        Il leggendario pilota australiano di motocross Robbie Maddison sta preparando un nuovo spettacolo mozzafiato in sella alla sua moto d'acqua (nel 2021 si lanci&ograve; da un elicottero in sella). Questa volta, invece di attraversare lo Stretto di Istanbul, Maddison e la sua famiglia stanno sperimentando le capacit&agrave; della loro "moto d'acqua" nella soleggiata San Diego, in California. Lo specialista di videocamere d'azione Insta360 ha documentato il dietro le quinte di questo evento e ha realizzato un video che cattura la storia e le acrobazie del campione. Tra follia e affetti famigliari Maddison ha raccontato come la sua famiglia e la troupe di Insta360 abbiano "impacchettato" la loro moto d'acqua e si siano recati sulla spiaggia per girare le scene del video. Per garantire la sicurezza, Maddison ha installato un airbag sul serbatoio della moto, pronto per essere attivato in caso di emergenza. Per fortuna, durante la prova la troupe ha potuto catturare le immagini senza doverlo utilizzare. Successivamente gli operatori si sono spostati su una splendida collina vicino alla spiaggia per girare alcune riprese "furtive". Non tutti i vicini si sono rivelati entusiasti di assistere a queste acrobazie, ma il gruppo &egrave; riuscito a ottenere le scene desiderate prima di andarsene. Il video Insta360 offre anche una visione anche "intima" e quasi romantica della vita familiare di Maddison, mostrando lui e i suoi figli cavalcare insieme. Maddison ha inoltre dichiarato di essersi ispirato ad altri leggendari piloti come Evel e Robbie Knievel, e di aver preso nel suo passato coraggiose decisioni nella sua vita grazie a loro.  ANCMA CONTRO IL COMMERCIO DI MOTOCROSS ILLEGALE: OCCHIO AGLI SCONTI       

Il dietro le quinte della nuova sfida della leggenda australiana nella sua ultima avventura acquatica a San Diego

Robbie Maddison: acrobazie in acqua con la moto da cross

Incidenti, esplosioni, ribaltamenti e acrobazie di ogni genere in sella alle moto compaiono ormai regolarmente nella maggior parte dei film che escono in sala. Film, questi, o ancora meglio blockbuster, che proprio grazie a queste scene d&rsquo;azione frenetiche e al limite del possibile hanno saputo attirare milioni di persone al botteghino.  Ma quanto c&#39;&egrave; di vero nelle scene in moto presenti nei film? Ha provato a spiegarlo Casey Stoner, due volte campione del mondo MotoGP, che insieme ad Entertainment Insider ha valutato alcune delle acrobazie pi&ugrave; famose comparse sul grande schermo.  Noi ve ne riportiamo alcune, andiamo a scoprirle insieme e nel finale... il video dove il Campione del mondo spiega le scene che leggerete qui, pi&ugrave; quattro... bonus track.  The Matrix Resurrections: una Ducati Scrambler per Neo  &nbsp;  John Wick: Capitolo 3 &ndash; Parabellum (2019)    Il primo film ad essere messo sotto la lente da Stoner &egrave; John Wick 3 e le scene prese in esame sono ben tre: quella in cui Keanu Reeves guida una moto con una mano mentre fa oscillare una spada da samurai con l&#39;altra, quella in cui una moto si ribalta all&#39;indietro durante un inseguimento e quella in cui sempre Reeves, nei panni di John Wick, si va letteralmente a schiantare dopo aver toccato una linea di mezzeria forse un po&rsquo; troppo scivolosa. Secondo Casey, ad esclusione dell&rsquo;ultima scena, per lui abbastanza realistica, il resto non ricalcherebbe appieno la realt&agrave;.  &ldquo;Le linee bianche bagnate sono come il ghiaccio &ndash; dice Stoner &ndash; ed &egrave; normale cadere non appena esse vengono toccate. A parte questo per&ograve;, per il resto non c&rsquo;&egrave; molto realismo in quello che si vede&quot;.  &nbsp;  Mission: Impossible - Rogue Nation (2015)    Anche per le scene viste nella pellicola con protagonista Tom Cruise, Stoner non ci va certo leggero. Secondo il due volte campione del mondo, infatti, guidare senza casco - come si vede durante una delle scene di inseguimento - e a quelle velocit&agrave; non sarebbe affatto possibile. Cos&igrave; come non ha avrebbe senso la scena in cui Ethan Hunt (Tom Cruise) tocca in piega l&rsquo;asfalto con il ginocchio.  &ldquo;Noi piloti &ndash; spiega Stoner - lo facciamo fondamentalmente per avere un&#39;idea di dove sia il terreno. Ci d&agrave; una comprensione di dove sono i nostri angoli di piega e cose di questo tipo. Ora, senza la saponetta, farlo ha ben poco senso&rdquo;.  &nbsp;  Skyfall (2012)    Quasi tutto possibile, invece, quello che accade in Skyfall, 23&ordm; film della serie di 007 diretto da Sam Mandes. Il due volte campione della classe regina, infatti, dopo aver assistito alla scena in cui James Bond guida la sua moto su per una tromba delle scale e sopra i tetti di alcune case ha spiegato:&nbsp;&ldquo;Non &egrave; cos&igrave; difficile far questo tipo di cose. Salire le scale su una moto, ad esempio, non &egrave; affatto cos&igrave; complicato. Non lo sarebbe neanche per me, che non sono un pilota tecnico come possono esserlo gli stuntman dei film&rdquo;.  Easy Rider, un film icona del motociclismo che non parla di moto  &nbsp;  The Matrix Reloaded (2003)    Acrobazie e salti, quelli visti in Matrix Reloaded, che secondo Stoner non sarebbero affatto possibili da replicare nella vita reale. Saltare dal camion come fa Trinity (Carrie-Anne Mos) durante una delle scene del film sarebbe stato possibile, infatti, solo con una moto da cross e mai con una da strada e con ben due persone su di essa. &ldquo;Fondamentalmente &egrave; quasi impossibile che possa accadere una cosa del genere&rdquo;, ha affermato l&rsquo;ex ducatista.  &nbsp;  Terminator 2: Il giorno del giudizio (1991)    Anche sulla pellicola diretta da James Cameron, il campione del mondo MotoGP non ha gradito la fisica di alcune acrobazie, ritenendole poco vicine a quello che in realt&agrave; potrebbe accadere al di fuori di uno schermo cinematografico. La scena presa in esame &egrave; quella della rocambolesca fuga nei canali fluviali di Los Angeles in cui Arnold Schwarzenegger (Terminator) esegue dei salti a dir poco eccessivi per una moto prestante come una Harley-Davidson. &ldquo;Anche in questo caso &ndash; spiega Stoner - una moto grande e pesante come una Harley non pu&ograve; riuscire ad atterrare in quella maniera. Solo una moto da cross potrebbe riuscire a fare quel salto senza per questo andare in mille pezzi&rdquo;.  &nbsp;  La grande fuga (1963)    Chiudiamo la simpatica classifica con una delle acrobazie pi&ugrave; famose in sella ad una moto dell&rsquo;intera storia del cinema. Stiamo parlando del salto eseguito dal leggendario Steve McQueen in &ldquo;La Grande Fuga&rdquo;, film del 1963 diretto da John Sturges.  Quello che la leggenda hollywoodiana esegue in sella ad una Triumph TR6 Trophy mascherata come se fosse una BMW bellica, infatti, secondo Stoner &egrave; decisamente possibile.  &ldquo;Steve McQueen &egrave; una leggenda assoluta e penso che abbia eseguito lui stesso la maggior parte delle sue acrobazie in sella ad una moto. Era semplicemente incredibile perch&eacute; non c&#39;erano effetti speciali o cose del genere, quindi &egrave; stato un salto pulito, onesto e assolutamente possibile&rdquo;.    Va all&#39;asta la Husqvarna Viking 360 di Steve McQueen 

Quanto c&#39;&egrave; di vero nelle scene in moto presenti nei film? Ha provato a spiegarlo il due volte campione del mondo MotoGP, che insieme ad Entertainment Insider ha valutato alcune delle acrobazie pi&ugrave; famose comparse sul grande schermo&nbsp;

Moto e cinema, tra finzione e realt&agrave;: Casey Stoner spiega le acrobazie nei film

La showgirl si gode il relax tra Hawaii e Bahamas, dove sta trascorrendo queste settimane insieme al marito Brian Perri e alla figlia Skyler Eva. Sempre in splendida forma, nonostante le quasi 41 candeline, l'ex velina è una grandissima appassionata di sport e lo dimostra in questo video. La vediamo sfrecciare senza paura su una moto d'acqua, in piedi sulla sella e regalando acrobazie ai suoi followers. Il video è stato infatti pubblicato in una delle sue Instagram Stories, deliziando i suoi 2,3 milioni di seguaci.

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        E chi l&rsquo;avrebbe mai detto che ci sarebbe stato qualcun altro in grado di camminare (o guidare) sull&rsquo;acqua? Ci ha pensato Robbie Maddison a bissare il miracolo. Il curriculum del pilota acrobatico australiano parla da s&eacute;: 15 anni di premi vinti tra motocross e supercross e un'innata passione per il pericolo, con salti e acrobazie che non ci sentiamo assolutamente di raccomandare, almenoch&eacute; non siate stuntman professionisti.  MISSIONE PERICOLO - Dal 2015 Robbie Maddison, poi, ha trovato una nuova compagna per le sue scorribande: una moto da motocross messa a punto per l&rsquo;acqua. Nel 2017 ha stabilito il record mondiale per la distanza pi&ugrave; lunga percorsa &ldquo;guidando&rdquo; sull&rsquo;acqua. E adesso ha deciso di mettere in mostra le sue abilit&agrave; in Grecia (a Mykonos), come si vede del video che sta circolando in rete da qualche giorno.  PASSIONE VIDEO - Robbie Maddison non &egrave; nuovo di riprese. Prima il breve documentario &ldquo;Pipe Dreams&rdquo; che racconta le sue acrobazie sulle acque di Tahiti, adesso sembra che stia preparando (sempre con RedBull) il sequel. La meta &egrave; proprio Mykonos, con il pilota americano Aaron Colton che si destreggia in equilibrio sulla sella di una (pare) Triumph Street Triple. Continuano quindi le camminate sull&rsquo;acqua di Maddison ma qualcosa, almeno in questo video, sembra andare storto. L&rsquo;australiano, infatti, non riesce a terminare la falcata fino alla riva insieme alla sua moto da cross munita di speciali sci sotto le ruote. Della serie, anche i migliori sbagliano.       

Il pilota acrobatico australiano, gi&agrave; recordman mondiale per la distanza pi&ugrave; lunga percorsa &lsquo;guidando&rsquo; sull'acqua, in un video in rete d&agrave; nuovamente prova delle sue abilit&agrave;

Robbie Maddison, in moto sulle acque di Mykonos

Seppur affascinanti, le acrobazie&nbsp;in moto, non dimentichiamo una cosa importante: spettacoli&nbsp;come quello proposto dal protagonista delle sequenze che vi mostriamo,&nbsp;a bordo di una Harley Davidson Road Glide, sono soprattutto non ammesse dalla legge. Oltre che contrarie ad ogni regola del buon senso e del vivere civile.&nbsp;  IL &quot;PILOTA&quot; prima si diverte a mettere di traverso la moto sull&rsquo;asfalto bagnato, poi impenna in maniera vertiginosa arrivando a sfiorare il terreno con la coda. E tutto questo in mezzo al traffico, mettendo in pericolo se stesso e gli altri.   

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