Si parla tanto di societ&agrave; multietnica, metropoli. Come se fosse un concetto dei giorni nostri. Ti piacerebbe avere un tale riconoscimento, che poi diventare metropoli 2020 non &egrave; una cosa cos&igrave; difficile: ci sono gli aerei, ci sono le macchine e le navi; tutti vanno ovunque!  ASCOLTA IL PODCAST:  Ascolta &quot;Adria, la Metropoli del VI secolo, ti emozioner&agrave; con la sua storia!&quot; su Spreaker.    Ebbene sai quale era la metropoli del VI sec. a. C. quando non c&rsquo;erano tutti i mezzi di oggi?  &nbsp;Era Adria caro mio, lass&ugrave; nel Veneto, sul tratto costiero dove il Po scaricava le sue acque in mare. Era Adria la metropoli che ebbe l&rsquo;onore di aver dato il nome al mare Adriatico.  Ricordalo quando sei in ammollo o a prender il sole, il Mare Adriatico, ha questo nome grazie alla Citt&agrave; di Adria! Insomma. Adria &egrave; come si suol dire un &ldquo;porto di mare&rdquo;, da qui passarono tutte le civilt&agrave; pi&ugrave; importanti!  Di storia quest&rsquo;angolo grazioso del Veneto ne ha tanta. In questi luoghi fin dall&rsquo;et&agrave; del bronzo &egrave; testimoniata la presenza dell&rsquo;uomo&hellip;  La guida da ascoltare per un conoscere Adria  Proprio perch&eacute; &egrave; la storia a caratterizzarla, &egrave; immancabile una visita approfondita nel Museo archeologico nazionale che con i suoi 1200 metri quadrati racconta lo straordinario passato della citt&agrave; portuale dal VI secolo a.C. Di particolare importanza sono le ceramiche greche e i preziosi corredi funerari con vasellame attico e bronzi etruschi di epoca tardo-arcaica e classica e i raffinati vetri del periodo romano. Se vuoi approfondire la storia dell&rsquo;espansione etrusca al nord-est d&rsquo;Italia, devi visitare questo museo!  Dal profano al sacro, un passaggio nella Cattedrale di Adria dedicata ai santi Pietro e Paolo e al museo annesso &egrave; imperdibile! Entrambi sono uno scrigno di storia e cultura del culto cristiano grazie alle prestigiose raccolte di opere d&rsquo;arte della sagrestia, gli antichi armadi in legno intagliati da Jacopo Piazzetta, veri e propri manufatti gioiello. La Cattedrale, Duomo della citt&agrave; &egrave; un monumento storico, artistico e culturale! Una chicca? Sulla zona retrostante fu edificata negli anni trenta una pregevole e suggestiva riproduzione della grotta di Lourdes.  Oltre ad aver dato il nome al Mar Adriatico, Adria ha anche un altro primato. E&rsquo; la citt&agrave; della musica! Una simpatica tradizione locale racconta che se un&rsquo;adriese d&agrave; una pedata ad un ciottolo, questo emette una nota musicale. I primi documenti che testimoniano l&rsquo;interesse per quest&rsquo;arte risalgono ai primi del 1500. Nel Teatro comunale inaugurato nel 1935 sono passati infatti in tanti&hellip; da Beniamino Gigli ai Genesis, che fecero il loro debutto in Italia proprio nel Teatro di Adria, dove devi far tappa!&nbsp;  Adria &egrave; in provincia di Rovigo, ed &egrave; una delle citt&agrave; d&rsquo;arte pi&ugrave; importanti del Polesine. Rappresenta la porta d&rsquo;ingresso del Delta del Po Veneto, un importante sito Riserva della Biosfera UNESCO. Per entrare nell&rsquo;animo di questa cittadina devi obbligatoriamente far visita al Septem Maria Museum dove ha sede la sala macchine dell&rsquo;idrovora ottocentesca di Amolara con due pompe che hanno partecipato, nel passato, alle opere di bonifica del territorio di Adria. Qui &egrave; narrata la storia dell&rsquo;acqua nel Delta e il rapporto degli abitanti con questo elemento naturale. Adiacente al museo c&rsquo;&egrave; il Ristorante Alloggio Ostello Amolara se vuoi fermarti per un riposino!  Se invece non sei ancora sfinito  Prendi la bici, si va sul Canalbianco, dove s&rsquo;innesta il complesso sistema idraulico del Delta del Po. E&rsquo; qui che la Serenissima avvi&ograve; l&rsquo;immane lavoro di canalizzazione e bonifica durato millenni. Praticamente proprio su queste terre inizia la storia evolutiva del grande delta come oggi lo conosciamo!  Ti abbiamo tramortito&hellip; tra chiese, musei e pedalate&hellip; ora andiamo nel cuore della citt&agrave;&hellip; tutti i monumenti di Adria si trovano nel suo piccolo e accogliente centro storico. Lungo le riviere respirerai un&rsquo;antica impronta di venezianit&agrave;. Ti divertirai a passeggiare tra le strade acciottolate e sotto sera, mi raccomando, lasciati tentare dai bar della zona, dove potrai vivere il tipico aperitivo veneto con un ottimo bicchiere di spritz&hellip; se la trovi&hellip; in quale panificio, non farti sfuggire la celebre ciabatta, &egrave; proprio qui che nacque la &ldquo;savata&rdquo; in dialetto nel 1982!  A cura di Fuoriporta.org  Viaggi in moto, dove andare nel weekend: tra le Colline del Prosecco 

Fine settimana in arrivo, ecco una meta da raggiugere in moto e godersi due giorni tra relax e bellezze artistiche e gastronomiche

Viaggi in moto, dove andare nel weekend: Adria e la sua storia

        Un &ldquo;buco&rdquo; di 53 milioni di euro, di questo si parlava due mesi fa in merito al sequestro da parte della Guardia di Finanza dell&rsquo;Adria International Raceway. La colpa era ricaduta sulla societ&agrave; che per un certo periodo era stata proprietaria dell&rsquo;impianto, la F&amp;M srl con sede a Roma. L&rsquo;asta, che avr&agrave; luogo entro la fine del mese di marzo, vedr&agrave; la vendita dell&rsquo;intero sito in &ldquo;modalit&agrave; spezzatino&rdquo;. Una "valigetta" per salvare il circuito La contestazione da parte dei vertici di Bioitalia, proprietaria nello scorso gennaio del circuito, era servita a poco, anzi a nulla. Immediati i sigilli e lo sgombero dei locali, con gli appuntamenti programmati&nbsp;ovviamente rinviati o spostati. Sulla grave situazione &egrave; intervenuto l&rsquo;ex sindaco di Adria ed ex pilota rally Massimo Barbujani, in una breve intervista rilasciata al sito wroomkart.it in cui ha spiegato anche cosa si intende per &ldquo;modalit&agrave; spezzatino&rdquo;: &ldquo;Rester&agrave; una scatola vuota in attesa che qualcuno, oltre ai &ldquo;contenuti&rdquo;, compri anche tutta la parte edilizia. Dovrebbe arrivare qualcuno con la famosa valigetta e comprare tutto. Entro il 31 marzo, salvo cambiamenti o arrivi di grossi investitori si andr&agrave; verso l&rsquo;asta. Ci&ograve; che non capisco &egrave; stata la quasi spettacolarit&agrave; di affrettarsi a chiudere la pista, non sarebbe di certo scappata agendo in modo meno rapido, non sarebbe cambiato nulla&rdquo;. BOLAFFI, ALL&rsquo;ASTA 100 MODELLI STORICI TRA FUORISTRADA, SCOOTER E&hellip; DA GUERRA       

Il circuito, confiscato nello scorso gennaio per fallimento della societ&agrave; che ne era proprietaria in passato, sar&agrave; messo all&rsquo;asta entro la fine di marzo 2022

Autodromo di Adria, dopo il sequestro arriva la messa all’asta

        La notizia &egrave; arrivata a sorpresa: l'autodromo di Adria ha chiuso&nbsp;in seguito a una procedura fallimentare. La storia dell'Adria International Raceway, secondo quanto rivelato dai colleghi de La Voce di Rovigo, &egrave; finita, forse definitivamente, luned&igrave; 17 gennaio 2022. Pare che alla base della chiusura ci sia un "buco" da 53 milioni di euro. VOLONT&Agrave; DI PROSEGUIRE L'ATTIVIT&Agrave; La societ&agrave; che gestisce il circuito veneto, Bioitalia, si &egrave; dichiarata estranea ai fatti. Sembra infatti che il fallimento sia da attribuire alla societ&agrave; che gestiva l'autodromo precedentemente. Bioitalia inoltre dichiara di avere in essere un preliminare per il quale ha versato una caparra di 1,5 milioni di euro circa: in virt&ugrave; di questo accordo, la stessa Bioitalia ritiene di avere il diritto di proseguire le attivit&agrave;. IL 2021 DELLA MOTO: UN ANNO IN BREVE DALLA A ALLA Z La richiesta di prosecuzione &egrave; stata gi&agrave; inviata al giudice, per l'attesa di tutti i fan e gli appassionati spesso presenti all'autodromo. Si attendono aggiornamenti, anche per l'organizzazione delle diverse gare in programma sul circuito, tra le diverse categorie.       

Procedura fallimentare per l'Adria International Raceway: ma la societ&agrave; che gestisce il circuito veneto si &egrave; dichiarata estranea e ha gi&agrave; richiesto di proseguire l'attivit&agrave;

Adria, chiude l'autodromo: c'è un "buco" da 53 milioni di euro

A Ronchi dei Legionari (Gorizia) &egrave; arrivato il tempo di scaldare i motori e far rombare le motociclette: sta per andare in scena la 17esima edizione del Motoincontro di Santo Stefano, che ogni anno attira schiere di appassionati del genere e le unisce nel nome della passione motociclistica.  Raduno Babbi Natale in moto, l&#39;iniziativa benefica  PROGRAMMA - Nella frazione di Vermegliano, piccolo centro del Friuli Venezia-Giulia, il gruppo degli Adria Bikers organizza ogni anno la manifestazione nella giornata del 26 dicembre. Musica live al centro dell&rsquo;intrattenimento: quest&rsquo;anno saranno i C-Stones e i 22Top a infiammare l&rsquo;atmosfera a suon di rock&rsquo;n&rsquo;roll. Ovviamente buon cibo e birra accompagneranno la giornata dei motociclisti, che si ritroveranno alle 12:00 in via Garibaldi e si produrranno in un bike tour per le vie della zona. L&rsquo;appuntamento &egrave; subito dopo Natale, gli ingredienti per un successo ci sono gi&agrave; tutti. 

&nbsp;A Vermegliano, in provincia di Gorizia,&nbsp;la 17esima edizione del Motoincontro post natalizio. Musica rock, cibo e ovviamente tour motociclistico&nbsp;al centro della manifestazione post-natalizia

A Santo Stefano Motoincontro con il gruppo Adria Bikers

        La 28&deg; edizione dell&rsquo;Euroraduno attende tutti i Lambretta Club del vecchio Continente dal 1&deg; al 4 giugno all&rsquo;autodromo di Adria, in provincia di Rovigo, per festeggiare in Italia i 70 anni dalla nascita della prima Lambretta, la &ldquo;M&rdquo;, poi denominata &ldquo;A&rdquo; quando nacque la successiva &ldquo;B&rdquo;. Organizzato dal Lambretta Club d&rsquo;Italia, il sodalizio che nel nostro Paese riunisce quasi 3.000 soci e pi&ugrave; di 20.000 Lambrette (tutte perfettamente conservate), il raduno di Adria, che attraverser&agrave; le pi&ugrave; belle localit&agrave; del Delta del Po, vedr&agrave; la partecipazione di ben 1.800 lambrettisti: appassionati proprietari provenienti non solo dall&rsquo;Europa (768 italiani, 649 inglesi, 51 svizzeri, 46 scozzesi, 39 austriaci e 39 polacchi, 28 irlandesi, 22 belgi, ecc.) ma fra gli altri anche in 27 dagli Stati Uniti, in 5 dall&rsquo;Australia, 1 dal Brasile e 2 dal Vietnam. La parte del leone fra gli italiani la fa il Lambretta Club Triveneto con 128 iscritti, seguito dal Friuli con 83 e dal Lazio con 60. Il Lambretta Club d&rsquo;Italia ha come scopo la tutela e la diffusione del glorioso patrimonio storico della Lambretta Innocenti attraverso la conservazione, la manutenzione e il censimento degli scooter, la tutela di attivit&agrave; sportive, ricreative e culturali che vedono la Lambretta protagonista, oltre ad assistere i propri soci nella gestione amministrativa dei loro scooter. LA STORIA - La Lambretta nacque nell&rsquo;autunno del 1947 a Lambrate, nella periferia di Milano (da cui prese il nome) dall&rsquo;intuizione di Ferdinando Innocenti, imprenditore nel settore dei tubi in acciaio per i ponteggi, che fece creare dagli ingegneri Pierluigi Torre e Cesare Pallavicino uno scooter che avrebbe motorizzato, assieme alla temibile rivale Vespa, tanti italiani alla ricerca di un mezzo di locomozione solido ed economico. La Lambretta ebbe subito un grande successo: venne prodotta in vari modelli (anche motofurgoni) per circa 25 anni e costruita su licenza anche in Brasile, Argentina, Cile, Colombia, Indonesia, Pakistan, Turchia, Spagna e persino India, dove la SIL la produsse addirittura sino al 1997, avendo rilevato dall&rsquo;Innocenti le linee di montaggio. Dopo l&rsquo;incredibile successo e molte traversie l&rsquo;Innocenti, che come &egrave; noto produsse anche automobili fra cui la celeberrima Mini Minor, chiuse i battenti nel 1971, ma decine di migliaia di Lambrette ancora oggi percorrono le strade di tutto il mondo, custodite e curate gelosamente dai loro proprietari, che formano le decine di Lambretta Club esistenti nel mondo. ESEMPLARI RARI - Alla quattro giorni del raduno europeo di Adria arriveranno alcune Lambrette storiche, fra cui la &ldquo;Siluro&rdquo; da record di velocit&agrave; e la celebre Lambretta d150 di Cesare Battaglini, conosciuto come il pi&ugrave; grande lambrettista di tutti i tempi, passato alla storia per i suoi incredibili viaggi nei posti pi&ugrave; sperduti del mondo in sella alla sua fidata Lambretta. Nell&rsquo;autodromo di Adria, base del raduno, i Lambretta Club regionali italiani offriranno ai partecipanti le specialit&agrave; gastronomiche delle loro terre, mentre non mancheranno stand per la vendita di gadget e altri specializzati nell&rsquo;offerta di ricambi, a volte introvabili, oltre all&rsquo;esibizione di band musicali, a manifestazioni di regolarit&agrave; a cronometro in pista, al concorso d&rsquo;eleganza, alla presentazione della Nuova Lambretta e all&rsquo;esibizione di piloti professionisti in sella a Lambrette elaborate per le competizioni. Il programma per i lambrettisti iscritti prevede anche singolari gite nel territorio circostante del Polesine, con puntate a Venezia, Chioggia, Cavarzere, Rosolina e Loreo e nelle oasi naturali del Delta del Po. C&rsquo;E&rsquo; ANCHE IL FRANCOBOLLO - I 70 anni della Lambretta verranno festeggiati in modo particolare grazie ad un francobollo speciale, emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e distribuito dalle Poste Italiane che, assieme ad una cartolina specifica preparata per l&rsquo;occasione e ricavata da una locandina originale degli anni &lsquo;50, i partecipanti al raduno potranno trovare venerd&igrave; 3 giugno ad Adria assieme al carismatico &ldquo;annullo postale primo giorno&rdquo;: un evento che da solo aiuta a comprendere l&rsquo;importanza e la immutata grandezza della Lambretta nel tempo. Qui il programma dettagliato.       

All'autodromo di Adria dall'1 al 4 giugno il 28&deg; Euroraduno ufficiale: attesi &igrave; oltre 1.800 lambrettisti provenienti da tutta Europa e non solo. Ci sar&agrave; anche il francobollo celebrativo speciale

Lambretta festeggia i 70 anni

        Kymco ha deciso di creare un feeling pi&ugrave; sportivo all'interno del suo marchio e ha scelto di unirsi ad uno specialista della velocit&agrave; come Malossi. Dal 23 al 25 di settembre sul circuito di Adria, in provincia di Rovigo, si sfideranno12 dei pi&ugrave; capaci piloti di scooter provenienti da diversi Paesi. Tutti gli scooter saranno dei Kymco Downtown 350, equipaggiati con componentistica Malossi. e saranno uguali sul piano delle prestazioni. Le gare saranno trasmesse in diretta streaming con commento in lingua inglese, per via dell'internazionalit&agrave; della partnership. I piloti provengono da tre diversi Continenti e saranno coinvolti in prove libere, due sessioni di qualificazione e la gara vera e propria, con un importante premio per i migliori tra loro. Il World Malossi Day &egrave; organizzato all'interno dei Trofei Malossi, la serie di gare monomarca dell'azienda. Questo evento ha una storia ormai decennale e ogni anno ospita le finali di questa competizione che ha preso vita ormai trent'anni fa e ha portato in pista centinaia di piloti, molti dei quali provenienti dall'estero per questa gara in particolare. Malossi prosegue cos&igrave; la sua tradizione di collaborazioni sul piano delle competizioni con produttori internazionali di moto e scooter come Kymco, per creare il miglior ambiente possibile dove poter godere appieno dei motori e delle parti speciali che produce. &nbsp;       

Dal 23 al 25 settembre sulla pista di Adria 12 piloti si sfideranno sui Kymco Downtown 350 al World Malossi Day

World Malossi Day, in pista con i Kymco Downtown

Conto alla rovescia per la seconda edizione dei&nbsp;&ldquo;Donneinsella Days&rdquo; &nbsp;il 25-26 luglio in collaborazione con il Circuito di Adria. Il raduno, creato per festeggiare le oltre 750 allieve che hanno partecipato ai corsi dal 2008 ad oggi, prevede una due giorni ricca di attivit&agrave;.&nbsp; Il programma si articola tra&nbsp;corsi in pista, prove libere, mini corsi principianti per tutte le neofite, motogiro sul Delta, mini corsi di enduro e presentazione del programma viaggi.  Sabato 25 Luglio  Ore 9:00 - Accreditamento  Ore 9 / 17 - Prove libere&nbsp;con moto propria (aperte a tutti)  Ore 10 / 16 - Corsi moto principianti&#8232;: Primi passi per le neofite in sella alle Van Van seguite da istruttori  Ore 10 / 19&nbsp;- Demo Ride Suzuki con la possibilit&agrave; di provare gratuitamente tutti i modelli della casa  Ore 10 / 18&nbsp;- Mini corsi moto enduro principianti:&nbsp;&#8232; percorso sterrato preparato all&rsquo;interno del circuito per brevi lezioni base di enduro.&nbsp;Le moto sono messe a disposizione&nbsp;dall&rsquo;organizzazione  Ore 15 / 20&nbsp;- corso di guida sicura in pista&nbsp;- no moto racing.&#8232; Dalle 15 alle 17 nozioni teoriche e prove di traiettoria su piazzale.&#8232; Dalle 17 alle 20 pista. Max 6 allievi per istruttore. Con moto propria o dell&rsquo;organizzazione  Ore 20:30&nbsp;- Serata con grigliata e musica dal vivo.  Ore 22:00 - Gara di kart  Domenica 26 luglio  Ore 9 / 17&nbsp;- Prove libere&nbsp;con moto propria (aperte a tutti)  Ore 10 / 16 - Corsi moto principianti&#8232; - Primi passi per le neofite in sella alle Van Van seguite dai nostri istruttori  Ore 10 / 18&nbsp;- Mini Corsi Moto Enduro Principianti&nbsp;Le moto sono messe a disposizione&nbsp;dall&rsquo;organizzazione  Ore 11 / 17&nbsp;&nbsp;- Motogiro: &#8232;percorso tratto dalla guida culinaria de "Il Mangelo" studiato da Donneinsella  Dove dormire: chi ha un camper o una tenda pu&ograve; pernottare gratuitamente all&rsquo;interno del circuito negli spazi prestabiliti.

Il 25 e 26 luglio secondo appuntamento al circuito di Adria con l'evento creato per le motocicliste

Raduno Donneinsella 

Appuntamento al circuito di Adria il 25 e il 26 luglio per la seconda edizione di  &ldquo;Donneinsella Days&rdquo;.  Il raduno &egrave; stato creato per festeggiare le oltre 750 allieve che hanno partecipato ai corsi organizzati da Donneinsella dal 2008 ad oggi.  Durante le due giornate di festa ci saranno corsi in pista,&nbsp;prove libere,&nbsp;mini corsi principianti per le neofite,&nbsp;motogiro sul Delta,&nbsp;mini corsi di enduro,&nbsp;presentazione del programma viaggi 2015/16.  "Donneinsella" organizza anche viaggi in&nbsp; moto soprattutto nel deserto per motocicliste. Nelle immagini, alcuni momenti di una "spedizione" in&nbsp; Tunisia dove 6 motocicliste, ognuna con la moto propria (o a noleggio) &egrave; stata alle prese con dune e mulattiere.      

Al circuito di Adria il 25 e il 26 luglio per la seconda edizione del raduno, che festeggia le 750 allieve dei corsi al femminile

Donneinsella days

L'ingegnere olandese Jan Witteveen, vincitore di 40 titoli mondiali tra l'off-road e il mondiale di velocit&agrave; (tra cui quelli conquistati da Max Biaggi con l'Aprilia 250), ha presentato a Trieste il Campionato Europeo di Velocit&agrave; Stock 250 4 Tempi, che si svolger&agrave; nel contesto del Campionato Alpe Adria.  L'ing. Witteveen ha spiegato le caratteristiche tecniche delle moto che saranno ammesse a partecipare a questa serie, fortemente voluta dalla Federazione Motociclistica Europea, per dare ai giovani piloti un campionato economico e "facile" nel quale muovere i primi passi in ambito continentale.    "Questa serie &egrave; l'idea che mancava!" ha commentato Witteveen. "Passare dalle minimoto direttamente in Moto3 &egrave; dura, la Stock 250 4 tempi &egrave; il perfetto gradino intermedio. La moto &egrave; leggera - circa 90 kg - e la potenza &egrave; ben bilanciata: 35-36 cavalli, uguale per tutte le moto grazie ad una centralina unica. La moto cosa meno di 10.000 euro, ma questo non significa minor sicurezza o validit&agrave;. Significa solo che non ci sono materiali costosi come il carbonio, il titanio o il magnesio, ma l'alluminio e l'acciaio sono sufficienti per costruire un'ottima moto! Queste moto richiamano le 125 Sport Production degli anni Novanta: e da quel campionato sono usciti piloti come Capirossi, Biaggi e Rossi".  Una delle moto che prender&agrave; parte al nuovo campionato &egrave; stata protagonista della presentazione: &egrave; realizzata da Franco Moro, ma il campionato &egrave; aperto a tutti i Costruttori.  "Il nuovo campionato Europeo Stock 250 sta suscitando grande attenzione", ha aggiunto Luigi Favarato, presidente dell'Alpe Adria Motorcycle Union (nella foto in apertura con Peter Balaz, anche lui di Alpe Adria). "Squadre e piloti da Francia, Spagna, Germania, Olanda, Slovacchia, Repubblica Ceca e Italia si sono gi&agrave; iscritti per partecipare. Nelle prossime settimane presenteremo la serie in altri Paesi europei dell'area Alpe Adria. Siamo orgogliosi di essere i promotori di questo nuovo campionato che correr&agrave; nel contesto dell'Ape Adria. Dar&agrave; a molti giovani piloti l'opportunit&agrave; di vivere un'esperienza importante nella loro carriera sportiva".  E' stato reso noto anche il calendario del campionato europeo Stock 250 4 tempi:  17 maggio Adria Raceway (Italia) 31 maggio Pannoniaring (Ungheria) 21 giugno Grobnik (Croazia) 19 luglio&nbsp; Most (Repubblica Ceca) 9 agosto Hungaroring (Ungheria) 13 settembre Slovakiaring (Slovacchia) Fiammetta La Guidara &nbsp;

Presentato a Trieste dall'ingegner Jan Witteveen il campionato europeo Stock 250 4 tempi che debutta quest'anno: economico e "facile", punta ai giovani!

Velocit&agrave; per giovanissimi: Europeo 250 Stock

Per festeggiare le oltre 600 allieve che hanno partecipato ai corsi di guida dal 2008 ad oggi, nasce la prima edizione di "Donneinsella Days", in programma nel weekend del 26 e 27 luglio sul circuito di Adria. Il programma, rigorosamente dedicato alle "ladies" prevede corsi in pista, prove libere, minicorsi per principianti, motogiro sul Delta, minicorsi di enduro, presentazione del programma viaggi in collaborazione con Desartica e anche il Suzuki Demo Ride con la possibilit&agrave; di provare tutti i modelli della Casa giapponese.  Tutti i dettagli della manifestazione sono sul sito di Donneinsella.

Il 26 e 27 luglio appuntamento riservato alle ladues nel circuito di Adria con corsi in pista, prove libere e minicorsi per principanti

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