        La bellezza degli Appennini. Questo itinerario abruzzese parte da Ortona, in provincia di Chieti. Puntando verso nord, si raggiunge velocemente la statale Tiburtina, per poi proseguire spediti in direzione Scafa, pronti a entrare nel vivo dell&rsquo;itinerario. Seguendo le indicazioni per Caramanico Terme, lungo la SR487, lo scenario cambia velocemente e alla noia del tratto iniziale si sostituisce l'adrenalina delle prime curve che salgono in quota, doppiando il piccolo centro di San Valentino fino a lambire l'area pi&ugrave; a nord della Riserva Naturale della Valle dell'Orfento. Indice:  Caramanico Terme: fra chiese, storia e antichi palazzi Le Svolte di Popoli: un percorso imperdibile Qual'&egrave; la moto migliore per i viaggi in moto in Abruzzo (pag.2)  Caramanico Terme: fra chiese, storia e antichi palazzi  Caramanico Terme, inserita nella lista dei &ldquo;Borghi pi&ugrave; Belli d'Italia&rdquo;, invita alla sosta tra i vicoli ombrosi del centro storico, le suggestive case-mura di origine medievale e le pittoresche fontane storiche, come quella di San Nicola del 1400. La strada continua ad arrampicarsi fino a Sant'Eufemia, piccola cittadina sorvegliata dalla Maiella Madre e dalle creste del Morrone. Da non perdere, come un presepe adagiato tra i monti, il vicino borgo medievale di Roccacaramanico, dichiarato &ldquo;Meraviglia Italiana&rdquo; all'interno del progetto curato dal Forum Nazionale Giovani, che ha portato a individuare, in tutta Italia, 500 siti paesaggistici, culturali e storici di particolare pregio e interesse. Si corre in quota tra boschi e valli incantate fino a raggiungere i 1282 metri del Passo San Leonardo: atmosfere dal fascino tibetano, che raccontano un territorio dalla bellezza estrema e defilata. Da qui inizia la vorticosa discesa che tra curve e vedute sulla valle Peligna conduce a Pacentro, annunciata dalle torri quadrate di Castel Cantelmo. Da non perdere il centro storico, tra preziosi edifici e di culto e antichi palazzi nobiliari come Palazzo Tonno, cos&igrave; chiamato per la famosa &ldquo;petra tonna&rdquo; (la pietra dello scandalo su cui era obbligato a sedersi, completamente nudo, chi non pagava i propri debiti). Le tappe successive sono Sulmona, citt&agrave; di Ovidio e patria dei confetti &ndash; per i pi&ugrave; golosi, immancabile &egrave; una sosta allo shop Pelino &ndash; e Popoli, che oltre alle belle chiese, alla Taverna Ducale e alle sorgenti del Pescara, &egrave; conosciuta tra gli appassionati di motori per aver dato i natali a Corradino D&rsquo;Ascanio, progettista della Vespa e inventore dell&rsquo;elicottero. Le Svolte di Popoli: un percorso imperdibile  Partono da qui le &ldquo;Svolte di Popoli&rdquo;, strada in cui si corre una celebre cronoscalata. Per raggiungerle bisogna seguire le indicazioni per L&rsquo;Aquila. Asfalto perfetto, carreggiata ampia e curve dalla geometria elicoidale dominano la scena fino al bivio per San Benedetto in Perillis, lungo un percorso panoramico, con splendide vedute sul gruppo della Majella. Proseguendo, la strada che porta a San Benedetto in Perillis e? talmente piacevole da percorrere, curva dopo curva, alla scoperta di una natura bucolica e defilata, che si vorrebbe quasi non finisse mai. L&rsquo;ingresso in questo minuscolo paesino regala la tipica emozione da macchina del tempo, con la suggestiva piazzetta dal fondo acciottolato che sembra giunta dritta da un&rsquo;altra epoca. Si chiude il cerchio tornando a Popoli, lungo la strada che corre parallela a quella delle &ldquo;Svolte&rdquo; per poi far rientro a Chieti e Ortona ripercorrendo la via dell&rsquo;andata. Nella pagina successiva consigliamo la moto pi&ugrave; adatta con cui avventurarsi in questo itinerario! &nbsp; Qual'&egrave; la moto migliore per i viaggi in moto in Abruzzo La Ducati SuperSport 950, dal chiaro family feeling con la lontana cugina Panigale, nasce per ricercare il miglior equilibrio possibile tra efficacia, performance e sfruttabilita? effettiva su strada, senza affaticare troppo sulle medie percorrenze. Il bicilindrico Testastretta di 937 cc eroga 110 CV, non tantissimi ma piu? che sufficienti per martellare l&rsquo;asfalto con gusto su un percorso come questo. Il dato di 93 Nm a 6500 giri/minuto, invece, e? il picco di coppia di un mezzo che punta forte su un&rsquo;erogazione centrata al divertimento nel misto, su una ciclistica affilata e su sistemi elettronici di ultima generazione. PROVA DUCATI SUPERSPORT 950, I VOTI DEL #SOTTOESAME Le sospensioni, sulla piu? sofisticata versione S, sono entrambe O?hlins pluriregolabili. La caratteristica alla guida piu? evidente? La solidita? e la precisione della ciclistica. Si stacca forte con grande controllo. L&rsquo;entrata in piega e? fulminea e, raggiunto il punto di corda, la moto fila via in percorrenza come un treno, mantenendo la traiettoria senza incertezze e, soprattutto, digerendo bene anche le piccole correzioni con i freni. E poi il motore, esplosivo ai medio-bassi, che su un percorso come questo &ndash; dove conta la capacita? di scaricare velocemente i cavalli a terra nei brevi rettilinei, e il &ldquo;calcio nel didietro&rdquo; in uscita di curva &ndash; risulta vincente. Il prezzo della versione S parte da 17.890 Euro.  ITINERARI MOTO SARDEGNA: LE MINIERE DI MONTEVECCHIO        

Le svolte di Popoli. Una delle strade pi&ugrave; belle dello Stivale. Ecco con che moto ci siamo divertiti noi

Itinerari moto Abruzzo: tra Caramanico Terme, Sulmona e Popoli

In sella alla sportiva di Borgo Panigale su una delle strade pi&ugrave; emozionanti d&rsquo;Italia, quella delle &ldquo;svolte&rdquo; di Popoli. In collaborazione con Pirelli, Ducati e Guglielmetti Gomme

Sportive on the Road: in Abruzzo con la Ducati SuperSport 950 S

        Un giro turistico su due ruote tra le strade abruzzesi con la community di Motoskills e noi di InMoto con tappa presso lo&nbsp;stabilimento Honda di Atessa (Chieti): la quinta edizione del Technical Forum &egrave; andata in scena dal 4 al 6 settembre ed &egrave; stata un successo. Vi raccontiamo giornate tra motociclette, lezioni tecniche, Blockhaus, Gran Sasso. &nbsp;  IL VENERD&igrave; Dopo la conferma arrivata a fine luglio, nonostante gli ostacoli causati dal Covid, Honda ha aperto le sue porte a 30 persone pi&ugrave; lo staff per la visita del venerd&igrave; e messo a disposizione 20 moto per il giro turistico del sabato sul Blockhaus. Come da tradizione, l&rsquo;evento &egrave; partito dal gioved&igrave; sera con l&rsquo;appuntamento alla "Pecora Matta" da &nbsp;di Casoli per la cena di &ldquo;iniziazione&rdquo;. Venerd&igrave; mattina, invece, svolti tutti i controlli anti-Covid, &egrave; iniziata la visita allo stabilimento Honda. La durata &egrave; stata pi&ugrave; breve del solito ma c&rsquo;&egrave; stato il tempo di vedere da vicino l&rsquo;assemblaggio motori, la saldatura e la verniciatura, poi la linea di produzione che quest&rsquo;anno &egrave; impegnata sull&rsquo;SH 150. Scatta sempre una leggera emozione, quando si vede lo scooter uscire dalla zona di montaggio e accendersi per la prima volta. Completato il collaudo, si passa al controllo qualit&agrave; per poi arrivare al reparto imballaggio, pronto per essere confezionato e portato via. Completata la visita, si passa al Technical Forum, tenuto da Luca Fiorentino, detto &ldquo;Lukethebike&rdquo;, tecnico e collaudatore Honda. L&rsquo;argomento di quest&rsquo;anno sono i lubrificanti: una lezione-chiacchierata, tra interazione e domande sull&rsquo;argomento. A fine giornata, c&rsquo;&egrave; spazio per gli interventi di Motoskills e del nostro direttore Andrea Padovani sul tema della sicurezza stradale. Naturalmente, come da tradizione, la giornata si conclude con la cena a La Villetta di Fara San Martino. &nbsp; DUE GIORNI IN MOTO Il sabato e la domenica sono stati dedicati alle uscite in moto: la prima tappa &egrave; stata il Blockhaus, a quota 1920 metri, dove il panorama ruba la scena. Il percorso per arrivarci, rispetto alle scorse edizioni, &egrave; cambiato: Lukethebike ha scelto il versante di Lettomanoppello con la sua lunghissima salita al 7%, il bosco fitto fino a Passo Lanciano e l&rsquo;ultimo tratto fino al Rifugio Pomilio. La domenica, ognuno in sella alla propria moto, il percorso ha attraversato le Tagliate di Palena e poi su, verso la Piana di Rovisondoli; direzione Sulmona, e poi la sorpresa di Luca: le Svolte di Popoli, scenario di una celebre gara automobilistica in salita. Dopo il rifornimento, ecco la Piana del Gran Sasso, che riserva sempre un grande stupore ai neofiti, e poi fino a Fonte Cerreto. Da qui le file del gruppone hanno iniziato a diradarsi, un po&rsquo; alla volta ognuno ha preso la propria strada dividendosi l&rsquo;asfalto con gli altri compagni della tre giorni. L&rsquo;ultimo della compagnia &egrave; arrivato a casa dopo mezzanotte, a Siracusa! Merito va alla Honda, capace di organizzare un evento ancora una volta riuscitissimo nonostante il periodo che viviamo, e alla persona di Luca Fiorentino, che ha gestito le varie fasi con maestria e organizzazione.  Uscite In Moto: domenica da favola sui Monti Sibillini       

Lo stabilimento di Atessa (CH) ha aperto le sue porte a noi di InMoto e alla community di Motoskills con la visita al suo interno e due giorni di percorsi turistici tra le strade dell'Abruzzo

Uscite InMoto: tre giorni da ricordare con Honda in Abruzzo

Viaggiare. Tutti sentono il bisogno di muoversi, di partire. Di lasciare le comodit&agrave; della propria dimora per vedere, sentire, annusare il mondo. Farlo su due ruote, poi, &egrave; qualcosa di magico.&nbsp;  Lo Speciale Turismo che In Moto propone fomenta questa voglia di partire; &egrave; un contenitore che raccoglie il meglio delle proposte di viaggio su due ruote e ci fa sognare luoghi lontani. Il perno dello Speciale Turismo &egrave; una Regione per certi versi poco nota ma che offre una miriade di spunti per gli amanti delle due ruote: belle strade, panorami, una buona tavola.  ABRUZZO: TRA STORIA E NATURA  Stiamo parlando dell&rsquo;Abruzzo che abbiamo girato in lungo e in largo in sella all&rsquo;ultima delle crossover firmata Suzuki, la V-Strom 1050 XT, nel suo pi&ugrave; completo allestimento &ldquo;Pro&rdquo;. Un viaggio tra storia e natura, raccontato con passione e competenza, condito da consigli sulle tappe d&rsquo;obbligo per cogliere appieno l&rsquo;essenza di questa zona.  Il secondo pilastro di questo Speciale Turismo sono cinque tour in altrettanti continenti. Viaggi esotici, impegnativi, per certi versi folli, ma interessanti perch&eacute; permettono di scoprire culture e situazioni lontane. Nuova Zelanda, Mongolia, l&rsquo;Africa da sud a nord, e poi ancora la costa ovest del Nord America e quella del Sudamerica, in un volo che lascia senza respiro.  Il terzo capitolo, il pi&ugrave; importante e corposo, ha come oggetto il nostro Paese, dall&rsquo;estremo nord fino al profondo sud, isole comprese. Dodici itinerari dal Trentino alla Sicilia, comprensivi di mappe, per scoprire i borghi pi&ugrave; belli, gli scorci pi&ugrave; significativi, le strade pi&ugrave; gustose della nostra magnifica Italia.&nbsp;  Tour medio-facili da programmare magari in un rilassante weekend autunnale. Buon viaggio! 

Lo &ldquo;Speciale Turismo&rdquo; di In Moto prende le mosse da una regione magnifica, l&rsquo;Abruzzo, plana sopra i cinque continenti, per poi tornare nel nostro Paese con dodici itinerari da programmare nell&rsquo;autunno che sta per arrivare

InMoto, in edicola &quot;Speciale Turismo&quot;: profumi di casa nostra

Noi di InMoto, la community di Motoskills e lo stabilimento Honda di Atessa (Chieti) nel consueto appuntamento con Technical Forum, tra lezioni tecniche e giornate in sella tra il Gran Sasso e Blockhaus

Tre giorni in Abruzzo con Honda, le FOTO

        Sulle strade di montagna dell&rsquo;Abruzzo c&rsquo;&egrave; qualcuno che sta esagerando? Nell&rsquo;ultimo periodo sono aumentati le multe e i controlli. Il motivo? Alcuni (forse troppi) motociclisti stanno esagerando con la "passione", in barba ai&nbsp;limiti.&nbsp;La Polizia Stradale,come poi avviene in questi casi, &egrave; dunque intervenuta, intensificando la presenza per porre un freno a comportamenti che rappresentano la causa maggiore degli incidenti stradali nella zona. Pizzicato a 210 km/h in tangenziale: "Provavo la moto" Aumento dei controlli L&rsquo;attenzione sulla zona era cominciata per cercare di prevenire incidenti causati dall'investimento di animali. Una volta che sono iniziati alcuni controlli, ci &egrave; voluto poco per notare come il comportamento di qualche esagitato in sella alla propria moto. Lo scorso fine settimana la Sezione di Polizia Stradale di L&rsquo;Aquila ha svolto degli specifici servizi di contrasto alle eccessive velocit&agrave; dei motociclisti provenienti non solo dalla Provincia aquilana, ma anche dalle Province e Regioni limitrofe. Per garantire il rispetto delle regole del Codice della Strada, le forze dell&rsquo;ordine hanno messo in campo pattuglie in moto e - ovviamente -&nbsp;strumentazione telelaser e autovelox.&nbsp; Svizzera, beccato dall'Autovelox: gli lancia una molotov       

Nelle zone di montagna sono aumentati i controlli, ricorrendo anche a strumentazione telelaser e autovelox, a causa della guida spericolata di alcuni motociclisti

Abruzzo, troppi motociclisti "della domenica": giro di vite sulle moto

Qualcosa inizia finalmente a muoversi. Con la sostanziale e costante decrescita dei contagi nel territorio italiano, le amministrazioni regionali iniziano ad elargire finalmente alcune concessioni in ambito motociclistico.  Pronti alla fase 2: le iniziative per tornare in moto [Aggiornamento]  La Liguria &egrave; stata la prima regione d&#39;Italia ad autorizzare i giri in moto nell&#39;ambito di &quot;attivit&agrave; motoria e sportiva individuale&quot;. In pratica, dallo scorso 11 maggio, nel territorio ligure &egrave; permesso il moto turismo, a patto di rispettare le norme anti-contagio, il divieto di trasportare altri passeggeri (a meno che non siano conviventi) e di rimanere all&#39;interno della regione.    Moto turismo, fase 2: il primo ok arriva dalla Liguria  Adesso, anche l&#39;Abruzzo segue la Liguria. Il Presidente della Regione Marco Marsilio ha infatti autorizzato il moto turismo nel territorio abruzzese a partire dal 16 maggio. L&#39;ordinanza coinvolge anche le moto fuoristrada, quindi trial, enduro e motocross. Fondamentale tuttavia il rispetto delle regole di sicurezza e di distanziamento sociale. Come la Liguria, sono concessi gli spostamenti solo all&#39;interno della propria regione.  Per quest&#39;ultimo punto, se ne riparler&agrave; dopo il 18 maggio. Ma se pensiamo alla situazione di marzo o aprile, queste sono gi&agrave; ottime notizie per tutti i motociclisti.  AGGIORNAMENTO: alle regioni&nbsp;Liguria ed Abruzzo, si aggiungono la Puglia ed il Friuli Venezia Giulia.  La moto, forse la forma di distanziamento sociale pi&ugrave; pura che c&rsquo;&egrave; 

Dopo la Liguria anche la regione del centro Italia riparte: autorizzati i giri in moto all&#39;interno del territorio regionale, e nel rispetto delle norme di sicurezza, a partire dal 16 maggio&nbsp;

Moto turismo, Fase 2: via libera anche in Abruzzo

        Unire sport, turismo, luoghi ricchi di fascino e cultura: una missione non da poco, ma che &egrave; possibile grazie alle due ruote. &ldquo;Abruzzo Bike friendly&rdquo; &egrave; l&rsquo;offerta turistica che mette in contatto tutti questi aspetti e li fa risplendere nella cornice delle verdi terre del centro Italia. ALLA BORSA DEL TURISMO Tra i paesaggi naturali dell&rsquo;Abruzzo stanno nascendo numerose piste ciclabili, al fine di valorizzare la zona e renderla ancora pi&ugrave; appetibile a chi ama viaggiare e scoprire i punti pi&ugrave; nascosti del panorama. L&rsquo;offerta Bike friendly unisce promozione istituzionale e proposte commerciali, grazie a una rete di strutture e servizi al servizio dei ciclisti e degli amanti della bicicletta. Durante la conferenza alla Borsa Internazionale del Turismo, a Milano, la Regione Abruzzo ha presentato l&rsquo;iniziativa nel suo stand, ponendo l&rsquo;accento sullo sviluppo dell&rsquo;offerta cicloturistica. L&rsquo;incoraggiamento arriva dall&rsquo;assessore regionale al Turismo Mauro Febbo: &ldquo;Obiettivo primario &egrave; innalzare il livello qualitativo dell'esperienza offerta alle diverse tipologie di turista-fruitore, dallo sportivo appassionato di bicicletta all'escursionista che predilige una mobilit&agrave; dolce, costruendo un prodotto turistico competitivo e facilmente riconoscibile nel settore del cicloturismo e del ciclismo su strada e fuoristrada&rdquo;. NORME PER POTENZIARE LE STRUTTURE Sono state poste le basi per un nuovo modo di sviluppare il turismo, con indicazioni precise per un settore che sia sostenibile: vanno rispettate modalit&agrave; e procedure per realizzare un sistema ricettivo e condiviso, che segua le norme del Protocollo d&rsquo;Intesa sottoscritto dalla Regione con Legambiente. Gli importanti parchi abruzzesi possono essere salvaguardati e valorizzati mantenendo la propria autenticit&agrave;, ma possono contemporaneamente essere coadiuvati da servizi dedicati alle biciclette: scuole, servizi di trasporto, bici taxi, bike shuttle, bike center che andranno a implementare una struttura con grandi potenzialit&agrave;. PEDALARE SULLA COSTA Una volta completa, l&rsquo;infrastruttura della Bike to Coast dovrebbe coprire i 130 km della costa abruzzese con una lunghissima pista ciclabile interamente affacciata sul mare. Percorrendo l&rsquo;ex tracciato ferroviario, il progetto Costa dei Trabocchi MOB punta a sfruttare le stazioni dell&rsquo;omonimo tratto di litorale rendendole hub intermodali: si pu&ograve; salire con la bici in treno o in autobus e utilizzare i parcheggi di scambio a disposizione. EVENTI CICLISTICI Si pensa anche agli amanti della mountain bike, potenziando gli itinerari e i circuiti down hill sulle colline e le montagne, oltre a rinforzare le Ciclovie e le piste ciclabili nel territorio interno. &Egrave; un piano da 84 milioni di euro in sei anni, che ha il chiaro obiettivo di trasformare l&rsquo;Abruzzo in una meta turistica di prim&rsquo;ordine per tutti gli amanti della bicicletta. Gli eventi contribuiscono alla causa. In ordine cronologico: la Gran Fondo dell&rsquo;Aquila, 17 maggio; la Maratona degli Stazzi, 7 giugno; la Bike Marathon Gran Sasso d&rsquo;Italia, 14 giugno; la Gran Fondo del Parco, 28 giugno; XTERRA, 18-19 luglio; Art Bike &amp; Run, a settembre. San Valentino in moto, ecco le migliori mete       

La Regione ha presentato il progetto che mira a valorizzare i caratteristici territori montani, costieri e naturalistici racchiusi nei propri confini. Eventi dedicati alla bicicletta, servizi a misura per gli escursionisti e una pista ciclabile di 130 km

Abruzzo Bike friendly, due ruote per il turismo

Con un comunicato, la Provincia dell&rsquo;Aquila annuncia l&rsquo;investimento di 580mila euro per riaprire prima possibile le strade. Rispetto a quanto detto telefonicamente nei giorni scorsi, per&ograve;, la stima sui tempi di riapertura si allunga a 15 giorni lavorativi, quindi 20 giorni effettivi. Vi riportiamo il testo integrale del comunicato stampa.  &quot;Subito 580.000 mila euro per riaprire in 15 giorni le strade della provincia dell&rsquo;Aquila Su richiesta urgente del Presidente della Provincia dell&rsquo;Aquila Angelo Caruso, si &egrave; tenuta oggi una riunione, tra il personale del settore viabilit&agrave; e il settore contabilit&agrave;, per affrontare la situazione delle strade provinciali interdette al traffico automobilistico e su due ruote, a seguito dell&rsquo;ordinanza dirigenziale del 24 aprile, per stabilire tutte le azioni e provvedimenti da adottare nei prossimi giorni.   Con l&rsquo;entrata in vigore del bilancio e con l&rsquo;assegnazione delle somme al settore viabilit&agrave;, si sono potuti programmare una serie di interventi che prevedono l&rsquo;impiego di risorse pari ad &euro; 580.000, suddivisi in &euro; 380.000 mila euro per asfalti e &euro; 160.000 per allestimenti e protezioni, oltre la cartellonistica di salvaguardia da installare a breve. Il piano programmatico sar&agrave; articolato sulle quattro aree che suddivide il sistema della viabilit&agrave; provinciale (Alto Sangro, Marsica, Aquilano, Valle Peligna), con impegno, per i funzionari, di adottare immediatamente i provvedimenti straordinari da assumere per eliminare le criticit&agrave; che hanno determinato il provvedimento dirigenziale.   Il Presidente della Provincia dell&rsquo;Aquila Angelo Caruso, dichiara che, nei prossimi giorni, le eccezionali misure adottate saranno tangibili ed effettive e consentiranno di poter fruire delle carrabili in totale sicurezza, garantendo ai cittadini e turisti un elevato grado di tutela e salvaguardia&quot;.  (Prosegue QUI) 

Si allungano i tempi per il ripristino della situazione in merito alla circolazione di mezzi a 2 ruote.&nbsp;Lo dice un comunicato della Provincia dell&#39;Aquila

Aggiornamento Abruzzo: altri 20 giorni di strade chiuse

Fonti della Provincia dell&rsquo;Aquila ci hanno confermato che le strade vietate a moto e bici saranno riaperte a giorni, con l&rsquo;apposizione di specifica segnaletica di pericolo unitamente al nuovo limite di 30 km/h. E partiranno a breve anche i lavori di sistemazione e rifacimento degli asfalti.  ENTRO VENERD&Igrave; 4 MAGGIO dovrebbero essere riaperte alle moto tutte le 29 strade abruzzesi vietate o chiuse con l&rsquo;Ordinanza della Provincia dell&rsquo;Aquila del 24 aprile scorso (ne avevamo parlato QUI). Lo si far&agrave; apponendo specifici cartelli di pericolo per strada dissestata, con limitazione a 30 km/h della velocit&agrave; massima. Ma si inizier&agrave; subito a riparare o rifare le strade. La conferma telefonica &egrave; arrivata dal portavoce del Presidente della Provincia, anticipando che la cartellonistica sta arrivando e dovrebbe essere disponibile entro oggi, mercoled&igrave; 2 maggio. Gioved&igrave; e venerd&igrave; saranno quindi giornate utili per installarla e riaprire al traffico motociclistico (e ciclistico) le 25 strade vietate; oltre che riaprire anche le 4 strade completamente chiuse.  FRA QUESTE, la SR 479, quella che da Scanno va a Villetta Barrea, passando per il Passo Godi, &egrave; gi&agrave; stata riaperta, ma per ora solo alle auto. Quindi il problema a breve sar&agrave; parzialmente rientrato. Parzialmente, sia per la pericolosit&agrave; delle buche, sia per l&rsquo;insostenibilit&agrave; del limite a 30 km/h. I lavori comunque sembra che inizieranno a brevissimo, perch&eacute; il bilancio provinciale &egrave; gi&agrave; firmato e approvato, e si &egrave; superato lo stallo del passato.  (CONTINUA QUI) 

&nbsp;In arrivo, per&ograve;, anche severissimi limiti fino a 30 km/h

Le strade abruzzesi pronte a riaprire alle moto

Con un&rsquo;ordinanza del 24 aprile scorso, la Provincia dell&rsquo;Aquila ha proibito la circolazione su quattro strade abruzzesi e, cosa ancora pi&ugrave; importante, ha vietato la circolazione motociclistica e ciclistica su altre 25 strade di primaria importanza. In pratica, la parte alta dell&rsquo;Abruzzo, quella all&rsquo;interno del Parco Nazionale, ma anche parte di quella sull&rsquo;Altopiano delle Rocche, &egrave; inaccessibile per i motociclisti!  L&rsquo;ordinanza fa riferimento al pessimo stato delle strade, tale da creare condizioni di pericolo per chi vi transita. In effetti, sono diversi i tratti che presentano buche profonde, con margini taglienti ed &egrave; facile rischiare una caduta; magari per via di buche nascoste fino all&rsquo;ultimo dalle auto che precedono. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, probabilmente &egrave; stato un incidente avvenuto domenica 22 aprile sulla SR 83 Marsicana, con un motociclista deceduto dopo essere caduto a causa di una buca. Il giorno 23, la Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, e il 24 si &egrave; svolta l&rsquo;autopsia. Lo stesso giorno dell&rsquo;ordinanza.  [In foto, il tratto di strada - ora chiuso alle moto - che attraversa le suggestive gole del Sagittario]  &nbsp;  &Egrave; chiaro che gli amministratori responsabili delle strade abbiano i nervi a fior di pelle. Da una parte sono privi di fondi, dall&rsquo;altra sono responsabili della sicurezza della circolazione stradale. Abbiamo telefonato al Dipartimento Viabilit&agrave; della Provincia dell&rsquo;Aquila, chiedendo per quando sono previsti i lavori di ripristino del manto stradale. La risposta &egrave; stata lapidaria: quando arriveranno i soldi. Probabilmente c&rsquo;&egrave; stata poca informazione sull&rsquo;argomento.  L&rsquo;ordinanza &egrave; stata inviata al quotidiano Il Centro e a una sola agenzia giornalistica, l&rsquo;AGI, dimenticando le altre due agenzie giornalistiche italiane di primaria importanza (Ansa e ADN Kronos). E sembra che i comuni in alcuni casi non abbiano neanche apposto i cartelli sulle strade, per informare dei nuovi limiti e dei divieti.  (PROSEGUE QUI) 

Dal 24 aprile, alcune delle strade motociclisticamente pi&ugrave; belle della provincia dell&rsquo;Aquila sono chiuse alle&nbsp;due ruote

L&rsquo;Abruzzo chiude alle moto, troppe buche!&nbsp;

Forse qualcuno se lo sar&agrave; chiesto: possibile che, da Roma a Napoli (e viceversa), non esista un modo per divertirsi in moto, evitando 200 Km di noiosa autostrada? In effetti, se non si ha particolare fretta, un modo c&rsquo;&egrave;: 390 Km circa da godere lungo alcuni dei percorsi pi&ugrave; affascinanti tra Lazio, Abruzzo, Molise e Campania. Un itinerario perfezionato negli anni, fino a raggiungere il giusto equilibrio tra lunghezza, piacevolezza e tempo a disposizione.  DA ROMA A SORA: 140 KM CIRCA - Per comodit&agrave;, la descrizione del tragitto parte dalla Capitale, ma potr&agrave; essere percorso indifferentemente in entrambe le direzioni, con grande soddisfazione. Dal GRA (Grande Raccordo Anulare) si imbocca la SS5 Tiburtina (uscita 13) in direzione Tivoli. Questo primo tratto - un po&rsquo; noioso - servir&agrave; per scaldare le gomme e far fermentare la voglia di pieghe. Attraversando la cittadina di Tivoli, da cui si gode una splendida veduta su Roma, occorrer&agrave; prestare particolare attenzione nel proseguire sulla SS5 Tiburtina, seguendo le indicazioni per Avezzano, alla rotonda, appena oltre l&rsquo;ospedale. Subito dopo Tivoli, la SS5 cambia radicalmente faccia, proponendosi con un bel misto veloce, che diventa un vero spasso quando si giunge dalle parti di Arsoli.  SI PROSEGUE FINO A CARSOLI. Qui, dal centro abitato, occorre seguire le indicazioni, ben evidenziate, per i Colli di Monte Bove, semplicemente, una delle leggende curviformi pi&ugrave; elettrizzanti tra Lazio e Abruzzo. Al termine di questo bel passaggio a traffico zero, durante il quale si possono godere panorami emozionanti in un territorio selvaggio e remoto (attenzione agli animali allo stato brado, soprattutto durante le prime ore del giorno), si giunge soddisfatti a Tagliacozzo, splendida cittadina in territorio marsicano. Se non si ha fretta, si pu&ograve; dedicarle una sosta, alla scoperta dei suoi vicoli acciottolati e ricchi di storia. Altrimenti, si prosegue sulla Tiburtina in direzione Avezzano. Poco prima di raggiungere Scurcola Marsicana, si svolta a destra sulla SS579 in direzione Capistrello. Un tratto di strada piacevole da percorrere a qualsiasi andatura, in bilico tra la valle del Fucino e i monti sulla destra.  ARRIVATI A CAPISTRELLO, ADDOMINALI CONTRATTI E SI TORNA A BALLARE! Prestando molta attenzione a non imboccare la superstrada Avezzano-Sora,ci si infila sulla vecchia Strada Statale della Valle del Liri (SR82) che le corre affianco, raggomitolandosi in una miriade infinita di gustose curve, dal misto stretto a quelle pi&ugrave; veloci da afrontare in appoggio. Tutt&rsquo;attorno, paesini tranquilli e sonnolenti come Canistro, Civitella Rovereto e Morino, dove ogni cosa sembra aver preso le distanze dalla modernit&agrave;.  &nbsp;  DA SORA AD ALFEDENA: 75 KM CIRCA - Da Sora, si devono seguire le indicazioni per Opi-Forca d&rsquo;Acero che, dopo un primo tratto iniziale lungo la statale 666, porteranno sulla celebre SS509, universalmente nota a tutti i motociclisti col nome di &ldquo;strada di Forca D&rsquo;Acero&rdquo; (dall&rsquo;omonimo passo); sicuramente una delle vie d&rsquo;accesso pi&ugrave; suggestive al Parco Nazionale d&rsquo;Abruzzo, Lazio e Molise. Il nastro d&rsquo;asfalto si arrampica sulla montagna con fantastiche curve ad ampia carreggiata, caratterizzate da un gran bel grip, per la gioia dei piegatori incalliti. Ma come spesso accade, anche qui la scelta &egrave; ardua: guida d&rsquo;attacco o ritmi blandi per godersi i maestosi paesaggi tutt&rsquo;attorno? A voi la scelta.  GIUNTI IN CIMA AL PASSO, sulla sinistra si trova un piacevole punto di ristoro di cui approfittare, ne vale la pena! Il valico segna inoltre il passaggio di confine tra Lazio e Abruzzo. Oltrepassata la Forca, iniziea la discesa in picchiata che, in 12 chilometri, conduce alla cittadina di Opi, con la strada che si infila, dapprima, nel fitto del bosco, per poi aprirsi in una serie di curve da collezione e tornanti veloci: le famose &ldquo;curve di Dio&rdquo;. Da non perdere la bella veduta di Opi dall&rsquo;alto, morbidamente adagiata nel bel mezzo di una verde vallata.    RAGGIUNTA OPI, si prosegue in direzione Villetta Barrea. Qui il consiglio &egrave; quello di una sosta panoramica per ammirare l&rsquo;omonimo lago (nato nel 1951 dallo sbarramento del fiume Sangro), oltre ad una breve deviazione verso Civitella Alfedena, per visitare la famosa colonia di lupi, che vive recintata in stato di semi-libert&agrave;. Ma la strada da fare &egrave; ancora tanta, quindi, lasciata Villetta Barrea si prosegue sulla curvosa strada in direzione Alfedena, circondati dalla maestosa natura del Parco. VSi prosegue sempre dritto, finch&eacute;, nel centro abitato di Alfedena, non ci si trova davanti a un incrocio (letteralmente un muro) con una doppia indicazione (sia a destra che a sinistra) per &ldquo;Napoli&rdquo;. Si svolta a destra pronti per un&rsquo;altra bella cavalcata curvosa, in un ambiente suggestivo e solitario: solo tu e il rombo della tua moto. La strada &egrave; quella bellissima della Valle del Volturno.  &nbsp;  DA ALFEDENA AL LAGO MATESE: 80 KM CIRCA - Si continua a guidare col sorriso stampato sotto al casco fino a che - dopo aver imboccato la SS158 - non si raggiunge Colli al Volturno. Qui, cedete pure alla tentazione: fermarsi in uno qualunque dei punti di ristoro del centro abitato, lungo la strada principale (ndA, negli anni ne ho &ldquo;testati&rdquo; 3 o 4, tutti notevoli, difficile consigliarne uno) e darsi da fare con le incredibili prelibatezze locali, che pescano nella tradizione abruzzese/molisana, &egrave; sempre un&rsquo;ottima idea.  DA COLLI AL VOLTURNO si prosegue, sempre sulla SS158, fino a Montaquila, per poi svoltare in direzione Isernia-Campobasso e, subito dopo, per Caserta, fino a raggiungere Capriati al Volturno, da cui inizia la suggestiva salita tutte curve fino a Letino - Gallo Matese: asfalto non sempre perfetto, ma panorami che ricompensano adeguatamente. Giunti a Gallo Matese, si costeggia il lago con le sue acque azzurre per poi - dopo aver attraversato Letino - ci si lancia sul nastro d&rsquo;asfalto che raggiunge le sponde del Matese, le cui acque si riflettono improvvise sulla visiera del casco, grazie ad una spettacolare veduta dall&rsquo;alto. Veduta, che si apre inattesa, dopo una lunga serie di curve e saliscendi. Consiglio: raggiungete le sponde, avventuratevi con la moto fino a lambirne le acque e lasciatevi scuotere dentro da una caleidoscopica ondata di colori.  DAL LAGO MATESE A NAPOLI: 90 KM CIRCA - L&rsquo;ultima parte &ldquo;curvosa&rdquo; dell&rsquo;itinerario prevede la bella discesa dal lago Matese a Piedimonte Matese, con scorci, pieghe e passaggi stretti, mentre guidi letteralmente &ldquo;aggrappato&rdquo; al costone della montagna, con vista a perdita d&rsquo;occhio sulla sterminata vallata sottostante. Solo un po&rsquo; di traffico, nel week-end, a rovinare la festa: difficili i sorpassi, vista la scarsezza di rettilinei e la carreggiata decisamente angusta. Giunti a Piedimonte Matese, inizia la parte defatigante del giro, che si conclude, con un arrivo in surplace, a Napoli, dopo essersi lasciati alle spalle l&rsquo;imponente veduta dell&rsquo;acquedotto Luigi Vanvitelli, nei pressi di Maddaloni. Giunti a lambire il Capoluogo partenopeo, prima di fermarti, una puntatina alle falde del Vesuvio permetter&agrave; di gustarsi un tramonto cos&igrave;&hellip;    &nbsp;  DA NON PERDERE LUNGO IL PERCORSO...  # Una passeggiata alla scoperta del centro storico di Tagliacozzo. Ovunque, a partire dalla centrale piazza dell&rsquo;obelisco, scorci deliziosi tra i gorgoglii e le cascatelle del fiume Imele. Camminando per i suoi vicoli, &egrave; possibile scoprire piccole grandi storie, come quella di Don Gaetano Tantalo che, durante la seconda guerra mondiale, sfid&ograve; le leggi razziali e non esit&ograve; ad offrirsi come ostaggio ai tedeschi per salvare gli abitanti di Villavallelonga (piccolo centro della Marsica), accusati di far parte della Resistenza. Una targa lo ricorda sulla parete della parrocchia di San Pietro Apostolo, dove rimase fino alla morte. Potete trovare il suo nome ai piedi di un albero sul &ldquo;Viale dei Giusti&rdquo; a Gerusalemme. Nella parte alta della cittadina, la Chiesa di Santa Maria del Soccorso (le cui origini si perdono nel profondo medioevo) offre uno spunto per una piacevole passeggiata. Di fianco al portone, una base di marmo accoglie una dedica di ringraziamento a Dante Alighieri (apposta in occasione dei 600 anni dalla morte): il sommo poeta, infatti, ha reso celebre la cittadina citandola in un verso della Divina Commedia (&ldquo;e l&agrave; da Tagliacozzo ove senz&rsquo;armi vinse il vecchio Alardo&rdquo; Inferno XXVIII).    # Il centro storico di Villetta Barrea, con la bella vista sul lago. Da non perdere una piccola deviazione alla vicina Civitella Alfedena dove, nei pressi della sede del Parco Nazionale d&rsquo;Abruzzo, Lazio e Molise, &egrave; possibile visitare la famosa colonia di lupi, che vive recintata in stato di semi-libert&agrave;.  # Per gli amanti delle escursioni, uno delle tante possibilit&agrave; di trekking offerte dal Parco Nazionale d&rsquo;Abruzzo, Lazio e Molise, come ad esempio quelli (anche facili) che partono dalla nota localit&agrave; &ldquo;Camosciara&rdquo;.  # A Gallo Matese, nei pressi dell&rsquo;omonimo lago Gallo, interessante il caratteristico centro storico con diversi punti panoramici sul territorio circostante.  # Il lago Matese &egrave; il lago di natura carsica pi&ugrave; alto d&rsquo;Italia. In posizione suggestiva, ai piedi del monte Miletto (2.050 metri) che si riflette sulle sue acque, offre panorami splendidi in ogni stagione dell&rsquo;anno. Grazie ad alcuni sentieri percorribili con ogni genere di moto, &egrave; possibile raggiungere le sue sponde selvagge in sella e godersi attimi di autentico piacere.  # Lungo la vorticosa discesa dal lago Matese verso Piedimonte Matese, una sosta a Castello Matese, per ammirare i resti delle mura megalitiche sannitiche e le torri del castelo di epoca normanna. Diverse botteghe offrono ottimi spunti per apprezzare la gastronomia locale.  # Parcheggiare la moto e gironzolare attorno al maestoso acquedotto Luigi Vanvitelli, nei pressi di Maddaloni, alla ricerca del punto di osservazione pi&ugrave; spettacolare su questa immensa opera architettonica  &nbsp;  LA MOTO DELL&rsquo;ITINERARIO   Modello storico di casa Honda, icona del turismo sportivo, VFR800F offre il classico appeal di una moto dalla marcata personalit&agrave;. Un mezzo che conquista subito, sin dai primi chilometri. Elemento caratterizzante, &egrave; il vivace motore VTEC, con 4 cilindri a V, da 782 cm3, ben supportato da una ciclistica solida e da un&rsquo;elettronica mai invasiva. Nell&rsquo;uso mototuristico, piacciono le doti di comfort (che rendono comoda la vita a bordo sia al pilota che al passeggero), la buona capacit&agrave; di carico (per essere una sport-touring) e il grande divertimento di guida lungo i percorsi pi&ugrave; curvosi ed eccitanti... proprio come una sportiva vera. Ma stupisce anche la facilit&agrave; con cui il VFR800F riesce a cavarsela in situazioni particolari, in cui occorre una buona facilit&agrave; di gestione.    Honda VFR800F &egrave; disponibile presso le concessionarie Honda nell&rsquo;ultima evoluzione Plus, con le valigie laterali e il parafango posteriore a filo ruota di serie, al prezzo di 13.290 euro.  (foto di Diego D&#39;Andrea) 

Un itinerario lungo percorsi adrenalinici e territori affascinanti, per collegare i due capoluoghi senza mai mettere le ruote in autostrada

In moto da Roma a Napoli, solo curve!

VALICO &ldquo;ufficiale&rdquo; dai piegatori d&rsquo;Abruzzo, il Passo delle Capannelle rappresenta il locus vivo e pulsante di una della pi&ugrave; celebrate strade da moto del centro-sud: la statale 80 del Gran Sasso d&rsquo;Italia. Le scuole di pensiero sono due: da L&rsquo;Aquila verso Teramo o viceversa, entrambe valide. Partendo da Teramo, provenienti magari dal mare, spettacolare e immediata &egrave; l&rsquo;immersione nella montagna abruzzese, appena si esce di citt&agrave;. La SS80 guizza fuori dalla galleria di Frondarola sul panorama del massiccio del Gran Sasso, inquadrato nella visiera del casco. Poco avanti si attraversa il rettilineo del centro di Montorio e comincia la parte davvero guidata, coi cartelli che annunciano l&rsquo;ingresso nel Parco Nazionale Monti della Laga. La carreggiata &egrave; mediamente buona, non troppo larga, con asfalto granuloso.  DURANTE i weekend pi&ugrave; affollati occhio a chi non sa guidare e taglia le curve per abitudine. Come promemoria, basarsi sugli altarini commemorativi a lato strada: sono tutti ex-incidenti! Per il Passo si segue costantemente il fiume Vomano, tra lussureggianti boschi, gole e qualche minuscolo centro abitato. Il pit stop preferito dai motociclisti &egrave; Aprati, con un pittoresco benzinaio che sembra l&rsquo;area box di un circuito. Pi&ugrave; avanti, oltre le gallerie non illuminate tra Paladini e Ortolano, la statale prende quota e il paesaggio si stende in pratoni d&rsquo;altura, dove incrociano liberamente mandrie e greggi. Intensificare la prudenza, anche per i possibili escrementi freschi in traiettoria... La parte pi&ugrave; divertente, ed anche pi&ugrave; affascinante per ambiente e paesaggio, &egrave; l&rsquo;ultimo tratto fino al Passo delle Capannelle (1.300 m s.l.m.). Ma soprattutto da qui a scendere (o a salire, in base al verso di percorrenza), con curvoni ampi e raccordati che sembrano le &ldquo;Arrabbiate&rdquo; del Mugello (ricordarsi che non lo sono). L&rsquo;avventura si pu&ograve; considerare conclusa a Cermone; l&rsquo;Aquila, coi suoi molti velox, &egrave; ormai alle porte.  MANGIARE  Paladini A met&agrave; strada tra Teramo e l&rsquo;Aquila, la suggestiva Locanda del Cervo rappresenta una certezza. Ricavata nello storico edificio dove ha anche sede una foresteria del Parco Monti della Laga, propone piatti tipici come zuppe di legumi, funghi porcini, pesce di lago, carni alla brace, dolci caserecci. Anche servizio di B&amp;B a 35 Euro per persona (www.locandadelcervo.it). Cermone Situato sulla SS80 in un rustico ma piacevole locale con qualche pretesa chic, il &ldquo;Ristorante Delfina&rdquo; (tel. 0862-461139) fa uso di una cucina dai sapori forti, con specialit&agrave; aquilane e reatine tra cui fettuccine ai porcini e zafferano, chitarra all&rsquo;amatriciana, arrosticini di pecora. Pasto veloce sui 20 Euro.  DORMIRE  Teramo In contrada Fontanella, appena alle porte della citt&agrave;, &ldquo;La Grande Quercia Bed &amp; Breakfast&rdquo; offre moderne camere e suite ricavate in rustici di pietra ristrutturati, a partire da 60 Euro, con salottino relax, sala colazione, piscina riscaldata, bar e ampia possibilit&agrave; di parcheggio (www.lagrandequerciaabruzzo.com). Gran Sasso L&rsquo;Hotel Campo Imperatore, a quota 2.200 metri, &egrave; storicamente noto per essere stato prigione di Mussolini nel settembre del '43. La &ldquo;Suite del duce&rdquo;, con mobilio originale, costa 300 Euro a notte. Altre stanze a partire da 70 euro. Vicino c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;Ostello: 42 posti letto a 30 Euro, con colazione (www.hotelcampoimperatore.com).  LA DEVIAZIONE  Campotosto e Campo Imperatore La SR577 per Campotosto, che s&rsquo;imbocca al km 28,900 della statale 80 (casello Anas prima della risalita al Passo, venendo da Teramo) &egrave; uno degli instradamenti pi&ugrave; gettonati dai motociclisti della zona. Consente di compiere, utilizzando anche la SP2, il periplo del Lago artificiale di Campotosto, con attraversamento dei due rami lacustri sul celebre Ponte delle Stecche. Molto panoramico. Dal Passo delle Capannelle si diparte invece l&rsquo;emozionante SP86 per Assergi, che s&rsquo;addentra in un paesaggio spopolato d&rsquo;alta montagna. Giunti a Fonte Cerreto (20 km di curve), s&rsquo;imbocca la SR17bis ed ecco infine lo spettacolare altipiano di Campo Imperatore, vasto scenario di monti solcato da lunghi rettilinei, in un paesaggio unico e sorprendente. Seguendo le indicazioni, si gira per la strada tutta tornanti che conduce sotto le vette del Gran Sasso. In cima, la stazione di soggiorno col celebre Albergo Campo Imperatore, che ospit&ograve; anche Mussolini prigioniero (vedi box &ldquo;per dormire&rdquo;).  ALTRI SPUNTI  Medioevo abruzzese e Parchi Nazionali Teramo &egrave; una cittadina vivace e ha una bellissima Cattedrale del XII secolo, bei palazzi, una pinacoteca e un Museo Archeologico. Anche Montorio al Vomano merita la passeggiata per il suo bel centro medievale. Tra Cermone e San Vittorino, a ridosso della SS80, si visitino le rovine dell&rsquo;antichissima Amiternum, con uno straordinario anfiteatro del I secolo d.C. (ingresso libero fino al tramonto). Ad Arischia si dia un&rsquo;occhiata al &ldquo;Museo del legno&rdquo;, ricavato all&rsquo;interno del centro visite del parco Nazionale gran Sasso e Monti della Laga (aperto solo la mattina nei weekend). per poter visitare l&rsquo;importante Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore, nella sua suggestiva collocazione in quota, occorre un appuntamento preventivo (tel. 0862-400008).  ALTRI ITINERARI DI VIAGGIO:  In moto in Puglia  In moto in Umbria e Toscana  

Da Teramo a L&rsquo;Aquila o viceversa, salendo fino ai 1.300 metri del Passo, transitando su vasti altipiani popolati da mandrie e greggi.

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