioni future ci impone di adottare anche altre soluzioni intelligenti, oltre alla mobilit&agrave; elettrica&quot;, ha dichiarato Volkmar Denner, numero uno di Bosch.  ELETTRICO - Anche se un giorno tutte le auto venissero convertite in auto elettriche, aerei, navi e persino camion continuerebbero comunque a funzionare a carburante. I motori a combustione a zero emissioni di CO2, alimentati con carburanti sintetici, sono pertanto una soluzione molto interessante da adottare, anche per le autovetture, perch&eacute; consentono di ridurre praticamente a zero la produzione di fuliggine, con conseguente taglio dei costi delle tecnologie di trattamento dei gas di scarico.  RETE - Un altro vantaggio cruciale di questa soluzione consiste nella possibilit&agrave; di continuare a utilizzare la rete esistente dei distributori di carburante, nonch&eacute; di sfruttare le competenze sinora raggiunte nel campo dei motori a combustione. Tecnicamente, &egrave; gi&agrave; possibile produrre combustibili sintetici. Se l&#39;energia elettrica utilizzata proviene da fonti rinnovabili (quindi senza emissioni di CO2), tali combustibili sono a zero emissioni di CO2 e molto versatili.  IDROGENO - L&#39;idrogeno (H2) che viene inizialmente prodotto pu&ograve; essere utilizzato per alimentare delle celle a combustibile, mentre i combustibili creati dopo un&#39;ulteriore lavorazione si possono usare per gli aeromobili. Attualmente in Norvegia e Germania esistono alcuni progetti pilota di commercializzazione di diesel, benzina e gas sintetici. Anche I possessori di veicoli pi&ugrave; datati, o persino di auto d&#39;epoca, potrebbero continuare a utilizzari, poich&eacute; la benzina sintetica in termini di struttura chimica e di propriet&agrave; fondamentali &egrave; comunque ancora benzina.  PRODUZIONE - Ma come si producono i carburanti sintetici? Si ottengono esclusivamente da energia rinnovabile: in una prima fase, si produce idrogeno dall&#39;acqua. A questo viene aggiunto il carbonio, per produrre un carburante liquido. Il carbonio aggiunto pu&ograve; essere riciclato da processi industriali, o catturato dall&#39;aria utilizzando appositi filtri. Combinando CO2 e H2 si ottiene il carburante sintetico, che pu&ograve; essere benzina, diesel, gas, o persino cherosene. 

La pensa cos&igrave; Bosch che ci spiega i risultati raggiunti nella sperimentazione di nuove tecnologie di lavorazione

Carburanti sintetici: passa da qui il futuro?

Che noi motociclisti siamo tra quegli utenti della strada definiti &ldquo;deboli&rdquo;, dove con questa parola si intende la mancanza di un involucro di metallo che ci protegga, non &egrave; certo una novit&agrave;. Chi usa le due ruote &egrave; diciotto volte pi&ugrave; a rischio di morire in un incidente rispetto a chi si trova in auto. Una delle ragioni principali &egrave; che i motociclisti passano spesso inosservati nel traffico stradale, sia agli incroci sia durante il transito. Bosch, insieme ai suoi partner Autotalks, Cohda Wireless e Ducati, ha sviluppato una soluzione intelligente per questo problema facendo in modo che moto e automobili dialoghino, creando uno scudo digitale di sicurezza per i motociclisti evitando che si verifichino situazioni pericolose.  Secondo le stime della ricerca sugli incidenti di Bosch, la comunicazione moto-automobile potrebbe evitare circa un terzo degli incidenti in moto, ecco come funziona: i veicoli entro un raggio di diverse centinaia di metri si scambiano fino a dieci volte al secondo informazioni su tipo di mezzo, velocit&agrave;, posizione e direzione di marcia, molto prima che i guidatori notino la presenza di una moto, questa tecnologia li informa che se ne sta avvicinando una, consentendo di adottare una strategia di guida pi&ugrave; difensiva. Per esempio, tipiche situazioni pericolose sono quelle in cui una moto si avvicina a un&#39;auto da dietro su una strada a pi&ugrave; corsie, finisce nel punto cieco di un&#39;auto o cambia corsie per passare.  Se il sistema identifica una situazione potenzialmente pericolosa, pu&ograve; avvisare il motociclista o l&#39;autista con un allarme e una spia sul cruscotto. La base per lo scambio dati &egrave; fornita dallo standard WLAN pubblico (ITS G5). Tempi di trasmissione di pochi millisecondi tra mittente e destinatario significano che gli utenti partecipanti &ndash; anche quelli parcheggiati - generino e trasmettano informazioni relative alla situazione del traffico in tempo reale. Affinch&eacute; le informazioni raggiungano anche i mezzi pi&ugrave; la tecnologia utilizza una forma di comunicazione multi-hop che invia le informazioni automaticamente da veicolo a veicolo.&nbsp; 

Il sistema usa una rete 5G ad altissima velocit&agrave; e risece a mettere in comunicazioni i veicoli, mandando messaggi di allerta

Con Bosch auto e moto comunicano tra loro aumentando la sicurezza

Due livelli di corsi al circuito di Vairano in Lombardia

Ducati DRE Safety, a scuola di sicurezza con Bosch

Quando si va in moto l&#39;imprevisto &egrave; sempre in agguato. Che sia un&#39;auto, un camion, un trattore, o qualcosa di diverso, per esempio un animale, una macchia d&#39;olio o semplicemente un po&#39; di terra, il risultato non cambia: nella maggior parte dei casi si va in terra, a volte si pu&ograve; fare qualcosa per evitarlo, altre no. In ogni caso, quando ci si trova in situazione di emergenza e arriva il panico le reazioni sono istintive e quindi molto spesso sbagliate. La cosa buona &egrave; che la tecnologia progredisce, venendo dando una mano motociclista.  Se l&#39;ABS &egrave; ormai un &quot;must have&quot; anche nelle due ruote, la sua ultima evoluzione, ovvero quella in grado di funzionare anche in curva &egrave; una novit&agrave; che non ha ancora compiuto cinque anni. Inventata dalla Bosch, &egrave; installata sui diversi modelli top di gamma di marchi come BMW, KTM e Ducati. E proprio le motociclette di&nbsp;Borgo Panigale&nbsp;sono le protagoniste dei corsi di guida Ducati Riding Experience. Ce ne sono di tipi diversi, partendo da quello di enduro per finire con quelli avanzati in pista, dove si ha addirittura l&#39;opportunit&agrave; di avere come istruttori dei campioni del motociclismo.  Nel mezzo si trova il corso DRE Safety, che &egrave;&nbsp;pensato per la guida sicura su strada e si articola su due livelli: il primo &egrave; per i neofiti ed &egrave; anche propedeutico per prendere la patente; il secondo &egrave; indicato per i centauri che hanno gi&agrave; esperienza ma che vogliano migliorare la loro consapevolezza di guida, soprattutto nelle situazioni di emergenza. Il corso si tiene al Safety Center di Vairano, dove si svolgono sessioni pratiche per testare la frenata ABS Bosch su fondo asciutto, bagnato, sdrucciolevole e in curva, unitamente a lezioni teoriche incentrate sulle nuove tecnologie di sicurezza e sullo stile di guida.  Il parco moto &egrave; composto dalle&nbsp;Monster 797 e 1200 S, dalle&nbsp;Multistrada 950 e 1200S, dalla&nbsp;SuperSport&nbsp;e dalla&nbsp;Hypermotard 939. Gli esercizi si svolgono in diverse aree appositamente attrezzate, sotto gli occhi vigili degli istruttori capitanati da Dario Marchetti e Alessandro Valia - ex-pilota professionista e collaudatore Ducati - che seguono gli allievi in piccoli gruppi. Si inizia prendendo confidenza con il bilanciamento della moto a bassa velocit&agrave;, sperimentando gli effetti di differenti posizioni in sella e distribuzioni dei pesi.  Dopodich&eacute; si passa allo slalom, per imparare a esercitare la giusta pressione sul manubrio e si prosegue con le manovre di emergenza per evitare gli ostacoli improvvisi. Molto importante anche l&#39;esercizio sulle traiettorie sicure da tenere in curva, ma le parti sicuramente pi&ugrave; impegnative sono quelle dedicate alla frenata. Se&nbsp;spremere la leva anteriore con la moto dritta e fidarsi dell&#39;intervento dell&#39;ABS&nbsp;non &egrave; semplice n&egrave; intuitivo, fare la stessa cosa a moto inclinata va addirittura contro il proprio istinto di sopravvivenza.  Occorre fare un grande sforzo, ma poi si resta di stucco quando si sperimenta come lavora il&nbsp;Motorcycle Stability Control di Bosch, che in Ducati chiamano&nbsp;ABS Cornering. Praticamente bisogna resettare tutto. E&#39; come imparare di nuovo ad andare in moto, ma la sicurezza e la fiducia che regala sono incredibili. Il cuore del sistema &egrave; la piattaforma inerziale che &egrave; in grado di leggere l&#39;inclinazione della moto, mentre il cervello &egrave; un algoritmo che&nbsp;varia la forza frenante fino a 100 volte al secondo&nbsp;a seconda dell&#39;angolo di piega, della decelerazione impressa e del grip disponibile. Difficile a dirsi ma facilissimo a farsi. Basta provare e si rimane di stucco.&nbsp; 

Il corso si tiene al Safety Center di Vairano, dove si svolgono sessioni pratiche e lezioni teoriche

La tecnologia continua a fare progressi per aiutare nella sicurezza anche nel mondo delle due ruote. In particolare, da Bosch &egrave; arrivato Side View Assist, il primo sistema di assistenza al mondo per moto in particolare nelle aree urbane.  Attraverso l&#39;utilizzo di quattro sensori a ultrasuoni il sistema controlla le aree circostanti il veicolo per agevolare il guidatore nel cambio corsia in sicurezza. I sensori coprono una distanza di cinque metri in aree difficili o impossibili da vedere utilizzando solo gli specchietti retrovisori. Ogni volta che un veicolo entra nella zona cieca del motociclista, la tecnologia lo avvisa tramite un segnale ottico vicino allo specchietto, consentendogli, per esempio, di evitare una collisione quando cambia corsia.  Il Side View Assist &egrave; attivo a velocit&agrave; comprese tra i 25 e gli 80 km/h. Il sistema &egrave; stato studiato per essere utile in particolare per la sicurezza nelle aree urbane, dove il traffico intenso richiede frequenti cambiamenti di corsia.  I quattro sensori a ultrasuoni del Side View Assist di Bosch sono installati a coppie sul lato anteriore e posteriore della carena della moto. I sensori posteriori sorvegliano la zona cieca nelle corsie vicine a sinistra e a destra. I due sensori anteriori forniscono un controllo di plausibilit&agrave;. Se il sensore anteriore sinistro rileva un oggetto prima del sensore posteriore sinistro, la centralina lo interpreta come un veicolo in avvicinamento dalla carreggiata opposta e non emette alcun avviso. I veicoli che stanno parcheggiando sono ugualmente riconosciuti come tali e non generano un avviso.  Solo nel caso in cui uno dei sensori posteriori a ultrasuoni registra un oggetto prima dei sensori anteriori il sistema emette in avviso per il guidatore; non interviene tuttavia nelle manovre di guida.  &quot;Vogliamo rendere le moto pi&ugrave; sicure senza sacrificare il piacere di guida&quot; ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board di Bosch. 

I sensori che monitorano il traffico circostante e il comportamento del guidatore, rilevano in anticipo le situazioni potenzialmente pericolose e intervengono attivamente e, se necessario, automaticamente.

Bosch: sulle 2 ruote la sicurezza &egrave; intelligente

        La divisione Two-Wheeler and Powersports di Bosch, con sede a Yokohama,  Giappone, continua a far segnare risultati importanti nel mercato  globale delle moto: da quando la divisione &egrave; stata fondata nell'aprile  2015, il suo fatturato &egrave; aumentato di oltre il 20%. "Il futuro delle moto non &egrave; solo pi&ugrave; sicuro ma anche pi&ugrave; connesso," ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Robert Bosch GmbH. "Entro il 2020 intendiamo raggiungere il fatturato di un miliardo di euro con le tecnologie per moto". Insieme alla sicurezza e all'efficienza, la connettivit&agrave; &egrave;  un fattore decisivo del settore moto di Bosch.Tra le diverse soluzioni di connettivit&agrave; per le moto c'&egrave; l'Integrated Connectivity Cluster (ICC), un sistema di informazione sviluppato specificamente per le motociclette.  Presenta dimensioni del display e risoluzioni variabili e di facile  lettura in qualsiasi circostanza. Oltre a un'interfaccia Bluetooth,  l'ICC &egrave; dotato del sistema mySPIN per l'integrazione di smartphone. Gi&agrave;  disponibile per le auto, questa tecnologia &egrave; ora fruibile anche per i  veicoli a due ruote, e offre la soluzione per condividere  informazioni come condizioni di traffico e preferenze di percorso con  altri motociclisti. La Connectivity Control Unit (CCU) di Bosch collega  direttamente le motociclette al cloud o ad altri veicoli. Questa  soluzione offre funzioni come l'eCall, il servizio automatico di  chiamata di emergenza.  L'aspetto pi&ugrave; interessante per la sicurezza &egrave; che se la moto &egrave; coinvolta in un incidente,  eCall invia automaticamente una chiamata di emergenza per garantire  l'arrivo rapido dei soccorsi.  Ma c'&egrave; di pi&ugrave;: la CCU pu&ograve; anche aiutare a rintracciare  una motocicletta rubata e offre al motociclista informazioni utili di  vario tipo, come i punti potenzialmente pericolosi sulla strada, o gli  consente di avvisare altri utenti della strada.       

Con il nuovo sistema di controllo digitale, la moto &egrave; in grado di chiamare autonomamente i soccorsi.

Bosch: moto connesse e sicure

Polini HI-Speed &egrave; un dispositivo elettronico studiato per i motori per E-bike al fine di eludere il fermo del motore ai 25 km/h e di conseguenza aumentare l&rsquo;assistenza attiva fino a 50 km/h sfruttando appieno le prestazioni che il motore pu&ograve; offrire. E&rsquo; disponibile per Bosch, Panasonic e Yamaha.  Polini HI-Speed &egrave; facile da installare in quanto i connettori s&rsquo;interfacciano direttamente con quelli originali mantenendone la resistenza all&rsquo;acqua. L&rsquo;installazione avviene in pochi minuti senza aprire il motore ne rimuovere i sigilli originali e risulta totalmente invisibile in quanto per il suo alloggiamento si sfrutta lo spazio interno dei carter copri motore. E&rsquo; reversibile e si pu&ograve; ritornare alla configurazione originale in pochi minuti. Non necessita di settaggi in quanto si autoregola. Non ha la batteria in quanto si autoalimenta.  Si disattiva in modo semplice staccando solo un magnete posizionato esternamente al motore. Il tachimetro segner&agrave; sempre la met&agrave; della vostra velocit&agrave; effettiva, stessa cosa per i km. Per sapere velocit&agrave; e chilometri esatti baster&agrave; solo raddoppiare.  Bosch Classic + Line Version. Prezzo: &euro; 81,00 + iva  Bosch Active line + performance Line Version. Prezzo: &euro; 81,00 + iva  Panasonic Central Motor 36V. Prezzo: &euro; 82,00 + iva  Yamaha PW Series. Prezzo: &euro; 82,00 + iva  &nbsp;

E&rsquo; un dispositivo elettronico studiato per i motori per E-bike per eludere il fermo del motore ai 25 km/h e aumentare l&rsquo;assistenza attiva fino a 50 km/h

Polini Hi-Speed per E-bike 

Contenuti tecnologici elevati, stile e design italiano: sono queste le caratteristiche peculiari della gamma 2016 delle bici a marchio Ducati progettate da Bianchi, confermando la sinergia e la vicinanza di questi due iconici marchi Made in Italy. Tante e interessanti le bici della nuova gamma per il 2016 con i modelli MTB,&nbsp;Sport, Junior, Kids e E-bike.  Le biciclette Bianchi-Ducati sono in vendita in tutta Italia in alcuni selezionati Ducati Store, oltre a essere distribuite nei negozi specializzati di bici.  Ogni segmento ha una sua precisa caratterizzazione. Le biciclette Ducati destinate ai pi&ugrave; piccoli sono ispirate nella grafica al Monster e alla Hypermotard, due moto simbolo della Casa di Borgo Panigale. Le MTB si distinguono per l&rsquo;impostazione decisamente sportiva, che tanto accomuna Ducati e Bianchi. I modelli di bici Sport e E-bike, infine, hanno una forte impronta di modernit&agrave; e tecnologia e un curato mix di innovazione e tradizione.  I prezzi variano da 349 euro a 899 euro per le MTB,&nbsp;da 689 euro a 769 euro per le Sport, da euro 279 a 309 per le Junior, da 169 euro a 189 euro per le Kids mentre le bici elettriche, tutte a motorizzazione Bosch, vanno da&nbsp; 2.250 a 2.690 euro.  Le bici Ducati sono distribuite da Alpen, societ&agrave; del Gruppo Bianchi.  Le informazioni sui nuovi modelli Bianchi-Ducati sono disponibili sul sito www.ducatibicycles.it  (Nella foto in evidenza: Bici Ducati-Bianchi Hypermotard 16")    

Progettate da Bianchi la gamma 2016 di bici Ducati ha un'impostazione decisamente sportiva 

Arrivano le bici Bianchi-Ducati

Secondo il Global NCAP, ogni giorno pi&ugrave; di 3.000 persone nel mondo perdono la vita in incidenti stradali che, soprattutto nei mercati emergenti, sono spesso causati da veicoli non adeguatamente equipaggiati e, quindi, non in grado di garantire una sufficiente protezione sia dei passeggeri sia dei pedoni.  "Per Bosch, ogni persona che rimane vittima di un incidente automobilistico &egrave; una vittima di troppo. Con le nostre tecnologie, possiamo salvare vite umane in tutto il mondo" ha dichiarato Dirk Hoheisel, membro del Board of Management di Bosch. Il Gruppo tedesco sostiene, pertanto, l'iniziativa "Stop the Crash" dell'associazione Global New Car Assessment Program (Global NCAP). L'obiettivo di questa campagna &egrave; incrementare la popolarit&agrave; dei sistemi di sicurezza come l'ESP, i sistemi di frenata d'emergenza e l'ABS moto, in particolare nei mercati emergenti. L'efficacia di queste tecnologie &egrave; stata dimostrata nei test drive svolti durante l'evento lancio dell'iniziativa a Brasilia, dal 17 al 19 novembre. "Stop the Crash" supporta anche le Nazioni Unite nell'obiettivo di dimezzare, entro il 2020, il numero di vittime di incidenti stradali nel mondo, attualmente pari a 1,25 milioni all'anno.  Da molti anni Bosch lavora per ottenere una guida a zero incidenti e ha gi&agrave; contribuito a questo obiettivo con il sistema elettronico di stabilit&agrave; ESP che dal 1995 ha evitato 190.000 incidenti, salvando pi&ugrave; di 6.000 vite in tutta Europa. "Dopo la cintura di sicurezza, l'ESP &egrave; il sistema di sicurezza pi&ugrave; importante in un veicolo, persino pi&ugrave; importante dell'airbag" ha dichiarato Hoheisel. Se tutti i veicoli fossero dotati di questo sistema, sarebbe possibile evitare fino all'80% di tutti gli incidenti dovuti a sbandamenti. In questi anni Bosch ha prodotto pi&ugrave; di 150 milioni di sistemi ESP.  Solo in Germania, secondo l'attivit&agrave; di ricerca di Bosch sugli incidenti, fino al 72% dei tamponamenti con feriti potrebbero essere evitati se tutti i veicoli fossero equipaggiati di un sistema di frenata d'emergenza automatica. Bosch offre questa tecnologia per tutte le categorie di veicoli. In particolare, il suo sensore radar a medio raggio MRR costituisce la base di una soluzione economica per vetture piccole e compatte.  Sin dalla met&agrave; degli anni '90, Bosch ha sviluppato un sistema antibloccaggio dei freni per la sicurezza dei motociclisti. "L'ABS &egrave; in grado di ridurre di un quarto gli incidenti in moto che provocano vittime" ha dichiarato Hoheisel. Molti Paesi hanno adottato leggi che rendono obbligatorio questo sistema di sicurezza. Come in auto, anche nella moto l'ABS impedisce il bloccaggio delle ruote durante una frenata d'emergenza, permettendo cos&igrave; di intervenire senza paura e con pi&ugrave; forza. Oltre all'ottimizzazione del peso e delle dimensioni, l'obiettivo &egrave; la riduzione dei costi, in modo da rendere la tecnologia ABS disponibile per tutte le categorie di veicoli e tutti i mercati, inclusi anche quelli economici con cilindrata fino a 250 cc, cos&igrave; popolari nei mercati emergenti.  &nbsp;  .

Secondo il Global NCAP, ogni giorno pi&ugrave; di 3.000 persone nel mondo perdono la vita in incidenti stradali spesso causati da veicoli non ben equipaggiati

Bosch per la sicurezza

Il gruppo tedesco Bosch istituir&agrave; una nuova business unit, denominata "Two-Wheeler and Powersports", che raggrupper&agrave; tutte le attivit&agrave; inerenti i sistemi di sicurezza, di alimentazione e di visualizzazione delle informazioni, al fine di soddisfare le specifiche esigenze delle case motociclistiche di tutto il mondo. Bosch, inoltre, punta non solo ad espandere la propria gamma di prodotti, ma anche a consolidare il suo know-how nel campo dei sistemi per le due ruote. "Per garantire una maggiore efficienza e sicurezza, la tecnologia Bosch deve essere integrata in tutte le auto e, in futuro, lo stesso varr&agrave; anche per le motociclette" ha affermato Dirk Hoheisel, membro del Consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH. "Puntiamo a diventare un fornitore leader anche nel mercato delle due ruote", ha continuato Hoheisel.  La business unit "Two-Wheeler and Powersports" far&agrave; parte del settore di business Bosch Mobility Solutions. Con la sede principale a Yokohama, in Giappone&nbsp;- cuore produttivo di motociclette a livello internazionale - e filiali negli Stati Uniti, Europa, India e Cina, la nuova business unit si occuper&agrave; anche dei veicoli speciali, come quad, moto d'acqua e motoslitte.  A livello mondiale si registra un incremento della richiesta di soluzioni di mobilit&agrave; accessibili e ci&ograve; fa aumentare anche la domanda di veicoli a due ruote. Infatti, entro il 2021 verranno prodotti pi&ugrave; di 160 milioni di motociclette l'anno, pari a un terzo in pi&ugrave; di oggi. In quest'ottica, Bosch nei prossimi cinque anni raddoppier&agrave; la propria produzione dei sistemi di sicurezza, di alimentazione e di infotainment, con l'obiettivo di diventare fornitore leader. Gran parte di tale crescita interesser&agrave; l'Asia: nel 2021, quasi il 90% delle due ruote&nbsp;- principalmente veicoli con cilindrata fino a 250 cc - sar&agrave; prodotto in Cina, India e Sud-est asiatico.  Bosch si sta impegnando a ridurre i consumi di carburante e a rendere le due ruote sempre pi&ugrave; connesse. In Asia, molti veicoli a due ruote con motori a combustione interna sono ancora equipaggiati con un semplice carburatore. Bosch con il suo sistema di iniezione a controllo elettronico progetta di diminuire i consumi di carburante fino al 16%. Allo stesso tempo, Bosch sta dotando le due ruote di intelligenza digitale con le sue soluzioni per il controllo del motore: abbinate a una app per smartphone, infatti, consentono di attivare l'immobilizer o di leggere la memoria guasti. Bosch offre anche l'interfaccia Bluetooth o la centralina necessaria per queste applicazioni. Fiammetta La Guidara &nbsp;    

Il gruppo tedesco istituir&agrave; la Two-Wheeler and Powersports: riunir&agrave; le attivit&agrave; di sicurezza, di alimentazione e di visualizzazione delle informazioni  

Bosch: la centralina del futuro 

Bosch &egrave; sempre pi&ugrave; attiva e presente nel mercato delle due ruote. Lo dimostrano le statistiche - come il milione di Abs per moto gi&agrave; prodotto dal 1994 - e le tante novit&agrave; presentate all'ultima edizione del Salone di Milano, con innovazioni che rivoluzioneranno la concezione dei motocicli nei prossimi anni.  E' il caso dei nuovi sistemi di gestione motore e dell'MSC - Motorcycle Stability Control - una soluzione per garantire una maggiore sicurezza delle due ruote. I nuovi sistemi elettronici di gestione del motore sviluppati da Bosch - che comprendono componenti per alimentazione e iniezione di carburante, controllo dell'aria, trattamento dei gas di scarico e unit&agrave; di controllo elettronico - sono destinati ai motocicli ad alte prestazioni dei mercati europeo e nordamericano ma puntano anche all'ammodernamento del segmento utilitario di massa, tipico del mercato asiatico. Con il sistema MSC (Motorcycle Stability Control) Bosch promette di fare un passo avanti per la sicurezza delle due ruote. Questa tecnologia, che migliora la sicurezza senza compromettere in alcun modo il piacere di guida, funziona come estensione del sistema ABS e fornisce supporto al guidatore in tutte le situazioni, in frenata e in accelerazione, su rettilineo e in curva. L'MSC di Bosch si &egrave; aggiudicato il premio Angelo Giallo 2014 assegnato dall'ADAC - Allgemeine Deutsche Automobil-Club - nella categoria 'Innovazione e Ambiente'.  In arrivo anche sistemi elettronici di gestione del motore che sono stati sviluppati specificamente per le moto e gli scooter dei segmenti pi&ugrave; bassi e che permetteranno a breve di migliorare il rendimento, abbassare i consumi e rendere l'impiego delle due ruote - pur se di fascia economica - pi&ugrave; appagante e sicuro.  Queste unit&agrave; compatte intervengono sull'alimentazione e l'iniezione di carburante, sul controllo dell'aria, sul trattamento dei gas di scarico. Possono inoltre servire per gestire le funzioni della trasmissione CVT introducendo anche lo start&amp;stop, una novit&agrave; estremamente importante nei Paesi in cui il traffico dei ciclomotori e deglo scooter &egrave; caotico forse pi&ugrave; di quello automobilistico. Bosch ha annunciato queste nuove soluzioni applicabili in tutte le categorie di due e tre ruote, non solo nei modelli di segmento utilitario del mercato asiatico, ma anche ai motocicli ad alte prestazioni dei mercati europeo e nordamericano. Rispetto al carburatore, e in base alla situazione, il sistema di iniezione a controllo elettronico &egrave; in grado di ridurre il consumo di carburante fino al 16%, con un progresso importante specialmente per India e gli altri mercati asiatici.  Il sistema comprende anche la funzione start-stop che aggiunge una riduzione dei consumi fino al 15%. Inoltre, se interfacciata con una eventuale trasmissione a variatore continuo CVT (Continuously variable transmission), pu&ograve; ridurre il consumo di carburante di quasi un quarto anche nelle situazioni di guida pi&ugrave; dinamiche. Inoltre la gestione del CVT attraverso l'unit&agrave; Bosch lo spunto da 0 a 60 km/h &egrave; migliorabile fino al 17% rispetto alle trasmissioni di serie, per un'esperienza di guida ancora pi&ugrave; appagante.  Altra novit&agrave; &egrave; la possibilit&agrave; di utilizzare il sistema elettronico di gestione del motore per impostare diverse modalit&agrave; di guida. E' possibile, ad esempio, optare per la modalit&agrave; economica nelle situazioni quotidiane e passare alla modalit&agrave; sportiva durante i fine settimana. E' prevista inoltre la possibilit&agrave; di configurare i motori per essere pi&ugrave; indipendenti nella scelta tra etanolo e benzina, con una flessibilit&agrave; che consente ai conducenti di scegliere il carburante pi&ugrave; economico. Grazie a Bosch anche la fascia 'bassa' del mercato potr&agrave;, a breve, usufruire della interconnettivit&agrave; con lo smartphone che diventer&agrave;, a seconda delle applicazioni, computer di bordo, strumento di diagnosi elettronica ed anche immobilizzatore, per impedire (con un comando via telefonino) il funzionamento del sistema d'iniezione del carburante. Fiammetta La Guidara &nbsp;

Sono state progettate centraline di gestione motore Bosch con tante funzioni innovative. Dall'iniezione per tutte le moto al controllo della stabilit&agrave; MSC

Bosch: arriva l'intelligenza digitale

Difficile non volerle bene, ma attenzione non stiamo parlando di una donna ma della nuova Kawasaki Versys 650. Il taglio netto a livello di estetica con il passato &egrave;&nbsp;evidente e deriva da un'attenta analisi di mercato che ha evidenziato come la linea precedente era&nbsp;originale ma peccava in fatto di eleganza, le modifiche non hanno interessato solo la parte estetica ma in generale tutta la moto con lo scopo di renderla ancor pi&ugrave; facile e divertente. La nuova linea con i due fari paralleli e non sovrapposti &egrave;&nbsp;decisamente pi&ugrave; accattivante e crea un legame diretto con i modelli pi&ugrave;&nbsp;sportivi della casa di Akashi, senza tralasciare il lato turistico grazie ad un parabrezza pi&ugrave; ampio e facilmente regolabile da fermo con due pratici pomelli. La base meccanica e ciclistica &egrave; rimasta invariata ma sono arrivati 5 cavalli in pi&ugrave; per il piccolo motore bicilindrico con conseguente aumento anche della coppia, una nuova forcella con regolazioni separate, precarico nello stelo di sinistra, e idraulica, solo nel ritorno nello stelo di destra con foderi allungati di 25 mm mentre il monoammortizzatore si pu&ograve; regolare ora con un pratico pomello. Per migliorare ancor di pi&ugrave; le doti turistiche il motore &egrave;&nbsp;fissato al telaio con nuovi supporti disegnati per diminuire le vibrazioni ed &egrave;&nbsp;stato irrobustito il telaietto posteriore per poter utilizzare le nuove borse laterali integrate, apribili con la chiave di accensione, e il serbatoio ha guadagnato due litri di capienza. Anche l'impianto frenante &egrave;&nbsp;stato adeguato con una nuova pompa al manubrio e pinze Nissin, con un disco posteriore maggiorato a 250 mm e l'ABS Bosch di ultima generazione siglato 9.1 MB In sella si ritrovano le sensazioni di facilit&agrave; e semplicit&agrave; del vecchio modello ma con dei miglioramenti immediatamente percepibili, le nuove sovrastrutture inseriscono ancora di pi&ugrave;&nbsp;il pilota nel corpo macchina e tutto si trova esattamente dove lo si vorrebbe avere, l'aumento di peso dovuto principalmente al nuovo telaietto e alle valigie si nota solo nelle manovre da fermo basta un minimo di movimento e tutto sparisce. Pi&ugrave; &nbsp;la si guida e pi&ugrave; ci si diverte, facile come poche e veramente comoda, le sospensioni tarate sul morbido filtrano tutto ci&ograve; che incontrano e la nuova linea devia efficacemente l'aria dalla maggior parte del corpo a qualsiasi velocit&agrave; Se la taratura morbida delle sospensioni potrebbe far storcere il naso a qualche pilota con pruriti sportivi, basta un ritocchino con qualche click alla taratura delle sospensioni ed ecco nelle mani un bel giocattolino con cui divertirsi. L'aumento di potenza del motore &egrave;&nbsp;avvertibile soprattutto ai bassi e medi regimi, qui la spinta &egrave;&nbsp;lineare e morbida senza rifiuti o strappi, si procede serenamente senza preoccuparsi della potenza che arriva sulla ruota posteriore tanto &egrave;&nbsp;diluita e progressiva e se si vuole qualche cosa in pi&ugrave; basta spostarsi nella parte alta del contagiri. I freni hanno guadagnato quel pizzico di potenza e mordente in pi&ugrave; che non guasta conservando una straordinaria modularit&agrave; senza chiamare in causa l'ABS se non strettamente necessario. Difetti? Difficile trovarne, ad essere puntigliosi la corsa un pochino lunga del comando dell'acceleratore la disposizione dei comandi delle manopole riscaldate e dei fendinebbia che potevano essere integrati nei blocchetti che stonano con&nbsp;l'alto livello generale delle finiture. 

Pi&ugrave; bella, pi&ugrave; sicura e ancora pi&ugrave; facile: &egrave; la nuova Versys 650

Kawasaki Versys 650: come va

Ecco la nuova Kawasaki Versys 650

Polini pensa anche al settore delle bici elettriche con il suo nuovo dispositivo Hi-Speed.  Questo sistema , dedicato alle e-bike con motore Bosch, &egrave; studiato per sfruttare appieno le prestazioni del motore e aumentare l'assistenza attiva da 25 km/h a 50 km/h; &egrave; disponibile in due versioni, una per il motore Classic+Line ed una per i modelli Active Line e Performance Line.  Di semplice montaggio&nbsp;e minimo ingombro, l'installazione &egrave; totalmente reversibile ed &egrave; quindi possibile tornare in pochi minuti alla configurazione stardard.  Senza aprire il motore o rimuoverne i sigilli originali, Hi-Speed si colloca nello spazio interno dei carter copri motore, risultando cos&igrave; invisibile.&nbsp;  Non avendo bisogno&nbsp;di alcun settaggio o batteria (si autoalimenta) &egrave; &nbsp;pratico ed utilizzabile da tutti.  &nbsp;  Giulia Cassinelli    &nbsp;

Con questo dispositivo Polini &egrave; possibile aumentare l'assistenza attiva del motore delle e-bike

Polini Hi-Speed per le E-Bike

Ride the Way, l'App di Bosch dedicata ai motociclisti, si arricchisce di funzioni per fornire nuovi servizi agli appassionati delle due ruote. Questa evoluzione risponde alle richieste degli utenti che, in solo un anno dalla creazione, hanno effettuato circa 60.000 download dell'App in Italia, tracciando pi&ugrave; di 1.500 itinerari. Oltre 50.000 gli utenti fra App, pagina Facebook e sito internet.  L'App, diventa &ldquo;freemium&rdquo;, mantiene quindi funzioni base gratuite ampliando la propria offerta con nuove funzioni interne a pagamento ed offrir&agrave; agli utenti: -&nbsp;l'introduzione di news riguardanti la tecnologia nel mondo delle due ruote; -&nbsp;il download delle mappe per la consultazione e navigazione offline degli itinerari; -&nbsp;l'introduzione di itinerari e tour di pi&ugrave; giorni; -&nbsp;la funzione "LiveSync" per la geolocalizzazione dei compagni di viaggio lungo il percorso; -&nbsp;l'innovativo servizio di Alert, che consente ai motociclisti di inviare, in caso di problemi, un segnale di avviso ai compagni di viaggio. Mentre queste funzioni sono gi&agrave; disponibili per la versione per IOs e la web App on line, bisogner&agrave; attendere met&agrave; luglio per poterle scaricare anche su Android.  Oltre a queste novit&agrave;, sono state perfezionate tutte le funzioni preesistenti sia per IOs sia per Android, come la personalizzazione dell'interfaccia in base alla tipologia di moto e alle caratteristiche di guida, il database di itinerari da esplorare e recensire, gli eventi da creare e condividere con la community in relazione ai percorsi.  Ulteriori informazioni sul sito ufficiale. 

L&rsquo;App per il turismo si rinnova e ora offre anche funzioni la geolocalizzazione dei compagni di viaggio

Bosch Ride the Way

Il caricabatterie C3 &egrave; stato studiato da Bosch per mantenere ai massimi livelli di carica le batterie per le due ruote di tipo tradizionali, AGM oppure al gel. Inoltre, pu&ograve; essere anche utilizzato per ricaricare automaticamente e rapidamente batterie d'auto parzialmente scariche.  Pratico e compatto, il C3 eroga 6 oppure 12 Volt di tensione e promette di essere facile da utilizzare grazie a un unico tasto di selezione centrale.  Fra le caratteristiche principali,&nbsp;il monitoraggio intelligente e automatico del processo di ricarica; la funzione 'memoria' per salvare l'ultima impostazione utilizzata;&nbsp; il cavo di ricarica con spina plug-in per un immediato collegamento e scollegamento dalla batteria.  Il C3 ha diverse funzioni di protezione: il dispositivo si posiziona automaticamente in stand-by, durante processi di ricarica giudicati troppo lunghi ed &egrave; provvisto di un pratico gancio per appenderlo, se necessario, durante l'utilizzo.  &nbsp;

Studiato per mantenere ai massimi livelli di carica le batterie per le due ruote, ha anche la funzione "memoria" per salvare le ultime impostazioni

36 risultati per 'bosch'

Carburanti sintetici: passa da qui il futuro?

Con Bosch auto e moto comunicano tra loro aumentando la sicurezza

Ducati DRE Safety, a scuola di sicurezza con Bosch

Ducati DRE Safety, a scuola di sicurezza con Bosch

Bosch: sulle 2 ruote la sicurezza è intelligente

Bosch: moto connesse e sicure

Polini Hi-Speed per E-bike

Arrivano le bici Bianchi-Ducati

Bosch per la sicurezza

Bosch: la centralina del futuro

Bosch: arriva l'intelligenza digitale

Kawasaki Versys 650: come va

Ecco la nuova Kawasaki Versys 650

Polini Hi-Speed per le E-Bike

Bosch Ride the Way

Caricabatterie Bosch C3 da 6-12 Volt