        La Triumph Tiger 1200 &egrave; un modello piuttosto giovane e non ha bisogno di una rivisitazione profonda per stare al passo con la concorrenza, ma a sottolineare la voglia del marchio di Hinckley di stare sempre sul pezzo, per il 2024 arriva un aggiornamento di dettaglio che porta nuovi piccoli upgrade pensati soprattutto al comfort in viaggio. Migliorano ergonomia e vibrazioni  I tecnici inglesi hanno messo mano alla meccanica, o meglio, all'affinamento dell'erogazione a marce e regimi bassi, fluidificando l'erogazione ad aperture di gas leggere e quindi migliorando il comfort nell'utilizzo a bassa velocit&agrave;. Con una sequenza d'accensione 1, 3, 2, ora il tricilindrico (che non cambia nei dati di performance) ha una risposta morbida ma sempre reattiva, diminuendo allo stesso tempo le vibrazioni. A questo scopo, i riser ammorizzati della versione Explorer vengono estesi a tutta la gamma. Le sospensioni ricevono il nuovo sistema di Adaptive Preload Reduction che abbassa le sospensioni di 20mm quando c'&egrave; la necessit&agrave; di mettere i piedi a terra. Sar&agrave; di serie sulle quattro varianti a listino come anche la nuova sella ridisegnata per essere ancora pi&ugrave; comoda. Nelle GT, inoltre, arrivano pedane riposizionate, ancora una volta per migliorare la comodit&agrave; in marcia. A rimarcare la nuova versione arrivano due colorazioni inedite, il rosso "Carnival Red" e il pi&ugrave; scuro "Matt sandstorm", con prezzi a partire da&nbsp;22.395 euro per la GT Pro fino ad arrivare ai 25.295 euro per la Rally Pro Explorer.  Chi si ricorda della Ducati 955?       

Piccoli tocchi di fino ma che dimostrano l'attenzione che Triumph ha per questa gamma di crossover, ora ancora pi&ugrave; confortevole

Triumph Tiger 1200 2024: un aggiornamento per l'anno nuovo

Per i possessori della Triumph Tiger 1200 novit&agrave; in vista. La Casa di Hinckley, infatti, ha annunciato la disponibilit&agrave; di una nuova funzione delle sospensioni semi-attive Showa che equipaggiano la gamma. La nuova funzione &egrave; gi&agrave; implementata sulle unit&agrave; di nuova produzione ed &egrave; disponibile per le moto gi&agrave; circolanti tramite l&rsquo;aggiornamento software. Baster&agrave; recarsi in Concessionaria al primo appuntamento utile di manutenzione programmata per la riduzione attiva del precarico (Active Preload Reduction), che consente di abbassare l&rsquo;altezza della moto fino a 20 mm.  La nuova funzione: a cosa serve    A cosa serve la nuova funzione? Oltre ad aggiungere comfort e sicurezza soprattutto durante guida in citt&agrave;, o quando si affronta un viaggio in condizioni di pieno carico, la Active Preload Reduction interviene elettronicamente sul precarico della molla dell&rsquo;ammortizzatore posteriore, mentre la Tiger 1200 viaggia a velocit&agrave; ridotta, abbassando l&rsquo;altezza da terra. A seconda che l&rsquo;assetto della moto si trovi in configurazione solo pilota, pilota con passeggero o pieno carico, l&rsquo;abbassamento arriva fino a 20 mm. Per attivare la nuova funzione basta tenere premuto per un secondo il tasto &ldquo;Home&rdquo; posizionato sul blocchetto destro del manubrio.  La gamma Tiger 1200, inoltre, ha gi&agrave; diverse opzioni di personalizzazione ergonomica. GT, GT Pro e GT Explorer, per esempio, danno la possibilit&agrave; di regolare l&rsquo;altezza della sella in varie posizioni tra 850mm e 870mm, mentre i modelli Rally Pro e Rally Explorer arrivano a 875mm e 895mm. Tramite la sella bassa, disponibile come accessorio originale, ogni motociclista pu&ograve;&rsquo; inoltre ottenere un abbassamento del piano di seduta di 20mm, arrivando quindi a 830mm per le varianti GT family ed a 855mm per la famiglia Rally.  TRIUMPH NEL CROSS: ECCO IL MOTORE, AVR&Agrave; DOPPIA CILINDRATA 

Si chiama Active Preload Reduction e consente di abbassare l&rsquo;altezza della moto&nbsp;fino a 20 mm. Disponibile anche come upgrade per chi &egrave; gi&agrave; possessore della maxi di Hinckley

Triumph Tiger 1200, nuova funzione per le sospensioni semi-attive

Se sei una maxi crossover, hai buone possibilit&agrave; di aggiudicarti l&#39;Alpen Masters. Almeno, stando a quel che si &egrave; visto negli ultimi anni: BMW GS prima, e Ducati Multistrada V4 adesso, certificano l&#39;attuale tendenza a prediligere moto di questo segmento, quando si tratta di stabilire i ranghi su e gi&ugrave; per i passi alpini. Certo, non &egrave; una regola fissa, e un&#39;inversione di tendenza potrebbe essere proprio l&igrave;, dietro l&rsquo;angolo. Sta di fatto che, rebus sic stantibus, le due protagoniste di questa sfida - la Harley-Davidson Pan America 1250 Special e la Triumph Tiger 1200 GT PRO - hanno potuto entrambe coltivare, e legittimamente, i propri sogni di gloria. Almeno fino a quando la dura legge delle eliminatorie non si &egrave; abbattuta su una delle due. Nello specifico, sulla crossover americana. Ed in fondo &egrave; stato un po&rsquo; un peccato, perch&eacute; passata la prima fase di iniziale diffidenza - ma cosa si sono messi in testa di fare, a Milwaukee, le moto &ldquo;normali&rdquo;? - questo modello ha iniziato a fare breccia tra gli appassionati. E a convincere! Persino per quanto riguarda il look del contestatissimo avantreno, a met&agrave; strada tra una Road Glide e una muscle car a stelle e strisce.  LA TANA DELLE TIGRI    Ad ogni modo, cose che capitano&hellip; soprattutto quando sulla tua strada incontri una tigre dagli artigli affilati, tra l&rsquo;altro appena arrivata sul mercato in una nuova versione rinnovata. In gara, all&rsquo;Alpen Masters 2022, &egrave; stata schierata la pi&ugrave; &ldquo;road oriented&rdquo; tra le big crossover di Hinckley, con ruota anteriore da 19&rsquo;&rsquo;, cerchi a razze e sospensioni con 200mm di escursione (diversamente dalle Rally, che devote al sacro fuoco dell&rsquo;off-road, montano il 21&rsquo;&rsquo; davanti, cerchi a raggi, e molle con una corsa maggiore: 220mm). Il propulsore 3 cilindri vanta una scuderia di 150 cavalli (144,7, quelli rilevati al banco) domati da una dotazione elettronica che non sfigurerebbe a bordo di una superbike.  REVOLUTION MAX    Non &egrave; da meno la Harley, che paga qualcosa sulla bilancia in termini di peso, ma si muove su territori simili in quanto a potenza massima: il suo bicilindrico Revolution Max da 1.252 cm3 dichiara 152 CV (143,4 quelli rilevati al banco).&nbsp; Anche in questo caso, tanta l&#39;elettronica a bordo, in cui spicca una piccola chicca (optional di fabbrica) come l&rsquo;Adaptive Ride Height, che arriva in aiuto dei meno dotati di gamba nelle manovre da fermo e a bassa velocit&agrave;, abbassando e alzando la sella.  LA PROVA DEI FATTI    Motori grossi e potenti sulla carta, per&ograve;, non sempre si rivelano tonici, su strada, come ci si sarebbe immaginato. Prendiamo la Tiger 1200: a fronte dei dati dichiarati - numeri da sportiva, pi&ugrave; che da crossover allrounder - il suo tre cilindri va spremuto a fondo per dare il meglio di s&eacute;, con una progressione che si fa realmente muscolare soltanto oltre i 5.000-6.000 giri. Sotto, dove ci si aspetterebbe una forza da bodybuilder, c&rsquo;&egrave; invece molta regolarit&agrave;. Fa meglio il Revolution Max della Harley, come emerge chiaramente anche dai voti in pagella. Il due cilindri sfodera una grinta da rodeo, ma senza bizze da toro impazzito: ai bassi &egrave; regolare, ai medi pompa deciso, per poi prodigarsi in un allungo maestoso e irresistibile. A tenere a bada i bollenti spiriti, un&rsquo;elettronica efficiente e &quot;silenziosa&quot;.&nbsp; Un round, quello sul motore, che l&rsquo;americana si &egrave; aggiudicata a mani basse. Ciononostante, la Tiger si &egrave; rifatta, e con gli interessi, vincendo in tutte le altre categorie: Comportamento su Strada, Uso e Comfort. Al suo motore poco esplosivo, fa da contraltare, infatti, una ciclistica estremamente raffinata. Nonostante le dimensioni importanti, la 1200 GT Pro trasmette sempre una piacevole sensazione di sicurezza. Entra in curva briosa, con le sospensioni che riescono nel duplice compito di assicurare rigore e assorbire le irregolarit&agrave; dell&rsquo;asfalto. Una menzione speciale va alla gestione elettronica, che aiuta tanto, anche in questo, e non delude.&nbsp;  COME UN TRENO  La Pan America rimane un po&rsquo; indietro, ma attenzione a non sottovalutarla. Nonostante l&rsquo;aspetto imponente - la crossover Harley non &egrave; certo un grissino - tra i passi di montagna si &egrave; rivelata un mezzo intuitivo, facile, con comandi che rispondono con coerenza alle richieste del pilota. La ciclistica regala una guida rotonda, facendo percepire bene cosa capita sotto le ruote. Il che si traduce in un immediato livello di fiducia fin dai primi metri: nient&rsquo;affatto scontato! Lontano dagli stretti valichi di montagna, per&ograve;, il suo vero terreno di caccia sono i grandi spazi e le strade aperte con lunghi curvoni veloci. Qui, una volta impostata la traiettoria giusta, &egrave; praticamente impossibile spostarla, con una stabilit&agrave; rocciosa a centro curva grazie a sospensioni sostenute ma capaci comunque di copiare le irregolarit&agrave; dell&rsquo;asfalto. Anche dei pi&ugrave; accidentati. La Pan America, in soldoni, non &egrave; un riferimento di agilit&agrave; in senso assoluto; pi&ugrave; un treno ad alta velocit&agrave; che chiede strada, e ricompensa con una sorprendente precisione.&nbsp;  Alla luce di tutto questo, quindi, corretto l&rsquo;esito del confronto nel valutare la pi&ugrave; adatta al contesto alpino. Anche se il punteggio - 386 a 377 per la Triumph - mostra un divario che non d&agrave; del tutto giustizia alle qualit&agrave; della Pan America.  FUORI DAI DENTI    Vado in moto da tanti anni, per piacere e per lavoro, e di moto ne ho provate tante. Quasi tutte. Ma mai, e dico mai, avrei pensato di guidare un giorno una Harley cos&igrave;. E soprattutto&hellip; di guidarla cos&igrave; - stacca forte, piega forte, e tanto gas - tra le curve di montagna. Una bella crossover, fatta e finita, che regala un&rsquo;inedita identit&agrave; alla Casa di Milwaukee. Una moto che nelle intenzioni dei suoi progettisti, doveva essere unica, americana dalla prima all&rsquo;ultima vite e, soprattutto, uguale a nessun&rsquo;altra. Missione compiuta! La vedi arrivare e sai subito che &egrave; lei. Qualcuno trova indigesto il frontale? Legittimo. Ma in un segmento come quello delle all-rounder che - diciamolo dai - non brilla tantissimo per estro e originalit&agrave;, ben venga un po&rsquo; di coraggio. Di voglia di rompere gli schemi. Senza finire vittima delle solite citazioni, o richiami al passato, o dittature degli uffici marketing.   

Elminatorie Alpen Masters 2022: le Adventure. Insidiare il primato della Multistrada V4 &egrave; stato sin da subito il vero obiettivo delle due contendenti

H-D Pan America 1250 Special Vs Triumph Tiger 1200 GT Pro

Per soddisfare le esigenze di tutti gli appassionati di avventure su due ruote, Triumph ha schierato ben 5 versioni della sua Tigre, tre con cerchio anteriore da 19 pollici, due con il 21. Siamo volati in Portogallo e le abbiamo guidate in off-road e su asfalto. Ecco com'è andata! Cliccate play e buona visione.

Video-prova Triumph Tiger 1200 2022: crossover tuttigusti

Tanti teaser e foto spia durante il 2021, poi la presentazione ufficiale e infine la nostra prova del #sottoesame che d&agrave; i voti alla Triumph Tiger 1200 2022, una moto tutta nuova che punta ad essere la migliore endurona stradale sul mercato, forte di un&#39;architettura meccanica unica - il tre cilindri - e ben 5 versioni diverse tra cui scegliere (GT, GT Pro e la GT Pro Explorer con ruota da 19&quot; in lega.&nbsp;La Rally Pro e la Rally Explorer invece hanno cerchi a raggi da 21&quot;), con ruota anteriore da 19&quot; o da 21&quot;. La mettiamo a confronto con la moto che sostituisce e vediamo davvero quanto &egrave; cambiata.  Pi&ugrave; snella e sportiva, meno &quot;Gran Turismo&quot;  Bench&egrave; una versione GT sia presente nel nuovo listino, la nuova Tigerona ha un approccio molto pi&ugrave; off che in passato. Ricordiamo che la versione precedente si distingueva per carattere del motore e dimensioni abbondanti che la rendevano un&#39;ottima moto da viaggio, ma questa nuova &egrave; pi&ugrave; sottile, slanciata verso l&#39;alto e compatta. Ovviamente la protezione aerodinamica non ne giova, ma la dinamica di guida si, se consideriamo che a fronte di dati prestazionali vicini (141 CV e 122 Nm per la &quot;vecchia&quot;, 152 CV e 130 Nm per la 2022) il peso &egrave; nettamente sceso da 242 kg a secco a 240 in ordine di marcia... ballano 25 kg circa in meno.  Meccanicamente anche il motore &egrave; tutto nuovo, con un nuovo tre cilindri in linea che segue la filosofia delle nuove Speed Triple e si dota di fasatura T-Plane che simula l&#39;erogazione di un bicilindrico ai bassi regimi. Dello stesso tenore il cambiamento sul telaio che passa da un semplice traliccio a un misto traliccio/piastre e l&#39;elettronica di nuova generazione con la possibilit&agrave; di avere il radar posteriore.&nbsp;    Dal faro anteriore a quello posteriore, non c&#39;&egrave; un pezzo uguale  In primis lo sguardo, che da doppio proiettore grande e definito, diventa un singolo elemento che richiama il family feeling di Tiger 900. Il becco &egrave; pi&ugrave; pronunciato, quasi a voler dichiarare l&#39;ispirazione dichiaratamente off, e le plastiche dei fianchetti laterali perdono quegli elementi da &quot;ammiraglia&quot; della precedente (vedi i grossi stemmi Triumph e i volumi abbondanti) per sposare un look pi&ugrave; minimale.  Il risultato &egrave; una moto pi&ugrave; pulita nelle linee e pi&ugrave; facile da osservare da qualsiasi angolazione. I giochi di spigoli della versione precedente lasciano spazio a superfici piane un po&#39; pi&ugrave; estese e un look rassicurante. Non neghiamo che ora &egrave; anche un po&#39; meno personale, dato che si avvicina molto di pi&ugrave; alla concorrenza di BMW e Honda come proporzioni e ispirazione on-off. Vi piace di pi&ugrave; il look sobrio ma hi-tech della nuova o quello pi&ugrave; abbondante e personale della precedente?&nbsp;    &nbsp;  Rewind, Regine del passato: quando le enduro on-off erano &quot;mono&quot;&nbsp; 

Fresca di debutto sul mercato, la nuova endurona stradale di Hinckley ha connotati nuovi, pi&ugrave; in linea con la nuova produzione crossover e in netto contrasto con il passato. Quello che rimane invariato &egrave; il numero di cilindri, tre, ma la moto &egrave; tutta nuova

Come Cambia: Triumph Tiger 1200

        La nuova arrivata in casa Triumph si chiama Tiger 1200 e sar&agrave; possibile acquistarla dal prossimo marzo. Per celebrare l&rsquo;arrivo sul mercato del nuovo modello, la filiale italiana ha deciso di prolungare la garanzia di 4 anni aggiungendo anche il servizio di soccorso stradale per lo stesso periodo. TRIUMPH TIGER SPORT 660, GLI ACCESSORI PER VIAGGIARE SENZA PENSIERI NON UNA 2+2 Le novit&agrave; non finiscono qui perch&eacute; coloro che sceglieranno di acquistare la nuova Tiger 1200 potranno decidere di estendere anche la Just Ride (ulteriore copertura di un anno) o la Take Care, il pacchetto di manutenzioni personalizzabili a seconda delle esigenze del cliente, per una guida pi&ugrave; Urban, Traveller, Globetrotter. La Tiger 1200 &egrave; disponibile in 5 versioni: la Tiger 1200 GT, la Tiger 1200 GT Pro, la Tiger 1200 GT Explorer, la Tiger 1200 Rally Pro e la Tiger 1200 Rally Explorer. Fausto Broglia, Service Manager della filiale italiana di Triumph Motorcycles ha commentato cos&igrave; l&rsquo;iniziativa: &ldquo;A differenza di quanto avviene per altri Costruttori, la garanzia che offriamo in esclusiva per la nuova gamma Tiger 1200 non &egrave; una 2+2 ma una copertura ufficiale ex-factory per la durata complessiva di 48 mesi, senza alcun limite di percorrenza chilometrica. &Egrave; un&rsquo; iniziativa coerente con la grande attenzione che riserviamo alla ricerca della massima soddisfazione della nostra clientela nell&rsquo;ambito del programma Total Care. Chi sceglie una motocicletta Triumph lo fa anche e soprattutto ma per l&rsquo;alto livello di affidabilit&agrave; intrinseca dei nostri prodotti. In particolare quando si tratta di modelli progettati per i lunghi viaggi e un utilizzo intenso.&rdquo; A RUOTA LIBERA, TRIUMPH TIGER SPORT 660: GIUSTA, COME LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO        

Sulla nuova maxi-adventure, in arrivo nelle concessionarie il prossimo marzo, &egrave; stata prolungata la garanzia di un anno rispetto ai 3 previsti

Triumph, un anno in più di garanzia per la Tiger 1200

Una Tiger tutta nuova. Dopo averne mostrato le forme in anteprima, Triumph lancia la versione definitiva della nuova maxi Adventure. La Tiger 1200 si presenta al via della stagione 2022 completamente rivista rispetto al passato.  PREMESSE IMPORTANTI    Per arrivare a questi risultati ha Hinckley hanno lavorato su ogni comparto. Significativamente pi&ugrave; leggera e molto pi&ugrave; potente, con maneggevolezza e specifiche ai vertici della categoria, oltre a tutti i vantaggi delle&nbsp;prestazioni del&nbsp;motore T-plane di Triumph, la nuovissima Tiger 1200 punta senza mezzi termini - secondo le dichiarazioni della Casa -&nbsp;&nbsp;ad essere la moto Adventure&nbsp;pi&ugrave; capace, agile e manovrabile al mondo. Cinque son gli allestimenti previsti: GT, GT Pro e GT Explorer, pi&ugrave; stradali, fino ai due allestimenti Rally e Rally pro per chi vuole un mezzo dalla caretteristiche pi&ugrave; votate all&#39;Off-Road. Le versioni Rally spiccano per la ruota anteriore da 21&quot; e il serbatoio da 30 Litri (contro una misura di 19&quot; all&#39;avantreno e&nbsp;i 20 litri di capienza del serbatoio degli altre tre allestimenti). Sempre da 18&quot; pollici il diametro del cerchio posteriore.  Il motore &egrave; il T-plane da 1160 cc accreditato di una potenza massima di 150 CV a 9.000 giri/min con una coppia che si attesta sui 130 Nm a 7.000 giri/min.&nbsp;Grandi doti quindi di erogazione il tutto in conformit&agrave; con la nuova normativa Euro5 sulle emissioni inquinanti. La trasmissione resta ad albero mentre il forcellone monobraccio della precedente Tiger viene sostituito da uno a schema pi&ugrave; leggero bi-braccio.  Caratteristiche tecniche    La nuova Tiger 1200 appare decisamente pi&ugrave; snella della versione precedente, con un serbatoio pi&ugrave; piatto, doppio faro Led anteriore&nbsp;e un nuovo pneumatico anteriore tubeless da 21&rdquo; pi&ugrave; grande dell&#39;attuale da 19&rdquo; (per la variante off-road).&nbsp;Sull&#39;aspetto della Triumph Tiger 1200 rinnovata influisce anche il nuovo telaio ridisegnato in tubi d&#39;acciaio.&nbsp;Il telaietto posteriore, invece, risulta imbullonato sulla struttura principale e non pi&ugrave; saldato come in precedenza. Il peso oscilla tra i 240 Kg della versione GT ai poco pi&ugrave; di 261 Kg per la Explorer Pro; mediamente si &egrave; avuta una cura dimagrante di circa 25 Kg. La nuova Tiger 1200 appare decisamente pi&ugrave; snella della versione precedente, con un serbatoio pi&ugrave; piatto, doppio faro Led anteriore&nbsp;e le nuove misure delle ruote.&nbsp;Sull&#39;aspetto&nbsp;influisce anche il nuovo telaio ridisegnato in tubi d&#39;acciaio.&nbsp;Il telaietto posteriore, invece, risulta imbullonato sulla struttura principale e non pi&ugrave; saldato come in precedenza.&nbsp; A livello di sospensioni troviamo sistema semi-attivo con corsa di 200 mm per le versioni GT&nbsp;e 220 per le Rally, mentre i freni, dotati di sistema ABS Cornering, poggiano su raffinate pinze Brembo Stylema con dischi da 320 mm all&#39;anteriore e 282 mm al posteriore.  RADAR SYSTEM  La GT Explorer e la Rally Explorer sono dotate del nuovissimo sistema Triumph Blind Spot Radar, sviluppato in collaborazione con Continental, che offre due importanti caratteristiche di sicurezza. Un radar &egrave; rivolto all&#39;indietro per informare il pilota quando un altro veicolo si trova nel punto cieco ed un secondo (il Lane Change Assist), fornisce un avviso pi&ugrave; evidente se il pilota indica di cambiare corsia o&nbsp;c&#39;&egrave; un veicolo in avvicinamento.  Per quel che riguarda il pacchetto dei Riding Modes, sono disponibili fino a 6 modalit&agrave; di guida (per le rally, 5 per le GT e 3 per la Standard), che regolano la risposta dell&#39;acceleratore, l&#39;ABS, il controllo della trazione e le impostazioni delle sospensioni. La modalit&agrave; di guida Off-Road Pro, esclusiva dei modelli Rally Pro e Rally Explorer, &egrave; la configurazione fuoristrada pi&ugrave; estrema di Triumph per avventure fuoristrada avanzate, con ABS e controllo della trazione disattivati e una mappa dell&#39;acceleratore fuoristrada. La modalit&agrave; Rain, inoltre, agevola al&nbsp;massimo l&#39;intervento con potenza&nbsp;limitata a 100 CV per una maggiore sicurezza e controllo quando le condizioni sono compromesse.    I pacchetti elettronici sono cos&igrave; suddivisi: Tiger 1200 Rally Pro and Rally Explorer adottano le opzioni Road, Rain, Sport, Rider-configurable, Off-Road and Off-Road Pro; la versione&nbsp;GT Pro e&nbsp;GT Explorer: Road, Rain, Sport, Rider-configurable and Off-Road. Per la Tiger 1200 GT abbiamo le mappe Rain, Road and Sport. Come impone la new age delle strumentazioni, abbiamo un&nbsp;elemento&nbsp;TFT da 7&quot;&nbsp;ed una ricca dotazione in fatto di&nbsp;infotainement.  Il prezzo per l&#39;Italia non &egrave; ancora stato annunciato (in Inghilterra &egrave; di 14.600 sterline, circa 17.500&nbsp;euro) e l&#39;arrivo &egrave; previsto per la primavera 2022.  EICMA 2021: Crossover ed Adventure regine del Salone 

Motore, ciclistica, design: si &egrave; rinnovata completamente la enduro-crossover della Casa britannica ora con connotazioni Adventure ben pi&ugrave; marcate rispetto al passato. Sono cinque le versioni

Nuova Triumph Tiger 1200: la svolta di Hinckley

Ispirate alle dune del Sahara e ai tornanti di montagna, hanno livree e grafiche esclusive, riding mode dedicati, ride-by-wire e monopole riscaldate 

La Triumph Tiger 1200 ora anche in versione Desert e Alpine – LE FOTO

Da Triumph arrivano due edizioni speciali della Tiger 1200: la Desert Edition e la Alpine Edition, che solo a guardarle fanno sognare emozionanti avventure. A caratterizzarle, un equipaggiamento particolarmente completo a livree dedicate ed esclusive: la Desert Edition s&rsquo;ispira alle suggestioni africane, ai panorami e alle dune del Sahara; la Alpine Edition &egrave; pronta a scalpitare fra i tornanti di montagne, in mezzo alle vette innevate.    Entrambe le versioni sono basate sull&rsquo;allestimento di medio livello della gamma della big Adventure a 3 cilindri, ma arricchite con contenuti di elevato valore tecnico ed estetico, in aggiunta alla livrea esclusiva hanno infatti terminale di scarico in titanio Arrow e cambio elettronico Shift Assist.  Desert Edition  Ha la livrea dedicata &lsquo;Sandstorm&rsquo; (tempesta di sabbia) e decalcomanie con il logo &lsquo;Desert Edition&rsquo;, nuovo badge &lsquo;Special Edition&rsquo; sul radiatore con effetto metallizzato. Dispone di 5 riding modes Rain, Road, Off-Road, Off-Road Pro, Sport: le modalit&agrave; di guida variano la risposta del comando del gas, l&rsquo;intervento di ABS e Traction Control a seconda delle preferenze del pilota. La modalit&agrave; Off-Road PRO si rivolge al motociclista pi&ugrave; esigente nella guida in fuoristrada disattivando ABS e controllo di trazione ed offrendo una erogazione ottimizzata.&nbsp;&nbsp;  Prezzo: 19.500 euro  Alpine Edition  Si distingue per l&rsquo;elegante colorazione &lsquo;Snowdonia White&rsquo; con decalcomanie &lsquo;Alpine Edition&rsquo;, nuovo badge &lsquo;Special Edition&rsquo; sul radiatore con effetto metallizzato.Si avvale di 4 riding modes (Rain, Road, Off-Road, Sport. Anche in questo caso le modalit&agrave; di guida variano la risposta del commando del gas, l&rsquo;intervento di ABS e Traction Control a seconda delle preferenze del pilota.  Prezzo: 18.500 euro  In comune hanno&hellip;  Entrambi i modelli vantano il potente ed elastico motore a 3 cilindri da 1,215cc capace di erogare fino a 141 cavalli a 9,350 giri, con un picco di coppia di 122 Nm a 7,600 giri, coniugato dal suono esuberante rilasciato dal leggero terminale Arrow in titanio.  Tecnologia allo stato dell&rsquo;arte che include: Shift Assist, quadro strumenti TFT a colori regolabile, cornering ABS e traction control, fino a 5 modalit&agrave; di guida, illuminazione full LED, blocchetti elettrici retroilluminati, accensione keyless, cruise control, parabrezza regolabile elettronicamente, manopole riscaldate e prese di corrente supplementari.    In particolare, lo Shift Assist elimina la necessit&agrave; di operare sulle leva della frizione in salita e scalata, assicurando cambi marcia morbidi e veloci per superiore comfort e divertimento in sella.  L&rsquo;equipaggiamento prevede anche le sospensioni semi-attive (TSAS), pinze freno monoblocco Brembo, altezza sella regolabile due posizioni (altezza da terra variabile da 835 a 855 mm).  Crossover e avventurose 2020: le all-rounder pronte alla battaglia 

Ispirate alle dune del Sahara e ai tornanti di montagna, hanno livree e grafiche esclusive, riding mode dedicati, ride-by-wire e monopole riscaldate

Triumph Tiger 1200: arrivano le versioni Desert e Alpine

Ritorno all&rsquo;antico amore per il Principe William d&rsquo;Inghilterra: il nipote della Regina, infatti, &egrave; da sempre appassionato di moto, ma da anni aveva abbandonato le due ruote motorizzate anche per compiacere sua moglie, la duchessa di Cambridge, che aveva dichiarato di avere &ldquo;orrore&rdquo; nel vederlo in sella. Questa volta, per&ograve;, il Principe William non si &egrave; trattenuto: ha infilato guanti e casco e ha guidato una Triumph Tiger 1200 intorno al quartier generale della Casa inglese.  Il trentacinquenne duca di Cambridge &egrave; stato invitato infatti ad Hinckley per partecipare all&rsquo;inaugurazione della Triumph Motorcycles Factory Visitor Experience, che d&agrave; al pubblico la possibilit&agrave; di visitare le linee di produzione con tour guidati, per scoprire tutti i segreti e le curiosit&agrave; del marchio.&nbsp;  Per il componente della famiglia reale, la visita &egrave; stata estesa all&rsquo;intero stabilimento, e il primogenito di Carlo e Lady Diana si &egrave; intrattenuto con i tecnici mentre visitava le linee di assemblaggio. Il Principe William ha visitato anche il nuovissimo impianto di verniciatura da 6 milioni di sterline, che entrer&agrave; in funzione nella prossima primavera.  Il Principe William ha visto in anteprima un cimelio a lui dedicato: gli &egrave; stato presentato uno speciale serbatoio dipinto a mano con la Union Jack, che riporta la scritta &ldquo;Duke of Cambridge&rdquo;, ma non &egrave; ancora certo se il dono abbia seguito il principe alla sua residenza, o sia rimasto in esposizione ad Hinkley.  In sella alla Tiger 1200 - In seguito alla visita, il Principe William ha indossato casco, guanti e giubbotto per salire in sella ad una Triumph Tiger 1200 e godersi un lungo giro nelle strade private intorno allo stabilimento di Hinkley.   Nonostante abbia avuto la possibilit&agrave; di salire in sella ad una delle motociclette pi&ugrave; amate dagli appassionati delle due ruote, sembra che il principe William non abbia dimostrato una totale disinvoltura, forse a causa del lungo tempo passato sui campi da polo, o forse per via del suo abbigliamento che vedeva pantaloni e scarpe eleganti spuntare da sotto la giacca ADV. Le sue foto con la Triumph, per&ograve;, sono subito diventate virali. 

La visita al quartier generale della Casa inglese &egrave; stata un piacevole ritorno al passato per il Principe William, che in un tempo scorrazzava per le strade di Londra come un qualsiasi biker

Il Principe William in sella alla Triumph

Direttamente dalla presentazione stampa internazionale in Spagna, la nuova Tigre di Hinckley

Primo contatto Triumph Tiger 1200, le foto

La Tiger 1200 arriva alla sua terza generazione arricchita da una gamma di accessori votati al comfort e alla sicurezza, che la rendono un efficiente strumento da viaggio. Il suo cuore a tre cilindri di 1.215 cc ha subito un&rsquo;attenta cura dimagrante e tra volano e albero motore perde esattamente 3 kg di masse - nota bene - in rotazione. Questo si traduce in minori inerzie e migliore agilit&agrave; nella guida. Di seguito, le prime impressioni a caldo direttamente dalla presentazione stampa. Sul prossimo numero di InMoto, invece, vi sveleremo ogni segreto di questa affascinante all-rounder inglese.  PESA DI MENO - A seconda della versione, la moto perde fino a 10,8 kg (negli allestimenti pi&ugrave; ricchi) e, nella migliore delle ipotesi, parte da 242 kg a secco; quindi, comunque un peso non indifferente. I cavalli restano 140, ma ora sono meglio sfruttabili grazie alla logica rivista del ride by wire e al cambio elettro-assistito bidirezionale, che lavora con innesti molto puliti e tempi di taglio sufficientemente contenuti. Anche per quanto riguarda il posto di guida le cose cambiano: ora la postura &egrave; pi&ugrave; raccolta, grazie al manubrio maggiormente arretrato, mentre un voluminoso parabrezza, regolabile elettricamente, fornisce ottima protezione coadiuvato dai ben studiati deflettori dell&rsquo;aria. I blocchetti elettrici retroilluminati ora &ldquo;comandano&rdquo; in maniera molto intuitiva uno schermo TFT a colori prodigo di informazioni.  LA RICONOSCI SUBITO - In sella sembra di avere serbatoio e telaio pi&ugrave; stretti tra le gambe, ma i tecnici ci dicono che si tratta solo di un&rsquo;impressione data dal manubrio pi&ugrave; vicino, perch&eacute; i volumi restano gli stessi. Frontalmente, la nuova Tiger 1200 si riconosce al volo per le due lame di luce convergenti del sistema diurno, parte del nuovo faro full led. Il carattere del tre cilindri resta quello corposo e facile da gestire col polso destro, che gi&agrave; conoscevamo, ora con una risposta al gas ancora pi&ugrave; precisa.  &nbsp;  PASSISTA DI RAZZA - Sulle strade scorrevoli e in autostrada la Tiger &egrave; super efficiente, basta regolare correttamente il parabrezza per avere protezione totale anche in caso di pioggia (questa volta ne abbiamo vista tanta). In quinta o sesta marcia, vibra poco e risponde pronta al gas, specialmente restando sopra i 6.000 giri. Per non affaticare il polso destro c&rsquo;&egrave; anche il cruise control. Durante questo primo contatto, con meteo freddo e piovoso, abbiamo molto apprezzato anche le manopole e la sella riscaldate.    TRA LE CURVE - Nel misto la Tiger rivela un carattere brillante e, soprattutto, doti da grande macinatrice di chilometri. Una moto che, attrezzata con borse laterali, &egrave; capace di portarti senza problemi in capo al mondo (o gi&ugrave; di l&igrave;). Il lavoro delle sospensioni semiattive &egrave; eccellente su strada, dove garantiscono comfort e ottimo contenimento nei trasferimenti di carico; mentre, stupiscono addirittura in fuoristrada, consentendo anche salti belli decisi, senza mai incappare in alcun fondo corsa.  La pi&ugrave; stradale versione XR e la pi&ugrave; fuoristradista XC, saranno disponibili da met&agrave; Dicembre ad un prezzo che spazia da 15.800 &euro; della versione base ai 21.050 &euro; della ricca XCa. Il racconto completo della prova, con tutti i pregi, i difetti e le caratteristiche tecniche nel dettaglio, li trovate sul prossimo numero di InMoto in edicola. 

Direttamente dalla presentazione stampa internazionale in Spagna, le impressioni a caldo sulla nuova Tigre di Hinckley

Primo contatto: Triumph Tiger 1200 2018

Tante migliorie ma soprattutto una decisa riduzione di peso. La regina delle tigri di Hinckley si svela a EICMA in versione rinnovata

Triumph Tiger 1200 XC e XR 2018, le foto

Dotazione tecnica al vertice della categoria, eleganza delle linee e un motore potente capace di emozionare. Eppure non basta, perch&eacute; su questo genere di mezzi &egrave; un&rsquo;altra la voce importante che fa spesso la differenza: il peso. Cos&igrave; Triumph &egrave; intervenuta in maniera decisa sulla nuova Tiger 1200 con un dimagrimento generale del mezzo di circa 10 Kg.  OFF-ROAD PRO - Gli interventi di alleggerimento hanno interessato il motore, il telaio e il sistema di scarico. Per quanto riguarda la meccanica, diverse modifiche promettono ora una risposta ancora pi&ugrave; pronta del tre cilindri da 1.215 cc con trasmissione a cardano da 141 cavalli. Tra le modalit&agrave; di guida, che modulano erogazione di motore ed elettronica per affrontare al meglio le diverse condizioni di guida, debutta anche la nuova Off-Road Pro sulla Tiger XC (quella maggiormente improntata al fuoristrada): il suo compito, preparare la Tigre a scatenarsi senza remore su ogni terreno.  NOVIT&Agrave; A BORDO - Sul model year 2018 esordisce anche una nuova carenatura dal look capace di trasmettere sensazioni pi&ugrave; muscolari, amplificate dalle nuove ruote. Sella completamente nuova, posizione del manubrio rivista e geometrie del telaio aggiornate migliorano l&rsquo;ergonomia di guida per infondere maggior controllo e comfort sulle lunghe distanze. Gli stemmi metallici, le luci a LED e le grafiche moderne creano una linea di forte personalit&agrave;. Gli aggiornamenti alla dotazione tecnica si completano con i fari adattivi Cornering, il Triumph Shift Assist, per salire di marcia e scalare senza dover tirare la frizione, la nuova strumentazione TFT full-colour regolabile e il cruise control completamente rivisto. Infine, anche per la Tiger 1200 debutta la nuova accensione Keyless.    MODELLI TIGER 1200 2018 - La nuova gamma XR &egrave; perfetta per affrontare le avventure pi&ugrave; impegnative su strada: il modello base XR &egrave; affiancato dal modello intermedio XRx e dal modello XRT, il pi&ugrave; equipaggiato della gamma. La XRx &egrave; disponibile anche con la sella ribassata (di 20 mm rispetto alla versione standard) affinch&eacute; qualsiasi pilota possa godere delle sue prestazioni. La gamma XC &egrave; stata appositamente progettata per privilegiare la guida in fuoristrada e affrontare percorsi impegnativi grazie a una serie di sistemi che le permettono di affrontare i terreni pi&ugrave; duri. Al modello base XCx si affianca la Tiger top di gamma, la XCA. 

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