Videogiochi, film&nbsp;e anche anime. Il legame tra le moto e i cartoni animati giapponesi &egrave; pi&ugrave; stretto di quanto si pensi. Nel 2016 vi avevamo parlato di Master of Torque, la mini-serie nipponica realizzata in stile anime con protagoniste le Yamaha MT. Oggi andiamo alla scoperta delle altre opere d&rsquo;animazione del Sol Levante in cui le due ruote hanno un ruolo determinante.  &nbsp;  &nbsp;    &Egrave; inedito in Italia &ldquo;Futari Daka&rdquo; (&ldquo;I falchi gemelli&rdquo;), anime del 1984-1985 dello studio Kokusai. &Egrave; uno dei pochi che si incentra principalmente sulle corse professionistiche di moto. La storia vede protagonisti, i piloti Taka Sawatari e Taka Tojo (s&igrave;, hanno lo stesso nome), acerrimi rivali. Nella sigla iniziale vennero inserite immagini reali di corse e incidenti in pista.  &nbsp;  &nbsp;    Non &egrave; mai arrivato nel nostro Paese nemmeno &ldquo;Baribari Legend&rdquo;, un film di 85 minuti realizzato nel 1987 dallo studio Pierrot. Tratto da un manga durato dal 1983 al 1991, la storia di Baribari si divide in due parti. La prima si concentra sul giro di corse illegali di moto su strade pubbliche: il protagonista Gun Koma &egrave; proprio uno di questi piloti, e corre su una Honda CB750. La seconda parte vede invece Gun gareggiare nel campionato professionistico nipponico, l&rsquo;All Japan Road Race, con una Suzuki GSX-R.  &nbsp;  &nbsp;    Sempre nel 1987, lo studio Unicorn sforna &ldquo;Circuit Angel: Resolving Starting Grid&rdquo;, film da 50 minuti che racconta la storia della liceale Mariko, che corre in moto nonostante i divieti del padre, che teme siano troppo pericolose. Mariko riuscir&agrave; anche ad iscriversi a delle corse professionistiche grazie ai consigli e agli allenamenti con Sho, ex pilota incontrato in circostanze casuali. Circuit Angel, oltre a Sport, viene per&ograve; classificato anche nelle categorie Commedia ed Ecchi. Per chi non lo sapesse, quest&rsquo;ultimo &egrave; il termine giapponese per identificare il genere erotico.  &nbsp;  &nbsp;    Motociclette e tecnologia fantasy si uniscono in &ldquo;Ride Back&rdquo;, prodotto da Madhouse nel 2009. La giovane Rin &egrave; costretta a lasciare il mondo della danza a causa di un infortunio. All&rsquo;universit&agrave; si iscrive al club dei Rideback: moto che si trasformano in robot (la fantasia dei giapponesi pu&ograve; essere perniciosa). Ne approfitter&agrave;, gi&agrave; che c&rsquo;&egrave;, per combattere un&rsquo;organizzazione paramilitare intenta a conquistare il mondo.  &nbsp;  &nbsp;    Ancora pi&ugrave; leggero e spensierato &egrave; &ldquo;Bakuon!!&rdquo;, opera del 2016 dello studio TMS. Protagonista &egrave; Sakura, svampita liceale che grazie a un&rsquo;amica si appassiona all&rsquo;improvviso al mondo delle moto e fa di tutto per ottenere la patente. In sella alla sua Honda CB400 SF, ne vedremo delle belle. Nella serie compaiono anche la Suzuki GSX400S, la Yamaha Serow25W, la Ducati 750 Super Sport e la Kawasaki Ninja.  &nbsp;  &nbsp;    Chiudiamo con l&rsquo;opera pi&ugrave; famosa di tutte, &ldquo;Akira&rdquo;, tratta dal manga di Katsuhiro Otomo serializzato dal 1982 al 1990. Dal fumetto &egrave; stato tratto, nel 1988, uno dei film anime pi&ugrave; popolari e amati di sempre, che ha fatto proseliti in tutto il mondo, anche in Italia - e Leonardo Di Caprio produrr&agrave; il remake hollywoodiano -. &ldquo;Akira&rdquo; inserisce le moto nel filone fantascientifico: la trama vede lo scontro fra Kaneda e Tetsuo, appartenenti a una gang di motociclisti, un tempo compagni, in seguito nemici. Rimase famosa, nella mente degli appassionati, il design dell&rsquo;iconica moto rossa utilizzata dal protagonista: un look sportivo ed elegante, fornito di alcune caratteristiche tecnologiche di fantasia concepite dalla mente dello stesso Otomo, che &egrave; anche regista del film. 

<p>Abbiamo selezionato i 5 migliori cartoni animati giapponesi dove le due ruote sono protagoniste, oltre al celeberrimo &ldquo;Akira&rdquo; e la sua moto rossa</p> 

Anime e moto: la TOP 5 pi&ugrave; una guest star

Al Motorcycle Show 2015 di Tokyo Yamaha ha lanciato ufficialmente la seconda stagione di "Master of Torque", la serie animata dedicata alle MT Le anime giapponesi parlano anche di passione in sella. Un gruppo di ragazzi e le loro moto, una Tokyo futuristica quasi fantastica e i suoi quartieri pi&ugrave; rappresentativi, Aoyama, Omote-Sando e Shibuya, una strada, la Route 246: si chiama "Master of Torque" ed &egrave; la&nbsp;serie animata giapponese che&nbsp;descrive&nbsp;emozioni, le sensazioni&nbsp;e tutto un universo di storie che ruotano attorno al mondo delle due ruote, in particolare a quello della famiglia delle Yamaha MT.  Ormai arrivate alla seconda stagione queste animazioni nipponiche&nbsp;cercano di avvicinare le moto all'interesse dei&nbsp; giovani, usando un linguaggio pi&ugrave; moderno e vicino alle nuove generazioni.  Quest'ultima&nbsp;serie di "Master of Torque", ispirata al Dark Side of Japan, &nbsp;&egrave; stata presentata ufficialmente da Yamaha proprio lo scorso fine settimana al Motorcycle Show di Tokyo ed &egrave; visibile solo sul canale ufficiale di YouTube della Casa dei tre diapason (clicca qui).  Ecco una piccola anteprima.    [gallery ids="20222,20221,20220"]  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Sul canale ufficiale YouTube di Yamaha arriva la seconda stagione della serie animata dedicata alle MT

"Master of Torque": la seconda serie dell'animazione di Yamaha

La Casa di Iwata presenta la seconda stagione di &ldquo;Master of Torque&rdquo;, serie animata dedicata alla passione per la famiglia Yamaha MT 

Yamaha "Master Of Torque" arriva la nuova stagione

Yamaha presenta Master of Torque, una nuova serie anime ispirata al &ldquo;Dark Side of Japan&rdquo;, la subcultura instancabile creatrice di nuove mode e idee che vive nell&rsquo;ombra in Giappone. Nel Paese del Sol Levante, che nell&rsquo;immaginario comune viene spesso considerato votato solo alla tradizione ed al rispetto, l'altra faccia &egrave; rappresentata appunto dal &ldquo;Dark Side of Japan&rdquo; che genera tendenze selvagge e magnetiche. Le stesse forze creative hanno dato forma e ispirazione ad un nuovo tipo di energia brutale che negli scorsi mesi ha portato alla ribalta le nuove Yamaha MT (abbreviazione di Master of Torque: &ldquo;due ruote tutta coppia&rdquo;), moto che vogliono trasmettere emozioni grazie all'agilit&agrave; e ai valori della coppia, a prezzi inimmaginabili fino a qualche anno fa.  Qui il link vedere la prima puntata della mini-serie animata, che &egrave; costituita da quattro episodi. I prossimi tre&nbsp; verranno rivelati dalla Casa dei tre diapason nelle prossime settimane. La serie racconta la vita dei tre giovani rider Makina, Koutaru e Dan su MT-07, MT-09 e MT-09 SR, in una Tokyo a met&agrave; tra finzione e realt&agrave;. Nel corso delle diverse puntate si scopriranno le avventure dei tre protagonisti sullo sfondo della National Route 246, una delle arterie pi&ugrave; rappresentative del Giappone che attraversa anche la capitale Tokyo.  Master of Torque &egrave; disegnato in stile anime, ovvero nello stile tipicamente nipponico che ha conquistato negli anni l&rsquo;attenzione di un pubblico trasversale, in tutto il mondo. In Yamaha fanno sapere che i valori del progetto MT sono gli stessi della miniserie, e vengono rappresentati dal termine giapponese Monozukuri, che racchiude la &ldquo;creativit&agrave; artistica basata su una fervida immaginazione&rdquo; e al tempo stesso &ldquo;la cura artigianale nella realizzazione di prodotti&rdquo;.      

Sul canale ufficiale Youtube della Casa dei Tre diapason, &egrave; on line il primo episodio di una serie anime ispirata al "Dark Side of Japan"

4 risultati per 'anime'

Anime e moto: la TOP 5 più una guest star

"Master of Torque": la seconda serie dell'animazione di Yamaha

Yamaha "Master Of Torque" arriva la nuova stagione

Yamaha Master of Torque