Ci hanno lavorato per pi&ugrave; di tre anni Philippe e Jeroen prima di arrivare quest&#39;anno ad EICMA.  Sono due amici belgi uniti dalla passione per le moto vintage tassellate che hanno concretizzato un&#39;idea, un sogno. Ad inizio 2018 stavano lavorando assieme a Barcellona al progetto della Sarol&eacute;a N60 MM.01 (un&#39;edizione speciale della moto elettrica di Sarol&eacute;a) e nel tempo libero si divertivano naturalmente in sella a vecchie moto da cross, magiche quanto rumorose. Su quegli sterrati catalani &egrave; nata la volont&agrave; di trasformare una loro intuizione in realt&agrave;: derapare sulla terra ma senza fare &quot;casino&quot;.   &nbsp;    &nbsp;  Come sempre, all&#39;inizio di una sfida, pensi che sar&agrave; difficile ma non sai quanto. In fondo &egrave; piuttosto normale finire per considerare una moto elettrica una cosa piuttosto semplice da mettere assieme, eppure non &egrave; cos&igrave;. Fondano la Trevor Motorcycles contando sulle loro conoscenze tecniche e coinvolgono per il design John McInnis, ex capo progettista in Alta Motors ed ora in forze alla LiveWire. Iniziano cos&igrave; a costruire il loro sogno snello come una libellula: la DTRe Stella (cognome di Philippe ndr) nasce con l&#39;intenzione di essere una moto elettrica sostenibile e agile per qualsiasi terreno, dalla giungla urbana fino alla campagna per concludere, ovviamente, sugli ovali di terra battuta.  &nbsp;    &nbsp;  Sfrutta un telaio a traliccio al cromo molibdeno realizzato da Workhorse Speed Shop e sospensioni Ohlins STX46, freni Beringer, ruote da 19&quot; Haan e manubrio Domino Racing Ergal. In poche parole ha una componentistica di prim&#39;ordine che attinge a piene mani dal mondo flat.  &nbsp;    Per quanto riguarda il powertrain, Philippe e Jeroen hanno sfruttato le loro conoscenze in Sarol&eacute;a: si tratta di un brushless DC3 da 11 kW di potenza (perci&ograve; adatto alla patente A1) capace di ben 260 Nm di coppia! Spinge la DTRe, che pesa appena 79 kg a oltre 90 km/h e piuttosto rapidamente come potete immaginare.  &nbsp;    &nbsp;  Ci&ograve; che colpisce di pi&ugrave; a prima vista, per&ograve;, &egrave; la sua posizione: si trova dopo il fulcro del forcellone che diventa dunque molto lungo. La scelta &egrave; dovuta ad una ottimale suddivisione dei pesi, per bilanciare quello della batteria. Per contenerne gli ingombri &egrave; stata scelta un&#39;unit&agrave; di 2,7 kWh, non tantissimi se vi ponete l&#39;obiettivo di fare del turismo, ma pi&ugrave; che sufficienti se invece puntate a divertirvi in ovale.  &nbsp;    &nbsp;  La DTRe STELLA &egrave; disponibile bianca o nera in versione off road a 12.995 euro o street legal a 14.495 euro iva inclusa e ci auguriamo di poterla provare presto. Pare che i due stiano organizzando una gara tra campioni di flat track per far provare loro le doti di questa avvincente scommessa e ci impegniamo a tenervi aggiornati. Nel frattempo, per maggiori informazioni o per mettervi in salotto la prima flat tracker elettrica, visitate il sito www.trevormotorcycles.be.  &nbsp;   

Uscita pubblica ad EICMA per la prima moto da flat track elettrica: si chiama DTRe Stella ed &egrave; nata dall&#39;intuizione di due appassionati che hanno fondato la Trevor Motorcycles

Trevor DTRe Stella: il flat track silenzioso

        Una collaborazione speciale per una moto speciale. Dall&rsquo;unione delle forze di Sarol&eacute;a e The Mighty Machine &egrave; nata Sarol&eacute;a N60 MM.01, una caf&egrave; racer elettrica tutto fascino che, per ora, sar&agrave; prodotta in edizione limitata con soli 20 esemplari.&nbsp; DALLA MANX7 - La Casa fondata nel 1850 a Herstal, in Belgio, ha iniziato a produrre motociclette dal 1901 e ha puntato forte sull&rsquo;elettrico sfornando modelli come la&nbsp;MANX7 163 HP, moto elettrica dalle alte prestazioni che ha partecipato al TT Zero sull&rsquo;Isola di Man. Oggi presenta la N60 MM.01, che affonda le mani nello stile e nell&rsquo;alta moda. Abbiamo detto moda? S&igrave;, perch&eacute; questa creatura a due ruote vede incluso nel pacchetto un abito sartoriale firmato Marzotto, eleganza in nero che nasconde protezioni morbide e sottili necessarie alla guida.  MOTORE ELETTRICO - La N60 MM.01 &egrave; alimentata da un pacco batterie al litio da 22 kw/h e si ricarica in circa 30 minuti, raggiungendo un&rsquo;autonomia di 330 chilometri. Il motore &egrave; da 120 kw, ossia 163 cavalli, e 450 Nm di coppia. Insieme a The Mighty Machine &egrave; stato creato un telaio in fibra di carbonio con forcellone dello stesso materiale. 215 kg di peso totale, grazie anche a Pro-Bolt che ha fornito viti e bulloni in titanio e alluminio e Fabbri Accessori con il suo rivestimento in plexiglas. Poggiapiedi, specchietti, indicatori di direzione, portatarga e luce posteriore sono firmati Rizmoma, mentre Beringer Aerotec si &egrave; occupata dei freni. Pneumatici Dunlop Sportsmart completano le caratteristiche tecniche della N60, la cui offerta non si ferma all&rsquo;abito sartoriale. ACCESSORI - Nel prezzo &ndash; 69.999 euro &ndash; sono compresi anche un casco Hedon in fibra di carbonio e un coltello commemorativo Studio Blade, in carbonio, titanio e acciaio Damasco. La missione, come recita il sito ufficiale Sarol&eacute;a, era quella di &ldquo;creare una moto di alta qualit&agrave; che si distingua dalla massa&rdquo;. Obiettivo raggiunto?       

La nuova moto creata dalla Casa belga in collaborazione con The Mighty Machine &egrave; un&rsquo;edizione limitata che porta in dote un abito sartoriale Marzotto, un casco Hedon in fibra di carbonio e un coltello commemorativo

Sarolèa, la N60 è un’elettrica da passerella

Arriva la sportiva elettrica che promette battaglia alle carenate &ldquo;tradizionali&rdquo;. Potenza massima di 163 CV e un picco di coppia di 450 Nm

Sarolea ManX7 - LE FOTO

Derivata dalla SP7 che ha corso il Tourist trophy nella categoria TT Zero, la ManX7, versione street legal, promette di rivoluzionare il concetto di sportiva su 2 ruote dimostrando come, un motore elettrico, possa raggiungere performance difficilmente eguagliabili da mezzi di pari categoria equipaggiati con un &ldquo;normale&rdquo; motore termico.  STILE RICERCATO - Spesso si fa una certa difficolt&agrave; a digerire le linee proposte dai mezzi a propulsione alternativa che, vuoi per motivi strettamente progettuali, vuoi per la voglia di innovare anche dal punto di vista stilistico, propongono design - diciamo cos&igrave; - dalla personalit&agrave; controversa. Non sfugge a questa logica neanche la Sorolea ManX7, sebbene le vada riconosciuta l&rsquo;intenzione di innovare linee classiche da caf&eacute; racer con interessanti elementi tech e materiali pregiati (non serve un occhio particolarmente attento per apprezzare il generoso utilizzo di fibra di carbonio).  STROPICCIATEVI GLI OCCHI - Da un punto di vista tecnico, invece, le chiacchiere stanno a zero. La ManX7 cala sul tavolo le sue carte migliori e sfida senza paura le sportive tradizionali. Un po&rsquo; di numeri: 163 CV di potenza massima, un picco di coppia pari a 450 Nm, una punta velocistica di 240 Km/h, un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e 330 km di autonomia. Quest&rsquo;ultima si raggiunge con il set di batterie da 22 kWh (con quello da 14 kWh l&rsquo;autonomia &egrave; di 230 km, mentre con quello da 18 kWh, di 280). Occorrono appena 25 minuti per completare l&#39;85% di ricarica. Davvero niente male!  MA NON FINISCE QUI - Il telaio, lavorato a mano, &egrave; un monoscocca in fibra di carbonio, le sospensioni sono Ohlins (forcella FGRT-200 e mono TTX36), la catena &egrave; Regina, mentre l&rsquo;impianto frenante &egrave; firmato Beringer. Cerchi OZ Racing e componentistica Rizoma, Pro-Boltper e Fabbri completano la dotazione.  UN SALVADANAIO BELLO GRANDE - E soprattutto, bello pieno. Se non lo avete, lasciate perdere. La Sarolea Motorcycles ManX7 - che per il 2018 sar&agrave; realizzata in soli 20 esemplari - viene proposta ad un prezzo a partire da 42.975 euro per la versione 14kWh, fino a raggiungere i 48.760 euro necessari per mettersi in garage la 22kWh.  Volete prenotarne una? Potete farlo qui. 

La sportiva elettrica che promette battaglia alle carenate &ldquo;tradizionali&rdquo;. Potenza massima di 163 CV, 450 Nm il picco di coppia, da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi. Prezzo per pochi

Sarolea ManX7, guanto di sfida

La Sarol&eacute;a &egrave; un&rsquo;azienda belga costruttrice di moto sportive elettriche. Corre da diversi anni al Tourist Trophy all&rsquo;Isola di Man e, nonostante qualche risultato deludente, le loro performance non sono passate inosservate nel mondo del racing elettrico. I fratelli Bjorn e Torsten Robbens ultimamente hanno lavorato molto per sviluppare la loro SP7 e trasformarla in una moto adatta per correre nella classi al top. E per testarla hanno scelto un collaudatore come Loris Capirossi, che ha fatto muovere i suoi primi passi in pista alla Sarol&eacute;a SP7 ad Aragon, nel gioved&igrave; della MotoGP, sotto gli occhi del CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta.  IL FUTURO DELLA MOTOGP&nbsp;potrebbe essere elettrico. A partire dal 2019 infatti ci sar&agrave; un nuova classe nel Motomondiale: in alcune tappe europee, per almeno tre anni, ci sar&agrave; un trofeo monomarca riservato a moto spinte da un propulsore non a scoppio.&nbsp;Per questo si stanno esaminando i progetti di diversi costruttori come l&#39;americana Lightning, l&#39;italiana Energica o la belga Sarol&eacute;a che, appunto. Loris Capirossi ha testato ad Aragon.   Loris Capirossi si &egrave; detto molto soddisfatto del controllo e della gestione della SP7. &ldquo;Loris Capirossi sembrava impressionato dal carattere del motore e dal peso relativamente basso della moto&rdquo;, ha detto Bjorn Robbens. &ldquo;Ha gi&agrave; provato altre moto elettriche e le aveva trovate pi&ugrave; pesanti. Possiamo dire che siamo in lizza con l&rsquo;americana Lightning, l&rsquo;italiana Energica e probabilmente con un altro costruttore tra Mahindra o KTM.&rdquo;  La Dorna dovrebbe comunicare la decisione del partner per il monomarca elettrico entro la fine di ottobre. 

Nel gioved&igrave; del GP di Aragon, Loris Capirossi ha provato la Sarol&eacute;a SP7 in una sessione di test privati. Attento spettatore il CEO di Dorna, Carmelo Ezpeleta

5 risultati per 'Saroléa'

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