        Nel 2002 il mondo aveva appena scoperto le potenzialit&agrave; di Internet e iniziava il fenomeno delle chat online di massa e dei programmi illegali per scaricare musica e film. &Egrave; grazie a quest'ultimo strumento che il mondo &egrave; venuto a conoscenza di Ghost Rider, un "cavaliere nero" che in sella alla sua supersportiva giapponese ha seminato il panico per le strade d'Europa a velocit&agrave; folli. Di lui si sa solo che &egrave; svedese e ancora oggi la sua identit&agrave; &egrave; un mistero... che speriamo rimanga tale per sempre. Chi era? Cosa ha fatto?  La sua produzione di DVD (come detto, diventati virali su internet grazie ai programmi peer to peer) vanta diversi episodi e in ognuno di questi vediamo Ghost Rider con la solita uniforme full black cavalcare Suzuki, da diverse serie di GSX-R alla esplosiva Hayabusa Turbo da quasi 500CV protagonista dei suoi ultimi video. La formula del contenuto era molto semplice ma efficace per l'epoca: telecamere montate a bordo della moto e un dettagliato racconto di lui che sfreccia a velocit&agrave; incredibili sulle autostrade svedesi ed europee, sfidando la polizia e rischiando l'osso del collo.&nbsp; Tra le sue gesta c'&egrave; il percorso Stoccolma-Uppsala di 68km coperto in 14 minuti e 55 secondi, a una media di 273,1 km/h (nel DVD "Ghost Rider: The Final Ride"), un'impresa assolutamente folle registrata con strada aperta al traffico. Poi c'&egrave; la cavalcata notturna nella tangenziale di Parigi con il percorso ad anello attorno alla citt&agrave; chiuso in poco meno di 10 minuti, battendo il record che apparteneva ad un altro folle motociclista chiamato Le Prince Noir, che document&ograve; il suo primato di 11 minuti e 4 secondi nel 1989. Poi altre scorribande in Italia e nel resto d'Europa sempre full gas. Negli ultimi DVD si &egrave; visto anche a bordo di auto e pure di biciclette (sempre intutato di tutto punto). Fino al 2013 &egrave; stato attivo nella produzione di video, tutti illegali e tutti pi&ugrave; o meno con lo stesso stile e tipo di contenuti: lui in autostrada che infrange qualsiasi tipo di regola e limite di velocit&agrave;. Da mito indiscusso del web &egrave; poi diventato uno dei tanti content creator che agli esordi di Youtube postava il proprio on board camera in barba ai limiti di velocit&agrave;, un "fenomeno" che per fortuna sta andando sempre meno di moda.  &nbsp; Che fine ha fatto?  Il fatto che moltissimi motociclisti ancora lo ricordino &egrave; dovuto al carattere pionieristico e illegale delle sue scorribande. Non era di certo la prima volta che qualcuno si divertiva a sfrecciare a 300 all'ora in autostrada, ma &egrave; stato di sicuro il primo a realizzare una serie di video "home made" a riguardo, e grazie alle vendite dal suo sito gli ha guadagnato parecchi soldi. Il contenuto era decisamente spettacolare e - anche se ora potrebbe sembrare grezzo e poco curato - aveva la capacit&agrave; di tenere la gente attaccata allo schermo proprio perch&egrave; qualcosa del genere, prima di allora, non si era mai vista se non nelle scene dei film hollywoodiani.&nbsp;Su Youtube si possono recuperare clip e interi spezzoni dei suoi DVD, ma non hanno pi&ugrave; quell'effetto "wow" di 20 anni fa.&nbsp; Che fine ha fatto il nostro "eroe"? Non lo sappiamo con certezza e molte speculazioni sul suo conto hanno girato in rete durante gli anni, anche alcune riguardo una sua presunta morte. Diverse fonti riconducibili a gruppi Facebook frequentati da persone che lo conoscono nella vita reale, confermano che &egrave; vivo, che &egrave; ancora un pazzo amante della velocit&agrave;, ma che ha deciso di abbassare i suoi limiti e vivere una vita pi&ugrave; tranquilla. Apparentemente, dopo diversi arresti e una grossa crisi economica (data dal fatto che nessuno comprava pi&ugrave; i suoi DVD, ma venivano scaricati illegalmente da internet), pare si sia stabilizzato lavorando per un concessionario auto di Stoccolma e che abbia pure messo s&ugrave; famiglia, appendendo tuta nera e action cam al chiodo.  Consigli Usato: Kawasaki ZX-6R, velocit&agrave; pura!       

<p>Nel 2002 una serie di DVD illegali hanno fatto il giro del mondo grazie a internet e sono finiti nella leggenda: protagonista un misterioso motociclista in total black che freccia a oltre 300 all'ora sulle strade europee in sella a varie Suzuki</p>

La storia di Ghost Rider e i video in moto amatoriali più illegali di sempre

        Mr. Indian Hacker, uno youtuber indiano con 9 milioni di iscritti al suo canale, ha provato a trasformare una moto, una Bajaj Pulsar 220, in quella ben pi&ugrave; celebre del film Marvel Ghost Rider (o almeno questo &egrave; quello che sembra). Nella pellicola Johnny Blaze (un motociclista che ha fatto un patto con il diavolo e si trasforma in uno scheletro infuocato insieme alla sua moto) &egrave; interpretato da Nicolas Cage e le cose vanno decisamente meglio. Il video, dopo i primi giorni su YouTube ha gi&agrave; raggiunto e superato quota quattro milioni di visualizzazioni.  Lo youtuber Mr. Indian Hacker, insieme a un collaboratore, ha tentato di ricreare la moto avvolta dalle fiamme del film. Il luogo scelto per ricreare il set era fortunatamente isolato e privo di vegetazione. Per iniziare, entrambe le ruote della Bajaj Pulsar 220 sono state avvolte con un tessuto altamente infiammabile e poi, come se non bastasse, imbevute di benzina. Terminati i preparativi, Mr. Indian Hacker e socio sono saliti in sella e insieme alla moto hanno acceso anche le gomme, probabilmente collegando dei fili elettrici all'impianto della moto. TRISTE EPILOGO La Pulsar 220, ovviamente, &egrave; riuscita a percorrere solo pochi metri con le ruote avvolte da pericolosissime fiamme che hanno costretto i due prima ad alzare i piedi dalle pedane e poi a scendere velocemente dalla moto. Una volta a terra, con l'aiuto di altri collaboratori, hanno spento l'incendio con un secchio d'acqua e poi gettando terra sulle fiamme.&nbsp; Mission: Impossible 7, incendio sul set dopo una scena in moto       

<p>Lo youtuber Mr Indian Hacker ha tentato di ricreare la moto di Nicolas Cage nel film della Marvel avvolgendo le gomme della sua Bajaj Pulsar 220 con materiale infiammabile, imbevendole di benzina</p>

"Geni al lavoro": moto in fiamme come in Ghost Rider

        Esce il 6 marzo, negli Stati Uniti, il primo numero di &ldquo;Cosmic Ghost Rider destroys Marvel History&rdquo; - traducibile pi&ugrave; o meno come &ldquo;Ghost Rider Cosmico distrugge la storia Marvel&rdquo; -, la nuova miniserie a fumetti della Casa delle Idee in sei parti, scritta dalla coppia Paul Scheer-Nick Giovannetti e disegnata da Gerardo Sandoval. PROTAGONISTA &Egrave; OVVIAMENTE GHOST RIDER, il biker pi&ugrave; famoso della storia dei fumetti, stavolta in una versione pi&ugrave; fantascientifica. Ghost Rider &egrave; un personaggio creato dall&rsquo;autore Roy Thomas nel 1972. Il suo primo alter ego fu Johnny Blaze, uno stuntman motociclista che pur di salvare la vita del padre vendette l&rsquo;anima al demone Zarathos, trasformandosi in un teschio infernale che in sella alla sua moto &ndash; una Triumph Bonneville, poi negli anni sono stati usati diversi modelli di chopper &ndash; combatte le forze del male usando vari poteri, tra i quali una forza sovrumana e il controllo delle fiamme infernali. Nel corso degli anni ci sono stati altri Ghost Rider, oltre Blaze: Danny Ketch, Robbie Reyes e anche una donna, Alejandra Jones. La versione cosmica &egrave; la pi&ugrave; particolare mai concepita dagli autori Marvel: trattasi di un Ghost Rider proveniente dal futuro e dai poteri fantascientifici, con due particolarit&agrave;: una notevole dose di follia e il fatto che l&rsquo;alter ego stavolta &egrave; Frank Castle, celeberrimo tra i fan Marvel nelle vesti de Il Punitore. LA MINISERIE in uscita il 6 marzo vede questo Castle motociclista con superpoteri bloccato nel passato in seguito a un viaggio nel tempo. Si imbatter&agrave; quindi nella nascita dei pi&ugrave; famosi personaggi Marvel, dai Fantastici Quattro all&rsquo;Uomo Ragno, passando per Capitan America. I suoi poteri e la sua pazzia sarebbero capaci di alterare la Storia per come la conosciamo. Riuscir&agrave; a resistere o ceder&agrave; al divertimento?       

Dal 6 marzo, negli Stati Uniti, la nuova miniserie con protagonista il "motociclista infernale". Un viaggio nel tempo lo porter&agrave; a tentare di eliminare i personaggi pi&ugrave; celebri della Marvel

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La storia di Ghost Rider e i video in moto amatoriali più illegali di sempre

"Geni al lavoro": moto in fiamme come in Ghost Rider

Il ritorno di Ghost Rider, il biker più famoso dei fumetti