<p>Nella storia della Guazzoni, la Matta &egrave; stato sicuramente il modello pi&ugrave; apprezzato e conosciuto</p> 

Guazzoni Matta 50, le foto

Nel 1964, Guazzoni presenta la Matta, il primo &lsquo;cinquanta&rsquo; italiano di serie con motore a disco rotante. La tecnica di costruzione del motore ha radici nell&rsquo;ambiente dei kart, dove la Casa milanese ha gi&agrave; ottenuto numerose vittorie. La cilindrata di 49,5 cc &egrave; data da alesaggio e corsa superquadri di 41 x 37,5 mm. Il rapporto di compressione si attesta attorno ai 12:1, e nel corso degli anni il motore avr&agrave; una costante evoluzione. Dapprima si passer&agrave; dal gruppo termico quadro ad una pi&ugrave; efficiente termica ad alettatura radiale, quindi sar&agrave; la volta di una rivisitazione pi&ugrave; radicale, addirittura con il cambio estraibile a quattro o sei rapporti. Le fasature della distribuzione diventeranno via via pi&ugrave; spinte e ci sar&agrave; un aumento del diametro del carburatore che passer&agrave; da 18 a 20 mm, ma saranno montati anche (a richiesta) dei grossi Dell&rsquo;Orto da 22 e 24 mm.  LA GUAZZONI, inoltre, ha sempre avuto disponibile anche una versione 60, ottenuta aumentando l&rsquo;alesaggio a 45 mm. Fra l&rsquo;altro, sul finire degli anni &rsquo;60, la Casa milanese aveva predisposto un vero e proprio kit, dedicato a chi intendeva cimentarsi nelle gare. Oltre al gruppo termico 60, ne facevano parte anche un carburatore da 24 mm, un disco con fasatura pi&ugrave; &ldquo;larga&rdquo;, una marmitta ad espansione libera e un freno a tamburo anteriore in alluminio con grosse prese d&rsquo;aria. Uno dei punti deboli di questo motore era la catena impiegata per la trasmissione primaria.  PER LA VERSIONE DA CORSA, nel &lsquo;68 la Guazzoni risolse il problema adottando la classica trasmissione ad ingranaggi (con rapportatura di 27-81), con l&rsquo;ingranaggio sull&rsquo;albero motore decisamente piccolo rispetto a quello della campana frizione. Questo dar&agrave; origine al soprannome di &ldquo;Ingranaggino&rdquo;, nome che rester&agrave; per sempre appiccicato a questa versione e che diverr&agrave; famoso tra gli addetti ai lavori. L&rsquo;Ingranaggino era una vera &ldquo;racer&rdquo; e nel corso della sua vita agonistica avr&agrave; varie evoluzioni, fino a sfociare nel 1974 in una versione raffreddata ad acqua.    SUL FNIRE DEL 1965 (Salone di Milano) viene presentato anche il prototipo della Matta fuoristrada, modello prender&agrave; il nome di Matacross. La Matta prima serie, con telaio nero e sovrastrutture bianche con inserti neri sul serbatoio, costava 145.000 lire e, per rientrare nei limiti di legge, veniva strozzata in aspirazione e decompressa, mentre l&rsquo;esuberante versione Export dichiarava una potenza di 6 CV alla ruota ad un regime di 10.000 giri/min. La Guazzoni termina la sua produzione nel 1976, per poi chiudere definitivamente i battenti l&rsquo;anno dopo.  Le Matta 50 restano tuttora un oggetto del desiderio di molti appassionati stregati dal magico fascino &ldquo;racer&rdquo; del disco rotante. 

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Guazzoni Matta 50, le foto

Guazzoni Matta 50, la fuoriclasse