        Oggi ti portiamo a Savignano Irpino in Campania! Metti sul navigatore i numeri che ti abbiamo indicato arriverai, dritto dritto, nel punto pi&ugrave; panoramico del centro storico del paese da cui potrai sbirciare palazzi, chiese, la Via dei Finestroni una delle strade pi&ugrave; antiche con la pavimentazione in pietra lavica e case con arcate che osservate da lontano assumono l&rsquo;aspetto di grandi finestre&hellip; da qui il nome! E poi sempre da quass&ugrave; potrai sentire il profumo delle &ldquo;orecchiette tricolore&rdquo;, con pomodorini, rucola e parmigiano piatto tipico del posto preparato nelle trattorie del paese&hellip; che acquolina! ASCOLTA IL PODCAST&nbsp; Ascolta "Savignano Irpino, il borgo delle mille possibilit&agrave;..." su Spreaker. Savignano Irpino visto da lontano, &egrave; un airone con le ali spiegate tra le zone di Tombola e Calvario! Partimm, da queste parti si dice cosi! Partimm da Porta Grande, l&rsquo;antica porta di accesso al paese datata nel XVI secolo e racchiusa tra le case dei &ldquo;Finestroni&rdquo; e quelle di &ldquo;Dietro Corte&rdquo; altro quartiere del borgo. Vi apparir&agrave; davanti agli occhi il Castello Guevara di epoca longobarda. Nasce come opera difensiva, diventa fortezza con i Normanni e palazzo signorile con i Guevara di cui eredita il nome. Portali, scalinate, una stalla, un salone, dei forni e un pozzo che sfocia in un sottostante ambiente forse utilizzato come carcere. Qui calerete nell&rsquo;atmosfera del luogo! La monumentale Chiesa Madre &egrave; poco pi&ugrave; in l&agrave;. La sua facciata ricorda il romanico, il suo rosone e la maiolica sono un tributo a Sant&rsquo;Anna. Affascinante. Entrate perch&eacute; se tanto buone sono le premesse, l&rsquo;interno sar&agrave; spettacolare. Tre navate divise magistralmente da due file di pilastri in pietra, lavorati a scalpello sui quali poggiano cinque archi a tutto sesto. Nel registro superiore della navata centrale sono collocate le statue in gesso dei santi Girolamo, Paolo, Ambrogio, Tommaso, Pietro e Agostino. Lungo le navate si aprono cinque cappelle: a sinistra quelle di Sant&rsquo;Anna, del Santissimo Cuore di Ges&ugrave; e dell&rsquo;Addolorata; a destra quelle del Santissimo Sacramento che presenta un altare ligneo e quella di San Giuseppe. L&rsquo;altare maggiore, datato 1783 &egrave; realizzato con elementi marmorei di epoche diverse mentre il battistero &egrave; del 1514. La Cappella di Sant&rsquo;Anna &egrave; di particolare valore, soffermatici. Poi c&rsquo;&egrave; Palazzo Orsini che da ospedale &egrave; divenuto sede del municipio. Savignano Irpino: ecco le tappe Prima tappa &egrave; la Sorgente sulfurea &ldquo;Rifieto&rdquo;, una zona scelta tra tante altre dalle mucche per la transumanza, una ragione ci sar&agrave;! Lo conosci il caciocavallo Podolico, &egrave; una squisitezza di queste parti, che viene prodotto con il latte delle mucche che scelgono questa zona per il loro pascolo! La Sorgente &egrave; alle pendici del Monte Sant&rsquo;Angelo, circondata dal bosco di Savignano, ricco di conifere, querce e di una fauna selvatica che sarai fortunato ad avvistare! La sorgente filtra attraverso rocce di gesso, ricche di sali di zolfo, che le conferiscono pregiate propriet&agrave; curative, un vero toccasana per il fegato e per la cura di alcune dermatiti.&nbsp; Per te che sei un appassionato delle cosiddette &ldquo;vie dell&rsquo;erba&rdquo; il Tratturo della transumanza ha un fascino intramontabile. Fin dall&rsquo;epoca altomedievale, consentiva ai pastori di raggiungere i pascoli della Puglia. Si tratta di una fitta rete viaria di 3100 chilometri che collegavano l&rsquo;Abruzzo, il Sannio e l&rsquo;Irpinia alla Puglia fino al Salento. Secondo le cronache medievali un ramo dei tratturri attraversava le contrade di Savignano Irpino salendo per la via dei Corridori, i nonni lo chiamavano &ldquo;tratturo degli Abruzzesi&rdquo;. Tra le bellezze che solo a Savignano potrete trovare ci sono le numerose fontane di campagna e di paese, fondamentali nel passato per l&rsquo;approvvigionamento quotidiano, per dissetare il bestiame, lavare il bucato e provvedere alle necessit&agrave; della casa: Fontana Licese, fontana di Mottola, fontana Cavallarisi. La pi&ugrave; famosa resta la Fontana Angelica o Fontana delle papere, realizzata nel 1912 all&rsquo;ingresso del paese. Il Mulino Normanno o di Bethlemme, &egrave; un&rsquo;altra tappa immancabile per te che ami i borghi. Belle zone delle Cesine, c&rsquo;&egrave; questo antico opificio a forma piramidale mozza risalente probabilmente al XII secolo, prende il nome dalla Badessa Bethlemme di Santa Maria di Porta Somma in Benevento, figlia di Gerardo conte di Greci, Savignano e Ferrara. In collaborazione con Fuoriporta.org       

<p>Fine settimana in arrivo, ecco una meta da raggiungere in moto e godersi due giorni tra relax e bellezze artistiche e gastronomiche</p>

Viaggi in moto, dove andare nel weekend: Savignano Irpino, borgo delle mille possibilità

        Se c&rsquo;&egrave; chi aspetta l&rsquo;estate tutto l&rsquo;anno per andare al mare, c&rsquo;&egrave; invece chi non vede l&rsquo;ora di poter scegliere tra i numerosi raduni a due ruote. E quando si unisce l&rsquo;ebbrezza della corsa con la bellezza dei paesaggi, vuol dire che si &egrave; scelto l&rsquo;evento giusto.  IN VESPA - Dal 12 al 14 luglio &egrave; stata organizza dal Vespa Club Leoni Rossi l&rsquo;Irpinia In Vespa International, con partenza e arrivo al Vintage Caf&egrave; di Grottaminarda. Sicuramente l&rsquo;Irpinia &egrave; una delle zone pi&ugrave; suggestive d'Italia, che ha fatto delle bellezze naturali ma anche dell&rsquo;ospitalit&agrave; e del buon cibo i suoi punti forti. Quale soluzione migliore che scoprirle tutte girando in vespa? Un simbolo che ha costruito la sua fama nel tempo e che continua a riscuotere un grande successo, come testimoniano i 5.000 partecipanti ai Vespa Wolrd Days di cui vi abbiamo parlato poco tempo fa in questo articolo. IL TERRITORIO - Tante le localit&agrave; che si toccheranno: Melito Irpino, Grottaminarda, Ariano Irpino, Mirabella Eclano, Sant&rsquo;Angelo all&rsquo;Esca, Chiusano di San Domenico, Castelvetere sul Calore, Rocca San Felice. Non passer&agrave; certo inosservato il paesaggio dell&rsquo;Alta Irpinia, tra le antiche strade romane di Via Traiana e la Regina Viarum. Girando in vespa si ha la possibilit&agrave; di poter ammirare tutto, senza perdersi davvero niente, come la ricchezza naturale del parco del Partenio, del parco dei Monti Picentini e del parco naturale di recente costruzione di Pizzo Alvano - Valle Lauro. E se questo non bastasse, tra una tappa e l&rsquo;altra, salumi locali e un calice di vino (dal Greco di Tufo al Fiano d&rsquo;Avellino) rappresentano la pausa perfetta.       

<p>Dal 12 al 14 luglio, un giro alla scoperta di un territorio affascinante: molte tappe, tra bellezze naturali e buona cucina, che confermano l&rsquo;affetto e la passione per l&rsquo;iconico scooter italiano</p>

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Irpinia In Vespa International 2019: due ruote e divertimento