        In tutte le famiglie ci sono le pecore nere, superfluo fare esempi, e gli enduristi sono visti spesso come fastidiosi e, peggio, dannosi. Fanno rumore, inquinano, scavano il terreno proprio durante il fine settimana, mentre si cerca un po&rsquo; di relax nella casetta in campagna/montagna. Allevatori e contadini non li vedono quasi sempre con occhio pi&ugrave; benevolo. Certo ci sono quelli che transitano nelle aie come se fossero in prova speciale, che spazzolano nella ghiaia appena riportata sulla strada bianca, che passano dove non dovrebbero con il terreno bagnato lasciando dei solchi che poi incanalano la pioggia, creano fessure e spaccheranno il sentiero quando sar&agrave; secco. Ma ci sono anche quelli che invece non fanno nulla di tutto questo ed essendo delle persone educate, civili e responsabili sono di conseguenza enduristi educati, civili e responsabili. E negli ultimi anni hanno partecipato attivamente ai soccorsi di calamit&agrave; come i terremoti (Amatrice e zone limitrofe) mentre a maggio nell&rsquo;alluvione e conseguenti frane che hanno colpito l&rsquo;Emilia Romagna.&nbsp; L'utilit&agrave; di moto fuoristrada  Di cittadini che danno una mano in queste situazioni e che sono anche enduristi ce ne sono da sempre tanti, la notizia &egrave; che si sta iniziando a capire quanto possa essere importante la capacit&agrave; di una moto fuoristrada per arrivare in zone impervie rimaste isolate, e quindi chiederne l&rsquo;aiuto. Di enduristi proprio in quanto tali. Si inizi&ograve; spontaneamente ad Amatrice, stavolta &egrave; stata la volta di Marradi su iniziativa del Sindaco, sempre attraverso la Protezione Civile. Nello zaino o sopra la moto non ci pu&ograve; stare molto, ma medicine, qualche bottiglia d&rsquo;acqua, un po&rsquo; di cibo s&igrave;. Oltre alla capacit&agrave; di monitorare sul posto la situazione della viabilit&agrave; anche dove i droni hanno difficolt&agrave;. Quello che &egrave; sempre pi&ugrave; chiaro &egrave; che i fuoristradisti meglio siano della zona, per poter essere utili e non, al contrario, ficcarsi nei guai creando altro lavoro ai soccorritori, e che la loro attivit&agrave; deve essere coordinata dalla Protezione Civile. Questo &egrave; importante perch&eacute; un coordinamento ci vuole sempre, perch&eacute; gli aiuti devono seguire dei piani precisi e perch&eacute; il soccorritore deve operare il pi&ugrave; possibile in sicurezza. Ma non siamo ancora al punto in cui il fuoristradista in moto &egrave; riconosciuto come una delle &ldquo;specializzazioni&rdquo; a disposizione della Protezione Civile, il nostro apporto &egrave; ancora come minimo &ldquo;sotto osservazione&rdquo; e tutt&rsquo;altro che istituzionalizzato. Sar&agrave; il sospetto che poi possiamo approfittare della nuova qualifica di operatori di Protezione Civile per andare a spasso ovunque, anche dove non si pu&ograve;? Non c&rsquo;&egrave; dubbio che Amatrice prima ed Emilia-Romagna poi siano stati passi importanti verso un coinvolgimento istituzionale. Protocolli di intesa sono stati stilati negli ultimi anni tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Federazione Motociclistica, il processo non &egrave; ancora finito ma ci auguriamo sia almeno in cammino. I primi passi furono mossi undici anni fa, per iniziative personali e coincidenze fortunate, Comandanti dei Vigili di Cerveteri e Amatrice che si conoscevano e facendo parte della Protezione Civile trovarono utile sfruttare le loro amicizie tra i fuoristradisti. Pi&ugrave; di recente si sono tenuti corsi per enduristi aspiranti operatori di P.C., ma ancora non c&rsquo;&egrave; nulla di operativo in modo fisso e continuativo. Pi&ugrave; complicato ancora sar&agrave; per l&rsquo;endurista diventare una figura che fa &ldquo;manutenzione&rdquo; nella natura, tenendo aperti quei sentieri che progressivamente si vanno chiudendo per disuso. Appena si &egrave; capito che certe frane dei rilievi emiliano romagnoli hanno distrutto strade e sentieri in modo quasi permanente, allevatori e contadini hanno messo mano a trattori e ruspe ed hanno riaperto vecchi sentieri o ne hanno creato di nuovi. E dire che ci sono organizzazioni di volontari che gi&agrave; operano in tal senso da anni, ad esempio nella zone dell&rsquo;imolese, tra Santerno e Senio, come Enduro Motor Valley. Quando i muscoli sono spinti dal cuore ed organizzati dalla mente esperta e responsabile, sembra un po&rsquo; una favola di Esopo, si possono ottenere grandi risultati. ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA, DAL GRUPPO PIAGGIO 200 MILA EURO ALLA PROTEZIONE CIVILE       

Coordinati dalla Protezione Civile, gruppi di motociclisti hanno dato un importante supporto per raggiungere zone rimaste isolate&nbsp;

Dove può arrivare un endurista: l'aiuto all'Emilia-Romagna

        I motociclisti in aiuto della Protezione Civile. In un periodo delicato come quello attuale, vista la situazione legata al Coronavirus, e considerato che i motociclisti poco possono fare di pratico per intervenire se non stare a casa ed invitare tutti a farlo, comunque la FMI vuole supportare le istituzioni. E' stato aperto un conto corrente della FMI su cui i Moto Club, i Tesserati e tutti gli appassionati possono effettuare delle donazioni. I fondi raccolti verranno interamente devoluti al Dipartimento della Protezione Civile, che da settimane &egrave; in prima linea nella lotta contro la diffusione del Covid-19. "TUTTI POSSIAMO ESSERE UTILI" Giovanni Copioli, Presidente FMI: &ldquo;Abbiamo voluto dare un supporto concreto al Dipartimento della Protezione Civile aprendo un Conto Corrente grazie al quale &egrave; possibile fornire un aiuto importante. Con questa iniziativa tutti potranno rendersi protagonisti di un atto utile ad una istituzione come la Protezione Civile che si impegna ogni giorno per il bene del Paese. In queste occasioni il nostro mondo ha sempre risposto ottimamente e sono certo che accadr&agrave; anche questa volta: unire le forze &egrave; fondamentale affinch&eacute; questo periodo possa essere messo alle spalle. Concludo rivolgendo un plauso alla Nazionale di Enduro per l&rsquo;iniziativa in favore della Croce Rossa Italiana&rdquo;.  Grazie a questa iniziativa, la Protezione Civile avr&agrave; la possibilit&agrave; di mettere ulteriori forze in campo in una sfida da vincere anche grazie al senso di responsabilit&agrave; e l&rsquo;unione di intenti da parte di tutti. Queste le coordinate del Conto Corrente su cui poter effettuare le donazioni: &nbsp;Intestato a: FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA IBAN: IT89E0100503309000000000822 BIC / Swift: BNL II TRR Causale: Donazioni Covid-19 &nbsp;Nei giorni scorsi, inoltre, la Nazionale di Enduro si &egrave; resa protagonista di un gesto significativo: staff tecnico e piloti hanno effettuato una donazione in favore della Croce Rossa Italiana, dimostrando vicinanza all&rsquo;Organizzazione. Coronavirus, quando i motociclisti portano la spesa a casa       

La Federazione Motociclistica Italiana ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi che verranno devoluti alla Protezione Civile

Coronavirus: la FMI lancia una raccolta fondi

        Il 27 e il 28 aprile 60 motociclisti hanno preso parte al 1&deg; Corso&nbsp; di formazione per Motociclisti Volontari di Protezione Civile, organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana tra i Comuni di Cerveteri e Roma. La FMI infatti, essendo stata riconosciuta&nbsp; dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile come Organizzazione Nazionale di Volontariato, sta procedendo alla selezione e formazione dei motociclisti che, a seguito del superamento dei corsi formativi, saranno inseriti nell&rsquo;Elenco Centrale dei Motociclisti Volontari e quindi operativi sin da subito a livello nazionale. Tale riconoscimento prevede che, in caso di emergenze di carattere nazionale, possa essere richiesto il supporto dei motociclisti per diversi impieghi operativi, come gi&agrave; accaduto in occasione dei tragici avvenimenti che hanno colpito il Centro Italia nei mesi scorsi. Per la FMI sono stati presenti Tony Mori, Coordinatore del Dipartimento per le Politiche Istituzionali, sociali e Attivit&agrave; di Protezione Civile, Raffaele Prisco, Consigliere Federale, Coordinatore Direzione Tecnica e Responsabile Formazione FMI, e Alberto Pricoco, Istruttore Guida Fuoristrada e IGAST. Sono inoltre intervenuti il Sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, il Col. Marco Scarpellini, Responsabile Ripartizione Sicurezza del Comune di Cerveteri, il Capo Nucleo Enduristi della Protezione Civile Comunale - Mario Menicocci ed il Funzionario del Dipartimento della Protezione Civile &ndash; Dott. Massimo La Pietra, ai quali va un ringraziamento particolare per l&rsquo;ospitalit&agrave; e il fondamentale supporto nell&rsquo;organizzazione.  I 60 iscritti durante la prima giornata sono stati impegnati nel modulo formativo FMI, tenuto da Tecnici Federali presso la &ldquo;Sala del Granarone&rdquo; del Comune di Cerveteri (RM), messa a disposizione dall&rsquo;Amministrazione Comunale. Durante la parte teorica, Raffaele Prisco ha trattato le tematiche legate all&rsquo;applicazione dell&rsquo;attivit&agrave; motociclista in ambiti operativi di Protezione Civile; la parte pratica ha invece impegnato gli aspiranti volontari in esercitazioni motociclistiche all&rsquo;interno di aree boschive, durante le quali sono stati affrontati diversi ostacoli in cui potrebbe incorrere il Motociclista Volontario impegnato in contesti operativi anche estremi. Venerd&igrave; 28 aprile, nella Sede della Protezione Civile a Roma si &egrave; svolto invece il modulo formativo tenuto dai relatori del Dipartimento, che hanno descritto i fondamenti normativi e amministrativi che regolamentano il Volontariato, il ruolo ed i compiti del Volontario all&rsquo;interno del Servizio Nazionale di Protezione Civile e le iniziative &ldquo;Io non rischio&rdquo; e &ldquo;Anche io sono la Protezione Civile&rdquo;. Durante la stessa giornata - alla presenza del Presidente FMI, Giovanni Copioli &ndash; i corsisti hanno visitato aree di particolare rilievo strategico/operativo presenti all&rsquo; interno del Dipartimento, come la &ldquo;Sala Situazione Italia&rdquo;, il COAU - Centro operativo aereo unificato ed il COEMM - Centro operativo per le emergenze marittime. Tra gli idonei dei primi Corsi di Formazione, la Federazione cercher&agrave; inoltre di individuare delle figure che, oltre ad avere la volont&agrave; di svolgere attivit&agrave; di carattere sociale ed un adeguato livello tecnico, siano anche adatte a sviluppare l&rsquo;attivit&agrave; sul territorio, che prevede il riconoscimento da parte delle Regioni e la conseguente operativit&agrave; per interventi di livello locale. In considerazione di questi aspetti ma anche del numero limitato di posti disponibili, l&rsquo;informativa di questo primo Corso &egrave; stata indirizzata a coloro che nei mesi scorsi, in maniera spontanea, si sono interessati a tale attivit&agrave; prendendo contatti con l&rsquo;Ufficio del Dipartimento Politiche Istituzionali FMI. Sono gi&agrave; in fase di programmazione ulteriori corsi formativi, per i quali prossimamente saranno divulgate tutte le informazioni utili per le richieste di partecipazione. &ldquo;Questo primo corso ha avuto un ottimo successo in termini di partecipazione&rdquo;, ha evidenziato Copioli. &ldquo;Ci&ograve; non pu&ograve; che rendermi orgoglioso dei tesserati FMI e dei motociclisti in generale. L&rsquo;ingresso della FMI tra le organizzazioni di volontariato riconosciute dalla Protezione Civile dimostra chiaramente come il motociclismo sia una risorsa per tutti e per tutto il territorio, una risorsa da mettere a disposizione della Protezione Civile con cui la collaborazione &egrave; costante e molto proficua&rdquo;.       

Sessanta i partecipanti al primo corso di formazione organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana, tra i Comuni di Cerveteri e Roma.

Corso per Motociclisti Volontari di Protezione Civile

        Marted&igrave; 29 novembre, il Coordinatore del Dipartimento Politiche Istituzionali FMI Tony Mori, il Presidente FMI Paolo Sesti e la Protezione Civile Nazionale hanno concluso l&rsquo;iter con il quale la FMI &egrave; stata riconosciuta ed iscritta ufficialmente nell&rsquo;Elenco Centrale delle Organizzazioni di Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile &ndash; Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tale riconoscimento &egrave; parte di un progetto ambizioso, voluto dal Presidente FMI Paolo Sesti e iniziato a maggio 2015 con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra la FMI, il Corpo Forestale dello Stato e le Misericordie della Toscana. La FMI ha lavorato per la creazione di una struttura di volontariato motociclistico nazionale, che consentisse, in casi di emergenza, di mettere a disposizione dei soccorritori e della comunit&agrave; una risorsa importante come l&rsquo;attivit&agrave; motociclistica. Il terremoto che recentemente ha interessato il Centro Italia ha evidenziato ancor di pi&ugrave; tale utilit&agrave;. A seguito al sisma del 24 agosto e a quello del 30 ottobre infatti &egrave; stato richiesto alla FMI, da parte delle Istituzioni, l&rsquo;intervento di unit&agrave; motociclistiche per poter raggiungere zone impervie per la consegna di beni di prima necessit&agrave; e per le ricognizioni di verifica sullo stato dei luoghi. (Nella foto: A Rapolano Terme (SI), il 1&deg; Corso Sperimentale per Motociclisti Volontari di Protezione Civile, organizzato dalla Federazione Motociclistica Italiana, dal Corpo Forestale dello Stato e dalle Misericordie della Toscana, in attuazione del protocollo di intesa siglato il 30/05/2015).       

Ufficialmente riconosciuto l'intervento di unit&agrave; motociclistiche per portare soccorsi nelle zone impervie e necessit&agrave;.

Federmoto nel volontariato della Protezione Civile

        Nel corso del weekend del Mugello si &egrave; svolta la 2&deg; parte del 1&deg; Corso Sperimentale per Motociclisti Volontari della Protezione Civile. Il corso, organizzato dalla FMI, dal Corpo Forestale dello Stato e dalle Misericordie della Toscana in attuazione del protocollo di intesa siglato il 30 maggio 2015, ha visto la prima parte andare in scena a Rapolano (nel senese) lo scorso 25 settembre e si &egrave; concluso domenica 9 ottobre sul circuito toscano. La finalit&agrave; del corso &egrave; quella di formare i motociclisti che, in casi di emergenza come accaduto recentemente con il terremoto di Amatrice, saranno in grado di affiancare la Protezione Civile nelle operazioni di soccorso, utilizzando la moto per arrivare in zone altrimenti difficili da raggiungere con i normali mezzi di soccorso. Non &egrave; mancata una conferenza dell&rsquo;evento, svoltasi in sala stampa al Mugello nella giornata di venerd&igrave; 7 ottobre, aperta dai saluti del Presidente FMI Paolo Sesti e proseguita dal Coordinatore del Dip.to Politiche Istituzionali FMI Tony Mori, che si &egrave; soffermato sull&rsquo;evoluzione del progetto: dalla firma del protocollo di intesa fino ad arrivare al 1&deg; Corso Sperimentale. Il Comandante Regionale del CFS Toscana, Giuseppe Vadal&agrave;, ha parlato poi del proficuo rapporto tra CFS e FMI mentre Gianluca Staderini, Direttore Misericordie della Toscana, si &egrave; pronunciato sull&rsquo;utilizzo della moto e nell&rsquo;attivit&agrave; di P.C. A chiudere &egrave; stato il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Senatore Riccardo Nencini.       

Concluso al Mugello il 1&deg; Corso Sperimentale per Motociclisti Volontari della Protezione Civile

5 risultati per 'Protezione Civile'

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La moto come mezzo di soccorso